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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/25/20 in tutte le aree
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Ma come è finita poi la sua storia? Alessandro Severo si recò nella città renana ed inviò degli emissari per una ottenere una pace con i barbari, così come aveva tentato anche con Ardashir I prima dello scontro militare. Le truppe interpretarono questo comportamento come un segno di debolezza e inneggiarono al generale di origine trace Gaius Iulius Verus Maximinus (Massimino) come imperatore. Alessandro cercò invano la protezione dei soldati più fedeli e si ritirò nella tenda della madre, dove entrambi trovarono la morte. Era il 18 o 19 marzo 235. Unlisted RIC , BMC 734 Bronze Medallion Obv: IMPSEVALEXANDERAVGIVLIAMAMAEAAVG Exe: MATERAVG - Severus Alexander laureate, draped bust right facing julia Mamaea diademed, draped bust left. Rev: FIDESMILITVM - Severus Alexander standing right, sacrificing over altar and holding scepter being crowned by Mars to left and facing Jupiter to right, holding thunderbolt and scepter; two standards to right in background. La fine di Alessandro Severo va ricercata probabilmente nel malcontento da parte degli ufficiali dell’esercito, insoddisfatti per la minore importanza conferita loro rispetto al Senato (che infatti osteggiò Massimino). Certo l’imperatore non fece sua la massima di Settimio Severo, che prima di morire (come ci riferisce Cassio Dione) disse ai figli: “non siate in disaccordo, arricchite i soldati, disprezzate chiunque altro”. Ecco, arricchite i soldati. I tempi erano ormai mutati, era finita la stagione delle grandi dinastie. Sarebbe toccato proprio ai soldati aprire una nuova pagina della storia di Roma, da protagonisti assoluti. Probabilmente Alessandro Severo pagò anche la sua giovane età (ma in quegli anni si cresceva presto e si era sbalzati subito nell’agone) e l’ingombrate presenza della nonna e della madre, senza le quali peraltro probabilmente non avrebbe vestito la porpora imperiale e che comunque, nel bene e nel male, contribuirono ad accrescere il sincretismo religioso e culturale di Roma che sarebbe emerso poi, in maniera preponderante, nel bene e nel male, nell’arco di circa un secolo rivoluzionando l’impero in maniera indelebile. Immagini tratte da Dirtyoldcoins salvo la prima, la prima con la Pietra di Emesa, tratta dal web. Specchietto riepilogativo dinastia severiana: Di L'utente che ha caricato in origine il file è stato MM di Wikipedia in italiano - File:SeveranDynasty.png, CC BY-SA 1.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5176646 Speriamo di avervi incuriosito e che abbiate gradito la veste espositiva scelta, nel tentativo di proporre una discussione un po' diversa dal consueto taglio. Ave @grigioviola @Illyricum65 @Stilicho6 punti
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Questa affermazione è incomprensibile. La moneta è intorno al BB, declassarla a D significa non avere idea di cosa sia la numismatica. Senza offesa eh, ma c'è un limite alla creatività del giudizio personale.5 punti
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Ciao a tutti, Un'altra '34 della mia raccolta, punto dopo HIER e torretta in basso orizzontale. Un saluto a tutti. Raffaele.4 punti
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Buon pomeriggio a tutti, approfitto di questa interessante discussione per rispolverare qualcuna delle mie piccole. ? Se ho ben catalogato. Denaro Gherardino Carlo II d'Angiò. MIR 26 P/R 5 Saluti Alberto4 punti
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Buona Domenica bella gente...oggi un 3 tornesi del 1788 monetina molto rara, variante SICIL, dovrebbe (non c'è riscontro) esistere anche la SICILI !?!?. Questa un pò deboluccia di conio ma ha circolato poco a giudicare dai campi, anche questa recuperata fuori dai confini, arriva direttamente dalla nordica Svezia. Altra missione di "rimpatrio numismatico" avvenuta con successo. Saluti e buon pranzo.4 punti
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Buongiorno a tutti e buona domenica, La mia Napoletana di oggi è una moneta del 1788, anno in cui moriva Carlo di Borbone nel monastero dell'escorial in Spagna, esattamente il 14 Dicembre 1788. Grano Cavalli 12 Ferdinando IV 1788 Magliocca 311 Saluti Alberto4 punti
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Era appuntata sul nostro programma ma non abbiamo voluto insistere in quel momento di debolezza conclusivo. Infatti manca la parte dove trattare i lavori pubblici da lui indetti: restauro delle Terme di Nerone (che diventarono "Alessandrine") con costruzione di un acquedotto supplementare restauro Terme di Caracalla arricchì i Fori di statue di personaggi di spicco lavori di sistemazione Tempio di Iside e Serapide interventi sul Teatro di Marcello, Circo Massimo, Stadio di Domiziano e appunto, restauro Anfiteatro Flavio http://www.eugubium.it/approfondimenti/Monete\RomaneImperiali\Edifici\COLOSSEO.htm D'altra parte abbiamo cercato maggiormente di indagare nella personalità di Alessiano... personalmente mi sta simpatico, doveva essere tutto sommato un intellettuale e le sue aperture verso altri culti, la sua moderazione, il suo tentativo di mediare prima di una spedizione militare (vuoi con Ardashir vuoi con gli Alemannni... l'utilizzo della guerra come soluzione estrema, non come sistema di pacificazione) me lo confermano. Il tutto nonostante una presenza ingombrante alle spalle che se lo mise sul trono, in seguito lo colpì nell'affetto (il matrimonio con Orbiana che probabilmente era vista come una possibile influenza al di fuori della sfera materna). Ciao Illyricum3 punti
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Concordo con tutti coloro che hanno considerato il tuo acquisto un buon acquisto sotto tutti i punti di vista: estetico perché la monetona merita e il foro non ne intacca la bellezza; economico perché il difetto ti ha permesso un acquisto altrimenti molto più impegnativo; collezionistico perché se si vuole una collezione che arrivi a buon punto almeno nell’arco di una vita (per potersela godere un poco) e non si è milionari bisogna accettare qualche compromesso, e questo è un ottimo compromesso. Complimenti ancora3 punti
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- Settimio Severo!?! Il futuro imperatore? “Sì, proprio lui. Mosso al fine di trovare moglie alla volta della Siria su precisa indicazione di un oroscopo. Era un uomo molto superstizioso, sa? Pensi che persino da Imperatore per partire per la campagna in Britannia aveva atteso dei responsi positivi da parte degli indovini… o almeno così dicono.” RIC 11, BMC 13 Aureus Obv: IMPCAELSEPSEVPERTAVG - Laureate head right. Rev: LEGVIIIAVG Exe: TRPCOS - Legionary eagle between two standards. 193 (Rome). Una delle prime monete di Settimio da Imperatore (193 d.C.) - Anch’egli di nascita provinciale, se i dati a nostra conoscenza non sono errati. “Assolutamente sì. Ma a differenza dei Bassianus già affrancati dall’aurea provinciale e pienamente inseriti nell’elite imperiale romana. La famiglia di Septimius era di origini nordafricane, ma romanizzata da tempo ed apparteneva alla classe equestre mentre la madre proveniva da una illustre famiglia romana proveniente da Tusculum. Il padre non ricopriva cariche pubbliche, ma i due zii sì: uno dei due, Gaius Septimius, lo introdusse a Roma nell’ordine senatorio. Aveva solo 18 anni e la carriera fulgida lo portò a vari incarichi sempre più importanti. In quel 187, a 41 anni quindi per l’epoca non giovanissimo, era il Governatore della Gallia Lugdunensis.” - E quindi questo oroscopo lo porta in Siria, ad Emesa in particolare, dove entra in contatto con suo bisnonno. “Esatto. ALMENO così mi riportano le tradizioni orali familiari. Francamente mi pare ardito credere che il Governatore della Gallia abbandoni l’amministrazione del suo territorio per recarsi in Siria a cercare con la lanternino una sposa, sulla base di un oroscopo. Mi suona tanto di panegirico degli storici dell’epoca per attribuire alla famiglia imperiale severiana un destino guidato dagli Dei. Ma così riporta la tradizione per cui seguiamola… fa molto Soap Opera, mi pare le chiamate così, no? Per farla breve mio bisnonno gli presentò le due figlie: la maggiore (Iulia Maesa) era già sposata con il nobile Iulius Avitus da cui aveva avuto due figlie, Iulia Soemia e Iulia Mamea. La seconda invece era Iulia Domna, una bella ragazza sedicenne per cui in età da matrimonio: Septimius fu subito conquistato dalla sua bellezza e la chiese in sposa.” RIC 254 (Elagabalus) Denarius Obv: IVLIAMAESAAVG - Diademed, draped bust right. Rev: IVNO - Juno standing left, holding patera and scepter. 218-220 (Rome). RIC 536 (Septimius Severus) Denarius Obv: IVLIADOMNAAVG - Draped bust right. Rev: VENERIVICTR - Venus standing right, leaning on column and with legs crossed, holding apple and palm. 193-196 (Rome). RIC 241 (Elagabalus) Denarius Obv: IVLIASOAEMIASAVG - Draped bust right. Rev: VENVSCAELESTIS - Venus standing left, holding apple and scepter; star in left field. 220-222 (Rome). RIC 355 (Severus Alexender) Denarius Obv: IVLIAMAMAEAAVG - Diademed bust right, draped. Rev: VENVSGENETRIX - Venus standing left, holding helmet and scepter; Cupid to left. 223 (Rome). Le "Ladies " della dinastia severiana coinvolte... - Sembra quasi la versione antica del Principe Azzurro… partono dalla Provincia si incontrano grazie agli Dei, si innamorano e “vissero felici, contenti... ed Imperatori!” “Logicamente mio bisnonno accettò: per una famiglia nobile di una città della ricca Siria si trattava pur sempre della possibilità di uscire dalla notorietà provinciale e di entrare nel più ampio e ricco circuito della nobilità dell’Impero Romano. Non dimentichiamo che lo stesso Septimius era un ottimo partito: stava compiendo una strepitosa carriera all’interno della struttura militare dell’Impero. Una scommessa vinta: da lì a breve avrebbe indossato la porpora imperiale. Di certo non si può dire che non fosse stato lungimirante.”3 punti
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Ho ritirato oggi il Gazzettino in sicurezza a Milano al Cordusio. Avevo molti dubbi se proporre nuovi contenuti su Genova perché può risultare scontato e di poco interesse alla lunga prima di percepire da Mario (con mio piacere) un diverso punto di vista. Riproporró qualcosa al prossimo Gazzettino magari in discontinuità da questo sui simboli... Vendendo a questo mio semplice elaborato tratto con leggerezza di alcuni simboli genovesi sulle monete tra mito e leggenda, tra arte della moneta, arte: monumentale, scultoria e pittorica. Sono partito a leggere il Gazzettino dal fondo perché mi interessava il feudo medioevale di Ronco Scrivia, l'antica famiglia degli Spinola, monete rarissime e non a caso molto affascinanti perché firmate Hamerani. 83 pagine di contenuti a colori, lo rendono il miglior Gazzettino fin qui. Se non avessi avuto un interesse verso il feudo di Ronco sarei partito dal leggere: "oltre la numismatica: le stelle nelle monete (tra storia e astronomia)." costellazioni, zodiaco, crateri a fianco di dracma, e monete con pegaso3 punti
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Carlo I d'Angiò. Denaro. Zecca Brindisi o Messina. Link al catalogo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CIA/393 punti
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La mia napoletana del giorno è questa moneta da 10 tornesi del 1859 (Francesco II). Un esemplare che mi sono aggiudicato qualche giorno fa e che va a completare il primo nucleo di 10 Tornesi ai quali aggiungerò via via le varianti...3 punti
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Ciao a tutti, vi aggiorno finalmente sui risultati della mia ricerca! Mi sono laureato qualche settimana fa con il massimo dei voti, devo ringraziare il Forum e tutti coloro che hanno preso parte al questionario per questo risultato. Sono riuscito a raggiungere un sample di 74 questionari completi grazie alle vostre risposte e alle risposte di altri collezionisti – soprattutto di arte contemporanea e di militaria. Il sample su cui ho basato la ricerca è abbastanza ristretto, ma mi ha permesso di creare una mappa cognitiva dei collezionisti, provando a spiegare come siano collegate le diverse motivazioni alla base del collezionismo. La tesi è in inglese ma appena avrò un momento libero proverò a creare un report in italiano (fortunatamente ho trovato subito un lavoro presso una casa d'aste – in realtà è uno stage, ma si spera diventerà un lavoro a breve...). Allego lo schema riassuntivo della ricerca e proverò ad allegare il testo completo se qualcuno di voi avrà interesse a sfogliare la ricerca. Vi ringrazio ancora moltissimo. Daniele3 punti
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Buona sera a tutti e buona Domenica, Volevo condividere con voi il mio ultimo acquisto, che è anche il primo di un livello, diciamo così, un po' più impegnativo... Almeno per le mie finanze di piccolo contadino ?. Avrei molto piacere di sentire il vostro giudizio, scusate le foto un po' buie, mi sa che col nuovo telefono devo cambiare l'illuminazione... Saluti e grazie2 punti
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Buongiorno a tutti! Per la serie “le interviste impossibili”, come Curatori di Sezione abbiamo oggi la fortuna (grazie ai potenti mezzi tecnologici di “Forum TV” ) di portarvi direttamente a casa un personaggio storico davvero particolare, un imperatore di anni difficili, dal volto di un perenne ragazzino, che abbiamo avuto la fortuna di intervistare nonostante le restrizioni dovute al coronavirus . E (udite, udite) per la prima volta lo abbiamo intervistato da solo, senza nessuna delle “sue donne” intorno…… Di chi si tratta? Beh certo lo avrete indovinato: “imperatore di anni difficili”, volto da “perenne ragazzino”……”donne intorno”….. Signori e signori, lo avete capito vero? Ecco a voi Alessandro Severo! “Buongiorno a tutti, per prima cosa volevo ringraziare i Curatori che mi hanno invitato per una intervista e i frequentatori del Forum per l’attenzione che vorranno dedicarmi . E’ la prima volta in quasi duemila anni che mi invitano ad un’occasione del genere… ci voleva proprio il coronavirus… a proposito, posso togliere la mascherina, vero, rispettando la distanza? “ - Buongiorno a Lei… ma certo! Per rompere il ghiaccio si presenti pure da sé… molti la conoscono ma spesso si tratta di una conoscenza solo superficiale. Vediamo di scoprire dalle sue stesse parole cosa c’è oltre a quello che ci è stato trasmesso dagli storici antichi … “Nacqui il 1 ottobre 208 del vostro calendario moderno come Marcus Bassianus Alexianus nella città di Cesarea, in quello che voi chiamate Libano. Provengo da una famiglia benestante di stirpe nobile locale che ai mei tempi sarebbe stata definita “patrizia”. - Per cui la sua provenienza è provinciale, di rango nobiliare QUINDI patrizia, ma pur sempre provinciale, ossia al di fuori dei circuiti che contavano nell’Impero… “Sì, noi siamo originari di quella ricca provincia che attualmente chiamate Siria. Precisamente proveniamo dalla città di Emesa, DA VOI CONOSCIUTA COME Homs, VICINA alla località di Kadesh, dove in antico il faraone Ramses II si battè con gli Ittiti in una famosa battaglia rappresentata sui templi egizi spacciandola per una gloriosa vittoria… ma lasciamo perdere. Quel che conta è che Emesa era una ricca città dedita al culto del Dio solare El-Gabal; i regnanti detenevano il potere ed erano anche sacerdoti della divinità. CON Domiziano passarono sotto il dominio romano: i nobili cedettero il comando cittadino ai romani, ma continuarono ad esercitare il potere in qualità di sacerdoti. Pensi che scaltri… avevano mantenuto una posizione preminente grazie alla religione locale! E indovini chi era la famiglia reale ovvero chi erano i grandi sacerdoti attorno alla fine dell’anno 100 del vostro calendario?” Uranius Antoninus. 253-254 AD. Æ 32mm (21.42 gm). Struck in year 565 of the Seleukid era or 253/254 AD in Emesa. AYTOK. COYΛΠ. ANTΩNINOC CE., laureate, draped and cuirassed bust right; viewed from behind EMICΩN KOΛΩN , hexastyle temple containing the conical stone of El Gabal (ornamented with a facing eagle), shaded by two umbrellas; pediment ornamented with crescent; date EΞΦ in the exergue. BMC Galatia etc. pg. 241, 24; Delbrück, "Uranius of Emesa," NumChron (1948), pg. 12, 2d; Baldus 38-42 (pl. IV, dies I/5). Uranius Antoninus is unknown from the ancient literary sources, although Zosimus perhaps confuses this usurper with two usurpers he names as Antoninus and Uranius during the reign of Severus Alexander. He established his government at Emesa in Syria, probably in response to repeated Persian attacks rather than as a challenge to Rome. In any event, it appears he was finally subdued when Valerian I marched to recover the East. Approfondimento e reindirizzamenti: - Forse la sua e i suoi avi diretti? “Esatto. In particolare attorno al 187 mio bis-nonno, Gaius Iulius Bassianus era per l’appunto il Gran Sacerdote che custodiva la sacra Reliquia ovvero la Pietra sacra nel Tempio di Emesa. Dicono che Bassianus derivasse proprio dal termine basus, un titolo sacerdotale; un giorno ricevette la visita di un romano originario da Leptis Magna che ricopriva importanti cariche all’interno dello stato romano. Era arrivato, pensi, dalla lontana Gallia! Il suo nome era Lucius Septimius Severus... ”2 punti
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Bellissima intervista, Complimenti ai Curatori; Alessandro Severo, numismaticamente, dà molta soddisfazione per l'ampia produzione, soprattutto di Sesterzi e Denari. Gli avrei chiesto, mi racconti della serie monetale con il Colosseo? Chissà se mi risponde Saluti Eliodoro2 punti
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Esattamente. E' un denaro gherardino che, come già anticipato da @fedafa al post #32, fu introdotto nel 1299; riguardo il nome, il denaro veniva e viene chiamato in gergo gherardino, dal nome dell'ufficiale che ne diresse le prime tirature, come riportato dal contemporaneo Pergolotti: " la moneta picciola di Napoli si chiamano gherardini, però che Gherardino Gianni di Firenze gli fece battere, e lo re volle che per amore del detto Gherardino portassero il suo nome"2 punti
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Peccato non esserci stato. Ma le foto denotano un interesse anche dai giovani ed è bello anche così. Buona domenica a tutti.2 punti
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Potrei veramente continuare ...ma per il momento mi fermo qui, certo il Gazzettino è’ una bella storia, una storia da raccontare, non solo di numismatica ma anche di vita, ne abbiamo bisogno ...2 punti
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Io ho sempre creduto che nella vita ognuno deve perseguire la sua mission, questa e’ una storia al servizio degli altri che indubbiamente oggi ha avuto una tappa e un momento importante e ricco di significati ...grazie a voi !2 punti
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- E la sua famiglia comunque era entrata nell’elite imperiale. “Esatto. Il salto di livello era riuscito. Ma come detto, alla morte di Settimio le diatribe tra i due figli rischiarono di far crollare tutto. Perché Caracalla fece uccidere il fratello Geta e raccolse tutto il potere tra le sue mani. Potere che resse per breve tempo: i suoi atteggiamenti gli inimicarono sia la classe senatoriale che parte dell’esercito. Durante la seconda spedizione partica Caracalla fu ucciso dai suoi soldati e al suo posto fu acclamato Imperatore il prefetto del pretorio Marcus Opelius Macrinus. Iulia Domna si lasciò morire di fame ad Antiochia.” Si seguito i protagonisti di questa vicenda nella loro versione numismatica: Caracalla, Macrinus e Iulia Domna. RIC 314 b, BMC 89 Antoninianus Obv: ANTONINVSPIVSAVGGERM - Radiate, draped and cuirassed bust right. Rev: VICTPARTHICA - Victory seated right on cuirass, inscribing VO/XX in two lines on shield; shield behind and helmet below. [RIC lists for a pile of weapons in exergual area]. 217 (Rome). Caracalla poco prima della sua uccisione. (217) RIC 22a, BMC 31 Denarius Obv: IMPCMOPELSEVMACRINVSAVG - Laureate, cuirassed bust right. Rev: PONTIFMAXTRPCOSPP - Fides standing, facing, holding standard in each hand. May - July 217 (Rome). Macrinus in una moneta del primo 217 e l’appello alla Fedeltà dell’Esercito. C 24. RIC Caracalla 396 and Severus Alexander 715. Denarius Obv: DIVAIVLIAAVGVSTA - Veiled, draped bust right. Rev: CONSECRATIO - Peacock standing left, tail spread. Denario commemorativo in onore di Iulia Domna. - Poteva risultare d'essere il tramonto dei sogni di gloria della sua famiglia. “Invece fu una fortuna. Macrinus rimandò mia nonna Iulia Maesa a Emesa, accompagnata da figlie e nipoti. Purtroppo per lui prese una decisione sbagliata: Iulia Maesa iniziò a corrompere i legionari della Legio II Partica. Non tollerava l’idea della perdita del rango che riteneva ormai le spettasse e detestava quell’uomo che aveva provocato la morte del nipote e indirettamente di sua sorella. Per ingraziarsi l’esercito che ora detestava l’austero Macrino e rimpiangeva Caracalla, prodigo di donativi, aveva messo in giro la voce che lo stesso Elagabalo (mio cugino) fosse il figlio illegittimo di Caracalla. Di lì a breve le truppe proclamarono Imperatore proprio mio cugino Sextus Varius Avitus Bassianus noto a tutti come Elagabalus, il figlio quindicenne di Iulia Soemia che per ribadire e rafforzare una presunta discendenza da Caracalla cambiò il nome in Marcus Aurelius Antoninus Augustus. Macrino fu sconfitto nella battaglia di Antiochia e per la prima volta il potere fu saldo nelle mani della nostra famiglia. Elagabalo entrò ad Antiochia da vincitore e cominciò ad inviare lettere a Senato e Legioni con il nome di Marcus Aurelius Antoninus Augustus per rafforzare la sua presunta discendenza da Caracalla stesso e quindi la sua pretesa alla porpora imperiale. ” RIC 155 Antoninianus Obv: IMPCAESMAVRANTONINVSAVG - Radiate, draped and cuirassed bust right. Rev: VICTORANTONINIAVG - Victory advancing right, holding wreath and palm. 218 (Rome). Elagabalo attorno al 218 d.C. ovvero all’ascesa al trono. - Beh tutto sembrava andare a buon fine. Roma aveva un giovane Imperatore appoggiato dall’ esercito che quindi poteva dare stabilità all’Impero. Sua nonna aveva vendicato la sorella e piazzato il giovane nipote sul trono imperiale; con lui la famiglia ormai non era più nella sfera nobiliare… era divenuta addirittura LA Famiglia Imperiale. Ma a questo punto le cose presero una piega imprevista che rischiava di far crollare tutto… “Certamente. Mia nonna, credo perché pressata dagli eventi, commise un errore. Aveva portato al trono mio cugino senza che questi avesse alcuna preparazione a ricoprire questa carica. Mi ricordo bene di lui, avevamo solo pochi anni di differenza di età. Sextus (io lo chiamavo così) nonostante fosse nato a Roma nel 203 per assurdo era molto più attaccato alle tradizioni orientali che non a quelle romano/ellenistiche: sua madre lo aveva stimolato a non trascurare il culto solare e a non rinnegare le sue radici orientali. Nonostante la giovane età anch’egli era gran sacerdote di El Gabal e cercò di introdurlo a Roma. A breve termine cominciarono a circolare voci circa le sue preferenze sessuali e sul suo matrimonio con la vestale Iulia Aquilia (le vestali facevano voto di castità per trenta anni): tutto ciò lo rese inviso sia al Senato, al popolo che ai pretoriani. Quelli che voi ora chiamate sondaggi lo davano in calo di popolarità preoccupante! E qui entrò in campo ancora una volta quella grade tessitrice di trame di mia nonna Iulia Maesa.”2 punti
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Buongiorno numismatica, oggi a Milano c’era il sole ma un raggio di sole è’ arrivato anche per la nostra numismatica. Oggi abbiamo consegnato i nuovi Gazzettini e la risposta è’ stata incredibile per numeri, passione, voglia di condividere ... Avevo 40 Gazzettini, di più non riuscivo a portarli e si sono esauriti velocemente da parte di nostri amici e aderenti, mi dispiace per alcuni che non l’hanno avuto, ma spero ci possa essere una seconda occasione. E’ stata una scelta coraggiosa in un momento drammatico ma la forte risposta dimostra che se offri opportunità, prodotti, condivisione ...la numismatica c’è e risponde e quindi viva la numismatica !2 punti
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Un articolo datato sullo stato in cui nel 2015 versava la collezione Bovi: https://www.napolipost.com/tesori-negati-le-3280-monete-bovi-del-museo-filangieri15012015/2 punti
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DE GREGE EPICURI A me non sembra contromarcata, ma riconiata; solo che il riconio è riuscito in modo pessimo, e si tratta a mio avviso del riconio di un bronzo repubblicano. La scritta ROMA è posta sopra ad una prora, di cui si vede una piccola parte. Ma di che numerario si tratta? Non trovo abbastanza elementi per decidere fra sestante e quadrante.2 punti
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@1412luigi le differenze ci sono. Eccome. Io amo la numismatica, seguo le discussioni e a volte, come su queste pagine, dico la mia. Mi definisco una osservatrice inesperta nella specifica sezione identificazioni. Quando ho bisogno di sapere tutto su una mia moneta mi rivolgo a voi lamonetiani, accettando incondizionatamente il vostro giudizio, ringraziando, come ho fatto di recente con una moneta Siculo Punica. Quando ho visto che nessuno avanzava pareri sulla conservazione feci da rompighiaccio invitando gli utenti a intervenire. Il primo a inserirsi fu @Asclepia e ora siamo a pagina 26. Con una sorpresa: nessuno ha detto nulla sulla fragilità dei caratteri considerato che è stata coniata nella sola zecca di Genova, in oro, in un numero limitato di esemplari (credo). Presumendo che si sia stata realzzata da un solo incisore e utilizzato un solo conio. Ho visto, ho fatto la ricerca, completando il lavoro postando le monete a confronto segnalando alcune differenze. A ben vedere le differenze ci sono su tutto, anche sul figurato. Ho chiuso l’intervento rivolgendo la domanda: “che ne dite dite?”. Per la seconda volta ho fatto da rompighiaccio. Penso che pure @Inico oggi, l’interesse per la sua moneta vada oltre la sua richiesta del livello di conservazione + le informazioni storiche che stanno prendendo piede. Avrei sbagliato se invece di dire la mia fossi stata zitta e la discussione finisse con un BB, un quasi MB, un MB, un MB +. Amici lamonetiani portiamo a compimento l’identificazione completa di questa importante e pregevole moneta!!! Grazie per l’attenzione.2 punti
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@sandokan @caravelle82 La motivazione è abbastanza semplice , questa serie ( 96 , 48 , 24 e 12 Lire ) venne coniata come multipli dello scudo che aveva un valore di 4 Lire. Bisogna inoltre tenere in considerazione che non venne adottato il sistema monetale decimale , semplicemente perchè doveva essere ancora inventato... verrà infatti introdotto in Francia con Napoleone pochi anni più tardi. All'epoca i valori nominali delle monete erano ancora basati sul sistema introdotto da Carlo Magno che si basava sul concetto di Lira , Soldo e Denaro ( 240 Denari valevano una Lira ed il Soldo era pari a 12 Denari). Questi rapporti , che vennero abbandonati in quasi tutti i paesi a seguito della Riforma Monetaria di Napoleone , rimasero in vigore nel Regno Unito fino al 1971 ( ed è per questo che la loro monetazione viene divisa fra pre-decimal e decimal ).2 punti
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Qui potrebbe essere la banconota libica perché Gheddafi non è mai stato rappresentato su una moneta?1 punto
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Questa è la soluzione giusta Tutte le altre banconote in gioco esprimono il taglio più alto nel proprio paese di origine, per l'Iran esiste anche il milione di rials Vai con le altre perché non sono poi così difficili, in special modo con i suggerimenti che sono già stati dati e riepilogati nel post #2541 punto
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Aggiungerei anche questo bronzetto di Iasos. Come si può vedere i delfini anch'essi sono nostri amici. Quanti miti greci e non parlano di naufraghi salvati da questi adorabili cetacei?1 punto
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Secondo me, è implicito, visto che sono io che scrivo... E poi non ho capito che c'entra il rispetto, io rispetto tutti.1 punto
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- La vera minaccia per l’Impero stava maturando a migliaia di chilometri da Roma, nel frattempo. Negli anni successivi al 224 Artabano V, re dei Parthi, fu rovesciato da Ardashir I, capostipite della dinastia sasanide, contraddistinta da una spinta espansionistica che la portava a scontrarsi con l’Impero romano. “ In effetti i Sasanidi si ritenevano i discendenti degli Achemenidi e reclamavano il controllo di tutti i territori di Asia Minore, Vicino Oriente ed Egeo. Inviai ambasciatori per ricordare ad Ardashir che i Romani nel lungo termine avevano vinto le guerre sui Parthi e proposi di mantenere i confini in essere al momento. Conscio del pericolo che rappresentavano modificai l’esercito incrementando le unità ausiliarie di arcieri e cavalleria corazzata (al pari di quelle orientali) e potenziando le fortezze del limes con catapulte, balliste ed altri strumenti di artiglieria. Attorno al 230 iniziarono gli scontri con Ardashir che mosse il suo esercito verso la Mesopotamia e da lì verso Siria e Cappadocia. Raccolsi pertanto un esercito e giunsi ad Antiochia attorno alla fine del 231 da dove inviai degli ambasciatori al re sasanide per tentare di portare a casa una pace; per tutta risposta Ardashir rifiutò la proposta ed inviò alla corte romana quattrocento soldati di aspetto imponente e riccamente vestiti, che io feci arrestare e deportare in Frigia come contadini. Venne quindi l’anno nuovo e si verificarono alcuni ammutinamenti tra le truppe romane che repressi, così come il tentativo di rivolta di un usurpatore (Taurino). Pertanto dopo aver deciso la strategia assieme al Consiglio di Guerra con i generali divisi l’esercito in tre parti, con la parte più numerosa al centro; se la colonna più a nord avanzò vittoriosa quella più meridionale fu esposta all’attacco dell’esercito sasanide preponderante come numero, venendo distrutta. Ne venni a conoscenza durante un periodo di mia malattia e diedi l’ordine di rientrare ad Antiochia per organizzare una nuova campagna per l’anno seguente; molti soldati caddero per il clima torrido delle pianure mesopotamiche e viceversa per il clima rigido dei monti armeni. Nell’insieme le perdite furono pari a metà del contingente di partenza ma anche l’esercito sasanide ne lamentava molte; in pratica nell’unico scontro campale le mie truppe avevano perso ma nell’insieme la campagna poteva considerarsi vittoriosa seppure non contraddistinta da una espansione territoriale. Una prova indiretta è che i Sasanidi persero per i successivi tre-quattro anni la baldanzosa bellicosità che li aveva contraddistinti nel recente passato. Roma aveva quindi vinto, avevo pacificato la frontiera orientale e l’anno successivo avrei dato il colpo decisivo al nemico sasanide.” RIC 596 Sestertius Obv: IMPSEVALEXANDERAVG - Laureate bust right. Rev: PROFECTIOAVGVSTI Exe: SC - Severus Alexander riding horse right, holding spear; Victory to right, holding wreath and palm. 222-231 (Rome). La partenza da Roma per la campagna sasanide. RIC 628 Sestertius Obv: IMPALEXANDERPIVSAVG - Laureate, draped and cuirassed bust right. Rev: IOVIPROPVGNATORI - Jupiter standing right, aiming thunderbolt; S C across fields. 231 (Rome). - Potremmo parlare quasi di una “vittoria di Pirro” al contrario se ci permette. Se vittoria fu venne pagata a duro prezzo quindi, sappiamo che fonti scritte più tarde parlano di sua vittoria ma ci pare più credibile quanto Lei ci ha narrato e che riporta anche Erodiano, storico coevo ai fatti. E sappiamo che un fatto scombinò i suoi piani… “Stavo iniziando i preparativi per la campagna dell’anno successivo quando ricevetti un messaggero che mi avvisava che gli Alemanni avevano sfondato il limes germanico e stavano saccheggiando quelle terre, mettendo a rischio la stessa Italia. Dovetti quindi rientrare a Roma, dove rivendicai in Senato il successo della campagna e festeggiai con un trionfo e giochi. Nel frattempo l’esercito marciava verso l’Illirico e proprio ora mi sto accingo a raggiungerlo a Mogontiacum (Magonza). Lì ritroverò i reduci della campagna sasanide e le truppe more, osroe e partiche che avevo impiegato in Oriente.” RIC 243 Denarius Obv: IMPALEXANDERPIVSAVG - Laureate, draped and cuirassed bust right. Rev: LIBERALITASAVGV - Liberalitas standing left, holding coin counter and cornucopia. (Rome). La prova numismatica di un donativo al popolo, il quinto, che dovrebbe essere quello decretato al rientro dalla campagna numismatica. A questo punto dell’intervista Alessandro Severo si è fermato. La parola si è fatta interrotta; il tono di voce, prima alto e fiero, si è fatto dimesso. Con un gesto lesto si è rimesso la mascherina, forse per coprirsi il volto tirato e rattristato, ma i suoi occhi lucidi e umidi lo avevano svelato: stava piangendo. E qui abbiamo deciso di terminare la nostra “intervista impossibile” rispettando il suo dolore, la sua intimità. L’imperatore, si è alzato, ci ha salutato da buon romano con un fermo gesto della mano, ci ha ringraziato e se ne è andato, lasciando anche in noi un po' di tristezza pur nella consapevolezza di aver potuto raccontare una storia davvero unica e particolare.1 punto
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Buonasera,noto con immenso piacere che,come prevedevo,è andato tutto al meglio! Bene cosí,tra l'altro,quando si lavora bene , si raccolgono i meritati frutti,questo è il risultato?1 punto
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Ciao a prescindere da alcuni particolari come barba e iscrizioni, la moneta è coniata con una pressa moderna ma coniata, i campi sono troppo lisci e omogenei, non vi è traccia di espansione, ci sono un po' troppe fratture circonferenziali, e proprio solo a vederla lascia almeno a me molto perplesso. Silvio1 punto
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la mia Africa....(appunti di viaggio 2010) I miei dieci giorni in Sudafrica sono stati un sogno realizzato, un safari fotografico nella natura, a contatto con animali liberi di scorrazzare in un parco sterminato. Ho fotografato e filmato leoni e giraffe, elefanti e rinoceronti, gazzelle…e tanti altri abitanti di quella natura selvaggia. Il turismo non appariva invasivo e la popolazione era gentile e conscia dell’importanza del continuo flusso di visitatori che porta la preziosa valuta estera. Ho conosciuto sia le belle case dei bianchi sia le più modeste - ma decorose e ordinate - abitazioni dei neri. Il Sudafrica è, o meglio, era un esempio di convivenza tra la maggioranza di colore e una minoranza bianca che aveva saputo adattarsi alle circostanze. Il Paese è relativamente ricco ma deve far fronte a costanti flussi migratori dagli Stati vicini. Nonostante gli inviti alla prudenza, ricordo che con mia moglie ho raggiunto di sera e a piedi il Waterfront di Cape Town senza problemi. Abbiamo attraversato Johannesburg, che tutti definiscono molto pericolosa (molto peggio dell’ecuadoriana Guayaquil, per intenderci). Sicuramente quello della sicurezza è un problema globale e la polizia sudafricana, apparentemente efficiente e severa, cerca di fare del suo meglio per arginare la violenza e le rapine. La mia personale impressione è che in quegli anni il Paese rappresentava un esempio di convivenza civile cementata da grandi risorse naturali e da una forte capacità di integrare al meglio delle culture presenti laggiù. Resta il fatto che la democrazia è un sistema che è stato imposto a popolazioni abituate ad altre forme di governo, a gerarchie tribali in cui i rapporti di forza sono sempre stati governati da filtri ben diversi da quelli consolidati in Europa o in America. Ma il relativo benessere economico (benessere rispetto all’estrema povertà dell’Africa, intendo) di cui godono i sudafricani di ogni etnia e colore potrebbe venir meno se prevarrà la caccia al bianco, l’esproprio senza indennizzo delle terre coltivate dai contadini boeri. La situazione sta peggiorando di giorno in giorno. Molti coloni sono stati uccisi o privati di qualsiasi mezzo di sostentamento. L’Australia, gli USA e la Russia stanno offrendo terre ai perseguitati, consci che gli afrikaner saprebbero trarre sangue persino dalle rape.1 punto
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Buongiorno, non è proprio la mia materia, forse potresti cominciare a cercare Regno di Napoli, Giovanna e Ludovico di Taranto, denaro con gigli. Se non avrai risposte, nel pomeriggio guarderò sul CNI. HIRPINI1 punto
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Se può interessare in questa pagina ho cercato di catalogare tutte le varianti delle 500 lre. Se ne conoscete altre fatemi sapere! https://www.erroridiconiazione.com/500-lire/1 punto
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prova a confrontarlo ZECCHE ITALIANE FERMO - Francesco Sforza (1434-1446) - Picciolo - Nel campo le lettere M E S disposte a croce - R/ Croce tribolata - (MI g. 0,52) R Biaggi 737 BB+1 punto
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Il bambino accovacciato ai piedi della dea nella statua "Venere in bikini" è Eros, il dio dell’amore generato dalla dea stessa con Ares secondo un mito oppure con Zeus o Ermete secondo altri miti. Eros fu immaginato come un fanciullo o giovinetto alato, armato d’arco e di faretra piena di dardi infallibili che scaglia contro uomini e dei, infiammandoli di passione amorosa. I poeti poi gli diedero come compagni di giochi una folla di esseri simili, gli Eroti o Amorini. Eros fu venerato come simbolo dell’amicizia e dell’amore fra uomini e giovinetti specialmente nelle palestre. La sua figura appare anche in opere di poeti e filosofi: basti ricordare il Simposio di Platone e, nell’età alessandrina, la favola di Eros e Psiche. Afrodite era gelosa della bellezza di una donna mortale di nome Psiche. Chiese quindi a Eros di usare le sue frecce dorate per farla innamorare dell'uomo più brutto della terra. Eros accettò ma si innamorò egli stesso di Psiche (forse pungendosi inavvertitamente con una delle sue frecce). Afrodite rimase all’oscuro di ciò ed Eros visitò ogni notte Psiche in una caverna dove ebbero rapporti sessuali sempre al buio. Infatti Eros le chiese di non accendere mai una lampada poiché non voleva che lei sapesse chi egli fosse (avere le ali lo rendeva individuabile). Le due sorelle di Psiche, gelose della sua felicità, la convinsero a disubbidire al volere dell’amante e così una notte lei accese una lampada, riconoscendo Eros all'istante. Una goccia di olio bollente cadde sul petto dell’amante svegliandolo e facendolo fuggire. Nella disperata ricerca del perduto amore Psiche giunse al palazzo di Afrodite che come si rese conto che il figlio le aveva disubbidito, mossa dall'ira, sottopose la fanciulla a una serie di durissime prove che però Psiche riuscì a superare grazie all'aiuto di esseri divini. Eros intanto, in preda alla nostalgia, si mise alla ricerca dell'amata e, trovatala, chiede a Zeus il permesso di sposarla. Ottenutolo, i due si convolarono a nozze ed ebbero una figlia di nome Edonè, che in greco significa “piacere”. apollonia1 punto
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Che fare in un momento tragico come questo e voler dare comunque un segno tangibile a tutti ? Ce lo siamo chiesti più volte, i convegni dove di solito andavamo sono tutti chiusi, le conferenze non possibili e così ogni altro evento pubblico e lo saranno per un po’ credo, e allora bisogna fare di necessità virtù, comunicandolo con ogni mezzo disponibile sul mondo virtuale e tecnologico e poi consegnandolo nell’unico posto, a ora possibile, con tutte le avvertenze conosciute del caso. E’ un gesto forte, anche coraggioso, che vuole dare una indicazione che la numismatica comunque prosegue e proseguirà con quello che potremo e si potrà fare per tutti !1 punto
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Buon giorno a tutti, La mia Napoletana di oggi. 5 Tornesi 1798 Modulo Largo. Mi piace immaginare che sia una di quelle che sono state coniate su particole lisce di un Tondello da 8 Tornesi (con restrizione della particola di almeno 1mm). Così come riportato nel lavoro di Pietro @Rex Neap e riproposto da @gennydbmoney proprio nel post 307. Purtroppo ho solo queste foto al momento con me, dal vivo il colore è sul nocciola chiaro. ? Saluti Alberto1 punto
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Ciao Alberto, ti copio e posto la stessa moneta che ho in collezione da poco tempo. Avrei una domanda da porre a tutti Voi molto più esperti di me: "Come mai il 6 Tornesi 1799 ( peso: 16,48 -Diam: 36 ) è più grosso dell' 8 Tornesi 1797 ( peso:15,08 Diam: 32 )" ( questi sono i parametri delle mie monete) ? Grazie per le eventuali risposte ( avevo letto qualcosa in proposito sul Forum, ma non riesco a rintracciare la discussione ). Buona Serata, Beppe1 punto
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A proposito del dio Sole, volevo mostrarvi il mio ultimo acquisto, di solito colleziono solamente monete dell'Impero delle Gallie, questa volta però ho fatto un eccezione. Ho preso in prestito l'immagine dal sito della casa d'aste. La moneta non è in perfette condizioni, tuttavia il rovescio di questo antoniniano di Gallieno mi ha veramente colpito per la sua bellezza (opinione personale), in particolare il colore della patina che sfuma gradualmente.1 punto
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Ognuno ha i propri gusti e preferenze , c'è chi preferisce monete di minor qualità ma senza difetti perchè un foro per esempio impatta troppo sul giudizio così come ci sono persone, fra cui io, a cui non danno il minimo fastidio e non si fanno problemi a prendere monete con tali problematiche. Detto questo dire che sia stata pagata troppo è un'eresia , vero è che il 2 scudi non è moneta rara, ma in questa conservazione è veramente molto difficile da trovare .. se non avesse avuto il difetto ad ore 12 sarebbe un pezzo da 3000 €.1 punto
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.... quel ramo del lago di Como... banconota a dir poco spettacolare, a mio parere, una delle più belle di quel periodo. P.S. Vi confido di non averla in collezione, per questa banconota ho deciso di "svenarmi" per un sup/fds... vediamo1 punto
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