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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/02/20 in tutte le aree

  1. Un saluto a tutti. Ultimamente mi è capitato di volgere lo sguardo verso la monetazione della Gran Bretagna ottocentesca, che sto trovando piuttosto interessante per contenuti stilistici, simbolici e aneddotici (ho trovato singolare il motto della giarrettiera, che non conoscevo) Ho dunque "rotto il ghiaccio" acquisendo come primo pezzo in collezione, questa mezza corona del 1887. Personalmente, penso che un onesto SPL lo meriti, cosa ne pensate?
    3 punti
  2. Si tratta di un douzain per il delfinato emesso a nome di Carlo VIII https://www.cgbfr.it/charles-viii-douzain-du-dauphine-n-d-s-l-b-,bry_426994,a.html ciao Mario
    3 punti
  3. Ho fatto una scansione della moneta di Firenze, il rovescio è diverso ma il conio del diritto sembrerebbe coincidere. La collezione di Firenze è lontana dall'essere completa, tuttavia contiene alcune chicche - soprattutto sesterzi - ancora inedite sul RIC come per l'appunto questa.
    3 punti
  4. Buongiorno, da buon altinate allego il file che riassume la scoperta di una nuova statua ad Altino VE. all'inizio pensavo si trattasse di una statua di Artemide, poi a scavo eseguito rivelò essere una statua di Attis facente parte di un monumento ad un recinto funerario collocato con molta probabilità nei pressi della Via Annia, alle porte di Altino. https://www.metropolitano.it/scavi-archeologici-altino-statua-romana/
    2 punti
  5. Sì, in effetti avevo notato i prezzi per determinate conservazioni, non cerco a tutti i costi l’alta conservazione, l’importante è che la moneta mi piaccia. Grazie 1000, sarà sicuramente un’avventura affascinante
    2 punti
  6. Ma ci sono somigliante con gli idoli cananei e fenici, fate un confronto con questa statuetta di Astarte
    2 punti
  7. Mi sto avvicinando, in queste settimane, alle monete di questo regno, più verso le piastre e mezze piastre. E questa mi piace molto. Complimenti per la collezione, aver visto tutti questi esemplari impreziositi da un velluto bordeaux (o comunque scuro) che, a mio parere, li risalta molto bene, non ha fatto altro che confermarmi che mi toglierò qualche bella soddisfazione Oltre a confermarmi che investire su un bel velluto (possiedo astucci con il classico rosso scuro) è la cornice perfetta per godersi una collezione fino in fondo. Grazie!
    2 punti
  8. Per me ha ragione @Arka, se fossero tre X i pallini superiori sarebbero 6, invece sono 5. La presunta " I "centrale è correttamente allineata con il resto della cifra, la linea trasversale è probabilmente una frattura di conio o sporcizia su quest'ultimo,sempre che la moneta sua autentica, altrimenti si tratterebbe di un falso atto a creare una emissione inesistente.
    2 punti
  9. Buongiorno a tutti, Il15marzo 1844 a Cosenza, capoluogo della Calabria Citeriore nel Regno delle Due Sicilie, scoppiò un moto durante il quale il capitano Galluppi, figlio del filosofo Pasquale Galluppi , cadde sotto il fuoco della gendarmeria borbonica insieme ad altri quattro compagni; in seguito a questo episodio, altri sei del gruppo furono condannati a morte e fucilati l'11 luglio. Le loro salme riposano nella cappella d'Orazione e Morte, all'interno del duomo di Cosenza.Catturati dalla Polizia borbonica dopo un breve scontro a fuoco, i Bandiera, il Meluso ed altri sette compagni vennero processati davanti all'Alta Corte Marziale e condannati a morte per fucilazione che venne eseguita all'alba del 25 luglio del 1844 nel Vallone di Rovito, alle porte di Cosenza. Saluti Raffaele.
    2 punti
  10. Stemmi di varie forme......
    2 punti
  11. Secondo me la data si vede....e credo che potrebbe essere un inedito: GAC inizia a siglare monete dal 6 ottobre dell'anno 1636....quindi pochi mesi con quella data. Qui mi pare che sia 1637 (7 finale), quindi confermerebbe la scia delle monete con queste sigle a partire da fine anno 36...per poi proseguire nel 37/38/ ecc.ecc.....
    2 punti
  12. In una moneta consumata si apprezzano la storia della moneta e il compito da lei svolto in una fdc oltre alla storia , l'arte del disegno. Nel limite del possibile a me piace avere una moneta in bb e quando capita l'occasione aggiungere un esemplare in alta conservazione. Saluti
    2 punti
  13. Guardi, sig. Aristarco. Leggendo i suoi ultimi interventi qui sul forum, faccio veramente fatica a capire a quale monetazione nello specifico si stia interessando. Leggo sue domande che spaziano dagli euro, alle medaglie pontificie, dall’archeologia, alla monetazione classica, passando per “insinuazioni” sulla purezza del metallo usato dalle zecche, ecc. Dato che mi sembra, senza offesa, un po’ confuso, se mi permette, le vorrei dare un piccolo suggerimento. Innanzitutto, faccia un passo alla volta. Parta col chiedersi quale monetazione vorrebbe approfondire. A quel punto, inizi a “spulciare” nel forum. Vedrà che troverà una miriade di discussioni interessanti che arricchiranno il suo sapere. Oltre alla consultazione del forum, sarebbe opportuno anche acquistare (e, ovviamente, studiare) dei libri inerenti alla monetazione scelta. Dopodiché, può prepararsi per i primi acquisti. Questo è il consiglio che le do. Non abbia troppa fretta (so che è difficile, specialmente all’inizio) e non metta troppa carne al fuoco. La casa si costruisce partendo dalle fondamenta, passo dopo passo, e non dal tetto...
    2 punti
  14. Buonasera a tutti, leggevo questi ultimi post, ognuno ha la sua idea, certo che ci vuole molta pazienza, aspettare il momento e la moneta giusta. Il mio amore soprattutto per il rame e le basse conservazioni non sono un segreto, ma ogni tanto non disdegno qualche bel pezzo. Osservavo (e fotografavo o quasi al buio) la mia Piastra del 1795 di Ferdinando IV vorrei prenderle compagnia ma non riesco a decidermi, se puntare ad un millesimo in particolare oppure aspettare ancora un po'? ? Saluti Alberto
    1 punto
  15. Buongiorno, mi chiamo Federico De Luca e sono iscritto su questo forum con il nome di King John. Come qualcuno di voi saprà sono autore di una tesi secondo cui in alcuni casi i monogrammi riportati sulle monete greche non indichino il nome dei magistrati monetali ma dei numeri, delle notazioni numeriche. Le diverse notazioni progressive, secondo me, erano dei preziosi elementi che permettevano di suddividere in gruppi distinti le monete di una stessa emissione che altrimenti sarebbero state ammassate in un unico mucchio informe ed ingestibile. Le monete ottenute da conii di rovescio recanti una determinata notazione numerica a mano a mano che venivano coniate, venivano raccolte in recipienti atti a separarli dalle altre monete coniate in precedenza, frutto di conii di rovescio caratterizzati da una diversa notazione numerica. Quando quei conii di rovescio si deterioravano, tutte le monete da essi ottenute venivano contate ed il loro totale veniva riportato su un apposito promemoria su cui erano annotati i quantitativi di monete ottenuti da altri conii di rovescio recanti una differente notazione, utilizzati in precedenza. Tirando le somme dei dati appuntati si sapeva esattamente in ogni momento quante monete erano state coniate e quante bisognava ancora coniarne per raggiungere il limite programmato per l’emissione. La coniazione proseguiva utilizzando conii di rovescio riportanti numeri più grandi: quando si rompevano anche questi altri conii di rovescio, si contavano le monete da essi ottenute, se ne annotava il totale sul promemoria e si passava ad impiegare altri conii di rovescio con notazioni numeriche ancora diverse e così via. In alcuni casi su GRUPPI RISTRETTI di monete, secondo la mia idea, si rendeva necessario, in aggiunta ai monogrammi normalmente riportati, incidere dei graffiti ad opera dello stesso personale della zecca. Ciò avveniva perchè il conio riportante una determinata notazione numerica, una determinata soglia di monete da coniare, rimaneva in buone condizioni anche dopo aver coniato quel numero di monete: ad esempio un conio recante il numero di 100.000 dracme rimaneva efficiente anche dopo aver raggiunto le 100.000 dracme coniate e le monete ottenute da quel conio ancora buono andavano contraddistinte con un segno (il graffito, appunto) per non confonderle con le monete coniate nell'ambito del primo quantitativo di 100.000 dracme. Oppure ancora si incideva un graffito per creare ulteriori sottogruppi nell'ambito di gruppi di monete (contraddistinti dai monogrammi incisi nei conii), rivelatisi in corso d'opera troppo consistenti e quindi di difficile gestione. E' un po' complicato ma non riesco a spiegarlo più semplicemente: spero mi scuserete. Naturalmente, poi, si tratta di un'ipotesi e mi perdonerete di non poter fornire prove schiaccianti ma tant'è... Chi volesse, bontà sua, approfondire questa tematica può leggere questo mio articolo: https://www.academia.edu/36640584/F._De_Luca_Numeri_iscritti_e_numeri_graffiti_sui_tetradrammi_di_Tolomeo_I_Sotere_in_Quaderno_di_Studi_Associazione_Culturale_Italia_Numismatica_XII_2017_pagg.5-20
    1 punto
  16. Qualche approfondimento sulla faccenda. http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/EUR/TAT/TAT.htm#REPUBLIC Ai tempi di questi biglietti il Tatastan aveva una posizione particolare: - Il 30 agosto del 1990 proclamò la sovranità con la Dichiarazione sulla sovranità dello Stato della Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Tatara e nel 1992 si tenne un referendum sulla nuova costituzione, in cui il Tatarstan era definito come uno stato sovrano, accettata con una maggioranza del 62%. Il referendum e la costituzione furono dichiarati incostituzionali dalla Corte Costituzionale russa, e ovviamente l'indipendenza non fu riconosciuta. - Il 15 febbraio del 1994 vennero firmati il Trattato di delimitazione dei soggetti giurisdizionali e reciproca delega tra organi statali della Federazione Russa e gli Enti di Stato della Repubblica del Tatarstan e un altro accordo tra il governo della Federazione russa e il governo della Repubblica del Tatarstan (sulla la delimitazione delle autorità nella sfera delle relazioni economiche esterne), quindi il Tatarstan tornò ad essere di fatto una delle repubbliche della federazione russa . L'accordo di condivisione del potere fu rinnovato l'11 luglio 2007, anche se gran parte del potere delegato al Tatarstan fu ridotto. E' scaduto il 24 luglio 2017 senza rinnovo, facendo perdere al Tatarstan il suo status speciale. Dunque se questi biglietti hanno circolato l'hanno fatto sia nel periodo di proclamata indipendenza del Tatastan (non so quanto fosse concreta) che successivamente.
    1 punto
  17. Splendido esempio di discussione surreale in cui, come al solito, si guardano e si giudicano espressioni artistiche e mentali di tremila anni fa con il nostro inadeguato metro di giudizio.
    1 punto
  18. mettici un altro euro e mezzo, e ci fai una bella colazione
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  19. La mia non era una critica, ma solo una constatazione. Comunque per me è sì zecca di Roma. Emissione più tarda di quelle con l'officina scritta per esteso. Arka Diligite iustitiam
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  20. come diceva giustamente @Arka ,Mirko Bordin ha fatto uno studio approfondito per le varie emissioni e massari. comunque dicevo 1 emissione di 4 in quanto CICONIA per lo scudo da 140 soldi ne ha fatto 4 (conosciuti),e dicevo 1 tipo di 2 in quanto il massaro Alvise Baffo per lo scudo da 140 soldi ne ha fatto di 2 tipi (almeno fino ad ora). saluti, Lucretiu.
    1 punto
  21. MB solo la faccia della legenda cufica.
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  22. Ciao, la moneta non è mia, ma di @frisax. Io mi sono limitato a guardarla e a provare a leggere quanto in esergo. Ho quindi provato a fare una ipotesi sulla base di quello che vedevo. Non so se altre foto possono aiutarci nella identificazione, ma si potrebbe provare. Buona domenica Stilicho
    1 punto
  23. Come già stato detto, moneta autentica, ma in cattiva conservazione, a stento Mb. Saluti Eliodoro
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  24. Buona domenica @Stilicho, quella che ho postato è la foto della moneta che secondo me corrisponde alla tua, sia fronte che retro(confronta profilo, labbra, diadema, ecc.). Naturalmente lascio ai più esperti valutare se è corretto oppure no. Per quanto riguarda la zecca di conio, sinceramente, non sono riuscito ad identificare le lettere sulla tua moneta e quindi ho guardato solo le raffigurazioni. Se la scritta fosse SMA come ipotizzi tu, allora la zecca sarebbe quella di Antiochia SMA = Antiochia https://numistoria.altervista.org/blog/?p=102 Ciao MarcoAu
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  25. Complimenti a me piace molto. Un po' di usura sui rilievi più alti, qualche graffio sull'effige e campi al dritto un po' segnati ma il metallo sembra ancora fresco e piacevole. Per me un Ef lo merita. Nella scala italiana credo che i campi pesino di più, forse un qSpl rende meglio l'idea. Moneta gradevolissima e bellissime foto.
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  26. Buongiorno, avete mai notato una simile lavorazione sul bordo di questa tipologia di moneta? Io ne ho diversi ma questa è l'unica che presenta tale lavorazione. Per completezza posto anche il d/r.
    1 punto
  27. Tranquillina/Mithras (Heritage Auction 61160) Ancients Roman Provincial PONTUS. Trapezus. Tranquillina (AD 241-244). AE (30mm, 19.49 gm, 5h). NGC VF 4/5 - 2/5. Dated Civic Year 179 (AD 242/3). CAB•TPANKV-ΛINAЄ•CЄB, draped bust of Tranquillina right, seen from front, wearing stephane, hair braided and tucked in loop at base of head / ΤΡΑΠΕZΟΥΝΤΙΩΝ / ЄT PΘO (date), Mithras on horseback right; tree behind, lit altar before. RPC Online -. SNG von Aulock -. BMC -. Asia Minor Coins Online -. Recueil général I, 53.HID05401242017.
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  28. Anche per me Buona, solo un po’ corrosa dalla patina che poi è venuta via. interessante la particolarità della legenda che la rende affasciante e rara !
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  29. Terra anch essa dei vichinghi....spettacolo....se sei li @littleEvil,goditela anche per me!
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  30. dimenticavo.... buone vacanze!
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  31. In Islanda ci sarà molto più fresco di qui... oggi 38 gradi.
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  32. Buona notte, fra un po'. Immagini permettendo , che giocano sempre pessimi scherzi,direi che la moneta in questione non mi piace. A mio avviso è più facile focalizzarsi sul retro per verificare le cose che non vanno . Mi sembra che la R della zecca non sia conforme le zampe dei cavalli sul fondo siano evanescenti , lo scudo crociato e i fasci laterali non risaltino affatto, il profilo dell ' Italia brutto, la vittoria goffa. Per me è un orario abbastanza tardo non vorrei commettere errori da assonnata ma mi sentirei di bocciare questo 20 lire. Un cordiale saluto . Gabriella Ps. zampa anteriore sinistra primo cavallo che sembra una protesi.
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  33. Effettivamente, guardandola con più attenzione, tende a convincere meno. Certo, il dato ponderale è estremamente vicino a quello che dovrebbe essere e, per quanto (poco) ne sapevo, solitamente le riproduzioni si fermano attorno ai 19,50 . La luce dello scanner appiattisce e impasta un po' a causa di quei bagliori sui rilievi, magari questo incide sulla lettura.
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  34. 1 punto
  35. In tema di Piastre 1856 posto la mia. Ciao Beppe
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  36. Non saprei @giuseppe ballauri, il diametro e‘ok, peso e’ calante anche se di pochissimo , metallo opaco, dettagli impastati anche per un Bb/spl , scritta ITALIA incerta . Va vista in mano , rigatura tipo I ma fiacca e bordo dubbio . Mi lascia perplesso
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  37. Ciao a tutti, per me è buona, con patina saltata quasi dappertutto ( friabile, da ambiente umido? ) come un guscio ed è rimasto il "nocciolo" interno che dà quella impressione più incerta, il bordo non mi dà problemi, anzi…. Un cordiale saluto, Enrico
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  38. Cavolo, mi mette curiosità...Accennni qualcosa, sono curiosissimo. Io sono un appassionato di enigmistica antica (666, quadrato magico Sator, "amo colei il cui numeroè 545", etc, etc....)
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  39. Buongiorno, mi unisco alla conversazione mostrandovi l'unico Tornese con Tosone che ho in collezione che presenta ancora la data leggibile.
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  40. Buongiorno a tutti, oggi prendiamo in esame il millesimo 1838. Non mi pare di averlo già trattato, se così fosse, mi perdonerete e lo riteniamo come un analisi secondo un diverso punto di vista.. ? La moneta che rappresenta questo post è una Piastra da 120 grana di Ferdinando II millesimo 1838 busto giovanile del Re. Collezione Litra68. Riporto riepilogo di alcuni degli avvenimenti che più mi hanno colpito. È di due faccio un piccolo approfondimento. Ma anche voi tutti potete intervenire ed arricchire la discussione, con una vostra moneta, oppure integrando fatti e avvenimenti dell'anno che stiamo trattando. Dicevo, ho voluto approfondire, poche note, sempre fonte Web. Due degli avvenimenti riepilogati, la nascita del Cartismo in Inghilterra e la parallasse stellare (che strano termine) ho incrociato anche un altro avvenimento che cade a pennello con il 1838. Cioè la nascita di uno dei figli di Ferdinando II, che è stato anche insignito di interessanti riconoscimenti. Iniziamo dal Cartismo: Cartismo Movimento politico-sociale inglese. Prese nome dalla People’s Charter (1838) in cui i cartisti chiedevano il suffragio universale maschile, lo scrutinio segreto, il Parlamento annuale, un’indennità ai deputati, collegi numericamente uguali e la soppressione del censo. Le petizioni furono respinte dal Parlamento (1839, 1842) e ciò provocò sommosse a Birmingham e a Newport. Alle richieste politiche se ne aggiunsero altre di ordine sociale: diritto al lavoro e al suo prodotto integrale, socializzazione della terra e controllo economico dei mezzi di produzione da parte dei lavoratori. Spinti dalla rivoluzione del 1848 in Francia, i cartisti organizzarono una manifestazione, che però fallì segnando la loro fine. Proseguiamo con la Parallasse stellare: La parallasse stellare consiste nel cambiamento della posizione apparente di una stella sulla volta celeste a seconda del periodo dell'anno. Il fenomeno in sé è abbastanza semplice da comprendere, ed è dovuto al fatto che la Terra, durante l'anno, cambia la sua posizione nello spazio muovendosi attorno al Sole. Ed infine... Luigi Maria Borbone-Due Sicilie, Conte di Trani (Napoli, 1º agosto 1838 – Parigi, 8 giugno 1886), fu un principe delle Due Sicilie e conte di Trani. Era il secondogenito del re Ferdinando II delle Due Sicilie, avuto come primo figlio della sua seconda moglie, l'arciduchessa Maria Teresa d'Austria. I suoi nonni materni furono l'arciduca Carlo, duca di Teschen e la principessa Enrichetta di Nassau-Weilburg. Il duca di Teschen era figlio dell'imperatore Leopoldo II d'Asburgo-Lorena e di Maria Luisa di Spagna. Spero sia di piacevole lettura. Saluti Alberto
    1 punto
  41. in passato mi sono confrontato con @King John circa la sua idea... posto che io non ne capisco nulla perchè mi occupo di tutt'altro, e posto che la logica del XXI secolo non serve per dirimere le questioni passate, chiedo, come gli chiesi allora... perché non provi a portare questa tua teoria su una rivista scientifica? la RIN, gli AIIN, la Revue Numismatique, la Numismatic Chronicle etc? lo dico perchè la stessa peer review è spesso una bella occasione per integrare e centrare meglio il concetto per quanto mi riguarda la peer review è sempre stata un'ottima occasione di crescita uno scritto strutturato in modo scientifico e presentato/presentabile su una rivista scientifica, sicuramente darebbe maggire corpo alla tua idea e la renderebbe "meno fragile" alle critiche ... che ci sono comunque e ben venga, altrimenti non si andrebbe da nessuna parte ...e stai qua...ma dove vai un saluto Alain
    1 punto
  42. Scudo inferiore come conservazione ma decisamente piu' raro : 5 Lire 1853 Genova Vittorio Emanuele II
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  43. Comunque, sia ben chiaro, io non voglio affatto avere ragione a tutti i costi. Io me ne frego della ragione....Questa discussione nemmeno l'avrei aperta: l'ho fatto solo perchè chiamato in causa SENZA ESSERE MENZIONATO PER NOME, quasi fossi un pariah, un senza casta, nella discussione precedente che è stata poi chiusa prima che vi potessi intervenire. Tutto qua. Perchè, come chi legge, ho ben altro da fare invece di ripetere sempre le stesse cose qua e azzuffarmi sempre con le stesse noiosissime persone. Potete pensare e scrivere quello che volete della faccenda dei numeri: io vi amo lo stesso perchè tutti, tranne pochissime eccezioni, siete rispettosi e molto amichevoli.
    1 punto
  44. Sono anche perfettamente consapevole di avervi tediato, nel tempo, con questa storia dei numeri che tanto sdegno ha suscitato in eminenti utenti di questo forum, che mi hanno fatto ripetutamente notare la scarsa scientificità della tesi, la mancanza di metodo scientifico, se non la vera e propria fantasia con la quale è stata concepita, etc etc... Mi scuserete ancora per l'ardire che ho avuto e infatti provvedo a disattivare ora il mio account (come anticipato tempo fa in altra discussione) per evitare di avere ancora la tentazione di importunarvi oltre con questa faccenda. Colgo l'occasione per ringraziare i numerosi amici che ho trovato su questo forum, primo fra tutti @Reficul, un vero e proprio galantuomo. Buona vita a tutti!!!!! Concludo ricordando che la difficoltà di distinguere tra cifre composte da numeri e monogrammi composti da lettere greche non caratterizza solo noi moderni ma riguardava anche gli stessi antichi Greci qualora non erano al corrente dei criteri in base ai quali interpretare i monogrammi, come ci ricorda questo simpatico epigramma di Alceo di Mitilene (Antologia Palatina, VII, 429):
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  45. Buona Domenica Problema non risolto con le sue affermazioni ... città di Venezia, ritratto di Ludovico il Pio? Sig. Calon, ci vuole ben altro! saluti luciano
    1 punto
  46. ?Il sig. CALON, non ho dubbi, sarà sicuramente un bravissimo archeologo ma con la numismatica non va d'accordo... Lo cito: Subito dopo, però, Venezia emette la sua prima moneta", racconta Calaon. "Sul fronte c’è la città di Venezia; sul retro il volto di Ludovico il Pio, figlio di Carlo Magno e suo successore. (A Venezia non sono state emesse, in base agli attuali studi, tipologie con il ritratto di Lodovico il pio). Il sig. CALON mi dovrebbe anche spiegare la presenza di bolle dogali veneziane in stile bizantino databili senza dubbio alcuno alla metà del IX secolo, quando lui dichiara che Venezia diventa "bizantina" nel XI secolo ( cita Orseolo) ?
    1 punto
  47. Il 20 Lire 1936 è una moneta "relativamente" rara. Si trova frequentemente nelle aste e non è difficile procurarsela in negozio. Questo perché è una moneta che sì, non ha avuto una gran tiratura, ma è stata subito "tesaurizzata" non solo dai collezionisti (pochi), ma anche da chi voleva un ricordo tangibile della fondazione dell'Impero (la stragrande maggioranza). La moneta quindi, è possibile trovarla in diversi stati di conservazione: quelle ritirate dai collezionisti si trovano in ottime condizioni, quelle che, invece, sono state prese come semplice "trofeo", hanno subìto per lo più una custodia sui generis che le hanno fatte giungere fino a noi non propriamente al top. La moneta ha un prezzo "sostenuto" - a mio parere - per tre motivi: 1) bassa tiratura (10.000 esemplari); 2) rappresentatività (l'Impero); 3) unicità (è la sola della sua tipologia coniata per la circolazione). Non escludo che parte della produzione giaccia presso la Tesoreria Centrale dello Stato o presso la Zecca rientrando nel novero delle monete non in oro appena accennate nella "famigerata" nota 56. Qui sotto posto il mio esemplare:
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  48. Sull'argomento mi permetto di suggerire la lettura del "Giornale dell'assedio di Costantinopoli", scritto dal veneziano Nicolò Barbaro che fu testimone oculare. E' scaricabile legittimamente da qui: http://dbooks.bodleian.ox.ac.uk/books/PDFs/590053060.pdf
    1 punto
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