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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/03/20 in tutte le aree
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Ciao a tutti, questa sera vi presento questo testone della mia collezione: Innocenzo XII (1691-1700), Roma, Testone (Munt 49, CNI 70). D/: stemma trilobato in cornice a forma di vaso con piede, testina muliebre in cimasa, chiavi sciolte con impugnatura ad intagli. INNOCEN ._ XII . P . M . A . V R/: il papa con tiara e piviale seduto a destra tra due cardinali; davanti un prelato in pulpito che legge l'esortatoria per la pace, e due figure che suonano una lunga tromba. ROGATE QVAE AD PACEM SVNT. Es.: 16 - 95 ai lati dello stemma di Mons. Maffeo Farsetti, presidente di zecca. R/: liscio Peso 9.18 g. La legenda al R/ si traduce con "Chiedete ciò che porta alla pace" (Salmo CXXI, 6) e fa riferimento all'esortativa alla pace pubblicata dal papa nel 1695 per porre fine al conflitto che opponeva tra loro la Francia, la Spagna, l'Impero, l'Olanda e l'Inghilterra. La situazione europea dell'epoca era infatti molto intricata e lo sfondo era rappresentato da quella che passò alla storia come guerra della Grande Alleanza, detta anche guerra dei Nove Anni o guerra della Lega d'Augusta o guerra di successione del Palatinato, che fu un vasto conflitto svoltosi tra il 1688 e il 1697 prevalentemente nell'Europa continentale, ma che coinvolse anche come teatri secondari l'Irlanda ed il Nord America. Essa si colloca nel contesto della grande sfida fra la casata dei Borbone e quella degli Asburgo, nonché del lungo duello personale tra Guglielmo III e Luigi XIV. In breve (fonte Wikipedia), con la ratifica del Trattato di Nimega, che pose fine alla guerra franco-olandese (1672-1678), Luigi XIV minacciò di assicurarsi una stabile egemonia sull'Europa. Tuttavia, dal 1680 il Sacro Romano Impero, sotto la guida dell'imperatore Leopoldo I, aveva iniziato a riguadagnare prestigio ed autorità, in particolare grazie alla vittoriosa campagna militare condotta nei Balcani contro l'Impero ottomano. Questo successo spinse Leopoldo ed i suoi alleati - vari principati tedeschi, la Spagna e la Svezia - a formare il 9 giugno 1686 un'alleanza difensiva, detta Lega di Augusta, in opposizione alla Francia. Il 5 novembre del 1688, in risposta al pressante invito di sette uomini politici inglesi, l'olandese Guglielmo d'Orange attraversò la Manica con una potente flotta ed invase l'Inghilterra dando inizio alla Gloriosa rivoluzione e alla conseguente deposizione di Giacomo II. Divenuto ora re d'Inghilterra, oltre che Statolder (letteralmente "reggitore dello Stato") delle Province Unite, Guglielmo fu in grado così di formare quella coalizione anti-francese che da lungo tempo aveva ponderato. Il 12 maggio 1689 Guglielmo III e Leopoldo I inaugurarono la Grande Alleanza con l'intento di riportare la Francia ai precedenti confini designati dalla pace di Vestfalia. All'indomani dell'attacco francese al Palatinato, regione europea situata a cavallo tra Francia e Germania, anche il Ducato di Savoia (che sarà costretto a firmare un trattato separato con la Francia prima della fine della guerra) si unì alla Grande Alleanza. Le battaglie si protrassero per nove anni in diverse regioni europee, generalmente a favore degli eserciti francesi, per sfociare nel Trattato di Rijswijk del 1697. La pace fu siglata da Luigi XIV perché la Francia non riusciva più a sostenere le enormi spese belliche. Con la pace di Rijswijk il re perse tutte le terre conquistate, tranne l'Alsazia e Strasburgo e qualche città in Catalogna, ma recuperò Pondichéry in India dagli Olandesi. Da un punto di vista numismatico, il conio di questo testone è ad opera di Pietro Paolo Borner, svizzero, che con Chirografo del 15 novembre 1692, fu nominato incisore dei ferri e delle stampe della zecca di Roma (E. Martinori "Annali della zecca di Roma). Le figure tuttavia appaiono piuttosto goffe e caricaturali e nel complesso possiamo definirlo non una delle migliori realizzazioni del periodo. Questo testone si trova senza grandissima difficoltà in buona conservazione, mentre molto più difficile è reperirlo nella massima conservazione, come quello presentato. Si associa una gradevole e delicata patina e un bordo ancora "tagliente". Vostri commenti e integrazioni sono come sempre graditi. Michele7 punti
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Buonasera...posto questa: 8 tornesi 1817 SICILIARVM, anche se nel rovescio il rombo compare sia dopo TORNESI che dopo la data (come capita nella variante SICILIARUM) A voi le foto e buona serata.7 punti
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Buongiorno, mi sembrava giusto condividere anche qui, per chi di voi non guarda la mia vetrina facebook, posto unico nel quale ormai raramente posto le migliori monete che mi capitano per le mani, questo esemplare (SEMPRE NON IN VENDITA SE LO POSTO QUI) di 50 lire .6 punti
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...leggere attentamente il cartellino illustrativo, può avere effetti collezionabili anche venali. Ciao a tutti! Qualche giorno fa chiedevo delucidazioni su vistosi graffi su di un tallero (qui un saluto a @libeccio e @Monetaio) in quanto ho aggiunto alla mia collezione di quello che qualcuno può definire "il mio piccolo museo degli orrori" questa (ex) moneta che come potete notare è stata trasformata in spilla. Fino qui nulla di strano, questa è una cosa molto comune in alcuni paesi, la Germania in particolare (vedi anche: Un altro tallero di Maria teresa o I Siegestaler ). Quello che non riuscivo a capire erano questi segni: chiaramente avvenuti DOPO la coniatura e che escludevano alcune teorie come quelle su limature o salti di conio. Questi "graffi" li avevo già notati, ma non ci avevo fatto più di tanto caso, solo adesso mi sono reso conto di una certa continuità - click per ingrandire: guarda caso sempre sullo stesso lato e sempre "caotici" e mai uniformi. Una piccola ricerca mi ha portato alla soluzione: questo cosiddetto "Madonnentaler" era legato alla superstizione che un po' d'argento raschiato e dato ai malati mischiato in una bevanda potesse curare le malattie. Molti talleri venivano così raschiati (sempre e solo dal lato della Vergine!) per usare i trucioli per scopi "curativi" e venivano presi sovente all'epoca da malati o donne incinte. In altri casi veniva solamente appoggiata la moneta sulla parte dolente. In effetti, l'effetto antibatterico dell'argento era già conosciuto: qualcuno metteva pure una moneta nel latte per conservarlo più a lungo. Una buona salute a tutti! Servus, Njk PS: un PING a @Taller, visto che bazzichiamo nella stessa area... PPS per l'archivio: Karl Theodor , tallero di convenzione, terzo ritratto / 1778-1794 argento, 28.06 g / 42 mm CAR • TH • D • G • C • P • R • V • B • D • S • R • I • A • & EL • D • I • C • M • / I.SCH PATRONA BAVARIAE5 punti
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Buonasera a tutti. Nuovamente a chiedere il Vostro aiuto a classificare questo pezzo di Filippo II. Il primo dubbio è per la legenda al rovescio diversa dal solito : COMMODITATI . PVBLICAE e per quel punto a fine data 15 - 73. Grazie a chi vorrà aiutarmi. Un caro saluto, Rocco.4 punti
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Buonasera a tutti, è sempre un piacere rileggere i post di questa bellissima discussione e di cui ringrazio @giuseppe ballauri per averla creata. Ne approfitto per riportare il racconto di una mia monetina, moneta che è da tanti anni che accompagna il mio percorso Numismatico, con vera pazienza direi, perché la tengo sempre in movimento da una casella all'altra e da un vassoio all'altro, è quasi l'unica moneta estera che ho in vassoio tra le Napoletane, devo dire che si trova a suo agio, da gran signora con tutti i suoi 123 anni. ? Poco fa la guardavo, le parlavo addirittura, mi chiedevo e le ho chiesto, ma Lei Gentilissima Madam quale è la sua storia, cosa ha visto, cosa ricorda, cosa le piacerebbe raccontarmi? Mi ha fatto cenno di avvicinarla al mio orecchio, e quasi bisbigliando mi ha detto di chiamarsi Cerere e che al momento mi avrebbe raccontato un fatto di quando era bambina quasi in fasce. ? Ha aggiunto, è il racconto di un avvenimento triste ma che va ricordato. '' Il Bazar de la Charité'' Il Bazar de la Charité fu un evento di beneficenza, organizzato dall'aristocrazia cattolica francese a Parigi e creato da Harry Blount nel 1885. È conosciuto soprattutto per l'incendio del 1897, nel quale persero la vita 126 persone, di cui ben 118 donne; molte appartenevano all'aristocrazia e tra di esse la più famosa fu Sua Altezza Reale, la duchessa di Alençon, nata Sofia Carlotta di Baviera, sorella della celebre Sissi, imperatrice d'Austria e regina d'Ungheria. Il Bazar de la Charité si svolgeva ogni anno in luoghi diversi grazie a un consorzio di organizzazioni di beneficenza che condividevano l'affitto e le tasse, riducendo così i costi e favorendo l'afflusso di potenziali acquirenti. Nel 1897 il Bazar si tenne in un grande capannone di legno, di 80 metri per 13, a rue Jean-Goujon 17, nell'ottavo arrondissement di Parigi. All'interno di questo capannone fu costruita una strada in stile medievale con legno, cartone, stoffa e cartapesta. Le uscite non vennero adeguatamente contrassegnate. Questi fatti contribuirono notevolmente al disastro. Una delle attrazioni di questo Bazar era una stanza dove si potevano ammirare le immagini in movimento proiettate con la tecnologia messa a punto dai fratelli Lumière. Il pomeriggio del 4 maggio, il secondo dei previsti quattro giorni di bazar, le attrezzature del proiezionista (che utilizzava un sistema a base di etere e di ossigeno anziché di energia elettrica) presero fuoco. Il conseguente incendio e il panico della folla causarono la morte di 126 persone. Oltre 200 persone rimasero ferite. Il disastro ebbe risonanza a livello nazionale e internazionale. Alcuni dei visitatori, in fuga attraverso il cortile, furono salvati dalla cuoca e dalla direttrice dell'Hotel du Palais, M. Gauméry e Madame Roche-Sautier rispettivamente, che li aiutarono a sfuggire al fuoco attraverso le finestre della cucina del palazzo adiacente. L'identificazione dei resti carbonizzati mediante metodi dentali costituisce una pietra miliare nella storia dell'odontoiatria forense. Dopo la terribile catastrofe del Bazar de la Charitè furono tenute orazioni funebri e discorsi da parte di Frate Marie-Joseph Ollivier (1835-1910), domenicano, predicatore, storico e biografo. Dopo i suoi discorsi a Notre Dame del 1897, egli dovette dimettersi poiché i suoi discorsi furono interpretati come une attacco contro il governo di allora. Ollivier si ritirò in Belgio. Saluti e al prossimo racconto Alberto3 punti
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Buonasera a tutti, la mia Napoletana di oggi, un comunissimo 6 Tornesi 1801 Ferdinando IV Ha un piccolo particolare che ho notato anche su una foto di 10 Tornesi del 1796 di Ferdinando IV. ? Saluti Alberto3 punti
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Signori è dura. Ci sono passato esattamente 8 anni fa e sono stato molto fortunato visto che dopo due anni hanno archiviato l'inchiesta e restituito le monete. Come ho fatto? Ho speso 14000 euro di legali per procedimento penale e civile e ho lottato come un leone urlando le mie ragioni, ma meglio non passarci perché è stato un incubo e da quando ho ricevuto la perquisizione, in più momenti, durante le mie giornate, ricordo quanto di assurdo ho dovuto subire. Tuttora non ho smaltito la rabbia verso chi ha sbagliato nei miei confronti, perché è facile dire lo Stato ma dietro l'avvio di un procedimento c'e' una persona che può anche essere incompetente. Antonio3 punti
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Meravigliosa! Moneta di una bellezza (in origine) e conservazione (attuale) pazzesche. Con esemplari di questo tipo mi viene sempre la curiosità di sapere quale sia stata la storia della moneta dal giorno in cui è stata coniata in poi.. immagino che di una moneta del genere (e solo con monete del genere) sia possibile praticamente ricostruire tutti i suoi possessori dal giorno in cui è stata coniata in poi Saluti!3 punti
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@talpa @demonetis I volumi sono stampati su carta patinata da 120 gr., e contano in tutto più di 1200 pagine cucite a filo, 300 delle quali a colori. Come si evince dalle foto, la legatura in carta telata è accompagnata da sovraccoperte a colori. I volumi, insomma, hanno un costo di produzione tutt'altro che irrilevante. La collezione ha un senso tutta insieme: è certamente un'ingente documentazione della circolazione di valuta nel Mezzogiorno medievale e dell'età moderna, ma è anche una delle ultime testimonianze del collezionismo tra Otto e Novecento. Contrariamente a quanto riportato dai motori di ricerca della grande distribuzione, quindi, i volumi saranno venduti esclusivamente in trittici in cofanetto: chi ha esperienza di pubblicazioni sa che la messa in vendita su Amazon e affini è praticamente automatica con la registrazione dei codici isbn, indipendentemente dalla disponibilità materiale dei libri nei magazzini dei rivenditori.2 punti
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Vorrei condividere con voi quello che Mark mi scrisse privatamente anni fa riguardo al Forum LaMoneta. Anche per ricordare a noi stessi quanto questo "spazio" sia speciale per la qualità dei suoi frequentatori e per l'incessante lavoro (volontario) di controllo e moderazione. "But then Lamoneta really is an easier place to inhabit than most of the other forums I've joined or read, and the best combination of friendliness and competence of any of them. The funny thing is, I've learned an incredible amount about American coins on the Italian Forum. Some of the cross-cultural connections have been especially worthwhile, too, given the nature of my collecting. "2 punti
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Prima di tutto complimenti per la moneta Roberto, questo Giulio è decisamente tra i più rari di S.V. del tuo intervallo collezionistico visto che ti sei dato come arco temporale dal 1655 al 1870. Ricordo ancora quando mi introdussi per la prima volta nella tua discussione aperta credo nel lontano 2008.....alla quale mi auguro di aver apportato tanti piccoli contributi in questi anni.. Come già detto dall amico Michele questo Giulio ha pochissime apparizioni, difficilmente in alta conservazione, direi che il tuo esemplare (ex Heritage se non sbaglio...) è nella conservazione "tipica" A mio avviso R3, rarissimo come tutta la serie della SV 1655 (per non parlare del Testone...) dove probabilmente la Piastra è il nominale "meno raro".... Ancora complimenti Daniele2 punti
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1864 Per il neonato Regno d'Italia un anno decisamente scarso come tipologia e numero di pezzi coniati, forse la Zecca di Torino stava già per essere smantellata, oppure il circolante era sufficiente per quell'anno. E' un anno da ricordare per due delle monete più rare e ricercate del Regno: innanzitutto il 50 Lire, forse la moneta più rara in assoluto e poi il 100 Lire anch'essa di notevole rarità. 100 LIRE: coniate n. 579 in totale (474 nel 1865 – 105 nel 1867 e pochissimi nel 1864 ) ( fonte: Gigante 2020 ). A questo proposito il Montenegro scrive “ ...vi è da supporre che la tiratura sia superiore ai 579 pezzi” ( Montenegro Manuale 2008 ). In effetti i passaggi in asta dal 2009 sono ben 42, piuttosto alti per una moneta con una tiratura esigua. Posto una moneta venduta all'Asta Varesi: 50 LIRE: Montenegro Manuale 2008: “Questa tipo di moneta che è una delle più rare della monetazione del Regno d'Italia, fu coniata dalla Zecca di Torino nell'anno 1867 con data 1864”. Il Gigante 2020 aggiunge: “...coniate in 103 pezzi nel 1867 con la data 1864 e solo in pochi esemplarì nello stesso 1864. Questa moneta è oggi conosciuta in circa una dozzina di esemplari”. I passaggi censiti in Asta dal 2009 sono in effetti 12. Si può quindi presumere che pur essendo le monete in questione, di esimia rarità, la tiratura delle stesse sia stata sempre approssimata in difetto come si può comprendere dai passaggi in asta. Diversa la situazione del “Marengo” o 20 LIRE, Zecca di Torino, che fu coniata in quantità notevole: 608.630 pezzi ( comunque al di sotto del millesimo 1862: 1.954.878 e del 1863: 2.980.700 ). Posto il mio Marengo: Buona Serata a Tutti, Beppe2 punti
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Con molta umiltá, vi propongo anch'io una moneta da identificare, sperando non sia, per voi esperti, banale.1 punto
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Leggi l'articolo che ho linkato. Vedrai che su tutte le monete raffigurate i graffi sono identici ai talleri di questa discussione. In quanto al fatto che siano solo sulla figura della Madonna (ossia sul rovescio), non è certo un caso. Come riportato nell'articolo: Il motivo è decisamente logico, non bisognava deturpare il lato dove appariva l'effigie del regnante.1 punto
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"legale GG era" dirà ME LEGA LEGGERA DI RAME Buona serata da Stilicho1 punto
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Aggiungi Cng 2014. Lo trovi in acsesrch Comunque bel pezzo, confermare ultimo di doge e primo del successivo non è semplice.1 punto
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Molto suggestivo Littleevil! Hai detto di aver fatto delle ricerche. Hai trovato testimonianze o altro?1 punto
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La storia del madonnentaler é molto suggestiva. Peccato che stiamo assistendo a un progressivo abbandono del contante. Non riesco ad immaginare la stessa cosa fatta con un bancomat.1 punto
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Conservazione straordinaria,è tutta un'altra cosa.1 punto
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Si tratta dei soliti e conosciuti colpi di raspa utilizzati per portare in peso i tondelli preparati per la coniatura; colpi di raspa poi non completamente cancellati dall'operazione di coniatura. Consiglio la lettura dell'articolo in collegamento: https://www.academia.edu/1488935/I_graffi_sulle_monete_napoletane_difetto_tecnico_o_prelievo_fraudolento ciao Mario1 punto
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Quando si unisce il fascino della Storia alla bellezza estetica delle monete, secondo me si raggiunge il vero significato della numismatica. Grazie @ZuoloNomisma sia per averci mostrato questo stupendo esemplare, sia soprattutto per l’interessantissima lezione di Storia!1 punto
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secondo me è abbastanza rara sia in Celsi che in Cornaro. Di Cornaro in aste ufficiali ne ricordo una sola di Varesi del 2011, e quella di ranieri di quest'anno: (nulla su ebay almeno negli ultimi 3 anni). Di Celsi io ho registrato solo un paio di passaggi: uno nel 2011 e Nac 108 oltre la mia. Ovviamente per quanto possa essere completo questo censimento.....Al Bottacin hanno solo quella di Celsi. Aggiungi la botta di c..o di avere lo stesso conio di rovescio su due nominativi....è un bel indizio anche questo1 punto
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Vedo che in RN XX è stata aggiudicata a 5.000 sterline. Chissà se troverà posto in qualche collezione o tornerà nuovamente sul mercato tra un anno! Com'era stata la precedente aggiudicazione?1 punto
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Passerano, anonime dei Radicati, quarto imitazione Savoia: https://nomisma.bidinside.com/en/lot/48747/passerano-anonime-dei-radicati-1581-1598-/1 punto
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Molti fattori condizionano il costo dei libri: la veste editoriale, la qualità di stampa... Non ultimo, il numero delle copie, che per questi volumi sarà molto contenuto. La distribuzione sarà gestita dall'Ente e dall'Editore.1 punto
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A proposito del "lato B" di Venere.... Ciao da Stilicho1 punto
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Ciao! 90 euro col buco .... senza, in condizioni almeno MB/BB, devi entrare nell'ottica di spenderne almeno 150. saluti luciano1 punto
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Devi aspettarti, spero per te, una ulteriore mail di conferma con l'indicazione del costo dei prodotti assegnati (così puoi capire se ti hanno assegnato o meno tutto). Se hai scelto e-pay la mail contiene anche il link per raggiungere la pagina dove pagare. Se non ti arriva nulla vuol dire che non ti hanno assegnato nulla.1 punto
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3 dicembre la Chiesa celebra San Francesco Saverio nato nel 1506 in Navarra (Spagna) fu tra i primi compagni di Sant'Ignazio di Loyola, è patrono delle Missioni. La medaglia annuale dell'anno II del pontificato di Gregorio XV ricorda la canonizzazione di San Francesco Saverio e di altri quattro importantissimi Santi: Filippo Neri (1515-1595), Ignazio Loyola (1491-1556), , Teresa d'Avila (1515-1582) e Isidoro Agricola (1080-1130). Si ringrazia il proprietario della raccolta Ildebrando per aver prestato l'immagine della sottostante medaglia postata in catalogo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AD32/11 punto
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Nel secondo passaggio in asta il pedigree si allunga. Ora sappiamo che era stata acquistata presso Spink addirittura nel 1968. Strano che Italo ( che ha lavorato per molti dealers a londra) non la conoscesse e non l’avesse inclusa nel suo primo lavoro sulle Etrusche. Da rimarcare anche che il pezzo torni in vendita dopo appena 1 anno. Detto questo la moneta appare in ogni caso bella e verosimile.1 punto
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E' una consecratio di Claudio II, forse imitativa, ma è troppo malmessa per averne la certezza. L'asse per le romane non è fisso, quindi non è un parametro da prendere in considerazione.1 punto
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Medaglia devozionale giubilare, piombo, o lega similare, XVII sec. ( seconda metà), produzione artigianale.- D/ Profilo di un papa (o vescovo), volto a dx,- R/ Si intravedono tre delle quattro Porte Sante, che solitamente si riscontrano nelle medaglie giubilari in bronzo/ottone, del 1675 o 1700., interessante e non comune.- Ciao Borgho1 punto
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Buonasera a tutti, posto un mio modesto Tornese, purtroppo conservazione veramente al limite, ma credo sia una moneta rara se l'ho ben inquadrata. Ci provo, e invito chi ne ha a postare i propri. ? Dunque, Tornese Filippo III 1599 MIR 221 P/R 40 R3 oppure mi sbaglio ? Saluti Alberto1 punto
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Girovagando in internet per la ricerca di un proverbio sul tempo meteorologico che ricordavo avesse come riferimento Sant'Eligio, ho scoperto che è anche Protettore dei Numismatici e per ricordarlo o farlo sapere anche ad altri riporto in auge tale post. Per chi desidera leggere qualcosa in più di Sant'Eligio https://urbanpost.it/il-santo-del-giorno-1-dicembre-santeligio-vescovo/ https://www.movimentotranoi.it/notizie/1-ultime-notizie/233-langolo-dellarte-santeligio-protettore-degli-orafi https://www.napoli-turistica.com/chiesa-di-sant-eligio-maggiore-napoli/1 punto
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posto ancora due rovesci per un riscontro: il primo e Lorenzo Celsi, il secondo è di Marco Corner. a me sembra lo stesso conio di rovescio. Che ne pensate? e cornaro1 punto
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Non occorre educare le ‘masse’ bensi i funzionari preposti. quel convegno fu promosso e organizzato da funzionari del Ministero. qualcuno ha promosso iniziative similari ( per importanza, rappresentanza, contenuti) in questi ultimi sette anni? tranne interventi sporadici e comunque molto settorializzati e circoscritti ( senza quindi l’inclusione di ‘tutte’ le parti coinvolte).. non mi pare...1 punto
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Ciao! Atenti fioi. Do dei de vin per ogni moneta catalogata ..... do dei, no do butilion .... ghe sboro. saluti luciano1 punto
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L'argento ha un colore bianco particolare (argenteo) dovuto alla sua grande capacità di riflettere i raggi luminosi. L’annerimento delle monete d’argento è dovuto principalmente alla reazione superficiale con ioni solfuro con formazione di solfuro d’argento Ag2S, accanto a quella di solfuro di rame data la presenza di questo metallo nella lega monetale con l’argento. Il solfuro d’argento si forma per esposizione all’atmosfera che contiene composti solforati oltre all’ossigeno, come pure nel suolo per azione dei solfobatteri che trasformano in acido solfidrico lo zolfo organico presente in alcuni aminoacidi come cistina e cisteina, che entrano nella costituzione di molte proteine. Lo strato annerito di argento assume un colore tanto più scuro quanto maggiore è lo spessore a causa dell'assorbimento totale dei raggi luminosi.1 punto
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Caro Rocco ti ringrazio per il fatto di postare delle monete eccellenti, da ammirare come un quadro esposto in una pinacoteca. Il problema nasce quando il sottoscritto desidera condividere una moneta, magari dello stesso tipo, e ha l'impressione di gareggiare con un motorino contro Hamilton ? Per fortuna questa non è una gara ma una "condivisione", termine che a qualcuno non piacerà molto, ma invece ritengo invece fondamentale nel nostro Forum. Posto pertanto la stessa monetina del post di Rocco #393, FRANCESCO I° - CARLINO 1826 Saluti a tutti, Beppe1 punto
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Colpaccio al supermarket TAGLIO: 1 euro NAZIONE: Austria ANNO: 2003 TIRATURA: 155.100 (SOLO DIVISIONALI) CONSERVAZIONE: qBB LOCALITÀ: Muggiò1 punto
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