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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/13/20 in tutte le aree
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Buonasera a tutti, è vero, mi sto lasciando tentare dal Viceregno, e dalla sua monetazione così varia, ma a dirla tutta avevo già dei pezzi sparsi in collezione da tantissimi anni, solo grazie al forum ho rivalutato i pezzi che avevo e se potrò ne prenderò ancora, purtroppo non riesco a seguire un filo logico, prendo le monete così come vengono, poi devo dire che l'incontro con i 9 cavalli è stato Amore a prima vista, ho letto alcune vecchie discussioni ed in alcune ho postato i miei piccoli, ricordo con piacere le discussioni di @Rocco68, di @eliodoro, i 9 cavalli di Filippo IV che ha in collezione @gennydbmoney, sono affascinato da questo nominale di cui ho 3 esemplari più un quarto (anno 1630)che è in viaggio.. ? Non trovate che sono graziosi fotografati insieme? Ovviamente sono più belli di come li immortalo io in foto. Saluti Alberto5 punti
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La causa è da attribuire alla pressione esercitata durante la coniazione.2 punti
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Ah un grosso modulista come Doge82 non può tenere in collezione piccoli moduli in rame... Cedila a Fabry61 ! Te lo dice uno che però qualcuno ne ha... ☺️2 punti
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Buonasera, dato che la discussione è un pochino ferma colgo l’occasione per mostrarvi un’altra mia piastra 1818 testa piccola Non mi faceva impazzire ma adesso è degna di stare nel novero delle mie preferite2 punti
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Ciao, cito questo punto perché è nevralgico. Il fatto che ne risenti l’appeal non significa però che debba risentirne la conservazione se quello che inficia l’appeal rimane nell’ambito degli usuali difetti di conio. Come scrivevo questa tipologie si valutano per quanta brillantezza ha il metallo, parametro ben più importante dei rilievi da momento che questi variano da moneta a moneta e quindi non possono essere presi come metro di misurazione dell’usura da circolazione. Per cui, se mi dici che il dritto ha una piacevole brillantezza, questo rientra nella classificazione dello spl, come giustamente tu hai osservato. È lo stesso ANCHE per il rovescio escludendo le debolezze? Mia opinione personale: a volte sembra che essere stretti sia l’equivalente di essere bravi. Ma non bisogna essere ne troppo severi, né troppo buoni, ma “giusti” per quello che è possibile dalla circostanza di valutazione un saluto Fabrizio2 punti
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Complimenti a tutti per le belle Piastre! Contribuisco alla discussione postando la mia. Variante: pochi capelli e basettoni rasati ? Ciao2 punti
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Grazie! Sembrerebbe avere il dritto migliore del R/, non solo per i rilievi ma per una brillantezza del metallo più accentuata. Confermi? Vi allego anche io la mia2 punti
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Cari Lamonetiani, oggi Vi presento un appunto (grazie a Mario Limido che me l'ha concesso e che troverete insieme a tanto altro sul Gazzettino #7), ossia il risultato di cosa può succedere quando il conio-martello non è ben stabile al suo posto nel punzone: Ed ecco la "Briciola Numismatica" che Vi preannunciavo (i valori estrapolati provengono dal Montenegro 2015 e dal Gigante 2016):1 punto
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Tempo fa, girando su Internet tra una moneta e l’altra, mi ero imbattuto in questa: Un volto di donna molto elegante, con una collana di perle, forse orecchini pendenti e, soprattutto, una acconciatura davvero elaborata, oserei dire quasi sbarazzina, con un elegante diadema di gemme a cingerla. Tutti sanno bene quanto le donne ci tengano alla loro acconciatura. Passano parecchio tempo a pettinarsi, a lisciarsi i capelli, ad arricciarli, a tingerli, a colorarli, a profumarli, a metterli in piega. Si sottopongono a vere e proprie prove di resistenza, anche con l’utilizzo di sofisticate apparecchiature, sotto lo sguardo perplesso e indagatore degli uomini. Tutto ciò non è strano: l’acconciatura è un forte messaggio che le donne lanciano non solo agli uomini, ma anche alle altre donne. I parrucchieri dal canto loro adorano acconciare le donne. E le donne adorano andare dal parrucchiere: oltre a farsi belle, possono chiacchierare liberamente e spettegolare di questo e di quello (ma anche di questa e di quella). C’e’ però il rovescio della medaglia (o forse sarebbe il caso di dire, nella fattispecie, della moneta): andare dal parrucchiere costa un vero patrimonio. E questo lo sanno bene anche gli uomini. Già…. gli uomini…Fino a ora ho parlato essenzialmente delle donne, ma anche su di loro ci sarebbe molto da dire. Ultimamente anche gli uomini, infatti, dedicano tempo alle loro “acconciature” almeno finché hanno la materia prima primordiale (anche se a volte, in assenza, se la procurano). Certo proprio la materia prima tendente all’esaurimento fa sì che lo spazio per sbizzarrirsi sia davvero poco. E comunque, gli uomini hanno (e avevano) meno fantasia, e lo si vede anche dalle monete dove è difficile trovare pettinature particolari. In effetti, prevalgono più che altro stempiamenti vari. Tutto questo accade oggi, ma immagino accadesse anche nell’antica Roma. E forse anche in forma più accentuata. Noi appassionati di numismatica abbiamo una grande fortuna: grazie alle monete possiamo conoscere come le donne romane si acconciassero e sappiamo bene come le monete veicolino messaggi molto chiari. Le acconciature che possiamo notare sulle nostre monete sono davvero tra le più svariate e bizzarre. Cominciamo da Iulia Domna: : La sua acconciatura era, di fatto, un capolavoro in grado di resistere alla gravità. Janet Stephens è una parrucchiera che si è specializzata nella ricostruzione delle acconciature storiche, in particolare quelle dell’antica Roma, con l’obiettivo di dimostrare che non erano fatte con parrucche (come comunemente creduto) , bensì con i capelli stessi della persona adeguatamente, per l’appunto, “acconciati”. Un giorno vide il busto di Iulia Domna (con la sua caratteristica acconciatura) al Walter’s Arts Museum di Baltimora e da quel momento decise di studiarla, di capirla e, se possibile, di riprodurla. Leggendo i testi latini del periodo, l Stephens scoprì che la parola acus può indicare sia la forcina da capelli sia l’ago da cucitura. Eureka! In quel momento che scoprì che, in molti casi, quando le ornatrices che si occupavano dei capelli delle matrone dovevano cimentarsi con strutture di capelli impegnative, ricorrevano all’ago e al filo. Le cucivano davvero. Il lavoro del parrucchiere e quello del sarto erano simili. Fino alle scoperta della Stephens, molte pettinature elaborate raffigurate sulle statue antiche erano state considerate parrucche. Invece, erano stabili e resistenti perché erano cucite. Insomma, erano vere e proprie opere artigianali. Vediamo altri esempi. Matidia (figlia di Ulpia Marciana -sorella di Traiano- e quindi nipote dello stesso che la considerò come una figlia): Severina (come qualcuno ha gia’ fatto notare qui sul forum, Aureliano -suo marito- in gonnella): Iulia Titi (figlia di Tito; tale padre, tale figlia): Ma torniamo alla nostra moneta. Come avete notato l’ho “lavorata” (sacrilegio!!!) per cancellare la legenda. Vorrei infatti fare con voi un piccolo gioco. Di chi si tratta? Certo, molto di voi l'avranno riconosciuta al primo colpo. Io, lo ammetto, non credo che ci sarei riuscito. Attendo le vostre risposte. Buona serata. Stilicho1 punto
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Buongiorno e buona domenica a tutti. Nuova arrivata ( di lecita provenienza) in Collezione Litra68 È una tipologia che rincorro da anni, e finalmente ne ho trovata una in condizioni discrete, farà compagnia al mio galletto SVESANO che ho in collezione. ? Mi farebbe piacere leggere vostri pareri e se la catalogazione è giusta. Æ 5.92 g; Sambon 884; Rutter HN 450 Ho fatto un confronto sul Rutter in mio possesso. Saluti Alberto1 punto
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grazie a tutti per i consigli, sbagliando si impara ;-). comunque aggiudicata a 61€1 punto
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@Stilicho Ciao, mi hai preceduto in volata: questo è l’esemplare di Aelia Flaccilla con lo stesso diritto del tuo che avevo trovato in rete. Anche Aelia Eudocia, moglie di Teodosio II, usava indossare un elaborato copricapo di perle. Dev’essere stata un’abitudine di famiglia.1 punto
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Le acconciature delle auguste sono un tema molto interessante specialmente quando se ne individuano di differenti per la stessa augusta così da poter stabilire per ess una progressione cronologica e, in alcuni casi, datazioni abbastanza precise. Ad esempio nel mio studio su Faustina II ho individuato e collocato temporalmente 10 acconciature differenti (senza considerare le varianti: filo di perle, diadema, velo...). Quello di Faustina II è una sorta di record che è stato agevolato dai circa 33 anni di coniazioni a suo nome includendo anche le monete postume. Altre Auguste sono state ritratte con acconciature differenti, di cui elenco qualche esempio (sto andando a memoria quindi perdonatemi eventuali errori): Sabina: 3 o 4 Lucilla: 3 Crispina: 3 Giulia Domna: 3 Plautilla: 41 punto
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1844 Regno delle due Sicilie - Ferdinando II° - 1 Tornese1 punto
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Ho notato questo particolare anche sulla Piastra 1798 che ho in collezione.1 punto
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1944 Etiopia - 25 santimu Data etiope 1936 (nostro 1944) 10 + 9 = 19 x 100 = 1900 + 30 + 6 = 19361 punto
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Ciao Stilicho, non dimentichiamoci che la signora Iulia Domna in principio proponeva un'altra acconciatura, fors'anche più complessa: https://coins.ha.com/itm/ancients/roman-imperial/ancients-julia-domna-sestertius-2343g-11h-rome-197-ad-obv-ivlia-avgvsta-bust-draped-right-rx-ivno-regina-s-c/a/3011-380.s D'altra parte la Signora forse faceva ricorso a parrucche, come supposto da alcuni studiosi in base anche ad alcune evidenze statuarie Non mi pronuncio sulla "donna molto elegante, con una collana di perle, forse orecchini pendenti e, soprattutto, una acconciatura davvero elaborata, oserei dire quasi sbarazzina, con un elegante diadema di gemme a cingerla." lasciando spazio ad altri. Ciao Illyricum1 punto
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Buona sera. Dopo varie peripezie sono riuscita ad arrivare a questo risultato che per la verità non mi sembra poi così buono ma è il mio massimo.Ecco le nuove immagini.1 punto
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DE GREGE EPICURI Purtroppo al D non si vede nulla, e al R non si vedono i segni di valore (asticella per l'asse, S per semisse, 4 globetti per il triente, ecc.) Dato che le riduzioni di peso sono state numerose, non credo che la scelta sia esclusivamente tra asse e semisse. Provo a spostare in "Romane Repubblicane".1 punto
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Bella foto di gruppo e Collezione molto interessante. Purtroppo in questo campo sono un perfetto ignorante... lascio agli Esperti i commenti. A me sembrano delle belle monete " cariche " di storia. Complimenti Alberto, Ciao Beppe1 punto
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Ciao, Personalmente le foto mi lasciano perplesso, perchè sembrerebbe che la moneta (specie al dritto) presenti una certa brillantezza: ad esempio nella zona del millesimo, specie intorno al 1 e all'8. Confermi? Se così fosse, azzardo anche uno splendido per questa faccia. Dal momento che la monetazione Borbonica non si valuta in base all'entità dei rilievi (appunto per i classici difetti tecnici come debolezze di coniazione), il rovescio (specie per la foto molto più piccola in risoluzione) mi lascia più perplesso. Mi sembra avere una brillantezza quasi assente in paragone col dritto, ma ciò potrebbe anche essere dovuto ad un conio più usurato, che insieme alle debolezze di conio potrebbe falsare la valutazione. Non è una tipologia semplice, ed io insisto sempre sul fatto che su queste tipologie dire BB Spl o FdC non basta: bisogna analizzare lo stato del tondello, capire la coniazione (se ci sono debolezze, usura o conii molto usurati) e pregi tecnici (come la centratura ad esempio). meno male che rientro "nella media" Le monete vanno viste in mano ma se questo non è possibile, bisogna imparare a leggere le foto e capire i limiti di queste. Potrei fotografare talmente male uno Spl da farlo passare per BB, come potrei fotografarlo "talmente bene" da fargli acquistare mezzo grado in più. PS. Magari su ebay te la facevano passare a Spl/qSpl! Che alla fine potrebbe anche starci, in base alle considerazioni sopra fatte1 punto
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HK Questo è pericoloso ma è diverso in molti particolari. Con il monogramma come la tua non ne ho visti. Per quanto può valere : per me il tuo shekel è buono. https://www.forumancientcoins.com/fakes/displayimage.php?album=20&pos=1822 stessi conii https://www.forumancientcoins.com/fakes/displayimage.php?album=search&cat=0&pos=581 punto
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Il mio gettone è proprio diverso 1944 Como - S.T.E.C.A.V. Buono da 20 cent. per un servizio filo-tranvario 5 - 1944 - XXII Al dritto vi è raffigurato il terminal1 punto
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Penso che tu abbia perfettamente ragione, quando parli di souvenir.1 punto
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Hai fatto bene a prenderla, è una bella moneta difficile credo trovarla in splendida conservazione. Io direi che è un buon bb anche per il fatto che ha un'ottima centratura.1 punto
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Buon giorno.Ciò che conta è essere soddisfatti della moneta che a mio parere è bella(credo troppo penalizzanti i colpetti per il fdc). Per esprimersi dal lato economico bisognerebbe conoscere la cifra pagata oppure confrontare in rete la media dei prezzi. Cordialità Gabriella.1 punto
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A me è accaduto nella precedente emissione, cioè non mi faceva andare avanti perché avevo fatto già diversi tentativi.... Ho dovuto chiamare e spiegare l'accaduto... Dopo circa mezz'ora ho ricevuto un nuovo link1 punto
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Buonasera @Magus, per quanto riguarda se litra o emilitra, mi sono basato, come hai giustamente dedotto, sul peso, quindi Calciati, 34-35-76 gli ho esclusi perché emilitre.1 punto
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ciao @giuseppe ballauri Dalle mie parti si dice nun pazziamm ch’e sentiment Bellissima moneta, rilievi al rovescio molto alti, molto gradevole, poi con una particolare patina fumé. Non ne avevo mai vista una così bella e omogenea.1 punto
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1943 Occupazione americana - 500 Lire (tipo bilingue)1 punto
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Qualcosa su questi medaglioni è stato pubblicato lo scorso 19-Giugno-2019 in "I MEDAGLIONI DI TARSO E QUELLI DI ABOUKIR" ( ho nuovamente scordato come allegare il link ) : le didascalie pubblicate in discussione ricordano che i medaglioni, ove autentici, si ipotizzano di epoca romana ( Roman imperial period ca. 200-250 AD ? ) . Aggiungo il medaglione in cui si vedrebbe, con corazza, scudo e lancia alla spalla, Caracalla, del quale è anche ricordata l'attrattiva esercitata su di lui dalla figura di Alessandro .1 punto
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E' un 2 Cavalli con il motto al rovescio DEVS CVSTODIT ; molto ben coniato su un tondello quasi perfetto, cosa rarissima. Le sigle sono GA/C, e tenuto conto di un'unica data, anche se non la leggiamo, è 1636. Sotto due ritagli: un O/C e un GA/C entrambi del 1636.1 punto
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No non mi sono fermato...il punto è che più si va avanti e più diventa complicato. Spazio tanto dall'antichita' Roma e anche altro come il mondo ellenico al periodo medievale per Venezia, Genova e Napoli. Cerco principalmente le monete "povere" bronzo e rame/mistura ma anche argento.1 punto
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Medaglia devozionale, bronzo/ottone, fine XVIII sec.-. D/ Iconografia della Madonna di Caravaggio che apparve a Giannetta De Vacchi, il 26 maggio 1432 nel prato di Massalegno, Caravaggio (BG).- R/ Strumenti e oggetti della passione di Cristo, al centro il drappo "veronica"con il volto di Gesù.- Ciao Borgho1 punto
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Ciao a tutti, quando mi sono presentato vi ho parlato di cataloghi d'asta di cui vorrei disfarmi solo per motivi di ingombro. Per comodità allego l'elenco di quelli censiti finora. Sono tantissimi, mi perdonerete se non ho fatto foto, ma vi garantisco che sono in condizioni più che buone. Sinceramente, non ne conosco il valore, nè numismatico nè economico; immagino che per la maggior parte di essi sia molto basso o nullo per cui, piuttosto che buttarli nella "carta", sarei ben contento di regalarli. Io a fine mese vado in Sicilia a prenderli, per cui risalendo fino a Bologna, e se non è troppo complicato, posso consegnarli direttamente a mano. Buona lettura! cataloghi.pdf1 punto
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A differenza delle 1834, coniate in grande quantità con conii sfruttati fino allo sfinimento, le Piastre del 1839 ebbero, data la loro rarità una coniazione limitata. Pochi o assenti i difetti di coniazione. Il mio esemplare di sempre.1 punto
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No, io non li vedo strafalcioni, a me piace pensarli come piccole opere d'arte. Le 34 come tutte le altre del resto mi piacciono proprio per questo. Saluti Raffaele.1 punto
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Ciao Silvio la maggior parte dei "méreaux" sono di piombo ma esistono in bronzo il loro valore era basso e il loro uso molto locale, limitata al luogo di pruduzione: un abbazia, un castello, un villaggio... Ma ti confermo che potevano scambiarsi con cibo, spesso pane o grano e più raramente con monete vere La persona che li produceva sapeva a chi li dava1 punto
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Non condivido come non condivido l’opinione di ART. montanti non credo che l’uomo della strada ignori ai livelli citati la parola ‘numismatica’ avrei piu’fiducia ( bisognerebbe fare un’agile inchiesta..) la numismatica non e’ scienza minore ma ben definita è inquadrata nell’ambito delle scienze storiche. Libri sulla numismatica sono stati pubblicati quasi dall’inizio della stampa - libri sulla botanica, chimica, e altre discipline ( inclusa la scienza della guerra) sono venuti dopo. la numismatica e’ disciplina universitaria e riempie biblioteche . La storia della ceramica, dei mobili d’epoca o degli orologi no. non parlerò’ del mercato che muove la passione per le monete. se a qualcuno non interessa o disprezza addirittura la numismatica problemi loro. Io tiro dritto con la mia passione e i miei studi. Mi spiace per loro ma a me fanno felice. Spero che anche loro che trovino qualcosa che li renda felici altrettanto ?1 punto
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In questo denario dello stesso imperatore (NAC 92) Ottaviano dev’essere venuto a conoscenza della raffigurazione sul rovescio e allora s’è messo in un... punto d’osservazione migliore! THE ROMAN EMPIRE Octavian, 32-27 BC Denarius, Brundisium or Rome (?) circa 32-29 BC, AR 3.88 g. Bare head r. Rev. Venus, naked to waist, standing r. and leaning, half tuned, against column, holding sceptre and transverse spear; in field l., shield decorated with star set on column. C 62. RIC 250a. Lightly toned, an insignificant banker’s mark on obverse, otherwise good very fine Ex Gorny & Mosch sale 175, 2009, 8564. Starting price: 640 CHF - Estimate: 800 CHF - Result: 1.200 CHF1 punto
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