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  1. fedafa

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/26/20 in tutte le aree

  1. Che belle queste aucelle. Già il nome, derivante dall’aquila (uccello) presente su di esse le rende particolari. Moneta non prettamente regnicola ma che facilitava gli scambi con i territori di confinanti. Proprio di recente ho avuto modo di consultare un testo in cui sono riportate delle cedole di tesoreria dell’Abruzzo e dalle quali è interessante comprendere il potere di acquisto di questa moneta, in particolare per chi non è avvezzo a questo tipo di monetazione che esula dalle monete del Regno. Innanzitutto si evidenza che, nel 1468, la cella viene scambiata a 55 pezzi per ducato, un valore leggermente superiore a quello prefissato di 60 per ducato: “Intrata de denari receputi in moneta de aucelle et ancontani ad rasione de celle cinquanta cinque per ducato” Alla data del 1 giugno 1468 troviamo un interessante documento che distingue “la stampa” dei carlini indicando il pagamento con i carlini di Renato e poi evidenziando lo scambio con gli anconetani (27,5 per ducato) e le celle (55 per ducato): “in duc. 500 carlenorum stampe ducis Renati et residuum in aucellis et ancontanis ad rationem videlicet ancontanorum 27 1/2 et cellorum 55 pro quolibet ducato”. Mentre ad agosto a Napoli le celle si scambiavano al numero di 60 per ducato: “consistentium in XXXVIIII Alfonsinis, 129 ducatis venetis, 59 ducatis aurii de camera 325 ducatis tar. 1 carlenorum stampe ducis Renati 299 duc. tar. 1, gr. 10 de ancontanis ad rat. de 30 eorum pro quolibet ducato, 207 duc. aucellarum ad rationem 60 pro quolibet ducato” Anche se in alcuni casi, specialmente per il pagamento dei soldati le “ancelle” vengono scambiate al numero di 50 per ducato: “ducate mille tricento octantatre tarì quattro grana quattro de carlini in ancelle ala sopradicta rascione de celle cinquanta per ducato”. Sperando di non uscire fuori tema credo sia interessante affiancare i costi (in celle) di alcuni prodotti dell’epoca: Il panno verde di Verona costava 45 celle al braccio (panno verde de Verona a celle XLV lo braccio); 2 celle al giorno erano poi la paga per il mastro d’ascia e del mastro che fabbricava le pietre per le bombarde: (magistri dascia et mastre da fare petre de bombarde li quali comenzarano ad servire a di XII de settembre et per tutte li XX de lo ditta a rasione de celle dui per ciaschuno lo dì). E con 15 celle compravi una decina (unità di peso corrispondente a 10 libbre) di fune grossa e sottile: (de sarcia grossa et soctile a celle XV la decina). 11 celle per una decina di sivo (grasso) fuso: (de sivo fuso ad rasione de celle XI la decina). Il ferro a 8 celle la decina: (de ferro a rasione de celle VIII la decina). 3 celle per una pala(?) di ferro: (pale vinticinqui de ferro accelle tre luna). Il piombo una cella a libbra: (de piommo a raxione de cella 1 la libra). Un secchio 7 celle e mezza (dui secchi a celle VII 1/2 luna). Passando al costo degli alimenti nel 1468 un tomolo di grano costava 11 celle (de grano ad celle undici lo thumulo). L’olio a 51 celle e 15 denari il mitro (antica unità di misura per l’olio corrispondente a circa 21 kg): (de olio a celle cinquanta una et denari XV lo mitro). Sperando di non avervi annoiato per l'ennesima volta ma io trovo estremamente interessanti questi documenti per comprendere meglio il potere d'acquisto delle monete da noi collezionate o studiate. Grazie ancora ad @eliodoro per la possibilità che mi sta dando postando queste monete.
    8 punti
  2. Buonasera a tutti, Ricordo che @ggioggio voleva vedere il mio 10 Tornesi 1819 SICLIARVM Rieccolo con nuove foto.
    5 punti
  3. Dopo tante chiacchiere mi faccio perdonare postando una moneta. Visto che abbiamo parlato del carlenorum stampe ducis Renati ne posto uno battuto a l'Aquila proveniente da Numismatica Ars Classica NAC AG asta 32 lotto 1. La particolarità di questa moneta, oltre la rarità, sta nel fatto che, anche se a nome di Renato fu fatta coniare da suo figlio Giovanni d'Angiò, pretendente al trono in quella che fu una vera e propria guerra civile nel Regno, nota ai più come la Congiura dei Baroni. La concessione di zecca, datata 26.03.1460, riguardava la coniazioni di carlini e quattrini e per i primi così recitava: carleni modo forma et liga et pondere (...) con cuneo quo cudebatur tempore felicis recordandis Serenissimi Regis caroli cum sculptis titulu litteris Serenissimj nostrj Regis Renati (da A. GIULIANI, Giovanni d’Angio`e la zecca dell’Aquila (1460-1463). Dalla guerra al terremoto. In Rivista Italiana di Numismatica e scienze affini, vol. CXII, 2011) Appare quindi evidente che Giovanni d'Angiò fa battere carlini con il conio che ricorda quelli battuti al tempo di Carlo II, quindi gigliati, ma titolati a nome di Renato d'Angiò.
    4 punti
  4. Segnalo il libro di Giovanni Ardimento e Amedeo Colella intitolato La cartamoneta a Napoli dalle origini al XX secolo Sito dell'editore: https://sites.google.com/view/edizioni-culturanova/la-cartamoneta-a-napoli Presentazione dell'Associazione Italiana Cartamoneta: https://www.associazioneitalianacartamoneta.it/la-cartamoneta-a-napoli-dalle-origini-al-xx-secolo/
    4 punti
  5. 3 punti
  6. No, ne parlava giá Arato di Soli (morto nel 240 a. C.) in Phaenomena, e probabilmente riprendeva Astronomi più antichi; nelle descrizioni è contenuto sia il Serpente che il Serpentario (Ofiuco). Comunque certo che è difficile da dimostrare, e al 99% è frutto di cattiva digestione.
    3 punti
  7. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: 25 g Diametro: 38 mm Metallo Presunto: Ag Buongiorno a tutti. Oggi vi propongo, per un cortese parere, questa moneta. Ho raccolto qualche informazione su di essa: dovrebbe trattarsi di un rijksdaalder ("tallero nazionale" dei Paesi Bassi, che non facevano parte dell'Unione Monetaria Latina). Ho trovato su internet che l'unificazione del sistema monetario olandese agli inizi del XVII secolo introdusse il fiorino olandese (guilder, però su Ucoin e su Numista si parla di "gulden") e fissò il valore del rijksdaalder e del ducato d'argento a 2½ fiorini. Dopo la decimalizzazione nel 1816, le monete da 2½ guilder non furono più coniate perché si pensò che la moneta da 3 guilder si inserisse meglio nella serie, per poi tornare dal 1840 in poi alle monete da 2½ guilder. L'autore è Johannes Petrus Schouberg, che visse tra il 1798 e il 1864 ed operò come incisore alla Rijks Munt (zecca nazionale) a Utrecht (il segno di zecca è il caduceo a destra in basso nel R/, mentre la spada credo sia il simbolo di Schouberg ma di questo non ho trovato riscontro, potrebbe anche trattarsi del segno del direttore pro tempore della Rijks Munt, se qualcuno tra gli esperti lo sa, mi toglierebbe un dubbio). Sul bordo si legge "GOD * ZY * MET * ONS.*", cioè "DIO SIA CON NOI". La legenda al D/ reca "WILLEM III KONING DER NED.G.H.V.L.", ovvero "GUGLIELMO III RE DEI PAESI BASSI (NEDERLANDEN) E GRANDUCA (GROOT HERTOG) DI LUSSEMBURGO (VAN LUXEMBURG)" La legenda al R/ reca "MUNT VAN HET KONINGRYK DER NEDERLANDEN" , ovvero "VALUTA DEI PAESI BASSI". Come altri talleri tesaurizzati da un ramo della mia famiglia verso la metà dell'800, anche questo risulta una moneta ampiamente circolata. Ha però una peculiarità: il millesimo è 1863, che stando a quanto riporta Ucoin è l'annata più rara perché ne vennero coniate poco più di 50.000 contro emissioni di altre annate anche di milioni di pezzi. Questo fatto la rende una moneta potenzialmente "importante". Chiedo a chi se ne intende di questo tipo di monete di darmi il suo gradito parere.
    2 punti
  8. Oltre quello che si "vede" noto 4 angoli arrotondati, sporco sparso e strani ingiallimenti resi non rilevabili da una foto fatta forse appositamente troppo chiara. Aspettavo anche il retro per potere dare un'ulteriore parere, per confermare o meno, non posso dare per scontato che il retro è nelle stesse condizioni, come ben sai non tutto traspare sul fronte, in special modo con una foto simile.
    2 punti
  9. Si possono regalare alle biblioteche così diventano di pubblica utilità. Poi dipende molto dalle biblioteche, che accettano o meno queste donazioni. In questo periodo, poi, nessun prende nulla.....
    2 punti
  10. Buongiorno, grazie per l'appunto. A breve comunicheremo una nuova data per la premiazione. A causa del numero molto elevato di articoli arriviati, la giuria ha bisogno di più tempo. Si pensa che la data slitterà a fine dicembre, dopo Natale. Cordiali saluti. Giro comunicazione
    2 punti
  11. Ciao @allek, Penso che bisogna avere un pò di pazienza, in attesa che altri utenti leggano e possano venire a discutere. Per diobolo di Caelia da te postato, già con queste ottime foto, si intravvede un frazionale in argento, di appena 1,14 gr. con un dritto ben centrato ed un rovescio decentrato. Già partendo solo da questi due fattori, ad un falsario gli conveniva coniare il rovescio , anch'esso ben centrato ?. Non solo, abbiamo un bordo integro, senza lesioni da riconio o da espansioni anomale. Aggiungo alla lieve analisi ottica su foto, che il metallo, argento ha una superficie retinata e con estese corrosioni, Probabilmente dovute ad una pulitura acida. Tutto questo a favore della genuinità della monetina di Caelia. Saluti Gionnysicily.
    2 punti
  12. Zecca di Costantinopoli, aspron trachy, mistura / rame, battuto sotto l'imperatore Manuele I Comneno (1143 -1180),R. Sear, n°1961 o 1966 var.- D/ Cristo seduto in trono, con ai lati due stelle.- R/ la Madonna che stende la mano sull'imperatore. Ciao Borgho
    2 punti
  13. credo possa essere un'ipotesi degna di approfondimento, ricordo una moneta celtica dei coriosoliti dove quella che viene identificata come una lira potrebbe benissimo rappresentare una cometa. oppure i noti insiemi di globetti che appaiono su monete cartaginesi e anche su alcune monete celtiche potrebbero rappresentare costellazioni o asterismi considerata l'importanza che rivestivano le stelle per la navigazione notturna o per le tradizioni religiose celtiche. Estrapolo alcuni riferimenti di un articolo di Monete Antiche VEGA in particolare è l’astro più brillante dell’emisfero boreale ha sempre rivestito nella storia un’importanza determinante per l’orientamento stellare. Ha rappresentato nella storia antica e rappresenta tutt’ora un indicatore che permette di calcolare la latitudine; è definita dagli astronomi la stella più importante dopo il sole ed è stata utilizzata per tarare e calibrare gli strumenti di osservazione anche in epoche recenti. Si può ben capire quindi che era un riferimento fondamentale per l’orientamento e la navigazione considerando che per le caratteristiche di luminosità dell’asterismo esso era facilmente distinguibile anche in condizioni climatiche non ottimali. E’ importante rimarcare inoltre che è ben visibile nei cieli notturni poiché non ha altre stelle vicine altrettanto luminose e pertanto poteva rappresentare un ottimo e preciso riferimento per la navigazione notturna. Per i celti nel periodo in cui veniva celebrata la festa di Lugh (il “luminoso” protettore di mercanti e viaggiatori), il cielo notturno era dominato dalla presenza del suddetto triangolo estivo; il fatto che l’asterismo fosse visibile proprio nei giorni della festa di Lugh potrebbe essere significativo. dell'orsa minore fa parte la stella polare che aveva una grande importanza nell'antichità.
    2 punti
  14. Ciao ragazzi, in questa discussione potete postare la foto della vostra numero 1 (la moneta con cui avete cominciato la vostra collezione) ? Per esempio la mia è questa: 2 euro commemorativi 150° dell'Unità d'Italia (1861-2011)
    1 punto
  15. quanti bei ricordi mi hai risvegliato con questa moneta, nel 1969 le mettevo nella macchinetta dell'ostello dell'Aia per prendere il cioccolato al latte, con una olandese che sarebbe diventata mia moglie. (dove mi hanno anche rubato la chitarra)
    1 punto
  16. DE GREGE EPICURI E' la classificazione secondo il Roman Imperial Coins, il catalogo più usato per le monete imperiali: è la numero 417 di Traiano.
    1 punto
  17. DA rese vereconda NNE DARE SEVERE CONDANNE Ciao da Stilicho
    1 punto
  18. Buonasera a tutti, spulciando nelle vecchie discussioni ne ho trovato una interessante che mi fa piacere ricordare qui, credo possa essere utile. Saluti Alberto https://www.lamoneta.it/topic/63959-filippo-ii-tornese-15-sz-inedita/
    1 punto
  19. moneta veramente molto bella, complimenti. Saluti!
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  20. A me il È non sembra affatto SPL. Forse il D, ma il R direi BB.
    1 punto
  21. Adesso si vede meglio. Concordo per lo Steno.
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  22. La seconda moneta è Spl (a mio giudizio). Possiamo opinare su una q dinnanzi allo Spl, ma nel complesso la perizia è corretta. Più complesso il giudizio su quale moneta scegliere, che deve risentire dei gusti personali e della propensione a spendere per una certa qualità. A me la prima piace e mi permetterebbe di spendere poco. Per la seconda forse siamo al di sopra dei 300 Euro.
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  23. La mia prima moneta la trovai a casa del nonno da bambino. Oramai sono passati tanti decenni, ma la conservo gelosamente. E' un rottame, dalle foto si vede benissimo; la mia prima sabauda: 5 centesimi di Carlo Felice.
    1 punto
  24. Personaggio discusso e discutibile ma calciatore dal talento incredibile e - questo si - indiscutibile anche per chi, come me, il calcio non lo ha mai amato. Forse avrebbe meritato una commemorativa fatta meglio di questa bruttura.
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  25. 1 punto
  26. Se non è fior di conio poco ci manca. Bellissimo esemplare e bellissima moneta. La sto cercando anche io ma in alta conservazione non ho ancora trovato un esemplare in linea col mio budget. Complimenti!
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  27. non mi sembra fdc. da queste foto non si capisce se vicino alla data sono graffi, poi cosa ci sia sopra le foglie, inoltre i fondi graffiati sull'altra faccia. quel nero sotto il braccio sembra un lungo graffio profondo?
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  28. Mi sembra un qBB per via del rovescio, anche se molti la venderebbero come BB se non BB+. A me piace. Purtroppo non seguo tantissimo il mercato di questa moneta, ma credo che il valore della moneta si aggiri tra i 150 e i 200 Euro. Altri amici del forum sapranno essere più precisi.
    1 punto
  29. Questo si commenta da solo [Ho volutamente escluso i francobolli del XIX e inizi XX secolo i cui annulli sono spesso simili a delle macchie]
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  30. Senza sapere se al retro ci sono scritte, macchie di unto ecc. non si può essere più precisi, tra l'altro l'immagine era troppo chiara, tieni comunque in conto che è pur sempre un parere a monitor, significa che in ogni caso non è sufficientemente valido. Aspetta comunque altri pareri.
    1 punto
  31. Mi sembra priprio una A quella davanti alla E che confermerebbe MIChAEL ovvero Michele Steno. Arka Diligite iustitiam
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  32. Ciao, io ho creato durante il lockdown un canale di numismatica. Si chiama NUMISMATICO 007. Ho però pubblicato solo 5-6 video. Spero ti piaccia!?
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  33. Dalla fine del XIX secolo vari inventori in mezzo mondo progettarono e in molti casi realizzarono e sperimentarono senza successo prototipi di aerei, sfidando le difficoltà tecniche e lo scetticismo di buona parte della gente, causato anche dal pregiudizio molto diffuso all'epoca sull'impossibilità di decollare con mezzi più pesanti dell'aria perchè "Dio non ha creato l'uomo per volare". Come noto i primi a riuscire nell'impresa con un aereo a motore furono i fratelli Wright nel 1903, anche se questo primato viene contestato con diverse prove secondo cui qualche mese prima di loro ci sarebbe riuscito un pioniere neozelandese. Comunque sia, solo pochi anni dopo si affaccia sulla scena degli antesignani dell'aeronautica moderna un grande personaggio che si meriterebbe molta più attenzione di quella avuta finora: il grande scienziato rumeno Henri Coandă, nato a Bucarest nel 1886. Appassionato di aeronautica e aerodinamica fin da piccolo, dopo una breve carriera nell'esercito e dopo aver seguito vari corsi accademici si laurea in ingeneria a Parigi nel 1910, al primo posto, dopo aver fatto esperimenti con altri colleghi fra cui Gianni Caproni e Gustave Eiffel. Già quell'anno realizza la più rivoluzionaria invenzione per cui è noto: il Coandă-1910, primo motoreattore al mondo e in generale primo aereo al mondo con motore a getto. In questa particolare configurazione un motore a pistoni azionava un compressore con davanti una presa d'aria a geometria variabile e dietro una camera anulare di combustione. Nel dicembre del 1910 Coandă entrava nell'abitacolo dell'aereo per una prova motore e lo avviava, ma prima ancora di rendersene conto... "La macchina guadagnò quota più velocemente di quanto pensassi; non era un mio errore, ma dopo un po' entrò in stallo, si abbatté al suolo e bruciò completamente. Fui veramente fortunato a non essere incastrato sul seggiolino, dato che ero stato lanciato fuori quando l'aeroplano si abbatté al suolo; altrimenti sarei potuto bruciare con esso." Questo incidente però contribuisce all'intuizione dell'effetto Coandă (la tendenza di un getto di fluido a seguire il contorno di una superficie vicina) e fra le svariate invenzioni dell'ingegnere, non solo in campo aerodinamico, c'è la realizzazione dell'hovercraft e dell'aereo ad ali lenticolari. Coandă muore a Bucarest nel 1972, dopo aver depositato 707 brevetti.
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  34. Sono juventino da sempre, ma faccio gli onori al grande campione del Napoli e dei napoletani Diego Armando Maradona, era uno spettacolo vederlo giocare, è stato un personaggio bizzarro, amante degli eccessi, ma è stato anche e soprattutto un grande uomo di sport e un uomo dal cuore grande (ha giocato tante partite per beneficenza), è stato un esempio per tanti bambini, meriterebbe una bellissima medaglia. Onori al Pibe de oro
    1 punto
  35. Quando preparavo la discussione, ho osservato bene la moneta di Valeriano. Mi sembrava che il personaggio a sinistra portasse un mantello sulla toga, a differenza di quello di destra che aveva solo la toga. Quindi avevo ipotizzato che lui fosse Valeriano, in qualità, diciamo, di Augusto Senior. Non avendo però trovato nulla di scritto in proposito, non ne avevo parlato. Stasera, però, ho riguardato tutto e sono andato a cercare altri esemplari dove pare di notare un "mantello": Ce ne sono altri dove però questa cosa e' meno visibile, tipo in questa moneta: Anche se forse, guardando bene, si nota come una piccola "codina" nella parte bassa della figura di sinistra che potrebbe richiamare un mantello. Voi cosa ne pensate? Sapete qualcosa in più in proposito? O e' solo una mia impressione? Ciao da Stilicho
    1 punto
  36. Credo che la cosa più importante sia che la moneta ti dia soddisfazione. Riguardo il prezzo e la possibilità di acquistare qualcosa di meglio a poco di più, ti dico che, seguendo questo ragionamento, si rischia di finire in un circolo vizioso che inevitabilmente ti porta a guardare unicamente il FDC. Perché “accontentarsi” di un MB quando il BB è più bello? E una volta che hai il BB, perché non hai pensato a prendere un SPL? E, a questo punto, potevi anche arrivare al FDC, no? E te lo dice uno a cui piacciono molto le alte conservazioni... Perciò, hai fatto benissimo ad acquistare la moneta se trovi che il rapporto qualità/prezzo sia buono e, soprattutto, se ti senti soddisfatto dell’acquisto.
    1 punto
  37. In una normale situazione le offerte, in linea di massima, dovrebbero essere mantenute per serietà. Qui la situazione non è normale, non mi sto pentendo dell'offerta, è la casa d'aste che di sua iniziativa sposta i termini (e sia economicamente che giuridicamente il termine ha un suo perché). Gli operatori, titolari di case d'asta serie e professionali, sono consapevoli che ben possono spostare in questa situazione anomala la data dell'asta, ma certamente consentiranno il ritiro dell'offerta; magari basta mandargli un'email. Il buon senso è sufficiente per capire che la mia offerta mi vincola fino alla data inizialmente prevista; ci sono aste che sono già state spostate più volte. Ragionando diversamente, fino a quando dovrò ritenermi vincolato (settimane, mesi, anni), aspettando di sapere se la somma che avevo deciso di spendere potrebbe essere o non essere ancora mia? Non ci sarebbe logica.
    1 punto
  38. Il mio pensiero lo avevo espresso al post n. 8 "Questo è un discorso diverso. Le offerte sono VINCOLANTI e non possono essere ritirate. Poi che per motivi eccezionali la casa d'aste possa accettare che vengano ritirate è un altro discorso, anche io in 20 anni mi sono capitati clienti che hanno ritirato offerte che le motivazioni più disparate e quasi sempre ho accettato le motivazioni, ma ripeto DEVE essere una eccezione perchè portano comunque ad alterare lo svolgimento delle offerte preasta con diversi problemi." Se un 'asta viene spostata per me le offerte vanno annullate a richiesta.
    1 punto
  39. Non so di che asta si parli e di che monete, quello che riporto e' solo un esempio che potrebbe capitare.....nel caso in cui l'offerente volesse regalare a nipotini o figli o a chi vuole una moneta (sterlina, marengo , ecc) per le festivita' natalizie o compleanno, e' ovvio che se la casa d'asta posticipa (di 15 giorni, 30 giorni o 45 giorni) l'offerente si troverebbe ad acquistare presso altra sede e di conseguenza piu interessato alle offerte inserite. E' solo un banalissimo esempio, ma questo e' solo per dire che , nel caso alcune condizioni di vendita venissero a cambiare, e' logica conseguenza che un offerente possa aver necessita' di ritirare l'offerta ......e non penso vi sara' mai nessuna casa d'aste che obiettera' dal momento che e' conseguenza di una modifica apportata dalla stessa. Ovvio che questo mio pensiero e' legato a questo specifico caso, non certo a coloro che fanno o ritirano offerte in base a come si svegliano alla mattina, senza che vi sia stata nessuna modifica di date o altro
    1 punto
  40. Ti dico la verità manco io ho mai ritirato un'offerta...ti dico che è possibile farlo perché seguendo le aste mi è capitato di veder sparire delle offerte prima del live (mi ricordo un Artemide di qualche tempo fa..). Io molto semplicemente contatterei la casa d'aste anche telefonicamente e gli spiegherei la situazione...ti diranno loro se serve metterlo su carta o meno...poi qui nel forum abbiamo diversi operatori magari loro possono aiutarti meglio di me. Saluti
    1 punto
  41. io non capisco il problema. se l'asta viene rinviata basterebbe tenersi da parte i soldi che si era deciso di spendere, diverso il discorso se l'asta venisse anticipata, allora l'offerente potrebbe essere messo in difficoltà, dovendo reperire prima i soldi necessari.
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  42. Scusa ma ogni tanto applicare il buon senso no????? Se per assurdo l'asta viene spostata di 1 anno non posso recedere dalle offerte perché non c'è scritto nelle condizioni? Ma diciamo davvero?
    1 punto
  43. Per fare il prezzo di una moneta, una volta acquisiti i dati dei cataloghi, devi imparare a riconoscerne la qualità reale, prescindendo da quanto dichiarato dal venditore/periziatore/casa d'asta che sia. Cosa assai difficile. Fino a quando non capirai questo, sarai in balia di quello che ti viene "raccontato" e delle tue stesse "convinzioni" che si baseranno su quanto ti viene detto. Ricorda questo: ci sono molti dichiarati SPL/FDC che valgono più di molti dichiarati FDC. Questo per cominciare. Il resto, sulla rarità vera, verrà dopo. In bocca al lupo.
    1 punto
  44. 1963 Argentina - 5 pesos Nave scuola a vele da guerra del 1897 della Marina Militare argentina "Presidente Sarmiento", attualmente è utilizzata come museo galleggiante.
    1 punto
  45. in zona cesarini ho inviato pure io un elaborato su cui lavoravo da tempo, si tratta per lo più di una bozza .. auguri a tutti i partecipanti
    1 punto
  46. L'altare dedicato al Sole ed alla Luna sorgeva sul Quirinale ed era prossimo al tempio di Quirino. La tradizione lo vuole votato da Tito Tazio. Il rapporto è tracciabile definendo la condizione degli indigetes, che secondo l'ipotesi di Sabbatucci "sarebbero i re defunti che Roma repubblicana non rinnega, ma nemmeno venera individualmente, tranne Romolo-Quirino, bensì ricorda, quando è necessario, come una specie di comunità divina". Per i romani l'ordinamento del tempo era prerogativa, in epoca arcaica,del re sacrale, ad un livello ben superiore medesima funzione avevano il sole e la luna. Analogo ma più sviluppato discorso lo fa Renato del Ponte, (La religione dei romani, pp. 74-77) che meglio analizza la figura di Enea divinizzato. Il rapporto tra Romolo e Sol Indiges è parallelo, il primo è l'unico re divinizzato al quale viene tributato un culto individuale ed ufficiale, mentre il secondo rappresenta il gruppo dei capostipiti divinizzati delle genti latine.
    1 punto
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