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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/21/20 in tutte le aree

  1. fa freddo, il virus imperversa e le giornate diventano tediose ed eterne. Qualcuno ha detto che "il collezionista di monete è fortunato perchè non conoscerà la noia" , ma non si vive di solo pane; ed allora, come companatico, ho deciso di darmi alla statistica. Antefatto: ho spesso avuto la sensazione che i forum, in generale, siano frequentati da numeri limitati di persone. Tali persone variano nel tempo, c'è chi se ne va e chi, nuovo, arriva, ma il numero di membri "attivi" pare essere sempre una piccola percentuale del totale di iscritti. Per concretizzare la mia sensazione ho allora deciso di fare una piccola indagine sul forum che più conosco, avendo questi una robusta anzianità di servizio e un altrettanto robusto numero di iscritti: questo forum, perlappunto. Modalità analisi: ho utilizzato la lista dei membri correntemente in linea fornita dalla voce "chi c'è online" presente al piede della pagina principale, travasando col copia-incolla tale lista entro un mio programmino che provvedeva a catalogarla e organizzarla. Ho prelevato la lista in questione in ore del tutto casuali durante la giornata, per una, due, massimo tre volte al giorno, e per un periodo di tempo di almeno un mese (purtroppo, non avendo avuto all'inizio dell'operazione alcuna intenzione statistica, ma solo curiosità, non mi sono proccupato di conteggiare il numero di prelievi: ritengo però che questi siano stati almeno 100). L'approccio non è per nulla scientifico, mancandomi troppe informazioni per poter fare un'analisi alla Demoskopea; ho quindi dovuto affidare al caso, e all'elevato numero di "prelievi lista", l'affinamento dei risultati. Gli errori cui questa tecnica di indagine non sfugge sono molti, e faccio solo un paio di esempi: l'utente X che si è collegato la mattina e poi è andato al lavoro scordandosi di uscire dal forum può apparire, nella mia indagine, come connessosi per tre volte, se tre nella giornata sono i miei prelievi; tutti gli utenti che si collegano e scollegano nell'intervallo tra due miei prelievi semplicemente non appaiono, e così via. L'unico modo per ridurre il peso degli errori è il numero elevato di prelievi, che li ammortizza, prelievi che comunque non possono essere troppo vicini tra loro nel tempo, proprio per evitare di introdurre ulteriori errori. Ci vuole quindi un po' di tempo... Valutazione risultati: a fronte, come scritto, di più di un mese di prelievi dala lista degli "online" posso già avere un'idea della situazione; sono stati rilevati 885 diversi utenti, per un torale di 4612 connessioni al sito da parte di questi. Per inciso, 885 rappresenta l' 1,65% degli iscritti al forum. Il numero di connessioni per utente è naturalmente molto variabile: si va da un massimo di 53 connessioni a un minimo (ovvio) di 1. Suppongo che gli utenti che si sono connessi non più di un paio di volte (per un totale di 450 utenti) siano solo curiosi o, in buona misura, quelli che io definisco i "quanto vale"; non sono certo loro che mantengono in vita i forum. Nella curva sottoriportata viene illustrato il numero di utenti associato al numero di connessioni da questi effettuato. Salta subito all'occhio come il numero di utenti vivacemente attivi siano un'esigua minoranza. La curva sottostante rappresenta invece il numero di utenti il cui numero di connessioni è superiore a un valore crescente (valore riportato in ascissa): Un esempio, giusto per capire come leggerla: il numero di utenti che si è connesso più di 10 volte è pari a poco più di 100; gli utenti connessisi più di 25 volte sono all'incirca 50. Infine un'ulteriore curva ove è possibile leggere la percentuale di connessioni rapportata al numero di utenti; si noti ad esempio come il 50% di connessioni sia ottenuto da poco più di 100 iscritti. Per concludere: sto continuando col copia-incolla a prelevare la lista degli "online", in modo da rendere sempre più significativa l'analisi, ma credo già di poter confermare come la mia sensazione di partenza sia corretta. Orevuà
    9 punti
  2. 10 Tornesi 1832 contrassegno stella a 6 punte
    5 punti
  3. Complimenti agli ultimi scudi e relative frazioni postate. Buon divertimento ! La NAC 108 io me la ricorderò per tutto il ben di Dio che non ho potuto comprare ....
    4 punti
  4. 1967 Moneta da 100 Pesetas spagnole, in argento; pur avendo riportata la data del 1966 sotto l'effigie di Francisco Franco, "caudillo" (capo supremo) della Spagna, l'effettiva data di coniazione (1967) si trova incisa all'interno delle stelline che si trovano ai lati della data 1966; 19 nella stellina di sinistra e 67 in quella di destra.
    4 punti
  5. CNG ha reso consultabile online questo volume di P. A. Van’t Haaff, venuto a mancare nel 2018 all’eta di 90 anni. Lo segnalo perché è un’opera di sicuro interesse per gli appassionati della Persia antica. https://issuu.com/cngcoins/docs/catalogue_of_persis_coinage
    3 punti
  6. Nuovo acquisto proveniente da un lotto esitato da Heritage Eu. Inghilterra Enrico III Penny (Long Cross coinage) class 3b (mm3) Zecca diCanterbury , monetiere Nicole (Nicholas of St Albans oppure Nicholas of Hadlow) Peso: 1.47 g Churchill & Thomas: C116
    3 punti
  7. Buonasera Ogni tanto riesco ad aggiungere qualche pezzettino alla mia collezione modenese. Oggi vi mostro l'ultima arrivata, questa muraiola di Cesare d'este...moneta in mistura che mantiene un'argentatura ancora notevole per la tipologia davvero ostica da trovare in ottimo stato. I rilievi sono ancora ottimi con San Geminiano che mostra una veste ancora ricca di particolari e quasi tutta la perlinatura del bordo. Lo stemma estense ancora integro con le aquile ed i gigli ben visibili nonostante una lieve rottura di conio in basso a dx dello stemma. Cosa ne pensate? Grazie a tutti ed un saluto Marco
    3 punti
  8. La statistica è importante, il lavoro di Cabanes interessante, merita approndimenti e riflessioni. Vorrei però aggiungere che: . Secondo la ricostruzione di Romiti, che ha citato come fonte proprio Cuccia, Menichella avrebbe pronunciato la frase proprio come garbato rimprovero al fondatore di Mediobanca, abituato a ragionare sempre sui numeri, sulle architetture finanziarie, piuttosto che tenendo nel giusto conto altri fattori decisivi. Ecco perché Menichella avrebbe pronunciato la fatidica battuta "le azioni si pesano e non si contano". Si pesano ...
    3 punti
  9. il senso dell'articolo è il seguente: gli AE4 di Odoacre e Teodorico sono negli ultimi anni interessati da un'enorme quantità di varianti per chi lavora in scavo e recensione, o in musei etc, è difficile trovare una collocazione ai diversi monogrammi all'interno di una bibliografia sterminata e mai conclusiva o completa ho così collezionato tutti i monogrammi noti e attribuibili a questi due regnanti, che hanno in parte convissuto, e ne ho fatto un catalogo ragionato ...con immagini.... ci sono poi un paio di novità su pezzi prima ignoti che possono forse raccontare una nuova storia di queste emissioni proprio nella fase 489-491 ... ma vi lascio il piacere della scoperta leggendo lo stampato dovrebbe essere 30 pagine di testo e 7 tavole ecco come chicca la tavola dei monogrammi
    3 punti
  10. Fantastica la monetazione medievale inglese. Anch'io mi ci sono avvicinato da un annetto e ho messo in collezione qualche pezzo. Personalmente preferisco i penny anglosassoni e normanni, ma anche quelli dei primi plantageneti sono affascinanti. Posto un penny di Enrico III per Londra, proveniente dal "Brussels hoard".
    3 punti
  11. Buonasera, Dopo aver postato le foto di una moneta del padre Teodosio I, recentemente acquistata, questa volta è il turno di un piccolo bronzo del suo primogenito Arcadio. Alla morte di Teodosio I, nel 395, l'impero romano venne diviso in Impero Romano d'Oriente e Impero Romano d'Occidente. Arcadio ottenne il controllo dell'Impero d'Oriente (in quanto la parte più ricca delle due), ovvero parte della prefettura dell'Illirico (Dacia e Macedonia ) e quella d'Oriente (Tracia, Asia Minore e Ponto, Oriente, Egitto), mentre il secondogenito di Teodosio, Onorio, divenne imperatore d'Occidente con le sue prefetture d'Italia (Italia, Africa), di Gallia (Gallia, Britannica e Hispania) e la parte restante della Prefettura dell'Illirico. Quindi Arcadio fu il primo di una lunga serie di imperatori che regnarono sull'oriente romano...... Ora devo ammettere che trovare monete in buono stato di conservazione, almeno per me che sono un semplice appassionato e piccolo collezionista, del IV e V secolo è veramente molto difficile (ovviamente rispetto almeno ai budget medio bassi che ho a disposizione.....). Questa moneta però, tutto sommato è abbastanza gradevole.... Che ne pensate??
    2 punti
  12. Pubblicato il numero del 2019 degli Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica. In allegato l’indice:
    2 punti
  13. Le monete come metodo di propaganda. Gli aragonesi furono maestri in questo, in particolar modo Ferdinando I. Suo figlio Alfonso II, nel suo breve periodo di regno, cercò di seguire le orme paterne. Ed ecco qui che viene battuto questo coronato che da un lato riporta la scena dell'incoronazione avvenuta nel 1494 nel duomo di Napoli, al pari del coronato paterno sul quale invece la scena rappresentata avviene a Barletta. Entrambe le scene di incoronazione stanno a rappresentare la legittimazione al trono del sovrano ma quello che differisce è la legenda. Nel coronato di Ferdinando I troviamola legenda CORONATVS QVIA LEGITIMAE CERTAVIT (Incoronato perchè ha combattuto legittimamente) che simboleggia le lotte che il sovrano ha dovuto affrontare per salire sul trono che gli spettava di diritto; in questo coronato invece troviamo CORONAVIT ET VNXIT ME MANVS TVA DOMINE (Mi ha incoronato e unto la tua mano Signore), un chiaro riferimento alla legittimità del trono avallata dalla volontà divina. Nulla da aggiungere per la scena dell'arcangelo che uccide il drago. Ormai chiaro monito per i nemici del Regno. Per chiudere una nota sulla legenda della moneta postata da Eliodoro. Riporta in legenda MANS al posto della sicuramente più presente MANVS. Un quid in più per una moneta comunque molto bella.
    2 punti
  14. Sta a significare il peso ovvero 1/72 di libbra. E per quel che riguarda le immagini, non, non ne ho mai vista una. Sul libro di Aquileia romana abbiamo dovuto inserire due disegni. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  15. M i sento di intervenire per ricordarti che comunque oltre all'oro contenuto, l'oggetto in causa è una moneta e come tale dovrebbe essere rispettata. Tenendo conto che quello che viene venduto (quasi tutto) ai "compra oro", è destinato ad essere fuso per una nuova lavorazione, credo che per una moneta, per la storia che possiede alle spalle, si potrebbe optare per un destino migliore e, quale miglio proseguo di vita se non affidarla/venderla ad un numismatico piuttosto che ad un privato collezionista? Grazie
    2 punti
  16. Salve Arka, posto il mio Traiano, ovviamente, moneta diversa e non rara e soprattutto solo BB, certamente non all'altezza di quella di Omar75, pagata euro 130 nel 2017, corredata di certificato di autenticità e provenienza.
    2 punti
  17. Tutte le monete hanno dignità. Ho in collezione monete che altri non guarderebbero nemmeno, ma per me sono preziosissime... Tuttavia noto con dispiacere che spesso c'è un giudizio negativo su persone che spendono un po' di più, ma per avere una moneta più bella. Non lo trovo giusto. Tutto qui. Grazie comunque per la precisazione. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  18. 1967 Unione Sovietica - 15 e 20 kopeks 50° anniversario della rivoluzione di ottobre Sulla moneta da 20 kopeks è raffigurato l'incrociatore russo Aurora, ha sparato il primo colpo della rivoluzione bolscevica del 1917. Costruita nel 1900 attualmente è una nave museo.
    2 punti
  19. Buongiorno. Quello che chiamate fichu è un drappeggio all'antica: gli anglosassoni lo chiamano drapery, dal momento che, nelle ristrettezze del campo monetale, non è sempre chiaro se si tratti di una toga o di un paludamento; quella che chiamate medusa è la testa di Medusa dell'egida, che frequentemente traspare dietro la spalla. Trovano ampia diffusione dalla metà del Cinquecento, all'apice del gusto antiquario che recupera modelli classici anche nell'iconografia monetale. Due esempi di drappeggio e uno di egida.
    2 punti
  20. Canada, 25 cents 1967, commemorativi del centenario della Confederazione canadese
    2 punti
  21. Nella serie FEL TEMP REPARATIO per la zecca di Aquileia sono due le emossioni con il cristogramma. La prima, estremamente rara, con il solo chi-ro fu coniata negli anni 348-350 per Costante (Paolucci-Zub 424; RIC VIII, 116) e Costanzo II (Paolucci-Zub 488; RIC VIII, 115). La seconda oltre al cristogramma presenta nel campo la cifra LXXII e fu coniata per Costanzo II (Paolucci-Zub 502; RIC VIII, 195) e Costanzo Gallo (Paolucci-Zub 582; RIC VIII, 196). Della seconda serie ho visto parecchi esemplari, anche se sono rari. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  22. La storia di Genova è spesso poco conosciuta, le cartone mostrano uno scorcio suggestivo ma relativamente recente. La moneta di Genova ci permette di fare un viaggio nella Genova medioevale città turrita, nella Genova capitale finanziaria El siglo de los genovese e molto altro. Iconografia, simboli che in parte sopravvivono. Iniziamo dunque questo viaggio 1139-1814.
    2 punti
  23. Da lunedì 21 dicembre sino al 27 dicembre domenica si passa all'anno successivo: ╠═►1967◄═╣ Nella discussione originaria furono postate da: n.1 bavastro - n.1 Cinna74 - n.1 lucarosina - n.2 miza - n.4 nando12 - n.2 nikita - n.1 piemitos = n.1qwertylol - n.1 villa66 Nella casella rossa le due che avevo postato a suo tempo. Commem di "Vittoria" di Israele 1967 10-lirot, coniate in argento 0,935 con un diametro di 37mm e un peso di 26g. La mem lettera ebraica—che denota una moneta «prova»—è visibile a sinistra della data 1967. Che significa questa moneta fu coniata dalla zecca di Kretschmer a Gerusalemme. Incisi sul bordo della moneta è la data 5.6-10.6 1967, marcatura, naturalmente, la durata della guerra di sei giorni. Uno dei grandi premi di Israele della guerra domina il dritto della moneta: muro del pianto a Gerusalemme vecchia. Il contrario—dominato da una spada verticale—è emblematico delle forze di difesa israeliane. Il padre di uno dei miei amici ha portato lui uno di questi commems di vittoria (eravamo giovani collezionisti insieme), ed entusiasti sia per noi. E perché no? I nostri padri erano nell'aviazione americana e l'aviazione israeliana era grande, grande novità quest'anno. Ma siamo stati 10-anni-vecchio. E se il brillante, brunito e vittoriosa spada era qualcosa ammirato dal ragazzo, trovo che l'uomo ammira più l'israeliano 10-lirot di un paio di anni più tardi, il 1969 commemorativa con il casco vuota di un soldato accanto alle parole da Deuteronomio 34:6—"E nessun uomo conosce il luogo della sua sepoltura." Israel’s 1967 10-lirot “Victory” commem, struck in .935 silver with a diameter of 37mm and a weight of 26g. The Hebrew letter mem—denoting a “proof” coin—is visible to the left of the 1967 date. Which means this coin was minted at the Kretschmer mint in Jerusalem. Inscribed on the coin’s edge is the date 5.6-10.6 1967, marking, of course, the duration of the Six-Day War. One of Israel’s great prizes of the war dominates the coin’s obverse: the Wailing Wall in old Jerusalem. The reverse—dominated by an upright sword—is emblematic of the Israeli Defense Force. The father of one of my friends brought him one of these Victory commems (we were young coin collectors together), and it thrilled the both of us. And why not? Our fathers were in the American Air Force and the Israeli Air Force was big, big news that year. But we were 10-year-olds. And if the bright, burnished and victorious sword was something admired by the boy, I find the man admires more the Israeli 10-lirot of a couple of years later, the 1969 commemorative with a soldier’s empty helmet next to the words from Deuteronomy 34:6—“And no man knoweth the place of his own burial.” v.
    2 punti
  24. La moneta è molto bella. Sul prezzo, non mi pronuncio. Fortunatamente non stiamo parlando di pane, latte o beni di prima necessità, pertanto una moneta secondo me vale quanto si è disposti a spendere per essa. Ci sono monete che "ti chiamano", e se si può è giusto prenderle e godersele senza stare a pensare tanto al costo. Se invece il prezzo è una questione importante, forse il dubbio sarebbe meglio porselo prima dell'acquisto, facendo magari una rapida ricerca di mercato. Ormai è tua, goditela e basta
    2 punti
  25. Buonasera, inserisco il mio ultimo acquisto di Erizzo (massaro Alvise Zusto), mi sono fatto il regalo di Natale...
    2 punti
  26. Grazie per la segnalazione. 270 pagine su una monetazione che pochi conoscono. L'ho scaricato soprattutto perché ho in collezione due monete di Dario II che avevo classificato ma qui ci sono molti particolari da correggere Il Re di fronte ad un altare acceso regge , non uno scettro o una torcia, ma un attrezzo del culto zoroastriano, che l'autore chiama "Barsom bundle" consistente in un fascio di rametti di palma da datteri sottilissimi della lunghezza di 45 cm. strettamente legati che deve essere portato verso l'altare con la mano sinistra in un rituale eseguito da nobili o da sacerdoti, e qui eseguito dal Re nel ruolo di Gran Sacerdote Non si finisce mai di imparare.
    1 punto
  27. In questo momento, il forum è visitato da 70 utenti iscritti e 280 visitatori, quattro volte tanto. Tra questi, molto probabilmente, anche utenti iscritti che non si sono loggati. E' una cosa che noto ogni volta che scorro fino in fondo l'homepage, i semplici visitatori sono sempre molti di più degli iscritti. petronius
    1 punto
  28. Finalmente oggi è arrivato il libro, appena finisco l’ultima lettura inizierò questo volume. Complimenti @ak72
    1 punto
  29. Ciao, premesso che non sono un esperto, devo dire che a colpo d’occhio non ho avuto un’ottima impressione. Guardando meglio però intravedo dei segni di coniazione sia al dritto che al rovescio. Il che fa ben sperare.
    1 punto
  30. 1967 Egitto - 5 - 10 millim + 5 e 10 piastre ١٩٦٧ Monete appartenenti all'emissione R.A.U. (Repubblica Araba Unita) del 1958-1971. L'esperimento si proponeva di coinvolgere anche altri stati arabi, fu vanificato dopo poco tempo con il distacco della Siria.
    1 punto
  31. In realtà questa rivista pubblica da anni interessantissimi articoli sulla storia degli scambi premonetari nell'età del bronzo, sia in ambito Egeo che del vicino oriente, per chi è interessato a questi temi si tratta sicuramente del periodico di riferimento...
    1 punto
  32. Ciao, Comprendo l'innegabile fascino delle Gorgoni ma purtroppo queste serie per Apollonia sono talmente inquinate da falsi da sconsigliarne l'acquisto se non a ragione veduta. Nel tuo caso specifico non mi piace l'aspetto generale delle superfici: sa di invecchiamento artificiale (sabbiatura/acidi) a coprire una probabile fusione.
    1 punto
  33. Buon giorno . Se la moneta mi mancasse e mi interessasse la prenderei . La domanda sarebbe, compero per collezionare o per rivendere? Se comperassi per collezionare ho già espresso il parere , se comperassi per rivendere farei questo ragionamento. Comprando questa moneta rischio 1000 euro e se comperassi una conservazione alta di una moneta coniata in 270.000 pezzi circa cosa rischierei? Se questi 270.000 pezzi fossero in mano a speculatori che li hanno ben gestiti fino ad oggi , chi dice che lo siano fino a domani? ( magari hanno raggiunto il traguardo prefissato ) Se scoppiasse la bolla rischierei 10 o 15 volte di meno che comperare un FDC . Cordiali saluti. Gabriella
    1 punto
  34. Gentile Taller, guarda questa discussione, c'è anche un gettone simile al tuo, gettoni CUCINE ECONOMICHE - Exonumia - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo
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  35. 1 punto
  36. Buona giornata E' un peccato ... il leone è caratterizzante di gran parte della monetazione veneziana, se del leone si vede poco più della sua ombra è, a mio parere, una sorta di mutilazione. Se l'iconografia (e quindi l'estetica) della moneta è un po' compromessa, resta intonsa la sua valenza storica. saluti luciano
    1 punto
  37. Ciao a tutti. Ormai non è proprio più un mistero dopo gli articoli di Patrick Villemur, che non solo ha dimostrato che questi pezzi monetiformi sono contemporanei dei dupondii di Nemausus, ma anche che sono stati coniati nella zecca ufficiale. L’elenco degli esemplari conosciuti è stato publicato alla fine del ottocento da Antoine-Casimir Goudard, tra cui alcuni già individuati come falsi. (A.C. GOUDARD - Monographie des Monnaies frappées à Nîmes - Toulouse 1893 ) Si sapeva già per alcuni di loro che la provenienza bene documentata poteva essere collegata a un contesto cultuale o votivo (A Nîmes, il « Tempio di Diana », la Fontana di Nîmes inclusa nel complesso dell’Augusteum, e il castellum divisorium) I tredici esemplari genuini che conosciamo sono stati coniati, invece quelli falsi trovati finora, sono tutti fusi. I risultati dell'analisi della lega metallica eseguita su 11 esemplari museali si sono verificati identici ai dupondii dello stesso gruppo per gli ogetti autentici e diversi per quelli falsi. In particolare la differenza del tenore in piombo tra i 3 gruppi di dupondii (più importante per il gruppo Ib), che non poteva essere conosciuta dai falsari del XVIII e dei secoli seguenti si ritrova per i pezzi autentici « alla zampa ». Un’altra prova è stata fornita dall’identità di coni (a volte per il paio di coni dritto e rovescio) tra dupondii dei gruppi Ib, II e III e alcuni pezzi «alla zampa», il che significa che anche per loro, la coniazione è durata almeno 40 anni. L’estenzione di metallo (la « zampa ») risulta essere il canale di colata conservato durante la fabricazione dei tondelli e rilavorato poi a mano. Tre esempi: -Esemplare trovato nel castellum aquae (1844) -Esemplare del British Museum, di cui la lega non è stata studiata, ma che l’autore ha potuto esaminare, e secondo lui è sicuramente autentico. (Mentre quello di Cliff è un falso fuso, ottenuto da un calco del esemplare di Londra) -Esemplare di Parigi (si noti una rottura di conio al dritto del dupondius « c » che non esiste ancora sul « b » e sull’esemplare di Parigi. Non è, in questo caso, un conio usato ricuperato). Rimangono communque interrogativi, ad esempio sulla periodicità della coniazione, e a che tipo di pubblico erano destinati questi strani oggetti prodotti dalla zecca di Colonia Nemausus. 3 articoli di Patrick Villemur su’ll argomento, purtroppo in Francese: Les médailles [de Nîmes] dites pieds de sanglier ». Nouveau regard, nouvelle analyse Rome et les Provinces. Monnayage et Histoire. Mélanges offerts à Michel Amandry, 2017 https://www.academia.edu/41648525/Les_médailles_de_Nîmes_dites_pieds_de_sanglier_Nouveau_regard_nouvelle_analyse Sul bollettino della Société Française de Numismatique, P. Villemur, Maryse Blet-Lemarqand: https://www.academia.edu/40130806/Les_dupondii_de_Nîmes_à_la_patte_de_sanglier_Nouvelles_analyses_métalliques_et_conclusions Nel 2019: https://www.academia.edu/41123437/Les_dupondii_de_Nîmes_à_la_patte_de_sanglier_II_Plusieurs_liaisons_de_coins_probantes
    1 punto
  38. Il ritratto e' potente ed espressivo, lo sguardo ha un particolare cipiglio che si ritrova anche nei ritratti marmorei: Con riferimento a questa moneta, sicuramente un grande ammiraglio. In effetti, indossa la corona rostrata, forse meglio visibile in questo esemplare tratto da Wildwinds: La corona rostrata fu assegnata ad Agrippa nel 36 a.C. dopo la vittoria su Sesto Pompeo nella battaglia navale di Nauloco. La corona rostrata campeggia tutt'ora sullo stemma della Marina Militare Italiana, anche se in questo caso appare anche turrita (e per questo che forse viene chiamata anche navale o classica -da classis, flotta): Alcune altre annotazioni: - La moneta fu probabilmente coniata sotto il regno di Caligola, ma non tutti sono d'accordo. Si tratta quindi, comunque. di una moneta di restituzione. - La legenda del dritto (M AGRIPPA L F COS III) significa: Marco (Vipsanio) Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta (nella sua vita Agrippa rivestì 3 consolati: nel 37, nel 28 3 nel 27 a.C.). La legenda e' analoga a quanto scritto sul frontone del Pantheon a Roma: Se qualcuno riscontrasse inesattezze, mi corregga pure senza problemi. Ciao da Stilicho
    1 punto
  39. @QuintoSertorio ti ringrazio, mi fa piacere. Si il regno di Enrico III fu molto lungo, 56 anni, e ad oggi rimane il quarto più lungo della storia inglese dopo Elisabetta II, Vittoria e Giorgio III.. certamente favorito dal fatto di essere stato incoronato re nella cattedrale di Gloucester ad appena 9 anni. I ritratti in questo periodo sono piuttosto "standardizzati" e poco fisiognomici (se guardi i precedenti short cross pennies è ancora più evidente) tuttavia grazie alla suddivisione in classi e ad un loro studio approfondito si è riusciti a datarli con sufficiente precisione. Questa tipologia secondo Lord Stewartby venne coniata dal 1248 al 1250 ca. se ti può interessare una breve lettura introduttiva, ma molto ben fatta (99+) (PDF) Kings and Coins in Medieval England: Henry III | Richard Kelleher - Academia.edu
    1 punto
  40. 10 Tornesi 1825 lettere piccole e contrassegno rosetta a 5 petali
    1 punto
  41. Perfetto @Arka, ora vedo l'elmo crestato e leggo NOLAION. Mi aveva messo fuori strada la seconda lettera di NOLAION che sembra una lambda () ma in relata è una omega . Quindi complimenti anche a @nunzio84 che aveva visto giusto. Vi saluto
    1 punto
  42. Questa discussione, è stata resa gradevole ed affascinante dalla vena poetica di chi vi ha partecipato, lasciatela così... Dal film "l'attimo fuggente" ... "Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita..."
    1 punto
  43. Buonasera, se questa è la moneta mi sembra di leggervi che insieme ad altre legende come e porterebbe a pensare ad un argento di Kallatis, Thracia. Però non ricordo a memoria di monete di Kallatis col toro androprosopo, quindi potrei sbagliarmi. Purtroppo sono in auto e non posso andare oltre, guarderei meglio in area magno-greca, ma aspettiamo altri interventi. HIRPINI
    1 punto
  44. Per le vecchie sabaude hai perfettamente ragione, vanno via come il pane! Anche se pure in quell'ambito le alte conservazioni la fanno da padrone. Ammettiamo che il mercato può essere cambiato perché è cambiata la situazione economica, le altissime conservazioni sono numericamente poche e collezionisti che non hanno grossi problemi economici sono più delle monete che vengono offerte, mentre sono diminuiti i collezionisti con minor potere economico e le monete di minor bellezza sono più di loro... Si è già discusso parecchio di questo, ma non è questo il discorso mio, "La tendenza è quella di cercare di fare un buon investimento" Questo a volte non comprendo, una collezione è certo un passatempo, un costo, un sacrificio, e un'infinità di altre cose, ma un buon investimento è una delle ultime, almeno per come la vedo io, certo, un domani lascerò qualcosa ai miei figli, magari non un capitale, magari meno di quello che ho speso, ma quelle spese sono state per me, per il piacere di toccare o vedere una certa moneta, il chiudere un buco, poter osservare e studiare da vicino un pezzo di storia, avere un qualcosa che mi lega al mio passato o a chi è passato prima di me... avere in mano un tassello di vite e momenti passati, non un mero oggetto da investimento come fosse una quota di un fondo azionario... Ovvio che chi ha comprato in momenti diversi ora non riesce più a recuperare i soldi spesi, avesse fatto un mutuo e avesse una casa invece di monete sarebbe uguale... Ma la numismatica, per me, va ragionata in maniera diversa...
    1 punto
  45. Il rovescio e quasi uguale al tarì e per questo ci si poteva anche confondere, il dritto invece pur essendo simile cambia per le proporzioni del busto del re. Altro particolare che non ha a che fare con l'indovinello: i carlini hanno sempre le sigle del maestro di zecca e di prova sulla destra del sole, per i tarì troviamo invece alcuni esemplari con sigle a sinistra o senza sigle.
    1 punto
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