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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/14/20 in tutte le aree
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Buon giorno. Voglio condividere un pezzo accettabile per la tipologia, che finalmente ho appena aggiunto in collezione. Si tratta di un 10 tornesi 1841 testa grande (o testa grossa) R3 - Rif. Magliocca 684 Rilievi buoni a mio avviso (meglio al rovescio) e soprattutto bordi messi bene e non martoriati come spesso invece capita di vedere su questa tipologia. Bel colore di metallo. Aspetti vostri commenti e vi auguro una buona domenica.4 punti
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Spero di far cosa gradita agli appassionati della zecca di Trento, postando un denaro piccolo con la T leggermente diverso da quello postato da @ottone a pag. 7. Oltre all'importanza della zecca di Trento nella prima metà del duecento e anche oltre, vorrei far notare come i piccoli di questa zecca risultino ben coniati e molto più accurati dei corrispettivi di Verona e Venezia. Arka Diligite iustitiam4 punti
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Segnalo che sul sito NAC è stata completata la pubblicazione dei cataloghi visualizzabili e scaricabili in PDF delle aste della ditta. In particolare sono scaricabili i cataloghi NAC 14, 16 e 81 che rappresentano un must delle collezioni papali! http://www.arsclassicacoins.com/catalogues/4 punti
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In questi interessanti video si ricostruiscono la posizione e l'evoluzione delle civiltà mondiali nel corso dei millenni.3 punti
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E questo è il bianco scodellato di Marino Morosini (1249-1253). Rif.: Zub-Luciani 19.5 Arka Diligite iustitiam3 punti
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Dopo la cerrellata di denari scodellati, vorrei farvi vedere un altra tipologia medievale il bianco scodellato. So che la maggior parte dei collezionisti delle monete di Venezia ama i grandi moduli, ma io credo che anche queste piccole monete meritino la nostra attenzione. Il bianco, come già scrissi presentando quello di Jacopo Contarini, riporta le stesse immagini del denaro enriciano e di quello di Vitale Michiel. Segue anche la sua svalutazione a mezzo denaro, quando Sebastiano Ziani crea il nuovo denaro pari a quelo veronese. E vorrei infine attirare la vostra attenzione sull'accuratezza con cui furono incise queste piccole monete. Quello qui illustrato è un bianco scodellato di Jacopo Tiepolo (1229-1249). Rif.: Zub-Luciani 19.4. Arka Diligite iustitiam3 punti
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Convivialità a parte avevano un vantaggio a cui all'epoca non facevamo caso e che solo oggi possiamo apprezzare: il completo anonimato. _________________________ Autoproclamatosi indipendente dalla Serbia il 17 febbraio 2008, anche il Kosovo, uno degli ultimi arrivati all'indipendenza nel mondo post-Guerra fredda, ha fatto in tempo ad emettere schede: Prima lì si usavano quelle serbe e prima ancora quelle jugoslave3 punti
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Ciao a tutti. Volevo mostrare questo piccolo di Bertrando per Aquileia, gia' postato da Arka, ma leggermente piu' nitido. Buona serata asta " Picena" n. 7 - lotto n. 32 gr. 0,462 punti
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Se per il collezionista questa moneta era autentica la considerava, giustamente, di grande valore visti i passaggi in asta. Io ho iniziato la mia collezione proprio così : avevo 2 monete d'argento del regno che, guardando su internet, raggiungevano prezzi alti, chiesi sul forum e mi dissero che erano entrambe false. Non so neanche dove le abbia messe ma da quei giorni non ho più abbandonato il forum ed è iniziata la mia "carriera" da collezionista . Capisco che la delusione sia molta ma comunque avete imparato cose nuove e magari da cosa nasce cosa2 punti
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Il libro e’ da ora acquistabile presso la casa editrice Viella2 punti
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Sono sempre stato attento a scaricare i PDF dei principali cataloghi d'asta al loro apparire, ben conoscendo che dopo qualche tempo sarebbero scomparsi, sostituiti da altri volumetti più recenti. Tanto più per la NAC, indubitabilmente la più importante Casa Numismatica mondiale riguardo alla monetazione classica e tra le principali per quella di Area Italiana. Peccato per gli "introvabili" primi cataloghi, e pure per quelli più recenti per i quali NAC non ha mai postato i PDF corrispondenti. Sul sito erano comunque presenti le aggiudicazioni, che scaricavo regolarmente integrando i cataloghi cartacei o virtuali in mio possesso. Da qualche giorno (in corrispondenza con la recente pubblicazione del catalogo elettronico della "Spring Auction" tenuta ieri) il sito internet NAC è stato completamente rinnovato, e ad una mia prima parziale esplorazione, sembrava apparentemente impoverito ... Oggi sono ritornato ed ho scoperto che in realtà è semplicemente ancora in costruzione e nel frattempo è risultato ottimamente organizzato e ricco. Anche se un po' nascosti sono in via di caricamento TUTTI i cataloghi NAC. Ad oggi sono visibili i numeri 1-9 e 83-120 e di questi è scaricabile il PDF dei numeri 1-9 e 106-116. Sono riapparse anche le aggiudicazioni ed il sito nel complesso è molto godibile! Ringrazio molto Arturo Russo (@art74) e la NAC per questo magnifico regalo e, visto che l'appetito vien mangiando, confido che presto possano essere disponibili e scaricabili tutti i cataloghi di questa splendida Ditta Numismatica! http://www.arsclassicacoins.com/catalogues/2 punti
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Dimenticavo: ho lasciato per un attimo il buon Ferdinando II per aggiungere le "aquile rovesciate" di Francesco II:2 punti
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Buongiorno, rischiando di sembrare troppo pesante vorrei aggiungere un ultimo messaggio a questa discussione :precisando che stimo chi lavora per la cng, visto che sono tra i pochi che si prendono l'impegno di controllare le mail che segnalano la presenza di fake all'interno dei Lotti, credo però che un lavoro più completo sarebbe stato quello di approfondire anche la situazione della seconda dracma visto che la documentazione esistente lo avrebbe permesso. Comunque Quello che mi preme di più è sottolineare la infelice situazione di questo periodo, che vede 3 o 4 aste esibire Lotti costituiti da repliche moderne di dracme del nord Italia e descritte come monete antiche, quasi tutte queste case d'asta non prendono nemmeno in considerazione le segnalazioni che gli vengono inviate e non approfondiscono la natura di queste monete prima di metterle in asta. Questa è una situazione che sta assumendo proporzioni tragiche visto che il commercio di fake in così grande quantità reca un danno considerevole ad un ramo della Numismatica e della storia in generale. Immettendo sul mercato un così grande n. di reperti contraffatti si vanno a falsificare gli equilibri di una tipologia monetale ancora poco conosciuta. Ricordiamo che chi falsifica la storia danneggia tutti noi.2 punti
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CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: gr. 0.8 Diametro: mm.11 Metallo Presunto: Argento. Buongiorno. Volevo chiedere il vostro parere su questa litra di Naxos che non trovo in nessun catalogo in mio possesso. Visto che si trova in un asta famosa e non riportano la rarità e non ne trovo una simile per poter fare il confronto non saprei dare una valutazione per fare la mia offerta. Ora vi chiedo se qualcuno può dirmi la sua rarità ed l'eventuale offerta che potrei fare. Grazie in anticipo a chiunque voglia consigliarmi.1 punto
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Buongiorno a tutti, riflettevo sul dramma che molti hanno nel momento che realizzano che quello che hanno sempre ritenuto essere un tesoro si rivela tutt'altro. Qui sul Forum ne ho letto tante di discussioni in cui si chiedeva che valore ha, di cosa si tratta, che conservazione ha, per poi sentire l'amaro responso, che nella stragrande maggioranza dei casi è.. Patacca!!! Se va bene, riproduzione, gadget di una nota azienda dolciaria. Ecco vi siete mai calati nei panni di uno di noi che subisce un dramma del genere, credo che almeno una Patacca tutti l'abbiamo presa non solo, sono convinto che la conserviamo anche in raccolta, per carità lontano da quelle buone.. ? Intanto vi presento una delle mie, riconoscibilissima, per due motivi, primo perché rappresenta una moneta rarissima, e secondo perché porta la sigla R che da profondo ignorante in materia avevo attribuito alla zecca di Roma. Ovviamente tutto questo è successo quando ero completamente a digiuno di monetazione antica e pescandola in una ciotola al mercatino, avevo immaginato chissà quale tesoro. Ecco mi piacerebbe sentire le vostre esperienze al riguardo. Saluti Alberto1 punto
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Ciao, non sono un esperto, ma seguo la monetazione milanese, concordo con la linea di @ilnumismatico con le sue considerazioni, rafforzato dal fatto che nel D/ la legenda non è FRANCISC REX come dovrebbe essere (MIR 265.2) ma quella standard +FR D G FRANCOR REX. Non so se è una discriminante sufficiente o meno però sicuramente è un fatto. Allego la mia, se può servire, come comparazione che dovrebbe essere come la tua ma messa peggio1 punto
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Buona sera, come promesso ho ricevuto da poco uno scritto dal mio carissimo amico Dr Carlo Faioni che condivido qui in allegato. Ho scoperto inoltre che é anche autore di una pubblicazione riguardante i bronzetti umbri. Potrete costatare che sono molto rare le documentazioni fotografiche riguardanti le testine chiodate, perché considerate di scarso interesse artistico. Mi ha fornito un elenco di bibliografia che tratta i bronzetti umbri. -Colonna G., Bronzi votivi umbro sabelici a figura umana (1970) -Todi Preromana, catalogo del Museo comunale di Todi -Bignami Luigi, Bronzetti della Valle del Fuino di Cascia - Spoleto, il colle della Rocca, primi risultati di scavo, a cura del MIBAC - Finetti A., Dal Paleolitico alla Conquista Romana -Fulginates e Plestini, popolazioni antiche nel territorio di Foligno, a cura della Soprintendenza archeologica dell'Umbria. Tra questi testi il più importante é il Colonna, perché tratta in modo dettagliato tutta la produzione di bronzetti dell'Italia centrale, identificando e associando i diversi stili alle aree geografiche. Spero di aver soddisfatto la vostra disponibilità e rimango a vostra disposizione.1 punto
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A proposito! L'anagramma/soluzione è scritta a caratteri bianchi nel primo post dove ho proposto l'intruso: NO SICILY PRIMA DEL 18OO SMILED NO8 YOO1 PRACIIL Si può visualizzare selezionando con il cursore l'area vuota sotto il 5 Kreuzer del 18021 punto
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Spesso le piu belle storie cominciano per puro caso...grazie per l'invito Iorluke, darò uno sguardo e magari ...continueremo io e mia figlia a ri-costruire storie su un "piccolo oggetto antico" . Grazie!1 punto
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La seconda che hai postato ora si vede meglio. Le proof danno quella senzione di profondità che appena si nota su quella "rovinata". Non studio le monete proof quindi non posso aiutarti bene posso dirti che ne ho qualcuna anche in rame e nemmeno chiuse in capsule,aperte,in vassoi di velluto e nemmeno una mi ha fatto della patina o macchie varie eppure sono anni che stanno li. Potrebbe essere la plastica delle capsule magari non buona?1 punto
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Insisto nel mostrare Schede di propaganda turistica, molto pertinenti in un paese a votazione turistica e - soprattutto in quegli anni -anche in grado di stimolare il turismo interno. La prima ci porta i soliti Baci da Pisa, la seconda invece attiene al lungo restauro a cui fu sottoposta una notissima proprietà dei Savoia, Venaria Reale.1 punto
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Ti suggerirei di continuare a risparmiare... E’ un falso molto scarso. Peraltro una moneta che circolava per il valore del fino che conteneva, come il tetradramma di Atene, deve avere un peso ragionevolmente intorno al teorico 17,2 g. In questo caso, per lo stile evidentemente errato, si può anche escludere con sicurezza che si possa trattare di un suberato, che potrebbe giustificare un peso del genere. Potrai vedere che aste e dealer in questo periodo sono costantemente pieni di tetradrammi di Atene (specialmente del tipo post 449 aC) genuini, fra cui scegliere a prezzi ragionevoli. Ti suggerirei di postare sul forum per un consiglio, quando trovi un pezzo che ti aggrada e prima di schiacciare “offri”... ES1 punto
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Si tratta di 20 millimes tunisini del 1960, data presente sul dritto in basso a sinistra. Link ucoin per altre caratteristiche https://it.ucoin.net/coin/tunisia-20-millimes-1960/?cid=13787 Saluti1 punto
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Il tetrachalkon è il multiplo del chalkos, ritenuto la moneta di bronzo più piccola in uso ad Atene e in Grecia. Quindi a mio avviso l’argento non c’entra nulla con questa moneta che, come rivela anche la foto, è un AE Tetrachalkon del tipo Busto diademato e drappeggiato di Lakedaimon volto a destra/Aquila in piedi volta a destra.1 punto
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Tu sei come una terra che nessuno ha mai detto. Tu non attendi nulla se non la parola che sgorgherà dal fondo come un frutto tra i rami. C'è un vento che ti giunge. Cose secche e rimorte t'ingombrano e vanno nel vento. Membra e parole antiche. Tu tremi nell'estate. ( Cesare Pavese) 29 ottobre 19451 punto
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Scriveva il malinconico Cesare Pavese all'amico Tullio Pinelli: «Ora io non so se sia l'influenza di Walt Whitman, ma darei 27 campagne per una città come Torino. La campagna sarà buona per un riposo momentaneo dello spirito, buona per il paesaggio, vederlo e scappar via rapido in un treno elettrico, ma la vita, la vita vera moderna, come la sogno e la temo io è una grande città, piena di frastuono, di fabbriche, di palazzi enormi, di folle e di belle donne (ma tanto non le so avvicinare).»1 punto
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Grazie a tutti ? ma il dubbio resta, dal vivo la moneta presenta caratteristiche autentiche, mi informerò se si tratta di argento. Ma ad occhio mi sembra argento, sembra una moneta fatta apposta per qualche scopo propiziatorio, come ad esempio per la realizzazione di una DOMUS ? mi piace sognare?? cmq grazie a tutti1 punto
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Confermo tutto quanto detto da Giovanni sotto il punto di vista stilistico . Ne ho viste parecchie di simili riproduzioni, una intera serie ( in Spagna). Il conio dovrebbe essere di produzione est Europa degli ultimi anni, con patine/patinature simili, ma non solo, da area spagnola. Di tanto in tanto sono passati in aste, anche blasonate...a titolo di esempio ne allego alcune ( da 1 a 5 coniate , la 2 della stessa impronta di cui al presente tread, la 3 in argento con rovescio tardo imperiale, la 6 invece fusa) Senza la visione diretta non escluderei, dato l'apparente spessore della crosta in alcuni punti e le screpolature di patina, che sia riconiato su pezzo di base autentico, un po' al tipo dei falsi minimi tardi che aveva segnalato @Poemenius… ma difficile da dire così con certezza, dato che ne esistono diverse "tirature", l'unica cosa certissima : è un falso moderno e tutto sommato bruttarello.. ( tra l'altro se non erro tale casa d'asta ha spesso esitato quel tipo di minimi di cui sopra) Un cordiale saluto a tutti, Enrico1 punto
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Ciao Enrico. Non mi piace neanche a me, troppo tozza e con molte ( corrosioni tipiche da fusione). E poi al rovescio, un perlinato cosi grosso, non ha precedenti. Anche il tendaggio, appena schematizzato. Come affermi anche tu, niente traccie di coniatura, perché queste "tessere erano coniate". Per me è una riproduzione a fusione, patinata artificialmente e fatta corrodere da acidi.1 punto
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1939 Regno d'Italia - 100 Lire Azzolini-Urbini 20/02/1939 anno XVII (officine della Banca d'Italia Roma) Banconota del Capranesi comunemente denominata "Aquila romana" (tipo con fascio al retro)1 punto
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Per la mia esperienza Soler y Llach è molto affidabile, ma non sono esattamente dei fulmini di guerra, né con le spedizioni né con il servizio clienti.1 punto
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Ne propongo uno non proprio facile composto da 9 monete, data la "difficoltà", almeno credo…. si visualizzerà sia il dritto che il rovescio. Trova l'intruso SMILED NO8 YOO1 PRACIIL1 punto
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Carissimi tutti, Apro questa discussione per mostrarvi un recente acquisto: si tratta di gettone Olandese del 1603. Il gettone è descritto da Maurice Cammarano nel suo lavoro sulla Storia degli Spinola in Fiandra nei gettoni olandesi del XVII secolo: 1603: Editto dell'Arciduca Alberto per far rientrare i fuoriusciti Olandesi A seguito di alcuni episodi di ferocia inaudita effettuati da ambedue parti, l'Arciduca emise un editto che garantiva ai fuoriusciti Olandesi, rientrati sotto la bandiera spagnola, la restituzione del loro rango e delle loro proprietà purchè rinunciassero ad alienare i loro beni. Gli Stati Generali fecero emettere il seguente gettone satirico, per deridere la finta clemenza dell'Arciduca o forse per il mancato rispetto dell'editto stesso. D/ ALIVD IN LINGVA ALIVD IN PECTORE, Un gallo su un albero, sotto una volpe R/ IN ADVERSIS VIRTVS 1603, La piazzaforte di Ostenda1 punto
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La scoperta archeologica di dieci imponenti rilievi rupestri dell’VIII sec. a.C. raffiguranti il sovrano e i grandi dei d’Assiria nel sito archeologico di Faida (20 km a sud della città di Duhok e 50 km da Mosul, Kurdistan iracheno settentrionale), nell’ambito del Kurdish-Italian Faida Archaeological Project, condotto dall’Università di Udine e dalla Direzione delle Antichità di Duhok, è stata inserita fra le 5 candidature che concorreranno all’assegnazione della 6a edizione dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” 2020, che verrà consegnato il 20 novembre prossimo a Paestum, in occasione della XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. L’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, intitolato all’archeologo siriano che nel 2015 ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale del sito di Palmira, è l’unico riconoscimento mondiale dedicato agli archeologi, che con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica affrontano quotidianamente il loro compito nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio del territorio. Il premio è assegnato in collaborazione con le testate giornalistiche internazionali media partner della Borsa: Antike Welt (Germania), Archéologia (Francia), as. Archäologie der Schweiz (Svizzera), Current Archaeology (Regno Unito), Dossiers d’Archéologie (Francia); dal 2020 anche con British Archaeology (Regno Unito). Il progetto Kurdish-Italian Faida Archaeological Project-KIFAP è diretto da Daniele Morandi Bonacossi e da Hasan Ahmed Qasim, rispettivamente per l’Università di Udine e la Direzione delle Antichità di Duhok. Si svolge in una terra, la Mesopotamia del nord, cruciale per la storia rimasta inesplorata per decenni a causa della complessa situazione politica che l’ha caratterizzata fino ad anni recenti. Ricerca, tutela, restauri, valorizzazione, formazione e cooperazione internazionale sono i cardini del progetto, che è sostenuto da: Governo Regionale del Kurdistan – Iraq, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, ArcheoCrowd e Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. «Per l’Università degli Studi di Udine – dice il rettore, Roberto Pinton - è motivo di grande orgoglio e soddisfazione che i risultati della nostra missione archeologica in Mesopotamia del Nord siano stati inseriti fra le 5 candidature che concorreranno all’assegnazione della 6a edizione dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” 2020, di fatto l’unico premio internazionale di archeologia. Sono diversi anni che il nostro ateneo opera in quelle zone grazie all’impegno del team di lavoro guidato dal professor Daniele Morandi Bonacossi. Questo risultato è anche il frutto del continuo e determinato supporto dell’Università di Udine e di tutti i rettori che si sono succeduti, del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale e, aspetto di assoluto rilievo, di un intero sistema regionale». «La candidatura – sottolinea l’assessore regionale all’Università, Alessia Rosolen - conferisce ulteriore prestigio all’Università e gratifica la Regione che ha sostenuto con convinzione questo progetto. Concorriamo al premio assieme ad altre bellissime scoperte archeologiche fatte in Cambogia, Israele e Italia. A settembre sarà reso noto il progetto vincitore. A prescindere dal risultato finale, si tratta di un riconoscimento di spessore internazionale che costituisce un altro, piccolo, significativo tassello al rafforzamento della dimensione internazionale dei nostri atenei». «L’inserimento della scoperta dei rilievi assiri di Faida nella rosa delle candidature al premio intitolato a Khaled Al-Asaad – sottolinea Daniele Morandi Bonacossi - è un traguardo molto importante per il nostro progetto, frutto di una stretta collaborazione con i colleghi e le autorità del Kurdistan iracheno e di una sinergia sistemica fra il nostro Ateneo, il Ministero degli Affari Esteri, la Regione Friuli Venezia Giulia, la Fondazione Friuli ed ArcheoCrowd nella convinzione condivisa che l’Università di Udine, sede del primo dipartimento in Italia dedicato alla storia e tutela dei beni culturali, possa e debba competere con le più importanti istituzioni scientifiche internazionali nella protezione e valorizzazione del patrimonio culturale dell’umanità». I RILIEVI RUPESTRI DI FAIDA Nei mesi di settembre e ottobre 2019, la missione congiunta italo-curda ha individuato presso il sito archeologico di Faida dieci imponenti rilievi rupestri di epoca assira (VIII-VII secolo a.C.) scolpiti nella roccia lungo un antico canale d’irrigazione di quasi 7 km di lunghezza. Il canale di Faida, alimentato da un sistema di risorgenti carsiche, fu fatto probabilmente scavare dal sovrano assiro Sargon II (721-705 a.C.) alla base di una collina. Oggi, il canale, che ha una larghezza media di 4 metri, è quasi completamente sepolto sotto spessi strati di terra depositati dall’erosione del fianco della collina. Dal canale principale si diramavano canali più piccoli, che consentivano di irrigare i campi circostanti e di aumentare la produzione agricola della campagna ubicata nell’entroterra di Ninive, la capitale dell’impero. I pannelli rinvenuti sono imponenti, lunghi 5 metri e alti 2. La mitologia assira raffigurata sulla roccia è un campionario significativo di divinità e animali sacri. Le figure divine rappresentano il dio Assur, la principale divinità del pantheon assiro, su un dragone e un leone con corna, sua moglie Mullissu, seduta su un elaborato trono sorretto da un leone, il dio della Luna, Sin, anch’egli su un leone con corna, il dio della Sapienza, Nabu, su un dragone, il dio del Sole, Shamash, su un cavallo, il dio della Tempesta, Adad, su un leone con corna e un toro e Ishtar, la dea dell’Amore e della Guerra su un leone. Con i rilievi di Faida, le altre quattro scoperte archeologiche del 2019 candidate per la vittoria della 6a edizione del Premio sono: Cambogia, la città perduta di Mahendraparvata capitale dell’impero Khmer nella foresta sulle colline di Phnom Kulen a nord-est di Angkor; Israele, a Motza a 5 km a nord-ovest di Gerusalemme una metropoli neolitica di 9.000 anni fa; Italia, a Roma la Domus Aurea svela un nuovo tesoro, la Sala della Sfinge; Italia, nell’antica città di Vulci una statua di origine etrusca raffigurante un leone alato del VI secolo a.C. A novembre, oltre all’International Archaeological Discovery Award sarà attribuito anche uno “Special Award” alla scoperta archeologica che avrà ricevuto il maggior consenso dal grande pubblico attraverso la pagina Facebook della Borsa, dal 1 giugno al 30 settembre 2020. https://www.ilgazzettino.it/nordest/udine/archeologia_rilievi_rupestri_kurdistan-5268168.html1 punto
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Taglio: 1 cent Nazione: Austria Anno: 2020 Tiratura: 60.000 Condizioni: qFDC Città: Siena Note: 2 pezzi1 punto
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1939 Trinidad & Tobago - Governatorato britannico - 1 Dollaro Dal 1888 al 1961 le due isole (immagini a destra e sinistra del biglietto) furono amministrate e governate dalla Gran Bretagna (come si evince dall'emblema al retro della banconota). Dal 1962 è riconosciuta come 'Repubblica di Trinidad e Tobago', la capitale Port of Spain (citata al centro della banconota) si trova sull'isola di Trinidad.1 punto
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@fagiolino allora ti consiglio di mettere in lista nera anche stack's bowers, ha gli stessi costi esorbitanti di Heritage, stiamo sempre attorno ai 50$! Ci sono cascato anch'io una volta ciascuno perchè non era chiaro neanche a me quanto mi sarebbe venuto a costare, ma una scoperto, me ne terrò alla larga per il resto della vita.1 punto
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Anche Pirandello sposò una pazza. Si innamorò poi di Marta Abba. Rivelò il suo tormento a Mussolini, che gli disse (più o meno): 'sbattila sul divano e vedrai che ti amerà'. Ma Pirandello non lo fece. Gozzano avrebbe detto: 'amo solo i fiori che non colsi...1 punto
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Gli Hobo Nickels o "nichelini di Hobo" rappresentano una forma d'arte scultorea che modifica profondamente alcune monete monete di piccola taglia, trasformandoli essenzialmente in bassorilievi in miniatura spesso a contenuto satirico. Le monete di nichel negli Stati Uniti hanno sempre avuto un gran successo per le sue dimensioni, spessori e relativa morbidezza. Tuttavia, il termine hobo nickels è generico, poiché le incisioni sono state fatte da diverse persone e per diverso scopo. A causa del suo basso costo e portabilità, queste piccole monete in nichel erano particolarmente popolare tra gli hobos (vagabondi in genere), da cui il nome e l'uso di modificare queste monete risale al XVIII secolo o addirittura prima. (Hobos) A partire dagli anni cinquanta dell'Ottocento, la forma più comune di modifica su queste monete era denominata la "moneta da vaso", infatti incisa sul mezzo dollaro liberty o sui dei trade dollar degli Stati Uniti, la libertà veniva raffigurata seduta su di un vaso da notte. Questo periodo, metà ottocento - seconda metà , è stato anche il periodo di massimo splendore di questa sorta di monete, incisioni di iniziali, monogrammi , nomi, scene, e via dicendo. Parecchie migliaia di monete sono state modificate in questo modo ed erano spesso montate su spilli o incorporati in bracciali e collane. Da metà ottocento sino agli inizi del 900, questa mania di incidere monete si propago altresì anche al di fuori degli stati uniti, in Europa e principalmente Francia (gettoni satirici Napoleone III°), Gran Bretagna e Sud Africa. Il nichelino da 5 centesimi bufalo + indiano, fu introdotto nel 1913 e divenne popolarissimo tra gli incisori di monete e Il grande capo dei nativi americani non sarebbe stato visto su nessuna moneta successiva perchè Il profilo ampio e spesso offriva agli artisti improvvisati un modello più che adatto su cui lavorare e permetteva dettagli più fini. Sulle monete precedenti, la testa era molto più piccola in relazione alle dimensioni della moneta. Ad esempio, in un centesimo di Lincoln la testa copre circa un sesto dell'area. Sul nichelini da 5 centesimi Buffalo, la testa del nativo americano occupa circa i cinque sesti dell'area. Inoltre, il nichel è una moneta più grande. Le grandi teste adornano anche il dollaro Morgan e lecommemorative del mezzo dollaro colombiano del 1892-93, ma queste monete sono state raramente modificate a causa del loro alto valore. Un altro fattore che contribuì alla popolarità di questi nichelini fu il sesso del soggetto.Quasi tutte le monete in nickel precedenti avevano raffigurazioni donne.Una testa maschile ha caratteristiche più grosse e più grossolane (naso, mento, fronte) che possono essere modificate in molti modi. Ma non tutte le incisioni erano improvvisate cominciarono ad un certo punto a farsi avanti anche degli incisori con un certo talento e iniziarono a creare nichelini hobo nel 1913, quando il nichel di Buffalo entrò in circolazione. Questo spiega la qualità e la varietà degli stili di incisione che si trovano sui nichel intagliati tra il 1913 e il 1928. Gli anni '40, '50, '60 e '70 furono un periodo di transizione per gli incisori di monete hobo, durante i quali il nichelino da 5 cent bufalo fu gradualmente sostituito dai nichelini di Jefferson Durante questo periodo durato circa 40 anni, sono apparsi molti nuovi intagliatori, e lo stile e la materia sono diventati decisamente moderni. I soggetti divennero più etnicamente e socialmente diversi (ad esempio, una donna cinese con cappello triangolare, hippy con capelli lunghi e occhiali, uomini che indossano cappelli flosci, ecc.). Alcuni di questi nuovi artisti hanno utilizzato nuove tecniche con nuovi strumenti come vibropenne e pennarelli in feltro per aggiungere colore ai capelli. Alla fine degli anni '70, la maggior parte dei nichelini bufalo erano scomparsi dalla circolazione e la maggior parte delle incisioni veniva eseguita su monete usurate. Dai primi anni '80 ad oggi, questi nichelini hobo di qualità inferiore possono ancora essere acquistati per un minimo di euro 5 a euro 10 ciascuna. Ma i collezionisti trovano difficoltà a reperire vecchi nichelini hobo originali di buona qualità (perché sono scarsi e costosissimi), quindi hanno iniziato a collezionare ile incisioni più moderne facilmente reperibili ed economiche. Circa 100.000 (e forse fino a 200.000) nichelini hobo sono stati incisi dal 1913 al 1980. Gli artisti moderni incidono (e continuano a incidere) nichelini usurati in quantità così grandi che, nei prossimi anni, il numero di intagli moderni dovrebbe superare in numero quello dei classici "vecchi" nickel hobo. La maggior parte delle oltre 100.000 classici hobo nickel non sono ancora nelle mani dei collezionisti e sono molto ricercati m soprattutto sono molto costosi. https://www.youtube.com/watch?v=ziUVMIqQS78 https://www.google.it/search?client=opera&hs=p3b&biw=1604&bih=797&tbm=isch&sa=1&ei=hYaMWrGBBMmvggelmaQw&q=hobo+coin+pot&oq=hobo+coin+pot&gs_l=psy-ab.12...33264.33264.0.34720.1.1.0.0.0.0.174.174.0j1.1.0....0...1c.1.64.psy-ab..0.0.0....0.3cjauyu3gD8#imgrc=_1 punto
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Glaucopide è certo un epiteto che ben si adatta alla dea. A me piace tradurre γλαυκῶπις con glaucopide, nel senso di "occhi da civetta", epiteto che si adatta non solo alla dea protettrice di Atene, ma a tutte le donne che hanno intelletto d'amore come diceva l' antico poeta. La scelta è dettata non solo per il riferimento all'uccello sacro alla dea, γλαῦξ , civetta ,fulgida nella notte, degno attributo di Atena ma anche all'aggettivo γλαυκός, lucente fulvo, in cui attribuisco una base sumerico-accadica (qalu).1 punto
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1886, quindi secondo tipo, coniato in una lega di rame e zinco, al peso di 3,11 grammi (una parte di quelli del 1864, e fino al 1909). In precedenza erano coniati in una lega di rame e nickel, e pesavano 4,67 grammi. In realtà i cataloghi individuano tre diverse tipologie: la prima, per il solo 1859, con un disegno diverso del rovescio (senza lo scudo); la seconda, dal 1860 a parte delle coniazioni del 1864 (entrambe stessa lega e peso), e la terza, a cui dunque apparterrebbe il tuo, dal 1864 alla fine. Ciao. Maurizio1 punto
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