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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/15/20 in tutte le aree

  1. Buongiorno ai cari amici del forum “Più belle delle nostre collezioni” Vi faccio vedere una che io metto nella mia top 3 Dovrei averla già postata nel forum due anni fa, ma recentemente ho fatto foto migliori a gran parte delle mie monete. E così anche a questo spicciolino. 4 cavalli 1804 del mio amato Ferdinando IV personalmente non ne ho mai vista una con questi rilievi e questa freschezza del metallo
    7 punti
  2. Ciao a tutti amici, Voglio condividere con voi l'ultima piastra di Ferdinando II. Le foto non sono il massimo ma vi assicuro che in mano è stupenda. Spero vi piaccia. Un saluto a tutti. Raffaele.
    4 punti
  3. Sono davvero contento che da questa moneta si sia sviluppata un’interessante discussione, grazie ancora a tutti per gli interventi. @mariov60 dopo i tuoi interessanti interventi sono andato a confrontare il mio giorgino oggetto della discussione, con un altro giorgino di Alfonso IV sempre della mia collezione. Sembra proprio che quello che ipotizzi tu sia vero, uno dei miei giorgini di Alfonso IV (Del quale allego foto) presenta un rovescio derivante dallo stesso conio con il quale è stato creato il rovescio del giorgino di Francesco I... questo credo possa fugare ogni dubbio su chi fosse realmente lo zecchiere al momento dell’emissione di queste monete. A riconferma di tutto ciò, alcuni giorgini di Alfonso IV (tra cui appunto il mio) presentano un colore tendente al rame più che alla mistura, dovuto ad una mistura molto povera di argento. E qui credo che il cerchio si chiuda!
    4 punti
  4. Buongiorno a tutta la sezione, continuo con la condivisione di un altro Grano 1637 (doppia data) per Filippo IV. Busto con corazza e simbolo del coniatore Q E tre pallini sotto lo stemma a lati dritti nel rovescio. Notate la forma del tondello, sagomato per essere portato al giusto peso.
    4 punti
  5. Magari è perché la tua richiesta è fatta nella sezione sbagliata ( pesa ... c'è anche una sezione di Araldica, dove potevi rivolgerti) ? Magari perché se ne deduce che ti sei approcciato al Forum senza leggere alcuna delle informazioni che qualcuno si è dato la pena di illustrare chiaramente ? Magari perché manca una qualche formula di saluto ? Magari è per le foto ? Tanti motivi per ignorare la tua richiesta.
    4 punti
  6. Anche a me il "Re Lazzarone" è molto simpatico. Se mi permettete un accostamento azzardato ed anacronistico, lo paragonerei a Vitt. Emanuele II. Secondo me, fossero stati contemporanei sarebbe stati dei "compagnoni". Poco interessati alle incombenze di Stato che la carica richiedeva, delegavano e si rifugiavano nei Casini di Caccia e...nei Casini di altra natura. Avevano mogli severe e ligie alle consuetudini regali. Perchè non accettare l'alcova di procaci contadinotte o belle donne della piccola nobiltà? Avevano il potere di farlo certamente, ma ebbero il coraggio di "rompere 'etichetta" e comunque si sono goduti la vita. Vittorio Emanuele II , nelle valli della mia Provincia ( Cuneo ) ha lasciato decine di figli illegittimi ( che una volta venivano chiamati "bastardi" ). Non li poteva riconoscere, ma a tutte le madri lasciò comunque un vitalizio ed in qualche caso un titolo nobiliare. Sposato con Maria Adelaide d'Austria la rispettò e forse l'amò senza passione. Il suo amore era e sarà sempre una donna normale, Rosa Vercellana ( la Bela Rosìn ) che sposò con matrimonio morganatico ( senza titolo di Regina e senza diritti di successione per i figli). Due bei tipi anticonformisti ( almeno per quanto riguarda la loro vita personale ), e proprio per questo mi sono simpatici. Scusate la digressione storica.. Ciao Beppe
    3 punti
  7. Buongiorno...davvero notevole @Mattiaco complimenti!!! Adoro questo millesimo...ne approfitto e ricondivido il 6 cavalli che ho in collezione.
    3 punti
  8. Ne esistono diversi esemplari e, quando in buone condizioni, ne risulta evidente la coniatura. I migliori presentano anche porzioni di leggerissima argentatura superficiale. Il fatto che il verso sia stato realizzato con punzoni utilizzati anche per il giorgino a nome di Alfonso IV testimonia del fatto che la moneta è stata prodotta con materiale creatore proprio della zecca modenese. Da evidenziare che Elia Teseo fu lo zecchiere che condusse la zecca modenese negli ultimi anni di vita di Francesco I e per tutto il periodo di governo di Alfonso IV; aveva quindi accesso al materiale utilizzato per entrambi i duchi... e nel periodo di transizione deve aver approfittato dell'occasione... che, si sa, "fa l'uomo ladro". a dimostrazione di quanto scrivo anticipo un paio di immagini da cui si possono ben comprendere alcune delle caratteristiche che ho sopra descritto... (difformità delle lettere nella sigla, stile del santo, legende, argentatura residua) e il particolare di un altro esemplare che ne prova la coniatura... vedi la perlinatura L'esemplare di @Cioso , a mio parere, risulta butterato e per l'azione di agenti aggressivi incontrati nel luogo di giacitura, con rilievi più lisci per un'azione meccanica (penso... successiva e ben fatta) vòlta proprio a renderli più leggibili ed accettabili; pratica abbastanza diffusa su monete in queste condizioni... E qui mi fermo... altrimenti cosa ti mando come aggiornamento finale? ciao Mario
    3 punti
  9. @tonycamp1978 ha compreso e sintetizzato perfettamente il senso del concetto espresso (dissento però dall'affermazione che la perizia sia una responsabilità verso la moneta, concetto che giuridicamente non può esistere). Non si tratta di mettersi d'accordo ma di non fare confusione tra le diverse fonti di responsabilità (di natura civile e,o di natura penale astrattamente configurabile nell'ipotesi di accordo fraudolento tra venditore e perito) e tra i rapporti instauratisi tra i vari soggetti coinvolti nella vicenda (per nulla sovrapponibili). In ogni caso, il suggerimento di @numa numa è ineccepibile: meglio acquistare sempre e solo da professionisti, è la prima e più efficace forma di tutela preventiva (anche se, purtroppo, l'errore può capitare a chiunque, anche al più esperto dei periti o dei commercianti). Saluti.
    2 punti
  10. Adesso @Malikalkamil ha il PDF e può cercare la sua moneta da solo. A lui ripeto : La moneta è buona, goditela e vivi tranquillo.
    2 punti
  11. Ormai il destino di questa moneta è indissolubilmente legato a quello della catena. Sicuramente è più interessante così che "smontata".
    2 punti
  12. Buongiorno, nel mare di follis abbastanza standardizzato della Prima Tetrarchia, ovvero pre riforma, (per chiarire mi riferisco agli esemplari di diametro attorno ai 28 mm e peso attorno ai 10.08 g – ovvero 1/32 di libbra) troviamo più frequentemente i vari GENIO, per lo più sacrificante su altare (POPVLI ROMANI). Comunemente i “follis grosso modulo” non vengono molto apprezzati perché giudicati dai collezionisti “troppo ripetitivi”; in realtà come tutte le monetazioni hanno tutta una serie di specifiche e stili che ne caratterizzano le emissioni. Personalmente ho sempre provato per vari motivi un certo interesse per questi esemplari: innanzitutto perché il grande modulo (e proporzionalmente il peso) interrompe transitoriamente una tendenza alla riduzione che poi si ripresenterà nelle successive riforme e un po’ perché rappresentano un tentativo di innovazione (l’idea di Diocleziano di suddividere l’Impero in 4 settori non era pellegrina ma non teneva conto della fame di potere dei vari regnanti). Dopo questo preambolo, volevo cogliere l’occasione per mostrare proprio una di quelle tipologie di bronzi Prima Tetrarchia che escono dal vasto gruppo “GENIO” e testimoniano uno specifico evento storico. Siamo precisamente nel 293 d.C. . Diocleziano divide l’Impero in quattro parti rette da due Augusti (lui stesso per la parte orientale e Massimiano per quella occidente) e due “vice”, i Cesari Galerio e Costanzo I (Cloro). E’ da anni che Massimiano sta cercando di risolvere il “problema britannico” e di annettere nuovamente l’isola all’Impero Centrale. E l’attenzione per un settore inevitabilmente comporta il dover strascurare altri meno pressanti. In questo caso, il settore africano. I Berberi e le varie etnie a loro collegate, che fin dal 258-60 d.C. danno filo da torcere alle truppe romane di stanza (guidate da tale Faraxen, poi vinto e imprigionato) approfittano della ridotta presenza militare e nel 288 razziano i territori della Mauritania. Nel 289 il Governatore locale romano riesce a bloccare i disordini ma non in modo definitivo e in breve le incursioni berbere riprendono. Gli anni passano e Massimiano assieme al Cesare Costanzo Cloro riescono a portare a buon fine la riconquista della Britannia (296). Costanzo I Cesare, multiplo da dieci aurei, zecca di Treviri, 297 d.C. Dritto: FLVALCONSTA-NTIVSNOBILCAES. Busto di Costanzo I a d., con corona di lauro, corazza e paludamento trattenuto sulla spalla sinistra da una fibula. Rovescio: REDDITORLVCIS-AETERNA-E. L’imperatore, in abiti militari, con lancia nella destra, avanza a cavallo verso la personificazione di Londinium, inginocchiata fuori dalle mura della città, che lo accoglie con le braccia sollevate; sotto, LON. In primo piano, galera con quattro soldati che avanza sulle onde (del Tamigi?).
    1 punto
  13. LE discussioni vecchi vanno pian piano in fondo alla sezione e non si vedono piú. Possono però comunque tornare utili ad altri quando, ad esempio, si parla dello stesso oggetto.
    1 punto
  14. E come quando vai dal notaio a fare il rogito di un atto e poi scopri che il bene è viziato......non è che il notaio ti rida i soldi dell’acquisto.... risponde per la sua partecipazione , null’altro.
    1 punto
  15. @Illyricum65 Una possibile spiegazione del perchè la Virtus tenga il parazonio per la punta (con particolare riferimento all'esemplare 4) l'ho trovata in questa pagina: http://www.forumancientcoins.com/moonmoth/reverse_virtus.html In sostanza, l'autore dell'articolo pensa che il parazonio portato dalla Virtus rappresenti un simbolo fallico, considerato che la Virtus e' una personificazione femminile che però viene spesso rappresentata sulle monete con indosso complementi tipicamente maschili. Per esempio, proprio nell'esempio 4, la Virtus e' rappresentata con elementi tipici di Marte (quindi maschili) quali la lancia, l'elmo e, per l'appunto, il parazonio, ma indossa quella che pare una gonna e stivaletti bassi, che paiono proprio da donna. In alcune monete, addirittura, vi e' un seno scoperto. In sostanza, una sorta di ambiguità della Virtus. Nella pagina che ho allegato ci sono altri eloquenti esempi. Io, in generale, pensavo al modo con cui noi oggi (intendo nel quotidiano) porgiamo per esempio il coltello o le forbici, ossia con la parte tagliente rivolta verso di noi. Penso che sia un richiamo proprio ad una usanza del passato: ti dimostro che di te mi fido, che ti rispetto. Non e' strettamente inerente alla discussione, ma mi sembra di ricordare di aver letto o sentito che quando si regala un tagliente, per tradizione, sia usanza allegare una monetina (guarda caso!) che poi il ricevente il dono restituisce. In sostanza, il tagliente non si regala, ma si vende. Infatti, regalarlo, potrebbe essere un invito al ricevente ad ammazzarsi o a farsi del male da solo. Ciao. Stilicho
    1 punto
  16. Ciao, vorrei condividere la mia nuova acquisizione: il testone di Bona di Savoia. È stato venduto nel 2018 da Gadoury come parte della collezione di un "gentiluomo della casa reale". Qualcuno ha maggiori informazioni su questa collezione? Mille grazie.
    1 punto
  17. Ciao @aemilianus253 Francia Orange , Raymond IV 1340-1393 carlino , nei quarti della croce sono corna, MON ET CI VITAS AVRA
    1 punto
  18. REGNO DELLE DUE SICILIE - FERDINANDO II° - 120 GRANA 1844
    1 punto
  19. Ciao, i rilievi non sono male, ma mi sembra pulita. Ci sono delle strane macchie colorate... Come conservazione, secondo me, siamo grossomodo tra un qBb ed un Bb.
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  20. Buongiorno, la sua è una medaglia abbastanza comune, in bronzo dorato, dell'anno XV era fascista, cioè del 1937, la conservi come un ricordo storico di quegli anni bui, il valore commerciale è di pochi euro.
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  21. Buongiorno a tutti, quest’oggi vi scrivo per mostrarvi il mio ultimo acquisto di pochi giorni fa. Si tratta di un Giorgino di Francesco I, zecca di Modena, decisamente consumato. A chi non conosce le monete di questa zecca potrebbe sembrare una di quelle monete da non considerare neanche, ma chi colleziona Modena si sarà già accorto che questo Giorgino presenta la rara (molto rara) variante con la scritta Sanctus Giminia al rovescio (invece che Protec Noster). inoltre, il giorgino presenta un colore rosso tipico delle monete in rame, mentre questa dovrebbe essere in mistura. quindi mi sorge un dubbio: si tratta di una mistura semplicemente lavata male o questa rara emissione presentava una percentuale di argento più bassa delle altre? grazie a chiunque leggerà e a chi vorrà rispondere! Cioso Ecco il dritto della moneta
    1 punto
  22. Mammamia che pezzo @Asclepia che imponenza il ritratto di Ferdinando IV in questo sei cavalli. Ora vogliamo qualcuno che condivida il 9 cavalli eh
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  23. no... io ho capito il senso.. cioè.. una eventuale responsabilità c'è solo tra perito e committente. eventuali terzi che hanno in possesso la moneta periziata non possono pretendere nulla dal perito ma solo dal venditore..
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  24. Buongiorno a tutti, Rocco @Rocco68, complimenti per questo interessante esemplare, ritratto di Filippo IV molto nitido e perfettamente in linea con la ritrattistica che lo rappresenta su tela. Riconosco che ci vuole un occhio veramente allenato per coglierne i più piccoli dettagli, la data per esempio sotto al busto mi era sfuggita ad una prima visione nonostante tu l'avessi scritto. Anche la sigla davanti al busto è bella nitida come quelle dietro. Un particolare che ha subito catturato la mia attenzione è il simbolo al rovescio che chiude la leggenda.. ? Acciarino/pietra focaia? Fiammella? Quadrifoglio? Lo strano simbolo che non mi fa dormire la notte? Quello che ritrovo sulle monete di Carlo V.. ? Rocco mi perdonerà per aver ritagliato la Moneta. Saluti Alberto
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  25. ma si... la mia era solo una provocazione.. perché non accetto il concetto che il perito sia esente da colpe a prescindere
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  26. 1944 Occupazione alleata dei territori tedeschi - 1 Marco Occupazione alleata dei territori giapponesi - 50 Sen (mezzo yen)
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  27. Ciao Mario, per me si tratta di un falso d epoca in rame puro. Non si tratta di una moneta nata in mistura che successivamente ha perso l argentatura. Può anche essere una fusione ottenuta da un calco di un originale. Guarda, per esempio le superfici che non sembrano lisce per la circolazione ma nate proprio così. Che ne dici.
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  28. Buongiorno a tutti, Beppe @giuseppe ballauri, no nessun problema di dogana, l'unico neo è che ci ha messo un mese e mezzo ad arrivare,ma questo penso sia stato dovuto a problemi legati all'emergenza covid (pensiero mio). Un caro saluto. Raffaele.
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  29. Posso dire che la seconda parte della collezione sabauda e' stata venduta in due aste di Gadoury. Precedentemente da Nomisma era stata esitata la prima parte dedicata alla monetazione italiana e del Regno di Sardegna e d'Italia . Inserendo in google il cognome presente nel catalogo nomisma saltano fuori informazioni su questo facoltoso personaggio. Anni fa alla presentazione di un suo progetto per sigillatura e classificazione stile americano avevo avuto il piacere di chiaccherare con lui . Sicuramente innovativa era stata la sua idea di inserire in un sito apposito le monete periziate con fotografie che permettevano la visione in alta risoluzione delle tre facce
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  30. ovviamente prendo in considerazione il caso limite in cui il venditore sparisce... parto dal presupposto che siamo di fronte a beni mobili non registrati, per cui il suo possesso vale titolo di proprietà e di conseguenza titolo per agire in giudizio a tutela del bene stesso.. il bene è sigillato da una perizia di autenticità errata, le perizie si pagano perché dietro c'è un assunzione di responsabilità di quello che si dichiara... assunzione di responsabilità nei confronti della moneta, non è una responsabilità verso il soggetto che commissiona, ma è una responsabilità verso la moneta che ne aumenta il suo valore perché periziata... se la perizia ha questo potere di aumentare il valore di una moneta... perché il perito dovrebbe essere estraneo da eventuali responsabilità? per colpa sua ho subito un danno.. e il titolo per citarlo in giudizio è il possesso che ho della moneta stessa con la sua perizia. Ovviamente spetterebbe poi al giudice quantificare l'eventuale risarcimento del danno che è da provare in giudizio... chi mi garantisce poi che venditore e perito siano in buona fede? ovviamente il mio ragionamento è solo una riflessione basata su offuscati ricordi di diritto privato, nessuna presunzione di voler assolutamente ragione sulla questione. saluti
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  31. Ciao da quel che vedo in foto la moneta per me è buona, ci sono al dritto linee di espansione ben visibili, è secondo me solo stata pulita e lucidata ( forse un po' troppo ) ma buona. Ti posto le foto della mia. Silvio
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  32. Ciao @fagiolino dal mio PDF il n° corretto è il 62, il 94 corrisponde all'anno 38 come iscrizione, la foto da te postata corrisponde al n° 63 che varia solo dal n° 62 per come è stato incisa la parte alta del monogramma. Silvio
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  33. Sicuramente Aquile rovesciate!!! Ottimo @Raff82
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  34. A questo punto torniamo all’analisi degli esemplari monetali proposti in apertura, constatando che: · Virtus spesso ha come attributo il parazonium (o lo scudo o una Vittoria – casi non rappresentati nella galleria proposta) · Nell’esemplare 1 è probabilmente completo di fodero e cintura · Nell’esemplare 2 Roma appoggia la mano sul parazonium · Nell’esemplare 3 la Virtus sembra porgere il parazonium completo di cintura (e di fodero?) Vi ricordo comunque che il parazonium non è esclusivo della Virtus. Le domande che mi (Vi) porgo sono le seguenti: · Se osserviamo l’esemplare 4 (e si tratta di una iconografia comune nel periodo), perché la Virtus regge il parazonium per la punta e praticamente porge l’impugnatura? · E perché in genere la Virtus porge il parazonium anziché impugnarlo per l’impugnatura come sarebbe più logico? Una divinità bellicosa e guerriera non dovrebbe di diritto impugnare l'arma bianca e bandirla anzichè esser ritratta nell'atto di "donarla", di "offrirla" a terzi? Ciao Illyricum
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  35. Puoi solamente usarlo come portachiavi o venderla al prezzo dell'argento. Togliere la catena con una smerigliatrice per pensare di venderla non è fattibile, nessuno sarebbe interessato a comprare una moneta così.
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  36. taglio         2 euro cc paese     Monaco anno 2013 tiratura 1.226.631 condizioni bb++ città Milano
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  37. Credo che le immagini contenute nell'allegato al post #3 possano darti un'idea...
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  38. Il sottoscritto risponde di si! La moneta non è mai stata rimpiazzata con una di miglior qualità, ma per essere onesti, la ragione è più la storia del "colpo grosso" che qualsiasi altra! Le occasioni per migliorarla ci sono state, ma... Quanto a quella che a riportato alla luce questa sperduta discussione, direi qMB, la moneta è nonostante tutto abbastanza gradevole, e priva dicolpi deurpanti, sfortunatamente, come la mia, è stata pulita abbastanza aggressivamente. Provvedero ad aggiungere nuove foto della mia!
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  39. 1944 Etiopia - 25 santimu Data etiope 1936 (nostro 1944) 10 + 9 = 19 x 100 = 1900 + 30 + 6 = 1936
    1 punto
  40. Buonasera, dando una scorsa all'ultimo numero di Archeo la mia attenzione è stata attratta dalla rubrica "l'altra faccia della medaglia" in cui si tratta, tra le altre cose, dell'immagine di Alessandro Magno sui medaglioni di Abukir. Dando per scontata la loro autenticita' e basandomi sulle parole dell'autrice che definisce il canone del ritratto in questione opera di Lisippo mi è balzato all'occhio la quasi perfetta sovrapposizione dell'iconografia di uno dei medaglioni con quella del dritto dei solidi tardoimperiali del tipo imperatore con elmo, corazza, scudo e lancia che mi pare ( non vorrei dire un'inesattezza) appaia per la prima volta sotto Arcadio. Se ciò fosse vero si tratterebbe dell'ennesima associazione arbitraria e consapevole tra il rappresentante del potere corrente e il grande macedone, ne tentativo di arrogarsi il prestigio mitico oramai assunto dal figlio di Filippo, e ne spiegherebbe il successo ottenuto per così lungo tempo sulla monetazione aurea a cavallo tra l'impero d'oriente e d'Occidente. che ne pensate? È un'associazione di cui si è già discusso o è solo il frutto di una cena a base di cipolle alla bremese?
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  41. Una Scheda a ricordo del Festival dei Borghi più belli d'Italia e l'ultima in un certo senso emblematica con il ritratto di Antonio Meucci nel bicentenario della sua nascita. Un inventore eclettico, che si adattò ad esercitare vari mestieri non avendo mezzi per dedicarsi solo alla ricerca e che inventò il telettrofono , un dispositivo di comunicazione vocale che istallò nella sua abitazione dalla sua stanza a quella della moglie degente. Successivamente il primo brevetto di invenzione del telefono venne ricosciuto ad Alexander Graham Bell , anche se il nome di Meucci rimase nella memoria collettiva degli italiani. Questa discussione, iniziata da Ienor e Gioni a cui altri successivamente hanno preso parte mostrando molti esemplari delle loro racconte ed il materiale raro ed intessantissimo proposto da Art spero abbia suscitato una qualche curiosità , anche se terminato l'uso pratico delle Schede anche l'interesse per il loro Collezionismo è praticamente scomparso. Così non mostrerò altre schede per evitare di diventare monotono e ripetitivo, ma è stato bello ritrovare dei collezionisti che non le hanno dimenticate : personalmente ritengo che il conservarle abbia avuto una sua validità che ormai appartiene alla storia del costume. Un caro saluto a tutti e ancora grazie a chi ha riportato alla luce le famose Schede !
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  42. REGNO DI SARDEGNA - CARLO ALBERTO - LIRE 20 1842 - GE
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  43. Oltre al mito raccontato da Platone nel “Fedone” sono note altre leggende legate alle origini del nobile cigno, tra cui la storia di Cicno, figlio di Poseidone, legata ad una ‘metamorfosi’ narrata da Ovidio e Igino. Cicno era il re di Colone, città della Troade, che insieme a suo figlio Tenete partecipò alla guerra di Troia come alleato del re Priamo e venne ucciso in battaglia dall’eroe greco Achille. Cicno fu il primo a gettarsi contro i Greci appena sbarcati riuscendo a uccidere più di mille soldati achei; dopodiché, alla vista di quell'immenso strazio, Achille decise di affrontarlo e lo colpì con il pomello della sua spada al volto, senza produrre alcun graffio poiché Cicno era invulnerabile, e riuscì finalmente a ricacciarlo indietro a colpi di scudo fino a quando Cicno non inciampò all'indietro e cadde a terra. Cicno, ritenuto invulnerabile al ferro e al fuoco in quanto figlio di un dio, avrebbe facilmente sterminato da solo l'intero esercito acheo se non fosse stato strangolato con i lacci del suo stesso elmo dal Pelìde ed ucciso. Così Achille poté mettere in fuga da solo le intere schiere troiane. Dopo averlo ucciso Achille gli tagliò la testa e tentò di spogliare Cicno delle armi, ma grande fu il suo stupore quando lo vide svanire nel nulla perché Poseidone, per lo strazio e il dolore di uno dei tanti suoi valorosissimi figli uccisi, l'aveva fatto reincarnare in un cigno, un animale acquatico immortale che sempre può sorvegliare e proteggere. Fonte: Wikipedia
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  44. DE GREGE EPICURI Queste monete (e in particolare gli ultimi 3 post) mostrano come la monetazione provinciale greca sia estremamente più varia, fantasiosa e vicina ai miti rispetto a quella imperiale; e da qui penso provenga il suo particolarissimo fascino. Ma la cosa non ci deve sorprendere. Una superficiale vulgata scolastica ci ha fatto sempre ritenere che "gli dei greci e romani sono gli stessi", basta cambiare qualche nome. In realtà, la mitologia e la religione greca sono molto diverse da quelle romane, anche se ai tempi dell'impero, ma già dalle guerre macedonche, la cultura greca era passata massicciamente a Roma. Ma creare e copiare sono due cose ben diverse. I miti originari di Roma sono quelli etruschi e dell'Italia Centrale, che però trovano qualche spazio solo sulle monete repubblicane.
    1 punto
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