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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/12/20 in tutte le aree

  1. Adesso capisco perché dopo 16 anni in cui mi collegavo anche 3 volte al giorno, dopo essere stato curatore della zona euro, adesso non entravo più qui da 15 giorni... Ahimè.. Ragazzo, le zecche non si svegliano la mattina con l'intento di truffarti. Ho trovato questa insinuazione in 4 dei 5 post che ho aperto. Cambia hobby, ti do un consiglio. Oppure cambia modo di vivere il Forum e anche nel 2020 vedrai che è altro rispetto a un social network ? Edit : scorrendo ho visto i tuoi post nell'iconografia. Beh bravo. Bene così!
    7 punti
  2. Buonasera a tutti, nuovo arrivato in Collezione Litra68. Ferdinando D'Aragona Cavallo MIR 85/9 Sigla S Saluti Alberto
    5 punti
  3. @Scudo1901che dici gli facciamo compagnia?
    4 punti
  4. 4 punti
  5. Ciao a tutti amici, Voglio condividere con voi la mia ultima arrivata. Moneta da un fascino particolare.
    4 punti
  6. È recentemente apparso sul mercato antiquario un nominale eneo di Crotone datato dopo il primo quarto del IV secolo a.C. e contrassegnato dai seguenti tipi: D/ Tripode, KPO R/ Chicco, MET CNG 115, 16.09.2020, 23 BRUTTIUM, Kroton. Circa 375-325 BC. Æ (11.5mm, 1.74 g, 11h). Alliance issue with Temesa. Tripod; KP-O flanking / Barley grain; T-EM (retrograde) flanking. CNG 53, lot 82 var. (legends), otherwise unpublished, but cf. Rutter, South, pl. 33, 11 and HN Italy 2204 for a similar, but earlier, issue. Dark green patina. VF. Extremely rare. From the Martinez Collection, purchased at the Verona Numismatic Conference, September 2005. Nella scheda informativa l’esemplare viene ricondotto ad un’alleanza (!) tra Crotone e Temesa (!) quest'ultima identificata dalla legenda presente al rovescio, considerata retrograda e letta pertanto nella forma TEM (!). Viene poi evidenziata la sostanziale unicità del pezzo se si escludono esemplari affini per tipologia (ma non sul piano epigrafico) apparsi sul mercato antiquario (e.g. CNG 53, 15.3.2000, 82) o presi in esame da Rutter (Rutter 1979, pl. 33, 11 e HN 2204). Un riesame degli elementi interni della moneta, congiuntamente ad un più ampio spoglio bibliografico, consente di apportare alcune puntualizzazioni. a) Le legende presenti su ambo i lati presentano disposizione e ductus speculari. Entrambe si compongono di tre lettere di cui le prime due contigue e disposte su un lato del tipo mentre l’ultima distanziata e collocata sul lato opposto (KP-O al D/ e ME-T al R/). Ne consegue che se la legenda del D/ deve inequivocabilmente leggersi KPO, quella del R/ va interpreta necessariamente come MET più che TEM. La forma TEM (riconducibile a Temesa), benché notoriamente attestata, compare in epoca ben più antica del IV secolo, investendo peraltro solo il metallo prezioso (AR). Né la frammentarietà delle fonti storiche e della documentazione archeologica conserva memoria dell’ipotizzata alleanza Crotone-Temesa nel secondo quarto del IV secolo a.C. b) Allo stato attuale della documentazione la moneta risulta effettivamente un unicum e pertanto di non facile inquadramento cronologico. Qualche osservazione è tuttavia possibile. Sia Metaponto che Crotone emettono monete in bronzo contrassegnate da tripode/chicco. Per Metaponto, in particolare, le serie interessate (figg. 1, 2) sono quelle del tipo HN 1638 (= Johnston 1989, 2), datate nell'ultimo quarto del V secolo a.C., il cui livello ponderale abbraccia valori compresi tra 2.4 e 1.5 gr.: D/ Tripode, MET R/ Chicco, HE o TE (figg. 1-2) Fig. 1 - Savoca Numismatik, 9th Blue Auction, 25.8.2018, 33 (erroneamente attribuita a Crotone; gr. 2, 36) Fig. 2 - Münzen & Medaillen GmbH (DE), 17, 4.10.2005, 49 (gr. 2,19) Gli esemplari, diversificati dalle sigle sul R/, appaiono omogenei sotto il profilo iconografico per la resa del tripode con anello centrale di grosse dimensioni e anse laterali rese di profilo. Ad essi possono aggiungersi i pezzi illustrati da Attianese provenienti dal commercio antiquario (Attianese 2005, 121-122, nn. 8-9) che per elementi iconografici, epigrafici (sigla TE al R/) e ponderali - gr. 2,20; gr. 1,60 (consunta) - sembrerebbero riferibili alla zecca metapontina più che a quella crotoniate. Per Crotone la situazione appare più complessa. Gli esemplari con tripode/chicco (Rutter 1979, gruppo III; Taliercio 1993, fase 1. III; HN 2204), appaiono ascrivibili alla più antica fase della monetazione in bronzo crotoniate (ca. 420-410/5 a.C.), contraddistinta dall'uso del koppa arcaico (fig. 3). L’esiguità dei pezzi finora noti (2 ess.: gr. 1,73; 1,04) non consente di definire con certezza il livello ponderale che, in ogni caso, appare più basso rispetto a quello degli esemplari di Metaponto con analoga tipologia, come sembrerebbe documentare il pezzo recentemente apparso sul mercato antiquario (fig. 4: gr. 1,68). Fig. 3 - Rutter 1979, pl. XXXIII, 11 (gr. 1,73) Fig. 4 - Auktionshaus H. D. Rauch GmbH, E-Auction 35, 17.9.2020, 53 (gr. 1,68) Questi elementi, benché non esaustivi e ancorati all'esigenza di una base statistica più ampia, consentono forse di meglio precisare la cronologia dell’esemplare KPO-MET. Se da un lato la presenza del kappa esclude per CNG una collocazione nelle fasi iniziali della produzione enea, dall'altro anche la datazione al 375-325 presenta alcune criticità. Le serie collocate da Rutter in questo ambito temporale (HN, 2211-2216), corrispondenti alla terza fase della classificazione proposta dalla Taliercio, differiscono dalla moneta in esame sia per elementi tipologici (testa di Athena/aquila su testa di cervo; Aquila stante o su testa di ariete/tripode con alto collo) ed epigrafici (presenza di lettere e sigle), sia per il livello ponderale decisamente più elevato (da gr. 26 a gr. 3 circa). A ciò si aggiunge la presenza di un duplice etnico, che costituisce un elemento di originalità all'interno della monetazione enea della polis e che non trova alcun riscontro all'interno delle serie citate. Affinità tipologiche ed epigrafiche si rilevano invece con alcune serie di stateri in argento, talora legati da incroci di conio, contrassegnati dall’Herakles oikistàs (fig. 5) o dai tipi tripode/tripode (fig. 6) e Aquila su capitello ionico/tripode (figg. 7-8), sia per la costante presenza del chicco, sia per la comparsa di lettere e sigle (E, ME). La moneta con Herakles OIKIMTAM (oikistàs) si rivela di particolare interesse in quanto il conio di D/ è lo stesso che batte alcuni esemplari con Apollo e Python (fig. 9), datati da Stazio nel periodo della spedizione ateniese in Sicilia (Stazio 1984, 386 s.), dove però la legenda del R/ - KPOTON - documenta la progressiva ma non ancora definitiva transizione all'alfabeto ionico. Fig. 5 - CNG, MbS 58, 19.9.2001, 84 Fig. 6 - CNG, E-A 380, 10.8.2016, 39 Fig. 7 - Gemini, LLC, III, 9.1.2007, 44 Fig. 8 - RN, 18, 29.9.2019, 491 Fig. 9 - CNG, E-A 472, 15.7.2020, 474 Se pertanto le corrispondenze sul piano tipologico ed epigrafico non sono casuali, si potrebbe proporre per la moneta di bronzo con tripode, KPO/chicco, MET un inquadramento tra lo scorcio del V secolo ed il primo decennio del IV, nel periodo immediatamente successivo al momento iniziale della produzione enea della città (gruppi I-II Rutter: 420-410/05 a.C.). Restano ovviamente da indagare le motivazioni che indussero Crotone a riprodurre in questo periodo tipo (chicco) e legenda (MET) propri di un’altra città e l’unicità del pezzo impone le dovute cautele in proposito. Si può tuttavia osservare che agli esordi della monetazione in bronzo sia Crotone che Metaponto non sembrano esenti da consonanze sul piano tipologico: Crotone adotta un tipo (chicco) proprio di Metaponto, che a sua volta riprende il tripode (crotoniate?) su serie databili nell’ultimo quarto del V secolo (HN 1637-1638 = Johnston 1989, 1-2; fig. 10). Tali serie, assegnate a Metaponto da Rutter e Johnston, vengono invece attribuite a Crotone da Attianese (2005, 334-338) che ipotizza un’alleanza tra le due città “verso la seconda metà del IV secolo per rapporti non solo politici, ma tanto più economici e commerciali” (p. 338). Fig. 10 - BFA, E-a 73, 14.9.2019, 131 (gr. 4,06) Per concludere una considerazione di ordine metodologico. La compresenza di tipi (e/o legende come nel caso dell’es. CNG) riferibili a città diverse sulla stessa moneta non si traduce, sic et simpliciter, in un’“alleanza” tra due centri. Tanto più che il tripode raffigurato sulle serie enee metapontine del tipo HN 1637-8 (fig. 9), proprio per l’assenza di etnico, non necessariamente costituisce un esplicito riferimento a Crotone. Potrebbe ad esempio sottintendere un richiamo ad Apollo, quest’ultimo peraltro raffigurato sul D/ di una serie bronzea di Metaponto e richiamato al R/ proprio dal tripode associato al tipo e alla legenda di metapontini (fig. 11). Fig. 11 - Münzen & Medaillen GmbH (DE), 30, 28.5.2009, 11 Bisogna, pertanto, prestare la dovuta attenzione nell'interpretazione storica del dato numismatico, soprattutto in assenza di opportuna documentazione storiografica e/o quando non si dispone di solidi ed incontrovertibili elementi di giudizio. Nel caso dell’esemplare a legenda KPO-MET poi, anche a voler seguire (dubitativamente) l’ipotesi dell’“alleanza”, andrebbero definiti tempi e modi della stessa, peraltro un contesto, quale quello proposto dai compilatori (375-325 a.C.), segnato dall'occupazione dionigiana di Crotone e da una serie di eventi destabilizzanti per la città. Riferimenti: Attianese 2005 = P. Attianese. Kroton. Le monete di bronzo, Soveria Mannelli 2005 HN = N.K. Rutter et alii, Historia Numorum. Italy, London 2001 Johnston 1989 = A. Johnston, The Bronze Coinage of Metapontum, in G. Le Rider (cur.), Kraay-Mørkholm essays. Numismatic studies in Memory of C.M. Kraay and O. Mørkholm, Louvain-la-Neuve 1989, 121-136. Rutter 1979 = South Italy and Messana, in Le origini della monetazione di bronzo in Sicilia e in Magna Grecia, Atti del VI Convegno del Centro Internazionale di Studi Numismatici di Napoli - Napoli 1977, Roma 1979, 193-223 Stazio 1984 = A. Stazio, Problemi della monetazione di Crotone, in Crotone, Atti del XXIII Conv. di Studi sulla Magna Grecia (Taranto-Crotone 1983), Taranto 1984, 369-398. Taliercio 1993 = M. Taliercio Mensitieri, Problemi della monetazione in bronzo di Crotone, in A. Mele (cur.), Crotone e la sua storia tra il IV e il III secolo a.C. (Napoli 1987), Napoli 1993, 111-129.
    3 punti
  7. Io ho appena preso questo nell'ultima InAsta. Non è speciale, ma rimane molto raro. Presenta evidenti segni di ribattitura, come consueto. In realtà ne ho un altro simile. Li metterò vicini e deciderò se sceglierne uno o tenere entrambi.
    3 punti
  8. All'estremo opposto vi sono monete talmente comuni da essere invendibili sul mercato numismatico. Tanto che in Cina le usano per produrre souvenir turistici. E sto parlando di monete di mille anni fa, ovvero della dinastia Song: in quel periodo si producevano ben cinque miliardi di monete ogni anno!
    3 punti
  9. Ciao a tutti amici, Posto pure io una 57 del Re bomba. Ciao a tutti. Raffaele.
    3 punti
  10. Buonasera, Regno delle Due Sicilie Piastra 120 grana 1857 Ferdinando II ? Saluti Alberto
    3 punti
  11. @Ciccio 86 Adesso capisco quanta salute hai recuperato in 15 giorni! @Aristarco ti ho citato e risposto appena adesso nell'altra discussione, spero tu capisca, sia chiaro, nessuno ce l'ha con te, però a costo di sembrare un perfetto str..., dopo aver posto i medesimi dubbi e ricevute sempre le stesse risposte, o sei de coccio o è meglio che tu decida di collezionare altro nella vita.
    3 punti
  12. 1857 Regno delle due Sicilie - Ferdinando II° - 120 grana (FALSO D'EPOCA) I dettagli sono così ben curati che c'e' chi pensa che sia una prova in metallo povero, successivamente argentata e messa in circolazione.
    3 punti
  13. Sempre cercando di migliorare, quando non si riesce ad aggiungere nuove date, la conservazione delle monete presenti in collezione, sono riuscito a trovare un discreto due denari del 1774 di Vittorio Amedeo III, non sempre facile da trovare in conservazione accettabile... La foto non rende, ma sicuramente in condizioni migliori di quello che avevo in collezione, posto le immagini delle due monete a confronto...
    2 punti
  14. Arrivato oggi, ho fatto la foto in questa maniera per far rendere l’idea di questo corposo volume. Sicuramente un libro con una mole di informazioni su questo particolare tema, sotto l’immagine della copertina.
    2 punti
  15. Belle entrambe!!! Questa è un'altra moneta che mi piace moltissimo. E' nella lista, ma il portafoglio si ribella! ?
    2 punti
  16. Scusate l'inserimento ma spero che il rinvenimento sia stato segnalato alle autorità competenti come da punto 2 della discussione: https://www.lamoneta.it/topic/30762-lamonetait-ritrovamenti-fortuiti-e-metaldetector/ Per il discorso sull'identificazione sono concorde con Stilicho. Saluti Illyricum
    2 punti
  17. Temistocle, nato in Atene attorno al 525 a.C. , vi diventa arconte nel 493 a.C. con l'appoggio della parte popolare : avvia la fortificazione del porto del Pireo e propugna il rafforzamento della flotta vedendo per Atene un futuro di potenza marittima . Nella 2^ guerra persiana, invasa dai Persiani la Grecia ed evacuata Atene, Temistocle, eletto stratego, nel 480 a.C. è tra i capi della flotta alleata dei Greci vittoriosa nella battaglia di Salamina che segna la svolta nella guerra . Importante uomo politico dopo la guerra, avversato in patria ne è esiliato con l'ostracismo nel 472 a.C. , accusato poi anche da Sparta ed in odore di tradimento, abbandona Atene e poi anche la Grecia e si rifugia in Asia minore in Ionia dove, ammirato dall'imperatore persiano Artaserse I, ne riceve la nomina a governatore della città di Magnesia al Meandro . In questa sua veste, Temistocle batte anche moneta, pervenutaci in piuttosto rari didrammi e rarissime frazioni di argento : il suo nome per esteso al diritto dei didrammi e le sue iniziali, a volte ripetute ai lati della testa sulle frazioni, hanno consentito ad alcuni l'ipotesi di un ritratto dello stesso Temistocle . Temistocle non lascerà più la Ionia e chiuderà la sua vita nel 459 a.C. in Magnesia .
    2 punti
  18. Però è una cosa un pò strana, vedo una serie di utenti diversi che prima apre, poi prosegue diverse discussioni, surreali, tutte sullo stesso tema. Ad esempio, qui vedo una discussione aperta da un utente lo scorso dicembre e che da qualche tempo sta proseguendo, sempre sul medesimo surreale tenore, grazie ad un altro utente. Idem dicasi sull'altra discussione aperta sullo stesso tema del fregare argento, la aprì un utente poi venne proseguita dallo stesso utente che ha ripescato questa discussione. Ma rimestando bene, ne salta fuori qualcun'altra su temi diversi, ad esempio la discussione sui complottismi. Voglio sperare ci sia una spiegazione logica e "legale" su tutto ciò, perchè il sospetto di account multipli e piuttosto forte. (non che sia una novità assoluta peraltro, ci sono altri utenti che hanno abbandonato il forum, anche sbattendo la porta, e ne sono poi rientrati alla chetichella cambiando nickname) @incuso @petronius arbiter @cristianaprilia
    2 punti
  19. Salve, ho riguardato con attenzione questo bronzetto AE3 o nummus centenionalis . Al diritto, concordo con @CoinLover nell'intravedere anche grazie alla caratteristica acconciatura della chioma che gli copre parte della fronte, l'imperatore Costante I, Augusto 337-350: busto laureato, diademato, drappeggiato e corazzato (?) a ds. Al rovescio invece è rappresentata l'allegoria del ritorno ai tempi felici, la FEL TEMP REPARATIO, la più frequente e significativa tra le tipologie della monetazione d'epoca costantiniana. Addirittura dopo la morte di Costante restò l'unica ad essere coniata: la FEL(ix) TEMP(orum) REPARATIO, oppure FEL(icium) TEMP(orum) REPARATIO, oppure FEL(icis) TEMP(oris) REPARATIO [Felice restaurazione dei tempi, Restaurazione dei tempi felici, Restaurazione del tempo felice] in una scena ricca di drammaticità, lanciava alle popolazioni dell'impero un messaggio di grande rilevanza, col legionario romano che si accinge a colpire, o sta per colpire, o colpisce, il cavaliere barbaro disarcionato. Accosto al rovescio della moneta 1) il "fotogramma" che mi sembra più simile, in cui il cavallo è già caduto e il cavaliere barbaro rovina a terra mentre il legionario sta per infliggere il colpo mortale, quindi 2) lo stesso rovescio su cui ho evidenziato i pochi ma fondamentali tratti visibili nel contesto assai rovinato della moneta: La zecca penso che non sia leggibile. HIRPINI
    2 punti
  20. Non è raro che un alleanza tra polis sia “sancita” dall emissione di moneta bronzea. Pensiamo alla Sicilia nel periodo di Dione e successivamente all arrivo di Timoleonte, con le monete che celebrano la symmmachia tra le varie città siciliane. Qua ovviamente parliamo di monete di un certo modulo che anche visivamente collaborano ad un meccanismo di propaganda. In questo caso, pensare ad una emissione in bronzo molto piccola che celebra un alleanza tra Metaponto e Crotone In effetti fa pensare. Ricordiamo comunque che Metaponto parallelamente a splendide emissioni in argento conia svariate tipologie di bronzo in arco temporale molto ampio. Non conosco in modo approfondito la monetazione di Crotone, salvo qualche emissione. Argomento si sicuro interesse che merita certo un approfondimento. Complimenti a dracma per il lavoro. skuby
    1 punto
  21. Un pezzo molto bello, meno bello il prezzo però... A me ha suscitato interesse anche il lotto 251,tornese del 1617 di peso straordinario, ben 8,20 grammi e 25,5 millimetri di diametro...
    1 punto
  22. Molto gradevole! Complimenti per l'ultima arrivata.
    1 punto
  23. A mio parere una delle monete più belle della Monetazione Borbonica. La tua poi è in buona conservazione, i particolari sono in bella evidenza quindi difficile da trovare. Complimenti!
    1 punto
  24. DO verso S tenere e S amico MP lessi DOVER SOSTENERE ESAMI COMPLESSI Ciao da Stilicho
    1 punto
  25. 1 punto
  26. Ok, corretto, prova a vedere se adesso è più sensato il tutto....
    1 punto
  27. Fino a prova contraria ad oggi NESSUNO ha riscontrato di aver comprato una, e dico una, sola moneta direttamente da qualsiasi zecca europea poi riscontrata falsa, e parlo ovviamente di euro. Questa discussione sta prendendo una piega che viaggia tra il ridicolo, la fantascienza il grottesco e il surreale. @Aristarco ti ho già spiegato abbondantemente sia in privato che nelle discussioni su come muoverti all'interno delle sezioni, non puoi ogni tanto tirare fuori questa maledetta storia di zecche serie, meno serie e cose del genere. Visto che stai muovendo i tuoi sacrosanti primi passi nel mondo della numismatica, ti riconsiglio vivamente, di leggere leggere e ancora leggere molto di più in tutte le sezioni. Vedrai che capirai e troverai tantissime risposte ai tuoi mille dubbi. La storia dei gettoni d'oro non ha niente a che vedere con la numismatica, non ha niente a che vedere con le zecche, ma solo con qualche furbo che ha voluto rubare in qualche modo. Se volete collezionare ma non vi fidate di chi conia e commercia direttamente, avete sbagliato tipo di collezione. Siete tutti pregati di rimanere nei temi di discussione e non fare fanta numismatica. Non costringetemi a richiedere sospensioni di account, spero di essere stato chiaro.
    1 punto
  28. Ti ringrazio tantissimo per l'identificazione dettagliata, ricca di spunti di approfondimento. Il rovescio per me era veramente impossibile da riconoscere. Alla prossima! AC
    1 punto
  29. 1905 AUGUSTO e GIULIO RICHARD - SOCIETA' CERAMICA RICHARD GINORI - 25° DI FECONDO LAVORO D/: Busti accollati a destra, splendidamente realizzati da EGIDIO BONINSEGNA che modellò, ANGELO CAPPUCCIO incise, conio S. JOHNSON R/: Al centro anfora sulla quale figure della mitologia greca.
    1 punto
  30. sicuro che sia antico? il piombo si invecchia facilmente. esistono denari in piombo, ma sono ottenuti da un calco preso da un denaro autentico. Questo è incoerente sia per il tipo di lettere che per aspetto.
    1 punto
  31. Complimenti @piergi00, io ho preso l’edizione cartonata ed è comunque uno splendido volume, sta di fatto che quello con la rilegatura in pelle ha un sapore di testo antico e fondo di biblioteca che non è paragonabile all’edizione cartonata. Fai bene a conservarlo in libreria intonso sarà che verrà ricordato in futuro come pietra miliare della monetazione Sabauda. Se hai la copia 5 e le prime naturalmente sono andate a voi collaboratori del testo ed autore e editore, io che ho la 37 mi posso considerare uno dei primi fortunati ad ammirare questo testo. BELLISSIMO ????????
    1 punto
  32. Purtroppo non ne capisco e non conosco l'EDTA, onestamente non mi ricordo cosa è stato utilizzato, mi è piaciuta solo l'immagine del risultato partendo da un tondello estremamente corroso, possibilmente è stata una prova di pulizia invasiva dato lo stato in cui si trovava la moneta. Si dovrebbe fare una ricerca su "piccioli", ma ci sono centinaia di risultati…. tra l'altro la discussione non era nell'apposita sezione 'Conservazione, restauro e fotografia' per poter restringere la ricerca, e non mi ricordo nemmeno il titolo del thread
    1 punto
  33. Buongiorno. Leggevo stamattina le condizioni di vendita della prossima asta Gadoury. Mi sono imbattuto nel seguente punto: 11. LA LEGGE MONEGASCA NON PERMETTE DI FISSARE UN PREZZO MINIMO, “PREZZO DI RISERVA”. DI CONSEGUENZA G. AL FINE DI GARANTIRE GLI INTERESSI DEL VENDITORE, POTRÀ OFFRIRE IN NOME E PER CONTO DEL VENDITORE E RIACQUISTARE IL LOTTO NEL CASO IN CUI LE ALTRE OFFERTE NON SIANO UGUALI O SUPERIORI AL MONTANTE CONCORDATO TRA VENDITORE E G. (“ IL PREZZO MINIMO DI AGGIUDICAZIONE”). Seguo le aste da molto tempo ormai; di "magheggi" ne ho visti molti e di vari tipi. In ogni caso, nell'approccio all'asta, sopravviveva la "speranza" che la moneta di mio interesse potesse essere aggiudicata al prezzo che il mercato avrebbe decretato. Ebbene oggi questo desiderio si rende vano. Si lo so, non ripetetelo: bisogna darsi un massimo per ogni oggetto di interesse e non derogare. So anche però che, a questo punto, informarsi riguardo le passate aggiudicazioni diviene inutile. Tutti andiamo a vedere i passati realizzi per prepararci e determinare il sopracitato "massimo". Ma i passati realizzi saranno inquinati da cifre "di riserva non raggiunta". Queste cifre saranno elencate su coinarchives e su acsearch quando, in realtà, essendo invenduti, non dovrebbero comparire. Sicuramente sarà tutto legale. La mia "triste" impressione è che stiano rompendo il mio "giocattolo" preferito. Buona giornata.
    1 punto
  34. 1957 Repubblica Portoghese - Mozambico. - 50 Centavos
    1 punto
  35. @ScipioInfatti avevo scritto "bagni chimici specifici", non con sale e limone. Con sale e limone ci si si beve la tequila. Su questo siamo d'accordo. Certo la cautela 'è d'obbligo quando si parla di monete antiche. Come scritto da @FFF sicuramente ci sono dei trattamenti specifici "delicati" per questo tipo di incrostazioni per facilitare la rimozione meccanica.
    1 punto
  36. Ho sostituito anche il 1758 di Carlo Emanuele III, quello che avevo in collezione non mi piaceva per nulla, ma è una data difficile da trovare bella, fino ad oggi mi sono sempre dovuto accontentare...
    1 punto
  37. Molto interessante @dracma l'articolo proposto . L'argomentazione al punto a) rende più che plausibile la lettura del rovescio come ME T . Per l'inquadramento cronologico, punto b) , CNG propone la similitudine con tipologia Rutter 2204 (Later fifth century) datata però Rutter posteriore (c. 375-c.325) presumibilmente per il passaggio da coppa a kappa nella leggenda : incuriosisce però, sfogliando Rutter, che il 2204, forse per la fotografia del tutto insufficiente, sembri conservare solo tracce delle lettere . L'ipotesi di una alleanza, ricordata solo su un piccolo bronzo e non magari con divisonali più importanti, appare labile : ad esempio, nel suo studio "La monetazione 'd'impero' e 'd'alleanza' di Crotone" , A. Montesanti ricorda per le numerose frazioni d'argento di Crotone con al rovescio emblemi di altre polis, ipotesi di aiuto alla convertibilità monetaria ed al commercio esterno .
    1 punto
  38. A questa discussione non voglio partecipare, 10 lotti puntati, persi tutti di 5 euro perché ero al lavoro. Che orario di cacca per fare un'asta ??? Detto ciò publice ha ancora un significato in latino, anche per questo motivo non può rientrare tra gli errori, se poi ci aggiungiamo che con Filippo II c'era un publice sui tornesi, si capisce che era voluto. Per questo motivo è una variante, non perché esiste publice con la e al posto della a. Sono stato abbastanza chiaro credo ?
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  39. @moneta66 i bronzi di riace non li hanno puliti con sale e limone, mi riferivo ai rimedi casalinghi citati. Il cloro rilasciato dal sale da cucina puó innescare il cancro del bronzo. Le monete antiche in bronzo provviste di patina quanto meno la perdono se trattate con acidi o sostanze chelanti, per cui bisogna andarci molto cauti. Ovviamente i restauratori scelgono l’intervento più adatto in base a specifiche conoscenze professionali.
    1 punto
  40. Buonasera Mariano @andreademari eccellente pezzo, complimenti sinceri. A me manca ancora. Ciao, Sergio.
    1 punto
  41. Eccola che la rivedo. Complimenti bel pezzo hai fatto bene a prenderla. Complimenti ancora.
    1 punto
  42. Non capisco dove vuoi arrivare con questo discorso: monete proof non originali!?!?!?!?! e per di più uscite dalla zecca!?!?!?!?! questo è un forum di Numismatica e non di fantascienza..... saluti TIBERIVS
    1 punto
  43. Ma il mio commento non ha alcun intento di legittimazione nei confronti delle problematiche da te esposte, mi limitavo solo ad esprimere dei dubbi circa l'efficacia di eventuali provvedimenti giuridici... Personalmente non credo nelle soluzioni giuridiche pure, non è il diritto in sè che migliora la condotta umana, è l'uomo che evolvendo nella sua coscienza è in grado di darsi regole più umane ed intelligenti sia scritte che non e soprattutto di rispettarle... Per il resto condivido il tuo sentire circa la marea di cacchiate da cui siamo sommersi quotidianamente...
    1 punto
  44. @Nummus non c'è chiaramente nessun intento pubblicitario nella richiesta di @[email protected] così come non è vietato citare aziende che producono album e accessori per il collezionismo, in caso contrario sarebbe di fatto impossibile anche parlare dell'argomento. Se un utente chiede consigli su quale tipo di album acquistare, come si fa a darglieli senza dirgli anche chi li produce? Dove li va a cercare? petronius
    1 punto
  45. TAGLIO: 2 euro cc NAZIONE: San Marino ANNO: 2004 TIRATURA: 110.000 CONDIZIONI: ? LOCALITÀ: Latina
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  46. Non prendertela, ma la tua è uguale a quella di tutti gli altri, avrebbe avuto un senso 3 anni fa se fosse appena uscita, ma oggi? Puoi comunque fare il bel regalo a tutti, postala qua, ma leggi prima il tema del thread e guarda i lavori degl'altri, vedrai che verrà apprezzata di più.
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  47. Marsia era un sileno, dio del fiume Marsia affluente del Meandro in Anatolia. Il mito narra che la dea Atena, dopo aver inventato l’aulos, gettò via lo strumento infastidita dal fatto che le deformasse le gote quando lo suonava. Marsia lo raccolse causando il disappunto di Atena che lo percosse. Ma non appena Atena si fu allontanata, Marsia riprese lo strumento e iniziò a suonarlo con una tale grazia che tutto il popolo ne fu ammaliato, cosa che lo fece convinto che il suo talento fosse superiore anche nel confronto con Apollo. Marsia fu orgoglioso della sua fama ma quando questa arrivò ad Apollo, subito lo sfidò (secondo altre versioni fu invece lo stesso Marsia a sfidarlo). Al vincitore, decretato dalle Muse in veste di giudici della tenzone, sarebbe stato concesso il diritto di far ciò che volesse del contendente. Dopo la prima prova le Muse assegnarono un pareggio che ad Apollo, ovviamente, non stava bene. Così il dio invitò Marsia a rovesciare il suo strumento e a suonare: Apollo, logicamente, riuscì a rovesciare la cetra e a suonarla, ma Marsia non poté fare altrettanto con il suo flauto e riconobbe Apollo vincitore (secondo un'altra versione Apollo propose per poter eleggere un vincitore di cantare e suonare contemporaneamente, così che solo lui, che aveva uno strumento a corde, ci sarebbe riuscito). In ogni caso il dio vincitore decise di punire Marsia per la sua superbia e, legatolo ad un albero, lo scorticò vivo. L’otre da vino che Marsia porta in spalla potrebbe essere niente meno che la sua pelle stessa simbolo della tragica conclusione della sua esistenza. Secondo Nonnus (Dyonisiaca, 1. 41) la pelle del satiro venne appesa dallo stesso Apollo ad un albero e come la brezza vi entrava, essa si gonfiava in una forma simile a quella di Marsia, come se il pastore non riuscisse a tacere e riacquistasse la sua melodia.
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