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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/18/20 in tutte le aree
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Il discorso sul denario di Veturio (il mio preferito in assoluto) è un po' più complesso. Come ha scritto @Rapax (del cui ritorno mi rallegro) l'iconografia monetale attraversa alcune fasi iniziali di "gestazione". C'è una prima effervescenza con tipi differenziati e oggi difficilmente interpretabili, tanto sulla monetazione in argento e bronzo cosiddetta "romano campana", di chiara ispirazione greca ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-RC ) quanto sulla sulla monetazione enea fusa, il cosiddetto aes grave ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-RRB ), inserito invece in un fenomeno monetale diffuso in ambito etrusco e italico (e qui si discute se Roma abbia ispirato gli altri popoli, o viceversa) In seguito, i tipi si irrigidiscono, con: - il viso di una divinità al dritto; - una scena di ispirazione militare (ma comunque collegata all'ambito religioso) al retro. Questo schema ripetitivo si riscontra: - sulle ultime didracme ( i cosiddetti quadrigati), tutte Giano imberbe / Giove in quadriga ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RC/24 ) - sulle ultime dracme ( i cosiddetti vittoriati), tutte Giove / Vittoria con trofeo ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A5/1 ) - sui primi denarii, tutti Roma / Dioscuri a cavallo ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A1/1 ) affincati in seguito da Roma / divinità in biga ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A1/66 ) - sui bronzi, tutti divinità / prora di nave (https://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-RRB9, http://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-RRB11 , https://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-B7 ) Preciso, per i tecnici, che le monete di cui ho postato i link sono solo degli esempi, la produzione fu molto più ampia seppure sempre con le medesime iconografie. La rigidità dei tipi non stupisce: so che era una costante in ambiente greco, perché garantiva la riconoscibilità immediata della moneta e, quindi, la possibilità di riferirla istantaneamente, a una città o uno Stato che ne garantiva l'accettazione. Se non mi sbaglio, le civette di Atene e il cavallo di Alessandro Magno sono stati riproposti per secoli. Quello che stupisce, nella storia della monetazione repubblicana, è la terza fase. A un certo punto infatti (nell'anno 137, secondo la cronologia di Crawford, RRC) due magistrati monetari decidono di abbandonare la fissità dei tipi, introducendo al retro una scena scelta da loro (cambia anche la scelta della raffigurazione al dritto, ma per il momento permane il ritratto di una divinità). Comincia qui quell'evoluzione descritta da @Rapax, che vede (caso forse unico nella storia antica) la città-Stato produrre ogni anno monete differenti dall'anno precedente. I primi due denari di questa fase sono fra i più belli mai emessi. Uno è appunto quello di Veturio, Marte / giuramento http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G144/1 L'altro è quello di Pompeio, Roma / lupa con gemelli http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G109/1 E' una scelta per l'epoca rivoluzionaria: erano ormai quasi 100 anni che Roma non cambiava i tipi delle sue monete; e anche quando nel suo lontano passato li aveva cambiati (in quella che ho definito la prima fase), aveva scelto raffigurazioni un po' standardizzate , di chiara ispirazione mitologico-magnogreca (sull'argento) o naturalistico-italica (sul bronzo fuso). Ora, invece, è diverso: Roma comincia a proporre al mondo al propria, personale iconografia. Come ha evidenziato Carandini, non è vero che i Romani difettassero di racconti mitilogici: la verità è che, con la loro mente pragmatica, il patrimonio mitologico era stato calato in una (presunta) realtà storica, integrandosi in essa; è questa fusione mitologia-storia che troviamo sulle prime monete. Tuttavia, la mentalità romana era evoluzionista in senso diverso da come intendiamo noi, oggi, l'evoluzionismo culturale. Per i moderni, evolvere significa abbattere e ricostruire; per i Romani significava conservare inalterato l'edificio, adattandolo tuttavia a usi completamente nuovi, e infine costruirci sopra (sto usando una metafora, ma è vero anche in senso letterale: nessun edificio veniva obliterato ... ). Per questa ragione, i tipi monetali introdotti "rivoluzionariamente" nel 137 a.C. furono proposti come una restituzione di tipi tradizionali, apparsi durante la prima fase. Il giuramento, in particolare, fu ripreso quasi senza modifiche dal retro dai primi aurei ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RC/22 ) mentre la lupa che allatta fu ripresa dalle didracme ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RC/8 ). Peraltro, io dubito che i due denari siano contemporanei, proprio perché il primo ripropone pedissequamente un tipo già apparso, l'altro invece rielabora un tema, "osando" allontanarsi dalla tradizione un po' di più.4 punti
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Buongiorno a tutti, non colleziono medaglie, ma qualcuna la conservo, o perché regalata o perché di famiglia, quella che vi presento invece l'ho acquistata da poco, è stato Amore a prima vista, per come è fatta ma soprattutto per ciò che rappresenta. Suggestive le tre Croci al diritto, ancor di più le tre piccole Croci al rovescio. Sacrario dei caduti di Redipuglia, Conflitto 1915-1918 Li tra gli altri è sepolto il mio bisnonno paterno Calabrese. Giovane servitore della Patria. Ciao Nonno Pasquale Saluti Alberto3 punti
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Grazie per i complimenti, sapere che qualcuno apprezza il lavoro fatto mi rende davvero lieto, a presto, Gianluigi3 punti
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Gent.mo @miroita, indubbiamente condivido con te il tuo discorso ma esclusivamente per quei Marenghi che comunque (per conservazione o rarità) non si discostano troppo dal valore del fino contenuto. Alla fine nel tuo Marengo del 1873 R ci sono, proprio come in ogni altro, 5,8 grammi di oro puro e, a mio avviso, che l'oro abbia anche oscillazioni importanti tra quando è stato acquistato e quando viene venduto poco incide sul prezzo di realizzo. Ipotizziamo che tu lo abbia acquistato con l'oro a 30 € al grammo e che oggi sia a 50 € al grammo, la differenza sarebbe di 20 € che moltiplicato per il fino porterebbe a poco più di 150€ su di una moneta che invece ne vale 10.000... (il fino pesa per l'1,5% sul prezzo?). Diverso è il discorso di un Umberto I 1882 ad esempio dove magari acquistavamo un bello SPL (o un qFDC) a poche decine di € in più del valore del fino. Usando lo stesso esempio di prima l'incidenza del valore dell'oro su questo Marengo sarebbe circa del 60% sul prezzo. In poche parole, secondo me, se si volesse speculare sulle variazioni al rialzo dell'oro lo si dovrebbe fare su monete di borsa (se si volesse rimanere su oro monetato, altrimenti andrebbero bene anche dei semplici lingotti...) e non pensare a monete rare e/o in alta conservazione dove invece il loro "valore" poco è legato alle quotazioni. Ovviamente il discorso potrebbe essere solo parzialmente vero per monete importanti e comunque dal peso del fino notevole (esempio alcuni 100 Lire VEIII?). Augurandomi di essere stato chiaro, saluto cordialmente, Massimo.3 punti
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Fatta questa lunga digressione, è possibile discutere dell'interpretazione della scena del giuramento. Infatti, le relative teoria si incrociano con quelle sulla datazione dell'aureo ove per la prima volta apparve. ‒ Generalmente, l’emissione viene datata tra il 217 e il 216, poco dopo lo scoppio della Seconda Guerra Punica. Il R/ ricorderebbe un singolare giuramento effettuato dall'esercito di Roma dopo le disastrose e ripetute sconfitte romane contro Annibale, oppure quello imposto ai socii italici perché mantenessero fede al patto che avevano precedentemente stipulato contro Cartagine (episodi entrambi citati da Livio). L’occasione sarebbe stata un invio di oro a Roma da parte di Gerone II di Siracusa. ‒ Per Mommsen la scena ricorderebbe la concessione del diritto della cittadinanza romana ai Campani e a una parte dei Sanniti, avvenuta nel 334 sotto il consolato di T. Veturio Calvino e di Sp. Postumio Albino: in tale modo il discendente del primo console avrebbe successivamente ricordato la vicenda nel suo denario del 137 (Cr. 234/1). ‒ Secondo Crawford (che colloca l’aureo al 217), è qui riprodotto il foedus Caudinum, stipulata nel 321 dal console T. Veturius Calvinus (per questo, l’iconografia sarà ripresa in seguito da un altro Veturius, con il denario Cr. 234/1, essendo la pax Caudina il prototipo, mitico e non storico, della pax Numantina). Viene tuttavia opposto che appare improbabile che Roma abbia commemorato una tale umiliazione. ‒ La Breglia ha collocato gli aurei al 290-289 alla fine delle guerre sannitiche: in tal modo il giuramento avrebbe simboleggiato la riappacificazione tra i due popoli. ‒ Per Mattingly il giuramento indicherebbe il trattato concluso nel 263 tra Roma e Ierone di Siracusa. L'incertezza è dovuta al fatto che mentre il guerriero di destra è indubbiamente un romano, quello di sinistra, barbato, non avrebbe le sembianze di un greco ma piuttosto di un italico. ‒ Altra ipotesi è che le monete d'oro siano state battute nel 209 utilizzando una parte delle riserve auree dello Stato romano (l’aurum vicesimarium, ottenuto dalla tassa sulle manumissioni, che “ad ultimos casos serbabatur” - Livio, XXVII, 10). Questa teoria è tuttavia oggi superata, perché l’aureo è paplesemnete connesso, sul piano ponderale e stilistico, con il quadrigato, che Thomsen ha dimostrato essere anteriore al denario. ‒ Per Alföldi e Thomsen (che data l’emissione prima del disastro di Canne del 216) la scena rievocherebbe la fondazione di Roma: i due personaggi in piedi sarebbero Latino ed Enea nell'atto di giurare alleanza e concordia (Virgilio, Eneide, XII, 161-215) oppure Tito Tazio e Romulo, a conclusione dello scontro fra Romani e Sanniti (Virgilio, Eneide, VIII, 639-41; in questo senso, l'Alföldi). L'occasione storica per tale richiamo mitologico sarebbe il giuramento che i soldati, sia romani che i loro alleati latini, dovettero pronunciare nella primavera del 216 (da un passo di Livio) di fronte ai loro tribuni. ‒ Pedroni collega invece l'emissione aurea all'eccezionale arruolamento dei Romani e degli alleati avvenuto nel 225, la “leva tumultuaria” considerata epocale già dagli storici antichi. In quell'anno, con il pretesto della minaccia dei Galli, i Romani conteggiarono tra tutti gli alleati il numero degli uomini in grado di essere mobilitati in caso di guerra. Un avvenimento che ha coinvolto i romani ed i loro alleati italici, un'occasione quindi che avrebbe spinto il Senato per un'emissione aurea di carattere straordinaria e di grande valore propagandistico. ‒ Campana, considerando l'elevato livello stilistico e l'accurata tecnica di coniazione, la data al 225. Secondo Crawford la moneta da 6 scrupoli varrebbe 40 assi semilibrali, quella da 3 scrupoli 20 assi (l'aureo da 30 assi, se autentico, sarebbe successivo a queste monete). ‒ Un’ulteriore interpretazione in chiave mitologica del gioramento potrebbe essere un richiamo al patto di alleanza tra i capi di Alba Longa e Roma, prima dell'ordalia tra Horatii e Curiatii (Livio I, 24). ‒ Coarelli evidenzia che, secondo Plinio, il primo aureo romano fu coniato 51 anni dopo l’argento (dopo il 269): si tratta, per l’autore, di questo aureo, che egli data appunto al 219. Infatti, al R/ è riprodotto un foedus, che veniva stipulato da due feziali, il pater patratus e un gregario, verbenarius. In effetti, le due figure di sinistra portano una veste particolare, che lascia il corpo nudo e presenta un elemento globulare alle spalle: probabilmente il cinctus Gabinus, di cui si servivano i sacerdoti, e quella in piedi è raffigurata come uomo anziano, che regge una lancia, prerogativa del pater patratus, antenata (secondo l’Alföldi) dello scettro e quindi simbolo dell’imperium. La figura di destra invece, staccata dalle altre due, è giovane e veste una corazza anatomica. Si tratta del foedus tra Romolo e Tito Tazio (peraltro, in sabino cures era il nome sia della città di Tito Tazio che della lancia), di cui esisteva un gruppo scultoreo, verosimilmente qui riprodotto, lungo la sacra via. L’aureo potè essere emesso grazie alle prime miniere aurifere cadute in mano ai Romani, ovvero le miniere di Victimulae, presso Vercelli, che sappiamo furono sottratte a Roma, da Annibale, alla fine del 218. Sappiamo da Zonara che nel 220 i due consules suffecti, Lucio Veturio Philo e Gaio Lutazio, a completamento della guerra contro i Celti della Gallia Cisalpina (conclusasi nel 222 con la presa di Milano) spinsero le conquiste di Roma “fino alle Alpi”: probabilmente è questa la data di conquista delle miniere. Quindi, nel 219, con l’oro acquisito grazie alle operazioni di Lucio Veturio Philo, fu commemorata la fine delle operazioni militari iniziate nel 225, quando i Galli cisalpini Boi e Insubri e transalpini Gesati, avevano invaso l’Italia, creando grande preoccupazione e causando una spontanea adesione degli Italici a Roma: evento cui allude la citazione dei foedus originario tra Tito Tazio e Romolo. ‒ Bernard contesta lo studio di Coarelli e sostiene la necessità di datare l’emissione del quadrigato alla Seconda Guerra Punica sulla base di tre considerazioni: gli studi metalloscopici, che hanno dimostrato come in massima parte di tratti di monete coniate con argento spagnolo; la distribuzione dei ritrovamenti (Italia meridionale, Sicilia orientale e Spagna), coerente con il teatro di guerra e la loro inusualità (spesso si tratta di teosretti conteneti solo quadrigati e in consistente numero).3 punti
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Sono usciti ulteriori 3 volumi del BDN, 2 riguardanti la Collezione Reale, uno invece il ripostiglio monetale di Palestrina (A. Campana). Per quanto riguarda la CR, il n. 52 affronta la zecca di Massa di Lunigiana (Esposito), il n. 53 la IX parte relativa alla zecca di Bologna (1700-1724, Chimienti-Vigna). https://www.numismaticadellostato.it/web/pns/bollettino/online Buono scaricamento e buona lettura (sono disponibili anche i cartacei!).2 punti
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Faccio copia/incolla da una precedente discussione (messaggio n. 11 dell'utente @dizzeta) Testone da 20 soldi, Gian Galeazzo Maria Sforza, zecca di Genova, (1488-1494), Argento gr. 13,14 diametro 30 mm D/ (biscione) IO : G3 : M : SF : DVX : M : VI : AC : IANVE : D - castello affiancato da due stelle a 6 punte circondato da 10 archetti in cerchio lineare e perlinato; R/: + . CONRADVS : REX : ROMANOR . F . S ., croce patente con stelle a 6 punte nel 1° 3° e 4° quadrante circondato da 12 archetti in cerchio liscio e perlinato; La discussione è la seguente: https://www.lamoneta.it/topic/110005-si-chiamava-ludovico-il-moro/ La moneta ritratta nel messaggio n. 11 sembra proprio quella oggetto di questa discussione. La seconda fotografia di questa discussione andrebbe ruotata di 180° Saluti2 punti
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A mio parere, questa è una delle più belle serie di monete della numismatica sia per le 2 Lire che per la Lira. E il bello è che si trovano facilmente in alta conservazione e per di più ad un prezzo "irrisorio". Le foto sono state fatte dentro l'oblò di plastica e spero che molte delle righe siano più su quella che sulle monete. Purtroppo, è più facile trovare questi esemplari "deturpati" da una pulizia sconsiderata che in bassa conservazione per usura. Del resto queste monete furono rapidamente tesaurizzate e questo spiega perché siano così comuni e così ben conservate.2 punti
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Ancora due Schede che la Telecom ha dedicato alle nostre Forze Armate : la prima alla presenza diffusa dei Carabinieri sul territorio, la seconda alla Marina Militare con l'immagine della bellissima Nave Scuola Amerigo Vespucci.2 punti
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E altre ancora. Le prime furono queste: Poi vennero queste altre, e infine le figurate come quella che ho quotato.2 punti
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1940 Occupazione italiana dell'Albania - 0,05 Lek e 0,10 Lek2 punti
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Gent.mo @miroita, ti vorrei soltanto ribadire che non intendevo polemizzare su nulla e se invece te ne ho dato l'impressione ti chiedo scusa. In ogni caso credo che i forum, così come questo, servano anche a mettere in comune esperienze e/o punti di vista diversi. Ovvio che poi ognuno prenda le proprie decisioni sul cosa e come farlo. Il mio post iniziale voleva soltanto essere uno spunto per cercare di capire qualcosa di più sulle reali quotazioni di questa moneta. Ad oggi "in mano" ne ho visti soltanto 2 di 1873 Roma e prima di seguire soltanto il cuore volevo ascoltare qualche parere disinteressato. Grazie ancora per l'attenzione, buona collezione anche a te, Massimo.2 punti
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Una bella medaglia che trasmette il senso di struggimento che si prova nel visitare quel gigantesco Sacrario, pensando a quanti giovani giacciono su quel colle che purtroppo non è l'unico dedicato a quella sanguinosissima guerra che venne concepita, in certe fasi e da certi "strateghi", come "guerra di logoramento" : e a "logorarsi" furono i nostri soldati. Accanto ai caduti vi è una sola donna che era già stata decorata della Medaglia di Bronzo al Valore per il suo comportamento in guerra, la Crocerossina Margherita Kaiser , morta durante l'epidemia denominata "spagnola" che seguì al termine del conflitto. Aggiungo due medaglie emesse per ricordare un pellegrinaggio nazionale che ebbe luogo il 4.novembre 1950, ma che a mio avviso non reggono espressivamente il confronto con quella mostrata da Litra68.2 punti
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Buongiorno a tutti, sto rivalutando i 2 Tornesi di Ferdinando II, sono d'accordo con @giovanni0770 li trovo interessanti e piacevoli da studiare. Posto nuovo arrivato in Collezione Litra68. Magliocca 7442 punti
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patine particolari che dovrebbero essere di vecchia data..2 punti
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Non ho dubbio alcuno che quelle di Vittorio Emanuele "terso" siano esenti da macchie e impurità2 punti
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Lascialo cosi Alain! La data e la sigla di zecca N per Nizza si vedono bene, quindi va bene così! Poi di Nizza non sono proprio facili da trovare....1 punto
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La prima del quartetto iniziale del mio precedente post è il precursore di tutte le schede militari italiane, la rarissima "NATO azzurra" per i test. Qualche altra militare figurata (il retro era uguale all'avanti):1 punto
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Questa è buona, anno comune, conservazione qBB valore del metallo con leggero plus. saluti TIBERIVS1 punto
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Buonasera a tutti, stasera cambiamo millesimo. Sottopongo al vostro giudizio, sempre Collezione Litra68 Piastra 120 grana 1856 Ferdinando II Per le foto un giorno forse migliorerò.. ? Saluti Alberto1 punto
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Ciao Dareios. Mi dispiace deluderti, ma ad una prima ricerca ancora non ho trovato niente. Non è un bottone delle Armi più note, facilissimi da rintracciare anche sul web. Allego ad ogni buon conto quelli di Carabinieri, Polizia e Guardie di Finanza. Ho provato anche a schiarire l'immagine, ma non ho trovato alcun particolare in grado di indirizzarmi. Mi riservo ora di guardare alcuni volumi di Uniformologia di cui dispongo ma sono manuali piuttosto generici, mostrano divise, equipaggiamenti e buffetterie ma sui bottoni in particolare trovo pochissimo. Potrebbe trattarsi di un bottone prodotto subito dopo la fine della guerra e successivamente modificato ad evitarne la genericità, oppure di un bottone da "livrea" per un Servizio di Stato, ma sono ipotesi da quattro soldi.... Comunque continuerò a cercare, Saluti.1 punto
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Complimenti @Meleto per l'indovinello. Veramente uno dei più ostici mai visti in questa discussione. Prossimamente, spero nel più breve tempo possibile, tornerò anch'io a farne.1 punto
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Abbi pazienza ma non condivido una parola di tutto quello che hai affermato. Hai fatto una "relazione" come avessi acquistato una moneta di borsa! Cosa c'entra il rialzo (o il ribasso) dell'oro sul prezzo commerciale di una moneta con valore approssimativo di 10k????? 3R. Stai tranquillo che le variazioni del tuo '73 non sono state e non saranno influenzate dalle variazioni dell' oro spot, ma ricercherei altre motivazioni/giustificazioni, di tali variazioni solo ed unicamente nel mercato numismatico. Saluti TIBERIVS1 punto
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Ricevuto modulo cartaceo per le emissioni del 23Giugno che comprende , 2 euro FS e FDC , 5 euro , 10 e 100 euro oro e Coincard 2020 .1 punto
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Il 10 centimes del Lussemburgo perchè è l'unico coniato in zecca ancora attiva (Parigi)1 punto
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A volte mi chiedo se alcune persone sanno leggere oppure hanno gli occhi nella posizione sbagliata................. È non mi dovrei stupire nemmeno se c'è chi compra certa robaccia, dopo tutto quello che è stato scritto sulle false dracme1 punto
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1/4 kreuzer Austriaco è l'unica coniata in una zecca che non esiste1 punto
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Falso moderno, secondo me. Ma aspetterei eventualmente pareri più illustri. Saluti1 punto
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Il mercato del Cordusio riparte ufficialmente domenica 21 giugno1 punto
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Il Governor indicato in firma promette di pagare al portatore a vista la somma di un dollaro per conto della Banca Centrale. Il caso (questo) ha anche voluto che la Rhodesia fosse uno stato personalistico invaso e saccheggiato da Cecil Rhodes, cui dette il proprio nome.1 punto
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https://www.lamoneta.it/topic/188939-bronzi-mitologici-di-tranquillina/page/2/#comments post # 31 apollonia1 punto
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Purtroppo io ho ancora qualche dubbio il peso può variare con quel tipo di bilancia non è affidabile sono sempre tarate più alte alcune lettere nel taglio un po impasticciate,forse perchè ultimamente ne ho visionate 2 che erano fatte di ottone ricoperte da una lamina di argento spessa e avevano il peso giusto e anche la scritta sul taglio con alcune lettere come la tua.Comunque io posso giudicare solo dalle foto tu invece la vedi di persona e sicuramente sarà autentica.1 punto
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Anche un argomento molto sottile. La chiesa crede di essere un martire e espiato per tutti i suoi peccati. Ma dall'altra parte. La sua stupidità, carattere debole e cattiva governance hanno portato a questa situazione.1 punto
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Mussolini ha finanziato i terroristi jugoslavi. Se sei interessato, leggi Attentato di Marsiglia. L'uccisione della famiglia reale è un argomento molto pericoloso. Questo problema non è discusso in pubblico. Perché? Perché sorge immediatamente la domanda sulla rivoluzione russa e su chi ha finanziato la rivoluzione. E poi si scopre che i banchieri ebrei hanno finanziato la rivoluzione Olof Aschberg; Jacob Henry Schiff. Puoi leggerlo in un libro pubblicato in Inghilterra. E immediatamente uno scandalo inizia con accuse di anti-simitismo. Credimi. Non c'è bisogno di parlare di questa verità sul forum.1 punto
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C'è da dire che se la zecca le confeziona in un certo modo e poi i venditori le aprono e le smistano nelle capsule, qualcosa di brutto può sempre succedere. L'ideale è comprare le confezioni ufficiali.1 punto
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TAGLIO: 2€ CC NAZIONE: Germania F (Stoccarda) ANNO: 2006 TIRATURA: 7.476.120 CONDIZIONI: MB CITTÀ: Muggiò (MB) TAGLIO: 2€ ordinario NAZIONE: Austria ANNO: 2006 TIRATURA: 2.420.000 CONDIZIONI: BB CITTÀ: Muggiò (MB) TAGLIO: 2€ ordinario NAZIONE: Olanda ANNO: 1999 TIRATURA: 9.981.500 CONDIZIONI: MB CITTÀ: Muggiò (MB) TAGLIO: 2€ ordinario NAZIONE: Lituania ANNO: 2015 TIRATURA: 25.042.000 CONDIZIONI: BB CITTÀ: Muggiò (MB) TAGLIO: 2€ CC NAZIONE: Grecia ANNO: 2004 TIRATURA: 35.000.000 CONDIZIONI: BB CITTÀ: Muggiò (MB) Rotolino fortunato...1 punto
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Mi pare un discorso equilibrato per un collezionista. I soldi vanno spesi con attenzione e gli errori del passato mi insegnano di non pensare col cuore ma spietatamente con occhi e testa1 punto
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Salve. innanzitutto complimenti a @Viribus UnitisUnitis e a @Giov60per le ricostruzioni. Ipotizzo che il seguente volume: Renzo Bruni, La verifica delle monete a Modena dal XVII al XIX secolo possa essere un'utile approfondimento delle ricostruzioni fatte qui. Dico bene? Siete d'accordo?1 punto
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Nell'anno 1622 venne aperta un'apposita Officina Monetaria, quelle del R° Arsenale per battere le monete da Due Grani....prima con il motto POPVLORVM QVIES, Rarissime, e poi la PVBLICA COMMODITAS....e se notate il dritto del POPVLORVM QVIES, ha la stessa testa di Filippo IV utilizzata per la Pubblica. [.....] ai mastri di banca Matteo Catuogno e Germano Pacifico, si dava la possibilità di fabbricare moneta di rame a getto e a cola; i suddetti erano persone pratiche nella coniazione mediante questo sistema e venne risoluto che ad Essi si mettessero a disposizione i locali della fonderia del R°Arsenale; la coniazione doveva interessare monete di rame da due Grana.1 punto
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Oppure su un supposto tabellone (antesignano di quei contenitori verticali a schede che segnalavano ogni giorno all'Ufficio del Personale l'elenco dei Presenti e degli Assenti) con questi gettoni si indicava anche il motivo per cui un addetto era assente (Malattia, Infortunio, Ferie, ecc.).1 punto
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TAGLIO: 2€ CC NAZIONE: Lussemburgo ANNO: 2012 B TIRATURA:722.500 CONDIZIONI: B CITTÀ: Muggiò (MB)1 punto
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Il discorso del peso è quasi "irrilevante" perché erano monete di valore fiduciario - FIDES PUBLICA per l'appunto - il valore non riguardava l'intrinseco ma il mero valore facciale, da ciò ne deriva una inaccuratezza nel pesare i tondelli prima della battitura. Doge921 punto
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