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  1. gennydbmoney

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/01/20 in tutte le aree

  1. Filippo IV Pubblica 1622 Variante PVBL // ICA
    4 punti
  2. Ciao, con rispetto sulle tue osservazioni, in questa tipologia, spesso il perlinato si interrompe (per vari motivi). Come osserverai su un famoso Nomos di Taras, con al dritto sotto la pancia del cavallo, la firma di KAL, in questa moneta è associata con un rovescio firmato da ARI , un altro incisore. Sull'evanescenza delle briglie, su questo conio che posto, addirittura non sono visibili. Ma con ciò pensi che si possa dubitare anche su questa monete ? Poi sono evidenti sul dritto corrosioni con ossidazioni, cosi sul rovescio. Questa è la mia modesta opinione.
    4 punti
  3. Ciao, Figurati genny nessun problema, il primo esemplare è riportato dal Corpus e apperteva a Vittorio Emanuele III (primo conosciuto e riportato), il secondo visto è quello di @Rocco68che grazie al suo condividere ci ha dato la possibilità di ammirarlo(quindi per me è il secondo conosciuto), d'altronde tu stesso in uno dei tuoi post hai ribadito di non averlo mai visto pubblicamente e che devi recarti a Roma per vederlo... Poi se mi sbaglio correggimi pure, anzi se ci sono altri pezzi del genere che ben venga vorrà dire che mi sono sbagliato nei conti e nelle fonti. Un caro saluto Raffaele.
    3 punti
  4. Insieme al periodo altomedievale del ducato prima bizantino e poi autonomo di Napoli, il periodo del viceregno sia spagnolo che austriaco è quello che stimola maggiormente il mio interesse storico e monetoso riguardo all'ambito della storia di Napoli e del meridione d'Italia, a tal proposito suggerirei la lettura di un'opera importante della letteratura napoletana del seicento, "Lo Cunto de li Cunti" di Giovanbattista Basile, un'opera non molto nota al grande pubblico, ma assai suggestiva sia per la lingua usata, un napoletano profondamente elaborato e denso di espressioni pittoresche e barocche, sia per la commistione di ambientazioni fantastiche e realistiche con molti riferimenti alla cultura e alla vita del tempo, interessanti anche i richiami alle monete usate sia dal popolo che dai ricchi... l'edizione che preferisco,non difficile da reperire, è quella Garzanti con testo napoletano e traduzione in italiano curata da Michele Rak.
    3 punti
  5. 120 grana 1791 sudato per trovarla ma quanta soddisfazione. Credo sia un esemplare che non si vede tutti i giorni. Attendo commenti.
    3 punti
  6. Si, riprende un rovescio di Traiano. In particolare il dettaglio delle due cornucopie incrociate. Ma non mi sorprende, Costantino I fu molto affascinato dalla figura di Traiano e ne riprese anche un altro rovescio monetario: SPQR OPTIMO PRINCIPI coi tre stendardi legionari.
    3 punti
  7. Buonasera a tutti, ennesimo esemplare aggiunto in collezione...
    3 punti
  8. Ciao Stilicho, grazie per aver segnalato l’articolo e per le parole di apprezzamento. La vera sfida nella realizzazione di questo lavoro fu andare a ritroso nel tempo e risalire ,riferimento bibliografico dopo riferimento, alle origini dell’esemplare conservato a Lisbona (ed erroneamente collocato a Madrid). Le monete sono davvero “strane”; un solo esemplare noto (ma un po’ dimenticato) per 200 anni e poi ne saltano fuori altri due in tre mesi
    3 punti
  9. 2 punti
  10. A proposito di moneta rara di Costantino... È stata aggiudicata l'altro ieri per quasi 1470 euro! Si tratta di una ROMAE AETER, classificazione London RIC VI 99. Questi follis vennero coniati verso il 307 d.C e commemorano il patto tra Costantino e Massimiano, che principalmente consisteva nel sostenere la causa di Massenzio. Sappiamo molto bene come andrà a finire.
    2 punti
  11. @Poemenius ecco l'intero articolo sul ripostiglio a firma di King che ho citato nel mio post, si trova liberamente in rete: The_Appleford_Hoard_1954_King_1977_3.pdf @Stilicho ancora non so come appaiono dal vivo... son curioso pure io! L'asta si è chiusa da poco e ho inviato ieri il pagamento, credo che arriveranno tra una decina di giorni.
    2 punti
  12. gli ostrogoti ripresero costantemente sulle proprie monete rimandi stilistici ai primi flavii questo era funzionale per inserirsi in linea ai secondi flavii e così al ruolo svolto da Costantino nei confronti del cristianesimo c'è un bell'articolo di Asolati su questo in Praestantia Nummorum ti allego una sola immagine per capire di cosa io stia parlando... ma il tema è ampio e intrigante
    2 punti
  13. La variante di cui hai letto è la 199/1b, sempre con la legenda SAR ma con la AR in monogramma, non la trovi perchè è molto rara. nel nostro catalogo trovi la foto di un esemplare (grazie a @legionario) https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G14/1
    2 punti
  14. L'idea di ridurre tutto al concetto di "utile" denota una povertà mentale tale da suscitare una sincera e profonda pena. La cultura in generale è sostanzialmente inutile, dal momento che ciò che è essenziale alla vita è unicamente mangiare, defecare e riprodursi; ma è proprio in quanto si dedica ad attività inessenziali che l'uomo si distingue dagli animali, dal momento che si occupa non soltanto di nutrire il corpo ma anche lo spirito. Pertanto, caro @simone, il tuo interlocutore non è altro che una bestia, nel significato più letterale del termine.
    2 punti
  15. Buonpomeriggio a tutti , avrei bisogno di identificare questa moneta prima di acquistarla , non conosco i ponderali , potrebbe essere un Bianchetto o una Mezza Parpagliola di Guglielmo ll Paleologo ? Grazie per l'aiuto
    1 punto
  16. Oggi vorrei condividere con voi un articolo molto interessante che ho letto su Academia.edu dal titolo: “Una rarissima moneta datata di Costantino I”, a firma di Nicola Tammaro. Questo articolo parla per l’appunto di una rara moneta di Costantino I, riscoperta dopo alcuni secoli di oblio. Ecco come e’ andata. Nel 1987, lo studioso svizzero Pierre Strauss, mentre era in visita al Museo della moneta di Lisbona, rimase colpito da un nummo confuso in mezzo ad altri bronzetti e facente parte della collezione dei Reali portoghesi. Si trattava di questa moneta: Era un bronzo della zecca di Londinium per Costantino in occasione del suo secondo consolato (anno 312). Tale moneta manca nel RIC, pur essendo citata dal Cohen. D/: CONSTANTINVS PF AVG, busto laureato e corazzato di Costantino I, a destra. R/: P•M•TR•P•C-OS•II•P•P•, personaggio giovanile diademato, seduto a sinistra su due corni dell’abbondanza (su una sedia curule), con il braccio sinistro poggiato su uno dei corni e con la mano destra che regge uno scettro. Una stella nel campo sinistro del rovescio, PLN in esergo. Come era arrivata a Lisbona? La moneta era in possesso di dell’Abate Charles d’Orleans de Rothelin, (1691-1744) la cui ricca collezione (alla morte di questi) fu acquistata da Filippo V di Spagna. Ma la moneta non soggiornò a Madrid. Infatti, finì a Lisbona grazie agli stretti legami esistenti in quel tempo tra i reami di Spagna e Portogallo: la figlia primogenita del re di Spagna Filippo V aveva sposato Giuseppe I del Portogallo. Tre secoli dopo, nell’ottobre del 2012, una seconda moneta analoga fu trovata da un metaldetectorist della contea di Norfolk (Gran Bretagna) e fu acquisita ed esposta dal Museo del Castello di Norwich: Questa l’immagine della moneta con una ottima definizione che ho scaricato dal sito del PAS (Portable Antiquities Scheme). Esiste anche un terzo esemplare, da collezione privata: Secondo l’autore, i tre nummi provengono dal medesimo conio. Nell’articolo segue poi una analisi delle emissioni *|//PLN di cui questa moneta fa parte. Questo il link all'articolo di Academia.edu: https://www.academia.edu/14325378/UNA_RARISSIMA_MONETA_DATATA_DI_COSTANTINO_I Questa la pagina del PAS: https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/534674 Buona serata. Stilicho
    1 punto
  17. Attento a non assuefarti alla morfina! ?️ da apollonia
    1 punto
  18. Ci manca diametro e peso, ma penso, ad occhio, che si tratti di un sezzino, non una mezza parpaiola. Il diritto è il suo, anche se la legenda è diversa dal solito, poi il rovescio la croce fogliata ci sta, ma la legenda è diversa! Interessante, provo a cercare...
    1 punto
  19. Ciao a tutti, ripropongo questa mia recente discussione per condividere l'altro testone di questa Sede Vacante che da poco è entrato in collezione. Sede Vacente 1700, Testone , Roma (Munt. 5, CNI 7). D/: Stemma a targa semiovale (Card. G.B. Spinola) SEDE ^ VACA _ NTE ^ MDCC R/: Colomba radiante volante a sinistra VADO ET VENIO AD VOS Es: ANN _ IVBIL ai lati dell'armetta di Mons. Giovanni Battista Anguissola, presidente di zecca. T/: Liscio Peso 9.11 g. Testone generalmente ritenuto RR, è molto frequentemente montato o con foro/foro otturato. Recentemente ne sono passati sul mercato alcuni esemplari e tutti quelli che ho visto presentavano questi difetti. Questo testone invece è integro e con una conservazione ancora gradevole. Sono contento di aver fatto la "coppia" ed aver così archiviato i testoni della S.V. 1700 Michele
    1 punto
  20. 1942 Germania - Buono da 10 marchi per i prigionieri di guerra Venivano usati nei campi di prigionia (non campi di stermino) dai prigionieri di guerra. Emessi dalla Wehrmacht erano appositamente concepiti al posto delle banconote normali per non avere alcun valore fuori dai campi, giusto per assicurarsi che in caso di fuga i prigionieri non avessero contanti a disposizione.
    1 punto
  21. Personalmente lo trovo molto affascinante, altroché malridotto..., questi sono i sesterzi che mi piacciono moltissimo.
    1 punto
  22. Buonasera, la causa potrebbe essere stata che la moneta non è stata espulsa correttamente dopo aver ricevuto la prima battitura, rimanendo per un terzo ancora tra il conio di incudine e di martello ha poi subito la seconda ribattitura che ha lasciato le traccie che vediamo...
    1 punto
  23. Per quanto riguarda le monete arabe, le date le puoi leggere molto facilmente con precisione (sono scritte in basso) usando questo schemino ( nel paragrafo Evoluzione dei simboli) https://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_numerazione_arabo Di fatto sono i nostri numeri ad essere una storpiatura di quelli che leggi sulle tue monete. Mi raccomando, prima di cominciare a sognare di possedere un tesoretto basso-medioevale ricordati che le monete sono datate rispetto al calendario islamico
    1 punto
  24. Come sempre è bene ricordare che un mondo senza contante oltre che senza numismatica sarebbe anche sottoposto a un enorme rischio di paralisi in caso di attacchi informatici. E' un aspetto ancora molto sottovalutato, pericolosamente sottovalutato, tranne da chi ci ha già sbattuto la faccia (classico esempio l'Estonia durante quella che oggi viene spesso chiamata "Worldwide Web War I"). Cornuti e mazziati.
    1 punto
  25. Zenone XL nummi coniati da Odoacre o Teodorico a seconda degli autori
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  26. Argomento interessante quello della funzione di un determinato nominale all'interno di un sistema monetario, nel caso della moneta da un ducato napoletano mi viene in mente un'altra moneta, l'oncia siciliana, che condivide col ducato il fatto di rendere effettiva nella circolazione una moneta di conto, ma ne diverge per gli esiti, come è stato detto il ducato non ha avuto molta fortuna, l'oncia invece è stata coniata per diversi anni e in abbondanza sia in oro che in argento (interessante sarebbe comprendere le motivazioni dell'uso dell'argento al posto dell'oro al tempo di Ferdinando III). Sembrerebbe quindi che vi sia stata in epoca borbonica l'intenzione di portare nella circolazione monetaria effettiva le rispettive monete di conto di Napoli e Sicilia, bisogna tenere presente che la moneta di conto era usata ovunque come riferimento stabile nella contabilità, era importante mantenere nei contratti e in tutti gli atti contabili un riferimento monetario astratto che non fosse soggetto ai continui mutamenti di peso, lega e valore del metallo tipici delle monete effettive, di conseguenza i valori astratti stabiliti in ducati venivano poi tradotti al momento della concreta transazione in monete effettive da versare, il tipo di nominale concretamente usato nel merito dipendeva poi dagli accordi presi o da eventuali clausole nei contratti. Evidentemente, ipotesi già menzionata nella discussione, l'uso del ducato come moneta effettiva non è stato apprezzato dagli operatori che hanno preferito la piastra o altre monete d'oro, già circolanti da tempo e quindi di uso più consueto, i tagli delle monete aureee, ricordiamolo, erano da sei, quattro e due ducati, certamente bastevoli, insieme alla piastra, per tutte le transazioni effettive, rendendo quindi il ducato un po' ridondante...
    1 punto
  27. La numismatica diventera' una pura disciplina storico-scientifica. Addio collezionismo, addio divertimento. Se i giovani non sapessero neanche che cos'e' l'oggetto moneta sarebbe il declino inevitabile. Un po' come i francobolli.
    1 punto
  28. Bellissimo pezzo.. uno dei miei preferiti.. Quando le banconote erano per d' arte.
    1 punto
  29. Perfetto, quindi mi conviene comunque conservarle o vanno bene per giocare col nonno a tombola il a Natale?
    1 punto
  30. E chi lo ha detto?... Personalmente ambisco a ben altro, senza nulla togliere alla moneta postata... Ovviamente...
    1 punto
  31. Ciao , grazie , questa è molto più simile , ma dall'altro lato c'è San Evasio o lo scudo ? Io in rete le trovo tutte con San Evasio
    1 punto
  32. Buongiorno a tutti, Complimenti @Rocco68moneta ambitissima da molti collezionisti. Questo è un traguardo che tutti vorrebbero raggiungere. Complimenti ancora. Saluti. Raffaele.
    1 punto
  33. Certo Rocco. Il volume è pronto, mi mancano solo le foto del Museo Romano, collezione Reale. Queste che mancano sono solo lì; come ho provveduto per il Manuale.
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  34. Anche a me piacciono, tanto che qualche anno fa avevo pensato di farne una "compilation" scaricando i video... ma anche solo limitandomi a quelli più interessanti sarebbe stato un lavoro enorme.
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  35. Salve i 10 centesimi Ape sono monete tutte comunissime (tranne il 1919)... la "rarità" del 1932 e 1928 è solo per le altissime conservazioni... Quindi questo esemplare qui proposto è il classico logoro 10 cent ape da cassetto...valore economico pochi centesimi Senza nulla togliere al valore storico che anche la più logora delle monete possiede ovviamente! Quanto a come conservarle @Daniele1981 le consiglio di non pulirle in alcun modo in quanto la pulizia, soprattutto se mal eseguita come da chi non ne ha dimestichezza abbassa drasticamente il valore di qualunque moneta. Detto ciò stiamo parlando per il momento di monete davvero comunissime e dal valore di pochi centesimi.
    1 punto
  36. Beh il 10 pfennig allora potrebbe essere l'intruso perchè è l'unica che contiene anche ferro?
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  37. Buonasera, per il grado di rarità, mi affido ai più esperti di tale periodo, che frequentano il forum.
    1 punto
  38. Non devo certamente parlarne con te che sei ben più esperto di me, ma questo rientra in un ampio disegno politico di comunicazione che riprende i primi flavii... FL... Attraverso Claudio II, passando per Traiano sotto il quale si raggiunse la massima estensione dell'impero, e che arriverà a compimento con la ricomposizione di questo schema di rimandi storici messo in atto dalla propaganda Ostogota dei primi decenni. Qua il significato è ben oltre la mera datazione del pezzo secondo me... Lo dico in favore degli amici di lamoneta e non a Nikko che certo sa bene, e con il quale mi scuso per non aver ancora letto l'articolo nel quale magari ha già detto queste cose. Buona serata Alain
    1 punto
  39. Taglio: 2 euro TYE Nazione: Estonia Anno: 2012 Tiratura: 2.000.000 Condizioni: BB Città: Bibione (Ve) Note: ultimo stato di cui mi mancava una commemorativa, esclusi i tre ministati ovviamente
    1 punto
  40. Cari Lamonetiani ho trovato questo articolo che a mio parere spiega in modo semplice ma efficace la differenza tra collezionismo "sano" e la patologia "La necessità di collezionare oggetti ha a che fare con il desiderio primordiale di sicurezza, ma non sempre gli oggetti di cui ci si circonda sono davvero indispensabili per la propria sopravvivenza, o anche solo per il proprio benessere. Si pensi a chi colleziona francobolli, monete antiche, orologi, scoiattoli imbalsamati, quadri, giornali, scatolette di gomme americane, ecc: tutti i collezionisti hanno delle ragioni particolari per circondarsi di questi oggetti, che arricchiscono la loro vita e a cui essi attribuiscono un particolare valore affettivo. Ogni collezionista tuttavia è un caso a sé e non tutti possono comprendere il valore che questi oggetti hanno per chi li detiene. L’essere umano ha sempre avuto il gusto di conservare delle cose presso di sé, creando serie ordinate di oggetti (dal più grande al più piccolo, dal più nuovo al più antico, ecc.) e dedicando il proprio tempo alla ricerca di ulteriori pezzi simili, che perfezionassero la collezione. Si tratta di un passatempo, di un hobby, che a volte permette di creare composizioni di grande pregio, che hanno un alto valore economico, oppure di entrare in relazione con persone che hanno interessi simili ai propri, migliorando la qualità della propria vita. E’ importante tuttavia distinguere fra un collezionista e un accaparratore: un collezionista infatti è una persona che accumula oggetti che potranno essergli utili, oppure che, messi insieme, costituiscono un valore. E’ vero che si possono collezionare anche oggetti inutili e di scarso valore, ma anche in questo caso c’è una differenza fondamentale fra collezionismo e accaparramento, perché chi “accaparra” conserva oggetti di tutti i tipi, anche molto diversi fra loro, che non hanno alcun valore e che mette insieme non per creare collezioni logiche e ordinate, ma solo perché non vuole separarsi da loro. E’ come se, attraverso questi oggetti, potesse conservare tutto il proprio passato, anche quello più insignificante, soprattutto se visto nel lungo periodo (es. bollette del gas o del telefono, biglietti del cinema, tappi di spumante, ecc.) I collezionisti “veri” invece sono coloro che si impegnano per occuparsi del proprio hobby: essi cercano particolari pezzi, che poi inseriscono in raccolte organizzate. Questo modo di passare il tempo è assolutamente sano, visto che non crea problemi di salute alla propria vita e non può arrecare alcun male, né a sé stessi, né agli altri (a meno che per completare una collezione non si finisca per rubare o per contrarre debiti, ma queste sono ovviamente delle eccezioni). Un accaparratore invece non ha una passione sana, perché le sue strampalate collezioni ingombrano inutilmente i suoi spazi vitali, tanto da creargli disagio e impedirgli di disporre dei propri spazi. L’APA nel nuovo DSM-5 ha creato una nuova categoria patologica: “il Disturbo da Accaparramento”, proprio per distinguere fra il collezionismo sano e l’accaparramento compulsivo di oggetti, che è invece patologico. Secondo il DSM-5 un “disturbo da accaparramento” deve comportare seri ostacoli alle normali funzioni della vita (sociale, professionale, ecc) e non deve essere spiegato con altri disturbi, come il disturbo ossessivo-compulsivo o la depressione. … Dr. Giuliana Proietti" saluti maumo (il patologico)
    1 punto
  41. Dinnanzi alla stupidità abissale nulla serve: de minimis non curat prætor...
    1 punto
  42. Forse gli si potrebbe dire che attraverso la numismatica si può fare storia e che se spesso i reperti numismatici sono quelli che hanno dato risposte definitive a quesiti di stratigrafia. Ma forse non capirebbe, continuasse pure a pensare che la numismatica sia collezionare "monetine".
    1 punto
  43. Vista la trama la cosa non mi stupisce Bella iniziativa comunque.
    1 punto
  44. ?Che fai come l altra volta come i centesimi "rottami"? ?
    1 punto
  45. 1 punto
  46. Questi invece sono due esemplari dal tondello fuso e poi coniato...
    1 punto
  47. Buonasera, come promesso ho dato un'occhiata ai tagli di alcuni esemplari totalmente fusi e ad alcuni esemplari con solo il tondello fuso e poi battuto, effettivamente una certa differenza c'è, negli esemplari totalmente fusi il taglio si presenta con le stesse granulosita che si rilevano sia al dritto che al rovescio, mentre negli esemplari battuti il taglio è più omogeneo, non ha l'aspetto ruvido come quello degli esemplari totalmente fusi, e questo potrebbe essere dovuto al fatto che il tondello ancora caldo si sia espanso in fase di battitura e in un secondo momento il taglio sia stato ripreso dai coniatori con le cesoie da banco, infatti alcuni esemplari, non totalmente fusi, presentano dei bordi irregolari e a tratti dritti e non curvi come normalmente dovrebbe essere... Cosa che non succede per gli esemplari fusi perché il metallo veniva colato nella sua formina e dopo non aveva bisogno di grossi accorgimenti lungo il taglio, a parte ovviamente l'eliminazione del codolo di fusione o attacco di colata... Quindi posso dire che i tagli degli esemplari fusi si presentano rugosi ma regolari nella forma, mentre quelli coniati sono più lisci ma leggermente irregolari nella forma... Ovviamente è una mia idea dopo aver osservato gli esemplari della mia raccolta... Ho provato anche a fare delle foto ma il risultato è pessimo oltre al fatto che qui da me piove al pomeriggio da diversi giorni e quindi no ho luce solare che aiuterebbe, appena mi sarà possibile farò delle foto alla luce del sole... Questi sono due esemplari fusi...
    1 punto
  48. Ordinati per i volumi di documenti, monete e zecche scoperti, con l'aggiunta di Monti. 1. Arturo Sambon 2. Memmo Cagiati 3. Carlo Prota 4. Gennaro Maria Monti 5. Giovanni Bovi 6. Luigi dell'Erba 7. Michele Pannuti 8. Luigi Giliberti 9. Nicola Borrelli 10. e molti altri
    1 punto
  49. Raffaele Colapietra (a cura di), Problemi monetari negli scrittori napoletani del Seicento.
    1 punto
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