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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/10/20 in tutte le aree

  1. Napoletana di oggi: Ferdinando II Piastra 1832 reimpressa. Ero indeciso se postarla qui oppure nella discussione sugli scarrafoni. ?
    7 punti
  2. Buongiorno @demonetis, grazie per aver avuto la pazienza di leggere il mio contributo. Lo studio dei simboli apposti sulle monete è davvero interessante, nel caso della produzione della zecca di Milano in età spagnola purtroppo ci sono diversi scogli da superare. Nutro una sana invidia per gli studiosi che si dedicano a zecche dove sono noti documenti che motivano l'apposizione dei simboli, penso ad esempio agli appassionati della zecca napoletana. Allo stesso modo trovo degna di nota la ricerca dell'amico Michele @bizerba62 che ha portato alla luce interessanti documenti relativi al Regno di Sardegna. Purtroppo per la Milano dei Re spagnoli abbiamo ben poco disponibile per sincronizzare storia e monete con altrettanta precisione. Nel caso specifico Filippo II è l'unico regnante a coniare monete ricchissime di simboli e segni segreti, un mare magnum che si incrocia con la notevole presenza di coniazioni senza indicazione della data (per quanto anche tale elemento non sia sempre affidabile). Tra l'altro molte emissioni possono essere datate solo grazie a fonti archivistiche estranee ai registri di zecca, come ad esempio possono essere i pagamenti all'incisore per la produzione o rifacimento dei punzoni e dei conii. Tali difficoltà non mi hanno permesso di costituire all'interno dell'articolo un catalogo come quello proposto nell'ottimo articolo dell'amico Alessandro Toffanin dedicato ai grossi dei Visconti, mi sono dovuto infatti limitare ad una trattazione discorsiva seppur in rigoroso ordine cronologico delle tipologie. Concludo sottolineando come nel mio studio siano state menzionate, oltre a diverse varietà inedite, anche alcune monete certamente interessanti per l'appassionato della zecca milanese. Cito ad esempio lo scudo d'oro del sole col titolo di Re d'Inghilterra conservato presso la Biblioteca Nazionale di Parigi (esemplare non censito nelle opere del passato, per questa tipologia era noto solo il pezzo della Coll. Reale) e uno scudo d'argento ibrido, che per identità di conii va a collegare le rarissime emissioni con le armi di Milano, Castiglia e Leon a quelle più comuni con le sole armi del Ducato. Buon pomeriggio, Antonio
    6 punti
  3. Mi permetto di riproporre il decalogo di Memmo Cagiati, in particolare i punti 2 e 4. https://numistoria.altervista.org/blog/?p=21144 Saluti I piaceri umani sono tutti più o meno presto esauribili, quello del numismatico fa una splendida eccezione a questa regola. I piaceri sono più intensi quanto più costa fatica a raggiungerli e quanto più lunga è la strada che a essi conduce. I desideri devono essere proporzionati alla forza di ciascuno. Chi troppo desidera non gode neppure il poco che gli è dato raggiungere. La pazienza è una delle doti indispensabili del numismatico. Chi non è paziente rinunci alla numismatica. Tra le varie collezioni, quella delle monete è la più solida, quella che meno deperisce, quella che maggiormente acquista pregio col tempo. Se si può fare a meno di una moneta di lusso, è indispensabile provvedersi di tutti i libri che trattano o illustrano le monete che si vogliono comprare. Non si deve calcolare che i figli abbiano a continuare la propria collezione. È troppo difficile che il figlio abbia le inclinazioni del padre. Non avviene un caso su cento di un poeta figlio di poeta, di un numismatico figlio di numismatico. Le collezioni private sono irrevocabilmente destinate a essere disperse e le monete, dopo aver errato per secoli in questa o quella collezione, non trovano pace se non nelle pubbliche. Non vi ha al mondo collezione completa, né tra le private né tra le pubbliche, e non vi ha piccola raccolta che non contenga qualche pezzo desiderato dalle più insigni. Non essendovi al mondo collezione completa, qualche lacuna da riempire vi sarà sempre e questo è appunto ciò che forma la durata e la continuità del piacere per il numismatico.
    6 punti
  4. @giuseppe ballauri è nei piccoli tondelli che si apprezza la bravura incisoria dei Maestri della zecca Napoletana, dei veri Artisti! E negli esemplari in alta conservazione ancor di più. Ferdinando II Carlino 1839 con Busto giovanile, nonostante già dal 1838 nei Carlini, Ferdinando II veniva raffigurato con volto più maturo. Un caro saluto a tutti, Rocco.
    4 punti
  5. Testimonia come la moneta repubblicana circolasse ancora nel Regno, nonostante fosse moneta giacobina che fece perdere il Regno a Ferdinando IV; oppure la piastra del 1799 era già da tempo stata demonetizzata per poi reimprimerla nel momento opportuno. Mi ricordo che tempo fa lessi un testo di pieno Ottocento dove si dava libero corso nel Regno, quindi si attribuiva valore legale, alle monete dei passati regni, comprendendo anche quelle repubblicane e dell'occupazione militare.
    4 punti
  6. 1865 Stati Uniti d'America, 1 Centesimo 1865. Coniata durante l'ultimo anno della guerra civile
    4 punti
  7. La prima domanda per l'utente del post è... Ti piace o non ti piace? Se davvero questa moneta costa 1000 euro e non ti disgusta come alla maggior parte di quelli che han commentato la devi prendere, sia per tappare una voragine nella collezione di veiii sia perché il prezzo è a suo modo più che corretto. Io a meno di 1000 non ho memoria di averli mai visti...qualche anno fa vedevo girare un paio di esemplari in mb a più del doppio. Poi magari la lasci a patinare e tra qualche anno i suoi difetti si attenueranno... Se fosse mancata a me al tempo in cui facevo regno al posto di prendere un 5 lire del 1911 in spl avrei preso questa a parità di prezzo. Marco
    3 punti
  8. Ho spostato la discussione nell'apposita area Regno, e vista l'animazione che il thread sta ricevendo, contrariamente a chiudere questa discussione mi piacerebbe invece contribuire, sperando in un costruttivo proseguimento, vista anche la rara apparizione su queste pagine di un esemplare autentico, e questo indipendentemente dalla qualità conservativa. Parliamo di una moneta che vuoi o non vuoi riesce a catalizzare l'attenzione della maggior parte degli appassionati e dei collezionisti per la sua grande e indiscussa bellezza. È pacifico che la questione dell'elevato costo di questa moneta susciti sempre pareri contrastanti, e questo per diversi fattori, di cui, quello cardine attorno al quale ruota la questione più scontata è la facile reperibilità sul mercato a dispetto della sua classificazione come R2, molto rara. Al di la delle motivazioni che tengono alto il prezzo (di cui chiederei cortesia di evitare di parlarne qui di seguito; nel caso si potrebbe usare questo vecchio thread, avendo però l'accortezza di leggerlo tutto prima, così da non ripetere concetti già enunciati: ...mi piacerebbe invece che in questo interessante spunto iniziato da @ewwe, si continuasse a disquisire in merito all'acquisto di questa moneta davanti a "occasioni" come queste, avendo però l'accortezza di mantenere gli animi pacati e senza sminuire o attaccare le idee di chi la pensa diversamente da noi, ma esprimendo valutazioni personali sulle motivazioni che portano a pensare quello che si afferma. A tal fine, ricordo una discussione iniziata da un utente che a fine 2014 si ritrovò "improvvisamente" per le mani un esemplare (in conservazione Spl) di questa tipologia per le mani (indubbiamente AUTENTICO sin dal suo primo post perchè provvisto di chiara certificazione), e utilizzò questa piattaforma per poterlo vendere. La discussione fu molto animata (ben 8 pagine che coprirono l'arco di un anno), ed evidenziò la formazione di due principali fronti contrapposti: - chi disprezzava la tal moneta perchè non era FdC (e per di più la considerava "screditata" per averla mostrata in pubblico) - chi l'avrebbe comprata ma non poteva Cosa interessante era la chiarissima disponibilità dell'utente nel vendere questa moneta... e a tal fine, la discussione riserva un colpo di scena finale, di cui non vi svelo nulla perchè vi invito sentitamente a leggerla perchè potrebbe dar modo di continuare ulteriormente questa discussione in corso (ovviamente prego chi ricorda l'esito di quella discussione di non anticipare nulla ), ovviamente con pareri aggiornati specialmente dai nuovi utenti. Lancio un ulteriore assist che spero possa incentivare il proseguo della discussione, oltre il precedente link citato. Il prezzo di questa moneta (al di la del fatto che è sproporzionato per la sua reperibilità; come accennavo, non vorrei che si trattasse di questo in questa sede, ma qualora si avesse qualche spunto argomentativo in tal senso, invito a continuare nella sopracitata discussione già esistente linkata all'inizio), vuoi o non vuoi, rimane comunque alto, facendola rimanere per ovvi motivi solo un sogno per molti collezionisti . A tal fine allego un vecchio risultato d'asta in merito a un esemplare in bassa conservazione, dato per Bb, che (stando alle aggiudicazioni) realizzò nel luglio 2014 la non indifferente cifra di 4150€ escluso diritti. Non mi sembra che i prezzi di oggi siano più a buon mercato. Sul "noto sito" c'è l'esemplare in questione (con ben 16 osservanti!!!), e a 5 volte tanto, uno dato per BB/Spl che lo osservano in 10... Insomma, sembrerebbe che benchè davvero brutta, "il mercato" la ritenga come minimo degna di curiosità. Mio parere personale visto l'attuale stato del prezzo, che rimane alto, cercherei di trattare "spietatamente" col venditore francese per cercare di portarmela a casa cercando di mettergli sul tavolo meno soldi possibili (ovviamente non ho interessi nel dire questo, dato che non conosco il venditore e non me ne vien nulla in tasca nel fargli vendere la moneta). Mettendomi nei panni di chi vuole spendere molto poco (su una moneta che, come ben evidenziato, rimane comunque molto costosa), personalmente, una somma di 700€ non ce la vedrei "buttata" in una moneta anche messa così male (giusto per "buttare benzina sul fuoco", e tornando alla discussione sopra citata di cui invitavo a leggere, c'era anche chi asseriva che comprare uno Spl sarebbero stati soldi buttati...). Cosa ne pensate?
    3 punti
  9. Andiamo avanti con i 5 grani del 15...qui un 5 grani 1815 testa normale che definirei grande visto che esistono anche dei tipi intermedi. Questa è con punto dopo la data e al rovescio punto che chiude sia legenda "PVBLICA" che sigla B. D : FERD.III.P.F.A. SICILIAR.ET HIER.REX sotto 1815. R: SECVRITAS PVBLICA. V.B. sotto G.5. Contorno: Rigato Ecco le foto. Saluti.
    3 punti
  10. Buonasera, piatto ricco mi ci ficco. ? Ne approfitto per riproporre il mio Tarì 1833 Ferdinando II ? Saluti Alberto
    3 punti
  11. Buongiorno a tutti. Allego la foto di uno dei miei talleri, per un vostro gradito parere. Sul contorno si legge "MÜNZVERTRAG VOM 24 JANUAR 1857". La legenda al D/ reca "WILHLEM KONIG V. WÜRTTEMBERG", ovvero "GUGLIELMO RE DEL WÜRTTEMBERG" La legenda al R/ reca "EIN VEREINSTHALER * XXX EIN PFUND FEIN" ("Trenta da una libbra di fino") con motto sotto lo stemma "FURCHTLOS UND TREW" ("Temerario e leale"). _____________________________________________ ALCUNE NOTIZIE TRATTE DA WIKIPEDIA _____________________________________________ Lo stato in cui venne emessa è il Regno del Württemberg che aveva un'estensione nord-sud di circa 225 chilometri e una larghezza massima sull'asse est-ovest di 160 chilometri. I confini avevano una lunghezza totale di 1.800 chilometri. La superficie totale era di 19.508 chilometri quadrati. A est il Württemberg confinava con il Regno di Baviera, a nord e a ovest con il Granducato di Baden e a sud nel 1850 con i principati di Hohenzollern-Sigmaringen e Hohenzollern-Hechingen, che facevano parte della Prussia, che poi li annesse a sé stessa. Sul confine con il Baden e con gli stati degli Hohenzollern vi erano diverse enclavi ed exclavi, che portavano lo stato ad allungarsi sino al lago di Costanza. Il sovrano che ha emesso la moneta è Guglielmo I re del Württemberg, che nacque a Lüben il 27 settembre 1781; nel 1800 prestò servizio come volontario nell'esercito austriaco e dal 1806 al 1812 visse a Stoccarda come principe ereditario. Dopo la morte del padre (30 ottobre 1816) divenne re. Alla sua ascesa al trono promulgò subito un'amnistia, ridusse le tasse e nel 1819 diede al regno una Costituzione (la situazione economica del regno al momento della sua incoronazione era molto critica). Insieme alla moglie Caterina Pavlovna, Guglielmo sviluppò già nel primo anno di regno una politica di sostegno alle necessità economiche dei ceti più deboli. Due pessime annate agricole (1816 e 1817) determinarono una forte inflazione. Guglielmo aveva un interesse personale nell'economia agricola e si guadagnò il soprannome di re dell'Agraria. L'autore della moneta è Carl Friedrich Voigt, che nacque il 6 ottobre 1800 a Berlino e morì il 13 ottobre 1874 a Trieste. È stato un medaglista, incisore, tagliatore di pietre preziose e fustellatore tedesco. La zecca è quella di Stoccarda: nel 1374, Eberhard II, conte del Württemberg, vi fece coniare per la prima volta monete. Essa è stata la principale zecca del Württemberg: prima della contea, poi del ducato, e infine del regno. Ha mantenuto il suo ruolo anche quando il Wuerttemberg si unì all'impero tedesco nel 1871 e quando si fuse con il Baden per formare lo stato federale del Baden-Wuerttemberg nel 1952. Per più di 600 anni, la zecca di Stoccarda si trovò all'interno o vicino al centro della città; nel 1842, proprio il re Guglielmo I fece costruire un nuovo impianto di conio di fronte alla Staatsgalerie. Il Vereinstaler o Vereinsthaler, creato nel 1857, è stato l'ultima tipologia di tallero coniato dalla Germania, in sostituzione del Konventionstaler. Era una moneta d'argento che conteneva 16 2/3 grammi di argento fino: da una libbra di argento fino erano coniati 30 Vereinstaler ("XXX ein Pfund fein" = trenta per una libbra di fino): con un titolo di 900/1000 una moneta pesava 1.8 grammi. Il Vereinstaler era utilizzabile in ogni paese aderente allo Zollverein prescindendo dal paese che l'aveva emesso; lo Zollverein (Unione doganale tedesca) fu un'unione doganale attuata nel 1834 per migliorare il flusso commerciale tra 38 stati della Confederazione Tedesca e per ridurre la competizione interna. Lo Zollverein escluse l'Austria a causa dell'alto protezionismo delle sue industrie; in seguito ciò aumentò la conflittualità austro-prussiana. Si dissolse nel 1866 per il sostegno dato dagli stati tedeschi meridionali all'Austria nella Guerra austro-prussiana (parallela alla Terza guerra di indipendenza italiana), ma fu ripristinato nel 1867 con la partecipazione anche questa volta degli stati tedeschi meridionali]. Con il trattato monetario di Dresda del 30 luglio 1838 il doppio tallero (Doppelthaler), fissato pari a tre Gulden, fu creato come unità monetaria della Zollverein. Era valido negli stati della Germania meridionale aderenti alla Zollverein, in Prussia, Sassonia, Assia-Kassel e nei ducati ernestini della Turingia. Base della valuta era l'argento: 7 doppi talleri corrispondevano ad un marco (ca. 234 g) di argento fino. In questo modo furono unificati il sistema monetario prussiano (14 talleri in un marco-peso) ed il sistema degli stati tedeschi meridionali basato su 24 ½ Gulden per marco-peso. Fino al 1853, tra gli altri, aderirono al Trattato monetario di Dresda Anhalt, Oldenburg, il ducato di Braunschweig e Hannover. Con l'accordo monetario di Vienna del 24 gennaio 1857 (vedasi la scritta sul contorno) anche l'Austria aderì all'Unione monetaria ed anche quasi tutti gli altri stati della Zollverein. Come monete principali furono introdotte il Vereinstaler doppio e singolo, la cui base fu ora fissata su una Zollpfund (libbra) da 500 grammi. Dal 1838 quindi ci fu (quasi) una valuta tedesca unitaria, dal momento che un doppio tallero "tedesco-settentrionale" corrispondeva a 3 1/2 Gulden "tedesco-meridionali" ed a 3 Gulden "austriaci".
    2 punti
  12. Buonasera a tutti, @ggioggio, il mio 10 Tornesi 1831 lettere grandi e stella a 5 punte.
    2 punti
  13. 1965 New Zealand, Elisabetta 2a, 1 fiorino, rame-nichel.
    2 punti
  14. 2 punti
  15. Ti faccio vedere un ritratto del giovane Ferdinando. Tarì 1836
    2 punti
  16. Tra pochi giorni uscirà questa pubblicazione sul Tallero di Maria Teresa. A breve saranno comunicate le modalità di prenotazione.
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  17. Diciamo che come "particolari", preferisco questi due esemplari
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  18. Io mi affiderei di piu' a negozi di numismatica
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  19. A quanto pare è posta dentro un quadro, bisognerebbe sapere come è stata fissata, se per semplice contrasto dei due vetri, colla od altro. Inoltre, quantomeno da quello che si evince in foto, la stampa lungo le pieghe sembrerebbe parzialmente scomparsa, non sono quindi pieghette da nulla. Abbasso ancora la soglia, diciamo a 50/60 euro (euro + euro -), non considerando il valore della cornice naturalmente!
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  20. Banconota classificata C (comune) e, mi sembra, in conservazione BB pieno, concordo con l'impressione di Stefano circa gli angoli non mutilati ma semplicemente piegati. Credo che possa stare sui 70-80, secondo me non ci arriva a 100€. Comunque un bel fazzoletto, gradevole da guardare. Peccato x la scritta nell'ovale al fronte.
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  21. Da alcuni è considerato un simbolo beneaugurante o apotropaico, cioè per allontanare il malocchio e gli influssi maligni. Il significato di questo simbolo è stato discusso da Blanchet J. A., Remarques relatives aux signes gravés sur les Contorniates (Revue Numismatique, 1890, p. 480 e segg.) e da Francesco Gnecchi, APPUNTI DI NUMlSMATICA ROMANA XXXIIl. COS'ERANO I CONTORNIATI (Rivista italiana di numismatica 1895, pp. 31-51). Posso aggiungere d’averlo trovato inciso su altri contorniati con le indicazioni in didascalia di punch mark: monogram PE; Monogramme PE (Petrus); engraved monogram: PE(trus).
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  22. Dai, comincio io. di solito le 1000 classiche testina/BI al retro (1943-47) con la piega in 4 non troppo marcata (a meno che agli angoli non ci sia una mancanza di carta, ma queste mi sembrano solo piegate) si trovano sui 100 euro. Anche qualcosina di meno.
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  23. 1 punto
  24. Io piuttosto mi chiedo come mai ci hanno passato una levigatrice sopra a quel dritto...
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  25. Eh si grazie mille ? Riporto quanto trovato su wildwinds, casomai qualcuno fosse interessato: Klazomenai, Ionia AE18. 380-300 BC. Head of Athena three-quarter facing to right, wearing triple-crested helmet / KΛAXOME-NIΩN, ram walking right, thunderbolt before. BMC 59. Sear SG 4323. Grazie anche a gpittini
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  26. Questo è quello che volevo farti capire nel mio primo post.. Se non ti piace, e questo mi sembrava già da subito il tuo problema, non ti piacerà mai, e tutte le volte che ti capiterà di guardarla o di prenderla in mano la cosa sarà sempre uguale.. Il difficile, lo so, è non farsi tentare dalla voglia del possesso, ma mi pare di capire che adesso è anche il tuo pensiero... Aspetta, magari non capiterà, ma la speranza di trovare un pezzo che piaccia di più in un momento economico personale migliore con un poco di fortuna rimane. Io mi pento di vecchi mancati acquisti, ma sempre e solo di monete che comunque mi piacevano, non di monete prese per "riempire il buco, anche se anche a me è capitato, quelle sono rimaste solamente come errori che mi hanno insegnato ad avere pazienza...
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  27. Mala tempora currunt. Ed è in questo preciso momento storico che i medici sono chiamati a fare una scelta: la scelta tra il rispetto del giuramento di Ippocrate oppure no, per il timore di essere radiati dall'albo: il copione e gli attori sono gli stessi dei tempi della Legge Lorenzin del 2017 e le vergognose radiazioni dei medici cui abbiamo assistito. Non è sconcertante che un cittadino e un medico, in Italia, non possano avanzare delle perplessità? Come fermare questo clima isterico?
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  28. Questa medaglia mi piace, mi affascina, certo le condizioni di conservazione non sono ottimali... Per averla sarei disposto a sborsare qualche decina di euro (20 o 30 euro massimo). Saluti
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  29. Ecco che mi era sfuggito..... ognuna ne deve contenere un numero diverso!
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  30. Buonasera Tiberivs, hai ragione (passo al "tu", visto che che lo hai fatto anche te), a volte capita di essere fuorvianti utilizzando termini inappropriati, chiedo venia, pago lo scotto dell'inesperienza in materia e dell'ignoranza in "chimica"; incuriosito da quella che mi sembra ruggine, per associazione di pensiero ho scritto "ferro???", perchè è stata la prima cosa che ho associato alla ruggine. Immagino che un sacco di altre cose possano arrugginire (mi vengono in mente alcune "cromature" che col tempo si riempiono di puntini scuri, che poi diventano una specie di "ruggine"), ma lì per lì non ci ho riflettuto. Onestamente, non pensavo che fosse un dettaglio importante, ora mi rendo conto che lo era, mi sforzerò di tenerlo a mente. ... Alla peggio, "Se mi sbaglio, mi corigerete" (cit.) ? Perdona la battuta, non ho resistito. Comunque, dai, l'importante è chiarirsi. Io sono contento di aver capito, ora, che si trattava di un "rivestimento" di qualche tipo (chissà di che tipo... chissà se era prassi più o meno diffusa o se era solo "l'esperimento" di qualcuno). Adesso farò un po' più attenzione alle monete "più malconce" che ho messo da parte, magari ne trovo un'altra dello stesso tipo. Sarebbe curioso. Grazie ancora per la pazienza e la disponibilità.
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  31. DE GREGE EPICURI Io leggo ΜΑΧΟΜΙΩN, perchè M e A sono in legame. Mah, forse cercare nella zecca di Methymna (Lesbo).
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  32. giuseppe ballauri dici che con tutti questi nuovi piastrellisti mi sa che devo cambiare mestiere che mi rubano il lavoro. Ti voglio raccontare un evento che mi è capitato se non ricordo male nel 1997-98 facevo il piastrellista mi chiama un privato benestante che aveva rimodernato il bagno di una villetta e lo voleva piastrellare ma un bagno che sembrava una cucina soggiorno (24 metri quadri) con vasca idromassaggi al centro, allora mi disse il proprietario non mi importa quanto tempo e denaro ci vuole ma l'ho dovete fare come lo desidero, io rispondo nessun problema ci mettiamo d'accordo domani devo andare in banca e lunedì puoi incominciare io penso ancora devo iniziare e già mi vuol pagare ,lunedì mi presento a lavoro per iniziare a e vedo arrivare lui con una valigetta la apre davanti a me e tira fuori una decina di rotolini da 1000 lire uscite in quell'anno e mi disse ogni piastrella un foro al centro con incastonata una moneta l'ho guardato rimanendo di stucco sai che emozione per me maneggiare monete anche sul lavoro comunque per finirlo c'è voluto molto tempo ma alla fine era una meraviglia.
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  33. Per le 2 domande: sono dati dell'Archivio di Stato di Bologna. Sto pubblicando con Michele Chimienti e Guglielmo Cassanelli gli "Annali della Zecca di Bologna" su Panorama Numismatico: il prossimo pontefice sarà proprio Gregorio XVI. Nell'occasione discuteremo più a fondo dei conii.
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  34. Ragionamento un po' terra terra...... non è che aggiungendo 200 ai 1.000, il mercato ti da la possibilità di acquistare un 5 lire del '14 "un po' più bello" a parte tutti i discorsi del piace o non piace, del pezzo "orrifico" in collezione, ma una considerazione bisogna farla, sicuramente un 5 lire del 14 in queste condizioni è sicuramente più "raro" di tanti suoi fratelli in condizioni da SPL in su. saluti TIBERIVS
    1 punto
  35. Se ti interessa la storia numismatica del Regno, questo è un libro che non devi farti assolutamente mancare https://edizioniquasar.it/products/1635?variant=20053669871675 Dal sito della casa editrice, linkato, puoi anche scaricarlo in PDF a 22 euro, altrimenti trovi l'edizione cartacea (ovviamente consigliata) nei principali siti di vendita libri (IBS, Feltrinelli, Libreria Universitaria) a 26,60 spedizione inclusa. petronius
    1 punto
  36. Cari Amici, mi piace molto la tipologia del Tarì - 20 Grana di Ferdinando. Il ritratto è stupendo, forse il migliore della serie di monete di Re Ferdinando II° ( parere personale ). La data è comune -1857 - e le foto non sono di buona qualità. Eccola, sperando che sia di vostro gradimento. Buona Serata, Beppe
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  37. In questo stato vale 10 euro circa, mi sembra di vedere graffietti da pulitura al rovescio
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  38. Buon giorno. Senza dubbio moneta comune ma mi sembra di una buona conservazione. Monete e periodo storico che per me sono molto interessanti quelli delle preunitarie. Ci si può avvicinare anche senza eccessive spese . Non si disfi del suo 2 marchi che è a mio avviso bellino. Cordiali saluti. Gabriella
    1 punto
  39. Sono in disaccordo con molti di voi, ma non per spirito polemico o per qualche ideologia collezionistica. Trovo molto sensate le opinioni che danno coloro che sconsigliano l'acquisto, ma sono opinioni di chi si pone legittimamente una certa condotta numismatica. La questione è sempre la stessa: il motivo che mi spinge a collezionare, l'obiettivo che mi prefiggo, le condizioni a cui sottosto per poter collezionare. Se per me la "rivendibilità" della moneta non è importante, se io ho deciso di sorvolare a piè pari sugli stati di conservazione, se io ho 1.000 euro - e solo quelli - da poter spendere, se io ho deciso che voglio quella tipologia e non altre tipologie migliori-peggiori-più-patinate-meno-usurate... io prendo quella moneta. L'ho vista anch'io quella moneta. A condizione di garanzie sull'autenticità (perizie, ricostruzione della provenienza, pareri di professionisti eccetera), la prenderei a occhi chiusi in considerazione dei miei obiettivi e della mia capacità di spesa. Peccato che adesso non ho quei soldi da spendere. Sorvolo sul discorso affettivo in quanto campo in cui il principio di soggettività esclude ogni tipo di discorso condiviso (e io colleziono molto seguendo le leggi del cuore). Sorvolo anche sull'autenticità solo perché non sono in grado di pronunciarmi con sufficiente sicurezza. Non sorvolo tuttavia su una questione. Sembra che chi abbia 1.000 € da spendere in beni e servizi non essenziali come monete e perizie, possa aggiungerne contemporaneamente ancora 200 per un acquisto "migliore". Ma non è automatico. Magari io ho già chiesto un microprestito di facile onorabilità alla mia banca per potermi permettere quella spesa da 1.000 €. Quei 200 in più non saprei dove prenderli, a meno che non cambi qualcosa nelle mie condizioni di vita, a meno che io non cambi qualcosa nella mia condotta collezionistica. Se nessuna di queste due premesse si avvera, 1.000 € e 1.200 € sono due cose piuttosto diverse. Per concludere, premettendo che non conosco il mondo delle fiere e dei convegni di settore, sono da sempre alla ricerca dei brutti anatroccoli sul variopinto mondo del web (aste, baia e quant'altro), nei negozi di mezza Italia e nei mercatini, e non ho mai trovato un 5 lire Quadriga così "abbordabile" sotto il punto di vista della relazione qualità/prezzo.
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  40. Sul retro c'è un altare e la scritta CONSECRATIO. Arka Diligite iustitiam
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  41. Qui non si tratta di focalizzarci sui soldi, ma di fare esempi corretti. Hai mai visto un 5 lire del 1914 SPL a € 2500 ? Io in 30 anni no. E neanche a 3000 o 4000. Visto che su questo forum capitano spesso neofiti che chiedono quotazioni, mi sembrava doveroso far capire quali erano i prezzi reali di questa moneta. Poi ognuno è libero di collezionare quello che vuole e di spendere i soldi come meglio crede. Per la moneta in questione, i 1000 euro non mi sembrano tanti anche se la conservazione è bassa, ma per prenderla meglio non basta certo poco di più, ma diverse migliaia di euro di più.
    1 punto
  42. Scusate ma qualcuno ha mai visto un 5 lire del 1914 SPL a € 2500? In 30 anni non mi è mai capitato, sarò sfortunato..............(neanche a 3000 e neanche a 3500)
    1 punto
  43. Penso quello che hanno detto gli altri prima: è molto più probabile che il valore vada calando nel tempo: oggi è una novità, ma domani sarà già dimenticata perché la zecca si sarà inventata una boiata ancora più grossa. La tematica del mondo sostenibile è stata trattata anche in metà delle serie commemorative della Repubblica - peraltro con tipi molto più belli - quindi non è certo una novità. Sul fatto che il 2020 sia un anno particolare... beh, non vedo cosa c'entri con l'aumentare o il diminuire di valore della moneta. In sintesi: se ti piace comprala, ma - come sempre in numismatica - non farlo se il motivo è quello di una speranza di rivalutazione, perché nel 99% dei casi resterai deluso.
    1 punto
  44. Molto interessante per quelli come me che seguono la zecca di Milano. Grazie
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  45. Ciao il FDC esiste in tutte le monetazioni, basta solo fare le giuste considerazioni e non paragonarle le une con le altre come fa la maggior parte dei collezionisti. Tutto qui. Silvio PS e soprattutto non paragonarle con monete ritoccate.
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  46. Ho finalmente trovato il tempo di scaricare le foto dalla scheda di memoria. A mio parere siamo sullo SPL/FDC (D/) e qFDC (R) Ecco, dalle mie foto si dovrebbero percepire
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  47. DISCHI E SFERE Ahinoi ahinoi che ci tocca di sentir dei funesti tempi a venir C'è il gran globo nostro piatto e il vaccin cattivo fatto e il governo quatto quatto ti comanda con l'antenna Ma il gran globo nostro tondo non aspetta il gioco nostro lui si scalda e non tentenna di noi vuole la cotenna
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  48. A volte degli articoli di numismatica molto interessanti sono "nascosti" in libri generalisti di economia. Come il caso del libro che vi posto, dove da p. 167 a p. 200 c'è un capitolo intitolato "Falsa monetazione e strutture monetarie fra Cinquecento e Seicento".... molto interessante soprattutto per chi si interessa di circolazione monetaria.
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