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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/12/20 in tutte le aree

  1. Adesso capisco perché dopo 16 anni in cui mi collegavo anche 3 volte al giorno, dopo essere stato curatore della zona euro, adesso non entravo più qui da 15 giorni... Ahimè.. Ragazzo, le zecche non si svegliano la mattina con l'intento di truffarti. Ho trovato questa insinuazione in 4 dei 5 post che ho aperto. Cambia hobby, ti do un consiglio. Oppure cambia modo di vivere il Forum e anche nel 2020 vedrai che è altro rispetto a un social network ? Edit : scorrendo ho visto i tuoi post nell'iconografia. Beh bravo. Bene così!
    7 punti
  2. Buonasera a tutti, nuovo arrivato in Collezione Litra68. Ferdinando D'Aragona Cavallo MIR 85/9 Sigla S Saluti Alberto
    5 punti
  3. @Scudo1901che dici gli facciamo compagnia?
    4 punti
  4. 4 punti
  5. Ciao a tutti amici, Voglio condividere con voi la mia ultima arrivata. Moneta da un fascino particolare.
    4 punti
  6. È recentemente apparso sul mercato antiquario un nominale eneo di Crotone datato dopo il primo quarto del IV secolo a.C. e contrassegnato dai seguenti tipi: D/ Tripode, KPO R/ Chicco, MET CNG 115, 16.09.2020, 23 BRUTTIUM, Kroton. Circa 375-325 BC. Æ (11.5mm, 1.74 g, 11h). Alliance issue with Temesa. Tripod; KP-O flanking / Barley grain; T-EM (retrograde) flanking. CNG 53, lot 82 var. (legends), otherwise unpublished, but cf. Rutter, South, pl. 33, 11 and HN Italy 2204 for a similar, but earlier, issue. Dark green patina. VF. Extremely rare. From the Martinez Collection, purchased at the Verona Numismatic Conference, September 2005. Nella scheda informativa l’esemplare viene ricondotto ad un’alleanza (!) tra Crotone e Temesa (!) quest'ultima identificata dalla legenda presente al rovescio, considerata retrograda e letta pertanto nella forma TEM (!). Viene poi evidenziata la sostanziale unicità del pezzo se si escludono esemplari affini per tipologia (ma non sul piano epigrafico) apparsi sul mercato antiquario (e.g. CNG 53, 15.3.2000, 82) o presi in esame da Rutter (Rutter 1979, pl. 33, 11 e HN 2204). Un riesame degli elementi interni della moneta, congiuntamente ad un più ampio spoglio bibliografico, consente di apportare alcune puntualizzazioni. a) Le legende presenti su ambo i lati presentano disposizione e ductus speculari. Entrambe si compongono di tre lettere di cui le prime due contigue e disposte su un lato del tipo mentre l’ultima distanziata e collocata sul lato opposto (KP-O al D/ e ME-T al R/). Ne consegue che se la legenda del D/ deve inequivocabilmente leggersi KPO, quella del R/ va interpreta necessariamente come MET più che TEM. La forma TEM (riconducibile a Temesa), benché notoriamente attestata, compare in epoca ben più antica del IV secolo, investendo peraltro solo il metallo prezioso (AR). Né la frammentarietà delle fonti storiche e della documentazione archeologica conserva memoria dell’ipotizzata alleanza Crotone-Temesa nel secondo quarto del IV secolo a.C. b) Allo stato attuale della documentazione la moneta risulta effettivamente un unicum e pertanto di non facile inquadramento cronologico. Qualche osservazione è tuttavia possibile. Sia Metaponto che Crotone emettono monete in bronzo contrassegnate da tripode/chicco. Per Metaponto, in particolare, le serie interessate (figg. 1, 2) sono quelle del tipo HN 1638 (= Johnston 1989, 2), datate nell'ultimo quarto del V secolo a.C., il cui livello ponderale abbraccia valori compresi tra 2.4 e 1.5 gr.: D/ Tripode, MET R/ Chicco, HE o TE (figg. 1-2) Fig. 1 - Savoca Numismatik, 9th Blue Auction, 25.8.2018, 33 (erroneamente attribuita a Crotone; gr. 2, 36) Fig. 2 - Münzen & Medaillen GmbH (DE), 17, 4.10.2005, 49 (gr. 2,19) Gli esemplari, diversificati dalle sigle sul R/, appaiono omogenei sotto il profilo iconografico per la resa del tripode con anello centrale di grosse dimensioni e anse laterali rese di profilo. Ad essi possono aggiungersi i pezzi illustrati da Attianese provenienti dal commercio antiquario (Attianese 2005, 121-122, nn. 8-9) che per elementi iconografici, epigrafici (sigla TE al R/) e ponderali - gr. 2,20; gr. 1,60 (consunta) - sembrerebbero riferibili alla zecca metapontina più che a quella crotoniate. Per Crotone la situazione appare più complessa. Gli esemplari con tripode/chicco (Rutter 1979, gruppo III; Taliercio 1993, fase 1. III; HN 2204), appaiono ascrivibili alla più antica fase della monetazione in bronzo crotoniate (ca. 420-410/5 a.C.), contraddistinta dall'uso del koppa arcaico (fig. 3). L’esiguità dei pezzi finora noti (2 ess.: gr. 1,73; 1,04) non consente di definire con certezza il livello ponderale che, in ogni caso, appare più basso rispetto a quello degli esemplari di Metaponto con analoga tipologia, come sembrerebbe documentare il pezzo recentemente apparso sul mercato antiquario (fig. 4: gr. 1,68). Fig. 3 - Rutter 1979, pl. XXXIII, 11 (gr. 1,73) Fig. 4 - Auktionshaus H. D. Rauch GmbH, E-Auction 35, 17.9.2020, 53 (gr. 1,68) Questi elementi, benché non esaustivi e ancorati all'esigenza di una base statistica più ampia, consentono forse di meglio precisare la cronologia dell’esemplare KPO-MET. Se da un lato la presenza del kappa esclude per CNG una collocazione nelle fasi iniziali della produzione enea, dall'altro anche la datazione al 375-325 presenta alcune criticità. Le serie collocate da Rutter in questo ambito temporale (HN, 2211-2216), corrispondenti alla terza fase della classificazione proposta dalla Taliercio, differiscono dalla moneta in esame sia per elementi tipologici (testa di Athena/aquila su testa di cervo; Aquila stante o su testa di ariete/tripode con alto collo) ed epigrafici (presenza di lettere e sigle), sia per il livello ponderale decisamente più elevato (da gr. 26 a gr. 3 circa). A ciò si aggiunge la presenza di un duplice etnico, che costituisce un elemento di originalità all'interno della monetazione enea della polis e che non trova alcun riscontro all'interno delle serie citate. Affinità tipologiche ed epigrafiche si rilevano invece con alcune serie di stateri in argento, talora legati da incroci di conio, contrassegnati dall’Herakles oikistàs (fig. 5) o dai tipi tripode/tripode (fig. 6) e Aquila su capitello ionico/tripode (figg. 7-8), sia per la costante presenza del chicco, sia per la comparsa di lettere e sigle (E, ME). La moneta con Herakles OIKIMTAM (oikistàs) si rivela di particolare interesse in quanto il conio di D/ è lo stesso che batte alcuni esemplari con Apollo e Python (fig. 9), datati da Stazio nel periodo della spedizione ateniese in Sicilia (Stazio 1984, 386 s.), dove però la legenda del R/ - KPOTON - documenta la progressiva ma non ancora definitiva transizione all'alfabeto ionico. Fig. 5 - CNG, MbS 58, 19.9.2001, 84 Fig. 6 - CNG, E-A 380, 10.8.2016, 39 Fig. 7 - Gemini, LLC, III, 9.1.2007, 44 Fig. 8 - RN, 18, 29.9.2019, 491 Fig. 9 - CNG, E-A 472, 15.7.2020, 474 Se pertanto le corrispondenze sul piano tipologico ed epigrafico non sono casuali, si potrebbe proporre per la moneta di bronzo con tripode, KPO/chicco, MET un inquadramento tra lo scorcio del V secolo ed il primo decennio del IV, nel periodo immediatamente successivo al momento iniziale della produzione enea della città (gruppi I-II Rutter: 420-410/05 a.C.). Restano ovviamente da indagare le motivazioni che indussero Crotone a riprodurre in questo periodo tipo (chicco) e legenda (MET) propri di un’altra città e l’unicità del pezzo impone le dovute cautele in proposito. Si può tuttavia osservare che agli esordi della monetazione in bronzo sia Crotone che Metaponto non sembrano esenti da consonanze sul piano tipologico: Crotone adotta un tipo (chicco) proprio di Metaponto, che a sua volta riprende il tripode (crotoniate?) su serie databili nell’ultimo quarto del V secolo (HN 1637-1638 = Johnston 1989, 1-2; fig. 10). Tali serie, assegnate a Metaponto da Rutter e Johnston, vengono invece attribuite a Crotone da Attianese (2005, 334-338) che ipotizza un’alleanza tra le due città “verso la seconda metà del IV secolo per rapporti non solo politici, ma tanto più economici e commerciali” (p. 338). Fig. 10 - BFA, E-a 73, 14.9.2019, 131 (gr. 4,06) Per concludere una considerazione di ordine metodologico. La compresenza di tipi (e/o legende come nel caso dell’es. CNG) riferibili a città diverse sulla stessa moneta non si traduce, sic et simpliciter, in un’“alleanza” tra due centri. Tanto più che il tripode raffigurato sulle serie enee metapontine del tipo HN 1637-8 (fig. 9), proprio per l’assenza di etnico, non necessariamente costituisce un esplicito riferimento a Crotone. Potrebbe ad esempio sottintendere un richiamo ad Apollo, quest’ultimo peraltro raffigurato sul D/ di una serie bronzea di Metaponto e richiamato al R/ proprio dal tripode associato al tipo e alla legenda di metapontini (fig. 11). Fig. 11 - Münzen & Medaillen GmbH (DE), 30, 28.5.2009, 11 Bisogna, pertanto, prestare la dovuta attenzione nell'interpretazione storica del dato numismatico, soprattutto in assenza di opportuna documentazione storiografica e/o quando non si dispone di solidi ed incontrovertibili elementi di giudizio. Nel caso dell’esemplare a legenda KPO-MET poi, anche a voler seguire (dubitativamente) l’ipotesi dell’“alleanza”, andrebbero definiti tempi e modi della stessa, peraltro un contesto, quale quello proposto dai compilatori (375-325 a.C.), segnato dall'occupazione dionigiana di Crotone e da una serie di eventi destabilizzanti per la città. Riferimenti: Attianese 2005 = P. Attianese. Kroton. Le monete di bronzo, Soveria Mannelli 2005 HN = N.K. Rutter et alii, Historia Numorum. Italy, London 2001 Johnston 1989 = A. Johnston, The Bronze Coinage of Metapontum, in G. Le Rider (cur.), Kraay-Mørkholm essays. Numismatic studies in Memory of C.M. Kraay and O. Mørkholm, Louvain-la-Neuve 1989, 121-136. Rutter 1979 = South Italy and Messana, in Le origini della monetazione di bronzo in Sicilia e in Magna Grecia, Atti del VI Convegno del Centro Internazionale di Studi Numismatici di Napoli - Napoli 1977, Roma 1979, 193-223 Stazio 1984 = A. Stazio, Problemi della monetazione di Crotone, in Crotone, Atti del XXIII Conv. di Studi sulla Magna Grecia (Taranto-Crotone 1983), Taranto 1984, 369-398. Taliercio 1993 = M. Taliercio Mensitieri, Problemi della monetazione in bronzo di Crotone, in A. Mele (cur.), Crotone e la sua storia tra il IV e il III secolo a.C. (Napoli 1987), Napoli 1993, 111-129.
    3 punti
  7. Io ho appena preso questo nell'ultima InAsta. Non è speciale, ma rimane molto raro. Presenta evidenti segni di ribattitura, come consueto. In realtà ne ho un altro simile. Li metterò vicini e deciderò se sceglierne uno o tenere entrambi.
    3 punti
  8. All'estremo opposto vi sono monete talmente comuni da essere invendibili sul mercato numismatico. Tanto che in Cina le usano per produrre souvenir turistici. E sto parlando di monete di mille anni fa, ovvero della dinastia Song: in quel periodo si producevano ben cinque miliardi di monete ogni anno!
    3 punti
  9. Ciao a tutti amici, Posto pure io una 57 del Re bomba. Ciao a tutti. Raffaele.
    3 punti
  10. Buonasera, Regno delle Due Sicilie Piastra 120 grana 1857 Ferdinando II ? Saluti Alberto
    3 punti
  11. @Ciccio 86 Adesso capisco quanta salute hai recuperato in 15 giorni! @Aristarco ti ho citato e risposto appena adesso nell'altra discussione, spero tu capisca, sia chiaro, nessuno ce l'ha con te, però a costo di sembrare un perfetto str..., dopo aver posto i medesimi dubbi e ricevute sempre le stesse risposte, o sei de coccio o è meglio che tu decida di collezionare altro nella vita.
    3 punti
  12. 1857 Regno delle due Sicilie - Ferdinando II° - 120 grana (FALSO D'EPOCA) I dettagli sono così ben curati che c'e' chi pensa che sia una prova in metallo povero, successivamente argentata e messa in circolazione.
    3 punti
  13. Sempre cercando di migliorare, quando non si riesce ad aggiungere nuove date, la conservazione delle monete presenti in collezione, sono riuscito a trovare un discreto due denari del 1774 di Vittorio Amedeo III, non sempre facile da trovare in conservazione accettabile... La foto non rende, ma sicuramente in condizioni migliori di quello che avevo in collezione, posto le immagini delle due monete a confronto...
    2 punti
  14. Arrivato oggi, ho fatto la foto in questa maniera per far rendere l’idea di questo corposo volume. Sicuramente un libro con una mole di informazioni su questo particolare tema, sotto l’immagine della copertina.
    2 punti
  15. Belle entrambe!!! Questa è un'altra moneta che mi piace moltissimo. E' nella lista, ma il portafoglio si ribella! ?
    2 punti
  16. Scusate l'inserimento ma spero che il rinvenimento sia stato segnalato alle autorità competenti come da punto 2 della discussione: https://www.lamoneta.it/topic/30762-lamonetait-ritrovamenti-fortuiti-e-metaldetector/ Per il discorso sull'identificazione sono concorde con Stilicho. Saluti Illyricum
    2 punti
  17. Temistocle, nato in Atene attorno al 525 a.C. , vi diventa arconte nel 493 a.C. con l'appoggio della parte popolare : avvia la fortificazione del porto del Pireo e propugna il rafforzamento della flotta vedendo per Atene un futuro di potenza marittima . Nella 2^ guerra persiana, invasa dai Persiani la Grecia ed evacuata Atene, Temistocle, eletto stratego, nel 480 a.C. è tra i capi della flotta alleata dei Greci vittoriosa nella battaglia di Salamina che segna la svolta nella guerra . Importante uomo politico dopo la guerra, avversato in patria ne è esiliato con l'ostracismo nel 472 a.C. , accusato poi anche da Sparta ed in odore di tradimento, abbandona Atene e poi anche la Grecia e si rifugia in Asia minore in Ionia dove, ammirato dall'imperatore persiano Artaserse I, ne riceve la nomina a governatore della città di Magnesia al Meandro . In questa sua veste, Temistocle batte anche moneta, pervenutaci in piuttosto rari didrammi e rarissime frazioni di argento : il suo nome per esteso al diritto dei didrammi e le sue iniziali, a volte ripetute ai lati della testa sulle frazioni, hanno consentito ad alcuni l'ipotesi di un ritratto dello stesso Temistocle . Temistocle non lascerà più la Ionia e chiuderà la sua vita nel 459 a.C. in Magnesia .
    2 punti
  18. Però è una cosa un pò strana, vedo una serie di utenti diversi che prima apre, poi prosegue diverse discussioni, surreali, tutte sullo stesso tema. Ad esempio, qui vedo una discussione aperta da un utente lo scorso dicembre e che da qualche tempo sta proseguendo, sempre sul medesimo surreale tenore, grazie ad un altro utente. Idem dicasi sull'altra discussione aperta sullo stesso tema del fregare argento, la aprì un utente poi venne proseguita dallo stesso utente che ha ripescato questa discussione. Ma rimestando bene, ne salta fuori qualcun'altra su temi diversi, ad esempio la discussione sui complottismi. Voglio sperare ci sia una spiegazione logica e "legale" su tutto ciò, perchè il sospetto di account multipli e piuttosto forte. (non che sia una novità assoluta peraltro, ci sono altri utenti che hanno abbandonato il forum, anche sbattendo la porta, e ne sono poi rientrati alla chetichella cambiando nickname) @incuso @petronius arbiter @cristianaprilia
    2 punti
  19. Salve, ho riguardato con attenzione questo bronzetto AE3 o nummus centenionalis . Al diritto, concordo con @CoinLover nell'intravedere anche grazie alla caratteristica acconciatura della chioma che gli copre parte della fronte, l'imperatore Costante I, Augusto 337-350: busto laureato, diademato, drappeggiato e corazzato (?) a ds. Al rovescio invece è rappresentata l'allegoria del ritorno ai tempi felici, la FEL TEMP REPARATIO, la più frequente e significativa tra le tipologie della monetazione d'epoca costantiniana. Addirittura dopo la morte di Costante restò l'unica ad essere coniata: la FEL(ix) TEMP(orum) REPARATIO, oppure FEL(icium) TEMP(orum) REPARATIO, oppure FEL(icis) TEMP(oris) REPARATIO [Felice restaurazione dei tempi, Restaurazione dei tempi felici, Restaurazione del tempo felice] in una scena ricca di drammaticità, lanciava alle popolazioni dell'impero un messaggio di grande rilevanza, col legionario romano che si accinge a colpire, o sta per colpire, o colpisce, il cavaliere barbaro disarcionato. Accosto al rovescio della moneta 1) il "fotogramma" che mi sembra più simile, in cui il cavallo è già caduto e il cavaliere barbaro rovina a terra mentre il legionario sta per infliggere il colpo mortale, quindi 2) lo stesso rovescio su cui ho evidenziato i pochi ma fondamentali tratti visibili nel contesto assai rovinato della moneta: La zecca penso che non sia leggibile. HIRPINI
    2 punti
  20. Condivido non solo per motivazioni concettuali, ma anche per esperienza personale dell'Europa Centro-Orientale.
    1 punto
  21. Grazie a te per le segnalazioni. Tranquillo, l'incremento dei numeri di serie è uno dei misteri più occulti del percorso iniziatico dei numismatici cartacei, anche noti nelle corsie d'ospedale come "notafilici"..
    1 punto
  22. Bisogna guardare la terza lettera che nel tuo caso è una O questa banconota è giustamente compresa tra IA --- --- I e PA --- --- Q La prima lettera segue la numerazione, la terza segna il cambio del contingente di stampa, la seconda è sempre e comunque una A, sarebbe diventata una B se continuavano a stampare questa banconota, l'ultima emissione del 1983 (Ciampi/Stevani) terminava con la combinazione alfanumerica ZA --- --- Z , la successiva sarebbe stata una AB --- --- A Con Baffi/Stevani abbiamo: Dopo la prima serie IA --- --- I > LA --- --- I > MA --- --- I > NA --- --- I ecc. ecc. sino a ZA --- --- I passiamo ad una AA --- --- L >>> sino a ZA --- --- L successivamente AA --- --- M >>> sino a ZA --- --- M successivamente AA --- --- N >>> sino a ZA --- --- N finalmente abbiamo la tua banconota (AA 087846 O) che fa parte del contingente di stampa che comincia con AA --- --- O sino a ZA --- --- O successivamente AA --- --- P >> sino a ZA --- --- P Per poi finire con la AA --- --- Q >> sino a PA 700 000 Q
    1 punto
  23. Bello, solitamente quelli siglati da Spinelli sono più pesanti... Quant'è il peso? Saluti Eliodoro
    1 punto
  24. Il Premio Nobel per l'Economia è stato assegnato a Paul R. Milgrom e Robert B. Wilson per «il miglioramento della teoria dell'asta e l'invenzione di nuovi format delle aste». Lo ha annunciato l'Accademia di Svezia. Il prestigioso riconoscimento gli è stato conferito per i loro studi sulla teoria delle aste, ossia della teoria che si occupa di come la gente si comporta nei mercati ad asta, e per le loro invenzioni in tema di "nuovi formati”.
    1 punto
  25. E' una moneta censita e definita della più alta rarità ( R5 ), non so dirti la valutazione. Posto una pagina del libro di Attardi, Ciao
    1 punto
  26. Ah, Costantino, anni or sono scrissi un breve saggio col quale avevo messo due imperatori a confronto (tipo "Vite Parallele" di Plutarco): Diocleziano e Costantino. Costantino ne uscì qual era, un mistificatore e un sanguinario senza scrupoli, inutile dilungarsi. Diocleziano al pari brutale nelle persecuzioni contro i cristiani (Costantino poi le avrebbe favorite contro i pagani), ne uscì invece come il più grande fautore della romanità e dell'Impero. Per consentire il governo di un territorio sconfinato qual era diventato il dominio di Roma, ideò e realizzò una fantastica invenzione, la Tetrarchia: due Augusti e due Cesari, che in un meccanismo originale delle successioni, avrebbero messo Roma al riparo da ulteriori colpi di mano. Poi egli stesso si dimise prima della scadenza lasciando la corona al suo Cesare, quando si sentì troppo anziano per sedere ancora sul trono. (Ma nessuno poi fu tanto onesto e veramente "romano", malgrado lui stesso fosse un barbaro venuto dalla Dalmazia, da seguire la strada che egli aveva tracciato pensando alla salvaguardia della unità dell'Impero). Stasera guarderò con molto interesse il tuo video Ciao
    1 punto
  27. Non c'è un vero e proprio "responsabile" del catalogo, nel senso che ciascuna sezione ha un certo numero di utenti che hanno compilato le schede. La scheda in questione è stata redatta dall'utente "vulcano" che non ho idea se abbia un nick corrispettivo da utente del forum (vedo che c'è un "vulcano", ma iscritto e ultima presenza nel 2007, quindi dubito sia lui, più probabile sia "vulcano67", iscritto nel 2014, che però non si collega da giugno). Se mi dite con precisione cos'è che va aggiustato (non mi intendo di cartamoneta) posso correggere io.
    1 punto
  28. @King John se ti può interessare, anche per altri ritrovamenti futuri, qui troverai solo immagini, e di doppi bordi a valanga. Questa la chiudo.
    1 punto
  29. Salve, sono lieto del tuo interesse numismatico e mi gratifica l'idea di saper diffondere nel mio piccolo, che dico, nel mio piccolissimo, questo aspetto speciale e tangibile - tanto è a portata di mano - della romanità. Oltre tutto la diffusione dell'amore per la numismatica è un'attività cardine prevista dal nostro regolamento. Quindi indirizzo a te e a tutti i desiderosi di sapere qualcosina in più, un breve appunto. FEL TEMP REPARATIO Questa splendida tipologia di monete imperiali romane nata con la riforma monetaria del 346 di Costante e Costantino II, merita ogni volta che si presenti l'occasione, un approfondimento. In realtà sono un semplice appassionato e non ho nessun'altro intento se non quello di postare un rapido pro-memoria che magari può essere lo spunto per ulteriori ricerche. Io stesso mi riservo poi di fare una REPARATIO di almeno uno degli interventi pubblicati dagli esperti di questo Forum. Si tratta in realtà di una monetazione assai complessa in quanto sotto l'unico "titolo" FEL TEMP REPARATIO furono raggruppate come sappiamo, diverse tipologie di rovesci, di bronzo e pochi però anche d'oro. Posto questo schema molto ma molto chiarificatore tratto da un pdf che cercherò di postare malgrado il suo "peso". Per ciascun rovescio delle monete di queste variegate emissioni, ogni singola scena (tra cui in particolare quelle del legionario che trafigge il cavaliere barbaro) lancia una propria specifica notizia, ma intanto è l'insieme delle tipologie destinato a diffondere e propagandare un unico fortissimo messaggio: la sottomissione dei barbari che minacciavano la stabilità dell'impero. Di qui la "restaurazione dei tempi felici", la promessa del ritorno alla antica grandezza, in particolare con la riconquista della Britannia. La tipologia con la scena del barbaro disarcionato scolpita sulle monete come quella di @AnonCoin22, poi è del tutto particolare. Io stesso ricordo che in "Late Roman Bronze Coinage", i tre studiosi Karson, Hill e Kent la distinsero a sua volta in 4 tipi, basati sulla posizione del barbaro. Ma a dire la verità tra l'uno e l'altro esistono numerosi altri tipi intermedi che senza soluzione di continuità danno alla scena un dinamismo credo originale nella monetazione non solo romana. Una serie di "fotogrammi" che fanno del messaggio un vero e proprio documento filmico. Qui ne è rappresentata la sequenza: . Grandezza di Roma ! . HIRPINI
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  30. 1857 Regno delle due Sicilie - Ferdinando II° - 120 grana
    1 punto
  31. Le incrostazioni come quelle della moneta postata sono in genere formate da carbonato di calcio cristallizzato e dopo centinaia di anni sono un tutt'uno con la patina; l'acqua distillata non serve a nulla e solventi/sequestranti rischiano di tirar via anche la patina, che spesso costituisce la maggior parte dei rilievi. Poi uno può anche decidere di spatinare completamente la moneta, ma non sa cosa gli resterà in mano. Il bisturi usato da mano esperta al microscopio stereoscopico consente di rimuovere lentamente a strati le incrostazioni e salvare la moneta.
    1 punto
  32. Da tempo mi appassiona il significato dei gesti nell'arte. Sono soprattutto dedito all'arte medievale, ma questa spesso prende spunto da segni del passato. Il gesto delle mani alzate come nelle rappresentazioni mostrate (tranne quella egizia che ha le palme rivolte verso l'alto) significava ''fare testimonianza''. Questo gesto entra nella preghiera perchè i fedeli fanno ''testimonianza'' alle parole del sacerdote. Testimoniano che quello che dice corrisponde a verità. Nel caso della Pietas delle monete penso che la rappresentazione della Pietà testimonia che quella dell'Augusto sia vera. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  33. Sul retro della banconota cecoslovacca da 100 corone del 1931 si vede un ragazzo approcciare una sua amica con intenzioni poco chiare: è attratto dal busto della giovincella sbadata a cui inavvertitamente è cascato il vestito, oppure è un cuoco che vuole convincerla a gustare la specialità locale che tiene in mano? Le espressioni dei due sono alquanto enigmatiche... ma la coppia di piccioni posati alla loro destra paiono voler indicare simbolicamente la prima ipostesi. Comunque sia, sull'altro lato due bambini reggono saldamente in mano un ovale da cui un personaggio ci guarda con aria severa come a volerci dire: "Ma tu guarda i giovinastri d'oggi! Dove finirà la nostra società con una così alta tolleranza alla facilità di costumi? Presto, bisogna porre fine a siffatto continuo assedio alla pudicizia!"
    1 punto
  34. Zecca di Asti, obolo con S.Secondo, monetazione anonima sec. XV - D/ Croce pisana- R/ Busto di S. Secondo di fronte. Ciao Borgho
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  35. Allora manca un pezzo da 10.000 lire e non altri nove da 1.000 lire!
    1 punto
  36. In una vecchia discussione avevo visto questo risultato e salvato l'immagine… ...ma non ricordo più quale è la discussione per poter chiedere info su cosa è stato usato!
    1 punto
  37. Di questo nominale esiste un numero impressionante di varietà, sul catalogo ne ho citate solo alcune, che come ho inizialmente scritto nella nota introduttiva si distinguono per la forma dello stemma. In seguito ne ho in realtà aggiunta qualcun'altra che ho ritenuto interessante, ma siamo ben lontani da una catalogazione anche solo parziale. La tua non mi pare corrisponda a nessuna di quelle a catalogo ma ritengo la cosa non particolarmente significativa, perchè come detto penso di aver catalogato sì e no il 10% della varietà esistenti. Con questo presupposto è del tutto inutile parlare di rarità, anche se sicuramente rimane una moneta interessante e più che collezionabile. Io in collezione ne possiedo 4 di qualità abbastanza variabili e tutte diverse tra loro; una di queste assomiglia parecchio alla tua, pur presentando qualche piccola differenza:
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  38. SOCIETA' GENERALE DI MUTUO SOCCORSO ED ISTRUZIONE FRA GLI OPERAI DI INTRA 1860-1960 Al post 205 è in Argento mentre questa è Bronzo
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  39. Buonasera Piastristi, io ho una 33 con delle torrette al posto dei pallini, piuttosto ben fatte. Saluti a tutti! Silver
    1 punto
  40. Complimenti @andreademari, la volevi e l'hai presa! A me ancora mancano sia la Piastra "normale" che il suo falso d'epoca. Prima o poi riempirò i vuoti nel vassoio.
    1 punto
  41. Buona Domenica! Condivido con piacere l'ultima entrata in collezione, che, senza dubbio, proverò a custodire per molto tempo. Piastra da 120 grana 1793 Un caro saluto a tutti.
    1 punto
  42. Siamo tutti qua per imparare e se possibile condividere ?
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  43. - TAGLIO : 2 commemorativo - STATO : Stato Della Città del Vaticano - ANNO : 2020 - Data di Emissione : 23 giugno - Scultore : Gabriella Titotto - Incisore : Maria Angela Cassol - TEMA : 100° Anniversario della nascita di papa (San) Giovanni Paolo II - Tiratura : 74.000.000 (Circolanti: 0 / Folder FDC : 65.000 / Cofanetto FS : 9.000 ) - Diametro: 25,75 mm - Peso: 8,50 gr - Spessore: 2,20 mm - Zecca: Roma (Italia) Giovanni Paolo II, al secolo Karol Jòzef Wojtyla, nacque nella città Wadowice, in Polonia, nel voivodato della Piccola Polonia (Wojewòdztwo malopolskie) e non distante dalla più conosciuta Cracovia , il giorno 18 maggio 1920. Terzo di tre figli di Karol e di Emilia (Kaczorowska) , morta quando il futuro papa aveva 9 anni. Quando seppe della morte di sua madre, si dice che ebbe ad esclamare: “Era la volontà di Dio”. Grazie agli sforzi di suo padre, Karol ebbe la possibilità di studiare. Nel 1938, dopo gli studi al ginnasio, si iscrisse all’Università Jagellònica di Cracovia (la più antica e illustre Università polacca, fondata nel 1364). Un anno dopo la sua iscrizione all’Università, causa occupazione nazista (1° settembre 1939) , l’Università venne chiusa ed il futuro Giovanni Paolo II dovette iniziare a lavorare: dapprima in una cava, poi in una fabbrica chimica Solvay. A Karol venne rilasciato un documento (Ausweis) che lo risparmiava dalla deportazione in Germania. In modo clandestino, dal 1942 iniziò a frequentare corsi di formazione del seminario maggiore a Cracovia, sotto l’Arcivescovo Adam Stefan Sapieha. Ultimata la Guerra, Wojtywa continuò i suoi studi in seminario (riaperto) come anche alla Jagellònica , dove entrò nella Facoltà di Teologia sino a che, il 1° novembre 1946 non venne ordinato sacerdote a Cracovia. Il Cardinale Sapieha lo inviò Wojtywa a Roma, dove conseguì nel 1948 il Dottorato in Teologia (alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino). Tornato nella sua terra natale nel 1948 come dapprima coadiutore nella parrocchia di Niegowic , poi in quella di San Floriano. Fino al 1951 fu cappellano degli universitari, quando ebbe a riprendere i suoi studi in ambito filosofico e teologico. Divenne così in seguito professore di Teologia Morale ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino. Tre mesi prima della sua morte, il 4 luglio 1958 Pio XII lo nominò Vescovo Ausiliare di Cracovia e titolare di Ombi. La sua ordinazione episcopale la ottenne il dì 28 settembre 1958 a Wawel, dall’Arcivescovo Baziak . Il giorno 13 gennaio 1964, da papa Paolo VI venne nominato Arcivescovo di Cracovia ed il 26 giugno 1967, dallo stesso papa venne creato Cardinale (di San Cesareo in Palatio). Partecipò al Concilio Vaticano II (1962-1965), contribuendo anche alla elaborazione della costituzione “Gaudium et spes”. Morto papa Paolo VI il 6 agosto 1978, partecipò al conclave che fece papa Albino Luciani, che prese il nome di Giovanni Paolo I. Eletto lo stesso il 26 agosto, ebbe purtroppo uno fra i più brevi pontificati della storia: morì il 28 settembre 1978, a 33 giorni dalla sua elezione a papa. Riuniti nuovamente in conclave appena dopo un mese, questa volta i cardinali elessero il giorno 16 di ottobre 1978, il cardinale polacco Karol Wojtyla che prese il nome di Giovanni Paolo II; 6° sovrano dello Stato della Città del Vaticano (1929), nonché primo papa non italiano dalla morte di Adriano VI nel 1523. Insediatosi il giorno 22 ottobre 1978; nel corso del suo lungo pontificato (il terzo dopo quello di Pietro e di papa Pio IX) papa Giovanni Paolo II ebbe a compiere 146 visite pastorali in Italia; visitò 317 delle 332 parrocchie romane e compì ben 104 viaggi nel mondo, in una costante sollecitudine pastorale. Nel suo pontificato si possono annoverare (fra i principali) ben 14 Encicliche, 15 Esortazioni apostoliche, 11 Costituzioni apostoliche e 45 Lettere apostoliche. Scrisse ben 5 libri, l’ultimo uscito nel febbraio 2005, poco prima della sua morte. Di questo papa è viva la memoria dell’attentato che ebbe a subire il 13 maggio 1981 in Piazza San Pietro, davanti ai fedeli. Giovanni Paolo II detiene anche il primato come papa che nel corso del suo papato ha potuto incontrare più persone: Alle Udienze Generali del mercoledì (oltre 1160) hanno partecipato più di 17 milioni e 600 mila pellegrini e più di 8 milioni di pellegrini solo nel corso del Grande Giubileo dell'anno 2000. Non si contano i milioni di fedeli che ebbe modo di incontrare nel corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo. A questi numeri vanno aggiunte anche le molteplici personalità governative ricevute in udienza: si ricordano le 38 visite ufficiali e le altre 738 udienze o incontri con Capi di Stato, come le 246 udienze e incontri con Primi Ministri. Giovanni Paolo II morì nel Palazzo Apostolico Vaticano, nello Stato della Città del Vaticano, Roma, il dì 2 aprile 2005 alle ore 21:37, dopo 26 anni, 5 mesi e 17 giorni di pontificato. Venne sepolto nelle Grotte Vaticane. Venne beatificato dal suo successore Benedetto XVI il 1: maggio 2011 e canonizzato da Papa Francesco il 27 aprile 2014. Dopo la sua canonizzazione, il suo corpo venne spostato in una nuova tomba dentro la Basilica di San Pietro nella cappella di San Sebastiano.
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  44. Solo due pesate. Prima pesata: tre monete per piatto e tre messe da parte Essendo il falso più pesante delle altre si prendono in esame per la seconda pesata le tre monete che risultano più pesanti, vuol dire che vi è presente il falso. Se in questa prima pesata le tre monete per piatto hanno lo stesso peso si prendono in esame per la seconda pesata le tre monete messe da parte, è in questo gruppetto che è presente il falso. Seconda pesata: una moneta per piatto ed una da parte, la più pesante delle due è il falso, se i pesi sono identici il falso è la moneta che è stata messa da parte.
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  45. Trattasi di un picciolo della zecca di Fermo: D:/ + DE F I R M O R:/ + S. BARTOLOM EVS Ecco la scheda al catalogo: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FRMMAU/5
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  46. Buongiorno a tutti, Secondo voi questo 2 cavalli di Filippo II è quello coniato nel 1575? Vi lascio le foto, grazie.
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