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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/05/20 in tutte le aree
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Vi presento il nuovo arrivo, ex NAC 122 di qualche settimana fa https://www.sixbid.com/en/numismatica-ars-classica-milano/7885/monete-e-medaglie-di-zecche/6447096/lot?term=1801&orderCol=lot_number&orderDirection=asc&priceFrom&displayMode=large&auctionSessions=&sidebarIsSticky=false Non è esattamente il periodo storico che colleziono, ma è il primo scudo coniato in Italia col sistema decimale Giudicata qFDC da NAC, quello che non si percepisce dalle foto sono i fondi speculari che questa moneta ha. Inizialmente avevo puntato sul An9 nella stessa asta (leggermente inferiore come conservazione, ma più rara), ma visto dove è volata ho ripiegato su questa... e avendola in mano non me ne pento Difficile trovarne di così belle... il particolare da guardare in questa moneta è... il capezzolo turgido8 punti
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Ciao a tutti, Questo è un post senza foto, un post senza monete. È trascorso un anno esatto da quando ho avuto tra le mani la prima napoletana. Un anno in cui le emozioni e gli stati d'animo si sono susseguiti vorticosamente. È trascorso un anno di ricerche, di letture. Gioia per l'arrivo, delusione per quella sfuggita. Un anno di indecisioni, di incertezze, di ammirazione e di condivisioni, di studio della storia e dei tondelli. Mi hanno detto, a ragione, che la dote principale è la pazienza e sto cercando di coltivarla. Ma non sono un buon allievo, come spesso capita a chi si avvicina ad un mondo in larghissima parte sconosciuto e pensa di poter imparare alla svelta. Ma questo è un mondo in cui non si smette mai di imparare. Mi ritengo un apprendista: ho potuto avvicinarmi a questa avventura così particolare solo grazie a tutte queste pagine e alla passione di tutti voi, alcuni particolarmente. Gibran raccontava: "Una volta un uomo trovò nel suo campo una statua di marmo di estrema bellezza.La portò da un collezionista che amava tutte le cose belle, gliela offrì e questi la comprò a un prezzo molto alto. Poi si salutarono. Mentre tornava a casa con i soldi, l’uomo pensò tra sé: «Quanto vale questo denaro! Come si può dare così tanto per un pezzo di pietra scolpita, sepolta e dimenticata sotto terra per un migliaio d’anni?». Il collezionista osservava invece la statua pensando: «Che meraviglia, che vita! Che sogno! È ancora fresca, dopo un dolce sonno di mille anni. Come si può rinunciare a tutto questo per del denaro, arido e inanimato?». A quasi quarant'anni, l'età in cui gli psicologi asseriscono che torni l'instinto collezionistico dei bambini, credo di aver scelto da che parte stare. Questo è un post senza monete perchè, in fondo, la più bella delle nostre collezioni è sempre la prossima. Grazie a tutti. Un caro saluto.8 punti
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Buon 5 Dicembre a tutto il Forum. Vorrei trasmettervi la stessa emozione che ho provato io nel confrontare gli ultimi pezzi da 2 Tornesi di un Grande Regno! Un caro saluto a tutti, Rocco.8 punti
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“A quelli che amo e che mi amano. Quando non sarò più qui, lasciatemi, lasciatemi partire. Ho talmente tante cose da fare e da vedere. Non piangete pensando a me. Siate riconoscenti per gli anni belli. Vi ho dato la mia amicizia, potete solo immaginare la felicità che mi avete dato. Vi ringrazio per l’amore che mi avete dimostrato. Adesso è tempo per me di viaggiare solo, per un piccolo istante potete stare nella pena. La fiducia vi porterà conforto e consolazione. Saremo separati per qualche tempo. Lasciate i vostri ricordi calmare il vostro dolore, non sono lontano, e la vita continua… Se avete bisogno, chiamatemi e verrò. Anche se non potrete vedermi e toccarmi, sarò lì. E se sentite il vostro cuore, proverete chiaramente la dolcezza dell’amore che porterò. E quando sarà venuto per voi il momento di partire, sarò lì per accogliervi. Assente dal mio cuore, presente con Dio. Non andate a piangere sulla mia tomba: non sono lì, non sto dormendo. Sono il vento che soffia, sono lo scintillio dei cristalli di neve, sono la luce che attraversa i campi, sono la dolce pioggia d’autunno, sono il risveglio degli uccelli nella tranquillità del mattino, sono la stella che brilla nella notte. Non andate a piangere sulla mia tomba: non sono lì, non sono morto.” (Preghiera Indiana)4 punti
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Premesso che le foto non sono didatticamente idonee per via della scarsa risoluzione e messa a fuoco (oltre che per la calibrazione del bianco... il dritto sembra essere dorata!), si può comunque disquisire sulle motivazioni che non rendono tale moneta FdC e sui danni che arreca una pulizia. Allego una foto che è un montaggio delle foto proposte in questo topic. In alto troviamo l'esemplare di tonycamp. Le sue foto permettono di vedere lo stato dei campi e dei rilievi. Osserva le asperità della superficie della moneta nelle parti che ho evidenziato: i rilievi (ad esempio nel collo nel ritratto o della croce nello stemma) e i campi, denotano una "irregolarità superficiale" che altri non è che il risultato dello "stampo" lasciato dal conio. Tutte le monete in alta conservazione presentano questa caratteristica. Veniamo alla tua prima coppia di foto. I rilievi sembrano molto belli, ma vengono evidenziati molto bene anche degli hairlines (cioè rigature molto sottili come un capello, tipiche di una pulizia), che non vanno d'accordo con la qualità di FdC. L'ultima coppia di foto, nonostante sia peggiorativa dal punto di vista fotografico, mette in risalto molto bene quello che i campi hanno subito. Se per il FdC le "asperità" superficiali sono sinonimo di metallo vergine, la lucidatura di una moneta è sempre sinonimo di "appiattimento, lisciatura", che ben si evidenziano nell'ultima coppia di foto (cerchi blu). Inoltre, la lucidatura causa anche un cambiamento nella tonalità del metallo, che se per un profano rimane sempre brillante, per un occhio attento e navigato sarà una brillantezza innaturale, più spenta di quella tipica di zecca. Altro discorso è la patina. Nella foto viene catturato molto bene come questa costeggi in maniera molto regolare i rilievi. Anche questo va a discapito della conservazione, e quindi del valore della moneta: ne risente in maniera particolare l'appeal generale della moneta. Ti allego un esemplare della stessa tipologia che ho ancora in collezione. La foto è molto vecchia, scattata con una vecchia compatta digitale, ma si apprezza particolarmente la conformazione irregolare della patina e in generale la particolare tonalità della moneta che le dona un eye appeal decisamente inusuale nonostante la facile reperibilità di questo millesimo3 punti
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Ciao a tutti, questa sera vi presento questo testone della mia collezione: Innocenzo XII (1691-1700), Roma, Testone (Munt 49, CNI 70). D/: stemma trilobato in cornice a forma di vaso con piede, testina muliebre in cimasa, chiavi sciolte con impugnatura ad intagli. INNOCEN ._ XII . P . M . A . V R/: il papa con tiara e piviale seduto a destra tra due cardinali; davanti un prelato in pulpito che legge l'esortatoria per la pace, e due figure che suonano una lunga tromba. ROGATE QVAE AD PACEM SVNT. Es.: 16 - 95 ai lati dello stemma di Mons. Maffeo Farsetti, presidente di zecca. R/: liscio Peso 9.18 g. La legenda al R/ si traduce con "Chiedete ciò che porta alla pace" (Salmo CXXI, 6) e fa riferimento all'esortativa alla pace pubblicata dal papa nel 1695 per porre fine al conflitto che opponeva tra loro la Francia, la Spagna, l'Impero, l'Olanda e l'Inghilterra. La situazione europea dell'epoca era infatti molto intricata e lo sfondo era rappresentato da quella che passò alla storia come guerra della Grande Alleanza, detta anche guerra dei Nove Anni o guerra della Lega d'Augusta o guerra di successione del Palatinato, che fu un vasto conflitto svoltosi tra il 1688 e il 1697 prevalentemente nell'Europa continentale, ma che coinvolse anche come teatri secondari l'Irlanda ed il Nord America. Essa si colloca nel contesto della grande sfida fra la casata dei Borbone e quella degli Asburgo, nonché del lungo duello personale tra Guglielmo III e Luigi XIV. In breve (fonte Wikipedia), con la ratifica del Trattato di Nimega, che pose fine alla guerra franco-olandese (1672-1678), Luigi XIV minacciò di assicurarsi una stabile egemonia sull'Europa. Tuttavia, dal 1680 il Sacro Romano Impero, sotto la guida dell'imperatore Leopoldo I, aveva iniziato a riguadagnare prestigio ed autorità, in particolare grazie alla vittoriosa campagna militare condotta nei Balcani contro l'Impero ottomano. Questo successo spinse Leopoldo ed i suoi alleati - vari principati tedeschi, la Spagna e la Svezia - a formare il 9 giugno 1686 un'alleanza difensiva, detta Lega di Augusta, in opposizione alla Francia. Il 5 novembre del 1688, in risposta al pressante invito di sette uomini politici inglesi, l'olandese Guglielmo d'Orange attraversò la Manica con una potente flotta ed invase l'Inghilterra dando inizio alla Gloriosa rivoluzione e alla conseguente deposizione di Giacomo II. Divenuto ora re d'Inghilterra, oltre che Statolder (letteralmente "reggitore dello Stato") delle Province Unite, Guglielmo fu in grado così di formare quella coalizione anti-francese che da lungo tempo aveva ponderato. Il 12 maggio 1689 Guglielmo III e Leopoldo I inaugurarono la Grande Alleanza con l'intento di riportare la Francia ai precedenti confini designati dalla pace di Vestfalia. All'indomani dell'attacco francese al Palatinato, regione europea situata a cavallo tra Francia e Germania, anche il Ducato di Savoia (che sarà costretto a firmare un trattato separato con la Francia prima della fine della guerra) si unì alla Grande Alleanza. Le battaglie si protrassero per nove anni in diverse regioni europee, generalmente a favore degli eserciti francesi, per sfociare nel Trattato di Rijswijk del 1697. La pace fu siglata da Luigi XIV perché la Francia non riusciva più a sostenere le enormi spese belliche. Con la pace di Rijswijk il re perse tutte le terre conquistate, tranne l'Alsazia e Strasburgo e qualche città in Catalogna, ma recuperò Pondichéry in India dagli Olandesi. Da un punto di vista numismatico, il conio di questo testone è ad opera di Pietro Paolo Borner, svizzero, che con Chirografo del 15 novembre 1692, fu nominato incisore dei ferri e delle stampe della zecca di Roma (E. Martinori "Annali della zecca di Roma). Le figure tuttavia appaiono piuttosto goffe e caricaturali e nel complesso possiamo definirlo non una delle migliori realizzazioni del periodo. Questo testone si trova senza grandissima difficoltà in buona conservazione, mentre molto più difficile è reperirlo nella massima conservazione, come quello presentato. Si associa una gradevole e delicata patina e un bordo ancora "tagliente". Vostri commenti e integrazioni sono come sempre graditi. Michele3 punti
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Ho finalmente trovato il tempo di scaricare le foto dalla scheda di memoria. A mio parere siamo sullo SPL/FDC (D/) e qFDC (R) Ecco, dalle mie foto si dovrebbero percepire3 punti
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Grazie a te Alberto e Grazie di cuore a tutti gli utenti che condividono le loro amate monete.3 punti
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C'era un tempo quando grasso era sinonimo di bellezza e salute: questo è rappresentato egregiamente dalla testimonianza di statuette paleolitiche che raffigurano delle signorine molto curvilinee. Queste veneri sono piccole statue preistoriche raffiguranti donne con gli attributi sessuali molto pronunciati e ritratti con certo realismo (laddove il resto del corpo, a partire dal viso, è raffigurato in modo assai approssimativo). Vengono dette anche "veneri steatopigie" (dalle parole greche στέαρ, στέατος, "grasso", "adipe", e πυγή, "natiche", quindi "dalle grosse natiche") o callipigie (sempre dal greco καλλιπύγος, composto di κάλλος, "bellezza", e πυγή, quindi "dalle belle natiche"). Le veneri rappresentano le prime raffigurazioni del corpo umano. Sono di dimensioni minute (alcune intorno ai 20 cm, altre di soli 4 cm). I materiali più utilizzati sono steatite, calcite, calcare marnoso. Tali "veneri" sono state rinvenute in diverse località europee, tra cui Brassempouy, Lespugue, Willendorf, Malta, Savignano sul Panaro e Balzi Rossi, ma sono di fatto diffuse dall'Atlantico alla Siberia. Mentre la tradizione vuole che esse appartengano alla facies aurignaziana, esse per lo più sono in realtà gravettiane e solutreane: la datazione resta comunque controversa, dato che i ritrovamenti sono avvenuti spesso in condizioni che non assicurano una corretta ricostruzione scientifica. Oltre alla produzione gravetto-solutreana, esistono veneri risalenti alla più recente cultura magdaleniana, come la Venere di Monruz di 11.000 anni fa. Ad oggi si conosce un solo esemplare della più antica cultura aurignaziana, la Venere di Hohle Fels, ritrovata nel 2008 in Germania e datata intorno ai 35.000 anni fa. Il motivo di tali rappresentazioni resta del tutto ipotetico: mentre alcuni ritengono che queste statuine vadano interpretate come raffigurazioni realistiche della femminilità dell'epoca (così la steatopigia resta una caratteristica di Ottentotti e Boscimani), secondo altri tali raffigurazioni corrispondono alle prime speculazioni dell'uomo neolitico intorno al rapporto tra natura e vita: l'osservazione del ciclo delle stagioni suggerì che la vita stessa era legata ad un ciclo. Essendo la donna origine della vita del figlio, si sarebbe sviluppato un culto della Dea Madre. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Veneri_paleolitiche2 punti
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Non molto tempo fa iniziai a collezionare monetazione dello Stato Pontificio trovando appagante ed interessante la numerosa tipologia degli scudi papali. Sicuramente la vecchia monetazione aveva un maggior fascino e senso estetico rispetto all'ultimo periodo, dove gradevolezza, complessità ed importanza iconografica erano piuttosto rilevanti. Va da se che la monetazione più moderna, anche la pre decimale, minimamente, ma con qualche eccezione, riesce a toccare i livelli precedenti. Ma anche questi scudi, più facili da reperire e sicuramente meno costosi, saranno sempre un buon punto di partenza ed un buon metro di giudizio per tutti i precedenti. Una delle prime monete Pontificie entrate è questo scudo del secondo tipo di Gregorio XVI del 1845 anno XV di pontificato. Iconografia semplice da Stati pre unitari e monetazione decimale, ma il livello artistico dell'incisore Cerbara ne esalta la qualità ed il senso estetico pur semplice. Cosa ne pensate?2 punti
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Il secondo esemplare di Carlino 1788 presente nella mia Collezione : Croce con aste sottili. I due rovesci a confronto.2 punti
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In un articolo recentissimo : C'È UNA NUOVA TEORIA SULLA FIGURA DELLA VENERE DI WILLENDORF Tutti l'avranno vista almeno una volta nella vita sui libri di storia: la Venere di Willendorf, o donna di Willendorf, una delle più famose statuette paleolitiche e uno dei primi esempi di arte al mondo (risale al 23.000-19.000 avanti Cristo). In un nuovo studio, un ricercatore afferma di aver scoperto il significato di questa statuina. Da sempre simbolo di abbondanza e prosperità, secondo Richard Johnson, autore principale dello studio, la chiave per comprendere le statue risiede nel cambiamento climatico e nell'alimentazione. "Abbiamo dimostrato che queste figurine sono correlate a periodi di estremo stress nutrizionale", afferma Johnson, sulla rivista Obesity. I primi esseri umani moderni entrarono in Europa circa 48.000 anni fa. Erano conosciuti come Aurignaziani e cacciavano renne, cavalli e mammut; in estate, invece, mangiavano frutti di bosco, pesce, noci e piante. Tuttavia allora, come adesso, il clima non è rimasto statico. Quando le temperature si abbassarono, scendendo fino a 10-15 gradi Celsius, diversi gruppi si estinsero, altri si trasferirono a sud e altri cercarono rifugio nelle foreste. Fu durante questo periodo che apparvero le statuette della Venere di Willendorf. Diversi ricercatori che hanno lavorato allo studio hanno scoperto che l'abbondanza descritta da queste statue rappresentava un tipo di corpo idealizzato per queste difficili condizioni di vita. Le statue ritrovate vicine ai ghiacciai, infatti, erano più abbondanti di quelle trovate nelle zone più temperate. Ai tempi, una donna con queste caratteristiche avrebbe potuto portare in grembo un bambino durante la gravidanza meglio di una che soffriva di malnutrizione. Le statuette, quindi, potrebbero essere state impregnate di un significato spirituale, in grado di "proteggere" le donne durante le loro gravidanze. Tali oggetti, infatti, erano cimeli tramandati di madre in figlia di generazione in generazione. "Le statuette sono emerse come uno strumento ideologico per aiutare a migliorare la fertilità e la sopravvivenza della madre e dei neonati", continua Johnson. "L'estetica dell'arte aveva quindi una funzione significativa nell'enfatizzare la salute e la sopravvivenza per adattarsi a condizioni climatiche sempre più austere". Una definizione che non si scosta troppo dalle interpretazioni originali, ma che cerca di dare - attraverso la scienza medica, dati archeologici e modelli comportamentali dell'antropologia - anche un contesto storico. https://tech.everyeye.it/amp/notizie/e-nuova-teoria-figura-venere-willendorf-484936.html2 punti
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Scarrafone Vicereale : Filippo IV Grano 1646, simbolo B sotto il mento.2 punti
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Ciao, eccoti accontentato, una bella carellata di patacche..... https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/Monete Pubblicitarie.html saluti TIBERIVS2 punti
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Luigi, Anche tu te ne vai, mio nobile Orfeo, che hai dato più luce di monete antiche. Rimani ancora col tuo canto a mitigar l'orrore del momento, a rallegrare chi speranza ha perso nella bontà dell'uomo ridotto a un passo dall'abisso a essere negletto di magnanime donne. Che un' alba nuova ti sia propizia di speranza. Eppure canta Nell'impero del caos Il pettirosso2 punti
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nel link che segue uno studio molto interessante sulla moneta medievale https://www.academia.edu/30890160/Il_denaro_nel_Medioevo?email_work_card=view-paper2 punti
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DISCHI E SFERE Ahinoi ahinoi che ci tocca di sentir dei funesti tempi a venir C'è il gran globo nostro piatto e il vaccin cattivo fatto e il governo quatto quatto ti comanda con l'antenna Ma il gran globo nostro tondo non aspetta il gioco nostro lui si scalda e non tentenna di noi vuole la cotenna2 punti
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Ciao Dani! Beh diciamo che non a tutti i miei testoni ho fatto un cappello introduttivo così, perché altrimenti avresti ragione tu!!? Però ci sono monete che più di altre si prestano ad essere davvero mezzi di collegamento con la storia proprio perché testimonianze tangibili e concrete di quello che è stato il nostro passato! E questo testone credo possa inserirsi in questo contesto! Ma siccome le monete sono come le ciliege, una tira l'altra, vi allego un altro mio testone che presenta la stessa legenda posta tuttavia in cartella. Di questi testoni con legenda in cartella ne esistono diverse tipologie. Questo è il Munt 47. Ringrazio tutti intanto per i vostri interventi! Michele2 punti
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Buonasera...ho aggiunto anche questa alla mia collezione...un doppione ma quando vedo un bel quattrino non resisto. Il dritto mi pare di tutto rispetto che dite? Appena arriverà farò foto mie, intanto ho queste. Buona serata.2 punti
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Molto probabilmente è così. Andando a cercare un po' di informazioni in merito, tra il saggio di Tellucini sulla RIN e Martinori, si rileva che durante il pontificato di Urbano VIII venne aperta la nuova zecca ad acqua per velocizzare e migliorare il processo di coniazione, lasciando però aperta anche la zecca di Castel Sant'Angelo che usava il metodo tradizionale e dove sia il giulio, sia il testone che la piastra della SV 1655 sono stati coniati. Michele1 punto
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...leggere attentamente il cartellino illustrativo, può avere effetti collezionabili anche venali. Ciao a tutti! Qualche giorno fa chiedevo delucidazioni su vistosi graffi su di un tallero (qui un saluto a @libeccio e @Monetaio) in quanto ho aggiunto alla mia collezione di quello che qualcuno può definire "il mio piccolo museo degli orrori" questa (ex) moneta che come potete notare è stata trasformata in spilla. Fino qui nulla di strano, questa è una cosa molto comune in alcuni paesi, la Germania in particolare (vedi anche: Un altro tallero di Maria teresa o I Siegestaler ). Quello che non riuscivo a capire erano questi segni: chiaramente avvenuti DOPO la coniatura e che escludevano alcune teorie come quelle su limature o salti di conio. Questi "graffi" li avevo già notati, ma non ci avevo fatto più di tanto caso, solo adesso mi sono reso conto di una certa continuità - click per ingrandire: guarda caso sempre sullo stesso lato e sempre "caotici" e mai uniformi. Una piccola ricerca mi ha portato alla soluzione: questo cosiddetto "Madonnentaler" era legato alla superstizione che un po' d'argento raschiato e dato ai malati mischiato in una bevanda potesse curare le malattie. Molti talleri venivano così raschiati (sempre e solo dal lato della Vergine!) per usare i trucioli per scopi "curativi" e venivano presi sovente all'epoca da malati o donne incinte. In altri casi veniva solamente appoggiata la moneta sulla parte dolente. In effetti, l'effetto antibatterico dell'argento era già conosciuto: qualcuno metteva pure una moneta nel latte per conservarlo più a lungo. Una buona salute a tutti! Servus, Njk PS: un PING a @Taller, visto che bazzichiamo nella stessa area... PPS per l'archivio: Karl Theodor , tallero di convenzione, terzo ritratto / 1778-1794 argento, 28.06 g / 42 mm CAR • TH • D • G • C • P • R • V • B • D • S • R • I • A • & EL • D • I • C • M • / I.SCH PATRONA BAVARIAE1 punto
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Ottimo esemplare, tra i miei scudi preferiti, ne ho 3. 2 An 10 e una veramente messa malino An 9 LIBERTÀ, UGUAGLIANZA e....capezzoli turgidi ????1 punto
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Non colleziono questo periodo storico ma .. devo ammettere che questa moneta è un piccolo capolavoro. Congratulazioni!1 punto
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Quello che dici sulla titolatura e' corretto. DN CONSTANTIVS IVN NOB C può essere solo Costanzo Gallo: Quanto al diadema, anche qui hai detto bene. Costanzo Gallo non ha mai il diadema perchè non fu mai Augusto. Ciao da Stilicho. @Conservator Perche,' però, Costanzo Gallo e' un intruso nella foto?1 punto
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@Numismatico 007 sfortunatamente no, la rivista può essere acquistata solamente online1 punto
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Buongiorno, questa è una buona sintesi tratta da https://www.romanoimpero.com/2018/07/legioni-in-marcia.html La giornata di marcia dell'esercito romano durava circa 6 ore, qualche cosa di più se la luce lo permetteva. Le velocità di marcia che ci sono state tramandate (soprattutto da Renato Vegezio e da Cesare) sono sostanzialmente due: - l'iter justum di 30 km. al giorno - l'iter magnum di 36 km. al giorno. Tuttavia Cesare (nella campagna contro Vercingetorige) guida 20.000 legionari in una marcia di andata e ritorno di 75 km, in poco più di 27 ore durante le quali riesce persino ad affrontare gli Edui e a disarmarli: in pratica muovendosi al doppio della massima velocità giornaliera prevista dall'iter magnum. Invece Cesare condusse il suo esercito per 465 km. da Corfinium a Brundisium in 17 giorni, dal 21 febbraio al 9 marzo del 49 a.c.: ovvero 15 giorni di marcia e 2 di riposo alla velocità dell'iter justum, o 13 giorni di marcia e 4 di riposo in caso di iter magnus... ... I soldati romani, anche quando portavano con sé solo ciò che serviva per il combattimento, avevano un carico di circa 20 kg. come bagaglio normale: per il cibo, le pentole, le bevande, i ricambi del vestito, qualche arnese e il palo da campo per allestirlo in fretta. Poi c'era l’armamento individuale (armi e corazza, altri 15 kg), in tutto circa 35 kg. Con questo peso un legionario doveva poter percorrere 30 km in 5-6 ore al cosiddetto "passo militare" e 36 km nello stesso tempo al "passo veloce", Giulio Cesare, che considerava essenziale la velocità del suo esercito, per abituare i suoi al peso dei bagagli, faceva loro vangare e zappare la terra, con il doppio vantaggio di avere fossati profondi intorno agli accampamenti e di rinforzare le spalle dei legionari. Non c'era esercizio migliore. C'erano, è vero, i bagagli che stavano sui carri, ovvero i grossi rifornimenti dei viveri, però il miles se doveva scappare doveva avere dietro la sopravvivenza di 15 giorni, di cibo e di acqua. Sul carro c'erano poi dei ricambi in generale per le armature ammaccate, per le fasce dei piedi, i sandali, i mantelli per il freddo e le armi di ricambio, ma ogni legionario doveva badare a se stesso. Buona giornata Illyricum1 punto
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Sono d'accordo. Infatti nelle aste degli ultimi 15 anni, questa dipologia di moneta non ha fatto registrare grandi realizzi, a dimostrazione della diffidenza dei collezionisti verso questo nominale.1 punto
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Si riconosce perché, aldilà della titolatura (Constantius Iunior può essere solo lui), nei dritti non è mai raffigurato con il diadema (almeno per quello che mi ricordo).1 punto
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Ciao Giovanni, la moneta si presenta "intonsa", nel senso che non mi sembrano esserci segni di pregressa pulizia. La delicata patina uniforme, che si apprezza poco in realtà dalla foto, mi pare originale e non effetto di un ripatinatura post pulizia. Sono comunque d'accordo con te che diverse monete (mi riferisco alle papali perché su quelle mi sono concentrato) dell'ultima asta di Ranieri erano un po' "sopravvalutate" in termini di conservazione. Addirittura io personalmente ho avuto la percezione che ci fossero due metri di giudizio differenti nel giudizio delle monete, uno più "abbottonato" l'altro un po' più "generoso"... e potrebbe anche starci. Michele1 punto
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Non concordo. Ci possono essere mele marce come in tutti i campi. Il problema fondamentale del collezionismo Italiano è la legislazione in materia che lascia enorme spazio all'interpretazione personale. La legge non è oggettiva ma soggettiva e questo crea problemi di interpretazione terrificanti. A monte manca una lobby (nel senso positivo del termine) capace di far sentire la propria voce a chi di dovere e far apportare le opportune modifiche legislative. Fin tanto che la legge sarà questa, soggetta ad interpretazione, non posso evitare che ci sia qualcuno che la interpreti in malo modo (da valutare in questo caso cosa sia successo nel dettaglio). E' chiaro che io non posso svegliarmi la mattina e parlare con un ministro per far modificare una legge. In Italia sfortunatamente ha voce in capitolo chi riesce ad arrivare a chi gestisce il potere. Per parlare con costoro bisogna o essere a propria volta detentori di potere (e un numismatico non ne ha) oppure fare massa critica ed agire diligentemente e con tantaaaaaaaaaaaa pazienza. E' un lavoro rognosissimo, lungo, pieno di passi falsi, ma che si può fare. Posso fare un esempio personale. Io e altri colleghi di lavoro, sparsi per l'Italia, abbiamo avuto un terrificante problema col datore di lavoro, che si è approfittato di un'interpretazione "allegra" di una legge per non svolgere alcune assunzioni (diciamo subito che i problemi sindacali sono più sentiti al governo in quanto danno immediatamente visibilità). Abbiamo impiegato un anno, parlando prima col sindacalista provinciale, poi col nazionale, poi col sottosegretario del ministro, poi con questo o quel parlamentare facendoci trovare sempre al posto giusto al momento giusto. Abbiamo fatto le manifestazioni col le bandiere e abbiamo sempre girato la cosa in maniera costruttiva mettendoci dentro in qualche modo il datore di lavoro (Mai dire che il datore di lavoro è str...o, perchè i muri contro muro vengono vinti da chi è più forte). Infine siamo arrivati a dialogare direttamente con il ministro Fioramonti (prima che si dimettesse), che ha prodotto una legge attuativa ad hoc per il nostro caso, dando qualche soldo pure al datore di lavoro per investimenti strutturali (leggi: per non rompere i cogl...). Fioramonti si è poi dimesso, fortunatamente dopo l'approvazione della legge che ci interessava. Ripeto comunque che i problemi sindacali attirano maggiore attenzione dal governo. Tuttavia, la strada è purtroppo questa e solo questa, a meno di non aspettare un lamonetiamo ministro o di non continuare a lamentarci sul forum gridando al governo Ladro. Bisognerebbe, in definitiva, richiedere una legge che salvaguardi i nostri interessi collezionisti in un'ottica generale di rilancio del sistema museale e archeologico. Una eventuale riforma deve convenire a tutti, non solo a quei 4 gatti dei numismatici, se no non se ne farà mai nulla.1 punto
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Questo è l'elenco degli argenti a me noti: Classificazione o bibliografia Rarità Legenda RRC 544/8; Babelon Antonia 102; Sydenham 1213; Varesi 767 R2 CHORTIVM PRAETORIARVM RRC 544/12; Babelon Antonia 103; Sydenham 1214; Varesi 768 CHORTIS SPECVLATORVM Witschonke, Essays Russo B54; asta NAC 63 (collezione RBW), lotto 598 1 LEG RRC 544/13; Babelon Antonia 104; Sydenham 1215; Varesi 769 R4 LEG PRI RRC 544/14; Babelon Antonia 105; Sydenham 1216; Varesi 770 C LEG II RRC 544/15; Babelon Antonia 106; Sydenham 1217; Varesi 771 C LEG III RRC 544/16; Babelon Antonia 107; Sydenham 1220; Varesi 772 R LEG IIII RRC 544/17; Babelon Antonia 108; Sydenham 1219; Varesi 773 C LEG IV RRC 544/18; Babelon Antonia 110; Sydenham 1221; Varesi 774 C LEG V RRC 544/19; Babelon Antonia 111; Sydenham 1223; Varesi 775 C LEG VI RRC 544/20; Babelon Antonia 113; Sydenham 1224; Varesi 776 C LEG VII RRC 544/21; Babelon Antonia 114; Sydenham 1225; Varesi 777 C LEG VIII RRC 544/21; Varesi 778 R4 LEG IIX RRC 544/22; Babelon Antonia 115; Sydenham 1226; Varesi 779 NC LEG VIIII RRC 544/23; Babelon Antonia 116; Sydenham 1227; Varesi 780 C LEG IX RRC 544/24; Babelon Antonia 117; Sydenham 1228; Varesi 781 C LEG X RRC 544/25; Babelon Antonia 118; Sydenham 1229; Varesi 782 C LEG XI RRC 544/26; Babelon Antonia 119; Sydenham 1230; Varesi 783 C LEG XII RRC 544/9; Babelon Antonia 120; Sydenham 1231; Varesi 784 R LEG XII ANTIQUAE Museo Capitolino 1 LEG XII ANTIQUA RRC 544/27; Babelon Antonia 121; Sydenham 1232 a; Varesi 785 C LEG XIII RRC 544/28; Babelon Antonia 122; Sydenham 1233; Varesi 786 R LEG XIIII RRC 544/29; Babelon Antonia 123; Sydenham 1234; Varesi 787 NC LEG XIV RRC 544/30; Babelon Antonia 125; Sydenham 1235; Varesi 788 C LEG XV RRC 544/31; Babelon Antonia 126; Sydenham 1236; Varesi 789 C LEG XVI RRC 544/32; Babelon Antonia 127; Sydenham 1237; Varesi 790 C LEG XVII RRC 544/10; Babelon Antonia 128; Sydenham 1238; Varesi 791 R LEG XVII CLASSICAE RRC 544/11; Babelon Antonia 130; Sydenham 1240; Varesi 793 R LEG XVIII LYBICAE RRC 544/33; Babelon Antonia 129; Sydenham 1239; Varesi 792 NC LEG XVIII aste Vecchi 2 (1996), lotto 330 ed Herrero 2012, lotto 144 2 LEG XIIX RRC 544/34; Babelon Antonia 132; Sydenham 1241; Varesi 794 R3 LEG XVIIII RRC 544/35; Babelon Antonia 133; Sydenham 1242; Varesi 795 C LEG XIX RRC 544/36; Babelon Antonia 135; Sydenham 1243; Varesi 796 C LEG XX RRC 544/37; Babelon Antonia 136; Sydenham 1244; Varesi 797 C LEG XXI Collezione McCabe 1 LEG XXI retrogrado RRC 544/38; Babelon Antonia 137; Sydenham 1245; Varesi 798 NC LEG XXII RRC 544/39; Babelon Antonia 138; Sydenham 1246; Varesi 799 R LEG XXIII Sydenham 1247; Fava 1964, pl. 19, 3 - LEG XXIV Sydenham 1248; asta Hamburger 32 (1933) 547 - LEG XXV Sydenham 1249 - LEG XXVI Sydenham 1250; Paris, BnF - LEG XXVII Babelon Antonia 143; Sydenham 1251 - LEG XXVIII Sydenham 1252; Paris, BnF - LEG XXIX Sydenham 1253; BMCRR II, pl. 116, 12; aste Santamaria 1958 (collezione Brunacci), lotto 797 e Ratto 1924, lotto 1392 - LEG XXX Asta Roma Numismatics XIII, lotto 696 1 LEG XXXII1 punto
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Buongiorno, partecipo anche io. Convegno di Capua di settembre 2020 haime' l'ultimo per il 2020 visto la situazione Covid19. Gran bella pescata in Ciotola da €1,00 3 Grana 1010 Gioacchino Murat Gran bel ritratto anche se il rovescio è praticamente liscio. ? Saluti Alberto1 punto
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Moneta - Riproduzione della Perugina: http://www.moneteromane.info/falsi/CarrarmatoPerugina/dettaglio.html http://www.moneteromane.info/corrisp/a380/a380.html Tolomeo V, Iside e l'aquila tolemaica1 punto
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Queste monete sono state postate 5 anni fa da: bavastro (1 moneta) - nikita_ (3 monete) - villa66 (1 moneta) - Beard1961 (42 monete). Chi desidera dal 16 settembre lunedì al 22 settembre domenica può postare le proprie monete del 1901, ricordo che chi non aveva postato monete del 1901 adesso può farlo, chi invece aveva partecipato deve postare una moneta del 1901 diversa.1 punto
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Ho un'idea: inventiamoci una teoria complottista e scriviamoci sopra un libro (che ci farà guadagnare un po' di eurini per i nostri acquisti numismatici). Ecco una possibile trama. 1) La seconda guerra mondiale non è mai esistita, in realtà è stata tutta una messa in scena per accusare il buono e tollerante Hitler di essere un cattivone, da parte dei finanzieri globali [o altra categoria simile] che volevano rendere il mondo quello che è oggi [questo lo pensano davvero in molti, un'ottima base di partenza], quindi tutti i testimoni di quel conflitto sono stati corrotti dai finanzieri globali per far finta di aver combattuto nella seconda guerra mondiale o averla vista, e infatti la "ripresa" economica successiva alla finta guerra derivava in realtà dai soldi dei finanzieri globali. I bombardamenti e le distruzioni e tutto il resto sono stati simulati, per la maggior parte frutto di fotografie d'epoca finte, i morti ammazzati sono solo nomi inventati scritti sulle tombe vuote e i feriti e gli invalidi si sono fatti tutto da soli in cambio di molti più soldi, che hanno poi nascosto nei conti segreti dei paradisi fiscali. Oppure si potrebbero raccogliere fondi col seguente escamotage. 2) In realtà da decenni c'è intorno al nostro pianeta una battaglia spaziale permanente fra gli UFO di due diverse fazioni aliene, una buona che vuole difendere la Terra e una cattiva che vorrebbe usarci come riserva di cibo [avete mai visto il telefilm "Visitors"?]. Ogni tanto capita che in questi furiosi combattimenti spaziali qualche UFO "dei nostri" venga danneggiato dal nemico, faccia atterraggio d'emergenza sulla Terra e abbia bisogno di riparazioni, che gli fanno nella famosa Area 51 e altri posti segreti un po' più segreti. C'è bisogno di raccogliere soldi per le riparazioni... o finiremo tutti allungati con salsa tartara dentro un panino del Mc Donald spaziale di qualche lontano pianeta ostile.1 punto
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1893 MONUMENTO AL RE VITTORIO EMANUELE II IN SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA - OSSARIO DI SOLFERINO E SAN MARTINO Bronzo, mm. 58 - Autore L. CIOCCHETTI1 punto
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Grazie SANDOKAN 1859 NAPOLEONE III E VIT EMANUELE II VIVA L'ALLEANZA FRANCO ITALA / VIVA L'INDIPENDENZA ITALIANA / VIVA CAVOUR Rif. TURRICCHIA R.S. n.402 - BOCCHINO n.381 punto
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Come qualcuno ha già visto in un altro mio thread (questo), ho preso una dracma di Alessandro assai incrostata e sporca. Riferimenti e descrizione: Price 1774; Müller 833, VF, incrostata, 4.062g, 17.8mm, 0°, Ionia, zecca di Kolophon, 319 - 310 a.C.; al diritto testa di Eracle a destra; al rovescio ALEXANDRO, Zeus sul trono a sinistra, aquila nella mano destra, lo scettro nella sinistra, gamba destra all'indietro, ELI nel campo a sinistra, AL sotto il trono. Seguendo i consigli del forum e dei manuali ho proceduto alla pulitura che ha dato esiti direi positivi. Per rimuovere i sedimenti marrognoli ho messo la moneta in un vasetto di vetro (quelli della marmellata o miele) con il succo puro di due limoni. Dopo una ventina di minuti circa ho levato la moneta e l'ho spazzolata con uno spazzolino ma soprattutto l'ho pulita con dello Scottex. Dopo di che in un altro vasetto di vetro ho fatto sciogliere un mezzo cucchiaino da thé di bicarbonato di sodio in 4 dita d'acqua demineralizzata. Poi ho tagliato una striscia di stagnola di cui un capo nell'acqua e l'altro fuori all'aria. Indi ho appoggiato una faccia della moneta sulla stagnola. Dopo una decina di minuti ho levato la moneta, l'ho spazzolata e pulita con lo scottex. Una volta cambiata l'acqua, fatto disciogliere il bicarbonato ed inserito un'altra strisciolina di stagnola ho appoggiato l'altra faccia. Dopo aver atteso come prima una decina di minuti ho rispazzolato e col cotton fioc imbevuto di semplice acqua demineralizzata levavo altro nero. Risultato Si nota che la moneta è molto porosa e al posto del nero c'è della corrosione. Chissà dove è stata rinvenuta. Certo, avessi visto su ebay una moneta simile in vendita... avrei lasciato perdere, ma visto che l'ho comprata dove le monete le garantiscono a vita sono un po più tranquillo. qui sotto una foto con maggiori dettagli Non malaccio visto che in totale ho speso sui 65 euro :) E mi serviva proprio una dracma a poco da portare sempre con me visto che "Dicuntur iuvari in omni actu suo, qui Alexandrum expressum vel auro gestitant vel argento" (Script. Hist. Aug. Vita tirannorum triginta, XIV, 6). "Dicono che porti fortuna in ogni cosa portare su di sè un'immagine di Alessandro incisa nell'oro o nell'argento".1 punto
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