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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/16/20 in tutte le aree
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Ciao a tutti, rimanendo nell'ambito della monetazione Angioina, sempre da InAsta, ecco il mezzo denaro di Carlo II, anche comparato con un denaro. Saluti Eliodoro4 punti
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Approfitto dell'asta oggi pubblicata da InAsta: n. 90. Riporta al lotto 595 una bella piastra pontificia: Quella di Innocenzo XII, anno 1699, porto di Anzio. Esemplare che periodicamente riappare: prima Westfälische Auktionsgesellschaft Auction 66 (2013): SPL, aggiudicata € 4300; poi Ranieri 8 2015: qFDC, aggiudicata € 5000; poi InAsta 70 2017 (invenduta a € 6000), quindi quest'asta (base € 5000). Quanto mi sorprende è che InAsta, sia per la vendita 70 che per l'attuale, riporta questo pedigree: Ex Montenapoleone 1 del 1981, lotto 528, esemplare indicato FDC, aggiudicato a lire 4.500.000. Ora l'esemplare in questione NON è quello Montenapoleone 1, che oltretutto era indicato SPL/qFDC in quel catalogo. Questo pressapochismo mi rende perplesso. In quanto poi alla moneta: è bella ma certo non qFDC ...4 punti
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Concordo. La foto è già buona. Se riuscissi ad interporre fra obiettivo e moneta un piano trasparente di plastica (o di vetro) inclinato otterresti (dopo un po' di prove) una miglior diffusione di luce...4 punti
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Perché collezionare monete di Venezia? (Mi sovviene @Bassi22 cittadino di Cologna Veneta e il suo orgoglio Colognese). Ebbene, il 24 giugno 1405, il Provveditore Veneziano Gabriele Emo riceve le chiavi della città di Verona. L'avvenimento è ritratto olio su tela. Verona, Loggia di Fra Giocondo, Sala del Consiglio. Pittore Sante Creara (1571-1630). La scena è ambientata in Piazza delle Erbe, presso la berlina e l'antenna, dove oggi sventola la bandiera Contarina. Si notano, in primo piano, la bandiera col Leone Marciano e, appena dietro, quelle Veronesi, con croce oro su fondo azzurro. E da qui parte una storia lunga ben 392 anni fino al 25 aprile 1797 quando la sollevazione dei veronesi contro l'occupazione napoleonica scoppiata il giorno 17, è soffocata dopo furiosi combattimenti con migliaia di morti. Seguirono come triste conseguenza, processi farsa e fucilazioni sommarie. Episodio noto come "le pasque Veronesi". Come si può rimanere insensibili alla bellezza e al significato delle monete della Repubblica del Leone? Io ho resistito parecchio, ma alla fine ho deciso di cedere. Certo, sarebbe bastato acquistare qualche libro, ma possederle è tutto un altro piacere. Per la mia modesta collezione, ho dovuto cedere molti oggetti collezionati nell'arco di alcuni decenni, ma nella vita a volte bisogna scegliere. Un saluto a tutti. Luigi.4 punti
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Precisamente nella frazione Cinzano dell'abitato di S. Vittoria, in prossimità dell'antica strada che collegava Alba Pompeia a Pollentia e poi ad Augusta Bagiennorum, si trova il complesso, ritenuto di epoca romana tra fine repubblica ed inizio impero, noto come Turriglio . Al centro di un recinto quadrilatero in muratura (59 x 48 metri) è posto il Turriglio, un monumento in muratura di ciottoli con corsi in mattoni, costituito da un tamburo del diametro di 12 metri, sormontato dai resti di un alzato costituito da 4 edicole a nicchia . Incerta l'identificazione, tra mausoleo (camera funeraria mancante ma alcune inumazioni più tarde interne al recinto) , o monumento celebrativo, non escludendo del tutto l'ipotesi di un ninfeo, per il ritrovamento in zona di antiche, probabilmente coeve, condutture in piombo per l'acqua .3 punti
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@Hirpini, @Flavio_bo, @santone e @apollonia, ecco la la mia bella e dorata moneta Sicula Punica archiviata con allegato la scheda e i nickname dei bravi esperti lamonetiani che senza esitazione alcuna hanno espresso la peggiore "sentenza" che potessi che potessi aspettarmi. Con 1000 grazie, PizzaMargherita.3 punti
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Medaglia devozionale ottagonale, bronzo/ottone, fine XVII-inizio XVIII sec., produzione romana.- D/ Santa Maria della Mercede tra due figure in ginocchio oranti o supplicanti, esergo: ROMA. Molto venerata nella citta' di Barcellona , nella Spagna in generale e Sardegna.- R/ S. Pietro Nolasco, fondatore dell'Ordine di S. Maria della Mercede (Mercedari), canonizzato nel 1628 da papa Urbano VIII, non comune. Ciao Borgho3 punti
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Ed ecco qui come esempio questa moneta che e' stata oggetto di una precedente discussione di cui riporterò i passi salienti inerenti all'argomento in questione. D/: Q CASSIVS VEST: busto di Vesta, velata, drappeggiata, a destra R/: IMP CAES TRAIAN AVG GER DAC P P REST: tempio di Vesta visto di fronte, esastilo, con una statua sul tetto e sedia curule all'interno; urna per il voto sulla sinistra; tavoletta con A C (absolvo-condemno) sulla destra. RIC II Traiano 796 E' una moneta di "restituzione" di Traiano, ovvero una sorta di "riedizione" di una moneta repubblicana. La moneta è infatti molto simile a questa: Si tratta di un denario di età repubblicana, coniato a Roma nel 55 a.C., il Crawford 428/1. Questa è la sua scheda: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G191/1 Questa moneta ci riporta ad un’appassionante vicenda legata alle Vestali che fece molto scalpore nella Roma dell’epoca. Si era nell’anno 114 a.C. e si era conclusa da poco la lunga avventura dei Gracchi con l’uccisione di Caio (121 a.C.) che era seguita a quella del fratello Tiberio (133 a.C.). La morte dei Gracchi aveva posto fine ad un lungo periodo di fermento sociale e politico che aveva visto emergere le istanze dei plebei e degli italici. La loro fine aveva quindi rappresentato una apparente ripresa del potere della aristocrazia, anche se le tensioni rimanevano altissime. Le Vestali erano le sacerdotesse di Vesta ed erano tutte ragazze di origine patrizia. Il sacerdozio delle Vestali durava trent’anni e per tutto questo periodo era loro imposto l’obbligo della verginità. Il loro compito era quello di custodire ed alimentare il fuoco sacro sull’altare del tempio di Vesta. Il fuoco di Vesta non doveva mai spegnersi: le Vestali che per negligenza lo avessero lasciato estinguere venivano battute con verghe. Quelle che avessero tradito il voto di castità pagavano il sacrilegio con la vita, sepolte vive in una grotta nel Campus Sceleratus nei pressi della Porta Collina. Nella sua lunga vita il collegio delle Vestali, per ragioni facilmente intuibili, dovette essere turbato da più di uno scandalo, se la tradizione riferisce che ben tredici Vestali furono sepolte vive per perduta verginità. Proprio in riferimento a quanto detto, in quell’anno 114 a.C. a Roma corse voce che tra le Vestali si fossero verificati gravi episodi di dissolutezza. Fu promossa un’inchiesta ufficiale al termine della quale tre Vestali risultarono gravemente indiziate. Il processo, celebrato dal Pontefice Massimo, si concluse però con la condanna di una sola di esse. Nel clima politico dell’epoca molti (soprattutto i plebei) videro in questa sentenza una sorta di accordo sottobanco tra il Pontefice Massimo e le Vestali (non so se per ragioni politiche o per coinvolgimento diretto nello scandalo). Fu così che un tribuno della plebe invocò la revisione del processo portando la causa davanti al tribunale del popolo la cui presidenza fu affidata a Lucio Cassio Longino (fratello del cesaricida Gaio) , noto per il suo rigore e la sua integrità morale. Fu emesso quindi un verdetto esemplare che condannò a morte anche le altre due vestali in precedenza assolte. In questo modo si volle colpire non solo l’aristocratico collegio delle Vestali, ma anche e soprattutto il Pontefice Massimo. Circa sessant’anni dopo, nel 55 a.C., il magistrato monetario Quinto Cassio Longino (discendente di Lucio Cassio Longino) fece emettere un denario a memoria di quell’antico scandalo, del clamoroso processo e indirettamente del suo antenato che ne era stato il promotore. Interessante il fatto che il RIC consideri questa restituzione di Traiano come commemorazione di una Lex Tabellaria. Ora, spulciando, ho letto che ci fu una Lex Cassia Tabellaria che riformò il sistema elettorale romano introducendo il voto segreto il cui promotore fu proprio quel Lucio Cassio Longino che aveva presieduto la revisione del processo contro le tre Vestali. Ecco che il cerchio si chiude. Per chi volesse leggere anche il resto della discussione (che si occupa principalmente delle monete di restituzione di Traiano): Buona notte da Stilicho3 punti
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Buonasera carissimi, Oggi ho avuto il piacere di accogliere il nuovo ingresso: nella scelta e nell'acquisto ha prevalso il fascino della particolarità più che la conservazione, anche se dal vivo ha una bella patina che mi ha piacevolmente sorpreso. Un caro saluto a tutti, vi leggo sempre con piacere3 punti
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Chiedo scusa a tutti se ho dato un'informazione sbagliata, capita, soprattutto in giorni particolari, la prossima volta starò più attento prima di dare delle risposte...2 punti
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Complimenti @rickkk. bella moneta, molto rara di per sè e molto difficile da trovare sopra il BB. A mio modesto parere il BB+ ci sta tutto. Se mi permetti, la patina "iridescente" non mi piace perchè è considerata un "surplus" dai Professionisti ( vedere le monete slabbate dagli Americani ) ma quasi sempre è artificiale. Comunque anche questo non è un problema perchè con il passare degli anni acquisterà una patina brunastra, meno piacevole forse, ma più naturale. Detto questo mi complimento con Te per l'ottimo acquisto e posto lo stesso millesimo, in conservazione sicuramente inferiore. Buona Serata, Beppe2 punti
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Spero mi scuserai per la franchezza, ma hai scelto il referente sbagliato. L'Azienda per guadagnarci qualcosa dovrebbe farti pagare il tuo esemplare unico il prezzo di cinquanta pezzi, che è il loro quantitativo minimo : un cifra improponibile per cui correttamente a mio avviso rinunciano all'ordine, non ci trovo nulla di strano. Poi, come ha detto Komodo, se trovi un artigiano.....2 punti
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Segnalo tra gli assi dell’Impero Romano questo esemplare della NAC 98 che raffigura sul rovescio un arco sormontato da due statue equestri e tre prigionieri con le mani legate dietro la schiena e un ufficiale alle spalle che avanzano verso l’arco. The Roman Empire Galba, 68 – 69 As, Tarraco (?) circa September to December 68, Æ 8.78 g. SER GALBA IMP AVGVSTVS Laureate head r., globe at point of bust. Rev. [QVA]DRAGENSVMAE REMISSAE Arch surmounted by two equestrian statues; to l., three captives, hands tied behind their backs, advancing r. below and towards arch with an officer behind them. C 166. BMC 205 note *. Kraay, HGG –. RIC 84. CBN –. Extremely rare and possibly the finest specimen known. An unusual portrait and a very interesting reverse composition. Dark green patina and good very fine This extremely rare coin with the victory arch is probably the finest known example of this type. Literature includes few examples, all in poor condition. AMP. Starting price: 2.800 CHF - Estimate: 3.500 CHF - Result: 4.000 CHF Il rovescio di questa interessante moneta commemora la remissione del consueto 2½% di tasse o dazi doganali (quadragensumae remissae remissae) riscossi sulle merci che attraversavano i confini provinciali e che Galba aveva concesso alle province di Spagna e Gallia per avergli prestato sostegno durante la guerra civile. Non si conosce la posizione dell'arco equestre raffigurato sul lato destro del rovescio, e in realtà potrebbe anche non essere esistito ma essere invece una costruzione pianificata che Galba non costruì mai a causa del suo breve regno o di un mero immaginario militaristico destinato ad attrarre le legioni, quattro delle quali erano di stanza in Spagna. Se si tratta di un arco che Galba progettava di costruire, allora si tratta di ironia della sorte considerata la sua reputazione di parsimonioso.2 punti
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No. Il D/ della piastra NAC è decisamente ben superiore a quello InAsta!2 punti
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Credo che sia la prima volta che scrivo qui. In questi giorni non lavoro, ma, come d'abitudine, oggi mi sono svegliato prestissimo. Ho acceso la TV e ho trovato una trasmissione che parlava di Eugenio Montale. Tra le varie poesie, e' stata letta questa. Sicuramente la conoscerete. E' stata scritta per la morte della moglie. E' molto toccante. Credo che pochi siano riusciti a descrivere in poche righe contemporaneamente e così bene la grandezza dell'amore e la solitudine della morte. Eccola: Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue. Ciao da Stilicho2 punti
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Tornando al tema della discussione, giorni fa, per semplice curiosità, ho acquistato un tagliacarte in argento con incastonata una piccola moneta olandese degli anni quaranta. L'oggetto è un po' "vissuto", ma carino.2 punti
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Questa è per @Hirpini MARIA ROSARIA Maria Rosaria vola fra lacrime e le zucche e i cardellini e abbraccia due bambini piccoli ancora senza mascherina e sogna e canta e aspetta che s'addormenti il giorno e la notte la baci... ora s'acquatta dietro un vecchio marmo ma cosa c'è? Cos'è? Dai, sai, mi sembra sembra proprio la farina dei cieli che la accarezza lieve... ha il gusto antico e dolce della prima neve.2 punti
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Ok, probabilmente hai ragione, ed essendo il IV secolo uno di quelli dove devo sempre imparare, metto in saccoccia anche queste info e valutazioni Si impara sempre qualcosa Grazie Alain2 punti
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Buongiorno a tutti, la mia Napoletana di oggi è tra le tipologie che preferisco. ? 9 cavalli Ferdinando IV 1791 Credo sia scampata ad un incendio. Cosa trovate di interessante in questa moneta? Saluti Alberto2 punti
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Buonasera Rocco @Rocco68, nella mia modesta raccolta di Piastre quel falso stonava e io non riuscivo a guardarlo di buon occhio. Era l'unico. Da te sicuramente starà meglio. Non mi devi ringraziare perchè io sono sempre tuo debitore. Debitore di cosa? Di tutto quello che mi hai insegnato e mi continui ad insegnare.2 punti
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@1412luigi che ti dico, ti dico che solo pochi giorni fa è mancata Maria Rosaria, la mia più grande amica. Con lei condividevo le mie passioni, e le sue. Non era numismatica e di monete tranne la storia che i nostri tondelli romani portano con sé, non capiva nulla. Però a volte le parlavo delle nostre discussioni e lei mi ascoltava. Un giorno mi lasciò sbalordito quando inaspettatamente mi chiese: -Hai sentito ancora @Massenzio? Un altro giorno mi chiese dei miei cardellini, quelli che frequentano il mio balcone per becchettare i semini di una pianta che gli piace tanto. Mi venne da scrivere e subito le risposi in qualche rigo cui diedi anche un titolo, "Un orticello di zucche" (ma lei davvero aveva piantato nel piccolo giardino delle zucche gialle e ne andava orgogliosa.) Questi sono i miei cardellini: Dunque aveva chiesto dei miei cardellini e questo è quanto le scrissi (scrissi perché certe cose è più bello leggerle che ascoltarle), i pochi righi che le dedico un'altra volta:2 punti
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Ciao, parto io con una cosa semplice, con una moneta di cui mi sono occupato in una discussione: Si tratta della RIC II Nerva 93, sesterzio, zecca di Roma, anno di emissione 96-97 d. C. D/: IMP NERVA CAES AVG PM TR P COS III PP: busto di Nerva, laureato, a destra R/: VEHICULATIONE ITALIAE REMISSA: due muli (o mule) che pascolano; dietro di loro un carro; SC in esergo Quella riprodotta sopra e' l'esemplare custodito al Munzkabinett di Berlino. Cosa significa questa moneta? Augusto fondò il sistema di trasporto imperiale, il cursus publicus, che sostituì il sistema tradizionale dei tabellarii o messaggeri privati per trasmettere informazioni governative e comandi militari in tutto l'Impero Romano. Ecco cosa dice Svetonio: «Affinché si potesse facilmente e più rapidamente annunciargli e portare a sua conoscenza ciò che succedeva in ciascuna provincia, fece piazzare, di distanza in distanza, sulle strade strategiche, dapprima dei giovani a piccoli intervalli, poi delle vetture. Il secondo procedimento gli parve più pratico, perché lo stesso portatore del dispaccio faceva tutto il tragitto e si poteva, inoltre, interrogarlo in caso di bisogno.» (Svetonio, Augusto, 49) Il cursus publicus divenne una delle più grandi istituzioni governative dell'antichità. Funzionava grazie a una serie di alloggi di tappa (mansiones) e di postazioni di scambio intermedie (mutationes) lungo il percorso delle strade romane. La mansio era un edificio dove ci si poteva rifocillare e passare la notte; la mutatio era un edificio dove in più era possibile trovare delle cavalcature fresche (la parola mutatio significa in effetti scambio, inteso come scambio proprio di cavalli). Il costo di gestione del cursus publicus, all’epoca, gravava sui privati cittadini. Era il cosiddetto munus vehicularium. In cosa consisteva questo? Il munus in generale era un "dovere", un "obbligo", di fornire un servizio o un contributo alla propria comunità. Nelle fattispecie del munus vehicularium, in sostanza, per far funzionare il trasporto pubblico, i funzionari governativi, gli appaltatori imperiali e i magistrati locali imponevano ai privati cittadini di svolgere la mansione richiesta, ovvero quella di trasporto dei messi utilizzando i propri veicoli e animali (e non mancavano come è facile immaginare abusi per interessi personali). Le comunità interessate però non ricavavano alcun guadagno da tutto ciò, ma anzi (come e’ facilmente intuibile) erano fortemente penalizzate e per questo venne stanziato un sistema di risarcimenti. In realtà molto raramente tali risarcimenti andavano a coprire (anche solo parzialmente) i costi e le spese subite. Anzi, sotto Domiziano, tale attività (con la diffusione del servizio ed il conseguente aumento degli abusi dei funzionari imperiali) diventò particolarmente onerosa per i cittadini italici. Si rese pertanto necessario prendere provvedimenti drastici e di ciò si occupò Nerva che decise di riformare il sistema. Con la moneta in questione Nerva pubblicizza proprio la sua riforma promettendo che il governo imperiale avrebbe coperto in futuro i costi del cursus publicus. In sostanza indica che il peso della posta imperiale non avrebbe più gravato sull'Italia perché delle spese di gestione si sarebbe occupato direttamente il fisco (Vehiculatione Italiae remissa: tolto all’Italia l’obbligo di sostenere il servizio di trasporto). L’attenzione di Nerva verso gli italici non era in realtà proprio casuale: egli stesso era umbro di nascita, di Narni (Narnia). Questo provvedimento rientra in effetti in una politica globale di sgravi fiscali e di incentivi che dovevano favorire proprio le comunità italiche. Buona giornata da Stilicho2 punti
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È un rechenpfennig tedesco, ovvero gettone di conto, cinque-seicentesco.1 punto
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Confrontala con questo gettone di ugual diametro: https://en.numista.com/catalogue/pieces108271.html1 punto
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Ciao Rocco, non sono passate neanche 24 ore, a volte alcuni post ricevono risposte anche dopo alcuni giorni, bisogna avere un po' di pazienza e vedrai che qualcuno risponderà... Intanto sarebbe opportuno conoscere il peso, chiedo questo perché anche per me è ribattuta, e in base al peso si potrebbe azzardare un 'ipotesi...1 punto
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Possiedo questo esemplare con al rovescio un cittadino che vota. CASSIA - L. Cassius Longinus (63 a.C.) Denario. B. 10 Syd. 935 Cr. 413/1 A.V. 181 Ag g 3,80 q.SPL/BB1 punto
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Per confronto, questo è l'esemplare proposto alla prossima NAC, lotto 524 e così descritto: "Bella patina di medagliere ed esemplare difficilmente reperibile in questo stato di conservazione, Spl / migliore di Spl"1 punto
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Bracciale da donna fatto con le monete in argento da 1/4 di Real del Guatemala mi sono sempre chiesto l'incisione KENYA a cosa si riferisse...............1 punto
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Belle monete i 9 cavalli...questa ha vissuto parecchio e di particolare vedo quelle due lettere s e h? al dritto...non sembrano frutto di una collisione di coni, sono 2 lettere che per dimensione non corrispondono...chissà come si sono impresse lì. Saluti.1 punto
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La risposta è giusta. L’uomo pesa tutti i sacchetti insieme togliendone progressivamente uno fino a che non ottiene conto pari. Infatti tutti i sacchetti insieme peseranno 10,1 chili, poi 8,1 chili e così via. Come otterrà un peso senza decimali, il sacchetto appena tolto sarà quello delle monete false. Oppure sarà quello rimasto sulla bilancia se avrà tolto i quattro sacchetti che pesano 2 chili. Nel contesto del quiz, per pesata con una bilancia a pagamento si intende quella che puoi effettuare con un solo gettone. È come salire su una bilancia pesapersone indossando il cappotto, inserire il gettone, registrare il peso, togliersi il cappotto stando sulla bilancia e registrare il nuovo peso. Se scendi dalla bilancia per toglierti il cappotto, per vedere quanto pesi devi spendere un altro gettone per effettuare una seconda pesata. apollonia1 punto
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Ma guarda il cavaliere e il cavallo. Pur essendo le due monete piuttosto usurate (l'esemplare Busso Peus è molto meglio), il cavallo è chiaramente individuabile e la zampa anteriore è naturalmente piegata, il cavaliere ha la veste (o la corazza) tutta a righe e, come dicevo sopra, si difende con il braccio e tutto questo manca completamente nella moneta di marcocalo. Poi il ritratto è consono e non grottesco come nell'esemplare barbarizzato. Infine per quanto riguarda le lettere la M nel campo è completamente diversa nei due esemplari. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Dizionari professionali come il GRADIT o il GDLI servono agli studiosi e semplicemente non sono necessari alla persona comune, non tanto per motivi di complessità (che è relativa) o di prezzo, quanto per il fatto che riportano una messe di informazioni del tutto superflue per chi non è un linguista di professione (come la data della prima comparsa di un lemma, i riferimenti bibliografici o anche solo tutte le occorrenze di termini ormai estinti: si pensi solo a tutto il vocabolario barocco). Il GDLI è in 21 volumi, tanto per dare un'idea dell'enormità della cosa.1 punto
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Non ho particolari conoscenze in materia, ma ritengo che per una Azienda del Settore impostare l'impianto per il conio di una sola medaglia o un numero maggiore sia lo stesso, tanto è vero che il prezzo dei preventivi decresce quanto più sale il numero dei pezzi ordinati : questo me lo sono sentito dire più volte e del resto figura anche nei preventivi scritti. Ti auguro di riuscire nell'impresa con un esborso contenuto !1 punto
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Gli interventi del nostro Agricola mi hanno subito portato alla mente i cosiddetti “plutei di Traiano” e pertanto ho effettuato una ricerca in merito, ovviamente mirata all’argomento della nostra discussione. Scoperti nel 1872 durante gli scavi del Foro Romano nell’area tra il Comizio e la colonna Foca, i plutei sono conservati attualmente nella Curia, anche se non si sa ancora (a quanto mi risulti) a quale monumento (o parte del Foro) appartenessero. Si tratta in sostanza di un sorta di due balaustre costituite da pannelli di marmo lavorato da ambo i lati, di cui i più significativi sono quelli che si pensa rappresentino due eventi con ogni probabilità avvenuti proprio nella piazza del Foro. Uno e' questo: Qui si vede un imperatore seduto sulla sedia curule su un ampio basamento e una donna che gli si avvicina con un bambino per mano e un altro in braccio. La donna dovrebbe essere l’Italia che ringrazia l’imperatore per la prosecuzione dei provvedimenti a favore dei giovani italici bisognosi, le alimentationes. Sappiamo che le alimentationes furono istituite da Nerva e poi mantenute da Traiano e da Adriano. I Plutei vengono solitamente attribuiti al regno traianeo sia per lo stile dei rilievi, sia per i soggetti raffigurati che sarebbero correlati con procedimenti presi dall’imperatore Traiano a favore della popolazione dell’impero. Del resto, come detto da Agricola, fu proprio Traiano ad incrementare sostanzialmente le alimentationes per i bambini italici (vedi post #4). Tuttavia, la Historia Augusta (De Vita Hadriani, 7, 8 ) ci ricorda che Adriano “Accrebbe generosamente i sussidi ai fanciulli e fanciulle per i quali già Traiano li aveva stanziati”. Non poteva mancare una documentazione monetaria di ciò. Ecco la RIC II, Part 3 (second edition), Hadrian 236: Dove si vede la stessa scena rappresentata sui plutei. Interessante però l’utilizzo della legenda esplicativa del rovescio, LIBERTAS RESTITVTA, che propaganda la restituzione della libertà per la popolazione italica grazie al sussidio imperiale per i bambini più poveri, dato che senza questa possibilità economica non sarebbero divenuti indipendenti. Veniamo al secondo pluteo. Qui si vede una piazza animata dove si affaccendano figure maschili (probabilmente littori o schiavi della amministrazione imperiale) che portano grossi registri contabili da accatastare nel Foro dove verranno poi bruciati in un atto di condono delle tasse da parte dell’imperatore. La scena del rogo e’ quella che vediamo poi sulla moneta di Adriano del post #5, davvero molto evocativa come solo una moneta può esserlo nella sua essenzialità. La scena di condono la troviamo anche in altre monete (sempre di Adriano) tipo la RIC II 592 dove ci sono cittadini acclamanti al provvedimento: Alla luce di quanto detto alcuni ritengono pertanto che i plutei appartengano piuttosto al periodo di Adriano che dovrebbe quindi essere l’imperatore raffigurato. Fonti: - http://www.moneteimperialiromane.it/plutei-di-traiano-affinita-fra-la-scultura-e-iconografia-delle-monete-nella-propaganda-imperiale/ - OCRE - Wildwinds - romanoimpero.com Ciao da Stilicho1 punto
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Ciao a tutti amici, La mia napoletana di oggi, una 95 SIGILIAR appena presa. Spero vi piaccia. Ciao a tutti amici. Raffaele.1 punto
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la FTR - FH mi pare plausibilmente di Nicomedia RIC 111, con una significativa mancanza di tondello, forse una riduzione meccanica per riuso successivo. la prima invece stimola viaggi pindarici verso le vittorie "vandaliche" (chissà poi cosa si iintende con questo termine generico....?) ma è una banale COSTANTINOPOLIS commemorativa di IV secolo....tipo questa... qua per la zecca serve un quartosecolista, io dallo stile non saprei1 punto
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@giuseppe ballauri, @Raff82 ho recuperato le immagini della mia Piastra 1837 Anche al dritto c'è il 7 "sdoppiato"1 punto
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Questa estate ho fatto parecchi vasetti di zucchine autoprodotte sott'olio e aglio (non amo le melanzane), l'unico sopravvissuto è questo... E non credo durerà a lungo. P. S. Perdona l'orario.1 punto
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Altra medaglia di S. BRUNO, simile col Santo davanti al crocifisso1 punto
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SAN BRUNO o BRUNONE Certosino 1030-1101 Nato in Germania, vissuto nel suo paese, poi in Francia e Italia in Calabria. Per saperna di più: http://santiebeati.it/dettaglio/29400 Viene rappresentato in abito da Certosino, con la stella sul petto e in fronte, la mitra e il pastorale ai suoi piedi, il teschio e un Crocifisso a forma d'albero. I suoi attributi: il crocifisso, la mitra, un teschio, tre rami d'ulivo, il globo ai suoi piedi.1 punto
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Monetina da un centesimo del 1910, ufficialmente punzonata per essere utilizzata come peso da un grammo. http://www.lamoneta.it/topic/95061-un-centesimo-veiii-1910-1-grammo/?hl=grammo1 punto
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Mio amico quattrino, che mi ha portato al Forum, mi ha causato a scrivere questa voce di "gobbini" nel mio notebook-moneta: Un italiano 5-centesimi datato 1925, bombati in un portafortuna conosciuto come un "gobbini", o "piccola gobba." Mio amico [quattrino] ha detto che "gli agricoltori in Italia, soprattutto nel sud, utilizzato per trasformare pezzi di rame a 5- e 10-centesimi in amuleti da piegandoli in modo che un lato è diventato una gobba... erano chiamati 'Gobbini,' o 'piccola gobba.' Questi sono stati pensati per portare la buona fortuna e sono stati usati come pezzi di tasca. Quando era necessario qualche fortuna si doveva semplicemente lucidarla." [Quattrino] inviato diverse scansioni di questi pezzi insieme con la sua e-mail e ha detto, circa uno di loro: "il proprietario del pezzo 5 centesimi necessari un bel po ' di fortuna, dal momento che l'inverso è completamente normale! Per qualche motivo, anche oggi, per toccare la gobba di un 'gobbo' si dice porti fortuna. " :) v. -------------------------------------------------- My friend quattrino, who brought me to the Forum, caused me to write this entry about “gobbini” into my coin-notebook: An Italian 5-centesimi dated 1925, dished into a good luck charm known as a “gobbini,” or “small humpbacked.” My friend [quattrino] said that “farmers in Italy, especially in the south, used to transform 5- and 10-centesimi copper pieces into amulets by bending them so that one side became a hump...they were called ‘Gobbini,’ or ‘small humpbacked.’ These were thought to bring good luck and were used as pocket pieces. When you needed some luck you simply had to rub it.” [Quattrino] sent several scans of these pieces along with his e-mail, and said, about one of them: “The owner of the 5-centesimi piece needed quite a lot of luck, since the reverse is completely plain! For some reason, even today, to touch the hump of a ‘humpbacked’ is said to bring good luck.” :) v.1 punto
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da abbinare al "pentolino" ho trovato anche questo...della serie fai due taglierini fatti in casa e li butti in padella :rofl: :crazy:1 punto
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ho ripescato in una vecchia discussione anche la foto del copribottone in mio possesso... la montatura oltretutto è in oro...è punzonata con un titolo basso la foto del cucchiaino invece non ritrovo la foto...deve essere in qualche scheda di memoria...devo ricercarla1 punto
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Vi posto la mia molla portasoldi :) Lavoro certosino fatto con uno scudo tagliato perfettamente in 2 per il lungo Il mio viene da ebay.com, preso per una 15ina di euro, ma ne ho visti altri in giro... credo fossero diffusi1 punto
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Io ho in casa questa pinza fermacarte con incastonata una moneta di Francesco Giuseppe:1 punto
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