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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/21/20 in tutte le aree

  1. Dal 1994 al 2009 si poteva telefonare da telefoni pubblici nelle TAAF (Terre Australi e Antartiche Francesi). Come si faceva? Si prendeva una nave e si arrivava a Port-aux-Français, nell'arcipelago subantartico di Kerguelen: Lì si potevano osservare tipici paesaggi e fauna antartici: E dopo aver telefonato a casa in Europa si poteva spedire una cartolina con gli appositi francobolli delle TAAF:
    7 punti
  2. Ciao @Asclepia, il più raro fra i Grani Cavalli 1797 FERDINAN con caratteri grandi e busto che verrà ripreso nei Tarì del 1798.
    4 punti
  3. Buongiorno a tutti, oggi inizio la giornata sul Forum con una interessante Scheda Telefonica '' il giro delle capitali dell'euro '' con il valore espresso in Lire e in €. La Capitale in oggetto è Lisbona, mi ha molto colpito la foto nell'insieme e poi il nome del Fotografo l'italiano Maurizio Galimberti, di cui riporto poche note che ho trovato sul Web. ? Cresce a Meda, iniziando a lavorare nell'impresa di famiglia come geometra. Già da ragazzo si appassiona alla fotografia partecipando a concorsi fotografici utilizzando le classiche pellicole bianco e nero. Esordisce utilizzando una fotocamera Widelux per una ricerca on the road. In seguito, circa dal 1983, inizia ad usare quasi esclusivamente la Polaroid, che apprezza per la immediatezza del risultato e per la possibilità di "manipolazione"; proprio con la Polaroid si esprime a suo modo con il mosaico fotografico, forma artistica per cui è maggiormente conosciuto. Utilizza la Polaroid scomponendo e ricomponendo l'immagine in mosaici per ricreare la stessa, reinterpretandola. Anche nei ritratti molti dei quali hanno come protagonisti personaggi famosi (Johnny Depp, Lady Gaga, Robert De Niro, ecc.), riproduce con la scomposizione una tridimensionalità dell'immagine. Nel 1999 è stato nominato al primo posto nella classifica dei foto-ritrattisti italiani redatta dalla rivista Class. Saluti Alberto
    4 punti
  4. Caro @Vetranione premetto che in molti casi la nostra materia presenta non poche complessità, e quindi quello che ti vado a dire è e rimane un parere, essendo ad oggi i "buchi neri" ancora molti. caratteri salienti della moneta, come in parte da te segnalato sono: 1 - laccio del diadema non chiaro e non fortemente staccato 2 - assenza della sporgenza a sinistra della fibula 3 - andamento delle linee sul busto 4 - stile della spalla e delle linee sul braccio 5 - evanescenza del collo e tratto netto sopracciglio naso 6 - presenza di PP e non PF e NC per AV in legatura con D iniziale piccola e tonda 7 - stilizzazione a tratti della veste della vittoria che pare una campana divisa in 3 parti 8 - punte delle ali in alto, ali che sono anche molto lunghe 9 - croce allungata sul globo 10 - "cerchione" di tipo ravennate ...e molte altre, ma non voglio tediare nessuno ora, ci sono caratteristiche che fanno pensare a Roma, ma non è certamente il caso, perchè in generale "non ci siamo" altre rimandano a Ticinum (parlo di piccole specifiche prese singolarmente), altre ancora a Ravenna nel complesso, per la mia esperienza, la moneta non è ostrogota, ma ha uno stile di rimando italico tenderei a classificarla come Longobarda, trovando rimandi alle figure del dritto e/o del rovescio in alcuni testi.... (confesso di non aver guardato tutto per motivi di tempo, e me ne scuso) rimando a: Arslan "primi decenni" fig 40 soprattutto ma non solo Arslan "prim generazione" fig 10 soprattutto per rovescio MEC I n 294 e soprattutto 298 ora, questa è un'analisi abbastanza grossolana, ma la moneta non nasconde una provenienza probabilmente museale, quindi, se servisse un approfondimento un po' più professionale e una bibliografia veramente approfondita, non esitare a contattarmi... un caro saluto Alain Gennari
    4 punti
  5. 1936 E' una cosa risaputa ma è bene ricordarlo: per il Regno Unito il 1936 è l'anno dei tre Re. Giorgio V sino al 20 gennaio 1936 Edoardo VIII dal 20 gennaio 1936 al 11 dicembre 1936 Giorgio VI dal 11 dicembre 1936 Sono state coniate con questa data monete a nome di Giorgio V e di Edoardo VIII, nessuna coniazione per Giorgio VI.
    4 punti
  6. Buonasera, complimenti @mariarosaria, approfitto per postare il mio modestissimo Sestino, il mio è con i globetti, giusto @Rex Neap? Saluti Alberto
    3 punti
  7. Ad esempio da una località al centro del deserto del Sahara? Si poteva farlo con le schede del Ciad: Oppure dall'isola caraibica di Saint-Martin / Sint Maarten, che all'epoca aveva la metà nord parte del dipartimento francese d'oltremare di Guadalupa e quella sud parte delle Antille Olandesi (quindi nel nord si usavano le carte francesi e nel sud quelle per le Antille): O magari dalla Corea del nord, nella zona economica speciale dove potevano venire a lavorare i sudcoreani (ma al telefono mi sa che dovevi stare molto attento a quello che dicevi se volevi tornare a casa ) : Si usava il telefono stellitare pubblico con l'apposita scheda
    3 punti
  8. Con oggi sono passati due mesi dalla partenza di questa discussione. Il bilancio è di 473 post, oltre 8.000 visite e numerosissime monete postate. Ringrazio di nuovo tutti coloro che hanno postato le loro monete e tutti coloro che ci hanno letto spero con piacere. Per festeggiare ho pensato di postare una moneta di una zecca che non abbiamo ancora mostrato, ovvero Dobbiaco. La zecca dei Conti di Gorizia vi venne trasferita nel 1460 a seguito della perdita dei territori della Carinzia e della città di Lienz dove aveva sede in precedenza. Contea di Gorizia Giovanni (1454-1462) Zecca: Dobbiaco D/ IOhANNES, scudo con lo stemma di Gorizia R/ + COMES GORIC. croce accantonata dalle lettere D O B L Peso: 0,48 g Diametro: 14 mm Rif.: Passera 37; CNI VI, 6 Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  9. Ovviamente non lo so ma possiamo capire qualcosa dagli esemplari noti: scudo e mezzo (solo 4 esemplari in 4 date diverse), 2 scudi (il più battuto in 37 date con 74 varianti), 3 scudi (14 date con 18 varianti), 4 scudi (20 date con 24 varianti) 5 scudi (unico esemplare: 1623), 6 scudi (9 date diverse con 2 sole varianti) e 10 scudi di questo era noto un solo esemplare appartenente alla Collezione Reale di Vittorio Emanuele III, oggi scomparso, pesava 382,3 grammi! Il Pesce sostiene che: Sulla coniazione dei grandi multipli d'argento vale, nei riguardi dei pezzi da 5 scudi e oltre, l'opinione degli studiosi di scienze numismatiche che ritengono la saltuaria comparsa dei pezzi dotati di grande potere d'acquisto dovuta piuttosto a motivi di ostentazione che a necessità di disporre di notevole quantità di valuta circolante. Ciò è anche avvalorato dall'ottimo stato di conservazione in cui si trovano queste monete. ... E' valida l'impressione ...che i multipli fossero battuti anche per scopi di tesaurizzazione. Visto il carattere arcigno e pragmatico di molti genovesi dell'epoca, ecco, io opto per tesaurizzare più che ostentare...
    3 punti
  10. Buongiorno Capita raramente di aggiungere varianti alla mia raccolta, nel mentre condividevo i mezzi Tornesi in questa bella discussione dell'Amico @pietromoney ne ho trovato un pezzo in vendita sulla baia... Dopo un "tira e molla" sul prezzo... Sono riuscito ad acquistarlo. È un Mezzo Tornese del 1838 con simbolo punto sotto il busto e mancanza di punteggiatura dopo VTR Questa variante venne riportata per la prima volta nel pregevole e ineguagliato studio sulle varianti delle monete Borboniche di VICO D'INCERTI, al numero 414/f Rara. Vi mostro le immagini della moneta fatte dal venditore. Secondo voi ci arriva allo Splendido?
    3 punti
  11. Qui bisogna essere chiari e sintetici, per non alimentare false ipotesi che sono sempre dure a morire. Questa è una "medaglietta" coniata ad uso e consumo di nostalgici....NON è stata coniata, come detto almeno 75 anni fa, 1945 all´epoca in Italia c´erano altri problemi. Quest´oggetto se va bene vede la luce negli anni 50/60. Per i numismatici ma anche per i semplici collezionisti non rappresenta nulla, se non appartengono alla categoria su menzionata. Relativamente al valore economico, non prenderei neppure in considerazione il problema. Saluti TIBERIVS
    3 punti
  12. Come promesso, condivido la mia Piastra del 1815
    3 punti
  13. Buona sera. Un po' di storia per presentare questo sestino, coniato nella minorita' di Carlo v dalla madre Giovanna di Castiglia ed Aragona,detta impropriamente "la pazza".Giovanna era la figlia terzogenita di Ferdinando II il Cattolico e di Isabella la Cattolica,rispettivamente re e regina di Aragona,Navarra,Leon, Castiglia, Napoli ,Sicilia,Sardegna,Corsica,etc.Ella eredito' il vasto impero paterno e materno dopo la morte dell'unico fratello Giovanni e della sorella Isabella. Nel frattempo si era sposata con Filippo d'asburgo secondogenito dell'imperatore Massimiliano,da cui ebbe appunto il figlio Carlo,futuro imperatore del S.R.I.Giovanna fu fatta passare per pazza dal padre Ferdinando II per motivi politici e quindi confinata nel castello di Tordesillas,e li rimase,praticamente fino alla morte avvenuta nel 1555,ridotta ormai in uno stato bestiale per tutte le angherie subite in decenni e decenni.
    2 punti
  14. Proviene da uno scavo archeologico stratigrafico ufficiale di qualche anno fa e fa parte di una collezione quindi pubblica di un Museo che sto analizzando per motivi di studio.
    2 punti
  15. 2 punti
  16. Mamma mia ma quante ne hai? ? questa assolutamente non la prenderei. Tagli troppo invasivi. Se posso permettermi un consiglio, fai la somma di quello che volevi spendere per le 3 banconote e comprane solo una ma in migliore conservazione!
    2 punti
  17. rimanendo in tema di tessere Carraresi, dopo la tessera murale, o tessera grande postata in precedenza, volevo mostrarvi anche la tessera, considerata piccola. Non piu' inserita nelle costruzioni, ma secondo il Verci serviva come tessera di riconoscimento e di lasciapassare per i Carraresi ed usate per convalidare ordini e lettere. gr. 6,46 diam- mm. 24.0 Asta " Artemide" XXVII lotto - 455 gia' postata in altra discussione.
    2 punti
  18. Esiste anche con corona radiata che è più raro...
    2 punti
  19. Ciao @scalptor, ci andrei piano.......... Dimentichi che prima si deve accertare la genuinità della moneta. E se è un falso ? ..... che documento potrebbe essere !! Se ci perdi un po di tempo ad osservare , magari potresti rivedere le tue affermazioni. con l'immagine che allego, il profilo del Dio fluviale Gelas , non ci azzecca niente con il profilo di Atena elmata, degli stateri "Pegasi".
    2 punti
  20. moneta molto rara e per il tipo anche in ottima conservazione.
    2 punti
  21. 5 rupie di Hyderabad (Osmania Sicca) ND (1941-1945): Il Principato indiano di Hyderabad nacque all'inizio del 1700, quando la regione del Deccan era governata dalla dinastia Mughal e fu conquistato dall'India e annesso nel settembre 1948. Tuttavia, le sue istituzioni furono mantenute fino al 1956 quando, in conseguenza della riorganizzazione degli Stati indiani su base linguistica, furono sciolte e il Principato diviso in Andhra Pradesh, Stato di Bombay (successivamente a sua volta diviso in Gujarat e Maharashtra) e Karnataka. Le emissioni di banconote di Hyderabad datano dal 1918 al 1953 e contano ben 15 serie o emissioni. Questa in particolare appartiene alla 7ma emissione.
    2 punti
  22. La fantasia è bella quando è tale, in questo campo di banconote taroccate qqualche timbro può anche strappare un sorriso, ma mettere l'aquila e la svastica su una banconota in AM Lire, mi chiedo chi possa abboccare, che senso abbia.... Più interessante quella della occupazione canadese di Ortona, che comporta da chi l'ha timbrata almeno una discreta conoscenza di un fatto militare sanguinosissimo, ma poco noto al di là del luogo in cui si è svolto. Non è chiaro perché il comandante tedesco della piazza volle difenderla come se fosse una questione essenziale per l'occupazione tedesca in Italia. Ortona venne definita da qualcuno la Stalingrado d'Italia perché vi si combatté casa per casa : le strade del centro storico erano molto strette e i primi panzer alleati distrutti in pratica le bloccarono. I Canadesi pagaro un prezzo molto elevate in vite umane, e i soldati ricorsero ad una tecnica già sperimentata anche a Stalingrado, e cioè invece di esporsi nelle strade, bersaglio facile per i tiratori tedeschi, risalirono le strade della città stanto al riparo dentro le abitazioni stesse e sfondandone le pareti, in modo da passare da una casa all'altra. Magari potrebbe anche darsi che qualche soldato si sia fatto timbrare una banconota per ricordo : una volta vidi alla Dogana di San Marino uno Statunitense che chiedeva con insistenza un timbro di entrata sul proprio passaporto, da conservare come ricordo ! Questo in teoria, magari è un'altra "iniziativa privata" truffaldina : ma almeno è simpatica e - in qualche modo - più credibile di tante altre !
    2 punti
  23. Nicomedia RIC VII, 192. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  24. E' vero. Metto quindi l'altro lato. P.S. ...le monete sono appoggiate su un portafoglio di cuoio...
    2 punti
  25. Secondo me una più banale scelta strategica della zecca volta a mantenere la "familiarità" della popolazione verso la nuova monetazione del dominio Veneto. Nell'immagine moneta del periodo ungherese
    2 punti
  26. Altre due Schede che attengono ad argomenti sociali e di interesse generale : la prima è una sensibilizzazione per la la Lotta contro la Fibrosi Cistica, la seconda indica il comportamento a cui attenersi in caso di terremoto, un evento che purtroppo nel nostro Paese si ripete, a volte con conseguenze tragiche e devastanti.
    2 punti
  27. 2 punti
  28. Ciao! Bellissima moneta, complimenti. Questa tipologia di moneta genovese mi affascina sempre, sia per l'iconografia, sia per le dimensioni. Spesso si scrive che questi grossi moduli erano di "ostentazione" o coniati per pagamenti di importanti transazioni; probabilmente in alcuni casi è così, ma fino a che punto? Non conosco le dinamiche della zecca genovese, ma a Venezia i multipli hanno riguardato soprattutto gli zecchini (veramente pochi gli esemplari di scudi e ducati in argento di doppio peso) e potevano essere richiesti alla zecca, liberamente, dai privati; bastava pagare il metallo e le spese di coniazione ed il gioco era fatto. Potevano riportare l'iconografia dello zecchino o di altre monete @favaldar il modulo veneziano più grande che si è censito, è un multiplo da 105 zecchini a nome del Doge Lodovico Manin; un "sottobicchiere" di mm 79 per un peso di gr 367,41. Sono noti anche esemplari di multipli da 100 zecchini, coniati anche sotto altri dogati, ed a scendere, in varie pezzature ed iconografie, fino al multiplo di 2 zecchini. Credo che la discriminante, tra il coniare un multiplo destinato ad una mera ostentazione, piuttosto che per effettuare pagamenti di importanti transazioni, sia la praticità (i veneziani non erano da meno dei genovesi riguardo alla pragmaticità). Personalmente non credo che coniare multipli di zecchini o altre monete per effettuare grandi pagamenti fosse più economico rispetto alla produzione di una barre/lingotti del medesimo metallo e peso, che venivano garantiti semplicemente con l'apposizione di un sigillo, oppure all'uso delle normali monete in circolazione. Io sono più propenso a pensare che - almeno per quanto riguarda Venezia - i multipli che sono arrivati a noi siano di "ostentazione", cioè monete create ad hoc, su commissione, per regalie. Multipli che venivano regalati da persone cospicue ai figli per il loro matrimonio, per un battesimo, per una data ricorrenza, per festeggiare il raggiungimento di una importante carica governativa ..... Giacché si trattava di multipli riferiti allo zecchino o ad altri conii, erano monete a tutti gli effetti e quindi spendibili e non è da escludersi che taluni siano serviti proprio a questo, soprattutto quelli di valore minore, visto che se ne sono trovati alcuni con tracce di usura; quelli di valore maggiore, invece, sono stati spesso bucati e appiccagnolati ... ma questa è un'altra storia. saluti luciano
    2 punti
  29. Ti consiglio di dare una lettura a questa discussione: Non credo proprio che una cosa del genere sia stata prodotta durante gli anni del conflitto e della Repubblica di Salò... Come no?! Già se vai su ebay ne trovi altre 10 in vendita: https://www.ebay.it/b/Moneta-20-lire-mussolini/17981/bn_7005243395 Poi non oso immaginare ai negozi di souvenir di Predappio o alle mostre di militaria sulla Seconda Guerra Mondiale quante altre ne abbiano...
    2 punti
  30. Ancora servizi aggiuntivi alla clientela, addirittura si parla della possibilità di accendere la caldaia a distanza, parliamo sempre di un ventennio fa, oggi con lo smartphone è tutto semplice e scontato, c'è addirittura chi controlla il sistema di allarme di casa, e può vedere attraverso le telecamere direttamente sul cellulare, quindi quello che pubblicizza la scheda telefonica è all'avanguardia per quei tempi. Saluti Alberto
    2 punti
  31. Tannu Tuva (1921 - 1944 ) territorio dell'ex-protettorato cinese di Tuva. 3 Lan del 1924, per le prime emissioni furono soprastampate delle vecchie banconote dell'Impero russo.
    2 punti
  32. 1936 Siria - 5 Piastre 5 ٥ Il valore nominale è riportato sul fronte nei due diversi caratteri, così pure al rovescio troviamo la data del calendario gregoriano (1936) a caratteri arabi ١٩٣٦
    1 punto
  33. DE GREGE EPICURI Sì, esistono pochissime monete di questo tipo con titolatura al genitivo.
    1 punto
  34. Si, breve sintesi storica, che non farebbe mai male ad accompagnare le monete. Comunque questo è il tipo con Losanghe tra le lettere I e C; ci sono anche con globetti e quello più raro con cerchietti.
    1 punto
  35. @Arka, @Poemenius, vista l'esiguità della tipologia spero di fare cosa utile postando le immagini del tremisse di Castelseprio che se non altro è di sicura provenienza.
    1 punto
  36. Beh, se i templi sono fatti in un certo modo, mica sulle monete possono farli in un altro..... Sono vestigia del passato mediterraneo, che raccontano come eravamo, poi è ovvio che chi non le ha mai viste dal vivo, sulla monete vede due pietre in verticale messe una accanto all'altra e dice che sono "insignificanti"... Allora è insignificante anche la maggior parte delle case di Pompei o di Ostia antica, o dei resti greco romani sparsi in tutto il Mediterraneo (escludendo i più famosi e rinomati) perché sono solo due muri e qualche colonna? Non scherziamo per favore..... Poi non lamentiamoci se ci ritroviamo le monete con i faccioni dei politici, studiosi e scrittori di turno
    1 punto
  37. Io sarei propenso a dar ragione @Vetranione ed escludere una produzione Longobarda. Le imitative di Giustiniano longobarde non sono molte e quelle che conosco sono diverse (vedi soprattutto Isabel Ahumada Silva, La collina di San Mauro). Il cordone sia sul dritto che sul rovescio indica la zecca di Ravenna e penserei ad un emissione ufficiale dopo la riconquista di Ravenna da parte delle truppe bizantine. Posto un immagine di una moneta simile proveniente da un'asta Glendinning del 11/12/1974, n. 331 per un confronto. Vedi anche NAC 15 (1999), n. 574. Tuttavia siamo sempre nel campo delle ipotesi e ci possiamo basare solo sullo stile. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  38. È una moneta degna di tale nome, ha assolto al suo dovere, ma ripeto, è ampiamente collezionabile e più che degna di entrare in collezione. Lo spunto del confronto deve essere visto non in chiave di “più bella e più brutta”, piuttosto di conoscerne la totalità dei rilievi del conio nella sua forma originaria. In questo modo la Numismatica offrirà molteplici spunti di approfondimento, oltre al semplice fattore collezionistico e di possesso
    1 punto
  39. A Venezia era il privato che decideva l'entità del multiplo (da 2, 3, 4 ..... 10, 20, 24, 30, 50 .... zecchini; ce n'è dai valori più disparati) e dell'iconografica (si è usata quella dello zecchino, ovviamente ingrandito alla bisogna, dello scudo, del ducato ed anche dell'osella, ma anche del soldo e di altri spiccioli, sempre però conguagliati al valore dello zecchino). Nessuna documentazione mi risulta esserci riguardo ad eventuali limiti di valore; l'unica osservanza riguarda il valore. Le emissioni di multipli a richiesta di privati, medaglie di benemerenza e premiali che lo Stato concedeva a cittadini meritori, medaglie che si coniavano per suggellare accordi con altri Stati, erano sempre ragguagliate al valore dello zecchino e quindi spendibili ad un dato certo valore.
    1 punto
  40. Io, oltre alla patacca "standard", ho anche il formato "mini"....
    1 punto
  41. E' stato a suo tempo uno dei miei pochissimi acquisti all'estero, in Lettonia per la precisione, da un venditore che aveva materiale piuttosto raro, ho preso da lui pure la banconota-francobollo da 50 Kopecks della Crimea ed un 5000 Tengas dell'Emirato di Bukara. Certo che di qualcuno uno si deve fidare.... poi sai, se la soprastampa non è autentica pazienza, se neanche PMG li vuole periziare.... ma magari lo farà Bolaffi!
    1 punto
  42. 1936 Italia 10 Centesimi "ape", bella e vissuta...?
    1 punto
  43. Ti ringrazio per aver postato la tua moneta in questa discussione che non vuole essere una discussione per chi "ha la più bella moneta vince"ma per cogliere altri aspetti delle monete coniate a Napoli quali,ad esempio la circolazione attraverso le aste del 10 Tornesi del 1831 da me postato o la rarità(almeno R3 )del Carlino che ho precedentemente postato. Salutoni odjob Postate le vostre monete del Regno di Napoli e raccontateci le vostre peripezie su come siete riusciti a farle vostre.
    1 punto
  44. Continuiamo con... Heinrich Jorg
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  45. Tutte bellissime ce le hai @Rocco68 Una delle piastre più belle di Ferdinando IV per me.
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  46. 1 punto
  47. The Empire of Japan: Showa 11 (1936) 5-sen...
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  48. Rocco quest'ultima piastra è eccezionale. FDC assoluto.?
    1 punto
  49. Buonasera, non sono mai andato dietro al valore, e mai pensato a se avessero avuto mercato un giorno, le ho semplicemente raccolte per piacere, perché erano una diversa dalle altre, le ho conservate con piacere e con piacere le condivido, sempre se non vi annoio, trovo simpatiche quelle a soggetto animale, voi come le trovate? ? Saluti Alberto
    1 punto
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