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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/02/20 in tutte le aree
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Questa è la mia piccola raccolta di quelli che mi piace chiamare affettuosamente sassi. In ordine sparso: Sebastiano, Orio, Lorenzo Tiepolo, Steno (R2), Marco Corner (R4), un paio di Giovanni Dandolo, Pietro Gradenigo, Andrea Dandolo (R2), Tomaso Mocenigo (R2), Francesco Dandolo (R2), Giovanni Dolfin (R3) e Francesco Foscari (l'ultimo in fondo a destra, già R2, ma qui nella variante credo ancora inedita con legenda FRA FOS, attestata in un paio di scavi archeologici ma non ancora in letteratura secondo quanto dettomi da @Andreas alcuni anni fa). Spero andrete sulla Fiducia, in quanto, soprattutto negli esemplari tardi è spesso molto arduo (e in alcuni casi ahimè impossibile) riconoscere le lettere del doge. Gli indici di rarità spesso elevati (ho riportato quelli di Zub - Luciani 20) sono in parte dovuti (correggetemi se sbaglio) anche alle dimensioni minuscole dei tondelli che molti secoli di vita hanno ridotto a schegge se non alla totale distruzione fisica. Tengo a precisare che le più brutte dell'insieme - ma nello stesso tempo le più rare - le presi pochi anni fa proprio dall'autore di questa meravigliosa discussione.6 punti
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In questa giornata di festa con un po' di tempo a disposizione, ho letto alcune discussioni e una di queste, il testone di Urbano VIII con S. Pietro e S. Paolo di @ZuoloNomisma e la difficoltà di trovare testoni di questo papa coniati a martello in buone condizioni, mi ha ricordato questo testone che vorrei illustrarvi che commemora la dedizione del Ducato di Urbino. Personalmente trovo questo rovescio molto affascinante. Arka Diligite iustitiam4 punti
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Hai ragione da vendere, Artur. I denari sono forse le monete veneziane più ardue, specie quelle degli ultimi dogi che le batterono e infatti mi ci sono avvicinato solo da relativamente poco: prima, lo ammetto, mi innervosivano. Ricordo al telefono quando mi dicevi: "Ecco, qua si legge benissimo la lettera X e quindi non può che essere il doge Y", che risate... Sono casi tipici in cui si arriva spesso all'individuazione dell'autorità per esclusione e non per interpretazione diretta della legenda. Certo per i primi scodellati, anche le maggiori dimensioni ed il metallo migliore "aiutano", ma facciamo un esempio del gruppetto che ho postato: Il Marco Corner (quello centrale scuro e piccolo, non ricordo se faceva parte dei tuoi) manca della quasi totalità di legenda, ed infatti vi si legge solo MA. Ora (ma non è questo il caso), se fosse esistito un doge dei primi chiamato Marco, o Matteo ecc., si sarebbe potuto escludere in quanto stilisticamente avrebbe avuto un aspetto vicino a quello dei vari Orio, Sebastiano e compagnia. Per cui, anche le due semplici lettere MA ci danno la sicurezza che si tratti di Marco Corner. Non mi sono nemmeno preoccupato di sperare in un Falier (R5), per cui il gioco all'apparenza difficile si è risolto. Grossi problemi sorgono invece, come dici giustamente, per esemplari che hanno perso del tutto o quasi la legenda e che presentino delle lettere non univocamente assegnabili a questo o a quel doge "tardo", senza contare che, dato l'esiguo spazio disponibile, quasi sempre i nomi sono composti da quattro o cinque lettere al massimo tra nome e cognome. In certi casi (e lo si vede anche nelle relazioni che catalogano denari rinvenuti in scavi archeologici) ci si deve arrendere e indicare "doge incerto".3 punti
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Stavolta ci sono e' la numero 6 perche' girata di 90 gradi rispetto a come concepita dal incisore.3 punti
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...questo è il quadretto completo..... anche se ne manca 1 (uno), al quale sto dando la "caccia"... Vediamo se qualcuno indica quale... ?3 punti
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Africa Orientale Tedesca, attuali Burundi, Rwanda e Tanzania (escluso Zanzibar), possedimenti coloniali tedeschi in Africa dal 1885 al 1918. Qui sotto, 5 rupie del 1905:2 punti
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La tentazione c'era di scagliarlo contro il muro .... ma non è un Nokia2 punti
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Buonasera, tra le mie sabaude conservo anche 1 Lek del 1939 Vittorio Emanuele III. Mi è sempre piaciuta ed ho perso ore ad osservare soprattutto L'Aquila al rovescio. Mi scuso per la qualità delle foto. Saluti Alberto2 punti
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Proveniente da un recente scavo, a quanto pare i crani non li allungavano solamente ma li rendevano anche geometrici...2 punti
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Ciao! Per non parlare delle difficoltà di corredare la catalogazione della moneta con una buona fotografia, che sia cioè sufficientemente grande e chiara. Impresa improba per monetine così piccole, salvo possedere degli strumenti adeguati. In genere io mi avvalgo dello scanner presente nella stampante (escludendo le monete più piccole che gestisce con difficoltà), sapendo che il risultato è così, così ... appena sufficiente; ho visto che tanti amici usano il cellulare (per non parlare di chi ha strumenti specifici) ed il risultato mi è sempre parso più che buono ed allora ho provato anch'io. Ho provato a fotografare tempo fa un doppio bagattino a nome di Francesco Erizzo, volete vedere il risultato? La prima foto (tagliata) è, a mio vedere, accettabile; il cellulare ha messo a fuoco automaticamente la moneta e ciò mi ha consentito di scattare. quando si è trattato di fotografare il verso, pur rispettando la medesima distanza tra il cellulare e la moneta, quest'ultima non è stata messa a fuoco e non c'è stato verso, nonostante abbia provato più volte, anche spegnendo e riaccendendo il cellulare. Cellulare "pattone"? Non so, è un Samsung ..... ma il risultato è questo. e quando hai la tecnologia contro .... è meglio desistere. saluti luciano2 punti
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Ha Ha Ha, mi viene da ridere. Se parliamo di strada percorsa, allora questo Ducato da 124 soldi con Santa Giustina, dopo aver fatto più di tre volte il giro del mondo strisciando, ha partecipato e vinto la Parigi-Dakar. E ancora non ha finito di girare....... Ciao. Luigi.2 punti
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l'avevo notato ma non pensavo fosse importante. Ne approfitto in questa sezione per salutare tutto il forum perche' fra qualche giorno,a dio piacendo,andro' in Francia a trovare mio figlio e mi fermero' per qualche mese.Al mio rientro se vi fara' ancora piacere, potro' condividere tantissimo altro materiale numismatico,praticamente da Ruggero I d'Altavilla, passando per i normanni,svevi,aragonesi ed angioini.Ancora grazie a tutti per la sopportazione... Grazie a Pietro,Rocco, Alberto,Santone,Eliodoro,Raff82,Lamanna921, Odjob e scusate se ho dimenticato qualcuno. Non me ne voglia! Un saluto ed un abbraccio a tutti e buon proseguimento per il vostro lavoro sulla monetazione napoletana e siciliana veramente molto interessante.2 punti
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Sarà per il prossimo intruso, purtroppo mi ci vuole un bel po' di tempo per preparalo, posso anticipare che ci saranno monete molto più strane2 punti
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La medaglia papale è nata come strumento di celebrazione di eventi e del ruolo del papa. Era utilizzata e diffusa prevalentemente come dono ai dirigenti degli uffici dello Stato Pontificio e alle autorità ricevute dal Pontefice. C'era anche la richiesta collezionismo, che - fino all'inizio del 1800 - era costituito prevalentemente da nobili e ecclesiasti. Il collezionismo non era ristretto all'ambiente romano; la medaglia era un ottimo ricordo per i pellegrini cattolici, che si recavano a Roma dall'Italia e dal mondo. La famiglia Hamerani, che aveva l'incarico delle coniazioni, manteneva la proprietà dei coni e aveva il diritto di usarli per soddisfare le richieste. Dopo la rivoluzione francese e le guerre napoleoniche emerge la classe borghese. E' un nuovo mondo. La classe dirigente si allarga. Il collezionismo, che è un atto di cultura, si sviluppa. Il mercato non è in grado di soddisfare la richiesta di medaglie , poiché la disponibilità è limitatissima. La famiglia Hamerani, che aveva conservato l'incarico di incisore ufficiale dello Stato Pontificio garantendo per un secolo qualità artistica, non trova degni successori. In questo contesto si sviluppa la operazione del Cardinal Mazio, con acquisto dei vecchi coni, restauro/ rifacimento, catalogo di vendita. Ovviamente è una ricostruzione sintetica, un po' semplificata……..1 punto
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Come hai già evidenziato tu, è la versione suberata di questo denario del 124 a.C. https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G225/1 Al riguardo non saprei che altro dirti ...1 punto
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Area catalana sec.XVI Carlos II D Aragon 1670-1680 Dinero data(?) Zecca: Zaragoza segni C - A Grazie @gigetto13 per lo spunto catalana ?1 punto
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Guarderei in area catalana trecento quattrocento, ma magari mi sbaglio.1 punto
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Dicevo sopra: Tarà, tatterà - cioè suoni di tromba! Colpo di scena! il 1785 esiste! Allora direi che è forse un falso, ma anche che no... se ho fatto bene i calcoli ( @cabanes : Hilfe - come faccio ha tenere conto dei rilievi?!? Approssimo?) diametro 22 mm. 1,5 : 103,6 mm³ 0,0386 g/mm³ diametro 21,1 mm, spessore 1,1: 72,87 mm³ scarto di 30,12 mm³ = 1,16 g così ci siamo... peso ca. 3 g Servus, Njk1 punto
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Nel caso delle monete galliche è chiaro l'appeal che l'iconografia di Giano ha esercitato sui galli vista la passione che avevano per le teste...1 punto
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Ciao, ti riporto uno stralcio tratto dal D'Incerti "Le monete papali del XIX secolo": "Con notificazione 17 settembre 1849, n. 30 venne disposta la coniazione di una nuova moneta di rame puro del valore di 5 baiocchi, avente peso teorico di 50,861 g (in pratica tale peso si mantenne sempre intorno a 40 g), e il diametro di 41 mm [...] Con editto del 14 aprile 1858, n. 21 per evitare la speculazione che già veniva esercitata su larga scala a causa dell'aumento del prezzo dell'argento, il titolo delle monete d'argento da 20, 10 e da 5 baiocchi venne ridotto da 900 a 800/1000 [...] Sempre con lo stesso editto 14 aprile 1858 venne infine disposto il ritiro della ingombrante moneta in rame da 5 baiocchi, la cui coniazione era stata disposta con carattere di necessità, per sopperire al bisogno di moneta spicciola durante le operazioni di ritiro della cartamoneta emessa dal governo repubblicano". Michele1 punto
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Ringrazio @gigetto13 per aver postato i suoi denari. Ma mi chiedevo se fosse possibile creare un post per ogni singola moneta spiegando la legenda, perlomeno per quelle non ancora postate. Infatti la grande difficoltà intrinseca in questa tipologia è proprio la legenda, spesso di difficile interpretazione. Questo sicuramente aiuterebbe a far comprendere questi denari, soprattutto a chi è alle prime armi. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao a tutti, volevo presentarvi l'ultimo testone entrato in collezione: Urbano VIII (1623-1644), ROMA, Testone. Munt. 62, CNI 260 D/: Stemma a targa semiovale in cornice, cimasa con testa leonina; chiavi con impugnatura ovale fogliata con cordoni e fiocchi. VRBAN . VIII . _ . PONT . M . A . VI R/: Figure di S. Pietro (a sinistra) con chiavi pendenti nella sinistra e S. Paolo; in alto: colomba e raggi grandi. S . PETRVS . _ S . PAVLVS . All'esergo: RO _ MA ai lati dello stemma Bonanni, Pagliari, Martelli, zecchieri T/: liscio Peso 9,54 Da notare al R/ la variante nella punteggiatura della legenda rispetto al tipo descritto al Munt. 62 che riporta: * (triscele) S * PETRVS * _ * S * PAVLVS *. All'esergo: * RO _ MA * costituendo questa di fatto una variante non classificata dal Muntoni. Vostri pareri e commenti sono come sempre graditi. Michele1 punto
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Ciao a tutti, "riesumo" questa mia vecchia discussione di 10 anni fa per presentarvi un altro testone di Urbano VIII di analoga tipologia che ho recentemente messo in collezione. Si tratta della variante Munt 67 a, CNI 282 così descritta: D/ stemma a cuore in cornice, chiavi con impugnatura ovale, cordoni e fiocchi. VRBAN . VIII . _ PONT . M . A . VI R/ figure di S. Pietro (a sinistra) che tiene le chiavi nella destra protesa e S. Paolo. In alto: colomba radiante (raggi grandi), in basso: stemma Bonanni, Pagliari, Martelli zecchieri. S . PETRVS . _ . S . PAVLVS . Es: . ROMA . Come già detto sopra, in genere i testoni battuti a martello da Urbano VIII si presentano con una scarsa qualità di conio e di battitura, male impressi e con frequenti salti di conio. Questo esemplare é invece molto gradevole e in alta conservazione, come testimoniato anche dalla perizia che lo correda. Chi mi conosce, sa che la moneta é uscita dalla bustina appena arrivata nelle mie mani?. Ogni vostro commento è come sempre gradito! Michele1 punto
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Due Schede che recano al verso messaggi rivolti a tutti i fruitori sulla differenza tra i Fusi Orari e i Codici di Avviamento Postale, da indicare obbligatoriamente sulla corrispondenza.1 punto
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Sei un GRANDISSIMO, grazie mille per tutti gli aiuti che mi stai dando. Mi fai sentire sempre un po' di più all'interno della "materia" Grazie ancora. Giovanni19671 punto
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Mi auguro che questo sia un buon Riccione, sia per la parte commerciale, che per quella aggregativa e per quella culturale, vorrebbe dire che la numismatica ma anche il Paese e’ ripartito ...1 punto
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Buonasera @sandokan e buonasera @palpi62 grazie entrambi per avermi risposto. Ho molte medaglie, tutte della mia città,e naturalmente in alcune le sigle delle officine o degli incisori sono facilissime da interpretare come ad esempio S. J. (la Johnson di Varese) o addirittura su altre c'è il nome scritto per intero come Termignon. Purtroppo per altre la faccenda si complica, ne ho certe con VAL e questa con A.S. Vorrei venirne a capo perchè come dicevo le sto studiando e sarei felice in un aiuto. Ho cercato di controllare sui cataloghi del Forum ma non da risultati, forse sbaglio io? Questa comunque è la foto per intero della medaglia. Buona festa a tutti. Ciao, Sergio.1 punto
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Ringrazio littleEvil e Meleto per i loro interventi. La tabella indica la strada in base all’anno: se 1783 due possibilità: ¼ k o ½ k; se 1785 una sola possibilità: ¼ k. Ispezionando la moneta alla luce e a vari ingrandimenti, l’anno che riesco a decifrare è il 1785 e il denominatore della frazione il 4 che, usurato, assume la forma di una A. Solo che la bilancia dice 3,0 g, troppa roba rispetto ai ca. 2 g teorici di ¼ k. Meleto interpreta la data come 1783 aprendo la strada a ½ k, ma in questo caso la bilancia dice troppo poca roba rispetto ai ca. 4 g teorici di ½ k. Anche tenendo conto dell’usura, per diminuire di 1 g una moneta di 4 g dovrebbe perdere un frammento corrispondente a ca. ¼ della sua massa iniziale. Quindi, a mio avviso, se non subentrano novità, si può pensare a ¼ k o ½ k coniato su un tondello di rame di ca. 3 g. Vedrò se mi è possibile ottenere immagini migliori perché se si potesse convenire che l’anno è il 1785, il dubbio sarebbe risolto. apollonia1 punto
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Buonasera, della Serie '' Non cercarla Lontano, la trovi a due passi da casa tua '' dove si vanta la facilità di reperire una scheda telefonica ovunque, comoda da usare e facile da trovare. Saluti Alberto1 punto
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Buonasera a tutti, rispolvero questa vecchia discussione per mostrarvi con orgoglio il mio ultimo acquisto in asta Artemide, la moneta veniva così descritta: Lotto 75: Greek Italy. Greek Italy, uncertain mint. AE 20 mm. Late 90s-early 80s BC. Æ (13mm, 2.55 g, 12h). D/ Wreathed head of Dionysus right. R/ Panther with thyrsus to right. Stannard & Sinner, “A central Italian coin with Dionysus/Panther types, and contacts between Central Italy and Spain in the 2nd and 1st centuries BC,” Saguntum 46 (2014), p. 161, 1; SNG Cop. 342 (Capua?); HN Italy 2672. AR. g. 5.74 mm. 20.00 RR. Rare. Nice light green patina. VF. This issue has hitherto been tentatively attributed to Capua (BMC and SNG Cop.) but Garrucci (p. 59f) claimed that the coins appeared to be found chiefly in the neighbourhood of Orvieto (Bolsena). Robinson (NC 1964, p. 42) envisaged a Second Punic War context. Ps. grazie @Emilio Siculo per il supporto pre-asta1 punto
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E’ verissimo purtroppo, nel libro c’e’ una bella presentazione che la ricorda scritta da Campana, Morello e Santelli.1 punto
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Sono noti casi sia in un senso sia nell'altro, ovvero bolli in kreuzer nel Lombardo Veneto, e in lire austriache nelle regioni confinanti dell'Impero. Forse non era del tutto regolare, ma veniva generalmente accettato. Se si tratta di documenti postali sono di una certa rarità. Lo stesso potrebbbe valere anche per documenti di altro genere, ma non è il mio campo, e comunque l'interesse dei collezionisti per questi ultimi è sicuramente limitato rispetto a quello filatelico... detto con tutto il rispetto e l'ammirazione per la tua collezione, naturalmente petronius1 punto
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Ho telefonato la settimana scorsa al MTM e mi hanno riferito che la moneta commemorativa da 2 euro uscirà in autunno (come previsto inizialmente); non si sa però nulla della divisionale (ed è un peccato, quella mi interessa!)... l'addetta non mi ha parlato dell'emergenza sanitaria, quindi potrebbe essere che non fosse nemmeno in programma. Auspico esca! In ogni caso, mi hanno anche riferito che ulteriori novità si sapranno verso agosto1 punto
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Mi permetto di intervenire, chiedendo in anticipo scusa a @pietromoneycreatore di questa discussione. Ben vengano i post in cui i nuovi utenti condividono "le loro monete in bassa conservazione" altrimenti questa sezione sarebbe già defunta da un bel pezzo. I "mi piace" vengono dati per incentivare a condividere e rendere più viva la sezione, e questo nessuno lo può negare. Si può vedere chi li inserisce. Riguardo al favoritismo... Prima di scrivere certe cose bisogna sempre ricordare che tutti noi veniamo controllati e giudicati dal nostro stato..... Tutti gli utenti possono controllare i miei "mi piace" e a chi è perché li ho dati. Nessuna variante è insignificante e bisogna SEMPRE RISPETTARE le scelte di ogni Collezionista. Un buon proseguimento e che le polemiche finiscano qui.1 punto
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Tutto questo ampio (ma spero interessante) preambolo per parlare di un ritrovamento serbo. Una spatha romana del III-IV secolo trovata a Ratari, presso Obrenovac, nella Serbia Centrale. Ritrovamento interessante ma non raro. Se non fosse per un particolare: la presenza di due iscrizioni sui lati della spada: “EX B NAIS” e “IOVIANA”. Ovvero la località dove venne forgiata e l’unità (Legione V IOVIANA) o il numero (IOVIANVROM) cui apparteneva il militare che la possedeva. EX B NAISS indica “fabbricata nella seconda officina di Naissus” ovvero nella città romana (attuale Nis) dove nacque lo stesso Costantino. Dove non si hanno evidenze archeologiche della presenza di una fabrica armorum che evidentemente era attiva probabilmente per rifornire le truppe presenti nell’area. La forma della spada suggerisce una datazione collocabile tra la fine del III e l’inizio del IV secolo. La lunghezza è di 83,9 cm di cui ben 78,1 di lama. Per approfondimenti: https://www.academia.edu/41483929/Spatha_from_the_Province_Pannonia_Secunda_with_Marks_of_Workshop_and_Military_Unit?fbclid=IwAR2MzfuYqfTxQC-HdsJvutDR4R9Cma9AEi7K9YVckgiEkzW6CQE73AWtHXM https://it.wikipedia.org/wiki/Legio_V_Iovia https://www.roma-victrix.com/12-legiones/99-legio-ioviani-seniores.html Ciao Illyricum1 punto
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Normanni, figli di Tancredi d'Altavilla, Ruggero I gran conte e Roberto il guiscardo sono tra i primi degli Altavilla che vengono in Italia dove, in pochi anni, conquistano la signoria su buona parte delle regioni meridionali e sulla Sicilia . Il figlio del 'guiscardo', Boemondo I principe di Taranto, con il cugino Tancredi, si unisce alla prima crociata (1096-1099) e tra Ottobre 1097 e Giugno 1098 è all'assedio di Antiochia che, conquistata, diventa il secondo principato crociato, e che sarà a lui assegnato . Boemondo I, frustrato nei successivi tentativi di ingrandire il principato di Antiochia, tornato in Europa per raccogliervi forze e mezzi, chiude poi la sua vita nel 1111 in Bari, con mausoleo in Canosa . Il principato normanno di Antiochia prosegue con il suo successore, il figlio Boemondo II che per la minore età avrà reggenti fino al 1126 . Nel 1119,reggente Ruggero di Salerno, il principato subisce la disfatta dell' 'ager sanguinis' ad opera dei Turchi di Il-Ghazi : di 700 cavalieri e 3000 fanti cristiani, si salveranno forse solo 2 cavalieri e la battaglia sarà poi descritta nel suo 'Bella antiochena' da Gualtiero il cancelliere, presente su quel campo . Boemondo II cade in battaglia nel 1131 con unica erede la figlia Costanza : dopo Costanza, caduta Antiochia, gli eredi continueranno come conti di Tripoli di Siria con diritto al principato su Antiochia fino a Boemondo VII (1287) e dopo questi con la sorella Lucia, che vedrà anche la caduta di Tripoli (1289) in mani turche . La monetazione normanna in Siria, iniziata con follis in Ae, vede poi i piccoli denari in argento di Boemondo III fino agli ultimi grossi e mezzi grossi di Boemondo VII .1 punto
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Gerusalemme è un po' come Roma, scavando si scopre sempre qualcosa di nuovo: Gerusalemme: scoperte delle stanze misteriose di 2000 anni fa sotto al Muro del Pianto Un sotterraneo e alcune stanze con oggetti di uso quotidiano proprio sotto il Muro Occidentale di Gerusalemme. L’importante scoperta archeologica è stata annunciata dall’Autorità israeliana per le antichità ed è ancora avvolta da un alone di mistero. Una sensazionale scoperta sotto il Muro del pianto a Gerusalemme Esattamente sotto il Muro del pianto, frequentato ogni giorno da milioni di persone, si celava un vero tesoro rimasto Con i suoi secoli di storia, Gerusalemme nasconde ancora molti segreti. Basta un colpo di picchetto per far venire alla luce un nuovo (vecchio) mondo. È quanto è accaduto ora. Esattamente sotto il celebre Muro del pianto, frequentato ogni giorno da milioni di persone che vi si recano in preghiera, si celava un vero tesoro rimasto nascosto finora. Sono state scoperte, infatti, alcune stanze che risalgono a 2000 anni fa. Si tratta di un complesso sotterraneo che comprende tre amienti contenenti oggetti di uso quotidiano. La scoperta archeologica sensazionale è avvenuta proprio sotto il Muro occidentale di Gerusalemme. Il ritrovamento è stato reso noto da un team di archeologici israeliani che ha effettuato gli scavi. Quella porzione di muro, nei pressi del Secondo Tempio (o Tempio di Erode), era stata distrutta dai Romani nell’anno 70 A. C. Le stanze erano nascoste dietro uno strato di roccia. Gli archeologi erano ignari del fatto di aver scoperto delle nuove strutture collegate tra loro da scalinate. Il professor Barak Monnickendam-Givon, co-direttore degli scavi per conto dell’Autorità per le antichità israeliane ha spiegato al britannico Express che: “Siamo convinti che tutto ciò che ora comprende la piazza del Muro occidentale fosse sostenuto da un colonnato. Scaveremo ulteriormente per dimostrarlo”. Una volta conclusi gli scavi, ha aggiunto “Ci sarà una netta divisione tra l’attività liturgica riservata alla preghiera dei fedeli e quella turistica, con i visitatori che verranno a scoprire il sito archeologico”. Tehila Sadiel, il secondo co-direttore responsabile degli scavi, ha precisato che: “Tra I vari oggetti, abbiamo rinvenuto delle stoviglie di terracotta, alcune basi di lampade a olio usate per fare luce, una tazza di pietra eccezionale per il periodo e un frammento di “qalal”, un ampio contenitore di pietra usato per l’acqua, forse legato alle pratiche ebraiche del rituale di purificazione”. Del resto, nel corso dei millenni, Gerusalemme è stata costruita e ricostruita più volte dal tutte le popolazioni che l’hanno abitata e conquistata. Gli strati di abitazioni, strade (una strada Romana è stata scoperta proprio di recente) e luoghi sacri si sovrappongono tra loro ed è quindi facile trovare nascosto sotto qualche piano di mattoni un nuovo strato di storia. Sotto il Muro del pianto ci sono già dei tunnel che si possono visitare. Corrono lungo i 485 metri di muro che circondavano l’antico Tempio e che oggi sono nascosti sotto le case della Città Vecchia. Questi tunnel sono stati scoperti durante gli scavi realizzati nel XIX secolo da un gruppo di archeologi inglesi, ma gli scavi che hanno portato alla luce l’intero sito sotterraneo si devono al ministero Israeliano per gli Affari Religiosi. Il tour lungo i tunnel a cui possono prendere parte i turisti dura circa 75 minuti e ha inizio dalla piazza affacciata sul Muro del pianto. https://siviaggia.it/notizie/sensazionale-scoperta-sotto-muro-pianto-gerusalemme/290965/amp/1 punto
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Tutto quello che si trova per Ferdinando IV (compresa la pagina del post precedente)1 punto
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Forse non sono stato chiaro, ma è difficile spiegare vicende secolari . Devi accettare il principio che la medaglia non è una moneta con un valore specifico legalmente riconosciuto. Ha un costo variabile di produzione (metallo; studio dell'artista; coniazione) e una valutazione soggettiva fin dalla emissione. Il collezionista settecentesco andava a Roma in Via Coronari nella officina Hamerani per acquistare la medaglia papale desiderata. Probabilmente la pesava se era in argento (certamente se era in oro); orientativamente poteva controllare il titolo del metallo e concordava il prezzo. C'era una discrezionalità di trattativa, come in ogni acquisto che facciamo. Il collezionista ottocentesco poteva richiedere un riconio Mazio. Per l'argento e l'oro doveva pagare anticipatamente il metallo occorrente con peso precisato (controllabile) e a consegna il costo della coniazione Ti rendi conto che un grammo di argento vale oggi € 0,50? Chi vuol fregare ha in mente altre cifre. Oggi ho comperato una camicia e ho pagato € 30. Mi stava bene e ho comperato. Valeva € 29,30 e sono stato fregato? Io non sono capace di essere più chiaro.1 punto
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Ecco l'altra. Mi sono reso conto di aver invertito il retro delle due ricevute... scusate.... oramai le lascio così.1 punto
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La famiglia si sta allargando... ma questa è quella che adoro più di tutte... Libertad Messico1 punto
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Ecco la mia prima moneta estera del 2019 1 dollaro dedicato ai "Nativi d'America" 2019 Il D/ (secondo me bellissimo) non cambia dal 2001, il R/ quest'anno è dedicato al contributo nella ricerca spaziale di Mary Golda Ross ingegnere "indiani d'America"1 punto
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