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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/06/20 in tutte le aree
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Beh e’ una grande soddisfazione e anche motivo di orgoglio vedere nascere, crescere questo settimo Gazzettino, e’ in una versione Speciale a differenza degli altri cartonato, a colori, con più pagine, 11 articoli, rubriche speciali, editoriale, vecchie firme, nuovi autori uno anche giovane, la prima donna sul Gazzettino ...e’ una favola, una bella storia autoprodotta, che continua nel tempo e si evolve, per la presentazione, indice e consegne a tempo debito, intanto potete vedere in anteprima la copertina ...10 punti
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Cari Lamonetiani, ho saputo che il nuovo Gazzettino #7 ha finalmente visto la luce in edizione "cartonata". Questa la copertina:8 punti
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Segnalo l'uscita del Bollettino di Numismatica - Collezione di Vittorio Emanuele III numero 57 - LA ZECCA di MILANO da Gian Galeazzo Maria Sforza (1477-1494) a Ludovico Maria Sforza (1494-1499, febbraio - aprile 1500). Autori F. Rossini e A. Toffanin. https://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do?id=2325 punti
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Bellissima anche questa @Scudo1901 complimenti. Che dici gli facciamo compagnia?3 punti
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Buonasera a tutti. Direttamente dalla ultima AstaACM, il Tornese con Cornucopia di Filippo II Anno 1599. Dalle nuove foto si distingue il simbolo "fiore" sotto il busto, sembra con tre pallini per lato. Devo controllare sul Corpus se viene riportato.3 punti
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Ciao a tutti amici, Condivido con voi la mia 37,il 7 della data ribattuto, 7 virgole al posto dei soliti pallini e taglio inciso al rovescio. Un saluto a tutti amici. Raffaele.3 punti
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1856 Regno delle due Sicilie - Ferdinando II° - 120 grana3 punti
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@dareios it Buona giornata, la moneta correttamente descritta da Luciano e in se stessa una moneta comune. L'unica ad avere una certa rarità, diciamo NC, è la gazzetta con la A in esergo. Ancora più difficili da trovare sono quelle con la B sempre in esergo. Entrambe sono descritte dal Papadopoli. Secondo gli studiosi starebbero ad indicare le 2 officine da cui sarebbero uscite. Altre fantasiose ipotesi (che non riporto qui) sono state sviluppate, ma non credo siano pertinenti. Per approfondire lo studio di Carrara dove si può vedere la Gazzetta con la B. http://www.maxcarrara.it/articoli/VENEZIA - La gazzetta, moneta spiccciola veneta - new.pdf Ciao Fabry3 punti
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Ciao a Tutti, posto uno Scudo di Vitt. Em. II - Regno di Sardegna - Anno 1856 TO - moneta che ha un grande significato per me, in quanto comperata con notevole sacrificio economico da mio padre. Negli anni 60 i "Collo Lungo" avevano un prezzo notevole ed erano difficili da trovare in buone condizioni. Questa sarà sempre nel mio cuore.3 punti
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Cari Lamonetiani, sto rifotografando tutte le monete commemorative in Lire e voglio proporvene alcune perché - per quanto bistrattata questa povera Repubblica Italiana - molti di questi esemplari sono delle vere opere d'arte che meritano di essere viste. Inizio con questo dittico in Ag 835 emesso con Decreto del Ministero del Tesoro del 2 aprile 1991, i cui autori sono Eugenio Driutti (per le 500 Lire) e Annalisa Valentini (per il 200 Lire). Peccato solo che, pur avendo valore legale ma essendo il contenuto del metallo superiore al valore nominale, non abbiano mai circolato...2 punti
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INTRODUZIONE Premetto di non essere né un professionista né un esperto, ma di aver prodotto questo testo per semplice passione nei confronti degli imperatori delle Gallie ed in particolare dell’imperatore Marco Cassiano Latinio Postumo. Fatemi sapere nel caso ci fossero errori e/o voleste fare delle aggiunte al testo. POSTUMO E IL CULTO DEL SOLE All'epoca del governo di Postumo (260-269 d.C.) il culto del Sole Invitto (Sol Invictus) era una delle novità che circolavano all'interno dell’Impero romano. Tale culto proveniva dall'oriente ed in particolare dalle zone della Siria, Palestina ed Egitto dove veniva celebrato il rito della nascita del sole. Fu l’Imperatore Eliogabalo (218-222 d.C.) a portare il culto del Sole a Roma. Eliogabalo non visse a lungo (regnò solamente per quattro anni prima di essere ucciso), ma tuttavia la diffusione del culto del Sole proseguì per secoli fino a diventare anche uno dei principali concorrenti del cristianesimo, infatti non è un caso che entrambe le religioni provengono da oriente ed abbiano al centro un dio che muore e risorge. Postumo scelse il culto del Sole e sulle monete iniziarono a comparire le immagini del dio con gli slogan quali “INVICTVS” (invitto), “ORIENS” (oriente), “AETERNITAS” (la permanenza eterna della sua autorità) o ancora “PACATOR ORBIS” (colui che restituisce la pace al mondo). Ma per quale motivo un usurpatore occidentale avrebbe dovuto produrre monete che ritraggono una divinità proveniente dall’oriente? Presumibilmente la produzione di tali monete può essere ricondotta ad uno scopo propagandistico per un'eventuale conquista della metà orientale dell'impero o forse più semplicemente era un messaggio propagandistico rivolto ai suoi soldati per assicurarsi la loro fedeltà ed il loro appoggio dato che il dio Sole sembra essere stato una divinità particolarmente amata tra quest’ultimi. Anche i successivi imperatori delle Gallie (Vittorino, Tetrico I e Tertrico II) hanno continuato a coniare monete raffiguranti il dio Sole. Postumus, AV, Aureus. IMP C POSTVMVS PF AVG, laureate, draped and cuirassed bust right AETERNITAS AVG, Three radiate and draped busts of Sol of which one is facing between the other two facing him. Postumus, AV, Aureus. POSTVMVS PIVS FELIX AVG, jugate, laureate heads of Postumus and Hercules right. CLARITAS AVG, jugate busts right of Sol, radiate and draped, and Luna, on crescent with small crescent on her head. Postumus, AR, Antoninianus. IMP C POSTVMVS P F AVG, radiate draped bust right. ORIENS AVG, Sol advancing left, holding whip. Poutumus, AR, Antoninianus. IMP C POSTVMVS P F AVG, radiate draped bust right. INVICTVS, Sol advancing left, holding whip. Postumus, Bi, Antoninianus. IMP C POSTVMVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. PACATOR ORBIS, radiate and draped bust of Sol right. Victorinus, AR, Antoninian, IMP C PIAV VICTORINVS P F AVG, radiate draped bust right. INVICTVS, Sol advancing left, holding whip. Tetricus (I or II?), Bi, Antoninianus, barbaric imitation. IMP C TETRICVS PF AVG, radiate, draped bust left. INVICTVS, Sol walking right, holding whip. BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA Official Policy towards Oriental Cults in the Roman Army, Allan S. Hoey The Gallic Empire, Bishop, C. D. www.wildwinds.com www.forumancientcoins.com www.numismatics.org POSTUMO E IL CULTO DEL SOLE.pdf2 punti
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REGNO DI SARDEGNA - VITTORIO EMANUELE II° - 20 LIRE 1856 GE2 punti
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Ciao a tutti amici, A queste belle 55 gli faccio compagnia con la mia. Ciao amici.2 punti
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Buonasera a tutti, approfitto e sulla scia della 55 di @Scudo1901 posto la mia.. Piastra 120 grana 1855 Ferdinando II sono scappati via i pallini dallo stemma del Portogallo ? Saluti Alberto2 punti
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Bravo, sintetica ma buona "prima". Hai rotto il ghiaccio del debutto! A margine aggiungerei che Sol (inteso come divinità solare) in realtà compare ben prima, ovvero con Nerone. E che oltre a Postumo anche nell'Impero Centrale (Gallieno) c'è Sol. Non va nemmeno erroneamente ritenuto che la rappresentazione di Sol (ovvero una divinità solare - è il termine che preferisco personalmente) sia rappresentato prevalentemente nell'Impero Gallico (vedi appunto come giustamente citi Vittorino ed i Tetrici): in realtà (magari come rappresentazione di Mitra, in cui confluisce Sol) è presente in tutta la monetazione successiva, inclusa in quella Centrale. fino a Costantino Ciao Illyricum2 punti
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Oggi è il giorno di San Scarrafone e quindi neanche io mi tiro indietro! ? Ferdinando IV° - Tornese - 6 Cavalli 1790 Saluti a Tutti,2 punti
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Complimenti agli autori e alla scelta di renderla cartacea,per giunta a colori,un ottima notizia che contribuisce alla crescita della numismatica,la nostra passione. Poi leggere tenendo in mano della carta e non un file,per me è n 'altra cosa....?2 punti
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Complimenti @El Chupacabra a te e a tutti gli autori per questa bellissima opera editoriale di divulgazione, che ritengo di importanza fondamentale nel nostro panorama numismatico.2 punti
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Buongiorno, Complimenti e grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa interessante "Rivista di Numismatica". Spero di leggerla presto Saluti2 punti
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Voglio dare il mio contributo allo studio condotto da Raff82 sulle piastre del 1834 vi elenco le mie. Piastra 1834=senza punto dopo Sic e Hier e 4 torrette invece dei 7 pallini. Piastra 1834=senza punto dopo Sic e Hier 13 torrette e 4 quadratini invece dei 7 pallini. Piastra 1834=punto dopo Sic e Hier torrette tutte verticali e 4 quadratini invece dei 7 pallini. Piastra 1834=punto dopo Sic e senza punto dopo Hier e 7 pallini.2 punti
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Bella e piacevole moneta. Partecipo a questa discussione con la mia coppia (1 e 2 Lire) del Re eletto:2 punti
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Ed anche qualche ulteriore considerazione: 1) la moneta viene considerata molto rara ed anche piccole differenze di conservazione possono incidere pesantemente sul prezzo finale 2) la granulosità della patina Gadoury e vari particolari mi fanno pensare che alcuni processi di lavaggio "spinto" dell'argento possano incidere sull'integrità dei fondi (che potrebbero apparire più lisci e brillanti di quanto fossero, attraverso una "microfusione" dell'argento) e contemporaneamente determinare un effetto sui sul soggetto rappresentato e sui caratteri che potrebbero apparire meno definiti rispetto ad una moneta veramente integra. Da cui l'attenzione che deve sempre essere riservata all'aspetto "sharp" dei particolari stessi per valutare adeguatamente la storia di un determinato esemplare. 3) per me la moneta è SPL (per lo meno la versione NAC) o AU55 (all'americana). Dopo svelato il trucco ha perso qualsiasi fascino.2 punti
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Buon sabato a tutti, dopo alcune settimane di lavoro (non è stato facile) sono riuscito a ricostruire tutti i range di tolleranza di peso delle monete in lire destinate per la circolazione della Repubblica Italiana. Sono informazioni che i cataloghi non riportano e che si possono trovare nei decreti (non semplici da trovare) che fissano le caratteristiche tecniche di ogni moneta. A questo link potete trovare una tabella con i range di tolleranza ed il link per scaricare i relativi decreti. I range di tolleranza possono essere un utile riferimento (ma non determinante) per capire se la moneta è falsa o genuina. Prossimo passo mappare il Regno e poi le commemorative! Buona lettura. https://www.erroridiconiazione.com/t-1-errori-nella-lega-metallica/#ID0011 punto
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Non appena avremo deciso quando e come ci sarà la presentazione e poi la relativa consegna comunicheremo anche l’indice con gli autori, le regole Covid ci impongono oggi diverse modalità rispetto ai precedenti Gazzettini ....ma basterà attendere non molto ...certo i Gazzettini finiti ora ci sono ...1 punto
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La ratio è che il mercatino vendite/scambi non è ne deve essere uno strumento per l'utente mordi e fuggi, o peggio ancora per chi non ha alcun interesse a frequentare il forum ma solo un mero interesse commerciale. 100 messaggi non sono certo tanti, basta frequentare per un pò di tempo e si raggiungono con estrema facilità. Ma se invece si pensa che siano un traguardo ostico da raggiungere è evidente che non si ha una gran intenzione di interagire con gli altri. E se non si ha alcun interesse ad interagire con gli altri di questo forum perchè mai si ritiene di dover avere il diritto di usarne il mercatino interno?1 punto
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Sempre interessanti @Xenon97 i tuoi post dall'antico Giappone . Aggiungerei 2 guerrieri, questi ritratti in situazioni lontane dall'idea di battaglia : un maturo guerriero che riposa seduto, di mano di Moronobu, ed un giovane cavalleggero samurai di mano di Masanobu .1 punto
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Grazie a tutti gli autori e a tutte le persone che ruotano attorno al "Gazzettino ". In questo periodo di lontananza è uno strumento che avvicina e ci tiene in contatto. Bravi.1 punto
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Come vi avevo promesso vi presento la mia "numero uno", la prima moneta del Regno delle Due Sicilie che ho acquistato. E' un mezzo tornese del 1849. Leggevo sul forum che paradossalmente la variante "normale" (e non con l'1 rovesciato) è più rara. L'ho comprata a 5 euro da un rigattiere che la teneva letteralmente buttata in mezzo ad anticaglie e vecchiume vario. Fatemi sapere cosa ne pensate1 punto
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Buongiorno a tutti, @Rocco68, belli i tuoi scarrafoni del 98. Non solo sono difficili da trovare in quella condizione, aggiungerei che sono anche non facili da trovare ? Saluti Alberto1 punto
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Cari Lamonetiani, per chi non l'avesse vista sul Gazzettino #5, posto questa "briciola" per gli appassionati delle varianti (più sotto le pagine dell'Attardi citate nella stessa):1 punto
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Assolutamente d'accordo. Da quando (da poco) ho iniziato a collezionare monete dell'Impero mi si è aperto un mondo, che prima conoscevo solo in superficie. Per ogni moneta, oltre alla sua scheda "tecnica" sto raccogliendo dati sulla vita dell'imperatore rappresentato. È un lavoro affascinante, che mi mette in diretto contatto con le nostre radici; la moneta è quello che è passato di mano in mano all'epoca ed è incredibile che noi le possiamo ancora ammirare e soppesare...1 punto
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Ritengo (sono abbastanza sicuro) si tratti di una muraiola di Modena per Francesco I d'Este. Sono riconoscibili: il bordo dello scudo e parte della legenda NOBILItas estensis (in minuscolo le porzioni della legenda assenti o non perfettamente leggibili). https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFRI/8 ciao Mario1 punto
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La tua monetina è un antoniniano dell'imperatore Aureliano. E per quello che ci fai vedere credo non si possa dire altro, tanto più che con IMP AVRELIANVS AVG, o forse IMP C AVRELIANVS AVG, e busto radiato corazzato a destra, esiste una notevole varietà di rovesci. Ti saluto1 punto
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Buonasera, scuse prontamente accettate credo da tutti noi. Però hai dimenticato anche di farci vedere l'altra faccia della moneta1 punto
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Septimius Severus. AD 193-211. AV Aureus (7.27 g, 12h). Rome mint. Struck AD 194. L • SEPT • SEV • PE-RT • AVG IMP III, laureate head right / DIS • AVSPICIB TR P • II •, COS II P P in exergue, on left, Hercules standing facing, head left, holding club set on ground in right hand, lion skin over left arm; on right, Bacchus, naked, standing facing, head left, holding oenochoe in right hand and vertical thyrsus in left; between them, a panther, standing left, head right. RIC IV 31; Calicó 2446; BMCRE 63. Near EF, lightly toned, underlying luster, traces of deposits. Rare. Bacco era la divinità protettrice di Leptis Magna, città natale di Settimio, Ercole il nume protettore e ispiratore dell’Imperatore. SEPTIMIUS SEVERUS. 193-211 AD. AV Aureus (7.18 gm). Struck 206 AD. SEVERVS PIVS AVG, laureate head right / PACATOR ORBIS, COS III P P in exergue, Septimius seated left, holding globe in right hand, roll in left, being crowned by Victory who flies above. RIC IV -; BMCRE -; Cohen -. Near EF. Unpublished reverse type and unique. (See color enlargement on plate 14.) ($10,000) From the Marc Melcher Collection. Ex Triton IV (5 December 2000), lot 611. This unique aureus shares its obverse die with another unique aureus of Septimius that appeared in Tkalec Auction 1 (15 April 1985), lot 252, with the reverse type ROMAE AETERNAE, hexastyle temple. That reverse die was used to strike rare aurei for Caracalla that show Caracalla with draped bust (see Christie's, 9 October 1994, lot 105). The Caracalla obverse die was in turn used to strike aurei with dated reverses of Mars (205 AD) and Liber in quadriga (206 AD). It seems simplest to suppose that this new PACATOR ORBIS COS III P P type belongs to circa mid 206, about contemporaneous with the temple type with which it shares an obverse die, and that the same theme was then continued by the PACATOR ORBIS, bust of Sol type, beginning in 207 or perhaps even late 206. Septimius Severus, with Julia Domna, Caracalla, and Geta. AD 193-211. AV Aureus (20mm, 7.17 g, 12h). Rome mint. Struck AD 200-201. SEVERVS AVG PART MAX, laureate head right / FELICITAS above, SAECVLI below, draped bust of Julia Domna facing between laureate, draped, and cuirassed bust of Caracalla right; and bareheaded, draped, and cuirassed bust of Geta left. RIC IV 159; Calicó 2592 (R3–same dies as illustration); BMCRE 188†; Biaggi –. EF, nice surfaces, some underlying color, slight weakness of strike on the reverse. None in CoinArchives, this is the second rarest of this type of dynastic aureus.1 punto
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Carissimi tutti, il documento sembra contenere una specie di conferma di libertà a commerciare fra diverse parti del Regno di Napoli. Il testo andrebbe letto e trascritto con attenzione, quindi l'affermazione di cui sopra potrebbe venirne modificata. Di sicuro, in prima riga ci si rivolge a universis, et singulis (tutti e ognuno) pubblici ufficiali di più ambiti (la categoria più identificabile sono i gabellieri). Poi si parla di privilegi, gabelle e simili, nonché di passi, dazi e ponti. Si cita esplicitamente la città di Napoli e, per almeno due volte, Capuani e Liparoli, come a voler ribadire costumi o usanze connesse agli abitanti e/o ai frequentatori di quelle località. Si menzionano poi più volte alcuni esponenti della famiglia Cafiero, in particolare Gasparo: nell'angolo inferiore destro del foglio, le ultime due righe e mezza sembrano indicarlo come ricevitore del documento che, quindi, non può non contenere attestazioni in favore di lui o di tutti gli esponenti sopra indicati. Dal punto di vista araldico, lo stemma è una versione relativamente semplice dell'emblema imperiale asburgico: nonostante le imprecisioni e le semplificazioni, è compatibile con quello usato da Carlo VI d'Asburgo che regnava a Napoli nel 1726, anno ripetuto più volte in calce al documento. L'imperatore è menzionato nel titolo al di sotto dello stemma, correttamente al di sopra di Cesare Michelangelo d'Avalos già ben identificato da @417sonia1 punto
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Eὕρηκα! https://www.acsearch.info/search.html?id=879522 Result 380€ Estim. Price 400€. Dr. Busso Peus Nachfolger Auction 401 193 03.11.2010 Description: Sizilien Thermai (Himera) Bronze nach 241 v. Chr. 3.93g. Verschleierte Büste der Demeter / Athena mit Schild und Lanze. Calciati I, S. 120, Em. 17 Braungrüne Patina Äußerst selten Sehr schön. Saluti. Giulio De Florio [email protected]1 punto
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Ed ecco la moneta dopo il maquillage e l'inscatolamento, come presentata nella prossima asta Gadoury. La patina la abbellisce, la scatola ne impedisce un esame troppo ravvicinato, la foto a bassa risoluzione elimina la possibilità di una valutazione più chiara nei punti che la "spietata" foto NAC aveva sopra evidenziato. Conclusione: MS63! Ora il mio intento non è solo quello di far notare le differenze di giudizio (forse un po' severo da parte di NAC, ma ciò fa onore alla Casa d'Aste). Semmai quello di considerare come l'esame dell'inscalotare sia stato per lo meno superficiale e frettoloso (a voler essere buonisti) e come le operazioni di chirurgia estetica possano egregiamente svolgere il loro compito nel far considerare la parte ritoccata come "originale" e la moneta "desiderabile".1 punto
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Bravo, hai inserito perfettamente la moneta nel suo contesto storico ovvero hai estrapolato perfettamente la motivazione per cui fu emessa con quella legenda. Ti segnalo questo video: Ciao Illyricum (Aho raga... questo era arrivato fino all'Elba, salvo poi tornare indietro... la "mitica" frontiera dove probabilmente voleva arrivare Augusto per ottimizzare il controllo del Limes riducendone l'estensione...)1 punto
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Tutti ben sanno quanto diventano insopportabili le donne quando si mettono in testa delle cose e vogliono avere sempre ragione e non smettono fino a quando esausti, gli interpellati, fanno il segno di approvazione con uno sconsolato movimento della testa. Prokyrator_83 sul messaggio pagina 19 scrive di essere certo che il peso delle monete da 10 e 20 centesimi sia uguale a quelle emesse nello stesso periodo. La classica risposta di chi crede che non sia nessassario completare quello che va fatto e se proprio lo vuoi sapere prendi una tua moneta e pesatela. Se non corrisponde, anche di poco, va bene lo stesso. FFF nel messaggio pagina 16 scrive che le presentazioni gli sembrano ben fatte dimenticando che delle monete citate sono state presentate solo una faccia (che l’altro lato sia liscio?) rimarcando che manca il peso, segnalando che Prokyrator_83 la bilancia per pesare le monete ce l’ha. In natura, quando leggo e ascolto, nella mia testolina scatta un qualcosa che risolve l’interrogazione con rapidità. È la seconda parola che tutti i bambini dicono dopo la canonica “mamma”: perchè, perchè, perchè... ottenendo sempre la risposta. Signori, qui non stiamo parlando di identificazione ma di cosa dobbiamo identificare non avendo ricevuto neppure il minimo richiesto. Oltre alla foto, sulla prima pagina di ogni richiesta di identificazione sta scritto (e da compilare) peso, diametro, materiale presunto. È una richiesta ovvia e doverosa da fare. Chi non è in grado rinunci alla identificazione. Sicuramente ho peggiorato l’opinione che i lamonetiani hanno verso di me. Vi assicuro che non tutte le donne non sono così. Siate clementi. Purtoppo, per natura e preparazione alla vita, lavoro e affronto il tutto con le regole della Analisi e Sintesi. E le cose incomplete o imperfette vengono cestinate al volo, senza esitazione. Non so se nella numismatica funziona, nella vita sì.1 punto
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Ciao @@cliff , in primis ti ringrazio per i complimenti per la discussione (e altrettanto vale per l'amico Mirko e quanti mi hanno dato il loro apprezzamento pur non intervenendo fattivamente). Ultimamente ho concentrato la mia attenzione sulla monetazione Primo Impero e questo è uno dei primi frutti ;) che mi aiuta anche a focalizzare (e discuterne con qualche altro utente, cosa sempre utile) quanto messo a fuoco. Il Caesar Augustus del Martini è un ottimo libro anche se di lettura non facilissima; devo dire che mi ha aiutato molto il succo della corrispondenza privata che ho avuto con l'autore grazie all'aiuto di un amico del Forum che ha agevolato il contatto e che ringrazio ancora per la cortesia (non ne faccio menzione del nickname per mantenerne la privacy). Questo testo, assieme a quelli incentrati sulle contromarche danno un buon panorama del periodo e molti spunti di riflessione. Chiaro che in mancanza di evidenze archeologiche o di testimonianze storiche scritte scarse o di parte spesso bisogna cercare di interpretare i fatti e formulare ipotesi e lo scambio di opinioni con altri forumisti può essere utile ad uscire da qualche... cul de sac mentale! ;) In ultimo grazie per il link http://www.lamoneta.it/topic/82905-c-a-certamen-actiacum/ di cui non avevo ricordo e implementa la presente discussione con dati e considerazioni sulla sigla monetale CA. :good: Pur rendendomi conto che si tratta di un'argomento abbastanza specifico e magari di non facile intelleggibilità spero che la discussione abbia interessato magari quanti sono ancora "alle prime armi" nello studio della monetazione imperiale. Ciao Illyricum :)1 punto
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Kraft (1951-52 e 1962 e 1969) propose invece che il Senato non avesse alcun potere e la sigla S C fosse solo la testimonianza degli onori decretati ad Augusto a partire dal 27 a.C. ; questi sono reiterati e rinvigoriti dai rovesci riportanti la corona civica, a rammentare la concessione del diritto esclusivo. Tale tesi decade quando si osserva che sugli assi e quadranti da Roma compare sì la S C ma senza alcun “riconoscimento imperiale” a corredo. Al Kraft risposte il Sutherland (1965 e 1976) che escluse la possibilità che la sigla S C e CA corrispondessero all’autorità emittente. Egli propose che sulle monete il messaggio fosse molto più complesso ed indicante: Il dono (la corona civica, i rami di alloro, etc…) Il donatore (Commune Asiae, Senato Romano, etc…) Il ricevente (Augustus) Il trittico dono-donatore-ricevente vale però in alcuni casi: monete asiatiche, ispaniche e talune da Roma. La critica parte dalla constatazione che nel caso degli assi tresvirali non viene rispettata questa ipotesi e nemmeno nelle ROMETAVG e nelle emissioni di Antiochia ad Orontem dove manca sempre uno dei tre termini. As. Lyon, vers 10-7 av. J-C. R/: ROMETAVG. Autel orné de figures entre deux colonnes surmontées chachune d'une Victoire. C 240. RIC 360. BN 1472. 10,20 g. http://www.ma-shops.com/poinsignon/item.php5?id=49434〈=en Per ultimo viene lo studio della Bay (1972) che afferma che in base alla tradizione repubblicana che si perpetra in Augusto (in qualità di capo-parte di tradizione repubblicana) sarebbe bastata la sola auctoritas dell’Imperatore stesso nella coniazione delle nuove monete, sulla base del pieno potere raccolto nelle sue mani. Inoltre – commenta – con un’eccessiva attribuzione di autonomia senatoriale non si spiegherebbe la presenza di monete augustee prive di S C tra le quali le succitate C A, AVGVSTVS e ROMETAVG. Baldus (1973) abbraccia la tesi della Bay e ipotizza che il Senato avesse solo potere formale ma non effettivo nell’accettazione del sistema monetale imposto da Augusto. In sostanza queste le varie ipotesi più o meno recenti proposte dagli studiosi. Più vicino a noi Sutherland (1984) nella revisione del Roman Imperial Coinage accetta quella del Kraft sulla presenza di una forma di diarchia e sulla datazione del 27 a.C. per l’inizio delle coniazioni tresvirali romane, così come il francese Giard già nel 1976. Vi sono poi stati altri interventi sul tema ma nell’insieme non vi sono, almeno a mio avviso, grosse proposte nei tempi più recenti.1 punto
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