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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/07/20 in tutte le aree

  1. Vi ringrazio per i complimenti. Da circa vent'anni colleziono con costanza monete e mi sono appassionato soprattutto a quelle napoletane. Collezionavo già prima, ma in modo altalenante. Sinceramente ho seguito meglio il periodo borbonico, ma di tanto in tanto ho aggiunto alla collezione anche qualche pezzo dei periodi precedenti. Il Vicereame mi affascina, ma non mi ritengo un collezionista avanzato per questo periodo storico. Aspetto di ricevere il libro di Pietro Magliocca per approfondire. Come ho già detto in un'altra sezione, mi affascina la moneta del popolo, quindi, per quanto riguarda il Vicereame, ho preferito acquistare monete in rame o in argento fino al tarì ed ho trascurato i nominali più alti. Credo di avere una moneta abbastanza rara che posto con piacere. E' un Carlino di Carlo V M.I.R. 146
    5 punti
  2. Sono del Noe 23, che ha come caratteristica proprio questo sfondamento del conio a h 9, in vari stadi... però il secondo e il quarto degli esemplari che hai postato sono sicuramente falsi ( basta una attenta analisi differenziale dei vari particolari per rendersene conto, al di là dell'aspetto) . Avendone fatto uno studio attento a titolo personale, posso anche aggiungere che non sono falsi recenti, ma risalgono all'inizio del secolo scorso ! Un cordiale saluto, Enrico P.S. per i FALSI allego l'esemplare asta Egger del 1912, Coll. Prowe n.238. Ai miei conti odierni poco meno della metà degli esemplari passati in aste nel tempo sono falsi, e passati in quasi tutte le case d'asta, minori e maggiori.
    5 punti
  3. Cari Amici Lamonetiani, mi capita spesso di copiare l'amico Alberto, ma sono sicuro che non si incavolerà ?. Posto anch'io un Tarì/20 Grana di Francesco II°. Franceschiello mi ha sempre ispirato tenerezza, come un Cavaliere medioevale disarcionato e triste nel momento della sconfitta. Sicuramente è stato l'uomo sbagliato nel momento sbagliato. O forse, più realisticamente, era già tutto scritto. In ogni caso i suoi ritratti rappresentano la dignità di una persona romantica e malinconica, che ben sapeva che l'orologio della Storia non poteva essere portato indietro agli antichi splendori. La moneta è stata comperata da un Caro Amico che Ringrazio e spero vi piaccia. Saluti a Tutti, Beppe
    5 punti
  4. A proposito di date errate...che mi dite di questa? A causa della ribattitura 15575 M.I.R. 182/8, giusto?
    4 punti
  5. Ciao @Archestrato La moneta è assolutamente autentica, in molti punti esiste ancora la prima pelle dell 'argento,chi l' ha considerata falsa ha commesso un errore grossolano. Credo che sia la stessa moneta del catalogo e che parecchi particolari siano meno netti e più soft del calco per i depositi di ossido e sporcizia che si sono formati in quasi un secolo I calchi in genere erano fatti in maniera molto precisa riproducendo tutti i particolari,pertanto,suppongo che le due tacche siano posteriori al calco soprattutto perché i saggi in antichità venivano effettuati con lo scalpello e nella quasi totalità dei casi intaccavano, deformando anche l'altro lato della moneta,qui invece è integro, inoltre le tacche sono quasi simili,di dimensioni ridotte e troppo lineari e precise come se fossero state fatte con un seghetto o attrezzo simile. Probabilmente per incompetenza chi ha eseguito posteriormente questi saggi ha cercato di capire la natura del metallo oppure l'autenticità della moneta.
    4 punti
  6. Ho avuto l'occasione di muovermi ed ho recuperato le monete in questione che vi posto qui sotto. Nella prima coppia, come potete vedere, praticamente non è possibile notare alcuna differenza fra i due conii se non il colore che - attenzione - è, in realtà al contrario di quello che è la verità. Ovvero: la moneta autentica appare più scura (anziché chiara) per il semplice motivo che, essendo opaca, riflette meno la luce ingannando l'obiettivo. Risolutivo appare, invece, osservare il C/: più radi e sottili le lineette in rilievo nella vera, più spessi e ravvicinati nella falsa. Vi aggiungo anche quest'altra coppia: anche qui la moneta autentica - non è lo stesso esemplare - appare più scura (per il motivo detto sopra), mentre il falso è più grossolano. La moneta falsa appare ancora più chiara, probabilmente questa è in Alluminio puro (come le lattine delle bibite) e i rilievi sono meno definiti e precisi. il C/ presenta un tentativo di creare una zigrinatura più sottile, ma il risultato è mal riuscito e la godronatura è irregolare ed anche il peso ne risente.
    4 punti
  7. Infatti. Sapevo che Andrea non me la lasciava passare liscia?. Infatti è grosso imatativo di Martino Zaccaria (--- 1345) zecca di Scio. I 2 particolari sono la D fatta con una O e le 2 linee in modo che sembri una stella cometa ed lo scudo sulla bandiera. La moneta viene citata sul nostro catalogo come R3 ma ci sono solo 2 vendite su acsearch una del 2007 ed una del 2008 e la foto di cui sopra viene dal lavoro del Mazarakis sui "Zaccaria e Della Volta" ed è la stessa del nostro catalogo (Munzen und Medaillen 1965. A mio modo di vedere è un livello di rarità più alta.
    3 punti
  8. Ciao Enrico. Ben tornato........concordo quando scrivi e allego un confronto con l'originale.
    3 punti
  9. Diciamo che il copyright del titolo " Aragonesi che passione" ce l'ha proprio @dareios it, fu proprio lui che, nel 2017, iniziò la fortunata discussione :" Cavalli...che passione!" L'ultimo carlino aragonese che si rifà ai gigliati fu emesso da Ferdinando I d'Aragona, questo ha la sigla P
    3 punti
  10. Taglio: 2 euro cc Nazione: Lituania Anno: 2018B Tiratura: 488.000 Condizioni: SPL+ Città: Milano Note: NEWS!!!
    3 punti
  11. La mia Napoletana di oggi è un 9 Cavalli 1789. Variante nel rovescio : C piccola.
    2 punti
  12. A prima vista sembra una coniazione legittima del Noe 26 anche come conio.... il peso per quanto un po' calante non è impossibile, tenendo presente che sembra abbastanza corroso e cristallizzato, quindi con perdita di materiale e conseguentemente di peso ( che può essere anche notevole, anche nell'ordine di 1/1,5 grammi).... le macchie scure a cui si allude in foto non sono con certezza riportabili ( da foto) a materiale da suberatura... Il peso specifico, data la corrosione/ cristallizzazione e porosità, è ragionevole che differisca di qualche punto percentuale dal materiale puro, risultando meno materiale per unità di volume, quindi più leggero... In conclusione senza una visione dal vivo è impossibile dire se sia effettivamente suberato, non avendo nessuna chiara evidenza in questo senso, come le tipiche sfogliature sui rilievi più alti o i prodotti di corrosione verde/rossiccio/marrone del rame in bella vista. La mia sensazione è che non sia suberato, ma rimane una sensazione senza poterlo visionare... Un cordiale saluto, Enrico P.S. Sono al momento fuori sede e non ho con me tutta la mia documentazione fotografica... quindi mi riservo di rivalutare più avanti
    2 punti
  13. 2 punti
  14. Cari amici, riporto in alto questa discussione per mostrarvi l'ultima arrivata. Lo faccio perchè la prima impressione guardando con aria superficiale (mea culpa, mea grandissima culpa) era che si trattasse di un grosso tosato del caro Soranzo (1312-1328). Ed invece le monete devono essere guardate con attenzione, TUTTE. 2 i particolari che non mi tornavano ed una volta messi a fuoco potete immaginare le esclamazioni profferite. La monetina che pesa gr. 1,45 e misura mm. 18 è la seguente: Posso assicurarvi che non sono diventato pazzo di colpo, anzi tutt'altro e questa che vedete mi fa ricordare il nostro @ak72 con il suo grosso tosato che forse è del Giovanni Gradenigo o forse no, non avendone la certezza assoluta (mannaggia). Caro Andrea non sai quanto ti ho pensato in questi giorni di attesa (forse ti saranno fischiate anche le orecchie). Per mia fortuna invece con i 2 particolari evidentissimi ho ricostruito la legenda e posso dirvi che se le chiusure per covid sono tutte così ben vengano (essendo questa la 2a moneta di sicura rarità che trovo)??. A parte gli scherzi spero che finisca presto. E voi riuscite a dirmi cosa ho portato a casa? Tranquilli che non vi tengo sulle spine a lungo anche perchè i pataccari (vero @DOGE82 e @Bassi22 ) mi mettono sulla graticola. Agli altri tra cui @gigetto13 @mfalier @417sonia @Arka auguro di non diventare strabici.? Buona serata a tutti quanti. P.s. a tempo debito farò seguire la discussione, nella sezione di competenza di questa fantastica moneta.
    2 punti
  15. Complimentandomi sia con @ggioggio, sia con @Rocco68, per le loro bellissime e rare monete, mi permetto di postare un 9 Cavalli che penso sia un modello base, pure bruttino, ma che mi piace pensare in quante mani sia passato. Buona Serata, Beppe
    2 punti
  16. Posto anch'io il mio Denaro Regale
    2 punti
  17. Il falso d'epoca si distingue essenzialmente per lo scopo che sta dietro la sua produzione: circolare come se fosse una moneta reale, pur non avendone il valore e il corrispettivo intrinseco. Il falso moderno è invece prodotto per frodare i collezionisti. Pertanto mentre questi ultimi sono in genere ben fatti e tendono ad avere caratteristiche ben definite in rapporto al tipo di falsificazione (coniazione, presso-fusione, microfusione, copie galvaniche ecc.) e a riguardare determinate monete che "valgono" la spesa che sta dietro al lavoro del falsario, il falso coevo è più dozzinale, utilizza metalli poveri (nel periodo monarchico in genere metallo bianco, cioè leghe di stagno e zinco), ha un peso che si discosta sensibilmente dall'originale (in genere sotto-peso) e porta i segni di una circolazione prolungata e quelli che il tempo ha causato a carico dei metalli costituenti che tendono ad ossidarsi rapidamente attribuendo alla moneta caratteristiche che non ingannerebbero più neppure un "orbo". Ovviamente quanto sopra vale in quanto i 'falsi d'epoca' sono ricercati poco o per nulla dai collezionisti (e solo da un esiguo numero di "specialisti") proprio in virtù della loro "scarsa piacevolezza". Se il mercato si allargasse ed i prezzi salissero allora si dovrebbero temere i "falsi falsi-d'epoca" che sarebbero pressochè irriconoscibili dato che anche oggi la loro identificazione è frutto di un processo di esclusione (non possono essere falsi per frodare i collezionisti, dunque sono verosimilmente falsi d'epoca). Ancora un'osservazione che segue la logica sopra-esposta: un falso in metallo nobile di una moneta del medesimo metallo (oro, argento, talora platino) non può che essere un falso per frodare i collezionisti (cioè moderno) e mai un falso d'epoca!
    2 punti
  18. Ecco le mie: 1834 e 1862
    2 punti
  19. Trovato! Arcibisavolo di Gérard Depardieu? apollonia
    2 punti
  20. Grazie Skubydu, la penso anche io allo stesso modo. Anche perchè mi sono avvicinato al mondo della numismatica attraverso il primario interesse per la storia dei luoghi e delle culture della meravigliosa terra che è la Sicilia. Quindi accetto volentieri il consiglio e se avete libri da consigliare (di quelli che non possono mancare nella propria libreria) indicatemeli!! Grazie a tutti
    2 punti
  21. Permettetemi un passo indietro e parlare di una moneta che secondo me è tra le più belle battute da Carlo I d’Angiò nel periodo anteriforma. Parlo del reale, una moneta d’oro che andò a sostituire l’augustale battuto in epoca sveva. La circolazione dell’augustale in epoca angioina fu poco tollerata e a partire dal 5 novembre 1266, almeno ufficialmente, ne fu decretata la cessazione e la sostituzione con il reale: per Regnum nostrum Sicilie augustales, medii augustales et tareni nullatenus expendantur, set cassatis eisdem de novo in siclis nostris Brundusii et Messane regales, medii regales et tareni laborari et cudi et per dictum Regnum expendi debeant in futurum. Scambiato al pezzo (e non a peso) per un controvalore di 7 tarì e ½ (et regalis quilibet pro tarenis septem et medio) doveva avere un peso di circa 5.34 grammi con una lega d’oro pari a 20 carati e mezzo. Battuto assieme al rarissimo ½ reale dal controvalore di 3 tarì e 15 grana (et medius regalis pro tarenis tribus granis quindecim), andarono a sostituire alla pari, l’augustale ed il ½ augustale. Una moneta superba ma destinata a vita breve. La necessaria riforma monetaria era ormai alle porte. Da Numismatica Ars Classica NAC AG, Asta 89, lotto 669
    2 punti
  22. Ciao @ventugenova90, ho confrontato il mio esemplare e al rovescio presenta differenze con il tuo.
    2 punti
  23. I gigliati di Roberto furono imitati un po dappertutto, è cosa nota. Ma anche gli aragonesi che successero sul trono di Napoli imitarono la stessa immagine del diritto del gigliato, sul rovescio del loro carlino. Non so se qualcuno ha fatto caso a questo carlino passato in un'asta tedesca di Alfonso I d'Aragona, tra l'altro catalogato male per la zecca di Napoli. Non c'entra niente con gli angioini ma è troppo bello e carico di storia per non mostrarlo. Poi magari se qualcuno apre una discussione tipo "aragonesi che passione", ne potremmo parlare li e spiegare anche perchè molti carlini aquilani furono mutilati dell'aquiletta nel campo.
    2 punti
  24. Come ha detto Nikita, certo che lo ha un fascino, almeno per me e per coloro che che apprezzano i monili etnici. Questo è stato creato con una tecnica particolarmente rozza : in Marocco (ma anche in altri Paesi del Nord Africa) ci sono degli orafi che lavorano anche per strada, creando monili sotto gli occhi dell'acquirente e alcuni di loro anche molto bravi. Questo non le era, ma non diminuisce per chi lo apprezza il fascino dell'oggetto : la moneta è sconciata e di per sé non vale più nulla ma il monile può incontrare sicuramente un interesse in un mercato di nicchia e quindi ha anche un valore : personalmente al collo ho portato anche di peggio ! Buona serata, Devi21. @Devi21
    1 punto
  25. Lampedusa La moneta è già apparsa qui in una discussione:
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  26. Essendo le monete di diametro diverso, occorrerebbero diverse fustellatrici, e proprio del diametro preciso. Io ho creato dei mini-album con le custodie dei CD, in cui ho messo un cartoncino di misura ed i fori li ho fatti con un cutter a compasso, che si trova a una decina di euro. Con un semplice programma di grafica puoi crearti la copertina e all'interno hai una paginetta per le note. Se il foro non viene preciso, ma con qualche sbavatura, potrai rifinire il cartone con una limetta per le unghie.
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  27. Ora ci siamo! il talona, rispetto tutte le altre valute del quiz non esiste più.
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  28. Senza dita é ancora più rara..?
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  29. Questo 5 Tornesi 1833 con taglio Obliquo e stella a 6?! La conservazione non è il massimo ma non se ne vedono molte in circolazione,o no? Scusate le foto,in mano è un pochino meglio.
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  30. Sono d’accordo. Il consiglio che mi sento di dare è di acquistare - anche gradualmente - tre testi di qualità sulla monetazione greca (non solo siciliana, ma quest’ultima occupa una porzione rilevante nei testi): - Ancient Greek Coins, di G.K. Jenkins (prenderei edizione più recente) - testo overview scritto da un mostro sacro della numismatica greca. Anche illustrato, e leggibile da chiunque abbia interesse e sappia leggere un po’ d’inglese. Introduttorio e ben fatto - Greek Coins, di Kraay e Hirmer - testo di qualità e illustrazioni superbe. Formato grande. Se non ci si innamora di numismatica greca con questo testo, per le stupende foto, non c’è più niente da tentare... - Archaic and Classical Greek Coins, di Kraay - questo è un testo di overview come il primo ma con approfondimento e rigore strettamente numismatico maggiore. Diciamo che il primo è un filo divulgativo Sono anche testi che mettono in relazione le varie aree e periodi della monetazione greca e della relativa storia, oltre che approfondire temi generali sempre utili (tecniche di datazione, produzione, hoard, bibliografia specialistica per le zecche...) Dopo questi, la numismatica greca siciliana si studia con i corpora dedicati alle zecche di interesse, con gli hoard pubblicati (bellissimo il Randazzo, anche come testo numismatico), con gli articoli specialistici, con i cataloghi delle belle collezioni formate con pazienza... Emilio Siculo
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  31. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: Diametro: Metallo Presunto: questa è la seconda foto
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  32. CONFESSIONI DI UN TEPPISTA Non tutti son capaci di cantare E non a tutti è dato di cadere Come una mela, verso i piedi altrui. È questa la più grande confessione Che mai teppista possa confidarvi. Io porto di mia voglia spettinata la testa, Lume a petrolio sopra le mie spalle. Mi piace nella tenebra schiarire Lo spoglio autunno delle anime vostre... (Sergej Esenin)
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  33. Ciao Devi21, Tantissime monete sono state usate nel tempo e in tanti Paesi come ciondoli, ma su questa l'orafo o chi per lui ha operato con singolare imperizia, sconciandola : personalmente non la vorrei neppure come ciondolo da appendere da qualche parte. Come moneta da collezione, come già detto da altri, non vale nulla e come rottame d'argento ricaverai ben poco, visto che l'hai acquistata la terrei così, magari facendola rimondate da un orefice "vero" : potrà servirti come portafortuna.... Ti chiedo se è possibile vederla per intero, cioè con l'appiccagnolo interamente fotografato. Grazie, Buona Giornata. @Devi21
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  34. GIANCARLO BRIGHENTI alias BRIGA! Ciao da Stilicho
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  37. @Regium salve, solo ora leggo anche la tua domanda circa l'occasione in cui furono battute queste monete. Quindi ti rispondo ma a lume di logica prima di tutto interpretando la legenda VICTORIAE DD AVGG Q NN come "VICTORIAE DOMINORVM AVGVSTORVM Q NOSTRORVM = Le Vittorie dei Signori Nostri (due) Augusti. AVGVSTORVM: La Q non comprendo cosa significhi, mentre è chiaro che le due G di AVGG vogliono dire appunto "Due Augusti". Questi sono Costanzo II, Augusto d'Oriente stabilitosi in Antiochia in Siria, e suo fratello Costante, proclamato Augusto d'Occidente. VICTORIAE: Le Vittorie che questa tipologia di monete celebra sono senz'altro quelle conseguite nelle guerre romano-persiane iniziate nel 338 contro i Sasanidi per il dominio della provincia contesa della Mesopotamia e del confinante Regno d'Armenia, anch'esso sottoposto alle orbite d'influenza dei due grandi imperi, quello romano e quello persiano. L'epoca di coniazione di queste AE4 battute in diverse zecche imperiali, è compresa per l'appunto tra il 342 e il 348. Ti saluto HIRPINI.
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  38. Un pezzo da 90! Ha tutte le caratteristiche che fanno associare i carlini simili ma privi di segno distintivo di zecca alla zecca dell'Aquila: la particolare interpunzione e la presenza al D della stelletta (nella moneta in oggetto ce ne sono due, rispettivamente sopra e sotto le croci nel campo tripartito) mai riscontrata che io sappia sui carlini di sicuro conio napoletano. Concordo poi nell'apertura di discussioni parallele.
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  39. Fresco fresco di acchiappo, un "torre senza merli"
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  40. Ciao Prof Moneta azzeccata, ma penso più ad un 1585 zecca Gex.. Sotto lo scudo al diritto si intravede la parte alta della sigla di zecca e per me è una G, non è certamente una stella, quindi niente Chambery, resta B oppure G, ma propendo per Gex. L'ultima cifra della data, stesso discorso, non mi sembra un 1 che sono molto più larghi, ma un 5 non molto ben coniato.. Poi con queste indicazioni e la moneta in mano magari si vede meglio... Questo è il link al catalogo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE1/26
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  41. MIRTILLA Ti ho raccolto per strada... eri nuda con gli abiti di stracci e parlavi da sola con due gatti randagi e negri con i merli cresciuti in fretta là, dentro al balcone, che guarda i tuoi alpini, i veci e i bocia... e poi ti sei vestita di seta e di merletti e hai parlato alle ombre e ai tuoi fantasmi quelli che a Roma chiamano mortacci mia divina Mirtilla tu che in gola ricacci le speranze e i pensieri neri di pece e biondi e rossi e d'oro... e corrono sul viale i poveracci che attendono i baiocchi del ristoro.
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  42. Sai che patacca se fosse 3 etti? ? bella la data 15.570 interessante.
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  43. E il pezzo meglio conservato del 1790 che ho in collezione. 3 Cavalli 1790 SICI
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  44. 1960 Australia - 3 pence + 1 scellino (lo scellino equivale a 12 pence)
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  45. Buonasera a tutti, posto questo esemplare trovato ieri pomeriggio Piccola sorpresa..... mancano sei stelle sul lato comune? Dettaglio zona incriminata
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  46. taglio 2 euro cc paese slovacchia anno 2016 tiratura 1.000.000 condizioni bb+ città trieste taglio 2 euro cc paese slovacchia anno 2014 tiratura 1.000.000 condizioni bb+ città trieste
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