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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/02/20 in tutte le aree
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Questa è la mia piccola raccolta di quelli che mi piace chiamare affettuosamente sassi. In ordine sparso: Sebastiano, Orio, Lorenzo Tiepolo, Steno (R2), Marco Corner (R4), un paio di Giovanni Dandolo, Pietro Gradenigo, Andrea Dandolo (R2), Tomaso Mocenigo (R2), Francesco Dandolo (R2), Giovanni Dolfin (R3) e Francesco Foscari (l'ultimo in fondo a destra, già R2, ma qui nella variante credo ancora inedita con legenda FRA FOS, attestata in un paio di scavi archeologici ma non ancora in letteratura secondo quanto dettomi da @Andreas alcuni anni fa). Spero andrete sulla Fiducia, in quanto, soprattutto negli esemplari tardi è spesso molto arduo (e in alcuni casi ahimè impossibile) riconoscere le lettere del doge. Gli indici di rarità spesso elevati (ho riportato quelli di Zub - Luciani 20) sono in parte dovuti (correggetemi se sbaglio) anche alle dimensioni minuscole dei tondelli che molti secoli di vita hanno ridotto a schegge se non alla totale distruzione fisica. Tengo a precisare che le più brutte dell'insieme - ma nello stesso tempo le più rare - le presi pochi anni fa proprio dall'autore di questa meravigliosa discussione.6 punti
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In questa giornata di festa con un po' di tempo a disposizione, ho letto alcune discussioni e una di queste, il testone di Urbano VIII con S. Pietro e S. Paolo di @ZuoloNomisma e la difficoltà di trovare testoni di questo papa coniati a martello in buone condizioni, mi ha ricordato questo testone che vorrei illustrarvi che commemora la dedizione del Ducato di Urbino. Personalmente trovo questo rovescio molto affascinante. Arka Diligite iustitiam4 punti
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Hai ragione da vendere, Artur. I denari sono forse le monete veneziane più ardue, specie quelle degli ultimi dogi che le batterono e infatti mi ci sono avvicinato solo da relativamente poco: prima, lo ammetto, mi innervosivano. Ricordo al telefono quando mi dicevi: "Ecco, qua si legge benissimo la lettera X e quindi non può che essere il doge Y", che risate... Sono casi tipici in cui si arriva spesso all'individuazione dell'autorità per esclusione e non per interpretazione diretta della legenda. Certo per i primi scodellati, anche le maggiori dimensioni ed il metallo migliore "aiutano", ma facciamo un esempio del gruppetto che ho postato: Il Marco Corner (quello centrale scuro e piccolo, non ricordo se faceva parte dei tuoi) manca della quasi totalità di legenda, ed infatti vi si legge solo MA. Ora (ma non è questo il caso), se fosse esistito un doge dei primi chiamato Marco, o Matteo ecc., si sarebbe potuto escludere in quanto stilisticamente avrebbe avuto un aspetto vicino a quello dei vari Orio, Sebastiano e compagnia. Per cui, anche le due semplici lettere MA ci danno la sicurezza che si tratti di Marco Corner. Non mi sono nemmeno preoccupato di sperare in un Falier (R5), per cui il gioco all'apparenza difficile si è risolto. Grossi problemi sorgono invece, come dici giustamente, per esemplari che hanno perso del tutto o quasi la legenda e che presentino delle lettere non univocamente assegnabili a questo o a quel doge "tardo", senza contare che, dato l'esiguo spazio disponibile, quasi sempre i nomi sono composti da quattro o cinque lettere al massimo tra nome e cognome. In certi casi (e lo si vede anche nelle relazioni che catalogano denari rinvenuti in scavi archeologici) ci si deve arrendere e indicare "doge incerto".3 punti
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Stavolta ci sono e' la numero 6 perche' girata di 90 gradi rispetto a come concepita dal incisore.3 punti
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...questo è il quadretto completo..... anche se ne manca 1 (uno), al quale sto dando la "caccia"... Vediamo se qualcuno indica quale... ?3 punti
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Africa Orientale Tedesca, attuali Burundi, Rwanda e Tanzania (escluso Zanzibar), possedimenti coloniali tedeschi in Africa dal 1885 al 1918. Qui sotto, 5 rupie del 1905:2 punti
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La tentazione c'era di scagliarlo contro il muro .... ma non è un Nokia2 punti
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Buonasera, tra le mie sabaude conservo anche 1 Lek del 1939 Vittorio Emanuele III. Mi è sempre piaciuta ed ho perso ore ad osservare soprattutto L'Aquila al rovescio. Mi scuso per la qualità delle foto. Saluti Alberto2 punti
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Proveniente da un recente scavo, a quanto pare i crani non li allungavano solamente ma li rendevano anche geometrici...2 punti
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Ciao! Per non parlare delle difficoltà di corredare la catalogazione della moneta con una buona fotografia, che sia cioè sufficientemente grande e chiara. Impresa improba per monetine così piccole, salvo possedere degli strumenti adeguati. In genere io mi avvalgo dello scanner presente nella stampante (escludendo le monete più piccole che gestisce con difficoltà), sapendo che il risultato è così, così ... appena sufficiente; ho visto che tanti amici usano il cellulare (per non parlare di chi ha strumenti specifici) ed il risultato mi è sempre parso più che buono ed allora ho provato anch'io. Ho provato a fotografare tempo fa un doppio bagattino a nome di Francesco Erizzo, volete vedere il risultato? La prima foto (tagliata) è, a mio vedere, accettabile; il cellulare ha messo a fuoco automaticamente la moneta e ciò mi ha consentito di scattare. quando si è trattato di fotografare il verso, pur rispettando la medesima distanza tra il cellulare e la moneta, quest'ultima non è stata messa a fuoco e non c'è stato verso, nonostante abbia provato più volte, anche spegnendo e riaccendendo il cellulare. Cellulare "pattone"? Non so, è un Samsung ..... ma il risultato è questo. e quando hai la tecnologia contro .... è meglio desistere. saluti luciano2 punti
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Ha Ha Ha, mi viene da ridere. Se parliamo di strada percorsa, allora questo Ducato da 124 soldi con Santa Giustina, dopo aver fatto più di tre volte il giro del mondo strisciando, ha partecipato e vinto la Parigi-Dakar. E ancora non ha finito di girare....... Ciao. Luigi.2 punti
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l'avevo notato ma non pensavo fosse importante. Ne approfitto in questa sezione per salutare tutto il forum perche' fra qualche giorno,a dio piacendo,andro' in Francia a trovare mio figlio e mi fermero' per qualche mese.Al mio rientro se vi fara' ancora piacere, potro' condividere tantissimo altro materiale numismatico,praticamente da Ruggero I d'Altavilla, passando per i normanni,svevi,aragonesi ed angioini.Ancora grazie a tutti per la sopportazione... Grazie a Pietro,Rocco, Alberto,Santone,Eliodoro,Raff82,Lamanna921, Odjob e scusate se ho dimenticato qualcuno. Non me ne voglia! Un saluto ed un abbraccio a tutti e buon proseguimento per il vostro lavoro sulla monetazione napoletana e siciliana veramente molto interessante.2 punti
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Sarà per il prossimo intruso, purtroppo mi ci vuole un bel po' di tempo per preparalo, posso anticipare che ci saranno monete molto più strane2 punti
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Presentazione del volume MUSEI REALI TORINO. Le collezioni numismatiche. I. Il Medagliere Reale. Storia e collezioni a cura di Federico Barello, Elisa Panero, Serafina Pennestrì Introduce e modera Pierangelo Gentile, Università degli Studi di Torino Presentazione webinar giovedì 25 giugno, ore 17.00 In occasione della riapertura dei Musei Reali, viene pubblicato e messo disposizione on-line il primo volume relativo alle collezioni numismatiche dei Musei Reali di Torino, realizzato in collaborazione con la Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e in raccordo con la Soprintendenza ABAP di Torino. I due volumi sono dedicati alle grandi raccolte numismatiche e offrono per la prima volta una panoramica sui due medaglieri, tra gli esempi storicamente e qualitativamente più rilevanti del collezionismo numismatico pubblico nel panorama museale italiano, europeo e internazionale. Modalità di partecipazione Iscrizione via mail a [email protected] (max 100 partecipanti)1 punto
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Provo anch'io! L'intruso è quella di Bermuda perchè l'unica moneta non circolante.1 punto
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Quando nel 1783 venne ripresa la coniazione dell'oro, per la nuova effige sui 6 ducati, venne utilizzato il conio della moneta da 4 Quattrini dei Reali Presidii della Toscana datati 1782. Ma quando appena due anni dopo, nel 1785 fu interrotta di nuovo la coniazione dell'oro, questo stesso dritto (dell'oro 1784 e 1785) venne riutilizzato per la coniazione delle monete da 3 Tornesi (Pubblica) e per la successiva moneta da 4 Quattrini del 1791. @Reale Presidio..per Info.1 punto
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buongiorno a tutti. ecco un sestino di Federico d'Aragona,figlio di Ferrante e fratello di Alfonso II, il cui figlio Ferdinando ii mori' a 28 anni senza eredi ,per cui il regno di Napoli passo' a lui.Egli regno dal 1496 al 1501 , anno in cui, a seguito del tradimento di Ferdinando il Cattolico ( che si era accordato con Luigi XII di Francia per la spartizione del regno di Napoli-trattato di Granada- a sua insaputa, fu costretto a cedere Campania ed Abruzzo al re di Francia, ottenendo in cambio la contea di Maine e una pensione vitalizia da tramandare ai suio eredi. Con lui finivano i re di Napoli ed inizia un lungo periodo di vicereame,che si concludeva poi con l'avvento di Carlo Borbone.1 punto
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un ringraziamento,un saluto e un arrivederci anche a Doppiopunto e a Gennydbmoney!1 punto
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Gran bella moneta Arka, complimenti per il tuo nuovo acquisto. Di alta qualità in particolare il rovescio e il tutto con una buona patina sana e vecchia.1 punto
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Ciao @Arka, bellissimo il tuo testone! Tipologia sicuramente molto affascinante, che presenta le stesse difficoltà di reperimento in buone condizioni delle altre tipologie coniate a martello da Urbano VIII, le cui coniazioni insieme a quelle di Paolo V, sono caratterizzate da scarsa cura, impronte male impresse, salti di conio, debolezze e sdoppiature. Il tuo è un esemplare sicuramente ben conservato e di ottima qualità, superiore alla media. Mi ricordo di un altro esemplare di ottima qualità battuto da Kunker qualche anno fa (asta 233) che riporto. Allego anche la versione con al d/ il busto (ex NAC 81, collezione DeFalco), a mio avviso ancora più bella come tipologia, ove si può apprezzare dall'incisione tutta la forza espressiva dell'energico papa Barberini. Dal punto di vista della rarità, personalmente ritengo la tipologia con lo stemma R, mentre quella col busto RR. A me in collezione questi testoni mancano ancora entrambi . Michele1 punto
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Strumenti che oltre ad assolvere la loro funzione, che era quella di permettere di telefonare, erano anche un veicolo di informazione e in taluni casi di pubblicità. Anche validi e comodi promemoria.. ?1 punto
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davvero un bell'esemplare, con quelle apine un po'mosse... sembra di sentirle ronzare1 punto
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I denari di questo periodo, non saranno esteticamente bellissimi, ma li trovo estremamente interessanti. Io non colleziono Venezia, ma nella zecca di riferimento, ( Verona ) a volte si confondono, anche se quelli veneziani sono decisamente piu' leggibili. Grazie per averli postati.1 punto
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1938 British West Africa - Giorgio VI° - 6 Pence Per chi non lo sapesse: Il Pence ed il Penny sono la stessa cosa ma sono utilizzati in modo diverso. Se una moneta ha un valore nominale da 2, da 3, da 6 come in questo caso, ecc. si definiscono come 2 pence, 3 pence, 6 pence, ecc, e non come 2 penny, 3 penny, 6 penny ecc. Il penny ha una specifica identità, il pence invece lo si utilizza per una certa quantita', il "6 Pence" è equivalente a 6 penny naturalmente, ma se sulla moneta ci fosse scritto l'errato "6 Penny", è come se ci fosse scritto "sei monete da un penny".1 punto
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? Vedo che non hai avuto dubbi nella soluzione. Io, che ho impiegato un paio di giorni per trovarla, ne ho avuto conferma dal significato geologico di falda di detrito come accumulo di materiali rocciosi incoerenti che si forma al piede delle pareti rocciose. Significato di cui non ero a conoscenza. Buon 2 giugno e alla prossima vignetta "coniugale". apollonia1 punto
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E Pietro Gradenigo (1289-1311). Al dritto + PE GRA DVX, rovescio + S MARCVS. Rif.: Zub - Luciani 20.7. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Esatto! pur avendo lo stesso formato la moneta da 50 cent di Aruba è stata concepita con dritto e rovescio a visione frontale quadrata e non a mo di rombo, qualche tipo:1 punto
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Buongiorno a tutti, @mariarosaria, manca solo la 93 per chiudere la serie se non sbaglio.. ? Complimenti, io ho solo il millesimo 1792. Saluti Alberto1 punto
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Ciao a tutti, Grazie mille @motoreavapore, si con calma le poche che ho le condividerò molto volentieri con voi esperti,al momento sono nella fase di studio. Grazie ancora Un saluto a tutti e buona festa. Un saluto Raffaele1 punto
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E si trattasse di quel che resta di un 100 lire con l'Italia turrita del 1996? Confronta il diametro se è compatibile1 punto
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@Giovanni1967 Ho guardato su OCRE e la tua moneta e' datata dal 285 al 286 d. C. http://numismatics.org/ocre/id/ric.5.dio.266 Onestamente, da semplice appassionato, non so dirti come si arrivi a quella data (tipo di legenda sul dritto? tipo di rovescio?). Potrebbe essere utile consultare il volume V del RIC, ma non lo possiedo. Interessante trovo l'interpretazione che alcuni siti danno dei personaggi al rovescio. Sulla tua moneta (Bertolami), il personaggio a destra (stante a sinistra) e' identificato con l'imperatore, mentre quello a sinistra (stante a destra) e' identificato con un soldato. Wildwinds identifica con Giove il personaggio a destra (stante a sinistra) con in mano un lungo scettro, nell'atto di consegnare un globo a Diocleziano (stante a destra): RIC V 266 Diocletian, Siscia, AE antoninianus, IMP CC VAL DIOCLETIANVS PF AVG., Radiate, draped and cuirassed bust right. / FIDES MILITVM, Jupiter, standing left, holding a tall sceptre, presents a globe to Diocletian, standing right, Γ in low centre field. Mintmark XXI. Il FAC legge il rovescio come Wildwinds, ma dichiarando che il personaggio stante a sinistra può essere interpretato (meno probabile) come un soldato (ci sono poi altre interessanti annotazioni): http://www.forumancientcoins.com/moonmoth/coins/diocletian_016.html Non so se lo hai notato, ma nella descrizione della tua moneta c'e' scritta una cosa interessante: si parla di "die-shift" al rovescio. Il die-shift e' uno slittamento di conio che dovrebbe comportare una immagine sdoppiata. A me qui, pur non essendo un esperto, pare solo di notare una sorta di doppio contorno nelle lettere a sinistra (vedi parola FIDES) e nel personaggio a sinistra (testa, schiena). Si nota invece chiaramente un lieve decentramento dell'impronta sul rovescio (immagine leggermente fuori campo a sinistra). Ti allego alcune pagine che spiegano i più comuni errori di conio: http://manuali.lamoneta.it/CONIO.htm#ribattuti Spero di essermi spiegato. Buona notte. Stilicho PS: la moneta mi piace proprio!1 punto
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1938 Francia - 1.000 Franchi (la banconota ha su per giù le dimensioni di un nostro 10.000 lire repubbliche marinare)1 punto
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Effettivamente le stranezze ci sono e personalmente nutro molti dubbi sulla autenticità. Però, d'accordo con @Poemenius, ci vorrebbe un esperto. Forse sarebbe il caso di rivolgersi ad un perito numismatico professionista, iscritto al NIP e che sia competente nella specifica monetazione.1 punto
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benvenuto La monetazione dei Savoia è molto vasta spaziando dal medioevo alla metà del secolo scorso ... hai già in mente un periodo in particolare che vorresti approfondire ? Avendo accennato al discorso errori credo tu ti riferisca quindi alla monetazione più recente. Oltre ai testi menzionati Per per le prove mi viene in mente il libro di @elledi https://www.panorama-numismatico.com/prove-progetti-e-rarita’-numismatiche-monete-rare-dei-savoia/ mentre per i falsi (d'epoca) il testo di Biagio Ingrao https://www.panorama-numismatico.com/i-falsi-depoca-nella-monetazione-sabauda/1 punto
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L’opera è divisa in sezioni che vanno dalla lotta a mani nude fino all’uso della lancia. Nel suo manuale, Fiore fornisce istruzioni sul “wrestling” (abraçare), sull’uso di daga, spada a una mano e spada a due mani, consigli sul combattimento con la spada indossando un’armatura, istruzioni sulle asce d’armi, sulla lancia (a piedi o a cavallo), sul bastoncello (un piccolo bastone simile ad un randello) e nozioni sul combattimento tra due duellanti che impugnano armi differenti L’immagine più nota del testo è il diagramma delle sette spade dove Fiore dei Liberi espone infine le virtù uno schermidore perfetto dovrebbe possedere facendo analogie con gli animali, in modo non molto differente da quanto avvenne nelle arti marziali orientali: Lince (Prudenza) Meio de mi’louo ceruino non uede creatura E aquello meto sempre a sesto e mesura. L’immagine della lince che tiene tra la zampa un compasso rappresenta l’abilità di valutare di continuo l’azione del combattimento e fare aggiustamenti per contrastare l’azione dell’avversario, duellando con prudenza e leggendo il movimento dell’avversario per applicare la più corretta strategia difensiva o offensiva. Tigre (Velocità) Yo tigro tanto son presto a corer e uoltare Che la sagita del cello non me po auancare. La tigre regge una freccia nella zampa e rappresenta la velocità accoppiata alla forza. Fiore ritiene fondamentale possedere forza accoppiata a grande rapidità, e descrive due tipi di velocità: una fisica, per eseguire fulmineamente una tecnica di combattimento, e una mentale, per interpretare in tempo zero il proprio avversario. Leone (Audacia) Piu de mi lione non porta cor ardito Pero de bataia faço a zaschaduno inuito Il leone rappresenta l’audacia ed è in costante lotta con la lince: coraggio e misura devono andare di pari passo in un combattente esperto ed equilibrato. Il leone tiene nella zampa un cuore, che simboleggia l’intensità che il combattente deve dimostrare per risultare vincente. Elefante (La Forza) Ellefant son e uno castello ho per cargho E non me inçenochio ni perdo uargho. L’elefante è rappresentato con una torre sul dorso e rappresenta la forza, un’abilità primaria su cui fondare destrezza e tecnica. La forza è anche uno dei sette requisiti primari elencati nella sezione “Abrazare” del Flos duellatorum, dedicata al combattimento a mani nude. Sito dedicato con copie delle pagine: https://www.aemma.org/onlineResources/liberi/flos_dellaSpada.pdf Ciao Illyricum Tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Fiore_dei_Liberi https://it.wikipedia.org/wiki/Flos_duellatorum_in_armis,_sine_armis,_equester_et_pedester https://www.vitantica.net/2019/01/18/fiore-dei-liberi-flos-duellatorum/1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2008 Tiratura: 1.350.000 Condizioni: BB Città: Milano Note: 2 monete Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2015 Tiratura: 750.001 Condizioni: BB/BB+ Città: Milano Note: 3 monete Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2014 Tiratura: 723.275 Condizioni: BB Città: Milano Note: 5 monete Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2008 Tiratura: 1.168.360 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2016 Tiratura: 200.000 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2017 Tiratura: 1.328.015 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2€ cc Nazione: Lituania Anno: 2018 A Descrizione: 100° Anniversario degli Stati baltici Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Città: Milano1 punto
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@Artax, @Numi 62....La numismatica medievale siciliana è tra le più complesse d'Europa e necessita di competenze vastissime per poter penetrare adeguatamente i suoi segreti, tante civiltà diverse si sono incontrate in quest'isola al centro del Mediterraneo ed hanno lasciato i loro segni anche, e spesso soprattutto, nelle monete, non è un caso che tra gli studiosi che si sono occupati di monetazione siciliana medievale vi siano molti stranieri, un esempio per eccellenza è Philip Grierson, autore, tra i tanti studi, insieme a Lucia Travaini del fondamentale volume del Medieval European Coinage dedicato all'Italia meridionale, ma anche Paul Balog, grande esperto di numismatica islamica ed autore di saggi importanti proprio sulle monete oggetto di questa discussione, ed attualmente un contributo molto importante alla miglior conoscenza della monetazione siciliana di epoca bizantina lo sta dando Vivien Prigent. Ma una studiosa siciliana di grande valore, esperta nelle monete siciliane del periodo islamico, è Maria Amalia De Luca, di cui voglio segnalare due contributi fondamentali sull'argomento, il primo è un prezioso saggio che riassume la storia della monetazione islamica in Sicilia durante le dominazioni Aghlabita e Fatimita, è contenuto nel secondo volume dedicato al periodo bizantino e islamico della magnifica opera edita dalla Epos sulla storia di Palermo, purtroppo incompiuta ma comprendente il periodo antico e quello medievale. Il saggio in questione è ottimo per introdursi nel migliore dei modi in argomento, di grande ausilio sono anche le pregevoli schede dedicate a ciascun tipo monetario coniato dai vari emiri e califfi sull'isola e corredate di trascrizioni e spiegazione delle legende. L'altra opera di questa studiosa, direi a dir poco fondamentale sull'argomento, è il catalogo delle monete cufiche presenti nella collezione della biblioteca comunale di Palermo, questa famosa collezione fu a suo tempo già trattata dal benemerito Bartolomeo Lagumina in una pregevole opera, poi successivamente venne fatta oggetto di un'ulteriore pubblicazione da Sapio Vitranio, un'opera questa non esente da errori ma meritevole a mio avviso per il corredo illustrativo con ottimi ingrandimenti fotografici delle monete. Tuttavia il catalogo prodotto dalla De Luca è davvero un'opera di alto livello scientifico con tutte le monete ottimamente descritte ed illustrate con fotografie nitide, purtroppo è anche un volume molto difficile a reperirsi e piuttosto costoso, ma si può ovviare attraverso l'ausilio delle biblioteche.1 punto
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Nel condividere pienamente i pensieri di @Rocco68e @Litra68 pur rispettando e comprendendo i pareri degli altri, mi auguro che lo spirito che anima questa sezione del forum rimanga quello della "fratellanza" della condivisione senza "vergogna" o soggezione nel mostrare le proprie monete (anche in bassa conservazione) A tutti fa piacere ricevere complimenti, apprezzamenti, e like alle proprie monete e discussioni, ma questo non deve essere lo scopo e l'obiettivo da raggiungere .... semmai quello di crescere nello studio e nella conoscenza e di imparare attraverso le nostre amate monete. Sono collezionista anche tra l'altro delle monete del Regno d'Italia ed ho abbandonato la relativa sezione del forum e forse abbandonerò anche le relative monete poichè in quella sezione mi sembra di partecipare ad una gara dove vince chi esibisce la moneta FDC ed addirittura nei casi di pari merito vince chi ha il FDC eccezionale......... Trovo la cosa molto deprimente, ed è per questo tra le altre motivazioni che da qualche anno mi sono innamorato delle monete napoletane e di questa sezione, che spero rimanga sempre avulsa da queste "competizioni" Un saluto ed un abbraccio a tutti gli utenti della sezione. Postate sempre le vostre monete.... Buona domenica a tutti1 punto
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L'ultimo anno di emissione per questo dollaro dell'Honduras britannico, nel 1973, dopo circa 110 anni dalla sua nascita, il Paese assunse la denominazione di Belize. Se notate 'Belize' è citata al centro della banconota, ma come capitale dell'ex British Honduras e non come nazione, attualmente la capitale è Belmopan.1 punto
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Dimmi se desideri pure Ferdinando I e III ps: al momento non mi fa caricare altro, provo in un altro post (più tardi o domani)1 punto
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Ciao Rocco, di nulla La risoluzione dovrebbe essere migliore per piccole porzioni di pagina, ho aggiunto il lotto 448, dovrebbe interessarti1 punto
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Giusto qualche pagina, ho dovuto ridurre i kb e la nitidezza delle immagini purtroppo non sono il massimo, ma se vi interessa qualcosa di specifico poso fare una scansione della singola moneta raffigurata, o se non è presente magari si trova nell'elenco.1 punto
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