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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/10/20 in tutte le aree

  1. Buonasera a tutti, volevo ri-condividere con voi questo mio bel quartetto. Quattro bellissimi ramini da 6 Cavalli di Ferdinando IV, stavo pensando di aggiungere le date mancanti.. ? Saluti Alberto Ps. Non vorrei sbagliarmi, ma è la prima volta che vi faccio vedere il mio 92.
    6 punti
  2. Bene. Quest'ultime battute mi hanno dato l'idea per la prossima discussione. @enriMO, @caravelle82, @dancab, @ACERBONI GABRIELLA, @ilnumismatico, @Cinna74, @cembruno5500, @Fxx, @QuintoSertorio e @prtgzn vi aspetto nel mio prossimo intervento sempre su "Regno d'Italia: identificazioni, valutazioni e altro" per dire la vostra su una moneta particolare.
    3 punti
  3. Non vedo quale sia il problema, qui nessuno sta discutendo di Torah. Qui si sta discutendo di archeologia utilizzando alcuni passi della Bibbia e alcune evidenze archeologiche. Ogni allusione ad antisemitismo o a prese di posizione religiose è tendenziosa. Nessuno si vuole arrogare il diritto di pontificare sull 'ebraismo, non avendone (almeno io) alcun titolo, ma la discussione è interessante e sarebbe un peccato chiuderla perché qualcuno la ritiene politicamente scorretta.
    3 punti
  4. Ciao Polemarco e grazie per aver ben compreso. Vado a spiegarmi nello specifico: trovando questo tipo di reperto, si deve domandare agli studiosi ebrei biblisti perché, come hai ben compreso, due nomi, due parole od anche una inserita in un contesto, nell'ebraismo può avere più significati a seconda della grammatica e del contesto stesso della frase e da dove egli derivi. La tramandazione orale ebraica noi l'abbiamo da padre in figlio da millenni. Calcola che la Torah per l'Ebreo praticante (il 20% degli Ebrei israeliani ad esempio non pratica ) è la parola divina. E' proibito cambiare anche una sola lettera del Tanakh (della quale la Torah fa parte) ed è rimasta così per millenni. Gli studiosi della Scrittura devono conoscere ogni parte della stessa e farne l'esegesi. Vi sono punti ostici anche per dei rabbini, se questi non sono cabalisti. Il sapere cabalistico non avviene per tramandazione familiare. Io posso essere nominato cabalista dal Maestro cabalista pur non avendo in famiglia alcun cabalista. Anche in questo caso vi è un processo che dura decenni e per la comprensione della Torah il processo dura una vita. Quindi, trovare due nomi su di una roccia, una parete, un ostraka e dire: "erano moglie e marito" senza conoscere (non Ares III ma i divulgatori dell'articolo che lui ha preso) in questo caso la grammatica ebraica, in questo caso l'aggettivo del possessivo che in ebraico mai si usa per i nomi propri di persona, vale a dire che non si sia bene interrogato il reperto in questione, ma si vuol far dire allo stesso ciò che più aggrada. Ovviamente lungi da me pensare che gli archeologi abbiano voluta una cosa del genere -non so l'articolo da che fonte provenga- ; ma archeologi israeliani avrebbero essi stessi chiamato studiosi della Scrittura. Questo perché penso sia anche corretto per un migliore studio, in questo caso del reperto in questione. Non la religione, ma lo studio della Bibbia (ebraica in questo caso) può dar manforte -come lo da- in quell'area del mondo all'archeologia. PS Polemarco, la Qabalah viene approfondita e ristretta a pochi non perché vi sia un qualcosa da nascondere (lo spiego anche se sicuramente non intendevi ciò); ma perché sono molto pochi (36) coloro che arrivano ad una "perfezione" di studio (e nemmeno basta alla volte nella vita) per entrare nei meandri della Scrittura. Calcola che un cabalista A: deve avere 40 anni e più; B deve essere sposato; C : avere almeno un figlio D : deve essere un profondo conoscitore della matematica. Questo ultimo passo perché ogni lettera dell'alfabeto ebraico corrisponde ad un numero. La Qabalah esiste per una migliore comprensione della Torah. Essa è divisa in quattro livelli di comprensione ed ha due importanti settori. Il discorso è lungo
    2 punti
  5. 2 punti
  6. 2 punti
  7. Infatti è così. Bisogna vedere poi l'entità di questi contatti e se sono deturpanti. Generalmente i contatti naturali e minimali con altre monete non compromettono la classificazione FdC se ci sono gli estremi. Come ogni difetto più o meno evidente, prodotto durante il processo di coniazione, non influisce sul grading ma sul prezzo. Questa è la teoria. La pratica è diversa perchè ogni moneta fa storia e se, e ci sono variabili da valutare, come appunto quelli sopra enunciati. Una cosa è certa: negare il FdC per il bordo del 20 centesimi in discussione solo per il bordo, vuol dire non conoscere la monetazione in questione. Non si tratta di essere buonisti, ma equilibrati.
    2 punti
  8. GOVERNO PROVVISORIO DI LOMBARDIA - 1848 - LIRE 5 A mio parere uno degli "Scudi" Italiani più belli. Come ben documentato dal nostro Catalogo, esistono molte varianti, pur essendo stato coniato per pochi mesi. Probabilmente fu coniato anche negli anni successivi e/o in altre Zecche e questo spiegherebbe sia il fatto delle numerose varianti, sia la facile reperibilità sul mercato. Naturalmente, non essendo un esperto di questa tipologia, lascio ad altri eventuali approfondimenti. Dovrebbe essere il Tipo: Stella lontana, basamento spesso, rami corti ( scusate la foto pessima e sfocata ).
    2 punti
  9. Buongiorno Gabriella. Riguardo l'intervento citato mi scuso se non sono stato abbastanza chiaro. Provo a semplificare. Una moneta appena coniata si può definire Fdc nonostante abbia difetti dovuti ad un conio usurato? Se ne può dibattere ma si, è accettato (in Italia ed anche altrove) che la si possa definire tale. Magari ne potrebbe risentire il valore rispetto ad una battuta meglio. Una volta colpito, il tondello continua nel processo produttivo. Può essere segnato dalla caduta delle altre monete nel cassone di raccolta o nel confezionamento in rotolino o sacchetto? Certamente si. Così fosse la si può ancora definire Fdc? No, i segni di contatto possono declassarla. Quindi se è vero che ogni moneta mai circolata è in stato di zecca (MS) non è altrettanto vero che ogni moneta che esce dalla zecca sia definibile FDC. Gli enti certificatori ci riferiscono di una corrispondenza fra MS65 e FDC della scala italiana. Di conseguenza fra 60-64 abbiamo monete in stato di zecca (mai circolate ma con difetti nati nel processo di lavorazione, dopo la battuta) che nella scala italiana sono graduabili a partire da spl-fdc. Non approfondisco ma il concetto di FDC in altre scale (vedi UK) è talmente severo dal voler rappresentare un'idea piuttosto che uno stato di conservazione. Infatti nella scala britannica FDC è solamente MS70 e non esistono monete, nate per la circolazione, chiuse in 70. Un ms66 è già qualcosa di eccezionale. Se qualcosa risulta ancora poco chiaro scrivimi pure in privato. Buona giornata.
    2 punti
  10. 2 punti
  11. Buonasera amici del Forum, posto il mio ultimo acquisto, sono graditi pareri sulla foto e sulla conservazione. Saluti Marfir.
    1 punto
  12. Ciao @gpittini hai presente quando vai dal dentista e ti prende le impronte per rifarti un dente ? Qui è la stessa cosa o quasi, prendi una moneta, gli prendi un'impronta, prima da un lato e senza toglierla gli prendi l'impronta dell'altro lato chiudendo lo stampo, apri lo stampo togli la moneta e lo riempi con della cera, una volta indurita fai i primi ritocchi in quanto la cera anche le migliori hanno una retrazione che ammorbidisce il modellato, attacchi un codolo e metti il tutto in rivestimento poi in forno e usi una fonditrice per riempire lo stampo, tolta dallo stampo ripassi a bulino e ripatini, tutto molto semplice o quasi. In poche parole sistema a cera persa quello che uso normalmente per fare il mio lavoro con qualche variante. Silvio
    1 punto
  13. Mamma mia... squilibrato!!! ma da dove l'hai tirato fuori questo concetto dal mio intervento? e meno male che concludevo pure dicendo di essere equilibrati... Ogni tanto ritorna alla ribalta questo concetto del "fiore del conio", che a dirla tutta rimane più un ideale astratto, specie su monete del periodo in questione, che si accentua tanto più quanto si va indietro nel tempo. Siamo ancora negli anni 30. A voler prendere alla lettera questo concetto del "fiore del conio", tagliamo la testa al toro aboliamo il grado di FdC, facciamo prima a questo punto. Spiego perchè (o almeno, ci provo). Primo: Nessuna cosa umana è perfetta, tanto più una moneta prodotta con macchine ancora molto imprecise come le monete della tipologia in questione. (Non parliamo di quelle precedenti!) E ti aspetti di trovarne una moneta del '36 perfetta? Ripeto, se le cose stanno così, per me si può benissimo abolire il FdC. Quanto scommettiamo che maledetto pignolo come sono, non ne faccio passare una che sia una? Tanto a me, che non vendo, non me ne viene nulla in tasca se il FdC sparisse! Secondo: Questo mantra del "fiore del conio" secondo me è nato tutto da un equivoco generato dai "buonisti" che regalano l'eccezionale ogni 3 x 2, e così coloro che si ritrovano in un contesto di giudizio più severo, cercano di riequilibrare le cose. D'accordo, sono con voi... ma fino ad un certo punto! Non si può andare all'estremo opposto! Se così fosse, dico per dire, come dovrei giudicare una moneta che presenta forti debolezze ma un lustro accecante? Spl? E perchè Spl? Quale sarebbe in questo caso la linea guida da seguire? Siamo onesti: nemmeno le tanto blasonate società di grading americano, che per carità, il successo dei loro numerini è oggettivo dai risultati di asta, ma, esaminandoli scientificamente, lasciano molti dubbi: misurazione precisa del lustro, dell'entità e quantità dei segni, dei rilievi e via dicendo... non è possibile! Come fanno quindi a dare un punteggio preciso, a delle variabili (infinite!!!) che sono invece imprecise? Poi, aperta e chiusa parentesi, questi è meglio che slabbino solo le loro di monete, perchè con le italiane si vedono certe cose... Tornando al concetto di "fiore del conio"... è un grado, o uno stato? No perchè c'è pure chi confonde questo (tra cui i fautori del "fiore del conio", e gli americani, intelligentemente, almeno questo lo hanno capito e lo hanno separato, assegnando il concetto di mint state già al livello 60, suddiviso poi in 10 step di grading. Idea ottima, veramente, tanto di cappello! Ma, dal mio punto di vista (sul quale sono anni che sto studiando per un nuovo metodo di grading), decisamente poco attuabile, ed alcuni dettagli li ho prima sopra esposti. Che poi oggi questo funzioni alla grande (e bravi loro!) per carità, nessuno lo nega. Vediamo che non c'è asta da loro che non abbia queste scatolette numerate... ma questo perchè c'è tanta gente che guarda solo il numeretto (come da noi le tre lettere magiche) che, a differenza di noi, non si mette di tigna nel cercare di capire le cose, o come me ad analizzare la questione nel trovare i "buchi concettuali" che ci sono dietro, per realizzare un sistema di grading funzionale, chiaro, stabile, logico, trasparente... e pure istruttivo! Insomma, la questione è ben più profonda del concetto che ciclicamente ritorna racchiuso nelle parole "fiore del conio", quindi non è FdC. Le monete prima di tutto bisogna conoscerle in rapporto al loro sistema produttivo. Ogni flusso produttivo ha il proprio limite, oltre questo limite c'è "l'eccezionale" (si, proprio quell'eccezionale tanto sbandierato ogni 3x2 che dicevamo prima, che oggi se non lo si vede scritto sul cartellino non fa figura). Questi limiti vanno conosciuti, altrimenti si rischia di giudicare una moneta sottostimandola o sovrastimandola, e non è un bene in nessuno dei due casi. Le monete vanno giudicate in modo "giusto", e visto che fare questo è tra le cose più difficili, perchè sistemi guida, capiamolo bene, non ce ne sono, serve sicuramente la conoscenza, ma anche il buon giudizio e l'equilibrio nel formulare il grading. Potrei andare avanti, ma siamo abbondantemente off topic. Se pensate che sia una questione da approfondire (per me lo è... e credo si capisca), fatemi sapere che creiamo una discussione specifica.
    1 punto
  14. La tua mi sembra la soluzione più lineare.
    1 punto
  15. @eliodoro, tranquillo, un po' ne conosco e ne sono orgoglioso
    1 punto
  16. E questo è il secondo regalo, un asse, messo maluccio purtroppo, di Galba , con la Libertas Pubblica al rovescio, acquistato presso altro rivenditore NIP, il ritratto cmq è ben visibile , il prezzo di acquisto non è stato esagerato (70 euro), del resto, Galba non è poi così comune e se l avessi trovato in condizioni splendide il costo sarebbe stato di tutt altro tipo ( e per me improponibile), ma è autentica ed è ciò che conta.. il fascino storico è rimasto intatto. D) imp.serv.sulp.galba.caes.aug.tr.p. R)Libertas Pubblica
    1 punto
  17. Galba costicchia nonostante l'asse con la Libertas sia forse la sua moneta maggiormente comune. La cosa importante è che tu sia soddisfatto nel tenerla in mano
    1 punto
  18. Se ti può interessare: https://it.m.wikisource.org/wiki/I_«Cavalli»_di_Ferdinando_I_d’Aragona. Saluti Eliodoro
    1 punto
  19. DE GREGE EPICURI Non so nulla di quanto ci dirà il prof. Cavagna, non vorrei quindi portarvi fuori strada. Però il tema dei "falsi tesoretti" è molto importante e intrigante. In sostanza, un finto tombarolo (che in altri casi probabilmente funziona come "vero tombarolo") confeziona un tesoretto con monete di varia provenienza, e lo offre ad un collezionista, affermando di averlo scoperto recentemente. Le monete devono essere in qualche modo trattate (ricoperte di terra, arricchite di qualche patina, ecc.) in modo che il ritrovamento appaia abbastanza verosimile. Occorre ovviamente che il collezionista non abbia scrupoli legali e sia disposto a rischiare: questo vale oggi, mentre un secolo fa tutti questi problemi erano molto minori. La situazione di illiceità favorisce il venditore, perchè le "verifiche" sono necessariamente rapide, sommarie, non fatte alla luce del sole; se poi il collezionista è inesperto, e spera di combinare un affarone, il gioco è fatto. Il miscuglio può essere più o meno congruo e verosimile: cioè, possono essere mescolate monete dello stesso periodo o di epoche vicine fra loro, e di territori contigui o aventi rapporti di scambio nell'antichità; oppure può trattarsi di una mélange del tutto inverosimile (monete di Petra con monete celtiche...), il risultato dipende dalla competenza o dabbenaggine dell'acquirente. Altro aspetto non meno importante è che a molte monete autentiche (ma di solito comuni) possono essere mescolati dei falsi, di solito rari e molto appetibili. Questi ultimi possono essere anche aggiunti a un VERO tesoretto rinvenuto illecitamente (ad es. oggi col MD) per aumentarne di molto il valore ed il prezzo. Nel passato (parlo di almeno un secolo fa) colpacci del genere sono stati compiuti anche ai danni di studiosi, conservatori di musei, direttori di importanti collezioni, ecc. Ovviamente, lo "spacciatore" era in quei casi dotato di molta esperienza numismatica.
    1 punto
  20. State tranquilli se potete. Aristarco non è presuntuoso, forse un po' troppo assertivo ... (ma non so come rimproverarlo perchè anche io lo sono, a volte) Sta dicendo semplicemente che per interpretare i testi non è sufficiente limitarsi alla lettura degli stessi ma è necessario il contributo della interpretazione tramandata oralmente che ci dice essere un elemento imprescindibile del processo. Faccio un esempio grossolano e semplificato: se intendiamo interpretare un articolo del codice civile non è sufficiente soffermarsi sul tenore testuale della singola norma ma è necessaria la conoscenza approfondita non solo dell'istituto nel quale si inserisce la disposizione (la proprietà, le obbligazioni etc) ma anche di tutto il codice (e per chi ha una visione globale, dell'intero ordinamento). Ma anche questo non è sufficiente se non si conosce e si riconosce l'apporto (il commento) della giurisprudenza e della dottrina, del loro intenso e continuo studio. Vi faccio un esempio vilissimo ma che rende con evidenza quanto detto : il primo comma dell'art. 1264 del codice civile dice: "La cessione [del credito] ha effetto nei confronti del debitore ceduto quando questi l'ha accettata o quando gli è stata notificata". Sembra chiarissimo, ma non è affatto così. A limitarsi a leggere la disposizione sembra che se A (creditore cedente) cede a B (cessionario) il credito che vanta nei confronti di C (debitore ceduto), C diventa creditore di B soltanto se la cessione gli è stata comunicata o da lui accettata. La norma ha uno scopo totalmente diverso: vuol semplicemente dire che il debitore ceduto paga "bene" al vecchio creditore se non sa nulla del trasferimento del credito. Chiarito questo aspetto, forse il passaggio più importante che complica il quadro è quello sulla "tramandazione" che Aristarco impiega probabilmente nel senso di "traditio", vale a dire la consegna, la comunicazione della conoscenza dal maestro al discepolo che più lo meriti e solo a questi. Sembra quasi che a una conoscenza essoterica (superficiale e divulgata) se ne accompagni una esoterica (approfondita e ristretta a pochi, forse a pochissimi). Evidentemente, se fosse così, non sarebbe sufficiente leggere tutti i libri del mondo: diventa necessario essere il miglior discepolo di un maestro. Questa è solo una opinione. Cordialità Polemarco
    1 punto
  21. 1848 Regno delle due Sicilie - Ferdinando II° - 120 grana
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  22. E’ arrivato White Gold! un volume imponente e impressionante : un volume in grande formato di 700 pagine di contributi. Non e’ un catalogo ma la sintesi piu’ avanzata attualmente disponibile sulla monetazione in elettro. c’e’ naturalmente l’articolo di Sheedy che se non risolve del tutto le cose quantomeno e’ un buon pezzo di ricerca e aiuta ad inquadrare meglio la questione. lui stesso dice di non sapere se attribuire o no le monete con la ruota in elettro ad atene. Robinson aveva indicato una serie ‘wheel’ in elettro dello stesso peso gia’ nota per Samos. Gli stessi studiosi sono incerti sull’aatribuzione dello standard dibpeso da assegnare alle presunte emissioni in elettro di atene. Attico-euboiconper Davoes e Foceo invece per van Alfen. sheedy sembra proprndere anche per il Foceo almeno per i nominali con la testa di toro. sheedy conclude che se davvero atene ha emesso elettro lo ha fatto per un brevissimo momento senza dare poi seguito. Menziona addirittura che potrebbe essere stato un esperimento monetale di Pisistrato per agevolare gli scambi con Le regioni dell’Asia Minore dove l’elettronall’epoca circolava in abbondanza. In conclusione molta incertezza regna ancora su queste emissioni ...
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  23. Hai fatto bene, viva i negozi fisici, se questo è l'andazzo del sito: meno male che ci sono
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  24. Personalmente trovo che le definizioni di Cinna74 siano le più precise, ripeto sempre da un punto di vista di valutazione personale. La definizione riportata da dancab farebbe immediatamente sorgere il dubbio amletico se ogni singolo colpetto è stato ricevuto tra le mura delle zecca o subito dopo aver passato la soglia.
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  25. La Chiesa oggi ricorda San Lorenzo (225-258), diacono e martire. Nel corso del Giubileo Episcopale del 1893 di Leone XIII venne realizzata questa piccola medaglia devozionale che ricorda il Santo, rappresentato con la palma del martirio e una griglia metallica, poiché sembra sia stato arso sulla graticola oggi conservata nella Basilica romana di San Lorenzo in Lucina. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE1116/3
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  26. È un concetto che, bene o male, in queste fasi di studio che sto facendo, approvo; uno dei dubbi che mi rimangono sono sui segni di contatto con le monete nel processo di raccolta. Stavo giusto leggendo, in questi giorni, su un sito di numismatica questa definizione: Sembrerebbe che questi segni di contatto, all’interno delle zecche, non vadano ad influire sul giudizio FDC. Aggiungo solo una mia nota personale: bisognerebbe anche vederne l’entità. Poi si apre anche tutto il mondo delle fratture di conio, conio stanco, ecc. ecc. E’ una questione che andrò ad approfondire perché interessante; mi piacerebbe vedere dal vivo un FDC ed un qFDC della stessa moneta, per esempio - certo è che ci sono così tante sigle (FDC, qFDC, SPL+, mSPL, ecc.) che sto cominciando a pensare che, per certi versi, altre scale di valutazione (MS65, MS64, ...) potrebbero essere migliori. Grazie, Cinna74, bello il tuo intervento, sicuramente mi hai dato altro materiale di approfondimento. ?
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  27. Una gran bella moneta, faccio i complimenti a @Gallienus per l'ottimo acquisto, nonostante il foro otturato, la moneta ha un grande fascino, ha bellissimi rilievi ed, a mio modesto parere, è stata pagata poco.
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  28. C'è sempre da imparare,.......... sempre
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  29. Assolutamente..per 40 euro è stata un ottimo affare..una splendida moneta!
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  30. Salve dovrebbe trattarsi di un 100 dirham della Libia. https://it.ucoin.net/coin/libya-100-dirham-1975/?tid=34334 (1975) oppure: https://it.ucoin.net/coin/libya-100-dirham-1979/?tid=34338 (1979) valore molto modesto...pochi centesimi
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  31. Ciao, dovremmo chiedere spiegazioni su troppi ritardi e sui tanti soldi incassati da 8 mesi ( tu 1000 € io oltre 1500 € altri chissà quanti...) dovrebbero emettere gratuitamente una moneta solo per noi, per risarcirci, almeno darebbero un senso, a questi ritardi scandalosi.
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  32. Prezzo in linea che le valutazioni degli assi di Galba. Esemplare con zone di corrosione da tenere d'occhio (le immagini non sono ottimali) come ad esempio quella verde davanti alla bocca, per escludere che si tratti di una lesione attiva. Qualche lacuna di materiale di forma rotonda (specie al diritto) potrebbe essere il risultato del trattamento di pregressi focolai di cancro del bronzo. Ciao Illyricum ?
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  33. Grazie Lucretiu, questo sesterzio ci somiglia effettivamente. Ho qualche dubbio sullo scettro troppo corto... ma come mi insegnate non tutti i conii erano identici. Per adesso mi sembra il più vicino tra tutti quelli visti.
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  34. Buonasera, bella discussione, ecco il mio 2 Euro Commemorativo di Dante Alighieri.
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  35. Qui,la foto perde un po,come hai voluto tu stesso,ma si perdono anche quelle piccolissime" imperfezioni"( le chiamo cosi,non colpi)...in sostanza sembra meglio di prima quasi quasi?(riferimento alla conservazione - chiaro che,per me , è piu bella la 1 foto a inizio post). Saluti?
    1 punto
  36. Certo ci vorrebbe una foto pari e patta delle due monete per valutarle al meglio. Poi c'è chi guarda i capelli, chi i baffi, chi la guancia al /R. Qualche difettuccio si trova sia su una che su l'altra. Detto questo, mi piacerebbe che, a ogni fine "gioco", El Chiupacabra postasse le una, due, tre perizie che richiede di volta in volta ?. Per curiosità e non da meno per capire come ragiona ogni singolo perito.
    1 punto
  37. Rimango della mia opinione. Il contorno a me non convince. Colpetti ce ne sono. Al contrario della moneta da me citata di cui incollo le immagini. Le foto di sicuro non sono particolareggiate come quella in oggetto. Chissà con che macchina fotografica o cellulare è stata eseguita... eppure il contorno è decisamente migliore. Sempre mio personale parere. Se poi per dare il grado di Fiore Di Conio si va a dire che i colpetti sono stati fatti in fase di conio... ne prendo atto. Come al contrario in altri frangenti si dice che sono dovuti a cadute per avvalorare il non FDC. Certo mi piacerebbe sapere chi sono i due periti. E' possibile in pvt?
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  38. Ognuno ha i propri gusti e preferenze , c'è chi preferisce monete di minor qualità ma senza difetti perchè un foro per esempio impatta troppo sul giudizio così come ci sono persone, fra cui io, a cui non danno il minimo fastidio e non si fanno problemi a prendere monete con tali problematiche. Detto questo dire che sia stata pagata troppo è un'eresia , vero è che il 2 scudi non è moneta rara, ma in questa conservazione è veramente molto difficile da trovare .. se non avesse avuto il difetto ad ore 12 sarebbe un pezzo da 3000 €.
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  39. Moneta ancora più che piacevole, personalmente sarebbe una moneta che avrei inserito anch’io in collezione, a quel prezzo. Complimenti quindi a Gallienus! N.
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  40. Buon Sabato...e buone ferie per molti di noi .La settimana prossima molti non avranno sveglie da puntare, a parte ciò, sta mattina mi son svegliato con la voglia di fare qualche foto alle mie monete, ma al momento ho sottomano solo le ultime 4 aggiunte in collezione (un bel tris per Murat e una pubblica del 1788 che mancava in collezione), ultimi acquisti fatti in sto periodo con più o meno Covid...quindi foto di gruppo per colazione e buon inizio ferie e relax a tutti,,,
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  41. TAGLIO: 2 euro NAZIONE: Irlanda ANNO: 2010 TIRATURA: 1.473.746 CONDIZIONI: BB+ LOCALITÀ: Muggiò (MB)
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  42. Eliogabalo (o Elagabalo) si era proclamato figlio naturale di Caracalla
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  43. ricordando Segio Zavoli
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  44. Ferdinando IV, Piastra 1816 con punto prima e dopo la data. Alberto..... Anche le 1815-1816 sono gran bei pezzi.
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  45. Ciao Alberto, complimenti per la bella Piastra. Dovrebbe essere la Variante "SIGILIAR" ( G ruotata di 180° sull'asse orizzontale ) con effige del Re con naso lungo e appuntito. Ma chiedo conferma al nostro amico comune @Rocco68E' molto simile a quella che ho in collezione e che posto. Alla tua domanda rispondo che molte volte sono le monete che ti "chiamano", bisognerebbe avere una strategia e poi seguirla ma non è facile. Io ad esempio sono un "completista" colleziono ogni millesimo, salvo poi incartarmi in date molto rare che non posso permettermi. Certamente la moneta bisogna "maritarla" e non lasciarla sola, potrebbe cadere in depressione ? Perchè ad esempio non collezioni una Piastra per Periodo Storico? Il lungo Regno di Ferdinando IV ti dà ampia scelta. Un Caro Saluto, Beppe
    1 punto
  46. Ovviamente i trasferimenti dei militari erano il veicolo principale della circolazione monetaria, oltre al commercio. Lasciatemi il beneficio del dubbio sulla possibilità che gli ipotetici quattrini repubblicani del 1799 (coniati con i conii del 1798) da Napoli - dove, ricordo, avrebbero dovuto circolare al posto di grani, tornesi e 3 cavalli - abbiano avuto il tempo di raggiungere passando di mano in mano (e non appositamente trasportati in sacchetti come le emissioni degli anni precedenti!) non solo i Presidi del Sud (assediati dai Francesi prima nell'aprile-maggio 1799 e poi definitivamente occupati nell'aprile-maggio del 1801) ma soprattutto Portolongone, che capitolò il 26 aprile 1801. In effetti due anni sono tanti, ma sono anche anni in cui immagino pochi movimenti di soldati e di navi fra Napoli e l'enclave toscana, e quei pochi, nel caso, più sulla direttrice Presidi-Napoli che viceversa: in quel periodo i Presidi non erano certo di interesse strategico, anzi, la loro sorte venne lasciata in balia degli eventi, per cui ogni risorsa era impegnata a difendere i confini del Regno e Napoli stessa. Sarebbe invece molto più semplice giustificare la presenza a Longone del quattrino R.-C: come parte della regolare emissione del 1798 e regolarmente trasportato all'Elba in una quota ad hoc per essere immesso in circolazione insieme ai suoi fratelli da 4 e da 2. E spesso, nella storia come in altre discipline, l'ipotesi più semplice spesso è anche la più verosimile... Comunque, in mancanza di nuovi documenti, di ulteriori ritrovamenti o di altri contributi, il discorso rimane aleatorio e anodino, mentre affascinante ed entusiasmante rimane la commistione inscindibile fra storia e numismatica!
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  47. Ciao! Ognuno colleziona ciò che gli piace e questo è pacifico. Nessuna mortificazione è legittima; credo che la perversione alla quale accennava @Brios era riferita a queste coniazioni (come, d'altra parte, quelle d'oro o d'argento coniate anche dall'Italia) rispetto alla collezione di monete circolanti e che assolvono alla loro precipua funzione. Il desiderio di collezionare questo o quello, penso derivi da una pulsione soggettiva, difficilmente sondabile e giudicabile .... vai a capire cosa scatta nella mente, quando ci si fissa su un oggetto; che siano medaglie, monete, tappi di bottiglia o soldatini .... poco importa. Piace e va bene così. saluti luciano
    1 punto
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