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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/04/20 in tutte le aree

  1. Le reali fattezze degli imperatori romani sono state ricostruite dall’artista digitale Daniel Voshart. Voshart nel 2015 ha completato un Master in Architettura presso l'Università di Toronto, con particolare attenzione al design sostenibile e alla realtà virtuale. Ha in programma di unire le sue sensibilità spaziali ed estetiche sviluppate durante il suo periodo come direttore della fotografia alla sua carriera in architettura e in cinematografia. https://it.mashable.com/storia/3947/facce-imperatori-romani-ritratti-fotorealistici/
    6 punti
  2. sarà forse per la sua monetazione,in particolare quella in argento,sarà per la sua storia millenaria,non saprei dirti un solo motivo perché Venezia...so che ha sempre avuto un certo fascino per me la sua monetazione...sai quando ti senti attirato come le api dal miele? ecco.? è stato "l'amante" la dove "la dolce compagna" sono i sesterzi (età imperiale)...c'è un feeling che non ha un perché particolare...lo coltivi,lo nutri e speri che prima o poi lo riesci anche a soddisfare....e se questo non è possibile comunque il viaggio ne e valso la pena. Lucretiu.
    3 punti
  3. Ti ringrazio per avermi salvato dall'errore in cui stavo cadendo. In effetti, esistono 4 emissioni, ovvero (in ordine di peso): - Anfipoli, con Centauri al retro (SNG Cop. 68; Moushmov 5986; Head pag. 217), diametro 25-30 mm, peso 15,4-18,1 g; - Tessalonica, con Dioscuri al retro (SNG ANS 803, SNG Cop. 368, Moushmov 6634, BMC 34), diametro 20-27 mm, peso 11,6-19,9 g; - Tessalonica, con Centauri al retro (SNG ANS 805, SNG Cop. 369-370, Moushmov 6633, Sear 1469), diametro 23-28 mm, peso 9,8-17,3 g; - imitativa di Tessalonica, con Centauri al retro (non conosco classificazioni), diametro 15-17 mm, peso 2,6-4,4 g; Per la datazione, occorre richiamare brevemente la storia dell'area. Dopo la sconfitta di Perseo (168 a.C.) la monarchia macedone fu abolita e la Macedonia fu divisa in 4 circoscrizioni amministrative (i cui confini sono oggi ignori), denominate merides. I diritti di conio, inizialmente aboliti ad eccezione delle sole emissioni romane, con la creazione delle merides furono ad esse assegnati. Nel 149 il pretore P. Juventius Thalma (o Thalna) emise un limitato numero di tetradracme, tramite un suo legato, recanti al R/ la legenda LEG (legatus pro quaestore) e una mano che regge un ramo d'ulivo (ΘAΛΛOΣ, allusivo a Thalma). Nello stesso anno fu tuttavia sconfitto da un pretendente al trono, tale Andrisco, che affermava di essere nipote di Filippo V; la coniazione di queste tetradracme proseguì, omettendo tuttavia la legenda LEG e la mano con il ramo d'ulivo. Assunto nome e titolo del presunto nonno, l'usurpatore coniò anche tetradracme recanti la legenda ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΦΙΛΙΠΠΟΥ. Sconfitto Andrisco la Macedonia fu ridotta a provincia e la coniazione degli argenti cessò per più di un secolo ma esistono bronzi firmati dai questori G. Publilio e L. Fulcinio o Fulcinnio, bronzi attribuiti al pretore D. Junio Silano e bronzi di comunità locali, che si discute se siano da datare a dopo la sconfitta di Perseo (168) o a dopo quella di Andrisco (149). Dal 93 i governatori della Macedonia ripresero, per 5 o 6 anni, la coniazione degli argenti, con legenda MAKEΔONΩΝ; a giudicare dal numero di conî, furono emissioni abbondanti. Le monete (dracme e tetradracme), simili fra loro, sono firmate da Aesillas, questore dal 93 all'88 e da Q. Bruttius Sura, legato pro quaestore dal 92 all'88. Furono queste le ultime emissioni recanti l'etnico MAKEΔONΩΝ (“del popolo macedone”); i bronzi continueranno a essere coniati dalle colonie romane (con inscrizioni latine e tipi tratti sia dalla storia locale che dalla tradizione romana), dalla confederazione (koinon) macedone (con iscrizioni greche e recanti generalmente al D/, sotto l'impero, il ritratto del principe) e da alcune città (caratterizzati dalla presenza dell'etnico al R/)
    3 punti
  4. Ferdinando IV, Piastra 1816 con punto prima e dopo la data. Alberto..... Anche le 1815-1816 sono gran bei pezzi.
    3 punti
  5. Buonasera a tutti, in attesa di sviluppi sul Tarì del 1795 Corona aperta, posto un po' di Rame.. ? Ferdinando IV 8 Tornesi 1796 Trovo piacevole il font della P sotto al busto e un interessante puntino sotto tra le ciocche dei capelli. Saluti Alberto Ps. Sempre prove tecniche fotografiche
    3 punti
  6. Senza fare il para..gnosta ?, i "venetici" seguono le più belle monete, e sono seguiti dai più bravi curatori.....?
    2 punti
  7. DE GREGE EPICURI A me richiamano in modo irresistibile i personaggi dei serial televisivi. Solo un americano (USA o Canada) poteva fare una pensata del genere, e lo dico con tutto il rispetto...per qualcosa che non capisco, ed a cui mi sento profondamente estraneo. Sarà che noi siamo del vecchio mondo. O forse, il fatto di aver visto questi personaggi solo su monete e statue rende queste facce "rivitalizzate" in qualche modo artificiose e ripugnanti, come dei "revenants" dei romanzi gotici: qualche volta ritornano...
    2 punti
  8. Credo interessi soprattutto ai seguaci delle monete veneziane. https://www.cronacanumismatica.com/il-mezzanino-del-cero-di-venezia/?fbclid=IwAR2GzRDAIVO8YxXF0VVTjyXndLIQCUn1acz49KbkLTcVYdEz5UUDRoHC7yU
    2 punti
  9. Per quanto riguarda la rarità dei massari la questione è un po' complessa. Bisogna studiare le apparizioni sul mercato, cosa semplice per le aste con foto, molto più complessa per altri tipi di vendita, e le collezioni private e pubbliche. Nel caso degli scudi della croce è un lavoro immane, vista la quantità di esemplari tuttora in circolazione. Nel periodo in cui ho collezionato Venezia mi ero fatto una lista di esemplari che comparivano nelle aste. Ricordo che questo dato è solo una piccola percentuale degli esemplari. Di scudi di Pasquale Cicigna ne avevo 16. Di questi ben 3 sono con MD e sono i seguenti: 1) Varesi 6 (1986), lotto n. 881 2) Finarte 843 (1992), lotto n. 262 3) NAC 30 (2005). lotto n. 75 Mi sembra strano quindi che le emissioni con MD siano R4, poichè 3 esemplari su 16 sono parecchi. A questi vanno aggiunti quelli del CNI che sono 6. Di esemplari con AB ne ho due: 1) NAC 20 (2000), lotto n. 1120 2) Ghiglione 40 (2007), lotto n. 349 Tra l'altro l'esemplare Ghiglione è sempre con la legenda CICONEA, anche se senza la rosetta tra globetti, quindi questa legenda pure non è rarissima. L'esemplare NAC purtroppo non è fotografato. Ecco se qualcuno ha voglia di cimentarsi in questo tipo di lavoro tutti noi venetici gli saremo grati. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  10. Tentare di ricostruire il volto di Augusto attraverso l'espressione artistica del tempo, statue, monete etc, e pensare di trarne una immagine realistica, significa non aver mai studiato la storia dell'arte antica.... Demenziale... Scusate, ma è roba da focus al massimo....
    1 punto
  11. Interessante il paragone tra i Perger e don Lurio... Ci vuole veramente dell'impegno...
    1 punto
  12. Si può anche definire i "Mille canali di Venezia" Un odissea vera e propria, un continuo studiare, un continuo osservare nei minimi particolari quei dettagli nelle pietre sempre immobili che ai più sfuggono. E basta scorrere la propria lieve mano per sentire pulsare la musica nel cuore.
    1 punto
  13. Esiste un piccolo video dove viene mostrata una ricostruzione artistica proprio di Costantino. Ecco il link del video: https://youtu.be/mUxL2qoMkmk
    1 punto
  14. No, arriva a Numeriano... però c'è il suo presunto avo Claudio II...
    1 punto
  15. grazie,sei stato molto gentile ma sarei io il primo a rifiutare. Non trovo coretto dare informazioni private di terzi che non sono di pubblico dominio al primo che passa...se non interagisce qui le scriverò magari successivamente tramite mail. Lucretiu.
    1 punto
  16. ringrazio sia lei Paolo che @DOGE82 per l'appellativo di "aspirante venetico" ?? Mi sento oltremodo onorato visto la mole dell'argomento trattato ma nella vita non si deve mai fermare di imparare,cosi come sono fermamente convinto che l'educazione reciproca sia una prerogativa imprescindibile in qualsiasi tipo di approccio anche se mi rendo conto che oggi non è cosi scontato. Lucretiu.
    1 punto
  17. Quindi venne Pertinax, di bassa statura e robusto Didio Giuliano Finchè arrivo' l'Africano ... Settimio Severo Che trasmise la pelle ambrata e il capello scuro e riccio al figlio Caracalla. (NB. erroneamente è stato segnalata la cancellazione delle sue fattezze nel Tondo Severiano ma la damnatio memoriae colpì Geta! Ed ecco qui appunto un giovane Geta:
    1 punto
  18. Ecco la mia domanda: Dear Mrs, Mr. I am a french searcher in numismatics and I write you to get some informations about a Roman coin that should belong to the collections of your museum. I am speaking about a sestertius of Domitian, which has the particularity of having on its obverse this following legend: IMP CAES DOMITIAN AVG GERM COS XI CENSORIA POT PP Its reverse beeing the classic" IOVI VICTORI" I am studying now another sestertius of this emperor with the same legend on its obverse and I would be very interested to be able to compare the dies of the obverse, if you could send me a photo of this coin, which is , in the Roman Imperial Coinage 2-1 number 353 where your coin is described, without photo. Plenty of thanks for your answer ear Mrs, Mr.-I am a french s.textClipping
    1 punto
  19. Secondo il mio modesto parere, la moneta che più si avvicina alla favola del "brutto anatroccolo" è senz'altro quella del 200 Lire: tanto orrenda pare la tipologia "lavoro", tanto sono belle le commemorative divenute "cigno"...
    1 punto
  20. Certo che anche i provveditori dovevano essere molto distratti, visto il gran numero di errori di conio che sono giunti fino a noi... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  21. Eccomi qui... In merito alla c.d. Porta Rosa le cose sono abbastanza chiare: Elea entrò nell'orbita romana verso il 272 a.C., quando chiese il sostegno di Roma per difendersi dai Lucani. La porta venne realizzata qualche decennio prima, diciamo nella seconda metà del IV secolo a.C., ma seguendo modelli italici (con una innegabile caratterizzazione etrusca). Non va dimenticato, infatti, che il sito in origine era italico e soltanto nel VI secolo a.C. venne colonizzato dai Focei. I traffici commerciali di Elea, però, furono sempre diretti verso l'Italia centrale e con essi viaggiavano anche i modelli artistici, architettonici e culturali. I rimaneggiamenti successivi ci sono e sono riconoscibili, tuttavia non trasformano radicalmente la struttura e non la convertono ai canoni architettonici romani. Per quanto riguarda il denario di Marco Considio Noniano, rimando a questa buona discussione: Allo stato dei fatti non è possibile stabilire con certezza se si tratti del tempio di Erice o di quello urbano sul Quirinale. Io sarei propenso a seguire questa seconda ipotesi e a identificare la porta raffigurata sulla moneta con la Porta Collina. Per restare in tema di porte, segnalo all'attenzione di @Aristarco l'aureo RRC 515/1, con le mura di Tusculum e una meravigliosa porta che, al giorno d'oggi, non è stata ancora scoperta.
    1 punto
  22. Buongiorno, giungo in ritardo (mi scuso) per confermare anche questa volta la supposizione di @MarcoAu. Si tratta infatti di un sesterzio emesso da Settimio Severo, autorità emittente, per Iulia Domna sua moglie, nel 204 a Roma o, se volete, da Iulia Domna sotto Settimio Severo: Septimius Severus per Iulia Domna, AE sesterzio. IVLIA DOMNA AVG, busto drappeggiato a destra / VENERI VICT S-C, Venus appoggiata alla colonna, nuda alla vita, vista da dietro in piedi a destra, tiene un ramo di palma e il globo. Cohen 195, RIC 842, Sear II 6631. (Per cortesia, non dimentichiamo che lo scrivere "JULIA" invece che "IULIA", da noi latini dovrebbe essere lasciato ai barbari (nel senso latino di "stranieri"). HIRPINI
    1 punto
  23. Buongiorno oggi posto questa...tarì ne ho pochi in collezione, questo del 1795 con corona aperta (almeno io lo considero tale finché non vedrò un'alternativa più convincente ) non si vede poi spessissimo. Saluti.
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  24. concordo con l'autenticità e prop9ngo un qmb/mb. moneta collezionabile e ancora leggibile, sebbene a stento. Per me è ancora piacevole. Penso che il tondello sia stato lavorato con le cesoie dallo zecchiere per raggiungere il peso desiderato prima (o immediatamente dopo) la coniazione.
    1 punto
  25. @nerolupo di seguito le classificazioni: Esemplare 1 - Filippo IV Esemplare 2 - Filippo III (con data 1608) Esemplare 3 e 4 - Filippo IV Esemplare 5 - Filippo II Esemplare 6 - Filippo III (stessi conii esemplare 2) Esemplare 7 e 8 - Filippo IV Esemplare 9 - Filippo II Esemplare 10 e 11 - Filippo II Esemplare 12 - Filippo II
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  26. Mi dispiace, ma non fa per il mio povero stomaco mitteleuropeo... A me piace lo Harðfiskur, pesce disidratato tipo stoccafisso, ma più sottile che si mangia così come è con il burro. Per il resto vado avanti a salmone e gamberetti! servus njk
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  27. Certi bezzini non li cambierei con 10 ducatelli... ? Arka Diligite iustitiam
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  28. In poche parole il 1784 con HISPANIAR non esiste...
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  29. Grazie per il tuo post. È molto interessante, soprattutto per capire come valutare una moneta, individuare quando è usura e quando, come questo caso, un conio stanco - infatti con la prima non ho riconosciuto bene questo dettaglio C’è sempre da imparare, il bello della numismatica.
    1 punto
  30. La seconda, più che la vaselina a post, é stata probabilmente passata con lo spazzolino. Lo si può intuire vedendo il viola/blu ben lisciato sui campi e dai grumetti sull'orecchio e parzialmente sulla giacca, sull'8 della data, abbassati ed attenuati. Sarei curioso di vedere se al microscopio presenta i segni di microallisciamento tipici di questo trattamento sugli spigoli dei rilievi che partono dai campi. La prima é sana e presenta la rugosità che deve. Ciao.
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  31. Innanzitutto ringrazio calorosamente tutti i partecipanti. Grazie ai vostri interventi, infatti, ho avuto modo di osservare "con più occhi" questi due tondelli. Premesso che voi avete dato il contributo "solo" attraverso alcune immagini, vi dirò come appaiono le due monete avendole io in mano. Entrambe sono state chiuse FDC: la prima con un conio martello più stanco della seconda. Su entrambe sono presenti tracce di rame rosso. Hanno, però, avuto luoghi di "riposo" diversi: la prima è, probabilmente, rimasta in un sacchetto della zecca, mentre la seconda (anche qui il "probabilmente" è d'obbligo) ha subito nel tempo un "lavaggio" nella vaselina. Per quello che vedo, nessuna delle due ha segni anche minimi d'usura, solo qualche quasi impercettibile segnetto da contatto. Il peso, in queste monete di rame, è assai variabile e può discostarsi dal nominale di 5 g. Ora, dovendo scegliere, pur riconoscendo una maggior naturalezza nel colore al primo esemplare, sono propenso a mettere nel "Corpus" (la mia collezione...???) il secondo, per questi motivi: miglior definizione dei dettagli (ad esclusione dei capelli di V.E.III), minor presenza di segnetti da contatto e quasi equivalenza di lustro (nelle foto, il flash accentua il lucore dato dalla "probabile pulizia" nel secondo). Senza contare che, bene o male, tutti voi avete espresso un giudizio migliore su questo di primo acchito. Col tempo, dopotutto, anche questo esemplare recupererà il giusto grado di "opacità". Ed ora, per coloro che si domandano che fine farà l'esemplare "scartato", posso assicurare che non finirà nel "famigerato" album dei rottami. In questi giorni di pandemia ho avuto modo di "navigare" avanti e indietro negli album delle doppie e mi sono reso conto di poter mettere insieme una collezione secondaria di V.E.III riunendo tutte le monete che sono state nel tempo (mi accorgo di essere vecchissimo...) sostituite da esemplari migliori e non sono state vendute o scambiate. Se volete, potete anche chiamarla "collezione del ricordo" e comprende già un duecento esemplari ordinata questa, anziché per anno, per tipo di moneta (ovvero tutti i centesimo, i 2 centesimi, ecc.) Finito questo mio sproloquio, Vi invito a dare il vostro più che gradito parere sulla prossima discussione che posterò sui "5 Centesimi 1915" e che presenta, a mio modesto avviso, una maggior difficoltà di valutazione. Grazie ancora a tutti (ho finito, per oggi, i "mi piace": appena potrò rimedierò).
    1 punto
  32. Azzardo : entrambi chiusi fdc ma la seconda per via Dell’illuminazione simula una certa usura su salienze (capigliatura al D/ e seno al R/ ...
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  33. Buona notte. Certo che le immagini troppo spesso tradiscono . A fronte delle ultime mi sentirei di rivedere la mia prima impressione e cioè fdc la prima e la seconda pure.C'è comunque qualcosa che non mi convince al dritto del primo esemplare sul campo a destra .Con queste nuove immagini la seconda sembra avere un conio più stanco. Qui purtroppo riemerge la questione stato zecca -fior di conio. Gabriella.
    1 punto
  34. Il secondo è ancora FDC per me, il primo se non è qFDC è SPL+. L'unica cosa che non mi convince è la scritta CENT. 5 al R che in entrambi mi sembra un po'stanca, ma non usurata.
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  35. Partendo dal principio che le monete che posti sono tutte dei falsoni.....??? provo a cimentarmi: per me FDC la seconda (si vede ancora la bava di conio) , la prima invece, pur essendo un gran bel pezzo, ha segni di circolazione: quello che noto per primo è il seno sx, per ne SPL.
    1 punto
  36. DE GREGE EPICURI Questa invece è di Bassano del Grappa, e ricorda la ricostruzione del ponte in legno, a 10 anni dalla conclusione (almeno, così la interpreto): 1948-1958. Non senza una strofe della celebre canzone. A seguire: "Dura volontà alpina ricostruì".
    1 punto
  37. Grazie FD. Ho scritto una domanda al museum di Copenhagen per fotos della loro moneta, per confrontare il conio del dritto. Non so se avro una risposta, ma speriamo.
    1 punto
  38. Buongiorno a tutti, complimenti @Asclepia, bel ramino, mi piace molto, apprezzo il dettaglio dei capelli e del basettone, bella tonalità di colore, il mio è praticamente nero.. ? Saluti Alberto
    1 punto
  39. L'alfabeto non è il problema. Problema terminologico. Il problema della mentalità. Prova a decifrare la frase russa SÌ NON, PROBABILMENTE.
    1 punto
  40. Ciao per le "rosette" devi guardare il contorno della moneta, se non molto usurato si vede la scritta FERT alternata con 1 o 2 rosette... che serviva a riconoscere la società metallurgica che aveva fornito i tondelli.
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  41. C'è una terza opzione. Catalogo Internet. https://sovmint.ru/katalog/
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  42. @Hirpini Introduzione alle monete di mio padre, con la richiesta della corretta identificazione delle monete presentate. COME INIZIÒ IL MIO INTERESSE PER LA NUMISMATICA SAVONA. Febbraio 1967. Il soldato siciliano, rientrando in caserma dopo una licenza ordinaria mi porse il classico contenitore in plastica nero utilizzato per contenere le pellicole fotografiche Kodak. "Questo è per lei, sergente". Al suo interno ci sono alcune monete antiche. La sua famiglia ha un negozio di Filatelia e Numismatica e ha pensato di farmi un regalo. AGROPOLI (Salerno). Agosto 1978. Sono in visita alla città alta di Agropoli e chiedo a un gruppo di ragazzi di mostrarmi i luoghi più interessanti del città. Al termine della visita compenso i ragazzi con una mancia di 1.000 lire. Il capo-gruppo ringrazia dicendo: "Aspetta che ti do il resto". Mi porge una piccola e vecchia moneta: " Questa è buona assai". FINALE LIGURE. Marzo 2005 Visita al Museo di Finalborgo. Nella sala dedicata alle collezioni numismatiche la sezione che maggiormente mi colpisce sono le monete provenienti da scavi effettuati nel Finalese. Gli esemplari illustrano i contatti, scambi e commmerci tramite le rotte marine mediterranee e l'entroterra, ripercorrendo i diversi momenti storici, dall'età medioevale al periodo napoleonico. Non tutte le monete sono bellissime ma, come tutte le cose interessanti, sanno parlare a chi le sa ascoltare. DIAMO DIGNITÀ A QUESTE MONETE. PERCHÈ SONO CONSUMATE NON SIGNIFICA CHE NON SIANO COLLEZIONABILI E RICCHE DI INTERESSE STORICO.
    1 punto
  43. Ecco perché non colleziono euro, ma rinascimentali, la mia paura era di collezionare cartoncini e n o n monete. ???????????? Saluti TIBERIVS
    1 punto
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