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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/29/20 in tutte le aree
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Cari Lamonetiani, nel sistemare e riclassificare la collezione cartacea in mio possesso, ho ritrovato questa banconota. Faccio questa piccola incursione nella cartamoneta per mostrarvela. Spero Vi piaccia:6 punti
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Bravo @Litra68, la vicinanza a quei luoghi ti spinge sempre più a studiarne gli avvenimenti storici. Ottimo e complimenti davvero. La parte più meridionale del Regno, venne conquistata mesi prima, la città di Napoli il 14 maggio 1503, e Gaeta rimase l'ultima roccaforte dei francesi, che comunque furono costretti alla resa. Napoli e il sud diventa vicereame spagnolo per circa 200 anni. Il trattato di Lione, nel 1504 lascia a Ferdinando Il Cattolico il regno di Napoli in cambio del riconoscimento dei diritti di Luigi XII sul ducato di Milano; pertanto Ferdinando assunse anche il titolo di Re di Napoli. Ed è priprio in questi 200 anni che prossimamente vedrete pubblicate e catalogate tutte le monete battute a Napoli dai Re di Spagna.....una gran insieme di monete e di vicende storiche.5 punti
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Io gli direi semplicemente che ti permette di riappropriarti della nostra storia, delle proprie radici e identità, di conoscere veramente chi siamo stati e siamo e non e’ poco ...5 punti
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Salve a tutti, questo post mi è stato ispirato da un tizio con cui ho litigato su Instagram, in quanto mi ha conisgliato di lasciar stare una materia "inutile" come la numismatica e le "monetine" di cui essa si occupa. Ciò mi ha invogliato a scrivere una serie di motivi per cui la numismatica ha un'importanza storica enorme. Infatti essa non solo ci dà tante conoscenze e tanti spunti per approfondimenti culturali, ma spesso le "inutili" monete sono fonti storiche essenziali. Infatti è solo grazie a loro se conosciamo: molti dati cronologici e geografici del regno greco-battriano (250-120 a.C.) i nomi dei primi re delle tribù Yuezhi che invasero il regno greco-battriano l'aspetto dell'Arco di Augusto in Roma la data esatta della costruzione dell'anfiteatro romano di Rimini (grazie ad una moneta trovata nella malta) gli usurpatori romani non citati dalle fonti scritte (Domiziano II e Silbannaco) i limiti dell'esplorazione dell'ammiraglio Zheng He in Africa orientale (XV secolo) Sicuramente ci sono tantissimi altri elementi da aggiungere a questo (finora piccolo) elenco: spero nel vostro contributo. Così avremo uno strumento con cui far ricredere i detrattori della nostra amata numismatica.4 punti
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Furono loro due, Ferdinando e Isabella (Elisabetta) i protagonisti dell'inizio di questo lungo periodo di dominazione spagnola, nell'Italia meridionale.3 punti
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Ciao, le giustificazioni culturali da voi citate sono sicuramente condivisibili, ma temo che poco importino ai detrattori della numismatica. Volendo fornire una risposta più concreta e comprensibile ai più, credo che le monete siano un hobby che pur non essendo un investimento in senso stretto (che genera profitto), hanno una svalutazione assai limitata rispetto a tante altre cose in cui si spendono cifre folli per poi avere una svalutazione vicina al 100% in pochi anni (es. prodotti tecnologici). Un’altra risposta è che i gusti sono soggettivi e non si possono definire inutili gli interessi altrui. Saluti, Giacomo3 punti
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Salve ragazzi dopo un po' di tempo rieccomi qui con un esemplare piastra 1790 C. C. Ovviamente spero di farvi cosa gradita mostrandovela e ne farete voi a me condividendo i vostri pareri. Grazie mille3 punti
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1942 Colonia di Mozambico, escudos 2,50 - argento 650.3 punti
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Per quanto mi riguarda, invece, non riesco francamente a capire per quale motivo si debba così spesso pensar male. Addirittura giungendo ad ipotizzare che il nuovo utente @Arturo Zappa già sapesse, prima di aprire questa discussione, che la moneta non era autentica, e (quindi) che l'apertura stessa della discussione sia stata solo una burla. A mio avviso è maggiormente probabile che abbia ragione @TIBERIVS: l'esito della perizia deve essere stato negativo e probabilmente al nuovo Utente è (comprensibilmente, aggiungerei) passata la voglia di parlarne. Ma, sempre con riferimento a questa ipotesi, non capisco francamente cosa lo stesso Tiberivs ci trovi tanto da ridere (stando almeno all'uso smodato di emoticon, o emoji, come dir si voglia). Purtroppo, alcuni (sia ben chiaro, non tutti, e nemmeno ritengo la maggior parte) dei cosiddetti "esperti lamonetiani", spesso si mostrano eccessivamente diffidenti verso i nuovi arrivati, i quali (è nel "gioco delle cose") si registrano al sito solo perché hanno da tempo in un cassetto quella moneta che non hanno mai provveduto a far periziare, ma della quale (magari contrariamente a qualsiasi indizio evidente ad un esperto, ma non a loro) non hanno nemmeno mai dubitato perché apparteneva al nonno, allo zio, ecc. Raggiunto poi l'obiettivo (quello di ottenere un parere estemporaneo), spesso non si fanno più vivi. Dovrebbero, certo, per mera riconoscenza, perlomeno coltivare la discussione finché la stessa non sia effettivamente esaurita (e su questo punto, e soltanto su questo punto, concordo con @pizzamargherita), ma chiedo: chi impone loro di farlo? Se ai predetti "esperti" questo non sta bene, il rimedio è molto semplice: smettano di dare il loro parere, o intervenire in genere, in discussioni aperte da utenti appena iscritti la cui permanenza sul sito subodorano sarà "meteorica". Ma se invece preferiscono ugualmente illuminarci (e, non si travisi lo spirito di questo mio intervento, io auspico che questa sia la loro scelta "di default") poi non diano seguito alle (purtroppo consuete) stucchevoli considerazioni finalizzate a dare giudizi negativi sul prossimo, talvolta (nemmeno troppo di rado, devo dire) con l'intento pure di irriderlo, e così via. Un simile atteggiamento, a mio parere, è contrario allo spirito di questo forum. Saluti a tutti.3 punti
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Buongiorno a tutti e buona domenica, leggevo un quaderno di Studi del Circolo Numismatico Mario Rasile dove vi è un articolo dal titolo 'La battaglia del garigliano del 1503 Spagnuoli e Francesi sul suolo italiano' a firma di Duilio Ruggiero. Mi ha colpito per quanto narrato e soprattutto per accadimenti che hanno interessato molto da vicino le zone in cui vivo. Ne riporto integralmente una pagina che trovo molto esplicativa dei fatti del momento, e che può essere punto di partenza per eventuali ed ulteriori approfondimenti, riporto anche un ritratto del Consalvo che ebbe parte attiva nei fatto narrati. Mi piacerebbe che ognuno, chi può, chi lo desidera, postasse le proprie monete del viceregno, ovviamente non pretendo di poter andare in ordine cronologico, io stesso ho dei pezzi che non hanno un ordine cronologico ma che ben si inquadrano nel periodo in esame. Perdonatemi in anticipo per gli inevitabili errori in cui io possa incorrere, e per la presunzione di poter proporre un interessante discussione, però ci provo. Inizio con una delle mie monete che è in viaggio, posto foto del venditore, la conservazione è in linea con la mia collezione. ? Tornese con cornucopia Filippo II 1589 Appena potrò farò nuove foto. Saluti Alberto2 punti
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Ciao a tutti. Volevo porre la vostra attenzione su una moneta della zecca di Verona, passata in asta " Artemide 51 e " - lotto n. 885, che normalmente passa inosservata, anche perche' trattasi del denaro piu' comune, quello catalogato come periodo comunale ( f. XII - f. XIII sec ) " Rizz/ Pigozzo - 25/27 ". Questa monetina, pero aveva una variante ( non segnalata dall'asta ) che allo stato attuale delle conoscenze risulta essere di tipo inedito. Sul conio dedicato al R/ della moneta sono presenti quattro cunei, che anziche' essere all'estremita' della croce, sono incisi alla base della scodellatura. Due di essi sono di forma triangolare ( a ore 3 e 6 ) e gli altri due con punta arrotondata ( a ore 9 e 12 ). Questo ha scatenato i collezionisti, con ben 27 rilanci, che partendo da una base di euro 50, alla fine ha avuto un realizzo di euro 300. Inserisco la foto dell' asta ( dove io non ho partecipato.. e che comunque avrei perso ). ASTA - ARTEMIDE 51 e - lotto n. 895 ( foto del D/ della moneta )2 punti
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Questo tizio dev'essere di un'ignoranza abissale, per cui dubito si possa convincerlo in qualche modo. Men che meno ricordandogli che anche senza andare nell'antichità le monetine attuali rappresentano molto più che pezzi di metallo con cui si compra un bicchiere di liquore la bar con gli amici avvinazzati, ridendo fra una bestemmia e l'altra e un'invettiva e l'altra contro quella strana gente che perde tempo dietro alle monetine. Anche le monete comuni rappresentano geopolitica, storia (sia degli Stati UE che dell'unione monetaria e del processo d'integrazione europea intero), geografia, economia, tecnica (metallurgia e meccanica) e aneddotica della vita di ogni giorno. Stesso discorso vale per le altre del mondo, anche se dubito che gran parte di chi fa ragionamenti come quelli del tizio abbia mai visto un altante geografico in vita sua.2 punti
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Ciao Sergio, forse ti è sfuggita la mia postata qualche mese fa...2 punti
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Continuo con questo 50 franchi del 1952 della Somalia francese (1896-1967) conosciuta anche come 'Costa francese della Somalia'. Ex possedimento del vasto impero coloniale che la Francia aveva in Africa, attualmente è parte del Gibuti (Djibouti) Questa banconota è stata salvata da un collezionista di francobolli, una faccia era interamente incollata su di un foglio all'interno di una busta, persa per persa l'ha staccata con l'acqua calda, il risultato non è eccezionale ma quantomeno i colori non sono spariti del tutto.2 punti
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Probabilmente il ”Detrattore” in questione potrebbe non essere nemmeno in grado di apprezzare il sostanziale contributo che le ’monetine’ danno all’indagine storica all’archeologia, alla storia dell’arte. non ci perderei troppo tempo ma forse essendo sensibile - con tutta probabilita’ - al lato economico puoi ricordargli che poche ’monetine’ oculatamente scelte basterebbero a comprarsi una Porsche o addirittura un bell’appartamento e che pochissimi altri beni racchiudono cosi tanto valore in pochi grammi ?2 punti
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Appena aggiudicati ll primo comune, ma con la I della legenda Regni in orizzontale; il secondo , cavallo entro cerchio ( per adesso visto uno simile solo nel testo di Vall LLosera al n. 216 variante, ma di conio differente) Il secondo è uno dei primissimi coni ( 1472) senza sigle.e legenda FERDINANDVS Saluti Eliodoro2 punti
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Incuriosito e prendendo spunto da @profausto, ho trovato sul web un interessante passaggio, di cui cito la fonte. ciceroniasavona.altervista.org Credo che le discussioni debbano essere da stimolo al confronto e ovviamente lo faccio per imparare e vi prego correggermi se sbaglio qualcosa. Saluti Alberto2 punti
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Ciao, bella monetina. Per tipologia analoga, io personalmente preferisco questa di Innocenzo XI2 punti
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Buonasera, mi scuso in anticipo se sto abusando della vostra gentilissima disponibilità intasando la sezione ultimamente Fortunatamente per voi, la mia collezione è ancora piccolina avendo iniziato da poco. Questa volta mi sono cimentato fotograficamente con la sfida di un diametro da 23mm con la mia ottica di base (18-55). Per quanto riguarda la moneta, vorrei conoscere il vostro parere più esplicito possibile sullo stato di conservazione. Avendola acquistata online con la sola garanzia offerta dal mio occhio e la mia "esperienza", vorrei capire se mi devo bacchettare le mani oppure no. Il colpo ad ore 3 del dritto è più evidente in foto che dal vivo, inoltre è limitato esclusivamente allo spigolo vero e proprio della moneta (mettendo la moneta perfettamente perpendicolare di fatto non si vede). Grazie in anticipo a chiunque vorrà contribuire!1 punto
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Oggi vorrei condividere con voi un articolo molto interessante che ho letto su Academia.edu dal titolo: “Una rarissima moneta datata di Costantino I”, a firma di Nicola Tammaro. Questo articolo parla per l’appunto di una rara moneta di Costantino I, riscoperta dopo alcuni secoli di oblio. Ecco come e’ andata. Nel 1987, lo studioso svizzero Pierre Strauss, mentre era in visita al Museo della moneta di Lisbona, rimase colpito da un nummo confuso in mezzo ad altri bronzetti e facente parte della collezione dei Reali portoghesi. Si trattava di questa moneta: Era un bronzo della zecca di Londinium per Costantino in occasione del suo secondo consolato (anno 312). Tale moneta manca nel RIC, pur essendo citata dal Cohen. D/: CONSTANTINVS PF AVG, busto laureato e corazzato di Costantino I, a destra. R/: P•M•TR•P•C-OS•II•P•P•, personaggio giovanile diademato, seduto a sinistra su due corni dell’abbondanza (su una sedia curule), con il braccio sinistro poggiato su uno dei corni e con la mano destra che regge uno scettro. Una stella nel campo sinistro del rovescio, PLN in esergo. Come era arrivata a Lisbona? La moneta era in possesso di dell’Abate Charles d’Orleans de Rothelin, (1691-1744) la cui ricca collezione (alla morte di questi) fu acquistata da Filippo V di Spagna. Ma la moneta non soggiornò a Madrid. Infatti, finì a Lisbona grazie agli stretti legami esistenti in quel tempo tra i reami di Spagna e Portogallo: la figlia primogenita del re di Spagna Filippo V aveva sposato Giuseppe I del Portogallo. Tre secoli dopo, nell’ottobre del 2012, una seconda moneta analoga fu trovata da un metaldetectorist della contea di Norfolk (Gran Bretagna) e fu acquisita ed esposta dal Museo del Castello di Norwich: Questa l’immagine della moneta con una ottima definizione che ho scaricato dal sito del PAS (Portable Antiquities Scheme). Esiste anche un terzo esemplare, da collezione privata: Secondo l’autore, i tre nummi provengono dal medesimo conio. Nell’articolo segue poi una analisi delle emissioni *|//PLN di cui questa moneta fa parte. Questo il link all'articolo di Academia.edu: https://www.academia.edu/14325378/UNA_RARISSIMA_MONETA_DATATA_DI_COSTANTINO_I Questa la pagina del PAS: https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/534674 Buona serata. Stilicho1 punto
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Lo studio e la passione per la produzione numismatica del Regno delle Due Sicilie porta lo studioso e l'appassionato cultore della materia ad incontrare a volte curiosità assolute mai recensite nè in via ufficiale nè ufficiosa. Non so se quanto vi vado a presentare appartenga a quest'ultima categoria ma in ogni caso sono sicuro che incuriosirà molti di voi. Qualche tempo fa riordinando una vecchia collezione di famiglia ho preso in mano un 10 Tornesi 1836 ad una prima osservazione del tutto normale (con il 6 derivato da un 5 primigenio). Ho subito avuto una sensazione di "diversità" ma anche al verso non notai nulla di diverso rispetto ad un normale 10 Tornesi. Anche lo spessore era simile all'originale. Mi sembrava solo più leggero del normale. Il peso infatti era di 19.8 g contro i classici 31.2 g: mancavano ben 12 grammi di rame!!! A questo punto l'osservazione si fece più oggettiva e notai una sorta di segno divisorio nello spessore tra il recto e il verso. Con molta delicatezza utilizzando uno strumento di precisione forzai il verso e, con mia grande sorpresa, le due metà iniziarono ad aprirsi. Si trattava di una vera e propria "scatola contenitore" 10 Tornesi nella quale nascondere fino a 2.5/3 mm di contenuto pari a 10/12 g. Vi lascio alle immagini, che spero essere esaustive, ed ai commenti...1 punto
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Penso che l'importante sia averla salvata, così resta un ricordo tangibile di questo possedimento. Non è e non puo essere "fresca di stampa", ma è certamente autentica e questo mi pare il suo lato affascinante. La Costa francese dei Somali.....bella !1 punto
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Tra l' altro, se non sbaglio, nella prima iscrizione sulla colonna Pausania si prese tutto il merito della vittoria facendo incidere , sostanzialmente, che lui aveva sconfitto i Medi e dedicava la colonna ovviamente ad Apollo. Dopodiche' , quando negli anni seguenti fu messo sotto processo dagli spartani stessi, l'iscrizione fu cancellata e lasciati ( o aggiunti) i nomi delle poleis che avevano preso parte allo scontro.1 punto
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Buongiorno a te, Troubador. Trovo molto interessante il medaglione che hai mostrato : non vedo traccia di appiccagnolo, inoltre venne emesso da questo Comitato Palermitano e non sarebbero state molte le occasioni in cui poter portarla come medaglia sul petto. Su alcuni volumi di Medaglie militari e comunque riguardanti eventi bellici la tua medaglia non compare, come tantissime altre. Infatti, al di là delle Decorazioni al Valore e al Merito e alla Medaglie Commemorative ufficiali emesse dallo Stato, ne vennero emesse tante altre sia nel corso della guerra (1915-1918) ad opera di singole Unità, ma sopratutto nel dopoguerra in quanto molti Enti Territoriali, Associazioni d'Arma ecc. emisero medaglie celebrative che venivano consegnate a combattenti, reduci, mutilati e invalidi nel corso di manifestazioni pubbliche. Queste cose sono arcinote a chi segue anche superficialmente questo settore. Meno note invece quelle emesse a favore di donne il cui impegno a mano a mano che la guerra progrediva si trovarono sempre più impegnate in tante mansioni, alcune delle quali in precedenza erano prettamente maschili. Principalmente vennero impiegate come Crocerossine e personale ospedaliero,molte vennero assunte in fabbriche di materiale bellico e strategico, altre svolsero un ruolo più oscuro che tuttavia fu utilissimo per sostenere l'impegno al fronte di tanti uomini che spesso non fruivano di cambi e licenze anche per lunghi periodi. Donne che adottarono a distanza soldati che non avevano mai incontrato, che spedivano loro qualche pacco con cibo e indumenti di lana, che soprattutto con le loro lettere portavano un po' di calore umano a chi spesso era costretto nel fango di una trincea. La tua medaglia ricorda un'altra attività : quella delle signorine palermitane che, riunite in un Comitato, dimostravano la loro alleanza e l'aiuto operativo che fornivano ad altre donne, rimaste senza i loro uomini, con bambini piccoli a cui provvedere e spesso in condizioni economiche ristrette. Lo Stato provvide a decorare anche donne, soprattutto quelle impegnate al fronte o comunque in opere di assitenza ai combattenti e ai feriti, ma alle "fidanzate di guerra" e ai tanti circoli femminili creati per assistere da lontano anche i prigionieri di guerra non direi siano andati molti riconoscimenti, almeno da ciò che si può evincere sfogliando un testo di medaglistica. Io mi interesso di Storia e di medaglie militari o altre che abbiano attinenza con la Storia moderna. Ecco perché mi piace molto la tua medaglia, che ricorda un periodo durissimo per la nostra nazione in cui anche alle donne furono chiesti tanti sacrifici che servirono a tenere insieme il Paese. Un saluto cordiale.1 punto
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Io ti consiglierei comunque di leggere anche qualche discussione fatta negli anni sul forum di tipo generalista, ce ne sono tante, te ne propongo una dove si parla anche dei conii dal titolo un po’ tutorial/divulgativo “ ABC della monetazione medievale “1 punto
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https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-SVM1C/2 Direi che è proprio uno dei classici denari comunali. Lascio il link al catalogo per confrontarlo con le foto che ci sono. L'aquila per questi denari assume forme diverse, ma comunque sempre abbastanza stilizzata.1 punto
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Ciao miza, grazie per la citazione. Con queste foto onestamente non mi sento di esprimermi sulla valutazione, son poco nitide e un po sottoesposte. Anche lo smartphone va benissimo, l'importante è una luce adatta, che non deve essere ne troppo forte ma nemmeno troppo debole. Va benissimo la luce naturale, ma non luce diretta del sole. Ti faccio un esempio pratico e fresco fresco. Questa è una foto che ho scattato stamani alle 10:10 con il mio secondo telefono (un vecchio iPhone 6 Plus), in stanza ben illuminata solo con luce naturale. La mia stanza ha tende e da verso il lato sud, quindi ancora in ombra dai raggi diretti del sole al momento dello scatto. Cerca di ricreare le stesse condizioni di scatto e ritaglia le foto così da sfruttare al massimo la risoluzione disponibile.1 punto
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Ci sono studi per ogni ambito e periodo storico, io ti consiglio di leggere all’inizio opere generaliste numismatiche, e poi scelto il campo collezionistico che vorresti seguire, procedere con opere specifiche di quel settore.1 punto
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Allora scusa, temevo fosse il lavoro di un negoziante... E capita... Capita davvero1 punto
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Ciao Mauro : come hanno già detto Sirlad e Tiberivs ne ricaverai il controvalore dell'oro "vecchio" : peccato perché a suo tempo queste emissioni speculative costavano molto e a chi non era un numismatico spesso è parso un buon investimento. Sarebbe stato molto meglio avere acquistato, sempre a titolo di investimento, oro monetato. Sono curioso di vedere la tua medaglia, se è un po' migliorata ! Saluti.1 punto
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Buonasera, moneta in mistura, potrebbe essere attribuita alla zecca dell'aquila, Croce ancorata? Sentiamo pareri più esperti. Saluti Alberto1 punto
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Ciao Undinar : l'impegno grafico della Telecom, a mio avviso, fu notevolissimo e molte Schede risultano di forte impatto. Terminato l'uso delle Schede, è terminato l'interesse nei loro confronti che pure era stato manifestato da tanti collezionisti. Peccato però : e con il procedere del tempo resteranno una testimonianza importante sia della tecnica delle comunicazioni di allora, ma anche della nostra società di quegli anni in tanti campi : dallo Sport alle Forze Armate, dalle Campagne per scopi sociali alla presentazione di tanti luoghi splendidi e di manifestazioni interessanti : uno spaccato dell'epoca.1 punto
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Rimanendo sempre sulle monete di piccolo valore, vorrei riprendere ora il doppio bagattino. Moneta che ha attraversato i secoli, essendo nata agli inizi del XV con Tomaso Mocenigo e fu coniata fino a Alvise Contarini nella seconda metà del XVII secolo. Per una descrizione completa rimando al post n. 265 a pag. 11 dove venne illustrato il doppio bagattino di Nicolò da Ponte. Poi, se ben ricordo ne abbiamo visti di Pasquale Cicogna e di Francesco Erizzo. Qui illustrato è un esemplare di Leonardo Donà (1606-1612). Una curiosità che riguarda questa monetina è la straordinaria somiglianza iconografica ad un'altra piccola moneta che abbiamo visto fino a qualche post in precedenza: il bianco scodellato. Entrambe la monete presentano al dritto una croce circondata dal nome del doge. Qui i cunei che accantonavano la croce nel bianco sono stati sostituiti dalle stelle, ma è solo un piccolo particolare. Entrambe sul rovescio hanno il busto di San Marco di fronte, anche se quello del doppio bagattino è decisamente più moderno. Ovviamente il doppio bagattino non è scodellato, però la somiglianza è notevole. C'è quindi da chiedersi come mai una moneta tanto simile al mezzo denaro, perchè tale era il valore del bianco, pochi decenni dopo rappresenta un doppio denaro, quadruplicando il proprio valore... Arka Diligite iustitiam1 punto
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A questo punto non mi sembra inverosimile che Scipione si sia "fatto fare" una moneta Carthago, ricordando che una uguale iniziativa era stata assunta a Canusium, e che i suoi discendenti abbiano in qualche modo ricordato queste sue iniziative sul denario di 100 anni dopo. Dobbiamo però chiederci se fosse ammissibile, alla fine del III secolo, che un Romano in vita comparisse su una moneta. Infatti, sappiamo che in epoca successiva e sino a Cesare sarà tassativamente vietato. I bronzi di Carthago Nova sono monete di una città nemica sotto occupazione militare, non possono essere considerati una prova delle leggi e tradizioni romane. È ben vero che anche Canusium non è Roma, ma in questo caso si tratta di una città alleata, il discorso potrebbe essere diverso. Tutto sta nell'interpretazione dello statere di Flaminino. Secondo alcuni autori potrebbe essere una moneta dei Greci, che in quegli anni erano del tutto indipendenti da Roma (li dichiarò tali proprio Flaminino) e quindi potevano scegliere i tipi che volevano, sulle loro monete. Secondo altri (es. Amisano) è una moneta romana, e quindi costituisce una prova del fatto che in quest'epoca non era ancora vietato, ai Romani, essere effiggiati ancora in vita sulle monete. Se così fosse, potrebbe essere accaduto pochi anni prima anche a Canusium, con il bronzetto attribuito Scipione. Certo è che ora lo voglio ... se lo trovo in asta a prezzo accessibile me lo accaparro subito1 punto
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Le foto sono troppo piccole per decidere e capire bene lo stato di conservazione,comunque provo ad aiutarti.......il colore ideale sarebbe quanto il più possibile ad una moneta appena uscita dalla zecca quindi la n°6 poi la 2 e la 5 questa è la progressione del colore con l'aumentare della patina ma anche il 6-2-4-3-5 L'1 è un colore ambiguo a me non piace ma può diventare anche cosi dipende da fattori esterni alla vicinanza con varie plastiche o velluti cosi la patina prende le varie sfumature. Il 6 se non ci sono graffi o colpi è quella più "pulita" il 5 è quella con una bella patina omogenea.... poi ci sono i vari estimatori delle patine nei loro mille sviluppi tipo la 2 piace a molti,anche a me non dispiace. Per la conservazione,però, c'è sempre da vedere graffi colpi e altro che con le patine non centra nulla.1 punto
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Buongiorno a tutti Alberto @Litra68bella pagina, grazie per avermi dato la possibilità di leggerla. Io non colleziono vicereame (almeno per il momento), ma ad essere sincero mi piacerebbe, mi piace immaginare quante ne abbiano "viste e passate" queste monete in più di 400 anni. Un saluto a tutti Raffaele1 punto
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@mimmo canino a mio vedere si tratta di un lavoro fatto a titolo personale. Un lampo di creatività come molte persone fanno senza una finalità se non per soddisfazione personale. Hai scelto la sezione inappropriata per aprire una discussione. Ora dicci come è finito nelle tue mani e pur rendendotene conto (lo leggo dai tuoi interventi) che proprio non è una moneta hai deciso di presentarcelo ugualmente.1 punto
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5 rupie di Hyderabad (Osmania Sicca) ND (1941-1945): Il Principato indiano di Hyderabad nacque all'inizio del 1700, quando la regione del Deccan era governata dalla dinastia Mughal e fu conquistato dall'India e annesso nel settembre 1948. Tuttavia, le sue istituzioni furono mantenute fino al 1956 quando, in conseguenza della riorganizzazione degli Stati indiani su base linguistica, furono sciolte e il Principato diviso in Andhra Pradesh, Stato di Bombay (successivamente a sua volta diviso in Gujarat e Maharashtra) e Karnataka. Le emissioni di banconote di Hyderabad datano dal 1918 al 1953 e contano ben 15 serie o emissioni. Questa in particolare appartiene alla 7ma emissione.1 punto
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Non corrono buoni rapporti tra archeologi e collezionisti, non so per quale motivo.. I primi, molte volte, vedono i secondi come dei tombaroli/finanziatori di scavi illeciti ben vestiti, ignorando il grosso ruolo che il collezionismo privato ha avuto nella storia della numismatica antica. Quindi filtrerei ciò che ti è stato detto: il problema dei falsi c'è, ed è importante soprattutto in alcuni settori (vedi i bronzi greci), così come esiste il problema dell'illecito, ma da qui a bollare tutto il mondo numismatico ce ne passa. Detto ciò, e come ti hanno già risposto, in Italia è necessario avere alcune accortezze per muoversi nel rispetto delle leggi: acquista da commercianti riconosciuti che rilasciano tutta la documentazione prevista (vedi la sezione legale del forum per approfondire). Per il resto, non rimane che approfondire e studiare ciò che più interessa! Essere dei "tuttologi" è pressoché impossibile, sia per la mente che per il portafogli, quindi il mio consiglio è di restringere un po' il campo di studio e di collezione. Però queste sono tutte cose che si plasmeranno col tempo, mano a mano che ti addentrerai in questo mondo. Il testo di Savio è un buon manualetto da cui cominciare. Benvenuto!1 punto
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