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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/02/20 in tutte le aree
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Consiglio qualche approfondimento di storia patria... Guastalla fu contea dal 1428 (Guido Torello) e rimase in possesso dei Torelli fino al 1539 (Camilla Torelli) quando venne venduta a Ferrante Gonzaga, secondo genito di Francesco II Gonzaga, marchese di Mantova. In pratica Guastalla non fu mai un possedimento dei Gonzaga di Mantova ma nacque come contea e venne successivamente acquisita da un esponente della famiglia Gonzaga che diede i natali ad un ramo cadetto ed indipendente. Guastalla venne elevata a ducato nel 1621 (Ferrante II Gonzaga) e rimase un ducato indipendente fino al 1748, salvo un breve periodo di unificazione al ducato di Mantova dal 1678 al 1692 (Ferdinando Carlo Gonzaga). Dopo la morte dell'ultimo duca (Giuseppe Maria Gonzaga, morto nel 1746), nel 1748, venne associata al ducato di Parma e Piacenza e dal 1848 fino all'unità d'Italia fu aggregata al ducato di Modena... Tutto ciò era dovuto per amore della storia e della conoscenza che da un piccolo e consunto tondello può scaturire. Ciao Mario6 punti
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Mi hanno insegnato ad astenermi dal commentare ciò che non si conosce. Nel caso specifico discorriamo di un provvedimento che, almeno allo stato della discussione, nessuno di noi ha avuto modo di leggere integralmente, ossia nella sua parte dispositiva (quella che ha decretato la confisca) e nella sua parte motivazionale (costituita dal percorso logico-giuridico seguito dalla Corte di Appello per approdare alla decisione). Del resto, lo stesso autore dell’articolo scrive testualmente: “Preso atto della sentenza, di cui entro novanta giorni saranno pubblicate le motivazioni…”. E per comprendere un provvedimento giudiziario è indispensabile avere contezza delle motivazioni che lo sorreggono: solo così è possibile esercitare prudentemente il diritto di critica e non lasciarsi andare a reazioni d’impeto. Con questo non voglio sostenere che nel nostro ordinamento non ci sia un problema generale che riguarda la circolazione dei beni di interesse culturale e archeologico e il giusto contemperamento tra proprietà privata e proprietà statale degli stessi (per quanto ci interessa in maniera particolare, delle monete). Ma la soluzione del problema, a mio avviso, non la si raggiunge limitandosi ad “urlare” allo scandalo alla prima occasione utile. Il problema, a mio avviso, non è a livello legislativo (o quantomeno non lo è in via principale). Il Codice dei Beni Culturali (che qualche operatore giudiziario, purtroppo, dimentica di leggere coordinandone i principi con le disposizioni costituzionali e del codice civile complessivamente considerate), pur con le sue inevitabili lacune, contiene importanti spunti di tutela anche per il collezionismo privato (fatti propri, per fortuna, da diverse sentenze della Corte di Cassazione). Il problema – sempre secondo il mio personale punto di vista – investe la “mentalità”, essendo proprio di tipo “culturale” (perdonate il gioco di parole). Come qualcuno ha già scritto, gli operatori del settore – alcuni dei quali, alle volte, neanche conoscono la normativa in cui si muovono (per favore, non mettetemi alla gogna, non mi riferisco ai tantissimi professionisti seri ma a quelle poche e isolate eccezioni che macchiano l’onorabilità di ogni professione, nessuna esclusa) – dovrebbero svolgere una attività di capillare sensibilizzazione delle masse sull’argomento (magari anche attraverso l’organizzazione di convegni - covid permettendo - che abbiano il pregio di coinvolgere non solo operatori numismatici ma anche operatori del diritto ai più svariati livelli, e ciò al fine di avviare quel dialogo costruttivo mediante il quale pervenire a una soluzione della questione senza la necessità di scomodare il legislatore con inutili interventi di modifica “stratiforme” delle leggi esistenti, che mettono l’interprete nelle condizioni di dover svolgere un vero e proprio “scavo archeologico”). I Giudici sono uomini (o donne) come tutti gli altri e l’interpretazione che spesso di una norma viene da loro offerta trova la sua genesi (sia pure in minima parte) nel background culturale di ciascuno di essi. Negli studi di diritto la tutela dei beni culturali riveste un ruolo marginale, pressoché nullo (ai miei tempi era così ma non mi risulta che le cose oggi siano cambiate) e ciò lo trovo incomprensibile in un Paese come il nostro, ove i beni culturali affiorano quasi a ogni colpo di zappa che la terra riceve. Spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno (e se l’avessi fatto me ne scuso in anticipo), ma ho semplicemente voluto condividere con voi il mio personalissimo pensiero. Saluti.5 punti
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1864 Per il neonato Regno d'Italia un anno decisamente scarso come tipologia e numero di pezzi coniati, forse la Zecca di Torino stava già per essere smantellata, oppure il circolante era sufficiente per quell'anno. E' un anno da ricordare per due delle monete più rare e ricercate del Regno: innanzitutto il 50 Lire, forse la moneta più rara in assoluto e poi il 100 Lire anch'essa di notevole rarità. 100 LIRE: coniate n. 579 in totale (474 nel 1865 – 105 nel 1867 e pochissimi nel 1864 ) ( fonte: Gigante 2020 ). A questo proposito il Montenegro scrive “ ...vi è da supporre che la tiratura sia superiore ai 579 pezzi” ( Montenegro Manuale 2008 ). In effetti i passaggi in asta dal 2009 sono ben 42, piuttosto alti per una moneta con una tiratura esigua. Posto una moneta venduta all'Asta Varesi: 50 LIRE: Montenegro Manuale 2008: “Questa tipo di moneta che è una delle più rare della monetazione del Regno d'Italia, fu coniata dalla Zecca di Torino nell'anno 1867 con data 1864”. Il Gigante 2020 aggiunge: “...coniate in 103 pezzi nel 1867 con la data 1864 e solo in pochi esemplarì nello stesso 1864. Questa moneta è oggi conosciuta in circa una dozzina di esemplari”. I passaggi censiti in Asta dal 2009 sono in effetti 12. Si può quindi presumere che pur essendo le monete in questione, di esimia rarità, la tiratura delle stesse sia stata sempre approssimata in difetto come si può comprendere dai passaggi in asta. Diversa la situazione del “Marengo” o 20 LIRE, Zecca di Torino, che fu coniata in quantità notevole: 608.630 pezzi ( comunque al di sotto del millesimo 1862: 1.954.878 e del 1863: 2.980.700 ). Posto il mio Marengo: Buona Serata a Tutti, Beppe3 punti
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Ricordo con piacere quando iniziai questa discussione sulle monete delle Sedi Vacanti pontificie e l'interesse che essa risvegliò nel non grande numero di collezionisti della Serie Papale.Dopo parecchio tempo torno a postare qualcosa di nuovo,anche perche'ho imparato a ridimensionare il peso delle foto e a poterle inserire di nuovo. Stavolta mostrerò un raro GIULIO del 1655,tra i pontificati di Innocenzo X e Alessandro VII.La mia collezione,infatti,va dal 1655 al 1870.Non è una data facile da reperire,specie per i nominali minori della piastra,anch'essa discretamente rara.La conservazione è mediocre, ma la moneta è un R3,secondo l'ultimo volume del MIR( testo un po' sparagnino con i gradi di rarità)e,per me,è stata una acquisizione che attendevo da moltissimi anni.3 punti
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Francamente preferirei mille volte vedere il buco piuttosto che una patacca oscena che svilisce tutta la collezione.3 punti
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E' un quattrino di Clemente VIII per Ferrara, esempio a questo link: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FECL8/2 Ciao, RCAMIL.2 punti
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1964 Rhodesia - 25 cent (2 scellini e 6 pence) - 20 cent (2 scellini) - 10 cent (1 scellino)2 punti
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Ciao! Atenti fioi. Do dei de vin per ogni moneta catalogata ..... do dei, no do butilion .... ghe sboro. saluti luciano2 punti
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Interessante @Savor. Non ne sono sicurissimo, ma secondo me potrebbe trattarsi di una moneta di Luigi XVI. Sia il ritratto che la legenda circolare sembrerebbero essere compatibili. La legenda, ad esempio, è "Ludov XVI D Gratia", molto simile a quella che sei riuscito ad identificare. Prova, eventualmente, a dare un'occhiata qui alle monete da 3, 6 e 12 deniers: https://numismatica-francese.collectorsonline.org/cat/FR-822 punti
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Onorato dalla richiesta da una delle persone tra le più competenti in questo forum... Se ti fidi e se hai mooooolta pazienza con il mio oramai, ahimè, pochissimo tempo libero, volentieri: sarebbe per me sicuramente un'ottima occasione per ampliare le mie conoscenze sulla monetazione veneziana In cambio dovrai accettare, alla prima (e spero prossima) occasione di incontro una serie di giri di ombre2 punti
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Non ti scoraggiare, come ti hanno giustamente detto è un BB come conservazione, ma rimane una moneta molto affascinante e piena di storia, anche io ne ho qualcuna peggiore della tua, ma a cui sono molto affezionato per quello che mi trasmette. La speranza è che questa tua affascinante moneta, faccia nascere in te una sana passione. Saluti2 punti
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Mi permetto di citare un post scritto da Villa66 nella discussione "L'elemento che manca alla numismatica", che quando lessi mi colpì molto e che mi è rimasto impresso. Tempo... abbastanza tempo. v. ----------------------------------------------- Time…enough time. v.2 punti
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Mi ero accorto che non si connetteva da tempo al forum, esattamente dall'11 giugno, tre giorni prima di... A fine agosto gli avevo inviato un MP, quando ho visto che passavano i giorni, e poi le settimane, senza che lo avesse letto, ho incominciato a temere il peggio, ma mi è mancato il coraggio di chiedere nel forum, in particolare a @quattrino che sapevo avere un rapporto particolare con Lui, per paura della risposta. Che ora, purtroppo, è arrivata. Che la terra ti sia lieve Mark, io e i tuoi amici italiani non ti dimenticheremo. Maurizio2 punti
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Cari Amici @Francesco1984, @Rocco68, @Scudo1901 avete postato delle monete eccellenti del bel Gioacchino, quindi mi vergogno un pò a postare la mia, notevolmente inferiore alle vostre, ma lo faccio con spirito di "condivisione" e soprattutto perchè mi piacciono moltissimo i coni di Murat. Saluti a Tutti, Beppe2 punti
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1° Dicembre del 1989 Papa Giovanni Paolo II incontra in Vaticano Mikhail Gorbachev Medaglia coniata d'emissione privata a ricordo della storica visita https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-F2612/501 punto
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Devo confermare che dei nasi come quelli da te postati non li aveva mai visti su monete di Atene, solo su monete romane.1 punto
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DE GREGE EPICURI Si tratta di un santo un po' speciale: attore, mimo e buffone, poi martire e santificato. Come spesso nelle storie agiografiche, si convertì proprio nel corso del suo mestiere e dopo aver schernito il cristianesimo. La tradizione vuole che, vivendo sotto Diocleziano, recitasse di preferenza storie buffonesche che "facevano il verso" al battesimo cristiano. Ma, proprio mentre recitava una scena del genere davanti all'imperatore, ebbe una visione e si convertì; la cosa non fu scoperta subito, ma poco dopo ci si rese conto che la sua recitazione non era più una finzione. Messo alle strette, Genesio confessò e venne torturato e poi ucciso. Al rovescio, una madonna con aspetto greco-bizantino, che tiene il bambino in braccio; due angeli ai lati.1 punto
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La Madonna raffigurata è Maria Madre del Perpetuo Soccorso che si venera nella chiesa di S. Alfonso all' Esquilino , Roma. Ciao Borgho1 punto
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Buonasera a tutti, posto un mio modesto Tornese, purtroppo conservazione veramente al limite, ma credo sia una moneta rara se l'ho ben inquadrata. Ci provo, e invito chi ne ha a postare i propri. ? Dunque, Tornese Filippo III 1599 MIR 221 P/R 40 R3 oppure mi sbaglio ? Saluti Alberto1 punto
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Buonasera Savor Vorrei farti notare che la tua moneta è un BB (per me forse anche un BB+) e che BB non significa rottame o catorcio ma, ovviamente con riferimento allo stato di conservazione, significa: "bellissimo". Più precisamente e copiato pari-pari dal catalogo Gigante: "La circolazione ha attenuato i rilievi maggiori ma la moneta è perfettamente leggibile, salvo per qualche particolare minore, ed intera. Può avere colpi sul bordo, leggeri e non deturpanti". E' comunque di una bella moneta che può fare la sua bella figura in un'eventuale raccolta. Buona serata Daniele1 punto
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CREMA (CR) SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLA CROCE / APPARIZIONE DI MARIA SANTISSIMA A CATERINA UBERTI NEL 14901 punto
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Sì certo, aggiungevo un'opinione personale sui cosiddetti tappabuchi... che io vedo come un'espressione per rifilare patacche ai gonzi. Un po' come quando si definiscono "riconi" le patacche cinesi da 3 euro ai mercatini che imitano gli scudi del 1901 o la quadriga del '14.1 punto
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Io ho trovato: S ignora chi c’è; S ignora fine = signora “chic” e signora fine Altrettanto da apollonia1 punto
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Esatto servono per prelevare le monete da soluzioni, io le uso per immergere e prelevare alcune monete nel benzotriazolo, che a mano non lo consiglio. ?? Gianni1 punto
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Eh niente, alla fine l'ho acquistato Grazie a tutti per i contributi alla discussione, Buona giornata. Massimo1 punto
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Ciao @miza hai per caso una moneta del 1864 per sostituirla?1 punto
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Ciao, sembra che sui rilievi affiori il bronzo, quindi dovrebbe essere bronzo argentato.1 punto
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Salve Nonostante le pessime condizioni azzarderei 10 soldi per Ranuccio II Farnese (1646-1694) (Piacenza) Anche lo stemma curvo coronato combacia e la legenda VI a fianco https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RN2PC/41 punto
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Sembrerebbe anche di leggere fides al centro ,potrebbe essere un grosso di ferdinando carlo ma con queste foto è difficile dirlo Es1 punto
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@petronius arbiter per favore, villa66 ha amato tanto questa discussione, se è possibile vorrei dedicarla a lui. potresti per favore aggiungere al titolo: Monete Contemporanee Estere (dal 1800 a oggi) tributo a villa66 Grazie https://www.buchananfuneralhomemonett.com/obituary/mark-peters1 punto
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Buongiorno amici e complimenti a @giuseppe ballauri a @Scudo1901 all'amico @Rocco68 e a @Francesco1984 per la bella carrellata di "permanenti", davvero magnifici i 12 carlini, io non mi sono ancora buttato sull'argento di Murat e sono ancora piacevolmente impantanato nel rame a cercar varianti e conservazioni, e quindi non saprei rispondere Francesco nel merito cioè se si tratti o meno di una nuova variante, certo è che nel Magliocca non sono censite tutte le varianti, questo sia per scelta dell'autore ma anche perché con Murat tra caratteri in legenda, caratteri della data, abbreviazioni, assi spostati, stelle e punti e marchi tra dritto e rovescio le combo sono un'infinità ed è questo il bello di questa monetazione. Complimenti ancora e dato che argento non ne tengo, per restare sul tema "boccoli" posto un 3 grana. Saluti.1 punto
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Guastalla (RE). Luogo di guerre franco-spagnole - tedesche del 1700. Ducato con Parma Piacenza . Prima Ducato di Modena1 punto
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Come già anticipato da @ak72, sul sito numismatica.sm viene segnalato che, a causa dell'elevato numero di lavori ricevuti, la cerimonia di premiazione è stata spostata a martedì 29 dicembre ore 17:001 punto
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Complimenti a Luca.Cava per questa avventura appena iniziata. Non né so nulla ma ho sempre provato molto " affetto " per le monete di Ferrara. Comunque mi pare un ottimo inizio, 3 bei pezzi, bravo.1 punto
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Ciao, se non hai ancora avuto modo di leggerlo, ti consiglio questo thread in cui ci sono notizie in merito. Michele1 punto
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No, Se le monete sono state comprate in asta o da commercianti e si può esibire la documentazione non è vietato, come è scritto in sentenze e anche dal Mibact di Torino. Il problema è un altro. Da una vecchia canzonetta : Questo è uno strano paese dove chi sbaglia non paga le spese......Ho letto degli errori giudiziari che costano miliardi allo Stato cioè a noi contribuenti, ma si parlava di carcere. Quanti errori che non comportano il carcere avvengono ogni anno ? Quando a qualcuno si da una toga o una divisa c'è chi si sente autorizzato a comportarsi come il mitico Marchese del Grillo. Ne abbiamo letto in questi ultimi tempi di episodi che si potevano evitare ma ci vorrebbe buonsenso, qualità rara ormai, I Promessi Sposi (Cap. XXXII) " Il buonsenso c'era, ma se ne stava nascosto per paura del senso comune"1 punto
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Grazie mille! E se con ostica ti riferisci alla difficoltà di trovare le monete che si cercano in buone condizioni purtroppo forse è vero, ma la storia di Ferrara è davvero affascinante. Luca.1 punto
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Devi fare l’uomo Quante volte Devi fare l’uomo Ti sei sentito dire? Da quando giocavi a recitare E tua sorella ballava con te Cresci sei un uomo. Quando volevi seguire La scuola delle Muse Non è per te Non è lavoro per un uomo Meglio l’accademia militare Per essere onorato e rispettato All’arte si preferì la guerra Devi fare l’uomo Non stare attaccato sempre Alle gonne di tua madre O di tua sorella La vita è dura Pensa a fare l’uomo Quella ragazza non fa per te E tu giovane agnello Di una povera famiglia Fosti immolato sull’altare Dello stato Pecora in mezzo ai lupi. Obbedisti all’ uomo del sud Che nei sudati gradi Del figlio carabiniere Vedeva il riscatto personale per togliersi schiaffi dalla faccia. A 25 anni sei già capitano a Moncalieri Puoi entrare nei servizi segreti Puoi diventare presto colonnello Poi pure generale. Quando a 30 anni A Parigi sopra un letto della speranza A te dal male ridotto albero secco Devi fare l’ uomo disse ancora una volta tuo padre. L’ultima volta.1 punto
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buongiorno è buona domenica a tutta la sezione, dopo un po’ di ricerche e un bel po d attesa per trovare il giusto rapporto qualità prezzo, sono riuscito a mettere in collezione un tondello di grande fascino e bellezza...! Ha dei fondi magnifici e una freschezza di metallo quasi come mamma l ha fatta oltre che degli ottimi rilievi.. osservandolo bene e studiandolo un po’, vi riporto il suo riferimento bibliografico citato nel manuale di @Rex Neap pag. 241 “406a”, però il tondello presenta altre varianti non citate secondo il mio punto di vista.. il tondello differenzia da diametro e peso, questo in questione pesa 27,59 ed ha un diametro di 37 mm circa, inoltre il motto nel taglio dice questo: DIO PROTEGGE “4 fiori a 7 petali e non 6” IL RE E IL REGNO “altri 4 fiori a 7 petali”... chiedo se si tratti di una nuova variante o se qualcuno di voi è in possesso di un altro esemplare simile.. saluti a tutti..!1 punto
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Ciao, confrontala con questa https://en.numista.com/catalogue/pieces136781.html1 punto
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Dalla fine del XIX secolo vari inventori in mezzo mondo progettarono e in molti casi realizzarono e sperimentarono senza successo prototipi di aerei, sfidando le difficoltà tecniche e lo scetticismo di buona parte della gente, causato anche dal pregiudizio molto diffuso all'epoca sull'impossibilità di decollare con mezzi più pesanti dell'aria perchè "Dio non ha creato l'uomo per volare". Come noto i primi a riuscire nell'impresa con un aereo a motore furono i fratelli Wright nel 1903, anche se questo primato viene contestato con diverse prove secondo cui qualche mese prima di loro ci sarebbe riuscito un pioniere neozelandese. Comunque sia, solo pochi anni dopo si affaccia sulla scena degli antesignani dell'aeronautica moderna un grande personaggio che si meriterebbe molta più attenzione di quella avuta finora: il grande scienziato rumeno Henri Coandă, nato a Bucarest nel 1886. Appassionato di aeronautica e aerodinamica fin da piccolo, dopo una breve carriera nell'esercito e dopo aver seguito vari corsi accademici si laurea in ingeneria a Parigi nel 1910, al primo posto, dopo aver fatto esperimenti con altri colleghi fra cui Gianni Caproni e Gustave Eiffel. Già quell'anno realizza la più rivoluzionaria invenzione per cui è noto: il Coandă-1910, primo motoreattore al mondo e in generale primo aereo al mondo con motore a getto. In questa particolare configurazione un motore a pistoni azionava un compressore con davanti una presa d'aria a geometria variabile e dietro una camera anulare di combustione. Nel dicembre del 1910 Coandă entrava nell'abitacolo dell'aereo per una prova motore e lo avviava, ma prima ancora di rendersene conto... "La macchina guadagnò quota più velocemente di quanto pensassi; non era un mio errore, ma dopo un po' entrò in stallo, si abbatté al suolo e bruciò completamente. Fui veramente fortunato a non essere incastrato sul seggiolino, dato che ero stato lanciato fuori quando l'aeroplano si abbatté al suolo; altrimenti sarei potuto bruciare con esso." Questo incidente però contribuisce all'intuizione dell'effetto Coandă (la tendenza di un getto di fluido a seguire il contorno di una superficie vicina) e fra le svariate invenzioni dell'ingegnere, non solo in campo aerodinamico, c'è la realizzazione dell'hovercraft e dell'aereo ad ali lenticolari. Coandă muore a Bucarest nel 1972, dopo aver depositato 707 brevetti.1 punto
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Alla fine ho trovato una medaglia napoletana dela fine dell'800 con sant'Eligio, guardate qui amici.1 punto
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