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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/06/20 in tutte le aree
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Posto anche la mia, presa in un'asta e classificata SPL/FDC (secondo me un pelo meglio :P) Aggiudicata a 328 diritti e spedizione inclusi4 punti
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Leggo oggi sull'edizione online di Cronaca Numismatica la nascita di un nuova realtà commerciale: Rimoldi Numismatica. https://www.cronacanumismatica.com/rimoldi-numismatica-monete-arte-e-storia-a-tutto-tondo/ Incuriosito controllo: il titolare è Antonio Rimoldi @anto R, giovane e preparato, da molti anni una promessa del forum lamoneta.it per la monetazione medievale e pontificia antica! Iscritto al corso di Laurea in Storia, socio SNI, pubblicista e divulgatore (ricordo il libro per ragazzi: La Numismatica che avventura, scritto con Magdi Nassal, anche lui un giovane numismatico rampante del forum). E' da un po', purtroppo, che non si fa più vedere "da queste parti" (oltre un anno) ma egoisticamente confido sempre che riappaia per deliziarci con qualche monetina o qualche succosa discussione. Tanti auguri per questa impresa!3 punti
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Mi dispiace ma forse dovrebbe rileggere con più attenzione l’intera discussione, compresi i miei post. Mi vedo costretto a ricapitolare i concetti da me espressi perché così sembra che io stia suggerendo di acquistare da privati una moneta antica come se si trattasse di una bottiglietta di minerale. Non è così. Tutto è partito dal quesito se il certificato di lecita provenienza sia OBBLIGATORIO PER LEGGE anche nelle compravendite tra privati: la mia risposta è stata NO. Non lo dico io ma il codice dei beni culturali (e stiamo dando per scontato, tra l’altro, che la moneta oggetto di compravendita sia sottoposta alla disciplina ivi contenuta). Ho aggiunto, poi, che il fatto che la legge non prescriva nella compravendita tra privati il certificato in questione NON esclude che un acquirente avveduto (e quindi dotato di BUON SENSO), ESIGA dal venditore una dichiarazione di contenuto equipollente al certificato di lecita provenienza e copia di tutta la documentazione attestante la legittima circolazione della moneta nel tempo (fatture, ricevute, foto ecc.). Ma che succede se il venditore (privato) si rifiuta o non è in grado? La legge glielo impone? La mia risposta è NO. Che possibilità ha allora l’acquirente? 1. Rinuncia all’acquisto (STRADA ASSOLUTAMENTE PREFERIBILE); 2. Acquista ugualmente esponendosi al rischio di commettere un reato e incorrere in tutti i guai connessi (opzione sconsigliata, ovviamente). Come vedete stiamo dicendo la stessa cosa ma con la differenza che mi sono permesso di puntualizzare che non c’è norma di legge che imponga al venditore privato di fornire la certificazione di cui parliamo. Documentazione che, in ogni caso, ha quale unico scopo (sia che si acquisti da privato che da professionista) quello di agevolare l’onere della prova (che può essere offerto comunque anche con altri mezzi) nell’ipotesi in cui venga contestata l’illecita provenienza della moneta acquistata e successivamente rivendicata dallo Stato. Mettiamola così: il buon senso, in questo caso, sopperisce a una lacuna di una legislazione che, pur prevedendo serie consegue per un acquisto incauto, nessuna prescrizione fornisce in merito alle cautele da adottare quando si compravende tra privati. E allora va pure bene dire che quando si compra da privato è OBBLIGATORIO farsi rilasciare tutta la documentazione dal caso a patto, però, che non si dica che detto obbligo sia codificato (ed è solo questo che stavo cercando di sostenere: l’assenza di codificazione). Spero di essere riuscito a spiegarmi questa volta. E mi si dica pure che non si condivide (argomentando) ma non che sono confuso... è una affermazione che trovo poco edificante. Vi prometto che ho chiuso davvero e non vi tedio più. Saluti3 punti
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La fattura che ha rilasciato la casa d’asta, se di casa d'asta si tratta,è titolo sufficiente per non incappare nel reato di incauto acquisto o ricettazione , ma non è titolo che garantisca la lecita provenienza in maniera assoluta. Ricordiamoci che dovrebbe essere lo stato a dimostrare che il bene NON lo è , ma invece, all’italiana , alla fine la presunzione di appartenenza alle cose statali fa si che sia l’accusato a dover dimostrare che lo sia. Di solito però, a meno che non si incappi in un magistrato o sovrintendente talebano e squilibrato, la presenza della fattura di acquisto da asta pubblica è titolo più che sufficiente anche dal punto della liceità del possesso. Tra privati è un po più complicato, perché non essendo una pubblica vendita, bisogna che chi vende si assuma la responsabilità di quanto ceduto, compilando nei termini un atto di cessione, per poi essere chiamato, in caso di contenzioso con l’autorità , a dimostrare dove ha acquisito il bene ceduto e a che titolo lo ha acquisito...e così via a marcia indietro. In ogni caso , tra privati, va sempre compilata una cessione di beni, in cui ci devono essere gli estremi completi per l’identificazione degli attori e la fotografia del bene ceduto, .....stessa cosa vale per gli acquisti da commerciante in cui lo stesso deve rilasciare una fattura o una ricevuta fiscale con i dati dell’acquirente e del venditore e l’identificativo univoco del bene, meglio se schedato fotograficamente... altri tipi di documenti di acquisto( scontrini e ricevute di vario genere) sono senza valore legale per le monete antiche. E buona norma anche, se si acquista da un commerciante, verificare che abbia una licenza specifica per la vendita di monete antiche ( rilasciata dalla questura ex art 128 TULPS ) e non una licenza generica da rigattiere o antiquario o per beni usati .....altrimenti l’acquisto non è tutelato nei confronti della legge3 punti
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Sempre per rimanere in tema delle bellezze del Regno- Repubblica posto una altra meraviglia "Barbetti" presa qualche tempo fa. Decreto 31 marzo 1943 Stato QFDS R22 punti
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@enriMOE' decisamente migliore che in foto, i fondi sono speculari e freschi, le mie foto in questo caso non le rendono giustizia (ma quelle del catalogo d'asta erano nettamente peggiori ) Posto delle immagini più grandi che permettono di apprezzare gli innumerevoli dettagli di questo scudo2 punti
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Ciao, giusto perché ritengo che più monete si vedono più ci si fa un'idea, ti allego due esemplari per confronto, il primo passato da Varesi e il secondo da InAsta. Buona collezione!2 punti
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Buonasera Dalle foto direi proprio di sì, ed anche abbastanza esteso. Se si intervenisse, immagina che sotto le zone colorate ci troveresti un piccolo avvallamento del metallo, che si aggiunge ad un’area estesa già precedentemente trattata, e secondo me neppure col dovuto modo. il buon @ZuoloNomismaha giustamente citato l’appeal della moneta che ne risulta compromesso. Per queste zecche, molto problematiche dal punto di vista tecnico, è importante destreggiarsi dovutamente tra questi difetti, quindi saperli riconoscere riveste un ruolo di primaria importanza nella scelta in fase di acquisto. Monitora le aste ed attendi pazientemente il pezzo giusto. Le belle monete molte volte non si cercano... si aspettano!2 punti
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Comunque qualche esemplare del XIV secolo vorrei farlo vedere singolarmente. Questo è il denaro scodellato di Andrea Dandolo. Effettivamente la lettura diventa un po' più difficile. Comunque si vede bene la croce seguita da un globetto. Poi è possibile vedere la A e subito dopo una pallida N. Poi non si vede nulla e a ore 6 c'è di nuovo una A seguita da una N. Infine le ultime tre lettere formano la parola DVX e si chiude con un globetto. Quindi la legenda completa è + (globetto) AN DAN DVX (globetto). Al rovescio S MARCVS. Rif.: Zub - Luciani 20.11 Arka Diligite iustitiam2 punti
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.... ma giuridicamente se la cessione non ce l’ha , tocca a lei dimostrare che non ha fatto ciò di cui l’accusa la imputa . Poi lei lo chiami come vuole, per me è un obbligo giuridico di fatto ....non sarà codificato all’origine , ma nei fatti lo diventa2 punti
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Buongiorno a tutti, Alberto @Litra68, complimenti mi piace la tua 56. T allego la foto del taglio della mia. Saluti Raffaele2 punti
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E per rimanere indirettamente in tema aggiungerei un esempio di schede prodotte da industrie militari. Che io sappia gli unici esempi esistenti di questa categoria sono quelle prodotte per la Danimarca dalla francese Sagem, che si occupa di elettronica militare e oggi fra parte del gruppo Safran. Cosa faceva la Sagem fra una scheda telefonica e l'altra? Mi ricordo che si era messa a produrre anche cellulari, ma il suo campo è l'elettronica militare. La sorta di UFO che vedrete volare nel video è un esempio di macchina realizzata col suo determinante contributo: il nEUROn, un prototipo di UCAV (aereo telecomandato da bombardamento) realizzato in collaborazione da alcuni stati dell'UE (Francia, Italia, Spagna, Svezia e Grecia) con un piccolo contributo aggiuntivo svizzero.2 punti
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Buonasera, con l'avvento degli smartphone fa sorridere la funzionalità decantata sulla scheda telefonica riguardo all'avviso di chiamata, all'epoca comunque una piacevole e utile innovazione. Saluti Alberto2 punti
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Concordo con quanto detto da @aemilianus253 eccezion fatta per la datazione, che secondo me va dal XIII al XIV secolo.2 punti
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Qualche tempo fa ho avuto l' occasione di inserire in collezione il cartoncino oltre le monete sfuse piuttosto comuni della Sede Vacante del19391 punto
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Vi propongo la mia coppia di "Aquile rovesciate". Le foto non sono un granché, ma a mia discolpa sottolineo che le feci tempo fa quando ancora stavo prendendo le misure con le apparecchiature.1 punto
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Mi dispiace Michele Morosini. Questo è il secondo MAVROCENO che esce da Israele. Venduto da società canadese. Un bel giro. Non sono nessuno per giudicare, ma è una bella cifra che io non mi posso permettere. Beato l'acquirente. Cifra in linea se si pensa che in NAC 108 era offerto a 2000 € anche se in condizioni migliori, molto migliori.1 punto
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@ZuoloNomisma e @ilnumismatico hanno fornito due eccellenti risposte. Personalmente, anch'io ti sconsiglio caldamente di procedere nell'acquisto. Quella corrosione, oltre ad essere poco piacevole da un punto di vista estetico, sembrerebbe effettivamente compatibile con un cancro del bronzo. Dunque, col passare del tempo potrebbe addirittura peggiorare... Tra l'altro, gli epicentri del cancro (stando alle foto) sembrerebbero essere tre: due al dritto, di cui uno particolarmente esteso ad ore 3 ed un possibile focolaio ad ore 8 (a livello della "O" di Alfonsus); uno al rovescio (sotto la zampa dell'aquila). Perciò, credo sia difficile anche intervenire per risolvere il problema. Fabrizio (ilnumismatico), inoltre, ti ha dato un secondo valido consiglio: non avere fretta nell'acquistare. Internet offre potenzialità immense e ti consente di vedere monete in vendita da case d'aste, privati (eBay) e commercianti sparsi in tutto il mondo. In questo modo puoi ampliare notevolmente la gamma di opzioni possibili. Ovviamente manca la comodità di guardarsi la moneta in mano dal negoziante di fiducia e di averla in pochi minuti già nella propria collezione ma credo che i vantaggi superino di gran lunga il "sacrificio dell'attesa". D'altronde, come diceva la celebre pubblicità, l'attesa del piacere è essa stessa il piacere! ?1 punto
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Chissà, forse un giorno qualcuno troverà in qualche archivio, nella polvere, un vecchio documento che getti luce su questi misteri.1 punto
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Buon pomeriggio, @Raff82, sulla mia Piastra del 56 è meno evidente la rigatura rispetto al tuo esemplare che mi piace molto. A proposito del 1856 vorrei riproporre la mia mezza Piastra (prima volta in questa discussione) devo dire che anche le mezze piastre hanno il loro fascino, in collezione ne ho solo 2 al momento, se riesco più in là mi piacerebbe prendere una del 38. Come al solito scusate per le foto, quelle potrei migliorarle, mentre sulla conservazione posso fare ben poco. Ad ogni modo è un pezzo che mi da molta soddisfazione e tanti pensieri, ovviamente pensieri curiosi.. ? Saluti Alberto1 punto
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Buon pomeriggio, non me ne sono rimaste tante, ma le condivido con piacere.. ? Sempre apparecchiature e servizi pubblicizzati dal Gestore. Saluti Alberto1 punto
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Ciao Marcc, dracma tipo 7 secondo A. Pautasso, il sottotipo dovrebbe essere o B oppure C ma non ho qui l'occorrente per una completa classificazione. Vi sono diverse discussioni qua sulla piattaforma che riguardano questa dracma detta anche del leone - lupo, se cerchi un po' troverai sicuramente qualcosa di interessante, cmq moneta degli ultimi anni del secondo secolo ac Pautasso la classifico' come insubre, successivamente altri tra cui E. Arslan la attribuirono ad una popolazione stanziata grossomodo nel vercellese: i Libui, per me le ipotesi restano in piedi entrambe. Per questa tipologia è più difficile che per le altre dracme del nord Italia stabilire la provenienza in termini etnici, io mi accontenterei della zona geografica che è anche la più vasta per tutte queste dracme, e comprende il Piemonte orientale e la Lombardia occidentale, ma vi sono numerosi ritrovamenti in tutto il nord Italia e anche in territorio Svizzero, tedesco, francese, e anche qualcuna in GB. Scusa Marcc se mi permetto : attenzione ad effettuare acquisti di dracme padane in questo momento in quanto stanno circolando più falsi che dracme genuine. Ciò premesso la tua è ok!1 punto
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Ciao Sandokan,si hai ragione..le mie son tutte trovate in cabine quando andavo al mare,alcune scambiate con amici,molte altre me le portava un amico di mio zio che non ricordo che lavoro facesse ma possedeva una chiave per aprire i raccoglitori di schede usate..1 punto
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Non ne ho idea... 70 dollari mi sembrano francamente ingiustificabili per una spedizione dagli USA all’Italia (soprattutto a fronte di una moneta pagata 140 dollari...). Comunque, posso dire che anch’io lo scorso anno feci un acquisto da Heritage. Se non ricordo male pagai esattamente la stessa cifra per la spedizione (dunque la tariffa è fissa). Non posso negare che anch’io non fui particolarmente lieto della sorpresa... Moneta aggiudicata a 550 dollari che tra commissioni d’asta, spedizione e cambio valuta (fortunatamente, trattandosi di oro 900, non ho pagato la dogana) sono diventati 660 euro. Alla fine, rimaneva comunque un buon prezzo. Alla luce di tutto ciò, credo, a questo punto, che da Heritage convenga comprare solo monete di un certo calibro (come valore) e, magari, in oro 900 o superiore (come marenghi e sterline) per evitare le spese doganali. E, ovviamente, solo se il prezzo è veramente conveniente...1 punto
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Nemmeno io ho ricevuto la mail di spedizione. Rimango anch'io in attesa1 punto
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Oggi mostro altre due Schede dedicate ai tanti mezzi di trasporto nel mondo : un caratteristico taxi londinese ed un caicco turco.1 punto
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Quella monetina è rara ed anche ricercata. Purtroppo lo stato di conservazione non è il massimo, ma un certo valore lo ha.1 punto
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Io. Ho ordinato e pagato le divisionali FDC e FDC con 5 euro, ma ancora nessuna notizia della spedizione.1 punto
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Non è proprio così, o perlomeno non lo è direttamente. La questione è molto complessa e più volte dibattuta, e attiene contemporaneamente a "proprietà", "possesso" e "provenienza"; le diverse fattispecie sono molto articolate e ogni caso è un po a sé. Nella nostra legislazione, visto che parliamo di beni mobili non registrati, proprietà e possesso generalmente coincidono e questo, in linea di principio, dovrebbe essere sufficiente nei confronti di qualunque "terzo" (e quindi anche verso lo Stato) a dimostrare la legittima proprietà di un bene (comprese le monete). Peccato che la nota legge imponga di dimostrare che quelle monete hanno una lecita provenienza, che ne legittima la proprietà, almeno dal 1909 o (questo lo aggiungo io, ma ne sono tranquillo) da quando sono entrate nel territorio Italiano (es. acquisto da asta straniera). In mancanza di tale documentazione (che non necessariamente deve rilasciare solo un venditore professionale) lo Stato attua la presunzione che proprietà e possesso non siano coincidenti e che il soggetto possegga illegittimamente la moneta che, di fatto, sarebbe di proprietà dello Stato sull'ulteriore presupposto di un suo illegittimo ritrovamento. Il tutto trova a corollario l'inversione dell'onere della prova a carico del possessore della moneta. Ragion per cui disporre di una dichiarazione anche da un privato non è solo buon senso, bensì oculata e completa raccolta della documentazione a sostegno del legittimo acquisto della moneta. Poi ciascuno di noi può sentisi libero di fare come meglio crede. Paolo1 punto
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Pubblicizzava l'ADSL nell'epoca in cui ancora si navigava con la connessione analogica a 56k, o al massimo con la ISDN a 128k, esaltandone la velocità rispetto alle tecnologie precedenti (come si vede anche in quelle postate da 4ndr€85). Gran parte di ciò che caratterizza la rete di oggi ancora non esisteva ma conservo ricordi commoventi di quel periodo, con pagine di siti caricate con gran soddisfazione dopo una certa attesa e le ricerche con Netscape... Già che parlavo di armi e forze armate ecco un'interessante scheda italiana:1 punto
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Rieccomi @Ranbel, non nego per carità che tu possa avere ragione. Il Giano che vedo è piuttosto chiaro nella faccia che guarda a destra, nella sinistra mi sembra di vedere la parte dei capelli, il resto purtroppo è confuso ma il disegno da quel lato mi sembra simmetrico, fin giù al collo. Nella testa di un Ercole a ds non capirei invece quell'avvallamento centrale verticale. Che dire, questa è la mia impressione.1 punto
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Rispetto alle coeve coniate presso le zecche galliche da Postumo sì. Le emissioni milanesi erano in linea con le precedenti emissioni (sempre milanesi) di Gallieno se non addirittura con un fino leggermente inferiore. Postumo invece si mantenne su contenuti di argento più elevati rispetto agli standard delle emissioni dell'impero centrale, specialmente all'inizio.1 punto
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@fabry61 Più che con le volpi non ho fatto i conti con le linci, animali dotati di una capacità visiva fenomenale tanto che nel Medioevo si pensava che i loro occhi penetranti potessero trapassare le pietre! Complimenti per l’attribuzione. Ho anche notato la duplice abbreviazione S. M. V. e S. M. VE., penso di Sanctus Marcus Venetia.1 punto
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Buonasera, se lei vende come privato e, quindi, non nell’esercizio di attività professionale, non è tenuto a rilasciare all’acquirente alcun certificato. Sarebbe buona regola, tuttavia, soprattutto a tutela di chi compra, fornire all’acquirente copia della documentazione di provenienza. In ogni caso, nessuno vieta al venditore privato di fornire all’acquirente (unitamente a copia della documentazione di provenienza) anche una dichiarazione dal contenuto simile o equiparabile al certificato di lecita provenienza (una sorta di auto dichiarazione nelle quale chi vende attesta di aver a sua volta lecitamente acquistato la moneta indicando quanti più riferimenti possibili). Saluti.1 punto
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Posto la mia Piastra del 1856 Ferdinando II, non è il massimo, ma la conservo con piacere.. ?1 punto
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Ciao Ares, il primo esemplare è di stile insolito, non l'avevo mai visto prima d'ora, è molto più semplificato e stilizzato rispetto al tipo più comune che presenta caratteristiche stilistiche più "classiche". Potrebbe trattarsi di un imitazione del tipo più comune? Ti posto altri due esemplari apparsi in asta della medesima tipologia del tuo secondo esemplare. Un caro saluto,1 punto
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Esatto @ARES III, ma purtroppo non sono molto precisi nelle descrizioni delle monete1 punto
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Israele, scoperta megalopoli di 5 mila anni fa: "È la New York dell'età del Bronzo, e riscriverà la storia" Trovata scavando a nord di Tel Aviv, l'antica En Esur sarebbe il più grande insediamento mai riportato alla luce del Paese e destinato a "cambiare per sempre ciò che sappiamo delle prime urbanizzazioni in tutta l'area" Una città antica 5 mila anni, della prima età del Bronzo, perfettamente urbanizzata. L'antica città di En Esur, è stata portata alla luce dagli archeologi israeliani durante gli scavi per un progetto autostradale vicino a Harish, città a 50 chilometri a nord di Tel Aviv. Secondo quanto è stato anticipato, si tratta di una "città cosmopolita e pianificata" che risale alla prima età del Bronzo (fine del quarto millennio a.C.). Copriva 65 ettari e ospitava circa seimila persone. I ricercatori dicono di aver scoperto anche un insolito tempio rituale, con ossa carbonizzate di animali, offerte sacrificali, la riproduzione di un volto, frammenti di ceramica, strumenti di selce e vasi di pietra. È una scoperta che potrebbe cambiare tutto quello che sappiamo sul primo periodo in cui le popolazioni rurali iniziarono ad organizzarsi in contesti urbani. "È molto più grande di qualsiasi altro sito noto nella terra di Israele e fuori, in Giordania, Libano, Siria meridionale", ha dichiarato il co-direttore dello scavo dr. Yitzhak Paz. "Questa è una città enorme, una megalopoli della prima età del Bronzo, dove migliaia di abitanti si guadagnavano da vivere con l'agricoltura e commerciavano con regioni diverse, persino con culture e regni diversi della stessa area... Questa è la prima New York del Bronzo della nostra regione, una città cosmopolita e pianificata", hanno dichiarato i direttori degli scavi Itai Elad, Paz e la dottoressa Dina Shalem, si legge sul Times Of Israel. Gli scavi sono stati effettuati negli ultimi due anni e mezzo, finanziati da Netivei Israel - la National Transport Infrastructure Company Ltd. Hanno partecipato oltre 5 mila studenti delle scuole superiori e volontari della zona. Situata vicino a Wadi Ara, vicino a due sorgenti d'acqua, nel distretto di Haifa, nel nord di Israele, secondo Paz, la città sorgeva su un terreno fertile e adatto all'agricoltura e vicina a importanti rotte commerciali centrali. L'antico insediamento conteneva edifici e aree pubbliche e private, strade e vicoli ed era circondato da un muro di fortificazione. "Lo scavo in questo sito ha rivelato due insediamenti principali", ha spiegato Shalem. "Il primo ha circa 7mila anni. È un insediamento agricolo molto grande. Duemila anni dopo, un altro insediamento divenne una delle prime città conosciute in questa zona del mondo". https://www.repubblica.it/esteri/2019/10/06/news/israele_scoperta_citta_antica_5000_anni-237840912/1 punto
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Le serie cosiddette protovandale raggruppano monete la cui data di emissione ricade nei primi 30 o 40 anni dei vandali in Africa. Sono monete di fatto anonime e non attribuibili ai singoli regnanti Le serie propriamente vandale iniziano con gli argenti di Guntamondo e poi i bronzi di Trasamundo. Le silique precedenti sono imitative. Le protovandale sono produzioni originali come la stellina, la D in ghirlanda etc... Non imitative... Ciao1 punto
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Fonte per esperienza diretta mia in una filiale della Banca d'Italia e di conoscenti che si sono trovati nella stessa condizione, nonchè la spiegazione del cassiere sportellista, infatti nella ricevuta è stato apposto non un semplice "danneggiata", ma "mancanza dell'ologramma", pur essendo la banconota al 70/75%. La commissione si è espressa favorevole e dopo circa 40 giorni mi hanno accreditato 20 euro sul conto (avevo lasciato anche l'iban). Nel vari link non è specificato, serve per contrastare il fatto che ognuno potrebbe trattenere quella parte per usi fraudolenti (potete informarvi presso una qualsiasi filiale della BI. Ad ogni modo anche se si possiede il perfetto 50% (può capitare) si può presentare, viene in ogni caso accettata per la verifica (con poche speranze di rimborso) se è inferiore al 50% la restituiscono ed invitano a cercare eventuali altri pezzetti della stessa banconota che possono essere rimasti a casa per poter comporre qualcosa che superi la soglia del 50%. ps: dai link Le banconote danneggiate o mutilate che non possono essere cambiate a vista presso le Filiali della Banca d'Italia perché sussistono dubbi sulla loro rimborsabilità sono spedite all'Amministrazione Centrale. Qui le banconote sono esaminate da una apposita Commissione di esperti che decide sulla loro rimborsabilità. Quello che manca nelle varie informative al pubblico su come cambiare le banconote danneggiate sono i vari "dubbi" che determinano la loro non immediata rimborsabilità, saranno sicuramente norme interne, in buona sostanza tra questi "dubbi" ci sarà la mancanza totale dell'ologramma (ho saputo che la mancanza parziale dell'ologramma non da luogo a dubbi).1 punto
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Ho provato a girare l'immagine. Si legge S(igillum) LAFRACHI D'LARIRA. Qualcuno mi corregga. Chi possa essere questo Lanfranco di Larira (?), sempre se ho letto bene, lo ignoro. Bisogna vedere l'area di provenienza dello stesso. C'entra ad esempio la zona del Lario? Come epoca, la butto lì, ma sarò quasi certamente smentito, proporrei il XV/XVI secolo. Mi auguro che altri riescano ad intervenire, correggendomi.1 punto
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Grazie! Devo dire che ho avuto la grande fortuna di ereditare da ragazzo dai miei nonni un gruzzolo molto consistente (più di 1000 monete tra api, spighe, 20 centesimi esagono, 20 centesimi Libertà librata, 5/10/20 e 50 centesimi impero) di spiccioli nel regno già divisi in rotolini di carta di giornale per tipo e contati. Suppongo gli incassi in spiccioli di un cinema che possedevano ma non saprei in realtà di preciso da dove venissero. Visto che i miei nonni erano romagnoli circolavano anche molte monete di San Marino da quelle parti e ho avuto quindi la fortuna di trovare accanto ai molti 10 e 5 centesimi spiga anche due rotolini di pezzi da 10 e 5 centesimi di San Marino in varie conservazioni per tutti gli anni della serie anni '30.1 punto
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