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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/27/20 in tutte le aree
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Buonasera a tutti, I grossi moduli sono veramente piacevoli da collezionare, danno una certa soddisfazione a tenerli in mano e alzare un bel vassoio pieno è un ottimo esercizio ginnico. Poi si possono apprezzare ad occhio nudo i più piccoli dettagli. ? Ma devo dire la verità, anche i nominali più piccoli danno una buona dose di soddisfazione, bisogna solo stare attenti a non farli cadere, prima per le spiacevoli ammaccature, ma cosa più grave potrebbero perdersi? Ripropongo uno dei miei mignon ma veramente bello. ? Cinque grana Ferdinando II millesimo 1838 Saluti Alberto6 punti
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Buonasera a tutti, La Napoletana che condivido oggi è un piccolo nominale in argento per Francesco I : Carlino 1826 "modello base" come direbbe il mio Amico @motoreavapore. Conoscete le rare varianti di questo Carlino?3 punti
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Buongiorno @tigro, il grosso da 3 soldi di Ludovico XII è una delle monete più falsificate (all'epoca, si intende) del Cinquecento milanese. Anche Carlo Crippa nella sua opera ha correttamente segnalato la presenza di queste falsificazioni (p. 290, in nota) così come fatto per tutti quei tipi di cui aveva reperito nelle sue ricerche esemplari non autentici, d'epoca o moderni. Per visionare altre falsificazioni milanesi Le consiglio di leggere questa discussione, per la quale Le fornisco il link diretto alla pagina dedicata ai grossi come quello oggetto della presente. Buona lettura, Antonio3 punti
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Sebbene mi fossi imposto di non acquistare più monete, non ho resistito alla tentazione di sostituire lo stesso vecchio millesimo con uno nuovo ed in condizioni decisamente superiori. L'ho potuto fare in quanto moneta piuttosto comune ed ancora "abbordabile" come prezzo. La soddisfazione di un nuovo acquisto toglie anni dal groppone, si ritorna bambini col nuovo giochino. Capita a volte, nei momenti di stanca e quando le collezioni giungono ad un punto morto con qualche buco incolmabile, che i pezzi meno pregiati vengano dismessi e sostituiti con altri migliori. O si cambia tipologia monetale o si ricorre a simili artifizi. Tutte le monete, anche nelle condizioni di conservazione bassa, hanno la loro dignità, ma spesso anche l'occhio vuole la sua parte. La foto non è certo delle migliori.2 punti
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Buona serata Non è mai troppo tardi ..... questa discussione, vecchia di oltre dieci anni, non l'avevo mai letta prima giacché non ancora iscritto al forum; per caso l'ho aperta oggi Non importa, rimedio ora e do qualche informazione; inoltre provvedo a spostare la discussione nella sezione della Serenissima. Il simbolo rappresenta il "Ducato" come correttamente scritto da @okt, proprio il tipo postato da @fra crasellame che viene normalmente denominato "Ducatello" giacchè più piccolo dei precedenti Ducati da 160 e 124 Soldi chiamati anche Giustina (maggiore e minore). Nella lettera non viene specificato (io almeno non ho trovato uno specifico richiamo) se questi 25 Ducati devono ritenersi effettivi e quindi in monete sonanti, oppure devono intendersi Ducati di banco; io penso che fossero contanti, diversamente (se non ricordo male) avrebbero dovuto specificare l'aggio applicato ed anche il sopraggio. Non ricordo cosa si poteva acquistare con questi 25 Ducati, ma potrò ritornare in argomento successivamente; oppure qualche "venetico" ci illuminerà in proposito. Allego una tavola riguardante i simboli monetari usati; dall'alto in basso si possono vedere quelli relativi alla Lira, al Soldo, al Denaro, al Grosso ai Piccoli ed infine ai Ducati; l'ultimo di questi è quello in parola. Purtroppo l'immagine di questo lato non è a fuoco, ma non volevo pregiudicare la rilegatura del libro per fare la scansione. Tali simboli sono tratti dal libro di Franco Rossi "Melior ut est florenus" Ed. Viella 2012. saluti luciano2 punti
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Ciao, la moneta l'ho trovata già in queste condizioni, è il frutto di una pescata in ciotola dell'ultima fiera Torino Colleziona... spiccava fra le altre e me ne sono innamorato immediatamente.2 punti
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Chiaro che i numismatici italiani conoscono meglio le nostre monete. Resta il grande vantaggio della terzietà del giudizio riguardo la conservazione. Il loro servizio, per quanto mi riguarda, è molto utile. La monetazione che seguo la conoscono abbastanza bene per fortuna. A volte anche loro sono ottimisti ma almeno, in termini di freschezza, se compri a distanza, anche con foto non perfette, sai cosa arriva a casa. Un ms62 corrisponde più o meno a spl-fdc. Non c'è il problema di far valutare il vino all'oste. Per gli acquisti online è una bella garanzia. Si può accedere alle foto dell'ente certificatore che spesso sono più "oggettive" di quelle del venditore. Una volta a casa lo slab si può spaccare se lo si desidera. Certamente, qualora dovessi vendere online, chiudere le monete in slab aiuta i realizzi. Qui sul forum si osteggiano molto ma il mercato dice altro e nessuno può smentire ciò. È anche vero che, se per vivere vendessi monete, probabilmente proverei anche io a vituperare questa "moda" che mi taglia fuori da molte transazioni e rende molti collezionisti digiuni subito indipendenti. D'altronde chi ha la giusta esperienza si giudica da solo le foto indipendentemente dai giudizi di chiunque. Qui puoi vedere le foto dell'ente. https://www.ngccoin.com/certlookup/2767575-006/62/ Ti allego anche una tabella di comparazione delle varie scale. Fatto proprio da ngc. Ps. Le aggiunte posticce riguardo alle conservazioni intermedie non le ho inserite io ma uno fra i commercianti nip più preparati e che tanto ci ha insegnato in questo forum. Buona serata.2 punti
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1963 Australia - 1 fiorino Quando sento, scrivo o leggo 'fiorino' non posso fare a meno di pensarci! Hei! chi siete? cosa fate? cosa portate? si ma quanti siete? un fiorino! ps: non è questa che ho postato naturalmente la moneta del…. 1400 ...quasi 15002 punti
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Ne approfitto per segnalare, se non l'ha ancora fatto Andrea @libeccio, il suo libro/catalogo sui talleri 1780 che rivede e corregge molto anche dell'Hafner .2 punti
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SVIZZERA - 5 FRANCHI 1963 - COMM.CROCE ROSSA2 punti
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1863 Stati Uniti d'America - Carolina del nord - 3 dollari (banconota monofacciale)2 punti
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Buonasera a tutti, Ricordo che @ggioggio voleva vedere il mio 10 Tornesi 1819 SICLIARVM Rieccolo con nuove foto.2 punti
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Buongiorno a tutti. Le discussioni di questi giorni in tema di falsi in asta o di monete quantomeno di dubbia autenticità mi stanno mettendo piuttosto in crisi. Soprattutto perché mi reputo ancora tanto, tanto inesperto. Vengo al punto. Nella prossima asta Artemide sarà proposto questo diobolo di Caelia così descritto: “Greek Italy. Southern Apulia, Caelia. AR Diobol, 325-275 BC. Head of Athena right, wearing Attic helmet decorated with Scylla. / Herakles kneeling right, strangling lion; above, [KAI]; below, ΛI.HN Italy - (cf. 757); SNG France 1289; Garrucci pl. XCV, 15. AR. 1.14 g. 11.50 mm.RRR. Extremely rare variant, unlisted in HN Italy. VF.” La moneta è descritta anche dal Battista nel suo “L’Apulia e le sue monete” (è riportato il disegno ma non riesco a caricare la foto). Vi chiedo ora: a cosa è dovuto l’aspetto della moneta da “superficie lunare”? Mi riferisco, in particolare, a quelle che più che macchie, almeno dalla foto, sembrano tanti piccoli crateri. Altro particolare che non mi convince è la cresta sull’elmo di Atena (sembrano “capelli a spina”, mentre quella dell’altra variante nota di questa moneta sembra stilisticamente di fattura migliore). Infine le lettere nell’esergo. Nella descrizione del lotto riportate come lambda (non trovo il carattere sul cell, scusate) e I ma che, invece, sia Battista che Garrucci indicano come IV. Al riguardo, D’Andrea riporta che il Garrucci sostiene che la sigla IV sia in verità la sigla rovesciata del magistrato monetale (e debba dunque leggersi come lambda I). Nella moneta in asta la sigla IV è debolmente visibile sotto il piede di Eracle, molto decentrata rispetto alla figura e quasi “sbavata”. Che ne pensate? Grazie in anticipo a chiunque vorrà intervenire. Saluti.1 punto
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Dopo essermi goduto le vostre bellissime monete voglio solo proporre una mera discussione, a parte la questione investimento che capisco visto in che direzione va il mercato sulle decimali, non è un bene per un collezionista che le monete in bella conservazione ma non in extra conservazione siano disprezzate e quindi abbiano prezzi più ragionevoli? Sono sempre stupito dal mercato odierno visto che sono abituato alle vecchie Savoia...1 punto
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Salve, puoi farti un idea con i libri "Le monete del Ducato di Urbino" di Andrea Cavicchi (chiamalo tramite i contatti del sito Numismatica Eugubium, se vuoi), e con il Catalogo delle Monete del Museo Comunale di Gubbio. Molto genericamente si possono dire rare le monete medioevali/rinascimentali, più comuni le monete papali, puoi dare un occhiata ai siti di aste on line e molte le trovi su ebay, saluti1 punto
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Buona sera. Le monete coniate a Gubbio sono tante. Per farsene un'idea potrebbe consultare il nostro catalogo LaMoneta sezione Zecche italiane . Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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Buonasera @allek, l'esemplare o meglio il disegno che lei attribuisce al Battista (1966) credo sia ripreso dal Garrucci (Scilla) Tav. XCV n. 15 (Collezione Luynes). Lo stesso Garrucci rappresentava l'esemplare n. 16 (Ippocampo alato) sempre proveniente dalla Collezione Luynes confluito poi all'interno del medagliere di Parigi (SNG France 1290). Museo di Parigi nel quale è conservato anche un altro esemplare con Scilla (SNG France 1289); L'esemplare riportato sull'HN Italy n. 757 presenta Scilla sull'elmo attico al dritto e sembrerebbe essere la medesima variante dell'esemplare SNG ANS n. 664. Poi abbiamo l'esemplare SNG Cop. n. 629 che apparentemente presenta un ippocampo alato sull'elmo di Athena. E ancora la Sylloge Milano n. 52 (Scilla) e la Sylloge Ashmolean Museum Oxford n. 185 (Ippocampo alato). Dopodichè abbiamo l'esemplare apparso all'asta The New York Sale n. 11, del 11/01/2006, lotto 2 e Ex R. Jameson and Dr. A. Moretti collections; and ex Numismatica Ars Classica AG, Zurich sale 23 (2002), 1015 (Ippocampo alato). Poi l'esemplare Artemide XLVIII del 2/12/2017, lotto 60 (Scilla) e infine quello per cui è stata aperta questa discussione sempre proveniente da asta Artemide. Ricapitolando: Scilla: Ex Luynes, Garrucci 15, Tav. XCV, rovescio con clava nel campo a sinistra etnico KAI su leone Nemeo e ΛI in esergo. SNG France 1289, KAI sulla schiena di Eracle, (ΛI) in esergo. Artemide XLVIII del 2/12/2017, lotto n. 60, KAI sulla schiena di Eracle, (ΛI) in esergo. Artemide 53 e del 05/12/2020, lotto n. 35, ΛI in esergo. SNG Milano n. 52, clava nel campo a sinistra, KAI su leone Nemeo e (ΛI) in esergo. HN Italy n. 757, clava nel campo a sinistra, KAI su leone Nemeo e ΔΩIIN ipotizzato in esergo dal Rutter . SNG ANS n. 664, clava nel campo a sinistra, KAI su leone Nemeo (ΛI) in esergo Ippocampo alato: Ex Luynes, Garrucci 16, SNG France 1290, clava nel campo a sinistra, KAI sul leone Nemeo, (ΛI) in esergo. The New York Sale n. 11, del 11/01/2006, lotto 2 e Ex R. Jameson and Dr. A. Moretti collections; and ex Numismatica Ars Classica AG, Zurich sale 23 (2002), 1015, KAI su leone Nemeo. SNG Cop. n. 629, ΛI in esergo. SNG Ashmolean Museum Oxford n. 185, clava nel campo a sinistra, KAI sul leone Nemeo, (ΛI) in esergo. Detto questo ho dato un'occhiata agli accoppiamenti dei coni che mi sembrano molto eterogenei, particolare che porterebbe a pensare che ci sia stata una buona produzione di queste emissioni da parte della zecca di Kailia. Infinte per rispondere al suo quesito iniziale, la moneta in questione sembrerebbe autentica e presenta caratteristiche di corrosione e cristallizzazione coerenti e condivido quanto detto sopra da @gionnysicily1 punto
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chi e' sesto? RI ch'e' dopo RTO CHIESE STORICHE D'OPORTO Ri ciao da Stilicho1 punto
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Pensa che io non sopporto a tal punto le slab che mi rifiuto di comprare monete sigillate in questo modo. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Provo ad indovinare, la riparazione su uno dei 2 tamponi che compongono la scritta sul taglio della moneta, che fanno apparire alcune X (XXXX), ha anche i segni del tornio per portare al giusto peso il tondello prima della coniazione. Grazie Pino della segnalazione, ci sto ancora lavorando ma siamo a buon punto.1 punto
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La 5.000 Colombo l'ha fatta notare @jaconico con due foto, alla 500 mietitrice avevo aggiunto solamente un paio di punti di contrasto. Per questo dico sempre che un parere solo a monitor non è mai sufficientemente valido1 punto
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Un video veramente interessante e ben fatto. Nella sua leggerezza e sobrietà, riesce a farti apprezzare tutti i numerosi spunti storico-numismatici trattati. 26 minuti trascorsi con grande piacere. Complimenti sia a @dabbene che all'ospite Alex Ricchebuono.1 punto
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27 novembre del 1095 Papa Urbano II, durante il Concilio di Clermont, convoca la Prima Crociata Medaglia coniata, realizzata nel 1995 per ricordare il novecentesimo anniversario del Concilio di Piacenza e della Prima Crociata Si ringrazia Pietro Barbero per aver prestato l'immagine che segue presente nella scheda in catalogo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-A160/81 punto
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Ciao, non mi è chiaro se i dubbi riguardano se effettivamente i dati rimangano sui loro sistemi o altro. Il software non l’ho mai usato; essendo usufruibile lato web, i dati rimangono sui loro server, come riportato anche nella prima pagina del loro sito. In questo caso, la differenza sta nel livello di sicurezza applicato ai loro sistemi, come vengono utilizzati e trattati. Sicuramente (spero) ci sarà una pagina esplicativa in tal senso.1 punto
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E' una bella moneta. qFDC a mio avviso. Non circolata, con (pochi) segni di contatto, insomma. Ad avercene. Ricordiamoci sempre che stiamo guardando (nel caso delle 2nde) foto giganti dove ogni minima imperfezione viene amplificata dalle dimensioni e dalla luce, se le foto sono "oneste". Bravo, hai buon gusto, e che sia qFDC o FDC non cambia niente. Le monete o sono belle o sono brutte. E di FDC pieni e veri non ce n'é per tutti. Ciauz.1 punto
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Ancora oggi mi batte il cuore come un ragazzino: [Un denario Romano di Quintus Fabius Maximus del II° secolo a.C. : Cornucopia con fulmini]1 punto
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Grazie mille,scusa posso sapere che significa RIC 417.scusate la mia ignoranza1 punto
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Invece a me sembra molto interessante. Hai provato a evidenziare le costellazioni corrispondenti alle monete, per vedere se disegnano un percorso?1 punto
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Non ho foto ma mi arrivano spesso affrancature annullate (e rovinate) a penna. A dir la verità recentemente mi arrivano quasi sempre (per non dire sempre) affrancature nemmeno annullate; evidentemente alle poste hanno deciso di risparmiare prima sull'inchiostro dei timbri, ed adesso pure su quello delle biro.... se non altro queste ultime affrancature le stacco e le riciclo per altre spedizioni.1 punto
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Zecca di Costantinopoli, aspron trachy, mistura / rame, battuto sotto l'imperatore Manuele I Comneno (1143 -1180),R. Sear, n°1961 o 1966 var.- D/ Cristo seduto in trono, con ai lati due stelle.- R/ la Madonna che stende la mano sull'imperatore. Ciao Borgho1 punto
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Bellissimo post, da leggere e da vedere grazie @petronius arbiter e @derek83 m.m.1 punto
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Scusa ma ogni tanto applicare il buon senso no????? Se per assurdo l'asta viene spostata di 1 anno non posso recedere dalle offerte perché non c'è scritto nelle condizioni? Ma diciamo davvero?1 punto
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1963 Vietnam del sud - 1 dong Stampata in Cina e non emessa, questi biglietti erano destinati a circolare nei territori sotto il controllo del Fronte di Liberazione Nazionale (vietcong).1 punto
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CGB.fr, Live Auction September 2020, 8/9/2020, 588543 CORINTHIA - CORINTH. Catalogue references : Delepierre1849 - Dewing1697 - BMC.- - Cop.- - R.71 pl. V (A/ 55 - R/ 52) - GC.1860 - Asyut560 - RQEMAC.196. Predigree : Exemplaire provenant du trésor de Taranto (1911). NAC AG, 120, 6/10/2020, 383 The Cyclades. Naxos. Stater circa 520-515-490, AR 12.00 g. Cantharus with ivy leaf finial on lid; grape bunches hanging from handles. Rev. Quadripartite incuse square. Traitè 1950, pl. LXII, 5. de Luynes 2376. Nicolet-Pierre 34a (this coin). Rosen 239. Babelon, Trouvaille de Tarente 1911, RN 1912, 38, pl. III, 5 (this coin illustrated). Sheedy 27a (this coin). Ex Sothebys 4 June 1983, Brand, 83; M&M 72, 1987, Rosen, 412; Lanz 92, 1999, 242 and Busso Peus 407, 2012, 400 sales.1 punto
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Colpaccio di oggi ? taglio 1 centesimo Nazione Vaticano anno 2004 tiratura 85000 condizione bb/spl città Genova note1 punto
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Mi dispiace ma forse dovrebbe rileggere con più attenzione l’intera discussione, compresi i miei post. Mi vedo costretto a ricapitolare i concetti da me espressi perché così sembra che io stia suggerendo di acquistare da privati una moneta antica come se si trattasse di una bottiglietta di minerale. Non è così. Tutto è partito dal quesito se il certificato di lecita provenienza sia OBBLIGATORIO PER LEGGE anche nelle compravendite tra privati: la mia risposta è stata NO. Non lo dico io ma il codice dei beni culturali (e stiamo dando per scontato, tra l’altro, che la moneta oggetto di compravendita sia sottoposta alla disciplina ivi contenuta). Ho aggiunto, poi, che il fatto che la legge non prescriva nella compravendita tra privati il certificato in questione NON esclude che un acquirente avveduto (e quindi dotato di BUON SENSO), ESIGA dal venditore una dichiarazione di contenuto equipollente al certificato di lecita provenienza e copia di tutta la documentazione attestante la legittima circolazione della moneta nel tempo (fatture, ricevute, foto ecc.). Ma che succede se il venditore (privato) si rifiuta o non è in grado? La legge glielo impone? La mia risposta è NO. Che possibilità ha allora l’acquirente? 1. Rinuncia all’acquisto (STRADA ASSOLUTAMENTE PREFERIBILE); 2. Acquista ugualmente esponendosi al rischio di commettere un reato e incorrere in tutti i guai connessi (opzione sconsigliata, ovviamente). Come vedete stiamo dicendo la stessa cosa ma con la differenza che mi sono permesso di puntualizzare che non c’è norma di legge che imponga al venditore privato di fornire la certificazione di cui parliamo. Documentazione che, in ogni caso, ha quale unico scopo (sia che si acquisti da privato che da professionista) quello di agevolare l’onere della prova (che può essere offerto comunque anche con altri mezzi) nell’ipotesi in cui venga contestata l’illecita provenienza della moneta acquistata e successivamente rivendicata dallo Stato. Mettiamola così: il buon senso, in questo caso, sopperisce a una lacuna di una legislazione che, pur prevedendo serie consegue per un acquisto incauto, nessuna prescrizione fornisce in merito alle cautele da adottare quando si compravende tra privati. E allora va pure bene dire che quando si compra da privato è OBBLIGATORIO farsi rilasciare tutta la documentazione dal caso a patto, però, che non si dica che detto obbligo sia codificato (ed è solo questo che stavo cercando di sostenere: l’assenza di codificazione). Spero di essere riuscito a spiegarmi questa volta. E mi si dica pure che non si condivide (argomentando) ma non che sono confuso... è una affermazione che trovo poco edificante. Vi prometto che ho chiuso davvero e non vi tedio più. Saluti1 punto
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Nell'autunno del 1985, durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio nei pressi di Dorchester, nell'area del Poundbury camp a ridosso della proprietà della Wyver Fireplaces LTD, E. Carter, H. Hallett, B. Mitchell e E. Vincent trovarono un ripostiglio di oltre 7000 antoniniani, il numero esatto non è noto in quanto manca una pubblicazione ufficiale e un catalogo pubblico del ripostiglio che è noto come "The 1986 Poundbury Hoard" (registrato nel libro della Robertson ai num. 695 e 972 e nel P.A.S. al numero IARCH-A9B532). Gli scopritori raccolsero le monete emerse durante lo sterramento in un secchio di latta e le portarono al Dorset County Museum che le inviò poi all'Ashmolean Museum per la pulizia e catalogazione. Di questo ripostiglio esiste attualmente solo una piccola pubblicazione, con una introduzione preliminare sul deposito, risalente al 2004, quasi 20 anni dopo la scoperta: "King, C.E. and Woodward, P.J., 2003 The 1986 Poundbury hoard of 3rd century antoniniani" Il ripostiglio presenta come pezzi più antichi, antoniniani di Etruscilla e Volusiano mentre presenta come termine di chiusura una cinquantina di antoniniani di Carausio. Gli imperatori gallici sono ben rappresentati per quanto riguarda Vittorino e i Tetrici, mentre sono presenti in misura minore Postumo, Mario e Leliano. Una buona rappresentanza è data anche dagli imperatori centrali Gallieno, Salonina e Claudio II, mentre in misura minore appaiono Valeriano I e II, Quintillo, Aureliano, Probo e Numeriano. Infine, il gruzzolo presenta anche un buon numero di emissioni imitative. Si tratta della tipica composizione dei ripostigli britannici interrati attorno alla fine degli anni '80 del 200, inizio 290 d.C. In questi ultimi giorni, per una serie di vicissitudini e casi della vita, sono entrato in contatto direttamente con il nipote del sig. B. Mitchell, uno degli scopritori, che attualmente sta vendendo la sua quota di proprietà del ripostiglio e questo è un piccolo assaggio della porzione di ripostiglio che mi sono portato a casa: Le monete sono quasi tutte inserite in buste con la catalogazione fatta dagli addetti del museo. Nel "mucchio" spiccano Etruscilla (in una emissione ibrida con Treboniano Gallo, che mi riservo di analizzare più dettagliatamente) e Aureolo in nome di Postumo, zecca di Milano, tipo SALVS. C'è poi un Tetrico, esemplare su bustina bianca, che in realtà non è un Tetrico ma un Vittorino, rovescio VICTORIA AVG che potrebbe riservare qualche particolarità, ma necessito prima di vederlo in mano. A questi pezzi poi ho aggiunto anche una rappresentanza di Valeriano, Gallieno, Salonina, Claudio II e Postumo. Quando mi arriverà il gruzzoletto, farò un'analisi più dettagliata.1 punto
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Al post 42 illustrando questa medaglia avevo scritto " fu distribuita : 7 gennaio 1884 ", non era la data di distribuzione ma la data della delibera del consiglio comunale. ... a seguire parte dell'opuscolo di 13 pagine con i nomi dei Cittadini che conseguirono la Medaglia Commemorativa1 punto
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