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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/27/20 in tutte le aree
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e sì... “domani (21 maggio) mattina avrò un incontro con un esperto e può darsi che abbiate ragione voi. Vedremo. Incrocio le dita”. e sì... oltre un mese di vuoto, la sentenza sull’identificazione è stata emessa. O meglio penso che il signor Zappa già conoscesse tutto di questa moneta importante in oro certo. Non capisco come abbia potuto, con la sua richiesta, coinvolgere esperti lamonetiani di grosso calibro chiudendo il tutto senza dare, doverosamente, la risposta. Mi sa che la moneta non fosse neppuro d’oro. Un leggero microm di materiale nobile a copertura di un tondello di ferro. Io, per natura, non sono una prevenuta. Leggo, analizzo, sintetizzo, dico la mia. Non si gioca con chi, con esemplare altruismo, dona il suo tempo a beneficio di chi fa una richiesta di identificazione. Buona serata a tutti.2 punti
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Da uomo libero, tu puoi spendere il tuo denaro come vuoi. Ma in questo sito si parla di collezionare monete : monete antiche e moderne che sono tutt'altra cosa dalle patacche in purissimo argento che a te piacciono, ma che pagherai un prezzo sprositato e che non recupererai mai nel caso un domani volessi venderle, perché si tratta di robaccia che non interessa a nessun collezionista serio. Poi, de gustibus .2 punti
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SVIZZERA - ANNIVERSARIO DELLA CONFEDERAZIONE - 1291 - 1941 - 5 FRANCHI2 punti
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E ancora, tornando al classico Achille, ecco il dio metallurgo Efesto che sotto lo sguardo attento della Pallade Athena, lavora di tenaglia e martello all'elmo che sarà dell'eroe: su questo bronzo - un medaglione di Settimio Severo - l'artista ritrae il dio mentre applica all'elmo corinzio uguale a quello che indossa la dea, la cresta imponente. In realtà più spesso vediamo la dea che porta sul capo il κάσκα κορινθιακή, il kaska korinthiakè di Pericle e dei trecento spartani che si immolarono alle Termopili, privo di quello spettacolare ornamento che è la cresta. Come si usava in tempo di pace, anche qui Athena porta l'elmo ruotato indietro sulla nuca (in tempo di guerra invece il coppo veniva calato sul viso e lo proteggeva pressoché interamente: la fronte era coperta fin sugli occhi; sul lungo nasale convergevano i paraguance che poi scendevano giù fino al mento; una proiezione ricurva copriva la nuca, come nella "galea" romana, nel "morione" dei conquistadores spagnoli e nello "stahlhelm" tedesco. Ecco l'artistico bronzo: non essendo registrato nei maggiori cataloghi, mi aspetto che i più esperti dicano qualcosa in proposito Moesia Inferior, Marcianopolis, Septimius Severus (AD 193-211). Medaglione, 42 mm, 52.54 g.. Magistrato Aurelius Gallus. ΑV K Λ CEΠ CЄVΗΡΟC Π, busto di Settimio Severo laureato, drappeggiato e corazzato a ds. / V AV ΓAΛΛΟ • MA-PKIAN, Efesto seduto a destra su un cippo marmoreo, impugna il martello e applica la cresta all'elmo corinzio forgiato per Achille; di fronte a lui Athena in piedi a sn. con lancia e scudo, approva il lavoro del dio metallurgo, il braccio destro poggiato sulla colonna. All'esergo: OΠOΛΙΤΩΝ. Varbanov -. AMNG -. BMC . ......... ACSEARCH.info presenta poi un secondo esemplare all'asta di Heritage Auktions Inc., 3040 del 9.04.2015, lotto 29165 (anche su questo mi aspetto i pareri dei più esperti): LYDIA. Thyatira. Septimius Severus. 193-211 AD. AE Medaglione (46mm, 53.68 g). Asiaticus Hermogenes, stratega. Busto laureato, drappeggiato e corazzato a ds. /EPI CTPA•A-CIATIKOV EPMOGEN(OVC), Efesto seduto su un cippo marmoreo a ds. rifinisce col martello un elmo corinzio poggiato su una colonna; gli sta di fronte Athena armata di lancia e scudo, il braccio destro poggiato sulla colonna. In esergo: QVATEIPH•/NWN in due linee. Estremamente raro, secondo esemplare conosciuto. Dalla Garth R. Drewry Collection. Ex Marcel Burstein Collection (Peus 366, 25 October 2000), lot 738. ...... E ancora: Perga, Pamphilia, Philippus II, 244-249, AE (g.6,29. mm.23). AU K M IOU SEOU FILIPPOS S, busto drappeggiato e laureato di Filippo II a ds., sotto un globo / PERGA-I-WN, Efesto metallurgo seduto su un cippo a ds. lavora allo scudo di Achille. SNG BN 520 f.; SNG PfPs 405. ......... Dal bronzo alla tela: Giulio Romano, 1492-1546, "Efesto forgia le armi di Achille" Felice Giani, 1802 ca, "Vulcano mostra a Teti le nuove armi di Achille". ........ Alla prossima HIRPINI2 punti
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Ma si ... la penombra di una osteria ... l'ora tarda, ... l'oste distratto che spera di trombarsi la cameriera prima di chiudere, ... quella che spera di evitarlo, ... la moglie che li tiene d'occhio .... tutti e tre avrebbero potuto accettare quella monetina dall'ultimo avventore. Monetina poi che il giorno dopo sarebbe stata eventualmente data come resto a un "chioc".2 punti
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E' spuntato fuori nel corso dei lavori di archeologia preventiva propedeutici alla posa dei cavi della rete del gas in via Ponte Romano. Quando a Porto Torres si scava nei pressi del cuore dell'antica Colonia Iulia Turris Libisonis le sorprese sono sempre dietro l'angolo. O meglio, sotto qualche metro, decimetro di terra, di asfalto. E' così anche stavolta. Un raffinato mosaico policromo caratterizzato dalla presenza di motivi decorativi geometrici complessi, da una fascia a trecce da un lato e da un ampio spazio bianco dall'altro, è spuntato fuori nel corso dei lavori di archeologia preventiva propedeutici alla posa dei cavi della rete del gas in via Ponte Romano, nel tratto prospiciente il palazzo della Soprintendenza ABAP, dall'impresa specializzata "Luciano Sini srl" sotto la direzione scientifica della referente della sede operativa di Porto Torres della Soprintendenza Nadia Canu, con responsabile archeologo Antonella Pandolfi e archeologo-addetto ai rilievi Vincenzo Nubile. Il mosaico realizzato attraverso l'utilizzo di tessere di mille colori, dal rosa all'amaranto, dal rosso al nero, dal bianco all'azzurro al bruno, ricorda altri già scoperti in passato a Porto Torres. Quella riemersa finora è solo la porzione di un pavimento che forse prosegue anche nelle parti limitrofe ancora da scavare e decorava un grande ambiente di un edificio di media età imperiale, la cui estensione è ancora solamente ipotizzabile. Costruzione sulla quale in epoca successiva, in una fase tardo-imperiale/altomedievale, venne tirato su un nuovo edificio riutilizzando con ogni probabilità materiale della costruzione precedente e basoli di strada. Il mosaico è infatti venuto in luce all'interno di un vano dopo la rimozione di un potente crollo dove spiccavano diversi elementi strutturali e grandi blocchi quadrangolari. Soltanto la prosecuzione delle indagini potrà chiarire le dimensioni del mosaico e della stessa costruzione. Questo pavimento era parte di un edificio fisicamente vicino al cosiddetto quartiere Maetzke, un'area caratterizzata dalla presenza di abitazioni di grande pregio edificate su terrazzamenti sfruttando il dolce declivio del colle del Faro, come la Domus del Satiro e la Domus degli Affreschi. Zona caratterizzata da edifici importanti, collegata da strade i cui resti sono riemersi anche nel corso dei lavori per la realizzazione dei parcheggi de La Piccola, una quindicina d'anni fa, quando riemersero resti di edifici con funzione pubblica forse legata all'attività portuale e, più in alto, dalla presenza di una monumentale costruzione con carattere verosimilmente pubblico, scoperta nel 2006 e scavata nel 2009 tra Via delle Terme e Via Petronia, quindi a pochi metri dal nuovo ritrovamento, una campagna quella del 2009, che regalò straordinarie scoperte come le statue di Ercole e di due personaggi che indossano le corazze da parata, probabilmente due imperatori o comunque personaggi di alto rango. Un'area, nel complesso, che si affacciava sul porto della Colonia Iulia, e con la sua magnificenza costituiva il manifesto della politica di comunicazione della grande potenza della Roma imperiale. https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2020/06/25/news/archeologia-a-porto-torres-riemerge-un-prezioso-mosaico-romano-1.39008180/amp/ Porto Torres, il mosaico scoperto a "Turris" risale al III secolo Il mosaico policromo rinvenuto in via Ponte Romano nel corso dei lavori di archeologia preventiva propedeutici alla posa dei cavi della rete del gas ora ha una datazione: risale alla metà del III secolo, di chiara età imperiale. Si tratta di una porzione di pavimento, parte di una lussuosa abitazione privata paragonabile a quelle scoperte nel corso delle indagini effettuate dalla Soprintendenza in passato, quali la domus di Orfeo e la domus dei Mosaici marini caratterizzate dall'influenza della scuola africana. Secondo alcuni studiosi il nome "Turris" dell'antica Colonia Iulia Turris Libisonis deriverebbe dalla presenza di una torre nuragica, collegabile ad una popolazione conosciuta dagli antichi come "libica" che stabiliva quindi un legame antico del Nord Africa (Lybia) e la seconda parte del toponimo (Libisonis). In età romana, era uno dei centri urbani più importanti in Sardegna, l'unica Colonia dell'isola citata dalle fonti storiche, popolata con cittadini romani e fulcro di fiorenti traffici e rapporti con Ostia e gli altri principali porti mediterranei. La scoperta che rivela elementi decorativi mai documentati a Porto Torres rappresenta un patrimonio storico e culturale ben conservato e di alta qualità che merita di essere musealizzato e reso fruibile. I suoi colori tra figure geometriche e clessidre, emergono in tutta la loro bellezza, e nei prossimi giorni il soprintendente Bruno Billeci fornirà ulteriori dettagli di una scoperta fatta a seguito dei lavori dell'impresa specializzata "Luciano Sini", sotto la direzione scientifica della referente della sede operativa di Porto Torres della Soprintendenza Nadia Canu, con responsabile archeologo Antonella Pandolfi. https://webapi.unionesarda.it/articoloamp/cultura/2020/06/26/porto-torres-il-mosaico-scoperto-a-turris-risale-al-iii-secolo-8-1033430.html2 punti
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Voglio condividere l'arrivo in collezione di questa "enorme" moneta sabauda, 11/13 mm di diametro per un peso di ben 0,36 Gr. Si tratta di un obolo di viennese del II tipo di Amedeo IX, purtroppo le sue piccole dimensioni non permettono di riconoscere il segno di zecca, dovrebbe essere dopo il nome del Duca, ma il tondello è stretto in quel punto. Sulle ordinanze di coniazione viene chiamato mezzo viennese, è indicato invece come obolo nei rendiconti di battitura, venne coniato a Bourg (10 marchi) ed a Torino (200 marchi) a 516 pezzi al marco ed ad un titolo di denari 0,22 . Questo secondo tipo si differenzia dal primo per avere le impronte inverse, il diritto con la croce ed il rovescio col nodo. Monetina difficile da rintracciare, anche se le foto non rendono la conservazione è molto bella, cosa difficilissima su questa tipologia.1 punto
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Buonasera Raffaele, appena possibile faccio foto ravvicinate dove si vede meglio. ? Saluti Alberto1 punto
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Boh, è già il secondo utente in poco tempo (o è sempre lo stesso?) che si fa queste fisime mentali sul titolo dell'argento di queste monete per collezionisti... potrei forse capire il discorso se fossero in oro, ma l'argento vale 50 centesimi al grammo e in queste monete il fino contenuto è, quando va bene, il 10% del prezzo a cui vengono vendute. Che senso avrebbe per una zecca speculare per qualche decina di eurocentesimi di metallo quando la moneta viene poi venduta a svariate decine di euro??1 punto
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…. sorellastra…. quella cattiva che entra a gamba tesa ( meglio… a stinchi tesi… ) Questo mi fa venire in mente che devo ancora pubblicare qui quel piccolo studio in merito… in modo che sia tutto chiaro. un cordiale saluto, Enrico P.S. adesso mi ricordo perché non l'ho più pubblicato… avevo chiesto, anche in qualità di autore di pubblicazioni e libri , più spazio per poter inserire molte foto in uno o pochi post, ma.…. niente1 punto
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A peso pieno fanno € 4.65. Considerando che di solito vengono comprate ad un 20% in meno circa saremmo a 3.74, per quello dicevo circa 4.1 punto
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Un po' sottopeso e in questo stato di conservazione, credo una 50ina di euro, ma sulle quotazioni mi rimetto sempre ai più esperti. In ogni caso il discorso del valore affettivo per noi è il più importante e ti fa onore. Ti saluto1 punto
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Altri due leoncini, il primo ex collezione AZ, il secondo ex collezione AAZ... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Sorelle o no? @gionnysicily@babelone @vitellio@odisseo@acraf@deadhead@ponziopilato Questo sotto è il lotto 63 della Nomos 20: Ciao a tutti ES1 punto
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Complimenti per la passione,pazienza e precisione nell esporre la storia di una moneta,il suo periodo storico e i personaggi dei tempi che furono...grande stima.. salutoni✌️ Caravelle821 punto
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? Perfetto e alla velocità della luce (non ti dico il tempo impiegato da me). Pensavo che lo stile dorico, ionico e attico ci fosse solo nei capitelli, ma invece anche nelle porte (architettura antica). Al prossimo "umoristico"... ?️ da apollonia PS. Il mio messaggio ha ora il n. 17071 (palindromo)1 punto
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La filiera produttiva di una moneta è laboriosa ed articolata, e non c'è un momento o una causa precisa per questo particolare difetto. Come ti è stato giustamente spiegato, il processo produttivo del tondello era già impreciso, seppur migliorato molto durante l'ultimo trentennio, in particolare dagli anni '70 del secolo precedente. Tuttavia la coniazione veniva effettuata ancora da macchine non particolarmente precise, e questo influiva sia sul tondello, sia sullo stato e sull'efficienza dei conii (questo della serie dell'aquila sabauda non era particolarmente problematico come, ad esempio, quello della serie cinquantenario), e quindi sulla qualità finale della moneta (ad esempio questa tipologia soffre di debolezze, tanto per fare un esempio. Vedi foto del 2 lire allegata, dove c'è una debolezza di conio che affligge la parte bassa sinistra dell'aquila, nella zona tra la zampa e la coda). Riguardo alla tua moneta, ad esempio, sempre in relazione ai problemi di tondello, si può osservare come il ciglio del bordo presenti simili difetti in altri punti, seppur davvero minimi (te li evidenzio nella foto). Essendo questi parte dei difetti congeniti, non influiscono sulla conservazione ma solo sul valore economico finale. Da qui risulta chiaro come l'assegnazione "dell'eccezionale" implichi l'assenza assoluta di questi difetti (un'eccezione, appunto, alla norma), e che il solo parametro della conservazione sia assolutamente insufficiente per meritare questo aggettivo.1 punto
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Per me è bella ed in quanto a rarità se ne vedono poche sul mercato numismatico :esamina acsearch , coinarchives ed ebay. Salutoni odjob1 punto
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Ma anche pagare un pezzo d'argento (sia pure ben confezionato) il decuplo per avere poi in mano il solo valore della materia prima... penso darebbe fastidio. E' solo un affare per chi lo propone. Per quanto affascinati da queste "porcherie", alla fine, ci si pente sempre.1 punto
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Beh ... hai tutto il tempo per pensarci se tu volessi acquistarla. Forse tu l'hai vista in negozio prima della sua offerta in asta. Non è tanto l'inversione di lettere che porta dei dubbi ( che conosciamo come errori di incisione di conio in monete certamente genuine), ... e neppure l'immagine del patriarca .... anche se certi particolari, come le dita delle mani destano perplessità ... Sono soprattutto le lettere, la loro forma, i loro contorni, che danno da pensare. La fotografia non aiuta. Se non venisse proposta a quel prezzo ci farei un pensierino, per vedere se è un interessante falso d'epoca. Ma a quel prezzo no, mi accontento della foto. anche se mi rimane il dubbio.1 punto
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Buonasera, in questa discussione che è un amalgama di molti ingredienti diversi di pensiero, un vero e proprio zibaldone insomma, personalmente mi sono ispirato alla numismatica celebrativa dei miti e degli eventi storici più suggestivi dell'antichità classica. Dopo avere parlato attraverso le loro monete della Pallade Athena, del suo protetto Odisseo, delle sirene e di quant'altro è scaturito dalla prima moneta con la quale la nostra @Lucreziamaria ha aperto questa discussione che intitolò "Minerva testa", ho pensato all'Iliade... Perciò ho postato una prima moneta che ci ha presentato il pelide Achille nel momento drammatico della uccisione dell'eroe troiano Ettore. Ora, ancora pensando a lui posto un'ancora più suggestiva moneta, un bronzo che sicuramente molti di noi conoscono, ma che merita di essere rivisto. Questo è l'antefatto: Achille, non sapendo della morte dell'amico Patroclo, si aggira inquieto davanti alla tenda quando giunge Antiloco e lo informa sui fatti: Patroclo giace esanime e si combatte ormai per il suo cadavere. La disperazione di Achille giunge alle orecchie della madre Teti, la più bella delle Nereidi, che corre a rincuorare il figlio: vedendo che egli è irremovibile nel suo intento di vendetta, a costo di pagarlo con la morte, annunciata dalla profezia, si reca da Efesto, dio del fuoco, delle fucine, dell'ingegneria, della scultura e della metallurgia. Là chiede che le vengano forgiate armi divine: il dio si mette subito al lavoro e forgia armi bellissime, tra le quali uno scudo d’oro intarsiato con figure rappresentanti le varie attività umane. In questo bronzo di Filippo I Arabo a dir poco stupefacente, creato certamente da un grande artista, è ritratto il momento fatale della forgia di quelle armi. Davvero sembra di vedere i metallurghi dalle forti braccia muoversi plasticamente nel battere il ferro poggiato sull'incudine: Philippus I Arabus, AE 35, Ancyra, Phrygia. 244-249, g. 16,63. Magistrato P. Aru. Zoilos, primo arconte di Ancyra. AVT K M IOVΛ ΦIΛIΠΠOC, busto laureato, drappeggiato e corazzato a destra. / EΠO AΡ ZΩYΛOY AΡX A TO B, Efesto seduto a ds., tiene tenaglia e martello, il Ciclope stante a sn. col martello, tra di loro un incudine; sul fondo Athena elmata stante a sn. All'esergo: . . (Winterthur G6997; ANS 1974.226.101) HIRPINI1 punto
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Se dovessi classificare la moneta le darei come grado di conservazione qSpl con la nota: moneta pulita.1 punto
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Il problema, mio caro amico, è che "stemmari vaticani" non ne esistono... Esiste l'ottima iniziativa (privata) di un validissimo e noto artista araldico che ricerca, disegna e pubblica raccolte omogenee per epoche e territori: libri assai utili ma, per forza di cose, inadatti a cercare da zero e senza alcun riferimento uno stemma "anonimo" come questo postato da @silviag17 Ciao, saluti ricambiati1 punto
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Purtroppo la moneta è rovinata dalla pulizia. Gli "hairlines", essendo delle asportazioni di metallo (sia pur infinitesime) non verranno cancellate dalla ripatinatura (anche perché l'alluminio tende ad opacizzarsi, più che a patinare...). Qui sotto ti posto per confronto un q.FDC periziato NIP:1 punto
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Non è il primo, e non sarà neppure l'ultimo sistema per buttare soldi dalla finestra ( o meglio buttarli in tasca ai soliti "noti") saluti TIBERIVS1 punto
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Buonasera okt, cercherò di non sbagliare più, conosco bene la lingua italiana, non è così facile come sembra, anche per gli italiani e difficile, in particolare i verbi, ??????1 punto
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A mio parere, è una bella moneta. SPL. La patina originale ritornerà. Chissà se si vedranno meno i micrograffi.1 punto
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In questo caso ti perdono! ? E' che soffro moltissimo quando vedo o sento storpiare la nostra bella lingua o inquinarla, come fanno molti, con barbarismi inutili !1 punto
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@Adelchi66 cosa intendi per “un pezzo di metallo molto triste”? dalla foto pare un lavoro eseguito a titolo personale a imitazione di due classiche figure che vediamo frequentemente su molte monete greche. Se non fosse stato classificato come presunto bronzo, avrei detto su pietra. Non avendo nulla della moneta, forse era da postare in Altre Sezioni ad es. arrcheologia. Però... un giorno mi mostrarono, un anello tondo, di circa 6/7 centimetri di diametro dicendoni che si trattava di una moneta africana, autenticata (di recente mi sono beccata una cordiale girata -osservazione- da Hirpini, frenandomi per un mio affrettato giudizio). Spero che le nostre supposizioni siano ribaltate. Una domanda @mimmo canino. Che spessore ha questo oggetto?1 punto
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Afrodite rinfrescata dopo il bagno [Bronze objects] ROMAN. Bronze statuette of Aphrodite. Circa 1st-2nd century AD. Height 145mm. A solid cast figurine of Aphrodite, after the 4th century BC Greek original. Aphrodite stands fresh from her bath, nude, controposto with her right knee forward, while wringing out her wet braids. Her facial expression somewhat vacant, but the body beautifully modeled. A well preserved specimen of a popular Roman bronze statuette. Cf. Collection Dutuit, 28. Variegated green patina, worn down to red in spots, a few areas of heavier corrosion, especially the left foot. Sale: CNG 72, 14 June 2006, Lot: 2890. Estimate $2500. Sold For $2200.1 punto
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Buona serata Non appartengo a coloro che apprezzano questo tipo di emissioni Certo hanno un valore, dal momento che sono in argento e per di più rappresentano una valuta ma, a conti fatti il costo di acquisto è ben superiore .... sia al valore dell'argento e non parliamo della valuta che, ovviamente, è solo figurativa. Chi mai spenderebbe come moneta quella da 2 pound inglesi, in argento del peso di un'oncia, che ricorda 007 se l'ha acquistata a €. 129,95? Non mi esprimo su quelle colorate. Sono, a mio avviso, semplicemente il frutto di una operazione commerciale-speculativa fatta da zecche che sfruttano i più svariati temi (alcuni improbabili) e ricorrenze varie, per attirare acquirenti, facendo leva su iconografie piacevoli (talora) o artistiche (talora). Se piacciono a qualcuno che le acquista, tanto meglio, ma di numismatico - per me - hanno nulla ... potrebbero fare dei lingottini e sarebbe lo stesso. Possono appagare qualcuno attratto da un personale lato estetico, ma nemmeno tanto. saluti luciano1 punto
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Buongiorno, nel periodo Covid ho aggiunto anche questa in collezione...anche questa scovata in un altro continente, ora tornata a casuccia FEDINAN 1797...il dritto sempre deboluccio il rovescio è già meglio...ecco le foto: Saluti.1 punto
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Buongiorno a tutti, a prima vista sembrava un marziano.. ? Sono d'accordo con @Asclepia potrebbe essere un fiore ? impresso male. Saluti Alberto1 punto
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Perdonatemi il "salto in avanti" nel tempo, ma mi sembra giusto che l'abbandono di questo sistema iconografico fu avviato da Silla. In primo luogo egli adottò iconografie innovative, come nel denario con la doppia cornucopia: Ma soprattutto iniziò non solo ad alludere a fatti contemporanei, addirittura a rappresentare se stesso, sia pure (forse) solo sotto forma di statua: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G257/11 punto
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Per me è un leone e non un cinghiale. Il problema è che la moneta molto consunta è anche ribattuta. Potrebbe essere anche questa di cui sotto allego foto.1 punto
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Come ti hanno suggerito...Il pagani Prove e Progetti è un testo fondamentale, anche se ormai in certe parti è superato. Ti consiglio di reperire il mio volume su prove e progetti di casa Savoia. Lo trovi anche a poco prezzo ma ti posso assicurare che per la parte di casa Savoia può sostituire degnamente il Pagani. Lo stesso dicasi per prove e progetti della Repubblica Italiana, Napoleonidi e periodo risorgimentale, ma questi sono stati elencati in altri miei volumi. In più puoi trovarci passaggi d'asta, BIBLIOGRAFIA accurata e aggiornata. Anche Il volume del Montenegro per le prove di Casa Savoia è consigliabile..e costa anche questo molto poco. E suggerisco anche i volumi dell'Attardi. Consigliare nel 2020 solo il Pagani, che ripeto, è per me OPERA FONDAMENTALE, lo ritengo molto riduttivo. Cordialmente Domenico Luppino1 punto
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anni fa... anni fa esisteva il convegno di Riccione...1 punto
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L'avanzamento della scienza ha cancellato la pulcritudine. Ci resti tu, Lucrezia, ecco una poesia..molto OT LUCREZIA Lucrezia, tu sei ghiaccio al Grand Marnier sei un tango ballato sulla luna... sei un bacio accennato sei abbraccio dolcissimo e sfiorato... sei nuova giacca antica e vaporosa sei Otto Marzo e fiori di mimosa... sei tempesta di sguardi e sei rosa selvaggia in mezzo ai cardi... mangi solinga pizza e patatine e sogni il sole e il vento e la pelle e la sabbia e un nuovo amore che si tuffi d'incanto fra i ventricoli e gli atri del tuo cuore.1 punto
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Questi gettoni erano dati come salario ai lavoratori della piantagione che potevano usarli come moneta nelle strutture aziendali. Pagando i lavoratori in questo modo anziché in contanti, i datori di lavoro costringevano in pratica i dipendenti a spendere i loro soldi nei negozi aziendali rendendoli ancor più dipendenti dal padrone. Un’ulteriore forma di sfruttamento del lavoratore. Avevo già parlato di questi aspetti nelle discussioni https://www.lamoneta.it/topic/177453-gettoni-del-guatemala/#comments https://www.lamoneta.it/topic/178375-gettoni-della-costa-rica/1 punto
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