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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/29/20 in tutte le aree
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Oggi ho investito un pò dei miei risparmi in cultura......li avevo già letti, ma averli in originale e tutti senza mai che li hanno sfogliati (come nuovi), è davvero una grande soddisfazione per me: Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano: 1- Anno XLIV – Genn./Dic. 1959 Giovanni Bovi; Le monete napoletane di Carlo II, nuovi studi e documenti. Domenico Priori; Il mezzo Carlino coniato per ricordare la visita di Ferdinando il Cattolico a Napoli. Nicola Vacca; Memorie metalliche salentine. Necrologie (Riccardo Filangieri e Pietro Oddo). Recensioni. 2- Anno XLVII – Genn./Dic. 1962 Domenico Priori; Le monete di Pallano e il luogo ove sorse la zecca. Pietro Ebner; Dei follari di Gisulfo I e della Schoia Salerni. Giovanni Bovi; Le medaglie degli Uomini Illustri. Roberto Volpes; Varianti e precisazioni su alcune medaglie siciliane. Necrologie (Luigi Giliberti). Recensioni. 3- Anno XLIX – Genn./Dic. 1964 Giovanni Bovi; Le monete di Napoli sotto Filippo II. Michele Pannuti; Le lettere R. C. sulle monete napoletane del 1790. Agnese Catemario di Quadri; Tre medaglie napoletane. Giusepe Nascia; Il pontificato di Giovanni XXIII nella medaglia ufficiale. Michele Pannuti; Ancora della rarità delle monete d’oro borboniche napoletane del XIX Secolo. Necrologie ( Ugo Fittipaldi e Federico Guerrini). 4- Anno L-LI – Genn. 1965/Dic. 1966 Giovanni Bovi; Le monete napoletane di Filippo IV e di Enrico di Lorena. Michele Pannuti; Le monete d’oro napoletane di Carlo e Ferdinando IV di Borbone. Agnese Catemario; Le pubbliche di Ferdinando IV di Borbone. Francesco Paolo Tinozzi; Su alcuni tipi di monete non conosciute di zecche degli Abruzzi. Roberto Volpes; LA fine del Regno di Sicilia e l’unificazione dei sistemi monetari borbonici nel 1816. Renato Gaudioso; Umberto ed Amedeo di Savoia in una medgalia napoletana. Necrologico (Giovannina Majer). 5- Anno LIII – Genn./Dic. 1968 Giovanni Bovi; Le monete di Napoli dal 1442 al 1516. Rodolfo Spahr; Una variante inedita della piastra napoletana del 1772. Michele Pannuti; Un inedito due grana di Ferdinando III di Borbone con leggenda. Agnese Catemario; La medaglia per il Principe Carlo Tito. Renato Gaudioso; Una medaglia inedita di Ferdinando IV di Borbone. Tommaso Siciliano; Il controvertista Abate di S. Fusciano. Necrologico (Michele Baranowsky. 6- Anno LV – Genn./Dic. 1970 Tommaso Siciliano; Carlo Spinelli di Seminara munifico ricostruttore di Palmi. Giovanni Bovi; Le medaglie per le allieve dei R. Educandati napoletani. Michele Pannuti; Gaeta 25 aprile 1806. Renato Gaudioso; Una medaglia siciliana di Ferdinando II. Agnese Catemario; Una stana moneta. Roberto Volpes; L’incoronazione e le prime monete del re Carlo di Borbone per la Sicilia. Necrologico (Eugenia Majorana). 7- Anno LVII – Genn./Dic. 1972 Giovanni Bovi; Le monete per i Reali Presidii. Michele Pannuti; Cinque monete napoletane poco conosciute. Agnese Catemario; Per il matrimonio del Duca di Parma. Salvatore Starace; Tommaso Gargallo Marchese di Castellentini. Mario Traina; Le monete battute a Bologna da Carlo V. Giovanni Bovi; Numismatica amena. Recensioni (La medaglia). 8- Anno LIX - LX – Genn./Dic. 1974-1975 Licio Quarantino; Sulla monetazione d’argento di Filippo IV negli anni 1647-1648. Michele Pannuti; Osservazioni su alcune monete aragonesi di Napoli. Giovanni Bovi; I 10 Tornesi di Francesco II e il Prestito di Gaeta. Agnese Catemario; Medaglia per la chiesa di S. Francesco. Roberto Volpes; La biblioteca numismatica di Vittorio Emanuele III. Necrologia ( Massimo Siciliano e Tommaso Siciliano). Recensioni. 9- Anno LXII – LXIII - Genn./Dic. 1977-1978 Giovanni Bovi; Il Grano. Giuseppe Ruotolo; Osservazioni per l’attribuzione dei Denari-Tornesi di Campobasso al Conte Nicola II di Monforte-Gambatesa. Roberto Volpes; Noie monetarie della Sicilia dei viceré. Michele Pannuti; Decifrazione della legenda su alcune monete da due cavalli di Filippo IV. Agnese Catemario; Medaglia per il matrimonio del Duca di Calabria. Roberto Volpes; Due medaglie dell’esposizione di Palermo (1891-1892). J. Adrien Blanchet; Medaglie Italiane. Riberto Volpes; La raccolta numismatica del Banco di Sicilia. Necrologie ( Michele Pannuti, Rodolfo Spahr e Giuseppe Nascia). Recensioni. 10- Anno LXVIII – LXXI - Genn.1983/Dic. 1986 Francesco Sernia; Un riconoscimento. Luisa Bovi; Osservazioni su di un Denaro di Giovanna I e Ludovico di Taranto. Giuseppe Mauri Mori; Le medaglie per Alfonso d’Aragona. Michele Pannuti; Le monete di Ferdinando II i Borbone del 1805 illustrate da documenti inediti. Giuseppe Ruotolo; I fatti del 99” fra monete e fedi di credito. Francesco Sernia; Le medaglie della Rivoluzione francese. Francesco Sernia; Medaglie brasiliane per Teresa Cristina Maria di Borbone, principessa napoletana ed ultima imperatrice del Brasile. Mario Traina; Recensione al volume “studi di numismatica del dott. G. Bovi” di Luisa M. Bovi. Necrologico (Michele Pannuti).6 punti
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Buon pomeriggio a tutti gli utenti del forum.Oggi non condivido monete ma vorrei condividere a chi si avvicina al mondo delle monete borboniche le foto dei macchinari in uso per coniare le monete nel Regno delle due Sicilie spero che siano di vostro gradimento. Le foto vanno dall'alto in basso. 1)LAMINATOIO=serviva per ridurre lo spessore delle verghe di vari metalli. 1 FASE 2)CESOIE O FORBICIONI CIRCOLARI=serviva per tagliare le lamiere(verghe) in tante lastre più strette. 2 FASE 3)STRETTOIO (TORCHIO)=le lastre passavano in questo tipo di torchio per ottenere i tondelli. 3 FASE 4)CORDONATORE=si usava per imprimere nel taglio dei tondelli leggende-puntini-stelle e altre diverse figure. 4 FASE 5)BILANCIERE=questo veniva usato per punzonare il dritto e rovescio sui tondelli questo tipo di bilanciere venne usato nel primo periodo dal(1734-1798). 6)NUOVO BILANCIERE=questo nuovo tipo di bilanciere venne usato negli anni 1799-1859 di diverso dal primo che causò tanti infortuni perchè i tondelli venivano messi con le mani quest'ultimo li spostava automaticamente.5 punti
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Il glorioso CNN, peccato che esista solo più formalmente... Abbiamo avuto grandi studiosi e collezionisti come Memmo Cagiati, Carlo Prota, Luigi dell'Erba, Luigi Giliberti, Nicola Borrelli, Arturo Sambon, Giovanni Bovi, Michele Pannutti, e molti altri. Grazie a Memmo Cagiati nel 1913 nacque questo bellissimo sodalizio nella sua villa di Posillipo. All'inizio furono pochi soci ma nel tempo crebbero a dismisura annoverando anche personaggi illustri nell'ambiente culturale. Cagiati sospese volutamente nel 1915 il suo Supplemeto all'opera "Le monete del Reame delle Due Sicile" per lasciare posto all'illuminate Bollettino. Con questa pubblicazione (il primo numero è del 1916) si diede vero impulso allo studio della monetazione meridionale, cosa mai fatta prima. Ancora oggi molti studi del Bollettino sono un punto di riferimento, anche perché sono riportati documenti ormai irrimediabilmete persi a seguito della Seconda Guerra Mondiale.4 punti
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Volevo ringraziare @lenor, che ha aperto questa discussione e tutti i partecipanti, oggi festeggiamo un mese, 13 pagine, 322 post e 5838 visite. Mi sembra un ottimo andamento, per un settore che si era assopito. Saluti Alberto4 punti
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Intanto facciamo i complimenti al nostro Arka ora ai "piani alti" della N. I. P. [emoji6] [emoji122]?4 punti
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buonasera posto parte dei miei, per mancanza di spazio....gli altri li posto domani... Il 2 tornesi è un conio estremamente affascinante , probabilmente poco studiato, presenta varianti sulla lunghezza della legenda e sulla punteggiatura nonché sulla dimensione del numerale della data.3 punti
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Un grano da 12 cavalli in rame del 1786. Asta Nomisma n. 54 del 2016, lotto 1310. Magliocca 310.3 punti
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Non ho capito : tu avresti almeno due papà che si chiamavano entrambi Giovanni... E sei di Bologna? E cos'è che ha il diametro di 600 mm ! ? Comunque buongiorno, buonasera, grazie, prego.3 punti
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Salve, le ho selezionate tra quelle di un vecchio album e identificate per confronto con le monete di Maria Teresa d’Asburgo -> Nuova Monetazione schedate sul forum. La qualità è quella che è ma serve a dare un’idea dell’effetto dell’uso e del tempo su monete di rame puro. 1 soldo Maria Teresa d’Austria: esemplare a Rame: 7,1 g, 23,5 mm 1 soldo Maria Teresa d’Austria: esemplare b Rame: 7,8 g, 24 mm2 punti
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Mi era sfuggita ..... per me l'esemplare ha tutte le caratteristica di una fusione "completa"....2 punti
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È la stessa tipologia che a un certo punto cambia nome a causa del peggioramento della lega d'argento. Se posso permettermi, la storia spiegata nel dettaglio è qui https://www.academia.edu/37593745/I_piccioni_di_Gian_Galeazzo_Visconti2 punti
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Buonasera, Minerva e Pegaso. Corinto? Siracusa? (Mi scuso della lunga assenza e mando i più cari saluti a tutti gli amici del Forum) HIRPINI2 punti
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Posto il Tornese Uno del 1827, moneta molto ossidata al R/ purtroppo. Ciao2 punti
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Chiaramente Giano, per come lo intendiamo noi, con le prerogative con cui lo conosciamo, è autoctono del centro Italia, ma l'idea di una divinità bifronte è, probabilmente, altrettanto chiaramente, mutuata dai greci o addirittura direttamente dal mondo mesopotamico. Non è plausibile, alla luce dei dati apparsi in questa discussione, che una piccola tribù isolata dal resto del mondo, nell'età del bronzo abbia concepito autonomamente un Dio così peculiare ma così simile iconografica ente ad un essere soprannaturale presente nel Pantheon mediorientale. Forse non era così isolata e i traffici marittimi da sempre esistiti oltre alle merci trasportavano anche divinità, vuoi tramite fenici, minoici, Micenei... o chi per essi.2 punti
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Un altro paio di Schede, non a carattere di Pubblicità Commerciale : la prima che cita un mezzo di locomozione assai diffuso nel Rajastan, il cammello ( ? ? !) , il secondo è una sorta di gioco tascabile, "La Prova del Nove" che per me è....Arabo !2 punti
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Io non credo che sia al capolinea. Ci saranno sempre nuove monete da mostrare, nuove varianti da scoprire, domande da chiarire... Arka Diligite iustitiam2 punti
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Dopo anni di ricerca l'ho trovata, sono troppo felice! Insieme al 1831 Torino il 1824 Genova è la più rara della serie, manca in tantissime collezioni (mancava ad esempio nella Rocca e nella Vitalini), secondo me più un R4 che un R3 Conservazione circolata ma piacevole, debolezza tipica sui capelli, senza colpi nè graffi nei campi, chiusa BB "esemplare sano e di grande rarità"1 punto
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buongiorno, volevo farvi notare come in questo caso, di fronte ad una moneta abbastanza rara,ci troviamo sicuramente molto dispiaciuti,anzi arrabbiati con il "criminale" che all'epoca ha proceduto a tosarla!1 punto
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Non è facile, ma nemmeno impossibile, basta avere tanta pazienza e anche accontentarsi.. ?1 punto
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Posto il primo 2 Tornesi di Ferdinando II entrato circa 30 anni fa in Collezione Litra68. Magliocca 7351 punto
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Buona sera, si tratta di un tarí. La tipologia non è particolarmente rara ma certamente meno comune di quella con aquila volta a sinistra. Spahr 1471 punto
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Si dice che " due indizi fanno una prova ", a questo punto ringrazio entrambi @gennydbmoney e @Rex Neap per aver fugato i mie dubbi..1 punto
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La dracma ref. Spagnoli 1002 (MuM list 216/1961 n°8 e no 695, errore dell'autore) e la mia dracma. Direi che sia dello stesso conio :1 punto
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Nella vita tutto si può costruire.... caro @demonetis, un mattoncino alla volta ...... Ognuno di Noi deve solo avere la consapevolezza di ciò che vuole fare....fretta per questa Nostra passione non c'è......1 punto
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Vero, ma per aver la collezione quasi completa bisogna avere il portafoglio a fisarmonica!? http://www.biblionumis.it/libri-di-numismatica/1615-bollettino-del-circolo-numismatico-napoletano-62-fascicoli-1916-1990.html1 punto
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Si, è un grosso tornese di Ludovico IX 1226 -1270, argento, rif. bib. Duplessy 1901 punto
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REGNO DI SARDEGNA - CARLO ALBERTO - 5 LIRE 1837 GE1 punto
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Buonasera! Il fronte non so perché ma mi sembra strano. Le lettere del nome del doge non mi piacciono particolarmente. Mah...1 punto
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Ciao Alain Non trovi perché cerchi nella moneta sbagliata! Non è un mezzo viennese ma un viennese e quelle sono una parte delle sigle TCX di Giacomo Cassini per la zecca di Torino!1 punto
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Ciao, ho provato a ingrandire e a contrastare i particolari delle foto. In effetti delle fessurazioni sono presenti attorno al braccio del Santo. Molto meno evidenti, se veramente ci sono, quelle al retro. L'unico arbitro puoi essere tu che, con una lente e una buona illuminazione, saprai darti la vera risposta. Quanto al prezzo, secondo me è in linea con lo stato di conservazione. Ti consiglio vivamente di fare come me: prima chiedi il parere degli esperti, e solo dopo decidi in base alle tue sensazioni, alla tua tasca e alle tue aspettative. Ogni moneta ha il suo "perché". Una cosa è certa; se non ti piace, non ti piacerà ora e non ti piacerà mai.1 punto
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Grazie mariarosaria,questo serve per far recepire ai nuovi che si avvicinano a questo mondo che la numismatica non è soltanto monete ma anche storia da studiare.1 punto
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Sono tutte icone della sezione monete antiche tranne la terza nella prima fila che appartiene alla sezione monete medievali!1 punto
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Anche io l'ho saputo soltanto oggi ed è stato un duro colpo: purtroppo Matzke ci ha lasciati troppo presto...una grande perdita per la numismatica e per la storia, soprattutto ma non solo, medievale. Ci mancherà senz'altro come punto di riferimento e di confronto su tanti temi ed argomenti. Ciao caro Michael, che la terra ti sia lieve!1 punto
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Ciao Dave, TIBERIVS è stato chiarissimo nel dirti la sua opinione su queste patacche. E' incredibile come tanti - assolutamente digiuni di Medaglie - abbiano investito somme considerevoli per dei dischetti d'argento presentati con notevole battage pubblicitario e muniti di certificazioni che ne dichiaravano pesi, misure e titolo dei metalli impiegati, contenute sempre in belle confezioni e talvolta con tanto di medagliere al seguito. Nulla di illegale, anche tu volendo puoi produrre cose del genere, nessuno lo vieta. Ma un amante delle medaglie, un collezionista che ne abbia un minimo di conoscenza, non le acquisterebbe mai perché non hanno un'anima, sono state realizzate solo perché qualcuno le acquisti a caro prezzo convinto di fare un buon affare, una semplice iniziativa commerciale . Poi, se l'acquirente ha necessità o solo voglia di venderle, si rende conto che nessuno le vuole, basta mostrarle ad un commerciante o agli espositori di una Mostra/Mercato pe rendersene conto. Resta la magrissima soddisfazione di doversele tenere, oppure di venderle a peso, ricavandoben poco danaro rispeto a quello speso all'atto d'acquisto. E' triste, ma è così.....Saluti. @Dave951 punto
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Ciao a tutti, mi pare che il taglio da due non ci sia ancora, inserisco questo anche se la conservazione è quella che è.1 punto
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I Liangpiao sono dei buoni ed i valori sono espressi in unita' di misura (kg, litri, metri ecc..) vai in questa discussione:1 punto
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Non riesco a distinguere le tre lettere che potrebbero essere ΑΘΗ, cioè le greche Alfa, Theta ed Eta, iniziali di AΘHNA(Atena) o ΑΘΗΝΑΙΩΝ (degli Ateniesi) come in questo esemplare. Attica, Athens; c. 2nd to 3rd century AD, AE 16, 5.83g. Agora-351; Svoronos-Athens, pl. 88, 16 (same dies). Obv: Bust of Athena wearing Corinthian helmet and aegis; dotted border. Rx: ΑΘΗΝΑΙΩΝ Athena in biga galloping r., dotted border. A beautiful and not so often seen type from Athens. Extremely Fine In ogni caso, qui puoi farti un’idea dei numerosi bronzi con questa caratteristica del rovescio http://www.wildwinds.com/coins/greece/attica/athens/ e la difficoltà (per me impossibilità) di riconoscere il tuo.1 punto
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1937 Spagna - Bilbao - 10 Pesetas Guerra civile spagnola (1936-1939) Consiglio di Asturie e Leon - 25 Centimos1 punto
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