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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/07/20 in tutte le aree

  1. Per il ciclo monete rare e un po' dimenticate... Qualcuno l'ha definita il Santo Graal delle monete di Costantino I, benché siano relativamente numerosi gli esemplari noti. Questa è la mia IMP CONSTANTINVS P F AVG, busta laureato, corazzato e drappeggiato a destra LIBERATOR ORBIS, l'Imperatore a galoppo, un leone tra le zampe del cavallo R * P in esergo RIC VII - Coniato probabilmente nell'anno 315, quando Costantino arrivò a Roma per celebrare i suoi decennalia. Contemporaneamente fu terminato il grande arco trionfale a lui dedicato come LIBERATORI VRBIS. Tale emissione fu omessa nel RIC VI e VII ,ma precedentemente era ben nota a molti studiosi. Cohen elenca questo tipo per Costantino (Cohen, vol. VII, p. 265, n. 317) e anche per Licinio (Ibid., P. 201-202, n. 132-133): con R * S o R • S (Roma) e ALE (Alessandria) in esergo. Maurice elenca tutte e quattro le officine per Costantino I e l’officina S (busto tipo B4) per Licinio I. Vedi: J. Maurice, Numismatique constantinienne, vol. I, Parigi 1908, p. 215; un esempio sulla tavola XVIII, n. 4. Voetter elenca solo officina S per Licinio I (Voetter, p. 229, n. 30) ma con solo il capo laureato a r. come tipo di busto! Kent segue Cohen e riporta questa tipologia per entrambi gli Augusti, Costantino e Licinio, ma la indica come coniata esclusivamente a Roma nel 312-313 (vedi Kent, p. 50, n. 454-455). Il tipo è elencato anche in RBC (solo per Costantino I, n. 234CI, p. 31 e tavola 14) e in Meixner, I., "Neki kovovi iz nalaza kod Stoca koje ne poznaje najnovija radnja Sutherlanda» Roman Imperial Coinage «, VI sv. 1967. godine [Some coins from Stoca hoard which are unlisted in the latest Sutherland's work "Roman Imperial Coinage" vol. VI, 1967], Numizmatičke vijesti, vol. XVI / 27, 1969, pag. 16-18 e tavola V (solo per Licinio). Infine, Doyen ha attestato quattro officine per Costantino I (busto B4) e tre officine per Licinio I (S, T, Q; busto tipo B5) (vedi: Jean-Marc Doyen, "Une émission constantinienne méconnue (Rome, 313) e la data alla terza riduzione ponderale del follis ", Bulletin du Cercle d'Études Numismatiques 1990, n. 1, pagg. 1-9). Si noti che esistono due varianti minori del rovescio: con o senza scudo sul braccio sinistro. L'imperatore è probabilmente sempre laureato (Cohen da "Licinius casqué" per il n. 132). Ha la mano destra sollevata e vuota, ma, sorprendentemente, su alcuni esemplari la punta della lancia è visibile vicino alla testa del leone.
    3 punti
  2. Ciao @Raff82, innanzitutto complimenti per le belle monete che stai postando! Non so dare una risposta esauriente a questa domanda. Probabilmente gli amici del Forum che sono degli esperti sapranno fornire dei dettagli. In effetti è strano che uno stesso millesimo riporti due ritratti diversi. Superficialmente ho sempre pensato che, nel corso dell'anno 1851 fossero pronti i conii con la nuova effige e quindi da un certo mese in avanti, li abbiano semplicemente sostituiti. Mi sembra però una spiegazione troppo lineare e banale. Chissà... la monetazione borbonica cela sempre delle sorprese! Posto il mio 1851 "6° Tipo con volto maturo" Ciao Beppe
    3 punti
  3. Buonasera Alberto, medusa in greco antico significa protettrice , quindi è probabile che veniva usato come simbolo di protezione...
    2 punti
  4. Ciao a tutti, ciao @MaxFanfulla guarda se trovi ancora una "E" e così si potrebbe leggere: "fine orange gilt". Bottone di alta moda! Se ne parlava nel 1828 sulle riviste del perfetto gentleman! Pagina 4: per chi ha mooolto tempo, propongo la lettura del testo integrale: http://dspace.wbpublibnet.gov.in:8080/jspui/handle/10689/14206 A questo punto ne so quanto prima, ma la provenienza del tuo bottone potrebbe essere inglese e della prima metà dell'800. Servus, Njk
    2 punti
  5. Scusate, spezzerò una lancia in favore di @ilferridipistoia, che forse ha passato l'infanzia in Francia e dunque sarebbe assolutamente in topic, secondo me. Inoltre, quella 5000 franchi del 1918 è nella top ten delle più belle banconote mondiali di sempre ("secondo il mio personalissimo cartellino", come diceva Rino Tommasi)! Però (tanto per andare un po' contro tutti e farmi tanti nuovi amici... ?), devo dire che a me le 5000 lire Antonello da Messina piacciono assai! Peace & love brò!
    2 punti
  6. Per la verità, la moneta nero/elefante viene attribuita alla Val di Chiana, insieme ad altre emissioni analoghe. Sestini per primo, nel 1816, individuò la Val di Chiana come area di circolazione di queste monete. Tradizionalmente erano ritenute, inneffetti, strumenti di propaganda di Annibale e datate al 217; Robinson propose di interpretarle come manifestazione di sedizione di Arretium che, nel 209/8, auspicava l'arrivo del Barcide. Tuttavia, il rovescio raffigura l'elefante indiano e ricorda raffigurazioni delle guerre pirriche (l'aes signatum RRC 9/1 e un nomos di Tarentum datato al 282-276, quando appunto Pirro stazionava nella città), mentre la monetazione spagnola e siciliana dei Barca raffigura chiaramente l'elefante africano. Maria Baglione (Su alcune parallele di bronzo coniato, “Atti Napoli” 1975), evidenziando che la moneta presenta contromarche comuni ad altre emissioni etrusche, condivide l'opinione di Panvini Rosati (Annuario dell'Accademia Etrusca di Cortona, XII', 1964) che il tipo sia correlato con la storia del monetiere, analogamente al denario RRC 443/1. L'elefante era un attributo di Turms (associato a Mercurio) e un simbolo di saggezza, forza e lotta contro il male Sarebbe un'oncia e Sambon la data genericamente al III secolo, Rutter (che la cataloga nel suo HN Italy al numero 69) più precisamente al 208-207. Su alcuni esemplari compare la legenda "Peithesa" che alcuni autori interpretano come il genitivo di un reclutatore di truppe, “(al soldo) di Peithe”
    2 punti
  7. 2 punti
  8. Qui, invece, abbiamo l'intera serie di valori della Cassa Rurale di Fiemme (oggi Cassa Rurale - Credito Cooperativo). Siamo a metà del 1978, ormai i miniassegni sono diventati un mezzo prettamente pubblicitario e l'Hotel Los Andes di Fiemme li distribuisce con la serie di auto d'epoca. Anche questi non hanno circolato e probabilmente neppure i loro compagni, ormai prevale il collezionismo o, semplicemente, il desiderio di souvenir...
    2 punti
  9. Ecco un settore della mia biblioteca a cui tengo molto e che cerco di espandere ogni qualvolta ne ho la possibilità, la sezione dedicata alle bibliografie numismatiche, fondamentale per avere sempre presente ciò che è stato pubblicato in ogni campo della numismatica...
    2 punti
  10. Come direbbe il buon Costanzo "BONI !!!" Scherzi a parte un "derby" di bellezza tra banconote italiane e francesi non me lo aspettavo, le adoro entrambe. Reputo che sia Francia che Italia abbiano sfornato diversi capolavori. Sulla questione.... io non farei tutta questa bagarre è vero che questa discussione è nata con il titolo "Le più belle banconote della mia infanzia" e che si tratta di "... le banconote che, da bambino, mi è capitato quanlche volta di vedere circolare." però sorvolerei su uno scivolone! Mi sto svenando per cercare di accappararmi una delle banconote postate... un po' di rispetto!! ?
    2 punti
  11. Buongiorno Aldo, confermo l'uscita del terzo tomo.dei Papi per Riccione. Toffanin ha già predisposto la gabbia del quarto volume e....pare si riesca a finire con quel tomo la monetazione papale
    2 punti
  12. Assolutamente d'accordo! Eppure chi di noi non è mai entrato coscientemente o meno in questa sindrome compulsiva del possesso? ? Proprio in questo momento, in pausa dal lavoro e dalle preoccupazioni familiari, mi sto rigirando tra le dita la mia lira STEMMA a 900/1000 battuta a Firenze nel 1861. Conservazione bassa bassa, tuttavia un esborso che in questo periodo di entrate ridotte avrei potuto / dovuto evitare. Cara Numismatica, odi et amo (diceva qualcuno)...
    2 punti
  13. Ciao a tutti amici, Vi presento l'ultima arrivata... Saluti Raffaele
    2 punti
  14. ah certo se prendi a confronto queste emissioni qua...potresti confrontarle con le 5000 Antonello da Messina o le 10000 stessa serie...non penso che allora sfigurerebbero. Come sempre vale il motto " de gustibus est non disputandum", ma dire che le francesi non siano belle, o paragonarle ai fumetti, beh...ce ne vuole ?
    2 punti
  15. 2 punti
  16. Vi aggiorno con qualche piccolo dettaglio sul GLORIA EXERCITVS, le foto non sono il massimo, ma rendono l'idea dell'argentatura superficiale che è rimasta intatta sul pezzo! Mai capitato di vederla in questa tipologia! E poi, ciascuna moneta è accompagnata da un cartellino storico:
    2 punti
  17. I quadrigati non furono, come sappiamo, la prima emissione d'argento di Roma; furono però senza ombra di dubbio quella di gran lunga più copiosa. Forse, (suppongo) i primi coni potrebbero avere avuto l'etimo ROMA in incuso (di modo che sulla moneta risultasse in rilievo). Forse, quelle letterine incuse nel coni potrebbero essere state le prime a rovinarsi sotto i colpi del martello, tanto da rendere illeggibile il nome di ROMA nelle monete. Questo non era chiaramente tollerabile visto che la riconoscibilità dell'autorità emittente era fondamentale perchè la moneta venisse accettata con la garanzia della Città Eterna. Quale soluzione trovare? O si scartava il conio rovinato o si cercava di ripararlo. come riparare la scritta? la reincisione sul vecchio etimo certamente avrebbe portato a scritte poco leggibili. Si sarebbe potuto cancellare la vecchia scritta abbassando il campo della cartella; una volta spianata si poteva incidere di nuovo in negativo la scritta. Ma questo avrebbe abbassato talmente il campo in quel punto che il colpo di martello non avrebbe riportato sulla moneta la scritta. Allora? qualcuno potrebbe aver pensato di creare una specie di tassello nel quale asportare e reinserire una scritta di ricambio quando fosse rovinata. Poichè se i "tasselli" di ricambio avessero avuto Roma in incuso si sarebbe potuti ricadere nel problema della mancata impressione del colpo di martello, perchè sarebbe stato difficile coi metodi di allora inserire il nuovo pezzetto allo stesso piano del campo del conio, si pensò (forse) che riportando la scritta in alto rilievo nel tassello sostitutivo, in maniera che sporgesse dal campo del conio (cosa credo più facile da ottenere), il colpo di martello avrebbe sempre trasmesso nella moneta il contenuto della cartella, però in incuso. In seguito, col miglioramento della tecnologia, forse i romani riuscirono a fabbricare coni migliori in ferro temperato che permisero una migliore resistenza all'usura e così le lettere dell'etimo poterono essere scritte in incuso nei coni in modo da risultare in rilievo sugli ultimi quadrigati e sulle successive emissioni del denario. E' una contorta idea che forse varrebbe la pena di sviluppare per districare il mistero delle cartelle in incuso. Ma probabilmente mi si prenderà per pazzo!!
    2 punti
  18. Buonasera @giacutuli, modello base al rovescio, ma al dritto variante lettere grosse, altro che. Complimenti @Raff82 annata difficile da reperire la 1858, specialmente in queste condizioni. Saluti, Sergio.
    2 punti
  19. Stranamente nessuno lo aveva ancora segnalato e allora lo faccio io. Il Gruppo di Quelli del Cordusio ha organizzato una serie di incontri video numismatici sul tema "ieri, oggi e domani nella numismatica" in cui il nostro Mario @dabbene intervista alcune persone di spicco del mondo Numismatico. Ad ora (stesso ordine dei video disponibili): Michele Chimienti Emiliano Nappini Attilio Maglio Pierpaolo Irpino e a breve ne seguirà un quinto. Dato che Mario sa far bene la divulgazione numismatica, tutti i video sono disponibili su youtube a questo link: https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ Buona Visione!
    1 punto
  20. @gennydbmoney @Ferdinandoborbone Leggo solo ora i vostri interventi e ho poco da aggiungere a cio che è stato scritto,posso solo dire che se avessi potuto l'avrei tenuta ma l'offerte erano aumentate ed avevo voglio di acquistare altri pezzi,non sono un collezionista ma solo un numismatico e mi piace conoscere,quando possibile "in mano", più monete possibile. Certo se fossi stato il vincitore dei 60 milioni d'euro di stasera sicuramente sarei disposto a riprenderla subito anche a 10 volte il prezzo ceduta.? Non credo ce ne sia un'altra in giro........almeno con la stessa ribattitura. Comunque mi sento appacato, almeno in parte, di averla avuta sotto la mia lente.? non sono in molti a paterlo dire.?
    1 punto
  21. Discussioni sterili: come imparare a capirsi Avete mai la sensazione che chi la pensa in modo diametralmente opposto a voi sia un idiota? Questo può avvenire per due ragioni. La prima è che sia effettivamente un idiota. La seconda, è quella di cui voglio parlare in questo articolo. L'affermazione è di FRANCESCO ARNALDI e il suo articolo si può leggere in https://francescoarnaldi.wordpress.com/2017/08/15/discussioni-sterili-come-imparare-a-capirsi/
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  22. riprovo allora! è l'unica che è stata emessa unitamente ad altre due monete in una sorta di trittico?
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  23. Buonasera e grazie a voi tutti per i vostri contributi e consigli. Ammetto che stavo per prendere una cantonata... quasi mi vergogno nel dire che pensavo che fosse a livello BB pieno e che 9 euri fosse il suo prezzo: https://numismatica.land63.com/index.php?id=lire_zecca&id2=100_Lire_Minerva_tipo1 Concordo in pieno con chi dice che tutto è in funzione del tipo di collezione che ognuno vuole realizzare. Ma nel mio caso era più che altro capire se sono in grado di valutare una moneta da delle foto. E la risposta, in tal caso, ovviamente è negativa visto che alcuni aspetti fondamentali mi erano sfuggiti. Quindi o io posso fare concorrenza sleale alle talpe, oppure voi avete una vista superlativa ? A parte la boutade, credo che l'esperienza faccia molta differenza come in ogni ambito. Sono certo che da voi ho tanto da imparare e dunque non mancherò in futuro di chiedere altri consigli e delucidazioni. Grazie.
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  24. La tipologia censita in 'Inland Etruria' al n. 69 da Rutter ( Historia Numorum Italy , 2001 ) : lo stesso tipo è anche censito in 'Le serie di Val di Chiana' al n. 86 da Catalli ( Monete etrusche , 1998 ) .
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  25. Da quello che mi risulta del CNA sono usciti solo due volumi, il medioevo e un volume pieno di talleri... Non conosco altre opere in più volumi. Arka Diligite iustitiam
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  26. Buona sera, Sembra di essere questo: L. Calpurnius Piso Frugi 90 BC. Rome Quinarius AR. Laureate bust of Apollo right, control letter behind / Victory standing right with palm over shoulder, L•PI-SO across fields, FRVGI below. very fine Crawford 340/2.
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  27. Buona sera, per restare in tema, ecco un grosso Soranzo falso e dichiarato. Comunque anche secondo me il tuo è a posto. Se hai anche il minimo dubbio sull'autenticità o in generale su questa moneta, non prenderla. Non ti piacerà oggi e non ti piacerà mai. Luigi.
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  28. concordo pienamente...e aggiungerei, come difetti da non trascurare, le numerose tacchette e difetti presenti sul bordo, ore 10-11 del dritto e ore 4 e 6 del rovescio...FDC67 e' un'altra cosa completamente Migliore la prima postata che ti hanno proposto, ma non la trovo adatta nemmeno quella per sostituire questo marengo se lo vuoi inserire veramente in alta conservazione....metallo, debolezza al rovescio e soprattutto i segni di contatto in alto nel campo al rovescio, a mio avviso portrebbero a non essere pienamente soddisfatto nemmeno di questa. Se desideri sostituirla, a mio avviso dovresti aspettarne una migliore, che ti dia veramente la soddisfazione di aver cambiato quella che gia' possiedi Marengo postato da Fabrizio, seppur con leggera debolezza anch'esso e alcuni segnetti di contatto, si presenta in conservazione nettamente migliore
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  29. 1943 Stati Uniti d'America ONE (Mercury dime)
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  30. 1943 Lussemburgo - Granduchessa Carlotta - 20 franchi
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  31. REGNO DELLE DUE SICILIE - FERDINANDO II° - 120 GRANA 1843
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  32. Centro dei celto-liguri Cavari, nel I^ sec. A.C. Arausio diventa colonia romana nella Gallia Transalpina . Tra i monumenti romani della città pervenutici, oltre all'arco trionfale a 3 fornici eretto forse attorno al 25 d.C. al tempo di Tiberio, è quasi integro il teatro : forse il meglio conservato tra quanti rimastici, mantiene ancora a piena altezza l'edificio di scena, spoglio soltanto di parte delle architetture marmoree del fronte scena . La cavea, con gradinate restaurate per l'uso contemporaneo, ha la non comune particolarità di essere in buona parte costruita in appoggio al fianco di una retrostante collina . La lettura, interessante, del racconto "Aquae Sextiae" (23-Ottobre-2012) di @L. Licinio Lucullo , ricorda che nelle immediate vicinanze di Arausio, nel 105 A.C. , Cimbri, Teutoni ed altri imposero a Roma quella che si potrebbe forse considerare la più imponente sconfitta subita in ogni tempo : in quella discussione è proposto il denario battuto dal monetiere L. Aurelio Cotta nell'anno di questa battaglia .
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  33. Manca dal panorama editoriale numismatico un manuale elaborato espressamente per il lettore italofono. Sarebbe bello avere finalmente un catalogo cartaceo UML con traduzioni interlineari nelle lingue ufficiali dei paesi sottoscrittori: italiano, francese, nederlandese, neogreco, tedesco e romancio. Segnalo a proposito qui un sito in nederlandese che non conoscevo e che mi sembra degno di scoperta. http://www.numisbel.be/UML_NL.htm
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  34. In questo denario dello stesso imperatore (NAC 92) Ottaviano dev’essere venuto a conoscenza della raffigurazione sul rovescio e allora s’è messo in un... punto d’osservazione migliore! THE ROMAN EMPIRE Octavian, 32-27 BC Denarius, Brundisium or Rome (?) circa 32-29 BC, AR 3.88 g. Bare head r. Rev. Venus, naked to waist, standing r. and leaning, half tuned, against column, holding sceptre and transverse spear; in field l., shield decorated with star set on column. C 62. RIC 250a. Lightly toned, an insignificant banker’s mark on obverse, otherwise good very fine Ex Gorny & Mosch sale 175, 2009, 8564. Starting price: 640 CHF - Estimate: 800 CHF - Result: 1.200 CHF
    1 punto
  35. Questo denario di Ottaviano (NAC 106) è perfettamente in tema con la discussione dal punto di vista iconografico. Parlo del rovescio, naturalmente. The Roman Empire Octavian, 32 – 27. Denarius, Brundisium or Roma circa 32-29 BC, AR 3.57 g. Bare head r. Rev. CAESAR – DIVI F Half naked Venus standing r., leaning on column and holding sceptre in l. hand and helmet in r. In l. field, a shield decorated with an eight-rayed star. C 63. BMC 601. RIC 250b. Sear Imperators 396. CBN 24. Rare. Struck on a very broad flan and with a lovely light iridescent tone. Extremely fine Starting price: 1.600 CHF - Estimate: 2.000 CHF - Result: 3.250 CHF
    1 punto
  36. Ai "misteri" di questa vicenda aggiungo io una domanda che mi ha sempre ronzato per la testa, forse per mia ignoranza. Perché Scipione non fu colpito dall'onta riservata ai superstiti?
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  37. Legata alle precedenti cultura centroeuropea dei campi di urne e protovillanoviana, la cultura villanoviana, tra i sec. X e VIII A.C. , si evidenzia nella penisola italiana, per lo più nelle stesse zone che vedranno la nascita degli insediamenti urbani degli Etruschi . La cultura villanoviana non crea insediamenti urbani veri e propri, ma si articola su piccoli villaggi di capanne costruite con materiali deperibili, delle quali, salvo resti dei basamenti di fondazione, null'altro ci è pervenuto . Sono invece pervenute numerose urne cinerarie modellate in forma di quelle capanne e che ci consentono di 'vederne' con buona approssimazione il probabile aspetto : probabile perchè questi 'modellini' hanno spesso decori ed abbellimenti che non è dato sapere se siano mutuati da vere capanne abitative, ovvero aggiunte artistiche agli oggetti-urna in quanto tali .
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  38. Furono loro due, Ferdinando e Isabella (Elisabetta) i protagonisti dell'inizio di questo lungo periodo di dominazione spagnola, nell'Italia meridionale.
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  39. Bravo @Litra68, la vicinanza a quei luoghi ti spinge sempre più a studiarne gli avvenimenti storici. Ottimo e complimenti davvero. La parte più meridionale del Regno, venne conquistata mesi prima, la città di Napoli il 14 maggio 1503, e Gaeta rimase l'ultima roccaforte dei francesi, che comunque furono costretti alla resa. Napoli e il sud diventa vicereame spagnolo per circa 200 anni. Il trattato di Lione, nel 1504 lascia a Ferdinando Il Cattolico il regno di Napoli in cambio del riconoscimento dei diritti di Luigi XII sul ducato di Milano; pertanto Ferdinando assunse anche il titolo di Re di Napoli. Ed è priprio in questi 200 anni che prossimamente vedrete pubblicate e catalogate tutte le monete battute a Napoli dai Re di Spagna.....una gran insieme di monete e di vicende storiche.
    1 punto
  40. Mia moglie me lo dice sempre che non sono bravo a mantenere le promesse... ma tant’è. Sig. Bassi22, quanto lei scrive (in ogni caso fuori tema), come operatore del diritto mi impone di ricordarle che il nostro sistema giuridico non si basa sulle consuetudini, sulla prassi o sul capriccio. Il suo è un concetto pericoloso da far passare. In diversi anni di professione le poche sentenze che ho avuto il dispiacere di leggere fondate sull ‘“ovvietà” hanno fatto la fine che meritavano già in appello (senza scomodare la Cassazione). La disciplina del diritto societario (che per me è pane quotidiano) è tutt’altro che lacunosa (anche con riferimento alla posizione delle persone fisiche, o ai soggetti, come li chiama lei), glielo assicuro. Ma non voglio andare ulteriormente fuori tema quindi le dico che, se vuole, avrei tutto il piacere di continuare con lei questa conversazione in privato, nel rispetto reciproco. Ció posto, tornando al tema, cercherò di spiegare a @Sirlad con una storia di fantasia perché ho inteso focalizzare l’attenzione sul tenore letterale dell’art. 64. Non dobbiamo mai dimenticare che lo scopo di questo forum è anche divulgativo e non tutti coloro che leggono dispongono degli strumenti di avvedutezza tali da rendere ovvio che in un acquisto di moneta antica da privato si dovrebbe sempre richiedere la documentazione a corredo. Questo era lo scopo del mio intervento. “C’era una volta un signore ricco e facoltoso di nome Pollo Pavone il quale, dopo aver collezionato per anni monete contemporanee come passatempo, un giorno si appassionò alle romane antiche. Il sig. Pollo, che aveva tanti soldini da spendere, decise che la sua nuova collezione sarebbe iniziata col botto: la sua n. 1 sarebbe stata una moneta davvero speciale. Così il sig. Pollo conobbe il sig. Lupo, il quale gli propose di acquistare da lui un pezzo davvero ricercato a un prezzo a tre zeri. Il sig. Pollo, che nulla sapeva sulle modalità di circolazione dei beni ai quali si approcciava, concluse l’acquisto, con una stretta di mano, e pagando rigorosamente in contanti il sig. Lupo. A distanza di poco tempo, il sig. Pollo, che, ricordiamo, di cognome faceva Pavone, mostró la moneta a un suo conoscente, pure appassionato di monete, il sig. Iena. Il sig. Iena, invidioso dello splendido pezzo, decise di denunciare al Fattore il sig. Pollo che, quindi, un bel giorno si ritrovò i improvvisamente nei guai. Allora il sig. Pollo inizió a studiare la legge e capì (in parte) che aveva commesso una grave fesseria. Studiando studiando il sig. Pollo lesse l’art. 64 e si disse: “sono a cavallo!”. Contattó allora il sig. Lupo e pretese che questi gli fornisse il certificato di lecita provenienza. Ma il sig. Lupo gli rispose: “Di che parli? Io mica vendo monete di professione! E poi chi ti conosce?” Fu allora che il sig. Pollo decise che era ora di rivolgersi all’avvocato Benedetto (inventato anche lui ovviamente) che gli spiegó come era regolamento il terreno in cui aveva deciso di muoversi e che l’art. 64 non era lui d’aiuto: Pollo, infatti, non avrebbe potuto PRETENDERE alcun certificato da Lupo, nè prima nè dopo l’acquisto incauto. Così, Pollo tentò di spiegare la vicenda al Fattore, tirando in ballo il sig. Lupo, il quale a sua volta negó tutto. Dopo numerose tribolazioni e tante sculacciate dal Fattore, il sig. Pollo ricordó che lui e il sig. Lupo si erano scambiati alcuni messaggi in merito a quella compravendita. Fu così che il sig. Lupo non poté più negare e, quindi, fu punito dal Fattore. Il sig. Pollo se la cavó ma smise per sempre di collezionare. Il sig. Lupo non fu chiuso in una gabbia dello zoo ma fu obbligato a stare per un po’ in una riserva naturale, con l’obbligo di farsi trovare sempre presente ai guardiacaccia. Oggi si narra che il sig. Lupo abbia avuto la possibilità di tornare libero nel bosco e, da quello che si dice, non gradisce più il pollo. L’avvocato Benedetto fu benedetto anche dal sig. Pollo e tutti vissero felici e contenti (o quasi)”. Saluti
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  41. mi raccomando non pulire o lavare o intaccare la moneta, e' gia perfetta cosi' com 'e'.
    1 punto
  42. @Marcc 1- tipologia di monete molto affascinante, ma richiede uno studio approfondito, Pautasso e Arslan essenzialmente 2- diffidare da pseudo-siti che possono spacciare monte dubbie (voglio essere gentile, perché la parola sarebbe un'altra) per tipologie nuove o altri artifici poco chiari 3- la patina non si tocca, non perché lo dico io ( sono un signor nessuno) ma perché oltre a danneggiare la bellezza e la storia vissuta di quella moneta, ne diminuisci anche il valore economico
    1 punto
  43. Credo che ognuno che colleziona, lo faccia per il GUSTO di collezionare. Ho messo "gusto" in maiuscolo perchè deve essere un piacere. E' naturale che per certe collezioni si sfocia quasi obbligatoriamente nello studio. Anche il miliardario che acquista oggetti costosi, penso, lo faccia, per il gusto di possedere quella cosa, che poi ci studi sopra la storia e altro è un'altra cosa. Il fattore economico è intrinseco in una collezione. Credo che nessuno spenda, anche poche decine di euro, così tanto per spendere. La speranza che un domani quello speso possa ritornare è normale. Come dice il buon Mario, ci sono collezionisti raccoglitori e collezionisti studiosi, come ci sono anche solo studiosi che non sono collezionisti. Le monete a mio parere hanno sempre avuto un ruolo nel subconscio umano: soldi = potere e forse nel nostro intimo, possedere qualche tondello che può essere appartenuto o speso o sicuramente usato durante il regno di qualcuno ci fa sentire, per qualche momento un pò re, conte, marchese o principe. Sognare costa poco, ma un centesimo Valore del 1902 è un sogno che mi farà spendere, e tanto.
    1 punto
  44. @@fabry61 beato te, la mia Profana non dice nulla ma certi sguardi mi inducono a pensare che mi ritenga un folle. Chissà forse ha ragione, in fondo i miei "feticci" sono indubbiamente costosi e per venderli dovranno attendere la mia dipartita... :)
    1 punto
  45. numismatica...che dire, come entrare nel labirinto....aprire mille porte e trovarne ampia soddisfazione. Storia, cultura, soddisfazione intellettuale e ritorno economico. Beh.. partendo dal titolo del post racconto la mia esperienza. Ho avuto bisogno di realizzare e nel vendere (avendo comprato con oculatezza) mi sono sentito dire dalla mia consorte " però rendono bene le monete". A tutt'oggi la profana, di fronte a certi piccoli sfizi.... non storce nemmeno più il naso. Sa. Ma non è questo quello che conta....sono i libri letti, le parole e gli sfottò fatti con i miei figli e...... vedere mia figlia che torna in Italia dalla Germania con..... gli euro strani da regalare a papà... Non c'è prezzo per tutto ciò. Costi quel che costi. E' VITA.
    1 punto
  46. la numismatica è anche: comprare di nascosto le monete e nel caso barare alla moglie il prezzo pagato. se si viene sgamati preparare il portafoglio per acquisti di accessori, borse e affini. godersi le monete di notte...in silenzio...quando (figlia e moglie) dormono. andare al convegno con la scusa di un appuntamento di lavoro in zona. vivere nel terrore che se ti sentirai male possano avere accesso alle monete e svenderle per nulla.
    1 punto
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