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  1. Rocco68

    Rocco68

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  4. giuseppe ballauri

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/26/20 in tutte le aree

  1. Sono sempre stato attento a scaricare i PDF dei principali cataloghi d'asta al loro apparire, ben conoscendo che dopo qualche tempo sarebbero scomparsi, sostituiti da altri volumetti più recenti. Tanto più per la NAC, indubitabilmente la più importante Casa Numismatica mondiale riguardo alla monetazione classica e tra le principali per quella di Area Italiana. Peccato per gli "introvabili" primi cataloghi, e pure per quelli più recenti per i quali NAC non ha mai postato i PDF corrispondenti. Sul sito erano comunque presenti le aggiudicazioni, che scaricavo regolarmente integrando i cataloghi cartacei o virtuali in mio possesso. Da qualche giorno (in corrispondenza con la recente pubblicazione del catalogo elettronico della "Spring Auction" tenuta ieri) il sito internet NAC è stato completamente rinnovato, e ad una mia prima parziale esplorazione, sembrava apparentemente impoverito ... Oggi sono ritornato ed ho scoperto che in realtà è semplicemente ancora in costruzione e nel frattempo è risultato ottimamente organizzato e ricco. Anche se un po' nascosti sono in via di caricamento TUTTI i cataloghi NAC. Ad oggi sono visibili i numeri 1-9 e 83-120 e di questi è scaricabile il PDF dei numeri 1-9 e 106-116. Sono riapparse anche le aggiudicazioni ed il sito nel complesso è molto godibile! Ringrazio molto Arturo Russo (@art74) e la NAC per questo magnifico regalo e, visto che l'appetito vien mangiando, confido che presto possano essere disponibili e scaricabili tutti i cataloghi di questa splendida Ditta Numismatica! http://www.arsclassicacoins.com/catalogues/
    5 punti
  2. Ma che spettacolo... https://www.comunenegrar.it/c023052/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20281 https://www.larena.it/territori/valpolicella/negrar/nuovi-mosaici-sotto-al-vigneto-1.7535549 Dovrebbe esser questa: SCHEDA SINTETICA DEL SITO Cronologia dei rinvenimenti 1887 rinvenimento casuale - reinterro 1922 scavi (parziali) Soprintendenza alle Antichità delle Venezie – reinterro 1975 scavo (parziale) Soprintendenza alle Antichità del Veneto – reinterro Notizie storico-critiche In seguito a vari affioramenti di laterizi, intonaco dipinto e mosaici, nel 1887 fu scoperto, a m 1,25 di profondità, un tratto di mosaico pavimentale e, con la prosecuzione dello scavo, ne emersero almeno altri tre che furono acquistati dal Comune di Verona. In seguito al rinvenimento di un altro lacerto musivo, nel corso di lavori agricoli, nel 1922 fu condotto uno scavo da parte della Soprintendenza alle Antichità, che mise in luce nuovi ambienti pavimentati a mosaico. Nel 1975 lo sbancamento per l'edificazione di un’abitazione privata, in un’area adiacente, permise di individuare un’ulteriore ambiente con pavimentazione musiva. Interpretazione Villa rustica, a carattere residenziale e produttivo di media età imperiale (III sec. d.C.), di cui fu esplorata solo una parte del settore residenziale (pars urbana), con la messa in luce di una grande sala rettangolare, affiancata da altri ambienti laterali e un lungo portico settentrionale. Tutti gli ambienti presentano una pavimentazione decorata a mosaico. Nella sala centrale vi erano cinque quadri figurati inseriti in riquadri geometrici: un emblema con una scena mitologica al centro, putti in veste d'auriga nei quattro riquadri laterali. I pavimenti degli altri ambienti presentavano invece pregevoli decorazioni geometriche. Sono stati rinvenuti anche numerosi lacerti di intonaco dipinto, varie monete tra cui un sesterzio di Lucio Vero (161-169 d.C.), un piccolo braccialetto, un anello e un ago da cucito in bronzo, un campanello e i piedi di una piccola figura in terracotta con tracce di doratura. http://www.sbap-vr.beniculturali.it/news/negrar-vr-villa-romana-riscoperta-e-nuove-scoperte https://www.academia.edu/4588975/Sofia_Piacentin_La_villa_romana_di_Negrar_storia_delle_ricerche_in_Annuario_Storico_della_Valpolicella_XXVII_2010_-_2011_pp._53_76 Ciao Illyricum
    5 punti
  3. Buongiorno..notizia di qualche ora fa..scoperta parte di pavimentazione a mosaico e fondamenta di un'abitazione romana a negrar di valpolicella ..erano anni che ci provavano con carotaggi per trovarla..alcune foto.. PS non riesco a postare il link dalla rete
    4 punti
  4. Buongiorno Cris, Non se la prenda, le reazioni possono sembrarle sgradevoli, ma si metta nei panni di chi studia e si appassiona alla numismatica. E' sembrato talmente fuori dal mondo offrire 50 euro per monete che non valgono quasi nulla, che qualcuno ha pensato a una provocazione, a uno scherzo. Magari la prossima volta provi semplicemente a chiedere il valore di queste monete e vedrà che otterrà una valutazione serena. Poi se le piace collezionare, può cominciare anche da monete come queste, che non hanno valore numismatico ma hanno una loro storia, piccola o grande che sia. Mi ricordo che una volta mi hanno offerto un rublo bucato del 1898. L'ho pagato pochissimo e so che non ha alcun valore, ma ho pensato: forse era stato usato per un braccialetto, forse appeso alla culla di un neonato, forse...così l'ho comprato. Anche gli scarterelli hanno una loro dignità. Un abbraccio Luigi
    4 punti
  5. Ma è ovvio. Torni tra una settimana e, se sei fortunato, te la paga 310 o 320 (quando te ne dovrebbe offrire, stando all’attuale quotazione dell’oro, quantomeno 350). Mi sembra un commerciante francamente poco onesto, che sfrutta l’ingenuità delle persone per ottenere un maggiore interesse economico (o almeno questa è l’impressione che mi ha dato). Ti consiglio, pertanto, di rivolgerti ad altri professionisti. Magari prova a sentirne 4 o 5 e vedi chi ti fa l’offerta migliore... Mi permetto, per concludere, di mostrare un servizio della trasmissione Tagadà, in cui si parla dei compro oro e della scarsa onestà di certi operatori del settore. Quando si parla di soldi bisogna sempre tenere gli occhi ben aperti, onde evitare “spiacevoli esperienze”...
    4 punti
  6. 10 Tornesi 1825 lettere grandi al dritto e simbolo stella a 5 punte. Riferimenti : D'Incerti 107 Pagani 119 Magliocca 473 Comune Taglio liscio, Peso grammi 30,12
    4 punti
  7. Dopo anni di ricerca l'ho trovata, sono troppo felice! Insieme al 1831 Torino il 1824 Genova è la più rara della serie, manca in tantissime collezioni (mancava ad esempio nella Rocca e nella Vitalini), secondo me più un R4 che un R3 Conservazione circolata ma piacevole, debolezza tipica sui capelli, senza colpi nè graffi nei campi, chiusa BB "esemplare sano e di grande rarità"
    3 punti
  8. buongiorno. posto un 3 tornesi di Ferdinando II del 1839 per condividerlo con voi
    3 punti
  9. Una bella curiosità, 10 centesimi "asse alla tedesca":
    3 punti
  10. Condivido anche il mio Tornese Uno del 1827 con simbolo punto. Riferimenti : D'Incerti 112/b Pagani 127/d Magliocca 478/a Raro Peso grammi 3,12 Taglio liscio EX UTRIUSQUE SICILIAE Lotto 686
    3 punti
  11. Esistono diverse varianti di questa tipologia di quattrino sia del D/ che del R/. Sicuramente non sono conosciuti ancora tutti gli accoppiamenti tra D/ e R/. Eistono infatti D/ con in legenda : GVIDVS VB VRBINI DVX come segnalato in diverse varianti dal CNI, ma esiste anche una variante con al R/ + FIDES ESPES CARITAS, al CNI 34. Secondo me, quindi, si tratta di un accoppiamento inedito tra D/ e R/, anche se entrambe le legende sono già conosciute pur con le diverse varianti di punteggiature in legenda (stellina, rosetta, o altro). Andrea Cavicchi, nel suo Le Monete del Ducato di Urbino, di questa variante con ESPES non ne fa cenno.
    3 punti
  12. Buonasera, minuscola moneta di Rame 1 Cent. 1904 Vittorio Emanuele III. Saluti Alberto Ps. Foto ingrandita
    3 punti
  13. Buongiorno, lei afferma "non che abbia dubbi sull'autenticità", in realtà mi sembra di capire che di dubbi ne abbia molti... Francamente questa discussione a me pare un po' surreale, per prima cosa lei acquista una moneta di cui conosce poco o nulla, per fare un investimento e già questa è una cosa che mi fa (mi scusi) sorridere, perché bisognerebbe documentarsi molto bene prima di comprare una moneta e non dopo... Poi lei afferma che ha voluto "rischiare" comprando una moneta che non la convinceva fino in fondo. Dice che ha speso parecchi soldi, la posta sul forum per chiedere pareri e quando qualcuno le fa notare che potrebbe trattarsi di una volgare patacca da bancarella, lei si inalbera sostenendo che la sua moneta è assolutamente autentica. Mi scusi ma se lei è così sicuro dell''autenticità della sua moneta, perché l'ha postata sul forum? Quando si posta una moneta si devono accettare tutti i pareri, anche quelli che non ci piacciono... Poi comunque bisognerebbe comprare soltanto monete che si conoscono bene, soprattutto quando si devono spendere parecchi soldi per l'acquisto...
    3 punti
  14. Metlich dice Milano o Ticinum, n. 51 ... comunque è lei @Adelchi66
    3 punti
  15. Ops! Avevo dimenticato la mezza Piastra ? D'Incerti 104 Pagani 115 Magliocca 470 R2 Peso grammi 13,68 Taglio dritto
    3 punti
  16. Buona sera a tutti, volevo rassicurarvi, ho ancora qualche scheda Telefonica da condividere qui con voi.. ? E ancora tanto da dire...
    2 punti
  17. E già che ci sono vi mostro anche il carlino:
    2 punti
  18. Piastra del 1826: La legenda del taglio è al D/
    2 punti
  19. Dopo le meraviglie di monete che avete gentilmente condiviso, prendo il coraggio e posto le mie molto più modeste... Comincio con la Piastra 1825. Questa moneta pur essendo in discreta conservazione, presenta una sgradevole anomalia: sembra satinata ed ha un colore che riporta all'alluminio ( l'avevo presa su Ebay un paio di anni fa ed a un buon prezzo ma il venditore aveva inserito delle foto un pò sfocate..). Non penso si tratti di un falso perchè peso, diametro rientrano nei limiti ( peso: 27,19 g ), la lega è di argento ( ho fatto la prova della "riga nera su foglio bianco). Probabilmente è stata coniata su un tondello dove la lega di argento ( 833,33 x mille ) e Rame non si era amalgamata bene. Mi piacerebbe sentire la vostra opinione. La legenda del taglio è al D/ Ciao Tutti gli Amici del Forum, Beppe
    2 punti
  20. 2 punti
  21. Francesco I 20 grana 1826 moneta non in alta conservazione ma molto raro da trovare in circolazione.
    2 punti
  22. Buonasera a tutti, condivido stasera la Piastra da 120 Grana del 1826, abbastanza raretta e con patina originale.
    2 punti
  23. Continuo con gli argenti per Francesco I presenti in Collezione con questo Carlino 1826. Riferimenti: D'Incerti 106 Pagani 117 Magliocca 472 Proviene da un listino "Primavera 1997" lotto 703 del Numismatico di Avellino: Roland Becker Peso grammi 2,29 Taglio rigato. Giudicato dallo stesso BB+
    2 punti
  24. Piastra 1826 Reimpressa su 12 Carlini della Repubblica Napolitana.
    2 punti
  25. Buonasera, 10 Cent. APE 1924 Vittorio Emanuele III. Una delle mie preferite. Saluti Alberto
    2 punti
  26. Buongiorno lamonetiani...oggi condivido questa !Credo sia la variante comune anche se nel punto della data non si distingue nulla. Tondello con le sue mancanze ma i rilievi sono davvero buoni per il tipo. Credo di aver aggiunto proprio un bel pezzo alla mia collezione...Il ritratto è particolarmente piacevole e si vede ancora la basetta del buon Murat .... Che dite @Rocco68 @gennydbmoney @pietromoney @lorluke @Sirlad @odjob @gcs @borbonik @paoloilmarinaio @Galenus ehm mi pare di aver citato abbastanza per il momento?
    1 punto
  27. Salve a tutti. Ecco la prima savoiarda del anno! Decentrata, con debolezza di coniatura, e non se legge bene le sigle del zecchiere. Ma l'ultima lettera sembra essere la parte bassa d'una B. Dunque forse la sigla TB. Che pensate? Grazie.
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  28. belle foto... l'avevo detto che sul rame vai forte!!??
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  29. Al momento, sembra una rosetta
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  30. Concordo sul fatto che R3 gli stia stretto!
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  31. Due schede che trovo simpatiche : la prima fungeva anche da Calendario tascabile per l'Anno 2001, la seconda precorreva i tempi della grandissima diffusione che ebbero questo tipo di "giochi", a cui purtroppo non pochi si sono dedicati in modo compulsivo.
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  32. 1937 Unione Sovietica - 5 Chervontsev (1 chervontsev = 10 rubli) Nel 1937 fu emessa una nuova serie di banconote in tagli da 1, 3, 5 e 10 chervontsev, furono i primi biglietti a mostrare il ritratto di Lenin (1870-1924). Il chervontsev circolò fino alla riforma monetaria del 1947, le vecchie banconote vennero sostituite dalle nuove espresse in rubli in un rapporto di 10 a 1, i vecchi chervonets, che in precedenza corrispondevano a 10 rubli, furono equiparati a un nuovo rublo.
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  33. Salve Vista l'abitudine di Mistruzzi di creare dei rovesci con raffigurazioni molto allegoriche simili a statue che tuttavia non mi risultano esistenti, come per esempio nelle monete del vaticano incise per Pio XI e Pio XII, immagino possa trattarsi di una statua di fantasia creata dall'autore per condensarne la simbologia e darle appunto valore allegorico esempi di rovesci con statue allegoriche dallo stesso autore: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOXI/4 2 lire Pio XI (ma anche Pio XII) si noti per esempio il basamento che ricorda chiaramente una statua https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOXI/5 1 lira Pio XI e XII stesso discorso sul basamento e la natura statuaria dell'iconografia caso diverso quello del 50 centesimi dove la statua riprodotta mi ricorda molto quella di Castel Sant'Angelo ma altri esempi di statue allegoriche non necessariamente esistenti nelle incisioni di Mistruzzi li ritroviamo anche per esempio nei tagli da 10 lire d'argento e italma per Pio XII: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOXII/10 10 lire Pio XII 1939-41 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOXII/11 10 lire Pio XII 1942-46 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOXII/12 10 lire italma 1947-49
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  34. Giuseppe Ruotolo, "Sono prove, errori o falsi le piastre borboniche in rame?"
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  35. Altro 10 Tornesi simile. Peso grammi 30,80
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  36. @mative75 il mio ultimo intevento non dice che non esistono monete in elettro. Dico chiaramente che prima di Creso le monete erano in elettro. Con Creso le monete sono in oro e argento. La moneta che hai condiviso apparentemente é del tipo di Creso con leone e toro affrontati, tipologia che prima di Creso NON esiste, ma se è in elettro e pesa 14g allora è falsa, perché nessuno moneta di Creso è in elettro e nessuna sua moneta pesa 14g, perché ha riformato anche i sistemi ponderali di riferimento. Purtroppo non è un opinione, ma un dato di fatto. Se poi i tuoi periti sono in grado di dimostrare l’esistenza di una moneta di Creso in elettro e dal peso di 14g, ben venga per la numismatica! Senza alcuna vena polemica, intendiamoci
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  37. Il 1941, a differenza del 1940, é un'annata rara, 250.000 pezzi coniati. Il tuo esemplare lo valuterei bb/bb+, nel nostro catalogo lamoneta puoi vedere tu stesso i passaggi in asta. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi/W-ALB/1-1 Un fdc supera tranquillamente i 450/500 euro, nel tuo caso siamo sui 70/80 euro, forse anche qualcosa in più. Un saluto
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  38. Tremate all’idea di ricevere posta da lei, vero?? È un po' come quando vi arriva l’avviso di una raccomandata: non sono mai buone notizie per voi. Lontani i tempi in cui per posta si ricevevano lettere d’amore…. Ma vi rassicuro, Maria De Filippi non c’entra… E neppure c’entrano Tom Hanks e Meg Ryan…. Non è il genere di film che amo…e poi Meg Ryan non è mai stata il mio tipo….forse a proposito di tipo, per rimanere im tema di posta, preferisco Jessica Lange ne “ Il postino suona sempre due volte”: Certo non posso paragonarmi a Jack Nicholson…..ma me ne faccio una ragione…? Invece, per vostra fortuna, si tratta di una moneta che parla dell’imperatore Nerva e di un evento particolare a lui legato e poco noto (o per lo meno a me) e che è conosciuto proprio grazie ad essa: Si tratta della RIC II Nerva 93, sesterzio, zecca di Roma, anno di emissione 96-97 d. C. D/: IMP NERVA CAES AVG PM TR P COS III PP: busto di Nerva, laureato, a destra R/: VEHICULATIONE ITALIAE REMISSA: due muli (o mule) che pascolano; dietro di loro un carro; SC in esergo Quella riprodotta sopra e' l'esemplare custodito al Munzkabinett di Berlino. Cosa significa questa moneta? Augusto fondò il sistema di trasporto imperiale, il cursus publicus, che sostituì il sistema tradizionale dei tabellarii o messaggeri privati per trasmettere informazioni governative e comandi militari in tutto l'Impero Romano. Ecco cosa dice Svetonio: «Affinché si potesse facilmente e più rapidamente annunciargli e portare a sua conoscenza ciò che succedeva in ciascuna provincia, fece piazzare, di distanza in distanza, sulle strade strategiche, dapprima dei giovani a piccoli intervalli, poi delle vetture. Il secondo procedimento gli parve più pratico, perché lo stesso portatore del dispaccio faceva tutto il tragitto e si poteva, inoltre, interrogarlo in caso di bisogno.» (Svetonio, Augusto, 49) Il cursus publicus divenne una delle più grandi istituzioni governative dell'antichità. Funzionava grazie a una serie di alloggi di tappa (mansiones) e di postazioni di scambio intermedie (mutationes) lungo il percorso delle strade romane. La mansio era un edificio dove ci si poteva rifocillare e passare la notte; la mutatio era un edificio dove in più era possibile trovare delle cavalcature fresche (la parola mutatio significa in effetti scambio, inteso come scambio proprio di cavalli). Il costo di gestione del cursus publicus, all’epoca, gravava sui privati cittadini. Era il cosiddetto munus vehicularium. In cosa consisteva questo? Il munus in generale era un "dovere", un "obbligo", di fornire un servizio o un contributo alla propria comunità. Nelle fattispecie del munus vehicularium, in sostanza, per far funzionare il trasporto pubblico, i funzionari governativi, gli appaltatori imperiali e i magistrati locali imponevano ai privati cittadini di svolgere la mansione richiesta, ovvero quella di trasporto dei messi utilizzando i propri veicoli e animali (e non mancavano come è facile immaginare abusi per interessi personali). Le comunità interessate però non ricavavano alcun guadagno da tutto ciò, ma anzi (come e’ facilmente intuibile) erano fortemente penalizzate e per questo venne stanziato un sistema di risarcimenti. In realtà molto raramente tali risarcimenti andavano a coprire (anche solo parzialmente) i costi e le spese subite. Anzi, sotto Domiziano, tale attività (con la diffusione del servizio ed il conseguente aumento degli abusi dei funzionari imperiali) diventò particolarmente onerosa per i cittadini italici. Si rese pertanto necessario prendere provvedimenti drastici e di ciò si occupò Nerva che decise di riformare il sistema. Con la moneta in questione Nerva pubblicizza proprio la sua riforma promettendo che il governo imperiale avrebbe coperto in futuro i costi del cursus publicus. In sostanza indica che il peso della posta imperiale non avrebbe più gravato sull'Italia perché delle spese di gestione si sarebbe occupato direttamente il fisco (Vehiculatione Italiae remissa: tolto all’Italia l’obbligo di sostenere il servizio di trasporto). L’attenzione di Nerva verso gli italici non era in realtà proprio casuale: egli stesso era umbro di nascita, di Narni (Narnia). Questo provvedimento rientra in effetti in una politica globale di sgravi fiscali e di incentivi che dovevano favorire proprio le comunità italiche. Torniamo alla moneta. Ho fatto un giro sui vari siti di catalogazione e letto alcuni articoli specifici, ma si parla sempre di “muli al pascolo”, se non addirittura di mule (in inglese il plurale è identico). Ora io non ci capisco nulla di equini e dalla osservazione della moneta ne capisco ancora meno: forse hanno le orecchie un po' lunghe per essere cavalli…quanto all’essere muli o mule…. A proposito di inglese, ho trovato interessante il fatto che “mule” è anche il corriere, proprio come nel recente film di Clint Eastwood dove per l’appunto l’attore/regista e’ un corriere della droga... A questo punto mi viene un altro dubbio: venivano usati anche i muli (o similari) nel cursus publicus? Ma non erano meglio i cavalli che sarebbero stati più veloci? In fondo serviva più la velocità che la forza… A meno che in certi casi non servisse anche il trasporto, insieme ai messi, anche di alcune particolari merci pesanti. Trovo anche strana la scelta di rappresentare sulla moneta i muli e non i cavalli. Mi farebbe piacere saperne qualcosa di più magari da qualcuno di voi più esperto di storia e civiltà romana. Parlando nello specifico di questo bellissimo sesterzio, vediamo i muli con i loro finimenti che brucano l’erba. Dietro di loro c’è un carretto a ruote alte (il birotium- carro a due ruote- in italiano biroccio o barroccio) con le stanghe verticali e le imbragature appoggiate. La scena rappresentata è placida, con gli animali al pascolo e il veicolo fuori servizio. La decisione di rappresentare una scena piuttosto idilliaca, con gli animali staccati dal loro giogo che brucano invece di rappresentarli legati al carro in movimento, è un riflesso perfetto della legenda del rovescio, che a sua volta si riferisce alla abolizione del carico che gravava sui liberi cittadini. Ritengo che questa moneta sia un piccolo capolavoro sia per quello che rappresenta (il messaggio) sia per quello che è (un vero fotogramma di vita campestre). A me piace molto, la trovo suggestiva. L’immagine del rovescio, molto simile ad un piccolo quadro, è distensiva e rilassante. Mi ricorda infatti alcuni scene di campagna, tipo quelle dipinte da Van Gogh: Vincent Van Gogh. Mezzogiorno. Riposo dal lavoro. 1890Museè d’Orsay , Parigi Particolare del dipinto: si vede il carro con le stanghe altre e gli animali a riposo che brucano (qui buoi, animali da lavoro).. Ma mi fa venire in mente anche quelle immagini dei film western o delle serie televisive che andavano di moda negli anni’80, tipo “Alla conquista del west”… E perché no? Tex Willer…il mio fumetto preferito in gioventù (ma qualche volta lo leggo ancora)…qui mentre sorseggia il buon caffè bollente del vecchio pard, il satanasso kit Carson, mentre alle spalle aleggia minacciosa l’ombra dell’irriducibile nemico Mefisto... Spero di non avervi annoiato. Buon sabato. Stilicho
    1 punto
  39. Secondo me, dopo un breve momento di solo denaro elettronico, non solo torneremo alle monete, ma alle monete d'oro e argento. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  40. Ciao! Bellissima moneta, complimenti. Questa tipologia di moneta genovese mi affascina sempre, sia per l'iconografia, sia per le dimensioni. Spesso si scrive che questi grossi moduli erano di "ostentazione" o coniati per pagamenti di importanti transazioni; probabilmente in alcuni casi è così, ma fino a che punto? Non conosco le dinamiche della zecca genovese, ma a Venezia i multipli hanno riguardato soprattutto gli zecchini (veramente pochi gli esemplari di scudi e ducati in argento di doppio peso) e potevano essere richiesti alla zecca, liberamente, dai privati; bastava pagare il metallo e le spese di coniazione ed il gioco era fatto. Potevano riportare l'iconografia dello zecchino o di altre monete @favaldar il modulo veneziano più grande che si è censito, è un multiplo da 105 zecchini a nome del Doge Lodovico Manin; un "sottobicchiere" di mm 79 per un peso di gr 367,41. Sono noti anche esemplari di multipli da 100 zecchini, coniati anche sotto altri dogati, ed a scendere, in varie pezzature ed iconografie, fino al multiplo di 2 zecchini. Credo che la discriminante, tra il coniare un multiplo destinato ad una mera ostentazione, piuttosto che per effettuare pagamenti di importanti transazioni, sia la praticità (i veneziani non erano da meno dei genovesi riguardo alla pragmaticità). Personalmente non credo che coniare multipli di zecchini o altre monete per effettuare grandi pagamenti fosse più economico rispetto alla produzione di una barre/lingotti del medesimo metallo e peso, che venivano garantiti semplicemente con l'apposizione di un sigillo, oppure all'uso delle normali monete in circolazione. Io sono più propenso a pensare che - almeno per quanto riguarda Venezia - i multipli che sono arrivati a noi siano di "ostentazione", cioè monete create ad hoc, su commissione, per regalie. Multipli che venivano regalati da persone cospicue ai figli per il loro matrimonio, per un battesimo, per una data ricorrenza, per festeggiare il raggiungimento di una importante carica governativa ..... Giacché si trattava di multipli riferiti allo zecchino o ad altri conii, erano monete a tutti gli effetti e quindi spendibili e non è da escludersi che taluni siano serviti proprio a questo, soprattutto quelli di valore minore, visto che se ne sono trovati alcuni con tracce di usura; quelli di valore maggiore, invece, sono stati spesso bucati e appiccagnolati ... ma questa è un'altra storia. saluti luciano
    1 punto
  41. Penso anche io...ma controllerei fossi un principiante. Fiocchetto sono le sovrane coniate fra il 57 e il 68. https://sterline.collectorsonline.org/moneta/S-SELI2/1 Nelle ultime aste coincabinet ma anche su ebay. https://www.ebay.co.uk/itm/233494801391 In generale l'oro sta facendo aggiudicazioni straordinarie. In molti casi devo dire che lotti di bullion in media conservazione han spuntato offerte anche del 10% superiori al fino. Al nostro amico consiglio...non vendere l'oro finché puoi tenerlo. L'oro si vende quando non se ne può più fare a meno. Spero non sia questo il caso.
    1 punto
  42. il convegno e' regolarmente confermato, sono proprio ora in contatto telefonico con la instancabile organizzatrice Alga rossi che mi chiede di condividere anche il programma. inserisco ulteriori info: Puntuale come sempre, anche quest'anno il convegno filatelico numismatico di Riccione, giunto alla 70° edizione, si terrà regolarmente, nonostante le problematiche dovute alla pandemia di Covid-19. Il luogo e' quello usuale, grazie al forte accordo con il Comune cittadino: IL PALAZZO DEL TURISMO, nei giorni 3-4-5 SETTEMBRE 2020. Questa 70° Edizione prevede un ricchissimo programma che troverete in allegato in foto e anche nel gruppo di Numismatica Riminese; in particolare segnalo l'emissione della medaglia del 70° curata da Loredana Pancotto. Il convegno sarà curato al solito nei minimi particolari, anche e soprattutto nella sicurezza di tutti i partecipanti ed espositori. Saranno adottate misure di prim'ordine MAI utilizzate prima in un convegno Numismatico in Europa, frutto della vulcanica mente dell'instancabile organizzatrice Alga Rossi e di un mio modesto suggerimento: - All'ingresso sarà posizionato un dispositivo di Screening termico per la verifica istantanea della temperatura corporea - Tutti gli espositori saranno dotati di un Kit di DPI (dispositivi di protezione individuali), con Visiera in Plexiglas anti-contagio e Guanti di protezione monouso per i clienti, per poter maneggiare le monete in tutta sicurezza - All'ingresso di ogni sala sarà posizionata una colonnina di distribuzione di Gel igienizzante. BUON CONVEGNO A TUTTI !
    1 punto
  43. considerando come è andata, molto meglio se avessi avuto ragione tu ?
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  44. Il tuo discorso sulla speculazione, perdonami, non ha senso in questo caso. Le zecche coniano essenzialmente per esigenze di circolazione, non per soddisfare ogni categoria di collezionisti. Chi vuole collezionare TUTTI i pezzi di TUTTI gli anni ha la possibilità di acquistare la divisionale, ma se per un determinato anno una certa nazione non necessita, ad esempio, dei 50 o dei 2 centesimi, perchè dovrebbe coniarli ? Per far piacere ai collezionisti "particolari" che vogliono tutto bello ordinato ? Scusa ma è un nonsense che economicamente costerebbe uno sproposito... E poi per soddisfare quante persone che come te hanno deciso di impostare così la propria collezione ? Sicuramente una minoranza. Impostare una collezione come si desidera è un diritto, ma adeguarsi a quanto propone il mercato è un dovere. Altrimenti lascia perdere questo tipo di monetazione e dedicati alle altre. Per quanto riguarda le monete rovinate, indipendentemente dalla sfiga personale :), ti ricordo che esiste il diritto di recesso, o più semplicemente puoi rendere ciò che non è soddisfacente chiedendo sostituzione o rimborso. Ci sono commercianti più che onesti e affidabili, sia in negozi specializzati in cui puoi recarti personalmente, che online. Certo che a volte si cerca di risparmiare 50 centesimi sull'acquisto ma poi se ne pagano le conseguenze... Venditori che oggi si sono fatti un nome hanno impiegato anni per riuscirci, ci sarà un motivo, no ? Decidere di appoggiarsi al primo (o secondo o terzo)venuto spesso comporta conseguenze spiacevoli. E in giro oggi è pieno di commercianti improvvisati che si inventano un mestiere senza conoscerlo, spinti solo dal luccichio di qualche Euro "facile" da ricavare rivendendo monete a prezzi folli dopo aver pagato i rotolini al facciale con la complicità di qualche addetto della banca (e di troppi stupidi che hanno fretta di comprare per paura di restare senza una moneta)... Concludo sul "sapore sciapo" che possono avere le monete in Euro, perchè storicamente rappresentano poco o nulla. L'Euro è una moneta giovane e pertanto ha poca storia. Un giorno probabilmente l'avrà, come tutte le monete. Tu pensi che le monete del Regno, appena uscite, avessero il "sapore" che hanno oggi ? Io no. O che qualche collezionista all'epoca non le sminuisse rispetto ad altre tipologie proprio come tu oggi fai con l'Euro ? Io si.
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  45. mi sembra che le affermazioni di questo utente siano veramente esagerate , e come si suol dire: "fanno di tutta l'erba un fascio" Ora , puoi benissimo postare la tua opinione, ma è meglio attenersi su toni pacati e più che altro al posto di definire come "insulse" le serie divisionali (immagino tu parli sia di divisionali euro che non) ti consiglio di indagare anche nelle altre monetazioni ne scoprirai di belle.. Io colleziono anche il Regno d'Italia, e come forse saprai , anche nel Regno d'Italia ( ebbene si ... anche cento anni fa ... venivano coniate monete in argento ed oro dedicate solo ai collezionisti ) Anche quelle sono state emissioni "insulse" ???? e poi .... ma scusa te cosa collezioni??? Solo monete comuni , anche del passato , esclusivamente che hanno circolato ? Bene complimenti . Pero' sappi che la tua collezione sarà anche bella e "vissuta" , ma a mio parere se fosse cosi' fatta è una collezione di scarso valore collezionistico, anche se magari di altissimo valore affettivo e storico. Poi ognuno colleziona cio' che gli piace ...... ...... .....
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