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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/15/20 in tutte le aree

  1. Prendi nota se intendi collezionare le nazioni non più esistenti perchè ce ne sono ancora un'altra vagonata! Indie olandesi (1800-1949), attualmente l'ex territorio è parte integrante dell'Indonesia. Biglietto di stato da un Gulden del 1940, finalmente una banconota con il nastro adesivo!
    3 punti
  2. Come ti hanno suggerito...Il pagani Prove e Progetti è un testo fondamentale, anche se ormai in certe parti è superato. Ti consiglio di reperire il mio volume su prove e progetti di casa Savoia. Lo trovi anche a poco prezzo ma ti posso assicurare che per la parte di casa Savoia può sostituire degnamente il Pagani. Lo stesso dicasi per prove e progetti della Repubblica Italiana, Napoleonidi e periodo risorgimentale, ma questi sono stati elencati in altri miei volumi. In più puoi trovarci passaggi d'asta, BIBLIOGRAFIA accurata e aggiornata. Anche Il volume del Montenegro per le prove di Casa Savoia è consigliabile..e costa anche questo molto poco. E suggerisco anche i volumi dell'Attardi. Consigliare nel 2020 solo il Pagani, che ripeto, è per me OPERA FONDAMENTALE, lo ritengo molto riduttivo. Cordialmente Domenico Luppino
    3 punti
  3. Quell'ovale che si vede a lato di SVNT mi da l'impressione che sia un punzone moderno di un argentiere; se dentro c'è il numero 800 abbiamo fatto bingo ed in questo caso sarebbe una copia.
    2 punti
  4. Io dico il Farthing del 1821, l'Inghilterra è l'unica nazione ad aver mantenuto sino ad oggi il suo stato di Regno, perché tutti gli altri nel corso della storia o si sono trasformati in repubbliche o sono scomparsi come regno a causa degli eventi storici.
    2 punti
  5. Ad una trentina di km. da Orleans, vicino alla cittadina di Neuvy-en-Sullias, nel 1861 viene fortuitamente scoperto un deposito di bronzi gallici, databili al periodo dal I sec. A.C. al I sec. . Forse dotazione di un tempio gallico, del quale però non si sono rilevate tracce, l'insieme è costituito da più di 30 figure in bronzo raffiguranti animali, persone ed oggetti : opera più evidente, un cavallo di dimensioni importanti (H. 105 cm.) , mentre tra le figure umane, di dimensioni piuttosto ridotte, è particolarmente gradevole la figuretta nuda (H. 13,5 cm.) di una danzatrice . E' stata voce che il 'tesoro' comprendesse anche altri oggetti, forse monete in argento, scomparse però nell'immediatezza del ritrovamento . Vale un cenno ricordare che la figura del cavallo non è rara tra le raffigurazioni della monetazione dei Celti .
    2 punti
  6. Buonasera, in attesa che @mariarosaria, torni a deliziarci con le sue monete, contribuisco ancora con una delle mie a questa bella discussione. ? Al momento in viaggio verso Casa 2 Tornesi 1854 Ferdinando II Saluti Alberto
    2 punti
  7. Non ricordavo di averlo così bello questo Denaro (la foto fa pena). Questo è il rovescio del mio esemplare e penso possa dare la risposta definitiva perchè si legge bene la parte di legenda di nostro interesse. Nel mio post precedente avevo scritto, sbagliando, di pallino invece di unghietta, nella foto ingrandita si vede che sono presenti dopo la parola DVX le unghiette tra 7 e C. gliglio MEDIOLANI unghietta DVX unghietta 7 unghietta C unghietta Quindi il denaro di @Luca_AT è la variante "normale" che comunque in quella conservazione è un ottima moneta, complimenti. Per @Rigamondis ho guardato meglio le foto del tuo denaro e non è di Francesco I d'Angouleme ma bensì di Ludovico XII d'Orleans, in quanto al R/ (più leggibile, ma la foto deve essere ruotata di 90° verso destra) la legenda è: giglio DVX MEDIOLANI Catalogato dal Crippa al 19 e dal MIR 252 - Grado di rarità R
    2 punti
  8. Quante volte abbiamo detto :"Hirpini Santo subito!" ecco perché le vedevi solo tu... ?
    2 punti
  9. Buongiorno, non tanto io, ma Carlo possiede decine di pubblicazioni sull argomento, io ho fatto alcune foto, soprattutto delle copertine, e poche dei contenuti, se il sistema me lo consente ve le invierò volentieri, ma tenete presente che sono un pessimo fotografo ed ogni vota che provo a caricare una foto incontro difficoltà come è già successo poco fa, tanto che ho dovuto riscrivere tutto il testo, saluti
    2 punti
  10. Non è la variante rara classificata R/3, è la moneta normale con rarità R. Al R/ della tua moneta c'è una schiacciatura che non permette di capire se è 7C oppure il ET.....rimane il dubbio della presenza, se lo è, del pallino di interpunzione. La variante rara deve avere le seguenti legende: D/ FRANCISC REX R/ giglio MEDIOLANI DVX ETC C La variante R3 catalogata nel MIR al 265/2, la moneta con rarità R catalogata dal Crippa al 7 e dal MIR al 265/1 Concordo con chi mi ha preceduto nelle risposte @ilnumismatico e @Rigamondis
    2 punti
  11. Nella discussione dedicata ai dollari emessi per celebrare eventi e personaggi della storia dei Nativi Americani https://www.lamoneta.it/topic/187284-i-dollari-dei-nativi/ era emersa la proposta di dedicarne una analoga agli ultimi nati della Zecca statunitense, i dollari che vanno sotto il nome di American Innovation $1 Coin Program, che ci accompagneranno fino al lontano 2032 Probabilmente sarà qualche mio erede a terminare la discussione ma io intanto provo a iniziarla. La serie si propone di onorare le innovazioni e gli innovatori americani, ricordandone uno per ognuno dei 50 Stati, il Distretto di Columbia, e i 5 Territori degli Stati Uniti, per un totale di 56 monete. Ogni anno, a partire dal 2019 e fino al 2032, verranno emesse quattro monete da 1 dollaro, nell'ordine in cui gli Stati hanno ratificato la Costituzione degli Stati Uniti, dal Delaware alle Hawaii, a seguire il Distretto e i Territori. Il sistema è lo stesso già adottato per gli State Quarters. La serie è stata anticipata da una moneta speciale emessa nel 2018, portando così a 57 il totale delle emissioni. Questa è la mappa delle varie uscite, i nomi degli Stati metteteli voi, così vediamo quanto siete bravi in geografia Sperando come sempre che la discussione incontri il vostro favore e la vostra pazienza (ce ne vorrà tanta fino al 2032 ) inizieremo dal prossimo post l'analisi delle singole monete. petronius
    1 punto
  12. "Il Conclave, radunatosi in seguito alla morte di Innocenzo XII, durò dal 9 ottobre fino al 23 novembre 1700. I cardinali, in numero di 57, il giorno stesso che ebbero ricevuta la notizia della morte di Carlo II, re di Spagna (che morì il 1° novembre 1700), si affrettarono unanimi ad eleggere in nuovo Papa nella persona di Giovanni Francesco Albani, che si volle chiamare Clemente XI in onore del quarto Pontefice, di quel nome, del quale in quel giorno ricorreva la festa. La sua incoronazione seguì l'8 dicembre". [E. Martinori, "Annali della zecca di Roma"]. Sede Vacente 1700, Testone , Roma (Munt. 4, CNI 5). D/: Stemma a targa semiovale (Card. G.B. Spinola) SEDE ^ VACA _ NTE ^ MDCC R/: Colomba radiante e ascendente sopra semicerchio di fiammelle . PARACLITVS . ILLVMINET . Es: .ROMA. T/: Liscio Peso 8.91 g. Ciao a tutti, in questo periodo di "sospensione" ho pensato di condividere con voi questo testone di Sede Vacante. Si tratta di una moneta estremamente rara e questo esemplare presenta una conservazione gradevole, con un'usura omogenea ma che non ne inficia l'aspetto complessivo. Si presenta corredato da una piacevole patina e soprattutto è privo di appicagnoli o montature, molto frequenti come é noto nelle monete con l'ombrellino. La legenda al R/ "Il Paracleto ci illumini" è un'invocazione al conclave tratta dall'Orazione del Mercoledì delle 4 Tempora. Ogni Vostro commento e integrazione è come sempre gradito. Michele
    1 punto
  13. Il Katanga è esistito dal 1960 al 1963, attualmente è una regione della Repubblica Democratica del Congo. Scusate lo stato in cui si trova questo biglietto da 20 franchi, ma purtroppo queste banconote sono costose anche in queste condizioni.
    1 punto
  14. Sono riuscito a rimpicciolire altre foto, spero di poterle caricare tra cui un piccolo bronzo di tipologia molto comune che ha la testa identica a quella con cui ARES terzo ha iniziato questa discussione,
    1 punto
  15. Complimenti è esatto!! Sono tutte monete di Stati non più esistenti tranne il farthing del Regno Unito che è di uno stato esistente ancora oggi!
    1 punto
  16. Non mi ero accorto che di quella del 1939 avessi la " versione francese "... sapevo del bilinguismo, ma sono stato fino ad ora a spulciarmi tutta la monetazione a partire dalla sua indipendenza ed è stato divertente scoprire che non veniva applicato in tutti i tagli ed in quelli ove veniva applicato, in alcuni casi non lo era per tutti gli anni... penso che questo sia un altro segno della " rivalità " tra Valloni e Fiamminghi
    1 punto
  17. ti riferisci al dottor Gek? Per qualche tempo, giusto per contestare gli appassionati di militaria, è stato sostituito da un motto sessantottino (make love ecc.), ma ora, anche per desiderio del dottor Gek stesso, siamo passati al minimalismo allo stato puro! Comunque, un po' di nostalgia del dottor Gek ce l'ho ancora ... anzi, celebriamolo, il nostro amico: PS. e poi faccio tesoro della tua saggezza: "Ho sempre detto che su questo Forum c'è sempre da... sbagliare!". Infatti ho scritto solforico al posto di cloridrico ! (però è tutta colpa dell'insegnante di cui al precedente intervento)
    1 punto
  18. Complimenti per la discussione Alcune banconote sono veramente belle Saluti
    1 punto
  19. 1840 Regno delle due Sicilie - Ferdinando II° - 1 Tornese
    1 punto
  20. Il materiale è ebanite (ebonite in inglese), una sostanza ottenuta nel 1843 per vulcanizzazione prolungata di una miscela di gomma naturale (poliisoprene) in eccesso di zolfo e con aggiunta di sostanze minerali e organiche per variarne la consistenza finale (è infatti nota anche con il nome di hard rubber, in inglese gomma dura). Come dice anche il nome che deriva da ebano, il colore naturale dell’ebanite è il nero ma può essere facilmente ottenuta di colore rosso scuro con l’uso di ematite. Come tale è stata usata per i gettoni di trasporto non solo in Perù ma anche in Cile e in Argentina, prima di essere soppiantata dalla plastica. Ciao apollonia
    1 punto
  21. Quando ci si confronta in maniera garbata, si cresce sempre nella competenza numismatica oltre che nel rispetto e nella conoscenza reciproca. Ben vengano quindi le osservazioni dettagliate e le risposte altrettanto circostanziate. Buone monete e buone letture a tutti.
    1 punto
  22. Ho mostrato alcune Schede turistiche che propagandavano la bellezza di molte città italiane, astenendomi da quelle pubblicitarie che segnalavano manifestazioni e mostre in luoghi anche bellissimi. La prima mostra il magnifico Golfo di Napoli, la seconda è stata emessa per ricordare il Carnevale di Putignano : troppo simpatico il viso truccato della ragazza in festa !
    1 punto
  23. Ciao @Baylon Una curiosità su questo franco del Belgio: per l'anno 1940 al D/ nella legenda troviamo le scritte: BELGIE-BELGIQUE, mentre per l'anno 1939 ci sono due varianti: BELGIE-BELGIQUE e BELGIQUE-BELGIE. saluti
    1 punto
  24. Ciao, se vuoi avere opinioni devi postare foto leggibili e non quei microbi che hai messo... e possibilmente postare nella sezione che si occupa di quella tipologia di monete.
    1 punto
  25. In effetti lo sono. Solo che, come ha fatto notare savoiardo al post # 4, le mie monete in conservazione precaria "sono monete che hanno fatto il loro lavoro", nate per circolare e che hanno circolato. Monete che portano ad un periodo storico importante, chissà in che mani sono passate... C’è anche da dire che la rivisitazione delle schede del forum che le mie monete vissute hanno determinato nella discussione https://www.lamoneta.it/topic/188860-monete-vissute-di-maria-teresa-d’austria/?tab=comments#comment-2097494 post # 7, ha permesso di mettere in evidenza errori di attribuzione del diritto e del rovescio con conseguente correzione delle schede sbagliate (vedi post # 13). E anche alcune schede del forum delle monete che posterò in questa discussione richiedono correzioni.
    1 punto
  26. Ciao Alain Confermo l'identificazione! Hai avuto fortuna, perché la cosa più visibile della moneta sono proprio le sigle TB che consentono di classificarla perfettamente! Hanno riaperto le frontiere la Francia... Speriamo di riuscire ad organizzare per vederci presto!
    1 punto
  27. Buongiorno, solo per capire e per fare esperienza anche di questa stranezza, qualcuno mi può spiegare perché solo io vedevo queste fotografie?
    1 punto
  28. Hai provato a chiedere al fornitore? Comunque a questo punto fai un reso....sicuramente è un problema causato da contatto del metallo con qualche sostanza particolare, liquida o gassosa non credo che il solo ossigeno dell'aria possa causare tale anomalia nel giro di 7-8 anni se le monete sono pulite e prive di grassi, prova ne è che non tutte lo hanno. Le capsule in plastica non fanno miracoli, sono comunque permeabili all'ossigeno però allungano il tempo di conservazione per cui bisogna vedere in che condizioni erano quando sono state inserite, forse sono state toccate con le mani o, più verosimilmente visto il tipo di difetto, sono state pulite o lucidate con qualche sostanza che, lì per lì, le ha rese molto lucenti per renderle appetibili all'acquisto, per por ridurle così dopo qualche tempo quando ha cominciato a reagire con il metallo.
    1 punto
  29. Quindi autocitandomi: C'è poi Plutarco (Questioni conviviali, VIII, 727 B) il quale riferiva inoltre che un etrusco di nome Lucio, discepolo di Moderato Pitagoreo (I sec.d.C.), sosteneva che <<Pitagora fu un etrusco; non per parte di padre, come taluni intendono, ma per essere egli nato, cresciuto ed educato in Etruria. Il discorso si basava principalmente sui simboli, come lo scuotere le coltri alzandosi dal letto, il non lasciare sulla cenere l'impronta della pentola tolta dal fuoco bensì sconvolgerla, non accogliere le rondini in casa, non passare sopra la scopa e non nutrire in casa bestie con artigli ricurvi. Lucio diceva infatti che queste cose i pitagorici le dicono e le scrivono, ma che solo gli Etruschi di fatto le osservano e le custodiscono >> . Perciò per la monetazione @okt terrei forse in considerazione anche la monetazione etrusca.
    1 punto
  30. Perfettamente d’accordo. Ritratto e rovescio sono tipici di Licinio I.
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  31. Ciao, non sono un esperto, ma seguo la monetazione milanese, concordo con la linea di @ilnumismatico con le sue considerazioni, rafforzato dal fatto che nel D/ la legenda non è FRANCISC REX come dovrebbe essere (MIR 265.2) ma quella standard +FR D G FRANCOR REX. Non so se è una discriminante sufficiente o meno però sicuramente è un fatto. Allego la mia, se può servire, come comparazione che dovrebbe essere come la tua ma messa peggio
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  32. “Ma che Te lo Dico a fare” ..?
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  33. @1412luigi ho letto anche questa tua ultima e ti dico: "At pulcrum est digito monstrari et dicier: hic est!" E' bello essere additati e che si dica: è lui [ ma lui chi? 1412Luigi ! ] (Persio)
    1 punto
  34. Salve si tratta di un Ecu di Luigi XV per la zecca di Pau come indica il segno di zecca della mucca https://en.numista.com/catalogue/pieces16362.html quindi una tipologia differente da quella in vendita nel link che è della zecca di Tolosa direi che come valore la stima non varia troppo rispetto a quella indicatale considerando l'ecu di zecca Tolosa proposto nell'altro link...comunque questo è di zecca Pau come il suo anche se in stato di conservazione decisamente superiore: https://www.ebay.fr/itm/655437-Monnaie-France-Louis-XV-Ecu-de-Bearn-au-bandeau-Ecu-1766-Pau/323880377230?hash=item4b68c65b8e:g:RlYAAOSwos5dTb9N come valore direi quindi circa la metà di questo qui proposto considerando lo stato di conservazione precario del suo esemplare.
    1 punto
  35. Un brano @sandokan da un vecchio libro
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  36. Ciao, Non seguo questa tipologia quindi posso risponderti solo in modo molto tecnico in base a quello che si vede. Speriamo intervenga un esperto della tipologia. Dalle debolezze nella battuta non è possibile capire se nella legenda possa esserci 7 o ET. Prima di C si intravede un segno di interpunzione... Non conoscendo gli stili della legenda e non avendo riferimenti fotografici nel mio database di una variante con ET, non ho conoscenze per fare ipotesi. Posso dire che sia sul MIR che sul CRIPPA sono fotografati esemplari con 7C e sempre in quel punto ci sono debolezze di conio non indifferenti. Idem per l'asta crippa 6 dove c'è un esemplare in cui non è possibile stabilire cosa ci sia nella legenda. Ho trovato il riferimento di un'asta finarte dello scorso Novembre, dove si vede abbastanza bene tutta la legenda, che termina con con 7C, con un segno di interpunzione tra il 7 e la C. Il tuo mi sembra riconducibile a questo conio... salvo smentita da qualcuno. In caso aspettiamo... ? PS: comunque esemplare mica male il tuo! ?
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  37. Per la Solennità del Corpus Domini ho scelto, prestata da una delle maggiori raccolte di medaglie papali (Ildebrando), di presentare la spettacolare medaglia annuale di Alessandro VII - Anno X (1664) in Argento. Con al verso la rappresentazione del Papa genuflesso e in processione, trasportato dai sediari e coperto da baldacchino mentre regge dell'ostensorio radiato, in adorazione del Corpo di Cristo. La solennità fu istituita da Papa Urbano IV nel 1264. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AD910/1
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  38. Ne inserisco una dell'Indocina francese che ho finito di colorare proprio poco fa! Non c'è che dire, tanto sono i colori sgargianti di questa serie (1932-1949) che sembrano finte…
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  39. Ola!! E buon Sabato a tutti... Posto l'altro esemplare, di cui scrivevo, per confrontare le lettere....facendo una rapida ricerca sul web con le lettere larghe su una ventina di pezzi visti 3 hanno sta caratteristica, tutti con i 5 petali e tutti con le lettere larghe solo al dritto.. ora però a guardar bene anche le C sono diverse e a guardar meglio a me sembra che tutta la legenda del dritto (del primo esemplare postato) abbia dei caratteri più piccoli rispetto alla seconda...voi che dite?
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  40. Ti piacciono proprio i "dong" …. vanno bene 10? questa è del 1958, piuttosto conciata
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  41. Mi hai fatto ricordare che ho nella mia modesta raccolta questa fragilissima banconota del Vietnam del nord 10 Dong del 1948
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  42. Secondo il mito il cigno era sacro al dio Apollo e per questo capace di profezia. “Si vede che io, in fatto di divinazione, vi sembro molto meno dei cigni, i quali, quando sentono che devono morire, pur cantando anche prima, in quel momento tuttavia cantano i loro canti più lunghi e più belli, pieni di gioia, perché stanno per andarsene presso quel dio del quale sono ministri (Apollon). Invece gli uomini, per la paura che hanno della morte, dicono menzogne perfino sui cigni, e sostengono che essi, cantando il loro canto di morte, cantano per dolore. E non riflettono sul fatto che nessun altro uccello canta quando abbia fame e freddo e lo affligga qualche altro dolore, nemmeno lo stesso usignolo né la rondine né l’upupa, i quali si dice che cantino per sfogare il loro dolore. Ma a me pare che né questi uccelli, né i cigni cantino per sfogare il loro dolore. Anzi, credo che i cigni, poiché sono sacri ad Apollo, sono indovini; e avendo la visione dei beni dell’Ade, nel giorno della loro morte cantano e si rallegrano più che nel tempo passato. Ora, anch’io mi ritengo compagno dei cigni nel loro servizio, e sacro al medesimo dio, e ritengo di aver avuto dal dio il dono della divinazione non meno di essi, e quindi non dover andarmene da questa vita più tristemente di loro”. (Platone: Il canto dei cigni (Fedone 84 e, 85 b) Un passo che può interessare okt per le sue connessioni filosofo-moneta. apollonia
    1 punto
  43. E' uscito un libro dedicato alla normativa riguardante le monete. LA TUTELA DEI BENI DI INTERESSE NUMISMATICO, Atti del Convegno di Studi 18 maggio 2018 - Università di Roma ''Tor Vergata'' a cura di Arnaldo Morace Pinelli, G. Giappichelli Editore, Torino 2020. Ne consiglio la lettura a tutti. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  44. Tranquillina con Apollo sul cigno BITHYNIA, Calchedon. Tranquillina. Augusta, AD 241-244. Æ (25.5mm, 6.35 g, 6h). Draped bust right, wearing stephane / Apollo, holding cithara, reclining right on swan left. Corsten 42; RG 115. Fine, green and red patina, light smoothing, area of pitting on obverse. Rare. Lot includes 19th century collector ticket. CNG 409, Lot: 406. Estimate $100. Sold for $120.
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  45. Africa Orientale Tedesca, attuali Burundi, Rwanda e Tanzania (escluso Zanzibar), possedimenti coloniali tedeschi in Africa dal 1885 al 1918. Qui sotto, 5 rupie del 1905:
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  46. 2019 - Georgia Il dollaro della Georgia, quarto e ultimo del 2019, celebra la creazione dei Trustees' Garden di Savannah, Georgia, all'inizio del '700. Una "innovazione" non prettamente statunitense, poiché gli Stati Uniti non esistevano ancora, e che, a differenza delle due precedenti, universalmente note (chi non ha mai visto una lampadina? ), credo meriti qualche riga di approfondimento A creare il giardino, nel 1734, fu James Edward Oglethorpe (1696 – 1785) fondatore della colonia della Georgia. Nel 1714, lasciato il college, Oglethorpe era entrato nell'esercito del principe Eugenio di Savoia, di cui divenne aiutante di campo, e durante la Guerra austro-turca dal 1716 al 1718 si distinse nei combattimenti contro le truppe dell'Impero ottomano, particolarmente nell'assedio di Belgrado del 1717. Dopo il suo rientro in Inghilterra fu eletto nelle liste dei Tories (i Conservatori, anche oggi al governo) come deputato del Parlamento nel 1722. In tale veste propose la creazione di una colonia nell'America settentrionale che potesse ospitare i poveri debitori insolventi e i protestanti perseguitati nel Continente. La colonia avrebbe dovuto essere costituita fra la Carolina del Sud e la Florida spagnola. Oglethorpe salpò con la nave Anne nel 1732 e giunse 88 giorni dopo a Charleston, sistemandosi nei pressi dell'attuale Savannah in Georgia, il 12 febbraio 1733. Trattò con la tribù pellerossa locale dei Muscogee (Creek) per avere terre a disposizione ed eresse una serie di fortificazioni difensive, fra le quali Fort Federica, i cui resti sono a tutt'oggi visitabili. A Oglethorpe e ai suoi colleghi e soci, riuniti nel Georgia Trust, che divenne il primo organo di governo della colonia (dal 1732 al 1752), fu assegnata un concessione regale per la provincia della Georgia fra il fiume Savannah e l'Altamaha. E fu il Georgia Trust a promuovere, nel 1734, la creazione dei Trustees Garden, il primo orto botanico del Nordamerica. Il giardino di Savannah, della grandezza di circa 10 acri, doveva essere modellato sui giardini botanici di Oxford e Chelsea, ed era anche inteso come stazione di sperimentazione agricola per i prodotti semitropicali, principalmente seta e vino, che la Georgia doveva provvedere ai suoi sponsor inglesi e alla corona. Lo vediamo in una stampa dell'epoca. Le foglie di gelso bianco importato dovevano nutrire i bachi da seta e le viti, sempre importate dovevano produrre uva nobile. Anche altri prodotti semitropicali e mediterranei dovevano essere coltivati, dalle arance ai capperi, dal cotone alle olive. L'obiettivo di questo esperimento non era tanto quello di sviluppare un'economia indigena quanto di utilizzare manodopera locale per fornire le materie prime da trasformare e consumare in Inghilterra. Erano lì per soppiantare le costose importazioni dalla Spagna e da altre aree del Mediterraneo, secondo le politiche mercantiliste delle potenze coloniali del XVIII secolo. La produzione era di grande interesse per Londra, poiché i prodotti in seta e la seta grezza erano popolari tra la popolazione inglese sempre più benestante. Il giardino, come stazione sperimentale, doveva fornire grandi quantità di foglie di gelso fresche durante la primavera alle persone assunte come fabbricanti di seta. Ancora più importante, il giardiniere fiduciario doveva fornire piantine di gelso sufficienti per la distribuzione ai coloni, che erano tenuti a piantare alberi di gelso sui loro appezzamenti come parte delle loro concessioni di terra. Ma la coltura della seta era laboriosa e richiedeva una notevole esperienza e abilità nell'allevare i bachi, che dovevano essere alimentati continuamente durante la primavera, prima di trasformarsi in bozzoli. Gli amministratori quindi fecero arrivare fabbricanti di seta italiani, per insegnare ai coloni il loro commercio. La viticoltura venne promossa in particolare da Philip Miller, capo giardiniere del Physick Garden a Chelsea, ma le viti nobili non prospererarono, nonostante l'abbondanza di uva locale. E difficoltà furono riscontrate anche nella crescita di alberi da frutto, castagni e ulivi importati. Uno dei principali motivi della mancanza di successo fu il clima. Contrariamente alle ipotesi del governanti della colonia e dei loro consulenti, la Georgia non era subtropicale ma soggetta a notevoli sbalzi di temperatura, in particolare all'inizio della primavera. Inoltre, mancava manodopera qualificata. La fabbricazione della seta a Savannah fu assillata dal conflitto costante tra gli esperti italiani e le autorità locali; solo nell'insediamento tedesco di Ebenezer, con il suo governo e la sua economia centralizzati, i bachi da seta furono allevati in modo consistente. Ma sebbene la sericoltura sia riuscita a fornire seta filata per le reti da pesca fino al diciannovesimo secolo, nella colonia non si ottennero né vino, né utili e consistenti raccolti di lino e canapa. Nel corso di un ventennio, visti gli scarsi risultati, il giardino fu abbandonato, e ora solo una targa, simile a quella di tanti altri luoghi storici americani (ne abbiamo mostrate diverse in altre discussioni), lo ricorda, nel luogo in cui sorgeva. Ma ora, a ricordare una storia probabilmente ignota anche a moltissimi americani, arriva anche una moneta Disegnata da Emily Damstra e incisa da Michael Gaudioso, la moneta raffigura una mano che pianta semi nell'iscrizione Trustees 'Garden, da cui cresce una varietà di specie che rappresentano la varietà di piante coltivate nel giardino: una piantina di arancio, sassofrasso, uva, gelso bianco, lino, pesche, olive e un virgulto giovane troppo piccolo per essere identificato. Le iscrizioni UNITED STATES OF AMERICA - TRUSTEES’ GARDEN - GEORGIA, unitamente alle iniziali degli artisit che hanno disegnato e inciso la moneta, completano il tutto. Tiratura di 399.900 esemplari per Philadelphia e 368.475 per Denver, tutti con finitura FDC, mentre a San Francisco sono state coniate 85.839 monete con finitura proof su entrambe le facce. Non conosco, al momento, la tiratura delle monete con finitura proof solo al rovescio. Questa discussione, per ora, termina qui. Nulla ancora si sa delle emissioni del 2020, e la cosa non deve stupire più di tanto, poiché lo scorso anno i dollari furono emessi a partire da settembre, al ritmo di uno al mese fino a dicembre (anche il dollaro inaugurale del 2018 fu emesso a dicembre). Sarà con ogni probabilità così anche quest'anno, e dunque a me non resta che darvi appuntamento all'autunno, ringraziandovi per aver avuto la pazienza di seguirmi fin qui petronius
    1 punto
  47. Vedere il lavoro di Valeria mi riempie di gioia e tristezza, sapendo che non è più tra noi. skuby
    1 punto
  48. Perchè questo sarcasmo? se proponi una questione in un forum dove ci sono persone gentili ed educate che ti rispondono (e nessuno di noi lo fa per lavoro, sottolineo, ma impiega qualche tempo della nostra giornata per dare risposte), non capisco come mai se non ottieni la risposta che vuoi tu - e mi pare evidente sia così - ti arrocchi. A me non cambia la vita, e nemmeno a tutti gli altri che hanno argomentato per farti capire che quello che hai non è NUMISMATICA, dopodiché se riuscirai a farti una pizza con quei gettoni ben venga. Ma visti i toni, dovresti (anzi credo tu lo abbia già fatto) rivolgerti a canali diversi da questo forum, per esempio i vari gruppi di FB. Un forum serio e autorevole come questo credo sia fatto per altre intenzioni che non siano capire se dei gadget turistici valgano 0, 1 o 20. Quindi, non me ne volere, devi ritenerti fortunato ad avere avuto decine e decine di risposte. Parlaci piuttosto di altre monete se ne hai o di cui sei curioso, vedrai che in questa comunità ci sono centinaia di persone che per il puro piacere della NUMISMATICA ti potranno aprire un mondo.
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  49. Buonasera, ho iniziato a leggere questa discussione con una certa curiosità ben presto trasformatasi in sconcerto. In particolare, ció che mi sconcerta è cosa spinga a domandare ostinatamente, in un forum avente a oggetto la NUMISMATICA, il valore commerciale ed economico di alcuni gadget, souvenir o chiamiamoli come meglio si creda, che monete non sono. Ok, mi sono detto, forse l’equivoco di chi ha posto il quesito risiede proprio nel ritenere che si tratti di monete. Poi qualcuno (più d’uno) ha fatto correttamente notare che monete non sono ma (e qui inizia lo sconcerto) non è bastato all’utente curioso di conoscerne il valore. Che un valore lo possiedano è senz’altro vero ma non è questo il luogo per attribuirglielo (non trattandosi di monete). Anche la moneta coniata dal principato autonomo proclamato dalle mie figlie di 3 e 6 anni in casa mia (non riconosciuto dallo Stato centrale, rappresentano da me e mia moglie), in cartone, con effige di bambina sul dritto e grafemi di infante in pseudo cufico al rovescio, potrebbe avere un valore economico ma non mi sogno di chiederlo qui. Soprattutto, poi, quando da una approfondita indagine di mercato posso io stesso stabilirlo in 15/20 euro. A, dimenticavo, la valuta coniata dalle mie figlie è il “comprotutto”. Saluti.
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