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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/01/20 in tutte le aree
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Complimenti a tutti per le monete condivise (a me piacciono tutte le Napoletane e in qualsiasi conservazione esse siano). Considero le Reimpresse le Napoletane più Napoletane che ci siano, e oggi vi faccio vedere la serie completa delle Piastre di Ferdinando II. 1832, 1847 e 1848.8 punti
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Buona Domenica. Oggi quadretto di Carlo III di Borbone, tutte quelle che fino ad ora son riuscito a portare e poi tenere in collezione, la strada per arrivare in fondo al progetto di raccogliere tutte le date è ancora luuuuunga...intanto ecco a voi ste 8 monete, che per una collezione modesta e senza tante risorse economiche come la mia, fanno la loro sporca figura, c'ho messo parecchio a trovarle con la giusta conservazione e pagandole bene, una piacevole caccia che non finisce mai. Buon pranzo per dopo gente...da me tra le varie, "polenta e osei" e tutti quel che ci va dietro, vino compreso . Saluti.6 punti
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Al rhum, sono grossi cioccolatini con tenero ripieno delicatamente liquoroso, di commovente squisitezza e golosità : al secolo, sono i cittadini abitanti di Mondovì, piccola città (22000 ab.) appunto ai bordi delle Langhe monregalesi . Antica terra dei Liguri Bagienni poi romanizzata, dopo il transito non di rado predatorio di Goti, Longobardi, Franchi, Saraceni, Signori e Vescovi vari, vede gli abitanti dell'antico borgo distrutto di Bredulum, con genti di Vico, Vasco e Carassone, raccogliersi sulla sommità di una scoscesa collina (595 m.s.l.m.) che si eleva, ben difendibile, dalla vallata del torrente Ellero e dalla circostante ampia pianura di oltre 150 m. più in basso . Fondatavi nel 1189 la nuova città di Mons Vici , pur attraverso alterne vicende, questa cresce rapidamente mutando il nome in Mons Regalis , nome conservato dagli attuali abitanti . Florida e per lungo tempo più grande dell'allora non grande Torino, ospita la prima Università nel Piemonte e nel 1472, 16 anni dopo che l'incisore di coni monetali Gutenberg stampa la sua Bibbia, il monregalese Baldassare Cordero stampa a sua volta, primo in Piemonte . La circolazione monetaria in Mons Regalis, anche per la buona floridezza durata fino al XVI sec. , è stata certamente cospicua e varia, anche se la città non ha mai battuto propria moneta . nota mi scuso con la Storia : oggi è giornata ancora apparentemente solatia ed i ricordi, dopo lontananze lunghe ed insistite, possono far apparire come Storia anche le storielle .4 punti
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Buongiorno a tutti, I Cavalli iniziano a piacermi e quando capita l'occasione di un pezzo leggibile e particolare lo metto in Collezione. Le foto sono del venditore. Come vi sembra?4 punti
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Ho il piacere di presentarvi il mio nuovo libro, dedicato all'iperinflazione che colpì la Germania nei primi anni Venti. Ho cercato di spiegare la vicenda in modo piuttosto semplice, stando attento a non cadere nei tecnicismi. Il numero contenuto di pagine (60) mi permette di venderlo ad un prezzo non troppo elevato. Lo si può acquistare su Amazon: https://www.amazon.it/dp/B08M253WJ6 DESCRIZIONE Perché non si possono stampare tutti i soldi che servono? L'iperinflazione che si abbatté sulla Germania nel 1923 fornisce la risposta a questa domanda. Dopo lo sganciamento del marco dall'oro e la sconfitta nella prima guerra mondiale, una serie di errori fatali fecero perdere il controllo alla banca centrale della Repubblica di Weimar. I prezzi corsero follemente e solo chi aveva investito in determinati modi salvò il proprio denaro. Le conseguenze furono pesanti e non si esaurirono in quei pochi mesi. Infatti l'iperinflazione fu decisiva per l'ascesa del nazismo. E oggi continua a influenzare la mentalità tedesca, con ripercussioni sulla politica monetaria europea. INDICE 1. L'origine del problema (1914-1920) - La guerra ripudia l'oro - Un risarcimento esorbitante 2. La catastrofe monetaria (1921-1923) - 1921-22: errori fatali - 1923: annus horribilis 3. La folle corsa dei prezzi - Fuori controllo - Una valanga di carta straccia - Scene di vita quotidiana 4. Azioni e oro: ancore di salvezza - Investimenti sbagliati - Le azioni - Oro e argento 5. Il ritorno alla normalità - Il rentenmark - Debiti pubblici e privati - Conseguenze di lungo termine3 punti
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Non ricordo di averlo mai postato, in tal caso mi scuso... Grano da 12 cavalli 1789, variante P.. °3 punti
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Buongiorno, vi presento questi due esemplari monetali provinciali dall'iconografia a rovescio particolare e che non rientra nella tradizione greco-ellenistica. PHRYGIA. Apameia. Philip I, 244-249. Pentassarion (Bronze, 36 mm, 22.45 g, 7 h), Aur. Alexander, archon for the second time. •AYT•K•IOYΛ•ΦIΛIΠΠOC•AVΓ• Laureate, draped and cuirassed bust of Philip I to right, seen from behind. Rev. ЄΠ M AYP AΛЄΞANΔP//OY B•APXI•AΠ/AMЄΩN• The story of Noah: on the right, half-length figures of Noah and his wife, in tunic and stola, standing left in square chest representing the Ark, inscribed NΩЄ and floating on waves; above to right, a seated bird; on the left, Noah and his wife standing left upon dry land, raising hands in supplication; above, a bird returning from land with olive branch in its talons. BMC 182. SNG von Aulock 8348 ( this coin ). Extremely rare and undoubtedly the finest known. A magnificent example of this tremendously important issue, beautifully struck on a broad flan and preserving incredible reverse details. Insignificant flan fault on the obverse and with some very minor flatness on the reverse, otherwise, nearly extremely fine. From a German collection, privately purchased in the 1980s, ex Auctiones 8, 27-28 June 1978, 445 (expertly cleaned since) and from the Hans von Aulock Collection. Text & Provenance Leu Numismatik 7 of 24 October 2020, lot: 1457. Estimate: 35.000 CHF; Starting price: 28.000 CHF; Price realized: 240.000 CHF. P.S.: Apameia was founded by the Seleukid King Antiochos I (281-261 BC) in honor of his mother Apame, the daughter of the Baktrian rebel Spitamenes and wife of Seleukos I. The city was home to a Jewish community, the ancestors of which were probably settled in the area by the Seleukid general Zeuxis, who deported 2,000 Jewish families from Babylon to Asia Minor at the behest of Antiochos III 'the Great' (223-187 BC) (Jos. Ant. XII, 3.4). It was long believed that the astonishing emergence of the story of Noah on 3rd century AD coins of the Phrygian Apameia grew out of a supposed Jewish character of the city, but the literary sources are extremely sparse, and the fact that no Jewish names and only a single Jewish inscription are known from the local necropolis urges caution. On the other hand, sources attesting a large early Christian community in Apameia are abundant: not only are Christian epitaphs numerous, but the bishop Julian of Apameia attested by Eusebios (Euseb. HE 5.16.17) proves that Christianity had gained a strong foothold in the city as early as the late 2nd century. The sudden appearance of Noah's Ark on the civic coinage of Apameia at a time when all sources point towards a growing influence of the Christian community in the area must thus, despite cultural overlapping, reflect the increasing importance of Christian traditions to a greater degree than those of a century-old local Jewish community. Apameia differentiated itself from other cities of the same name by its epithet ή Kίβωtός, literally 'the chest', a reference to its importance as a trading post. The fact that Noah's Ark was also known in Greek as Kίβωtός hence apparently led to a pseudo-etymological local myth, which proclaimed that the mountain behind the city was the true Mount Ararat, on which Noah's Ark landed after the flood. Our coin thus shows, on the right, Noah and his wife in the Ark - in the form of the locally enrooted ή Kίβωtός - and once more on the left, after the landing of the Ark on the Mount Ararat, with the land-seeking bird above holding an olive branch in its talons. It is the only Graeco-Roman coin type to show a scene from the bible and an incredibly important testimony to the history of the early Judeo-Christian communities in Asia Minor. Septimius Severus Æ 8 Assaria of Apameia, Phrygia. AD 193-211. AVT K Λ CЄΠT CЄOVHPOC ΠЄP, laureate, draped and cuirassed bust right, seen from behind / ЄΠI AΓΩNOΘE TO V APTEMAΓ APAMEΩN, representation of the story of Noah: to right, upper parts to waist, tunicate and stolate respectively, of Noah and his wife, latter also veiled, seen standing left in enclosing square chest (Lat., arca; Gr. kibotos) floating on waves, inscribed with NΩE and with raised lid, on which perches a dove(?) facing left; to left, standing figures as above but full-length, of Noah and spouse raising right hands in salutation and gazing upwards at dove flying right above them, grasping olive-branch in claws. Head, Historian Numorum, p. 667, 313; Lanz sale 150, 2010, 330 (same obverse die). 16.97g, 35mm, 12h. Very Fine; light bend in flan at 8 o'clock obv. Extremely Rare. From the collection of V.B., United Kingdom. Text & Provenance: Roma Numismatics Limited Auction XV of 05.04.2018, lot: 584. Estimate: 7.500 GGP; Price realized: 34.000 GBP. P.S.: This reverse depiction of the Noah and the Ark saga is the only event recorded in the Old Testament to be commemorated on an ancient coin and is unique to Apameia, Phrygia. Founded by Antiochus I in 270 BC, the city was well located at the source of the Maeander and the central point from which many trade routes were accessed. Goods arriving from the caravan routes in the east were purchased in bulk by the city's merchants and repackaged into kibotoi (chests) to be forwarded to other ports. The distinctive wooden shipping crates became the symbol of the city's economic activity and eventually the city was known by the nickname 'ή Kίβωtός' (the chest). A local myth claimed, perhaps by the large Jewish community living within the city, that the mountain situated behind the city was Ararat, the place where Noah's ark (ή Kίβωtός) rested after the deluge. The depiction of Noah and his wife standing within an Apamean kibotos floating above water and inscribed 'NΩE' (Noah) is a visual representation of the connection between the Old Testament parable and the city itself. This reverse type provides visual evidence for the double meaning of the city nickname 'ή Kίβωtός' as both chest and ark. The acceptance of this Jewish tradition by the city of Apameia and its portrayal on the coins can be seen within the context of the city's relatively recent foundation. Paul R. Trebilco has argued that the association between Apameia's nickname and the Noah's ark saga gave the city a foundation story with ancient significance, something it had previously lacked (Jewish Communities in Asia Minor, 2006), endowing it with famous ancestors and evoking commercial importance. Saluti Illyricum3 punti
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Buongiorno. Segnalo la pubblicazione del volume "LA MONETA NAPOLETANA DEI RE DI SPAGNA NEL PERIODO 1503 - 1680" di Pietro Magliocca, Ed. Nomisma. Un tassello importante che si aggiunge alla bibliografia del Regno di Napoli. Può essere già ordinato al seguente link; https://nomisma.bidinside.com/it/sitem/8036/pietro-magliocca-la-moneta-napoletana-dei-/3 punti
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Buongiorno a tutti, per me è una correzione di O su L, in pratica hanno punzonato la L saltando la O, poi hanno corretto punzonando la O sulla L...3 punti
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Non saprei dire se si tratta di un gadget o meno, per adesso penserei di no. Tanto per capire di quale tipologia monetale stiamo parlando: L'immagine è presa dal Poey D'Avant, decisamente la pubblicazione non è recentissima (1860) ma la moneta in oggetto non si trova. L'iscrizione del dritto sembra qualcosa tipo: ? PRC ARCH EPISC OPVS dove il ? (I? T?) potrebbe indicare chi ha emesso la moneta. Servirebbe qualcuno che ha pubblicazioni aggiornate su Arles o conoscenze in merito. Nel frattempo chiederei, per favore, di spostare la discussione su Altre Monete Medievali.2 punti
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1 Pengo 1927 Ungheria con patina arcobaleno sullo stemma purtroppo non fotografabile. Argento 0.640, 18.000.000 pezzi coniati. 1 euro da ciotola.2 punti
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Ciao a tutti, mi complimento con @gennydbmoneyper aver iniziato questa discussione, e ringrazio @Mircodimarta per averla riproposta, (grazie anche per l'articolo di Lula) ho letto con piacere i post precedenti, tutte belle monete, esemplari di grande fascino. Ne ho qualcuno in collezione, li avevo fermi da anni nei vassoi, grazie al Forum li sto rivalutando, ne ho già postato qualcuno in altre discussioni, ma li ripropongo volentieri in questa discussione che ritengo ad Hoc. Sono fuori casa, inizio nel postare qualche foto che ho sul cellulare, per fortuna ho anche nel block note I dati ponderali.. ? Eccone uno.. Sestino Johanna e Carlo Diametro 18mm. Peso g. 1,50 Saluti Alberto2 punti
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Mi permetto di pubblicare questo articolo di Raffaele Iula. Raffaele_Iula_Alcune_tracce_di_legittima.pdf2 punti
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Aggiungo anche questa immagine che mi sembra molto bella coi magnifici 7 ...ma non scorderei anche le pubblicazioni del Catalogo delle monete della zecca di Milano in Ambrosiana e gli atti pubblicati del Convegno Res Nummariae Mediolanenses...2 punti
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Un mezzo sestino con corona radiata e globetti nella croce, per non parlare della poca raffinetazza di conio, il che mi ha indotto ad ipotizzare un falso d'epoca.2 punti
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Buongiorno a tutti e buon inizio settimana ☕. La mia Napoletana di oggi è : 6 Tornesi 1800 Ferdinando IV Saluti Alberto2 punti
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Due persone guardano la vetrina di un negozio di numismatica, sopra l'unico ripiano ci sono solamente: un dollaro Morgan del 1886 a 30€, uno del 1887 a 40€ ed uno del 1888 a 50€. Il primo entra ed indicando la vetrina posa una banconota da 50€ sul bancone, il gestore gli chiede quale data volesse, l'uomo sceglie quella del 1887, prende la bustina con la moneta il resto e se ne va. Entra la seconda persona ed indicando la vetrina mette anche lui 50€ sul bancone. Il gestore senza chiedere nulla gli mette in una bustina il dollaro del 1888 e prende i soldi. Come ha fatto a sapere che quell'uomo voleva proprio quel dollaro del 1888? mistero…. Macchè! è solo un indovinello ed ha una soluzione logica, a voi scoprirla1 punto
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Ciao, da quello che ne so io la galea, priva di cabina per il comandante per cui militare solitamente viene considerata come affermazione del controllo dei mari (del Nord). Come sopra, The boat shown on this coin is probably a navis lusoria. Here's a translation by Lars Rutten from a comment by a German auction house: "The naves lusoriae were introduced around mid 3. Century AD. Those slim and flat boats were used by the Roman river flotillas until the late Roman period and were of substantial military significance. Iulianus II. Apostata, for example, managed to get his 3000 men from Ulm to Sirmium within just eleven days (during the Civil War against Constantius II.) — which means that, assuming one boat carried thirty oarsmen and twenty additional men, the emperor used 60 naves lusoriae. One of the biggest advantages of this type of boat was that it could be manned with regular land troops. On the basis of naves lusoriae that were found in Mainz, the University of Regensburg recreated a lusoria, see Ferkel/Konen/Schäfer, Navis Lusoria. Ein Römerschiff in Regensburg, St. Katharinen 2004. Postumus propagated this type of boat in an extensive way on his coins. https://www.forumancientcoins.com/moonmoth/coins/postumus_011.html Al pari delle emissioni con la personificazione del Reno e di Serapide (entrambe con la navis lusoria). Ciao Illyricum1 punto
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DE GREGE EPICURI Se posso dire la mia: Manzù questa volta se l'è cavata con poco. Quanto al rovescio, è prettamente burocratico.1 punto
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Il codice penale del 1819 del Regno delle Due Sicilie non lascia dubbi:1 punto
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Ciao @sandokan una era in vendita sulla baia con questo astuccio.1 punto
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Saluti Alberto Concordo....e la "colpa" è la vostra? Avendo vissuto per un po la vostra cittá di Napoli,ancor di piú?1 punto
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Personalmente posso capire i commenti di tutti gli utenti che sono intervenuti(per chiarire meglio il mio pensiero se qualcun' altro avesse postato le mie stesse pessime foto anch'io avrei detto spl o anche bb ) ma vi assicuro che dal vivo questa moneta è tutt'altra cosa. Per il mio modesto e personale giudizio (lo dico vedendo la moneta dal vivo e con tutte le luci e posizioni immaginabili) è meglio di spl ma io non sono un perito anche se a forza di vedere foto(di monete e non di altro genere LOL) in questo sito ho fatto un pò di esperienza.Comunque a breve posterò una moneta più complessa il 100 lire 1972/ al quale nessuno sa dirmi se è vera o patacca (e spero in qualcuno di voi più esperto del sottoscritto)1 punto
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Ciao, sembra leggersi Leticia come nel caso del sestino napoletano di Giovanna e Carlo. Saluti Eliodoro1 punto
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Aggiungo il mio secondo Sestino di Giovanna e Carlo, da me erroneamente classificato come mezzo Sestino. ?1 punto
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veramente bello , puliti i sedimenti ha una bella patina verde, particolare per la i di regni in posizione orizzontale1 punto
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AUTOMOBILISTA, SE IL SONNO TI ASSILLA, FERMATI Buona notte da Stilicho1 punto
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Fusione è fusione sull'antico non saprei,non avrebbe avuto senso provare a farla circolare, nessuno l'avrebbe presa più il rischio della "forca" e per non sprecare metallo il falsario l'avrebbe rifusa cercando di farla meglio. In molti si e si sono divertiti a rifare delle monete in casa forse è una di queste. Mi da questa senzione non vedendo segno d'usura da circolazione.?1 punto
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Non mi sembra utile; comunque sull’aureo di Bruto ce n’è anche una nella sezione repubblicane1 punto
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Ottima osservazione di Numa numa. Al limite, se è farlocco il pedigree, ciò non significa automaticamente che sia un aureo falso. Il vero problema per un commerciante, con le monete antiche allo stato attuale di notevole importanza, è di poterle esportare senza rogne, che possono comparire con una moneta di ritrovamento abbastanza recente. I denari EID MAR di Bruto provengono per la quasi totalità dalla Grecia, che ha una normativa legale molto rigorosa, quasi più di quella italiana. Ovviamente servono prove che sia stato effettivamente trovato nel sottosuolo greco (o anche della vicina Turchia, che ha pure essa una normativa molto severa) per poter accampare diritti, che furono invece esercitati alcuni anni fa per un denario EID MAR di buona conservazione, che fu sequestrato in GB presso la locale sede di CNG, seguendo le mosse di un noto trafficante e il Governo greco vinse la causa presso il tribunale competente di Londra e ora il denario riposa nel medagliere del Museo archeologico di Atene.1 punto
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La risposta ad un problema di questo tipo si può ottenere in generale risolvendo un sistema di due equazioni in due incognite. Sia A il costo della moneta e B quello della confezione meno bella. Si ha: 1) A + B = 8.75 2) A + 2B = 10 Dalla 1) B = 8.75 – A. Sostituendo in 2) si ha A + 2(8.75 – A) = 10, da cui A = 17.5 – 10 = 7.5. Quindi la medaglia sciolta costa 7.5 €, mentre le due confezioni costano rispettivamente 1.25 € e 2.5 €. In questo caso si arriva facilmente alla soluzione anche in modo meno formale: la differenza tra 10 € e 8.75 €, ovvero 1.25 €, è il costo aggiuntivo della confezione ‘bella’. Costando questa il doppio della confezione più semplice, si ottengono i costi delle due confezioni e di conseguenza il costo della medaglia.1 punto
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Buonasera a tutti, in attesa di sviluppi sui post precedenti, posto. ? Grano Filippo IV 1633 Con un bel simbolo davanti al busto. Stranamente una mia vicereale con data quasi tutta leggibile. Cosa ne pensate? Saluti Alberto1 punto
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DE GREGE EPICURI Credo Aineia, penisola Calcidica, tetrobolo con testa di Enea. Periodo arcaico. In effetti, c'è anche sul Greek Coins di Sear! (se poi è lui). Ma la persona così sapiente che ti ha scritto potrebbe proporli lui stesso, gli indovinelli!1 punto
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Buongiorno, sono completamente d'accordo: si dovrebbe coltivare la propria passione numismatica senza fini speculativi. A tal proposito si può anche aggiungere che si può coltivarla senza effettuare alcun acquisto. Senza essere collezionisti insomma. Certamente si è numismatici in proporzione a quanto si studia e non a quanto si raccoglie. Quando, come nel mio caso, la passione è alimentata "anche" dal desiderio di possesso e, purtroppo, le risorse sono limitate, occorre farsi i conti in tasca. Mi piacerebbe non tenere conto delle spese e fregarmene dell'evoluzione del mercato. Invidio molto chi può permetterselo. Sono contento per loro, io non posso permettermelo. Quando non posso permettermi un pezzo che desidero desisto dall'acquisto e mi accontento di studiarlo cercando di tenerlo in mano ogni volta che ne ho occasione. Se mi posso permettere un determinato pezzo lo acquisto, con la parsimonia che caratterizza la mia situazione economica e almeno con la "speranza" di non sottrarre risorse alla mia famiglia. Se non ho questa speranza. Se ho la consapevolezza che un domani non otterrò una cifra almeno vicina a quanto speso, non procedo all'acquisto. Non me lo posso permettere. La mia famiglia, i miei doveri verso di essa, mi portano a lasciar perdere. Quindi, tirando le somme, la numismatica è una passione sicuramente scevra dalla speculazione. Il collezionismo non per tutti può esserlo. Per qualche fortunato si, non per tutti. Proprio per questo, quando si è nella situazione sopra descritta e si è digiuni o neofiti, il mio consiglio è quello di acquistare monete al prezzo del fino contenuto. Col tempo si saprà apprezzare la qualità e sostituire quanto acquistato in precedenza senza spreco di risorse. Comprare monete può essere un modo per mettere via i soldi. Non porta a guadagnare ma almeno può essere un modo di accantonare risorse alimentando quella passione di cui si parlava in precedenza. Almeno questo è il mio pensiero dettato dalla mia situazione. Altri la penseranno diversamente, anche perché vivono situazioni differenti. Buon pomeriggio.1 punto
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Ciao a tutti, vi aggiorno finalmente sui risultati della mia ricerca! Mi sono laureato qualche settimana fa con il massimo dei voti, devo ringraziare il Forum e tutti coloro che hanno preso parte al questionario per questo risultato. Sono riuscito a raggiungere un sample di 74 questionari completi grazie alle vostre risposte e alle risposte di altri collezionisti – soprattutto di arte contemporanea e di militaria. Il sample su cui ho basato la ricerca è abbastanza ristretto, ma mi ha permesso di creare una mappa cognitiva dei collezionisti, provando a spiegare come siano collegate le diverse motivazioni alla base del collezionismo. La tesi è in inglese ma appena avrò un momento libero proverò a creare un report in italiano (fortunatamente ho trovato subito un lavoro presso una casa d'aste – in realtà è uno stage, ma si spera diventerà un lavoro a breve...). Allego lo schema riassuntivo della ricerca e proverò ad allegare il testo completo se qualcuno di voi avrà interesse a sfogliare la ricerca. Vi ringrazio ancora moltissimo. Daniele1 punto
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Confesso, sono un amante delle cartoline! Ho cominciato per gioco, con quello che è stato il primo fenomeno mediatico italiano in ambito cartoline, cioè le cartoline pubblicitarie per la sottoscrizione del "prestito di guerra". Senza tediare tutti con questa particolare collezione, alcune cartoline le ho inserite in un mio sito. Se a qualcuno interessa l'argomento, trova qualche cartolina (e parecchia storia) qui: http://www.rocchi.org/prestiti/prestiti.htm Colleziono anche cartoline militari fino al 1945. Qui puoi vedere alcuni cataloghi di cartoline (ma mancano cataloghi di paesaggistiche perchè sono abbastanza al di fuori dai miei interessi). I cataloghi colorati sulla sinistra sono di Arrasich (e molti li puoi ancora trovare su Ebay, venduti da Millecartoline), e sono divisi per tipologia, mentre quelli scuri sono editi dallo Stato Maggiore dell'Esercito e riguardano cartoline "istituzionali", come le reggimentali, o i prestiti di guerra....1 punto
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Buonasera a tutti, nuovo arrivato in Collezione Litra68. Cavalluccio Aquilano Mi è piaciuto per tre motivi. Ritratto di Ferdinando Scritta RENGNI Ribattuto per le leggende al diritto e al rovescio oppure scivolamento di conio? Cosa ne pensate? Saluti Alberto1 punto
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grazie mille a @Artax per aver aperto questa discussione e a @fagiolino per il catalogo! seguo la discussione dato che il mondo della monetazione islamica mi affascina, e un giorno lo dovrò affrontare/approfondire in merito ai ritrovamenti di monete islamiche in Sardegna... quasi uniche testimoni di un lungo periodo in cui la Sardegna "sparì" dalla Storia. per tentare di dare un contributo, condivido con voi questa esposizione delle monete islamiche nella collezione di VEIII, ovviamente con grande attenzione alla Sicilia, che ho trovato sul web: https://www.numismaticadellostato.it/pns-pdf/materiali/BdNonline_Materiali_35_2015.pdf1 punto
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