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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/06/20 in tutte le aree
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Posto anche la mia, presa in un'asta e classificata SPL/FDC (secondo me un pelo meglio :P) Aggiudicata a 328 diritti e spedizione inclusi4 punti
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Leggo oggi sull'edizione online di Cronaca Numismatica la nascita di un nuova realtà commerciale: Rimoldi Numismatica. https://www.cronacanumismatica.com/rimoldi-numismatica-monete-arte-e-storia-a-tutto-tondo/ Incuriosito controllo: il titolare è Antonio Rimoldi @anto R, giovane e preparato, da molti anni una promessa del forum lamoneta.it per la monetazione medievale e pontificia antica! Iscritto al corso di Laurea in Storia, socio SNI, pubblicista e divulgatore (ricordo il libro per ragazzi: La Numismatica che avventura, scritto con Magdi Nassal, anche lui un giovane numismatico rampante del forum). E' da un po', purtroppo, che non si fa più vedere "da queste parti" (oltre un anno) ma egoisticamente confido sempre che riappaia per deliziarci con qualche monetina o qualche succosa discussione. Tanti auguri per questa impresa!3 punti
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Mi dispiace ma forse dovrebbe rileggere con più attenzione l’intera discussione, compresi i miei post. Mi vedo costretto a ricapitolare i concetti da me espressi perché così sembra che io stia suggerendo di acquistare da privati una moneta antica come se si trattasse di una bottiglietta di minerale. Non è così. Tutto è partito dal quesito se il certificato di lecita provenienza sia OBBLIGATORIO PER LEGGE anche nelle compravendite tra privati: la mia risposta è stata NO. Non lo dico io ma il codice dei beni culturali (e stiamo dando per scontato, tra l’altro, che la moneta oggetto di compravendita sia sottoposta alla disciplina ivi contenuta). Ho aggiunto, poi, che il fatto che la legge non prescriva nella compravendita tra privati il certificato in questione NON esclude che un acquirente avveduto (e quindi dotato di BUON SENSO), ESIGA dal venditore una dichiarazione di contenuto equipollente al certificato di lecita provenienza e copia di tutta la documentazione attestante la legittima circolazione della moneta nel tempo (fatture, ricevute, foto ecc.). Ma che succede se il venditore (privato) si rifiuta o non è in grado? La legge glielo impone? La mia risposta è NO. Che possibilità ha allora l’acquirente? 1. Rinuncia all’acquisto (STRADA ASSOLUTAMENTE PREFERIBILE); 2. Acquista ugualmente esponendosi al rischio di commettere un reato e incorrere in tutti i guai connessi (opzione sconsigliata, ovviamente). Come vedete stiamo dicendo la stessa cosa ma con la differenza che mi sono permesso di puntualizzare che non c’è norma di legge che imponga al venditore privato di fornire la certificazione di cui parliamo. Documentazione che, in ogni caso, ha quale unico scopo (sia che si acquisti da privato che da professionista) quello di agevolare l’onere della prova (che può essere offerto comunque anche con altri mezzi) nell’ipotesi in cui venga contestata l’illecita provenienza della moneta acquistata e successivamente rivendicata dallo Stato. Mettiamola così: il buon senso, in questo caso, sopperisce a una lacuna di una legislazione che, pur prevedendo serie consegue per un acquisto incauto, nessuna prescrizione fornisce in merito alle cautele da adottare quando si compravende tra privati. E allora va pure bene dire che quando si compra da privato è OBBLIGATORIO farsi rilasciare tutta la documentazione dal caso a patto, però, che non si dica che detto obbligo sia codificato (ed è solo questo che stavo cercando di sostenere: l’assenza di codificazione). Spero di essere riuscito a spiegarmi questa volta. E mi si dica pure che non si condivide (argomentando) ma non che sono confuso... è una affermazione che trovo poco edificante. Vi prometto che ho chiuso davvero e non vi tedio più. Saluti3 punti
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La fattura che ha rilasciato la casa d’asta, se di casa d'asta si tratta,è titolo sufficiente per non incappare nel reato di incauto acquisto o ricettazione , ma non è titolo che garantisca la lecita provenienza in maniera assoluta. Ricordiamoci che dovrebbe essere lo stato a dimostrare che il bene NON lo è , ma invece, all’italiana , alla fine la presunzione di appartenenza alle cose statali fa si che sia l’accusato a dover dimostrare che lo sia. Di solito però, a meno che non si incappi in un magistrato o sovrintendente talebano e squilibrato, la presenza della fattura di acquisto da asta pubblica è titolo più che sufficiente anche dal punto della liceità del possesso. Tra privati è un po più complicato, perché non essendo una pubblica vendita, bisogna che chi vende si assuma la responsabilità di quanto ceduto, compilando nei termini un atto di cessione, per poi essere chiamato, in caso di contenzioso con l’autorità , a dimostrare dove ha acquisito il bene ceduto e a che titolo lo ha acquisito...e così via a marcia indietro. In ogni caso , tra privati, va sempre compilata una cessione di beni, in cui ci devono essere gli estremi completi per l’identificazione degli attori e la fotografia del bene ceduto, .....stessa cosa vale per gli acquisti da commerciante in cui lo stesso deve rilasciare una fattura o una ricevuta fiscale con i dati dell’acquirente e del venditore e l’identificativo univoco del bene, meglio se schedato fotograficamente... altri tipi di documenti di acquisto( scontrini e ricevute di vario genere) sono senza valore legale per le monete antiche. E buona norma anche, se si acquista da un commerciante, verificare che abbia una licenza specifica per la vendita di monete antiche ( rilasciata dalla questura ex art 128 TULPS ) e non una licenza generica da rigattiere o antiquario o per beni usati .....altrimenti l’acquisto non è tutelato nei confronti della legge3 punti
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Sempre per rimanere in tema delle bellezze del Regno- Repubblica posto una altra meraviglia "Barbetti" presa qualche tempo fa. Decreto 31 marzo 1943 Stato QFDS R22 punti
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@enriMOE' decisamente migliore che in foto, i fondi sono speculari e freschi, le mie foto in questo caso non le rendono giustizia (ma quelle del catalogo d'asta erano nettamente peggiori ) Posto delle immagini più grandi che permettono di apprezzare gli innumerevoli dettagli di questo scudo2 punti
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Ciao, giusto perché ritengo che più monete si vedono più ci si fa un'idea, ti allego due esemplari per confronto, il primo passato da Varesi e il secondo da InAsta. Buona collezione!2 punti
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Buonasera Dalle foto direi proprio di sì, ed anche abbastanza esteso. Se si intervenisse, immagina che sotto le zone colorate ci troveresti un piccolo avvallamento del metallo, che si aggiunge ad un’area estesa già precedentemente trattata, e secondo me neppure col dovuto modo. il buon @ZuoloNomismaha giustamente citato l’appeal della moneta che ne risulta compromesso. Per queste zecche, molto problematiche dal punto di vista tecnico, è importante destreggiarsi dovutamente tra questi difetti, quindi saperli riconoscere riveste un ruolo di primaria importanza nella scelta in fase di acquisto. Monitora le aste ed attendi pazientemente il pezzo giusto. Le belle monete molte volte non si cercano... si aspettano!2 punti
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Comunque qualche esemplare del XIV secolo vorrei farlo vedere singolarmente. Questo è il denaro scodellato di Andrea Dandolo. Effettivamente la lettura diventa un po' più difficile. Comunque si vede bene la croce seguita da un globetto. Poi è possibile vedere la A e subito dopo una pallida N. Poi non si vede nulla e a ore 6 c'è di nuovo una A seguita da una N. Infine le ultime tre lettere formano la parola DVX e si chiude con un globetto. Quindi la legenda completa è + (globetto) AN DAN DVX (globetto). Al rovescio S MARCVS. Rif.: Zub - Luciani 20.11 Arka Diligite iustitiam2 punti
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.... ma giuridicamente se la cessione non ce l’ha , tocca a lei dimostrare che non ha fatto ciò di cui l’accusa la imputa . Poi lei lo chiami come vuole, per me è un obbligo giuridico di fatto ....non sarà codificato all’origine , ma nei fatti lo diventa2 punti
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Buongiorno a tutti, Alberto @Litra68, complimenti mi piace la tua 56. T allego la foto del taglio della mia. Saluti Raffaele2 punti
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E per rimanere indirettamente in tema aggiungerei un esempio di schede prodotte da industrie militari. Che io sappia gli unici esempi esistenti di questa categoria sono quelle prodotte per la Danimarca dalla francese Sagem, che si occupa di elettronica militare e oggi fra parte del gruppo Safran. Cosa faceva la Sagem fra una scheda telefonica e l'altra? Mi ricordo che si era messa a produrre anche cellulari, ma il suo campo è l'elettronica militare. La sorta di UFO che vedrete volare nel video è un esempio di macchina realizzata col suo determinante contributo: il nEUROn, un prototipo di UCAV (aereo telecomandato da bombardamento) realizzato in collaborazione da alcuni stati dell'UE (Francia, Italia, Spagna, Svezia e Grecia) con un piccolo contributo aggiuntivo svizzero.2 punti
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Buonasera, con l'avvento degli smartphone fa sorridere la funzionalità decantata sulla scheda telefonica riguardo all'avviso di chiamata, all'epoca comunque una piacevole e utile innovazione. Saluti Alberto2 punti
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Concordo con quanto detto da @aemilianus253 eccezion fatta per la datazione, che secondo me va dal XIII al XIV secolo.2 punti
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Vorrei far lavorare la fantasia e pensare quali monete potrebbero essere state maneggiate dai più grandi ed antichi filosofi greci. Inizio con Talete di Mileto, 640 (o 625)-548 (o 545) a.C. Qualcuno afferma non fosse nativo di Mileto ma della Fenicia, altri che solo l'origine della sua famiglia fosse fenicia. Appartiene, come filosofo, alla cosiddetta Scuola Ionica. Cercava il principio universale, l'origine di ogni cosa e pensò di trovarlo in ciò che è liquido, umido, nell'acqua. E non ci sembri strano: pensiamo a quel mare sempre presente, all'ampio golfo, al Meandro che vi sfociava... Non sappiamo se fosse ricco o povero, ma è bello pensare che abbia maneggiato una moneta come questa... (le immagini e le descrizioni sono tratte da acsearch.info)1 punto
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Mi dispiace Michele Morosini. Questo è il secondo MAVROCENO che esce da Israele. Venduto da società canadese. Un bel giro. Non sono nessuno per giudicare, ma è una bella cifra che io non mi posso permettere. Beato l'acquirente. Cifra in linea se si pensa che in NAC 108 era offerto a 2000 € anche se in condizioni migliori, molto migliori.1 punto
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Lascia perdere, nemmeno tanto per la deturpazione causata dalla corrosione, ma perchè quello è cancro, probabilmente già trattato nelle zone dove non è presente il verde, ma che sta uscendo ancora. E' una moneta che dovresti continuamente curare e monitorare, ma che può solo peggiorare. Meglio comprarne una diversa, magari anche meno bella come rilievi, ma sana.1 punto
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@miza Ciao Il peso della tua moneta è in accordo con quello della scheda numista (8,69 g). Qui però è riportato un peso di 8,1 g https://it.ucoin.net/coin/austria-1-kreuzer-1816/?tid=71674 Siamo in fase di avvicinamento al mio? apollonia1 punto
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Sarebbe interessante saperlo... proverò a fare una ricerca Per curiosità ho pesato quello che ho in collezione e sebbene sia in conservazione VF-XF è di peso superiore al peso attribuito nei cataloghi per questa moneta: pesa g. 8,81 Saluti1 punto
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Lanfranchi di Lari (Pisa)? Solo un'ipotesi! https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjE5q3U2O3pAhUQuIsKHRwTCSwQFjAAegQIFhAB&url=https%3A%2F%2Fit.wikipedia.org%2Fwiki%2FLari_(Casciana_Terme_Lari)&usg=AOvVaw0S48aRB0CFhamQ9MG4oS3j https://it.wikipedia.org/wiki/Lanfranchi1 punto
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Buona sera. Posto le mie. Purtroppo penalizzate dall'immagine scanner. Gabriella. Ps. Immagini invertite sopra e sotto la prima corrisponde alla terza. Braccio e mano rami lunghi ci sono (NON CI SIAMO CON LE IMMAGINI!)1 punto
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Buona sera.Bello il rovescio del 76 sembra quasi un'altra moneta rispetto al dritto(forse immagine). Concordo con gli altri sulla conservazione tranne appunto sul rovescio del 76 che è per me un poco meglio . Per quanto riguarda la valutazione tenga monitorata l'asta InAsta n. 88 dove ai lotti 1791 1796 1797 ci sono monete analoghe alle sue. Cordialità Gabriella.1 punto
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Ciao, personalmente in tutta sincerità lascerei stare... In questo caso non si tratta di semplice ossidazione, ma di vera e propria corrosione del metallo che oltre ad aver rovinato la moneta, azzerano a mio avviso completamente il suo appeal. Insomma "non ti curar di lei, ma guarda e passa" Michele1 punto
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Buon pomeriggio, non me ne sono rimaste tante, ma le condivido con piacere.. ? Sempre apparecchiature e servizi pubblicizzati dal Gestore. Saluti Alberto1 punto
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Oggi posto questa che fa parte di una serie di cui ne ho altre 3 ma non credo che sia completa.. Telecom Italia sponsor ufficiale del giro d'Italia, con una bella immagine in bianco e nero dell'epoca1 punto
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Non ne ho idea... 70 dollari mi sembrano francamente ingiustificabili per una spedizione dagli USA all’Italia (soprattutto a fronte di una moneta pagata 140 dollari...). Comunque, posso dire che anch’io lo scorso anno feci un acquisto da Heritage. Se non ricordo male pagai esattamente la stessa cifra per la spedizione (dunque la tariffa è fissa). Non posso negare che anch’io non fui particolarmente lieto della sorpresa... Moneta aggiudicata a 550 dollari che tra commissioni d’asta, spedizione e cambio valuta (fortunatamente, trattandosi di oro 900, non ho pagato la dogana) sono diventati 660 euro. Alla fine, rimaneva comunque un buon prezzo. Alla luce di tutto ciò, credo, a questo punto, che da Heritage convenga comprare solo monete di un certo calibro (come valore) e, magari, in oro 900 o superiore (come marenghi e sterline) per evitare le spese doganali. E, ovviamente, solo se il prezzo è veramente conveniente...1 punto
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Oggi mostro altre due Schede dedicate ai tanti mezzi di trasporto nel mondo : un caratteristico taxi londinese ed un caicco turco.1 punto
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Non è proprio così, o perlomeno non lo è direttamente. La questione è molto complessa e più volte dibattuta, e attiene contemporaneamente a "proprietà", "possesso" e "provenienza"; le diverse fattispecie sono molto articolate e ogni caso è un po a sé. Nella nostra legislazione, visto che parliamo di beni mobili non registrati, proprietà e possesso generalmente coincidono e questo, in linea di principio, dovrebbe essere sufficiente nei confronti di qualunque "terzo" (e quindi anche verso lo Stato) a dimostrare la legittima proprietà di un bene (comprese le monete). Peccato che la nota legge imponga di dimostrare che quelle monete hanno una lecita provenienza, che ne legittima la proprietà, almeno dal 1909 o (questo lo aggiungo io, ma ne sono tranquillo) da quando sono entrate nel territorio Italiano (es. acquisto da asta straniera). In mancanza di tale documentazione (che non necessariamente deve rilasciare solo un venditore professionale) lo Stato attua la presunzione che proprietà e possesso non siano coincidenti e che il soggetto possegga illegittimamente la moneta che, di fatto, sarebbe di proprietà dello Stato sull'ulteriore presupposto di un suo illegittimo ritrovamento. Il tutto trova a corollario l'inversione dell'onere della prova a carico del possessore della moneta. Ragion per cui disporre di una dichiarazione anche da un privato non è solo buon senso, bensì oculata e completa raccolta della documentazione a sostegno del legittimo acquisto della moneta. Poi ciascuno di noi può sentisi libero di fare come meglio crede. Paolo1 punto
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Ciao, è un gettone da gioco, possibilmente anni '70 qui trovi la scheda: https://en.numista.com/catalogue/pieces183244.html1 punto
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Si va bene, ti hanno mandato il classico messaggio dove ti dicono che la tua richiesta verrà presa in carico, poi dovrai aspettare quella più importante dove ti mandano il tuo codice cliente. @thomasleo ok che questo è un forum ed è normale fare domande, però ti chiedo di utilizzare anche il tasto "cerca" o metterti a leggere sezione per sezione le varie discussioni (di S.M. e VA ce ne sono un'infinità). Anche perchè la discussione è stata aperta con delle domande ben specifiche a cui hai ottenuto ampie risposte. Volete intraprendere un percorso "commerciale" ed è da un certo punto di vista lodevole la vostra iniziativa, ma dovreste mettere lo stesso impegno ed anche qualcosa in più nella "ricerca" alle vostre domande, a me sembra che comincia a diventare una sorta di pappa pronta.1 punto
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Pubblicizzava l'ADSL nell'epoca in cui ancora si navigava con la connessione analogica a 56k, o al massimo con la ISDN a 128k, esaltandone la velocità rispetto alle tecnologie precedenti (come si vede anche in quelle postate da 4ndr€85). Gran parte di ciò che caratterizza la rete di oggi ancora non esisteva ma conservo ricordi commoventi di quel periodo, con pagine di siti caricate con gran soddisfazione dopo una certa attesa e le ricerche con Netscape... Già che parlavo di armi e forze armate ecco un'interessante scheda italiana:1 punto
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@fabry61 Più che con le volpi non ho fatto i conti con le linci, animali dotati di una capacità visiva fenomenale tanto che nel Medioevo si pensava che i loro occhi penetranti potessero trapassare le pietre! Complimenti per l’attribuzione. Ho anche notato la duplice abbreviazione S. M. V. e S. M. VE., penso di Sanctus Marcus Venetia.1 punto
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Posto la mia Piastra del 1856 Ferdinando II, non è il massimo, ma la conservo con piacere.. ?1 punto
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Ciao Ares, il primo esemplare è di stile insolito, non l'avevo mai visto prima d'ora, è molto più semplificato e stilizzato rispetto al tipo più comune che presenta caratteristiche stilistiche più "classiche". Potrebbe trattarsi di un imitazione del tipo più comune? Ti posto altri due esemplari apparsi in asta della medesima tipologia del tuo secondo esemplare. Un caro saluto,1 punto
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Esatto @ARES III, ma purtroppo non sono molto precisi nelle descrizioni delle monete1 punto
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Io ne ho 3 di diverso tipo della serie della prima che hai postato..quella non ce l'ho..eccole1 punto
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? Non hai fatto i conti con le volpi. Il primo è un Antonio Prioli. Si vede la A iniziale e la R finale. S.M.VE ANT PR.1 punto
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Ungheria, 5 pengo 1938, celebrativa di Santo Stefano, Re di Ungheria1 punto
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Ciao! Per non parlare delle difficoltà di corredare la catalogazione della moneta con una buona fotografia, che sia cioè sufficientemente grande e chiara. Impresa improba per monetine così piccole, salvo possedere degli strumenti adeguati. In genere io mi avvalgo dello scanner presente nella stampante (escludendo le monete più piccole che gestisce con difficoltà), sapendo che il risultato è così, così ... appena sufficiente; ho visto che tanti amici usano il cellulare (per non parlare di chi ha strumenti specifici) ed il risultato mi è sempre parso più che buono ed allora ho provato anch'io. Ho provato a fotografare tempo fa un doppio bagattino a nome di Francesco Erizzo, volete vedere il risultato? La prima foto (tagliata) è, a mio vedere, accettabile; il cellulare ha messo a fuoco automaticamente la moneta e ciò mi ha consentito di scattare. quando si è trattato di fotografare il verso, pur rispettando la medesima distanza tra il cellulare e la moneta, quest'ultima non è stata messa a fuoco e non c'è stato verso, nonostante abbia provato più volte, anche spegnendo e riaccendendo il cellulare. Cellulare "pattone"? Non so, è un Samsung ..... ma il risultato è questo. e quando hai la tecnologia contro .... è meglio desistere. saluti luciano1 punto
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Conoscevo il primo proprietario, poi dove è andata, poi alla Ranieri, poi un secondo proprietario, poi alla Nomisma..... e poi so dov'è.....? Diciamo che sulle Napoli non mi sfugge quasi Nulla.... @gennydbmoney?1 punto
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...questo è il quadretto completo..... anche se ne manca 1 (uno), al quale sto dando la "caccia"... Vediamo se qualcuno indica quale... ?1 punto
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Circoscrivere troppo l'area geografica di origine di questo tipo di dracma imitativa credo sia un errore. Questa dracma tipo alfa secondo gli studi di A. Pautasso e E. Arslan secondo me i più autorevoli in materia, è una delle primissime emissioni imitative della dracma massaliota, e darà il via ad una vastissima tipologia di monete celtiche peculiari del nord Italia.1 punto
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