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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/06/20 in tutte le aree
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Buona sera a tutti, E' con piacere che comunico anche quest'anno la pubblicazione del nuovo numero di Comunicazione, il n. 76 del 2020, scaricabile dal sito della Società Numismatica Italiana a questo LINK. Le spedizioni, ai soci, del cartaceo inizieranno con il mese di Gennaio 2021, chi volesse ritiralo di persona presso la Biblioteca può darne comunicazione per email a [email protected]. Colgo l'occasione per ringraziare gli autori, e i traduttori, che hanno collaborato con i loro articoli alla pubblicazione. Gianfranco Pittini - La zecca di Mediolanum ed i suoi rapporti con le altre zecche imperiali. Raffaele Iula - Madri, reggenti e regine: il ruolo politico della donna nella monetazione altomedievale dell’Italia meridionale. Alessandro Toffanin - Su alcune varianti inedite di Grossi e Pegioni viscontei. Marco Bazzini - I grossi della zecca di Tortona (XIII sec.): una proposta di datazione delle emissioni e un esemplare falso d’età moderna. Mario Veronesi - Zecca di Correggio: sesino anomalo ed inedito con la rappresentazione di santa Liberata. Antonio Rimoldi - Simboli di emissione e segni segreti nella monetazione milanese di Filippo II. Luca Oddone e Francesco Lamanna - Creazione di una variante di grosso tornese di Asti mediante il metodo della fusione “a cera persa”.10 punti
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Salve a tutti, nella recente asta Ranieri Nr. 15 (a mio avviso la più interessante del panorama autunnale per la monetazione Pontificia..) sono stati esitati 2 esemplari dello Scudo del Camerlengo Colonna : Entrambi con lo stesso conio del Dritto, il primo esemplare è il Rovescio "comune", quello che appare praticamente sempre (in acsearch tutti gli esemplari censiti sono riconducibili a questo conio..); mentre quello di destra é il conio "diverso", quello che non si vede "quasi mai", e che io reputo almeno R3.... questa mia considerazione la riprendiamo dopo. Si noti, oltre alla diversa disposizione delle nubi, la differente posizione della colomba, in particolare delle ali dove quella di sn. è più chiusa fino a toccare con l'estremità la lettera "I" a differenza della "R" come nell'altro conio. Questa variante é poco conosciuta, probabilmente perchè non evidenziata dal Muntoni.... Anche il Mezzo Scudo del Colonna é stato battuto con due differenti coni al Rovescio: si noti la diversa disposizione delle nubi, la densità del primo esemplare crea una continuità semicircolare dalla quantità delle nuvole, mentre nell'altro tipo sono meno concentrate, in particolare sopra l'armetta. Anche queste varianti sono poco conosciute, forse ancor meno dello Scudo, probabilmente la non segnalazione del Muntoni ne é la causa principale.... Ho sempre pensato che per il Mezzo Scudo essendo la presenza nel mercato numismatico tra i differenti coni sostanzialmente paritetica, la "non percezione" di avere 2 varianti di conio é mascherata dalla notevole disponibilità degli esempari apparsi, molti commercianti e collezionisti mi hanno confidato di non averla mai notata. Mentre per lo Scudo, come sostenevo in apertura, (nonostante anche questa variante sia sconosciuta a molti esperti del settore) é dovuta alla rarissima apparizione di un tipo rispetto all'altro. In attesa di Vs. commenti, buona serata Daniele3 punti
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Buongiorno e buona domenica. Ultimo arrivato nella raccolta del Viceregno : Filippo III Tornese con Cornucopia 1610, pietre focaie e acciarino. Diametro 26-27 mm Peso grammi 4,403 punti
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Giappone, 100 yen 1964, anno 39. Commemorative delle Olimpiadi di Tokyo3 punti
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Buonasera, parte di questa giornata uggiosa l’ho dedicata ad un personaggio storico proveniente dalla Gallia ma che per ha trascorso parte della sua vita nella mia area. Flavius Magnus Magnentius (Magnenzio) Flavius Magnus Magnentius nacque a Samarobriva (Amiens) nel 303 d.C. Proveniva da una famiglia di origini barbare (probabilmente Franche e Bretoni), ricevette una educazione di tipo latino e intraprese la carriera militare. Di alta e robusta corporatura si mise in luce e raggiunse il comando degli Herculiani e degli Ioviani, ovvero delle guardie del corpo dell’Imperatore Constans (Costante I) con il grado di Comes. Vari elementi portano a ritenere che fosse pagano ma alcune serie monetali emesse a suo nome si riferiscono palesemente al cristianesimo. Zosimo riporta che in un clima di contestazione nei confronti della politica di Costante durante una festa privata organizzata dal Comes Marcellino ad Augustodunum (attuale Amiens) Magnenzio indossò la porpora imperiale facendosi chiamare Augusto. Le truppe appoggiarono subito la sollevazione contro Costante inneggiando a Magnenzio Imperatore (18 gennaio 350). Ad essi si unì ben presto anche il popolo della città e le truppe giunte dall’Illirico e Magnenzio ordinò la morte di Costante che fuggì alla volta della Hispania. Fu però raggiunto e ucciso nei pressi dei Pirenei (in una chiesa ad oppidum Helena, località dedicata alla nonna dell’Imperatore), da un gruppo di cavalieri guidati da tale generale Gaisone. Magnezio, forse cercando l’appoggio dei pagani, revocò le leggi antipagane promulgate da Costante e consolidò il controllo della Gallia, la Spagna e la Britannia; Costanzo II, l’Augusto fratello di Costante che controllava la parte orientale dell’Impero non potè intervenire per tempo in quanto impegnato nella campagna contro i sasanidi. Magnenzio quindi acquisì il controllo della parte occidentale dell’Impero: dopo tanto tempo era salito al potere un imperatore non appartenente alla dinastia costantiniana. Non acquisì subito il controllo dell’Italia fintanto a che Marcellino, inviato dalla Gallia come magister officiorum, non uccise l’usurpatore Nepoziano (1 luglio 350). Puntò invece prioritariamente a controllare l’Illirico e la Pannonia approfittando dell’impegno bellico di Costanzo II in Oriente e per questo motivo si spostò ad Aquileia (febbraio 350) ma Vetranione (Vetranio), il comandante delle truppe romane di stanza in Pannonia, sembra con l’appoggio di Costantina (sorella di Costantino II, Costanzo II e Costante nonché moglie di Annibaliano e quindi di Costanzo Gallo in seconde nozze) si proclamò Augusto (Sirmium, 1 marzo 350) e chiese l’appoggio a Costanzo II che in un primo momento glielo concesse. Stipulata una pace con i Sasanidi Costanzo incontrò a Heraclea (Sintica) una ambasciata congiunta da parte di Magnenzio e Vetranione (che nel frattempo si era alleato con il primo) al fine di ottenere il loro rispettivo riconoscimento come co-reggenti, che fu negato. Le trattative continuarono con Vetranione e si conclusero con l’incontro tra i due a Serdica e quindi alla rinuncia alla porpora imperiale da parte dell’usurpatore (Naissus, 25 dicembre 350) che si ritirò a vita privata in Bitinia. Restava in piedi il dualismo tra Magnenzio e Costanzo II; il primo sposò Giustina, una aristocratica imparentata con Costantino I, al fine di legittimare le sue aspettative al trono. Ma ciò non poteva bastare a Costanzo; lo scontro militare era vicino. Magnenzio poteva contare sull’appoggio di truppe provenienti dai contingenti gallici e da gruppi germanici mentre parte dell’esercito rimaneva comunque lungo il limes renano guidato dal cesare Decenzio a vigilare su eventuali incursioni alemanne (fomentate da Costanzo II). Rinforzato l’esercito con contingenti Franchi e Sassoni mosse alla volta dell’Illirico. La parte avversa contava sulle truppe prima guidate da Vetranione e su quelle di provenienza orientale (tra le quali contingenti di cavalleria): Costanzo, dopo aver nominato a sua volta Cesare Costanzo Gallo (Sirmium, 15 marzo 351), cui delegò il controllo delle province orientali, avanzò nell’Illirico per dirigersi verso l’Italia e, subita una sconfitta presso Atrans, fu costretto a ritirarsi a Siscia, concedendo l’avanzata a Magnenzio. Quest’ultimo a Petovio fu raggiunto da un emissario dell’Imperatore che gli prometteva il controllo della Gallia in cambio della cessione di Italia e Africa: si trattava di un escamortage per valutare la consistenza dell’esercito gallico. Resosene conto avanzò verso Siscia radendola al suolo e puntando quindi verso Sirmium. Non riuscendo a penetrarvi, cinse d’assedio Mursa. Qui i due eserciti si scontrarono (28 settembre 351): i 36.000 al comando contro gli 80.000 di Costanzo II e grazie alla cavalleria il secondo vinse. Magnenzio fuggì e perse sul campo di battaglia 24.000 effettivi mentre Costanzo pur denunciano la perdita di 30.000 uomini potè festeggiare la vittoria, rinunciò ad inseguire Magnenzio e il resto del suo esercito e trascorse l’inverno a Sirmium. L’usurpatore nel frattempo si ritirò ad Aquileia dove riorganizzò l’esercito e rinforzò le difese dei Claustra Iulium Alpiarum sulle Alpi Giulie. Nel frattempo le notizie dalla Gallia non erano delle migliori: Decenzio con le forze ridotte di cui disponeva non riusciva a contenere gli Alamanni che avevano incendiato Castrum Rauracense e si erano insediati nei territori tra Treveri e il Reno. Tentò invano di chiedere una tregua e nell’estate 352 Costanzo II aggirò le difese dei Claustra ed entrò in Italia giungendo ad Aquileia dove non trovò Magnenzio che a sua volta stava tentando la ritirata verso la Gallia. Le città italiane si consegnarono a Costanzo II e quest’ultimo riprese il controllo anche di Sicilia e Africa. Magnenzio raggiunse la Gallia e tentò di riorganizzare un esercito ma Costanzo inviò un contingente a sud dei Pirenei in modo di bloccare il transito di truppe di rinforzo. L’usurpatore tentò di destabilizzare il quadro generale ordendo un omicidio ai danni di Costanzo Gallo, scoperto e sventato. Costanzo intanto giunse a Milano (3 novembre 352). L’estate successiva Magnenzio fu sconfitto a Mons Seleucus e si rifugiò a Lugdunum da dove richiamò Decentio impegnato contro gli Alamanni: alla notizia della sconfitta Treveri si ribellò. Resosi conto di non avere più l’appoggio della popolazione, il 10 agosto a Lugdunum uccise la famiglia, gli amici e quindi si suicidò. Sorte analoga ebbe Decenzio, suicida il 18 agosto presso Agendicum. Il 6 settembre Costanzo II entrava a Lugdunum. Tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Magnenzio2 punti
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Gentile @Conservator , La ringrazio per avermi evidenziato una imperdonabile leggerezza: ho dimenticato di segnalare “tratto da Wikipedia” per la parte di inquadramento storico. In effetti ho utilizzato e rivisto per praticità di consultazione la pagina Wikipedia su Magnenzio e dovevo segnalarlo; mi complimento perché si tratta di un bel lavoro approfondito. Porgo rimedio, segnalando la fonte. Sono certo che il fatto che suo testo sia stato apprezzato ed utilizzato in parte al fine di diffondere la conoscenza del personaggio storico in oggetto tra gli utenti del Forum, la renderà contento. La fine del Forum stesso è diffondere conoscenza. Il mio fine ultimo era quello di segnalare il legame tra Gallia à Magnenzio à Aquileia (e suo territorio perché sappiamo che l’ager aquileiense termina poco prima di Emona/Lubiana) e perché un usurpatore proveniente dalla Gallia si sia stabilito proprio in queste terre. Inoltre intendevo postare alcune delle sue monete qui emesse perché spesso Aquileia e i suoi prodotti non hanno la dovuta visibilità. Tra tutte lo spettacolare medaglione da 3 solidi (di cui come avrà notato non ho sviluppato il discorso sulla personificazione della Res Publica espresso da Sheldon). Putroppo si perdono i bronzi “gallici” con il chi-rho a rovescio ma sono stati trattati in altre discussioni. Come forse avrà avuto modo di veder ho postato alcuni articoli che ho reperito da Academia.org e da ricerche sul web (ad esempio l’articolo della Ciliberto sul busto marmoreo attribuito a Magnenzio rinvenuto nei pressi di Gradisca) e alcuni altri riferiti a Vetranio, ai Castra Alpium Iuliarum e a Nepotiano. Buona serata Illyricum2 punti
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Interessantissimo. A tale proposito ricordo che molti anni fa, in seguito agli scavi effettuati a Iutizzo, nella bassa friulana, fu organizzata una piccola ma bella mostra intitolata "I soldati di Magnenzio", di cui esiste ancora il catalogo: https://edizioniquasar.it/products/17972 punti
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E a proposito dell'assenza del diadema per i dritti di Costanzo Gallo e Giuliano (come Cesari), anche Magnenzio tendeva a farsi rappresentare senza diadema poichè, come appunto ho scritto su wikipedia era il "simbolo dell'autocrazia di Costante (e più in generale dei Costantinidi, aggiungo ora), alla quale si voleva contrapporre una rinnovata forma di governo che richiamasse l'inizio del principato" (concetto ripreso da un articolo del Bastien, che ho citato).2 punti
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Eh..un tempo c'erano collezionisti più attenti e preparati forse (anche se le monete bulinate esistevano già anche nel XIX secolo). Diciamo che oggi c'è purtroppo più mercato per le monete ritoccate grazie alla domanda di nuovi collezionisti russi,arabi,cinesi e nuovi investitori ansiosi di diversificare il patrimonio ma che si avventurano nella numismatica antica senza la necessaria preparazione (prendendo per buono quanto scritto a catalogo dalle varie case d'asta e relative stime, ignorando forse che ci sono vari modi di migliorare una moneta e renderla "good looking"..). Se non si possiedono poi i cataloghi di riferimento e non si conoscono i conii originali diventa difficile discriminare tra uno SPL originale ed uno ottenuto artificialmente.. Questo sesterzio era in vendita nell'ultima asta Artemide, dovrebbe essere costato circa 500 euro compreso di tutto.2 punti
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Sì, le foto erano realistiche: perdonate le foto, fatte al volo2 punti
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Approfitto di questa discussione per mostrare i 3 tipi di francescone conosciuti con data 1799. Ho messo a confronto gli esemplari in mio possesso, sia i 3 diritti che i 3 rovesci. Come ha giustamente evidenziato foti, il secondo tipo, quello di inizio discussione, è di gran lunga il più comune e accessibile. Non solo tra i tipi con data 1799 ma penso in assoluto tra tutte le date emesse da Ferdinando III. Il francescone del I° tipo, quello con ritratto alla "tedesca" è invece discretamente raro, anche se qualche esemplare ogni tanto passa in asta, ma sempre in conservazioni non proprio eccelse. Il III° tipo invece, con stemma piccolo al rovescio e caratteri delle legende diversi, è il più raro di tutti. Il Gigante lo riporta R5 e ultimamente esemplari diversi sono passati in asta, secondo le mie osservazioni, ogni 5 o 6 anni circa. Questo tipo è stato coniato nel 1814 durante la restaurazione. In allegato un file pdf con i tre tipi qui sopra descritti. confronto tipi 1799.pdf2 punti
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1 peso messicano argento per 100 parti su 1000 sul retro José Maria Morelos un prete rivoluzionario eroe nazionale messicano vissuto in america all'epoca di Napoleone, combatté per l'indipendenza dalla Spagna2 punti
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Ciao. Su questo non ci sono dubbi e comprendo il tuo punto di vista come "studioso di questa monetazione" ma, consentimelo, il mio punto di vista può tenere conto di altri aspetti non specifici. Di sicuro, una volta che la moneta sarà nelle tue mani, ne apprezzerai anche altri aspetti, oltre al conio decentrato, magari al momento non visibili in foto oppure, al contrario, ne sarai deluso!!2 punti
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@doppiopunto, come hai letto, @Asclepia aveva offerto fino a 120 e inoltre avrebbe di molto ammortizzato le spese di spedizione essendosi aggiudicato ben 8 monete. Quindi per Asclepia si trattava di una differenza di 10 euro, non di 63... ? Per quanto mi riguarda, ogni moneta vale quanto il collezionista sia disposto a spendere per averla. Colleziono i Reali Presidi e quindi cerco di aggiudicami anche quelle un po' più particolari, con ribattiture, scivolamenti di conio o decentrature come questa. Non avevo letto i costi di spedizione, ma anche se avessi saputo che mi sarebbero costati 30 euro (assurdo, dall'Olanda all'Italia!), non avrebbe influito sulla mia scelta.2 punti
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Lo so il rovescio è venuto male Comunque, a me non sembra che ci sia stata questa pulizia così marcata; in mano la moneta si presenta gradevole alla vista e non si vedono graffi. Ovviamente ci sta un po' di usura da circolazione, ma non tale da deturparne i rilievi; i campi al dritto, che nelle foto precedenti sembrano solcati da graffi, alla vista si presentano gradevoli, anche se ci sono segni da circolazione. Ci sta una macchiolina proprio sulla fronte del re; altre non ce ne sono. I capelli sono un un pochino lisci, ma ancora visibili. Non sono un fanatico delle conservazioni; a me basta che la moneta sia piacevole alla vista e senza colpi vistosi, e poi quella che avevo già, è messa peggio di questa.2 punti
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It's not strange at all. It has become extremely frequent that one dealer buys from another or consigns to another auction. The target is to buy something cheap and resell for a huge profit. I am fed up being the underbidder and then see the coins I lost in the shop of a dealer for 3 times the hammer price. Or the coins bought from small insignificant auctions reappearing in US auctions and selling for double or triple price.2 punti
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Io 5 lustri fa: "Vediamo vediamo... Potrei prendere quella! ...però non sono convinto. Ho 50.000 lire da spendere... Prendo il 2 lire del Cinquantenario visto che qualche mese fa ho recuperato i 10 centesimi! Eeehh no! Non mi va di spendere 50.000 lire per una sola moneta. Allora prendo quei 5 centavos argentini dell'ottocento e quella moneta cinese in FS, visto che ho solo un FS in collezione. Però! Belli quei francobolli! Noooo! Meglio non prendere quei francobolli. Di certo non prenderò quella moneta rumena. Bella, ma non mi è piaciuto come la Romania si è comportata agli ultimi mondiali di calcio. Va bene, mi butto su un rassicurante scudo e con il resto ci compro le cuffie per lo stereo." Io 4 lustri fa: "Non è possibile andare avanti così! Mi devo concentrare. Quasi quasi smetto con le americane, le africane e le asiatiche. Regno regno regno e basta!" Io 2 lustri fa: "Che noia 'sto regno! Voglio evadere! Tanto chi lo vedrà mai il 20 lire IMPERO? Unione monetaria Latina! Regina Vittoria! Franz Joseph I! Voglio tutte le ordinarie d'Europa dal '45 alla caduta del muro! Tanto ormai mi sto liberando di diverse cose... certo però che una monetina d'oro all'anno potrei pure permettermela... Toh guarda! Ecco quei francobolli che mi avevano regalato alla Prima Comunione! Quindi nel '65 ci volevano 50 copechi per spedire una lettera da Minsk... E prima della Rivoluzione?Dovrei recuperare qualche altra lettera affrancata che riporti il valore della spedizione, così so quanto spendevano! Ma cos'è 'sto pezzo da 2 euro? Non riporta nessuna faccia nazionale a me conosciuta!" Io adesso: "Buongiorno, mi dia cortesemente qualche grammo di 2 euro commemorative e poi mi dà quel 4 bese in offerta incrostato data comune. Ci metta pure quei lei rumeni in argento. Anni fa durante i mondiali non li presi. Li prendo adesso. Anche quel pacco di documenti cartacei e quelle mappe della I Guerra mondiale. Come dice? Ha messo 1 etto e mezzo di banconote invece di 100 grammi? Lasci... lasci pure. A quanto sta l'oro? Noooooo, troppo! Al prossimo giro, forse. Quant'è? 120 euro? Eh no, ne ho solo 100. Faccia così: mi tolga ancora i lei in AG. Prima o poi li prenderò. Quali sono le offerte del prossime mese? Denari repubblicani e bronzetti macedoni da studio per avvicinarsi alla numismatica antica? Il giorno 1 sarò da lei. Mi raccomando: se dovesse arrivare per caso un 20 lire 1936 a 500-600 euro piuttosto ammaccato, me lo metta da parte. Poi ci si accorda!" Vi giuro che c'è del metodo in tutto questo. Firmato un compulsivo anonimo. ?2 punti
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Si come totale siamo sui 500 euro tutto compreso , e devo essere sincero ,che se qualcuno avesse rilanciato sulla mia offerta ero disposto ad arrivare ad offrire fino a 600-650 euro tutto compreso . Non sono pochi ma al cuore non si comanda ?1 punto
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Il rhyton è una sorta di boccale per consumare o mescere bevande, quasi sempre di forma che ricorda il corno bovino, probabilmente il più antico oggetto usato come boccale . Diffusi in tutte le culture del mondo antico mediterraneo, in fogge e materiali vari, i rhyta nel mondo greco sono spesso con terminale a protome o testa di animale, decorati e per lo più provvisti di una larga bocca per lo riempimento e di un secondo piccolo foro alla bocca della figura, per far zampillare la bevanda per il consumo od anche per libagioni rituali . In Delfi, attorno al 485-475 a.C. sono coniati particolari tridrammi pervenutici in estremamente rari esemplari (10 ad oggi noti) che raffigurano al diritto una coppia di rhyta modellati a testa di ariete ed accostati . Al rovescio è molto particolare una figurazione quadripartita, con 4 riquadri incavati decorati al fondo con delfini e foglie d'alloro : alcuni commentatori di questa rara moneta, ipotizzano, per il rovescio, una riproduzione del soffitto architettonico a cassettoni del tempio di Apollo nel santuario di Delfi .1 punto
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Neanche a farlo apposta ieri avevo confessato in privato la mia passione per Magnenzio all'utente Stilicho: sono io ad aver riscritto l'anno scorso, praticamente da zero, tutta la pagina italiana a lui dedicata su wikipedia passando da 20 a 130 note e aggiungendo una corposa bibliografia finale (almeno quella essenziale). Tutto quello che c'è scritto è farina del mio sacco (compreso i possibili errori): è un personaggio dai contorni interessanti, la cui vicenda storica mi ha da sempre appassionato.1 punto
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Io? Io di Giulia Paola prenderei un denarino a 100 euro o poco meno, non riuscirei mai a spendere 500 euro per una sola moneta, ma semplicemente perchè sarebbe metà del mio stipendio, ma che vuol dire? Riguardo il sesterzio in questione non ho mica detto il contrario, mi pare di aver detto esattamente la stessa cosa che dici tu " .. 500 euro credo non siano esagerati per un sesterzio di Giulia Paola.."1 punto
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Direi 4 monete d'oro alla prima figlia 4 monete alla seconda e 4 monete dentro il sacchetto alla terza1 punto
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Per approfondimenti sui temi trattati: Lamoneta: https://www.lamoneta.it/topic/85588-poemenius-chi-era-costui/ https://www.lamoneta.it/topic/188687-insediamenti-tardoantichi-fortificati-nellarco-alpino-orientale/?tab=comments#comment-2095999 I Claustra Alpium Iuliarum un riesame della questione circa la difesa del confine nordorientale dell_Italia in epoca tardoromana.pdf Magnenzio ad Aquileia tra propaganda politica e lotta per il potere.pdf L’usurpazione di Magnenzio e Aquileia testi letterari, monete, iscrizioni.pdf Nepotianus Redating_Nepotians_Usurpation_and_the_Coinage of Magnentius.pdf Vetranio The_Coinage_of_Vetranio_Imperial_Representation of the memory of Costantine the Great.pdf Probabile busto di Magnenzio colpito da damnatio memoriae (vedi articolo). Buona serata Illyricum1 punto
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Penso che un incidente di percorso, cioè fare offerte e poi ritirarle per fondati motivi, possa capitare e non pregiudica di certo la partecipazione alle aste successive. Altro discorso è chi sistematicamente offre per poi ritirare le offerte e/o non onorarle. Questi secondo me sono da emarginare perchè creano danno sia agli organizzatori delle aste che ai partecipanti stessi. Il fatto che le case d'asta si informino reciprocamente su questi comportamenti lo trovo doveroso, perchè a volte si dimentica che organizzare le aste è un lavoro e che ci siano degli "spiritosi" che creano danni solo per divertimento non è ammissibile, e visto che i provvedimenti legali che si possono prendere nei loro confronti sono pressochè nulli, allora DOBBIAMO tutelarci con altri mezzi.1 punto
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Ciao, mi sa che sino al giorno d'oggi non c'e' nulla a parte le austriache, sino agli anni '90 c'era il 10 pesos messicano. https://en.numista.com/catalogue/pieces26767.html1 punto
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Numismatik Naumann, Auction 97, Lotto 75 https://www.biddr.com/auctions/numismatiknaumann/browse?a=1401&l=15071171 punto
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Buongiorno, questo il mio 10 Paoli del 1799 in conservazione Fdc e con i soliti difetti del tondello.1 punto
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Buon giorno. Vedo solo ora. Mi viene in mente una canzone di Gianna Nannini "bello e impossibile". Complimenti! Gabriella1 punto
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Dal profilo direi che si tratta dell'imperatore Adriano, dal peso è un sesterzio, di più non so...1 punto
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Premesso che le foto non sono didatticamente idonee per via della scarsa risoluzione e messa a fuoco (oltre che per la calibrazione del bianco... il dritto sembra essere dorata!), si può comunque disquisire sulle motivazioni che non rendono tale moneta FdC e sui danni che arreca una pulizia. Allego una foto che è un montaggio delle foto proposte in questo topic. In alto troviamo l'esemplare di tonycamp. Le sue foto permettono di vedere lo stato dei campi e dei rilievi. Osserva le asperità della superficie della moneta nelle parti che ho evidenziato: i rilievi (ad esempio nel collo nel ritratto o della croce nello stemma) e i campi, denotano una "irregolarità superficiale" che altri non è che il risultato dello "stampo" lasciato dal conio. Tutte le monete in alta conservazione presentano questa caratteristica. Veniamo alla tua prima coppia di foto. I rilievi sembrano molto belli, ma vengono evidenziati molto bene anche degli hairlines (cioè rigature molto sottili come un capello, tipiche di una pulizia), che non vanno d'accordo con la qualità di FdC. L'ultima coppia di foto, nonostante sia peggiorativa dal punto di vista fotografico, mette in risalto molto bene quello che i campi hanno subito. Se per il FdC le "asperità" superficiali sono sinonimo di metallo vergine, la lucidatura di una moneta è sempre sinonimo di "appiattimento, lisciatura", che ben si evidenziano nell'ultima coppia di foto (cerchi blu). Inoltre, la lucidatura causa anche un cambiamento nella tonalità del metallo, che se per un profano rimane sempre brillante, per un occhio attento e navigato sarà una brillantezza innaturale, più spenta di quella tipica di zecca. Altro discorso è la patina. Nella foto viene catturato molto bene come questa costeggi in maniera molto regolare i rilievi. Anche questo va a discapito della conservazione, e quindi del valore della moneta: ne risente in maniera particolare l'appeal generale della moneta. Ti allego un esemplare della stessa tipologia che ho ancora in collezione. La foto è molto vecchia, scattata con una vecchia compatta digitale, ma si apprezza particolarmente la conformazione irregolare della patina e in generale la particolare tonalità della moneta che le dona un eye appeal decisamente inusuale nonostante la facile reperibilità di questo millesimo1 punto
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Mark (villa66) era un ciotolaro DOC, mi sembra giusto ricordarlo anche qui. Due settimane prima di andare a rovistare le ciotole in paradiso aveva trovato per pochi spiccioli due belle monete. After a month or so of being closed because of the COVID-19 pandemic, the area coin dealers have reopened. I was curious—I wondered if perhaps dealers would use any of the enforced down-time to clean out their cabinets. If yes—or so I reasoned—it would make junk-boxes mire interesting for a while…. Last week I found a junk-box into which a bunch of new stuff had been dumped. I guess the dealer was glad to see an old customer return, so his 5 for $1 junk-box became—for a while, anyway—a 10 for $1 junk-box. I picked 90 coins and had a terrific time. My two favorites were both small coins, this 1825 British farthing, And this 1893 1-double from Guernsey.1 punto
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E' un quattrino di Clemente VIII per Ferrara, esempio a questo link: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FECL8/2 Ciao, RCAMIL.1 punto
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con i tappi di champagne rischi di passare per milionario e salti dalla padella alla brace!1 punto
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PORTATE RISPETTO PER I COLLEZIONISTI DI CAPSULE!!!!!! ? naturalmente scherzo; Io colleziono capsule di spumante da oltre 20 anni e vi assicuro che è appagante, la ricerca nei bar, tra gli amici, alle feste, non sapete quante figure da matto ho fatto nei bar, di solito mando mia moglie (con le donne sono sempre piu' gentili), ma tanto anche lei mi considera matto. Sappiamo che il collezionismo ha una componente ossessivo compulsiva. E' evidente che la componente storico culturale che puo' dare una moneta non è arrivabile da una capsula, pero' vi assicuro che anche queste ultime hanno il loro perche'. saluti maumo1 punto
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Buongiorno. Queste sono le cose che veramente fanno male alla numismatica: vanificano anni di collezionismo e di cultura, e scoraggiano i giovani, che, come me, si affacciano al collezionismo di monete antiche. Come hanno detto già altri, speriamo che la vicenda sia più complessa e articolata di quanto sia esposta, poiché se effettivamente così risulta essere preoccupante.1 punto
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Discussione che trovo molto interessante soprattutto per quanto riguarda la monetazione di VEII, dal momento che proprio in questo periodo stavo cercando di approfondire l'Unione Monetaria Latina in tutti i suoi vari aspetti, anche leggendo gli articoli veri e propri delle varie convenzioni (1865, 1874, 1875, 1878, 1885, ...). Questo in particolare è molto utile per capire l'evoluzione nel tempo delle varie correzioni prese in corso d'opera. In particolare si nota subito che il bimetallismo era immaginato come l'anticamera di un monometallismo aureo che però non poteva essere adottato da subito a causa della grande quantità di argento in circolazione in Francia. Provo a fare un paio di miei ragionamenti sulla questione delle 5 lire in oro piuttosto che in argento. Dagli articoli della convenzione si ha la percezione che gli scudi in argento non fossero immaginati per la circolazione su larga scala, perchè avevano valore intrinseco identico al valore nominale e quindi lo stato non guadagnava nulla di signoraggio, da una parte, e non non voleva, dall'altra parte, lasciare nel libero mercato oggetti così soggetti a fluttuazioni di mercato per quanto riguardava il loro valore intrinseco rispetto al nominale, che era fissato dalla convenzione (si vedano tutte le varie clausole di liquidazioni con cui a partire dal 1885 ogni stato, in particolare l'Italia, era tenuto a ricomprare in oro i propri scudi finiti negli altri paesi). Gli scudi erano pensati per rimanere bloccati a deposito nelle banche nazionali, della moneta circolante in oro oppure, come in Italia, durante il corso forzoso (gli ultimi scudi coniati su larga scala, ovvero i 4 milioni di Umberto nel 1879 vengono coniati con la promessa di rimanere bloccati in banca nazionale fino alla fine del corso forzoso). Quindi secondo me le 5 lire in oro erano originariamente pensate invece come l'equivalente circolante degli scudi. Si vede subito dagli articoli delle varie convenzioni che si rendono conto che la moneta era troppo piccola per poter circolare realmente e quindi viene sospesa quasi subito. Da un punto di vista più da ragioniere mi viene in mente anche il seguente "giro di conto", che poteva magari portare ad un piccolo guadagno dell'autorità emittente a compensazione del signoraggio nullo sugli scudi. La moneta da 5 lire in oro pesa 1.61g con un fino di 900/1000, ovvero 1.449 grammi d'oro. Il rapporto con l'argento era di 1 a 15.5g, quindi in 5 lire d'oro c'era l'equivalente di 1.449*15.5 = 22.4595g, rispetto ai 22.5g degli scudi (25g a 900/1000 Ag), ovvero con un piccolo guadagno per l'autorità emittente su ciascun 5 lire d'oro coniato. Saluti!1 punto
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Lituania Anno: 2018B Tiratura: 488.000 Condizioni: SPL+ Città: Milano Note: NEWS!!!1 punto
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Colpaccio di oggi ? taglio 1 centesimo Nazione Vaticano anno 2004 tiratura 85000 condizione bb/spl città Genova note1 punto
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attenti che come si può cadere nella schiavitù del sesso, della droga, del gioco, può succedere anche con il collezionismo. e ci vuole poco per andare in rovina.1 punto
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Grazie per il gentile servizio pubblico... Ma potremmo per favore vedere foto del dollaro 1880 (25.99 g)? :) v. ----------------------------------------------------- Thanks for the kind public service…. But could we please see photos of the 1880 (25.99g) dollar? :) v.1 punto
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