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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/09/20 in tutte le aree
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https://www.cronacanumismatica.com/a-dieci-anni-dalla-scomparsa-di-mario-traina-amico-e-maestro/ Roberto Ganganelli con puntualità ci ricorda che dieci anni orsono la numismatica italiana perdeva uno dei suoi pilastri: Mario Traina. Ricordo ancora oggi la telefonata che lo stesso Ganganelli mi fece per darmi la triste notizia. Ma senza voler essere retorico Traina è ancora tra noi, lo è attraverso i suoi scritti, dalle importanti monografie alle celebri risposte ai lettori di Cronaca Numismatica che spesso erano dei veri e propri articoli. Sono altresì certo che molti di noi devono qualcosa a Mario per la nostra formazione numismatica. Ciao Mario: amico e Maestro.14 punti
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Per gli "appetitosi", racconto una bella storiella riferita a questa moneta (1648) : Non era in collezione reale, ma trascritta nel Corpus perchè era della coll. Catemario, pag. 466, n. 49. L'esemplare di Catemario era anch'esso con data (ultima cifra dell'8 su 7) ribattuta, ma denominata Carlino. Il Bovi però la trascrisse come moneta da 3 Cinquine e spiegò i motivi con tanto di documentazione, ma la moneta era sempre l'esemplare di Catemario. Pannuti e Riccio nel loro lavoro sulle monete di Napoli ovviamente ripresentando l'esemplare fecero la nota a pag. 168 scrivendo che nel Corpus la moneta era denominata Carlino ma che in base al peso era una moneta da 3 Cinquine.....omettendo però, a mio giudizio la vera motivazione del perchè fosse chiamata moneta da 3 Cinquine e non Carlino, motivi ben dettagliati dal Bovi. A parte questo, l'esemplare che detiene il contrassegno S (sempre lo stesso) è comparso successivamente all'asta NAC 16, quindi coll. Pannuti (nel dettaglio venne scritto che era una moneta rarissima) e qui vorrei riallacciare anche il discorso che avevo chiesto (per informazione un pò a tutti) che forse era opportuno che si sviluppasse nella discussione delle monete del Vicereame...... però va bene così.....se non si ha voglia di farlo. Molte monete del Catemario sono confluite nella coll. Pannuti......ecc.....ecc.......4 punti
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La lista dei partecipanti, ad oggi, è la seguente, per la parte numismatica, in ordine alfabetico: 1) Anoè Vittore; 2) A.N.64 di Palma Stefano; 3) Arka Numis srl (Arthur Zub); 4) Bancostema di Walter Nasi; 5) Bevilacqua Fabio; 6) De Angelis Eugenio; 7) Giraldi Dennis; Numismatica Cassandra di Ivan Federici; 9) Numismatica Ferrarese; 10) Numismatica Marcoccia; 11) Numismatica Ottoboni; 12) Numismatica Perrone; 13) Numismatica Valente di Valente Giacomo; 14) Pellino Umberto; 15) Studio Mille Lire di Lucio Raponi; 16) Talamelli Adriano; Sono in ballottaggio attendendo risposta: Abafil, Carmagnola, Cavaliere, De Campora. Comunque siamo già ai limiti della capacità della stanza, tenendo comunque un opportuno distanziamento.3 punti
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Allego un'altro appunto però non fa cenno della scritta Bomba Bomba e Olim Bomba ma o una o l'altra.3 punti
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Nel mio post #38 ho provveduto a ripristinare i documenti comprovanti la genuinità delle contromarche.3 punti
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Ciao a tutti quelli che partecipano a questa bellissima discussione. Il 5 Lire 1956 ( con il 2 Lire 1958 ) è la moneta più rara della seconda monetazione della Repubblica. La frase scritta da @nikita_ mi ha ricordato molte cose. Per quasi 40 anni abbiamo avuto una Tabaccheria e mio padre, grande appassionato di numismatica, metteva da parte le 5 Lire per poi guardarle quando aveva tempo e scoprire se avesse trovato qualche '56. Nel corso degli anni ne trovò molte ( parecchie decine) tutte però circolate ed al di sotto dello SPL. Un giorno ero ad un importante mercatino e trovai un anziano venditore che in un album aveva un 5 Lire 1956. Lo conoscevo e la presi per poche migliaia di lire ( mi fece capire che non garantiva ) x fare uno scherzo a mio padre che si era rovinato la vista a furia di guardare monete. La guardò per mezza giornata ed alla fine disse: "Mahh , non metterla nella mia collezione, non mi pronuncio!" Non so se se fosse un po' invidioso oppure se la considerasse un ottimo falso. Fatto sta che negli anni abitando a Torino la feci valutare da 3-4 professionisti ed uno molto stimato me la garantì autentica con tanto di sigilli. Ne posto 2 della mia collezione, senza dirvi quella "incriminata" e quella originale. Ditemi voi cosa ne pensate. Le foto sono vecchie e brutte e mi scuso, non interessandomi la Rebubblica tengo l'album in Banca e sono anni che non lo vado a prendere. NUMERO 1:3 punti
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Esemplare apparso all'asta Ratto dell'8 e 9 maggio 1953, lotto 1575.3 punti
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Buonasera. Terza asta, in ordine di tempo, in questo periodo con varie monete Napoletane e Vicerali; segno del crescente interesse per questo periodo da parte del mercato. Ho volutamente “plagiato” il titolo della discussione per dare continuità e spero che @Rex Neap non ce l’abbia con me. Le basi d’asta erano invitanti e le monete hanno realizzato bene, con pochi invenduti. Ho seguito con interesse varie monete, senza riuscire ad aggiudicarmi alcun lotto e, tra queste, vorrei segnalare la rara Pubblica del 1622 “ PUBL/ICA “, lotto 1304, che partendo da una base di 35,00€ ha realizzato 290,00 + diritti.2 punti
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Potrebbe essere Marco Aurelio Numeriano IMP NVMERIANVS AVG, laureate, draped, cuirassed bust right / PIETAS AVGG2 punti
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Mi rispondo da solo, perche' mentre scrivevo il post, ho provato a cercare usando le informazioni che io stesso vi avevo dato. Potrebbe essere questo? http://numismatics.org/ocre/id/ric.5.tet_i.2722 punti
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Non era solo una risposta scherzosa. Alcuni mesi or sono un commerciante mi ha raccontato di interesse dei collezionisti cinesi per la medaglistica riferibile al loro paese (si parlava della medaglia di Pio XI per i martiri cinesi). Aggiunse che qualcuno aveva allargato la collezione ad altre medaglie di Papa Pio XI. Sulle emissioni medaglistiche di Innocenzo XI per il ricevimento degli ambasciatori cinesi sono stato impreciso nel post precedente . La emissione originale si caratterizza per il millesimo 1688 indicato nel rovescio (annno XII di pontificato); e con essa ( non con quelle non datate) si coordinano i riconi postumi di Hamerani e Mazio. Nella coniazione originale di questa medaglia la piega del camauro appare sotto la lettera U di INNOCENTIUS; poi si nota nel conio una vistosa frattura/escrescenza (asta Thalech). Probabilmente il conio viene rifatto e la piega nel camauro è nel nuovo conio sotto la lettera S di INNOCENTIUS. A questa ultima tipologia appartiene la medaglia della recente vendita di Bertolani, che per l'accuratezza del conio proviene probabilmente dalle riconiazioni settecentesche degli Hamerani e non da quelle ottocentesche del Mazio. E' invece originale la medaglia recentemente venduta da Corinphila, nella quale è confermata l'alta valutazione. In asta Thalech la medaglia risultò invenduta.2 punti
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Meglio Neapolis... https://www.sixbid.com/en/artemide-aste/5961/greek-coins/4984129/central-and-southern-campania-neapolis?term&orderCol=lot_number&orderDirection=asc&priceFrom&displayMode=large&auctionSessions=2 punti
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Finalmente qualche contenuto monetale. Grazie all'autore del post e approfitto per condividere anche il mio carlino. Un saluto a tutti Marco2 punti
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1956 Sudan - 5 qirsh (1956 - 13 76) ١٩٥٦ -١٣٧٦2 punti
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Ciao Pietro, facendo una breve ricerca su Google Libri ho rintracciato questi tre documenti molto interessanti. Come puoi constatare le contromarce OLIM e BOMBA (ma non BOIA) furono apposte dagli antiborbonici siciliani nel 1848 a scherno del sovrano "bombardatore". Questi documenti provano in modo incontrovertibile la genuinità delle contromarche apposte subito dopo il bombardamento di Messina nel settembre del 1848. Estratto da alcuni numeri del quotidiano siciliano La Costanza del 1848. N. 31, pp. 121-22. N. 34, pp. 135-36. N. 36, p. 144. N. 62, p. 245. Estratto da Museo scientifico, letterario e artistico, Torino, 1848, p. 416.2 punti
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La Grecia, uscita con una disastrosa sconfitta nella guerra greco-turca fu costretta a ratificare il Trattato di Losanna nel 1923 che l'obbligava a restituire i territori della Tracia orientale e della Ionia (con Smirne). Questi territori li aveva ottenuti a sua volta dal Trattato di Sèvres (1920) in seguito allo smembramento dell'Impero Ottomano e nel 1924, con un referendum aveva abolito la monarchia e fondato la Seconda Repubblica Ellenica. La moneta in rame-nichel che oggi vi presento appartiene a questo periodo guidato da governi militari. Con millesimo 1926 esistono due tipi contraddistinti dalla presenza o meno della lettera "B" sul D/. Quindici milioni di esemplari furono coniati dalla zecca di Atene (senza segno di zecca), mentre altri venti milioni furono prodotti a Vienna (segno di zecca: B). Pur essendo state prodotte in maggior numero nella zecca austriaca, queste Dracme sono oggi considerate più rare.1 punto
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imitazione barbara simile a Ch. Boehringer 1978 Tav. XXV 9-10 un altra e anche Salinas RN 1867 tav.IX 1 (senza legenda né denominazione) ripostiglio di Agrigento (IGCH 2086)1 punto
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Ero incerto se postare queste note nella Sezione su Venezia, o in quella sulle nuove aste, ma ritengo che la loro valenza generale meriti questa sistemazione. Propongo la stessa moneta, prima e dopo la cura. Il merito dell'osservazione non è mio ma di un altro utente di questo forum @r.tino, dalla vista molto acuta. Questa la moneta prima della cura. E' un'osella del doge Ludovico Manin, anno II (1790), esitata in asta NAC 118 (2019). Era considerata qSPL e partiva da una base di € 350. Probabilmente chi alzò la paletta finale ne aveva riconosciuto le "potenzialità" perché il realizzo fu notevolmente superiore: € 950 (+ diritti). La moneta non è indubbiamente FDC: i campi sono vissuti, i caratteri non netti, anche se in parte la colpa può essere quella di un conio usurato (magari riutilizzato abusivamente dopo la caduta della Repubblica, come è noto per varie monete veneziane) e della presenza di sporco, che patina non può essere certo definito. Eccola:1 punto
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No, mi riferivo ai dizionari "divulgativi", non professionali. E' ovvio che un GRADIT sia migliore del Devoto-Oli, ma non è certo un dizionario per tutti.1 punto
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Non so esserti d'aiuto ma apprezzo molto il tuo approccio per chiederlo al forum.1 punto
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1956 Repubblica de Guatemala - 10 Centavos Perchè ne ho postati due? ?1 punto
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Dividendo le monete in due gruppi di 5 e capovolgendo tutte quelle di uno dei due gruppi si ottiene il risultato voluto1 punto
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Ciao @miza veramente bello, peccato che le navi sono "sporcate" dall'usura che ha subito la banconota, rappresentano i tre velieri (la Drommedaris, la Reijger e la Goede Hoop) che raggiusero nel 1652 la costa (anch'essa raffigurata) dove nacque la futura Città del Capo, ho dimenticato a farne menzione nel precedente post.1 punto
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Una soluzione ci sarebbe per conciliare le due anime dello stato pontificio, separare le sezioni medaglistica e monetale in due sezioni separate, facendo confluire la medaglistica pontificia nella sezione medaglie con il proprio sottoforum Complimenti per le monete postate1 punto
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Anche questo Grano non male come rarità: è un 163S1 punto
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Questo è un inedito.... ? non capisco però del perchè l'asta, una volta verificato con i dovuti riscontri, che è una moneta che mancava alla monetazione napoletana scrive RRRR1 punto
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Questo Tarì è davvero RRRRRaro.... io nella stesura del volume dovetti recuperare, per riscontri, la foto dell'asta n. 8, grazie ad un amico a cui gli chiesi la foto del catalogo (l'asta infatti ha anche richiamato la sua vecchia provenienza). Non ho visto altri esemplari passare in tanti anni (oltre questo), e bisogna andare alla NAC 16 (coll. Pannuti) per vederne un'altro.1 punto
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Forse basterebbe guardare chi é che si é aggiudato la moneta alla NAC ? Comunque sia, a me piaceva più la prima versione. Vorrei però fare un piccolo appunto, personale sulla questione alta conservazione e mercato: non é proprio proprio così, o meglio, dipende dal livello del collezionista e delle monete... Il concetto "vero" secondo me é il mercato del "bello", non dell'alta conservazione, e non sempre sono sinonimi. Il mercato del FDC avulso dal concetto di bellezza é perlopiù un mercato di neofiti. Mi rendo conto di essermi spiegato malissimo, ma insomma, Giovanni qui é il chiaro esempio di quello che provo a dire.1 punto
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Era una ottima asta, segnalo per il Vicereame anche: lotto 1249, tarì Carlo V con legenda che inizia in alto sopra la testa; lotto 1253, 2 cavalli con medesima particolarità; lotto 1268, mezzo ducato Filippo III probabilmente con castello; lotto 1273, mezzo carlino con acciarini, testa a sx e G/IAF; lotto 1346, tornese Filippo V.... e molte altre rarità...1 punto
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Un'altra chicca degna di nota è il lotto 1326... So che è finita in più che ottime mani...1 punto
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@TheWhiteFly Ti ringrazio molto per la stima e la considerazione (che mi ha fatto piacere), ma io sono solo un appassionato e non sono in grado di esprimere un parere di valore. Quindi, lascio la parola agli altri. Ciao da Stilicho @modulo_largo E' sempre meglio aprire una nuova discussione anzichè "accodarsi" ad una precedente. Ciò consente una maggior visibilità ed evita confusione in chi legge. Ogni moneta fa storia a sè. Ciao da Stilicho1 punto
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Dop 1 anno e 3 giorni, la moneta tornerà al mercato in asta RomaNum. XX al lotto 10 il prossimo 29 Ottobre .1 punto
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Principato di Monaco, 100 francs 1956 (unico anno di coniazione, 500.000 pezzi)1 punto
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Ne stavo sparando una delle mie. Non era giusto. @seamax62 si è rivolto ai lamonetiani con il desiderio di sapere cosa aveva realmente tra le mani mettendo a disposizione tutto quello che possedeva per essere preciso: calibro, bilancino. un poco carente, alquanto freddo, nel presentarsi ai nostri maestri, nelle immagini e mancante di qualche parola cordiale che più di non guastare va sempre bene. Con questa richiesta seamax62 ha imparato molto. il prossimo post sarà ad hoc. Ciao.1 punto
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Ed anche qualche ulteriore considerazione: 1) la moneta viene considerata molto rara ed anche piccole differenze di conservazione possono incidere pesantemente sul prezzo finale 2) la granulosità della patina Gadoury e vari particolari mi fanno pensare che alcuni processi di lavaggio "spinto" dell'argento possano incidere sull'integrità dei fondi (che potrebbero apparire più lisci e brillanti di quanto fossero, attraverso una "microfusione" dell'argento) e contemporaneamente determinare un effetto sui sul soggetto rappresentato e sui caratteri che potrebbero apparire meno definiti rispetto ad una moneta veramente integra. Da cui l'attenzione che deve sempre essere riservata all'aspetto "sharp" dei particolari stessi per valutare adeguatamente la storia di un determinato esemplare. 3) per me la moneta è SPL (per lo meno la versione NAC) o AU55 (all'americana). Dopo svelato il trucco ha perso qualsiasi fascino.1 punto
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Ed ecco la moneta dopo il maquillage e l'inscatolamento, come presentata nella prossima asta Gadoury. La patina la abbellisce, la scatola ne impedisce un esame troppo ravvicinato, la foto a bassa risoluzione elimina la possibilità di una valutazione più chiara nei punti che la "spietata" foto NAC aveva sopra evidenziato. Conclusione: MS63! Ora il mio intento non è solo quello di far notare le differenze di giudizio (forse un po' severo da parte di NAC, ma ciò fa onore alla Casa d'Aste). Semmai quello di considerare come l'esame dell'inscalotare sia stato per lo meno superficiale e frettoloso (a voler essere buonisti) e come le operazioni di chirurgia estetica possano egregiamente svolgere il loro compito nel far considerare la parte ritoccata come "originale" e la moneta "desiderabile".1 punto
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Lo so che è una moneta comune ma per me ha un significato speciale perché con essa tutto iniziò. Quando nel 1970 fu coniata la prima mille lire in argento per celebrare i 100 anni di Roma Capitale, nelle buste paga dei dipendenti statali (allora era veramente una busta con i soldi all'interno) fu inserita una 1000 lire. Il mio papà tornò a casa, la cavò dalla busta e me la diede. Ne fui molto contento; è vero che già allora avevo alcune caravelle d'argento che per alcuni anni avevano circolato in modo corrente ma quella mille lire lire mi accese una scintilla: iniziai a cercare la Concordia, la gens Aemilia, ecc. insomma fu il primo barlume di numismatica che si accese in me. In 50 anni ho visto e toccato monete molto importanti ma questa mille lire per me conserva un fascino e un'aureola particolari. Ecco, sperando di non avervi annoiato, posso dire che quest'anno celebro le mie nozze d'oro con la numismatica e non dimentico mai che questa moneta viene dalla busta paga del mio papà.1 punto
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Mi fa piacere che ci sia interesse su queste monete, una partecipazione che io stesso ho avuto e che mi ha portato a proporre questo studio. Condivido l’interesse di Adelchi66 che credo sia anche quello che esprimeva il prof. Asolati quando ne parlammo la prima volta alcuni anni fa a Milano. Tutto questo mi stimola a riprendere in mano lo studio. Grazie.1 punto
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Non uso dizionari: so già tutto! Non è vero... quando ho bisogno - e capita spesso - consulto in primis il LUI (Lessico Universale Italiano) della Treccani, datato, ma ancor valido...1 punto
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Un grano da 12 cavalli in rame del 1786. Asta Nomisma n. 54 del 2016, lotto 1310. Magliocca 310.1 punto
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2018 - Introductory Coin Il 14 dicembre 2018 è stata emessa una moneta introduttiva dell'intera serie, non legata ad alcuno Stato. La moneta rende omaggio al presidente George Washington, che ha rilasciato il primo brevetto statunitense a Samuel Hopkins di Philadelphia, il 31 luglio 1790, per aver sviluppato un processo per produrre potassa, un ingrediente usato nei fertilizzanti. Il rovescio, disegnato da Donna Weaver e inciso da Renata Gordon, le cui iniziali compaiono sulla moneta, mostra la firma di George Washington e il disegno stilizzato di alcuni ingranaggi, che rappresentano l'industria e l'innovazione. E' completato dalle iscrizioni UNITED STATES OF AMERICA - AMERICAN INNOVATORS - SIGNED FIRST PATENT. Tiratura di 700.500 esemplari per Philadelphia e 680.525 per Denver, tutti con finitura FDC, mentre a San Francisco sono state coniate 206.886 monete con finitura proof su entrambe le facce, e 74.836 con finitura proof solo al rovescio. petronius1 punto
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No. Ho trovato ancora dei documenti che devo inserire, ma sinceramente non so se mai la pubblicherò... E' comunque un lavoro impegnativo come puoi vedere dall'indice generale:1 punto
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Buonasera, le monete in questione sono segnate perché coniate d'emergenza durante la repubblica napoletana, siccome ci volle del tempo per approntare i nuovi conii per le monete repubblicane si decise di coniare una quantità di monete utilizzando i tondelli e conii già pronti in Zecca con l'effige di Ferdinando IV, Quindi si decise per l'appunto di "segnare" queste emissioni in modo che in un secondo momento si potessero distinguere dalle emissioni ufficiali... Ti consiglio il lavoro di Pietro Magliocca :NUOVE CONSIDERAZIONI SULLE MONETE DI FERDINANDO IV DI BORBONE DEL PERIODO 1796 - 1798 https://www.ilgiornaledellanumismatica.it/libreria-nuove-considerazioni-sulle-monete-ferdinando-iv-borbone-nel-periodo-1796-1798/1 punto
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Beh scherzi a parte , Piero Manzoni, l'autore della "merda d'artista" del 1961 e' oggi un artista quotatissimo e le famose scatolette - tipo simmenthal - da 30gr raggiungono cifre da capogiro. L'artista vendette la sua produzione iinizialmente al prezzo dell'oro, allora di ca. 600 lire al grammo, mentre oggi le 'scatolette' vengono battute a 150.000 euro e sono nei Musei di tutto il mondo. Inizialmente concepite come provocazione dall'artista morto giovanissimo, oggi sono diventate un feticcio, storicizzato e impossibile a replicarsi dato che l'artista e' morto , con il carattere di testimonianza di un gesto di innovazione e provocazione che lo ha fatto entrare di diritto nella storia dell'arte contemporanea mentre sul mercato il suo valore lo hanno fatto i collezionisti che si sono contesi le sue opere - in particolare questa. Il discorso sarebbe lungo se pensiamo alle tele di sacco di Burri o ai tagli della tela bianca ( null'altro) di Fontana. E' arte ? Personalmente preferisco pensare che fanno parte della storia dell'arte . Non necessariamente esprimono bellezza , il canone piu' comune con cui valutiamo una produzione artistica, ma esprimono 'testimonianza' in un percorso di evoluzione del quale sono elementi costitutivi. La gente paga per andare a vederli nei musei e chi vi ha mesdo dei soldi per comprarli ha fatto un ottimo affare .. La bellezza delle monete classica e' un universo di un'altra dimensione..1 punto
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