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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/03/21 in tutte le aree
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Buonasera a tutti, posto i risultati provvisori di una mia ricerca effettuata tempo fa... ❨·❩✤❮❯✤❨·❩ anni 1831/1833 ❮❯·∶·❮✦❯·∶·❮❯ anno 1832 ❮❯✚❮❯✚❮❯ anni 1835/1836 su 35/1837/1838/1839/1840/1840 col.var. ❮❯·∶·❮❯·∶·❮❯ anni 1839 col.var./1840 ❮❯∶❨❩∶❮❯∶❨❩∶❮❯ anni 1840/1841 I°tipo/1841 II°tipo/1847 I°tipo/1847 II °tipo/1848/1849/1851 II°tipo/1852 ❮❯·❮❯·❮❯ anno 1840 ∶❨·❩∶❮❯∶❨·❩ anni 1853/1855/1856/1857/1858/1859 ∶❚∶❮❯∶❚∶ anno 1856(?) Inoltre : ❮✦❯✤❮✦❯✤❮✦❯ anni 1819 Ferdinando I e 1825 Francesco I... Per gli anni mancanti non ho avuto tempo di completare la ricerca...4 punti
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Ciao e di nuovo ben arrivato! Fa molto piacere annoverare tra gli appassionati di monete papali un nuovo giovane collezionista! Hai fatto tante domande, tutte giuste e legittime ma per le quali non esiste un'unica risposta! Quindi "da dove cominciare una collezione di monete papali?" Io ti rispondo così: da quello che ti piace e ti affascina di più! Considera che la monetazione papale copre un periodo di circa 1100 anni, partendo dagli antiquiores per arrivare alle ultime lire coniate sotto Pio IX, con una innumerevole tipologia di tipi monetali, di zecche e di metalli. Non c'è pertanto un modo giusto o sbagliato di collezionare, c'è il tuo modo, quello che decidi di perseguire in base alle scelte che derivano da studio e analisi. Le basi sulla quali "studiare" le hai già: Berman e soprattutto il Muntoni sono fondamentali per orientarsi soprattutto all'inizio. Ti consiglio caldamente di aggiungere tra i tuoi manuali generalisti anche i 3 volumi del MIR pubblicati sullo Stato Pontificio: da avere assolutamente! La scelta di come impostare una collezione è personalissima e dipende da una miriade di fattori: trova la tua strada e percorrila! È un ambito praticamente infinito che non ti stancherà mai. Due consigli estremamente generici: non avere fretta di acquistare e acquista solo monete che ti piacciono e delle quali poi non ti pentirai: questo non vuol dire di comprare solo FDC (per molte monete papali questa conservazione non è nemmeno contemplata), ma vuol dire di prendere quelle monete che avrai sempre piacere di rigirare tra le mani e che non sentirai la necessità di sostituire con un esemplare più bello perché quello preso magari in maniera improvvida non ti soddisfa più! Buona collezione! Michele4 punti
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FERDINANDO II - Piastra 1834 variante REGN Senza punteggiatura al rovescio (manca anche il punto tra G e 120), ma credo che sia normale per questa variante.4 punti
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Buongiorno, ripesco la presente discussione per inserire questa cartolina che rappresenta la Villa di Boscoreale Foto del Prof. Gian Andrea Casale https://www.romanoimpero.com/2020/04/il-tesoro-di-boscoreale.html?m=1&fbclid=IwAR2nDf0ijvOsggh1jKuKYydQRRw_-VllzsK7L0SZwjzjKWXmVqYAByMw3gw Ciao Illyricum4 punti
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Io Pino son in generale d'accordo con tutto tranne sul fatto che per le belle monete bisogna mettersi in coda. Io capisco il tuo ragionamento però detta così sembra che solo il fdc su sta moneta significa bello. Questa tipologia come tante altre si trova spesso e quasi sempre dallo spl in su complice qualche ritrovamento. Ora non è necessario spingere tutti al fdc, di qfdc e un pelo sotto ce ne sono parecchie e per tutti. Poi perdonami ma in fila da chi? Io per alcune monete mi è capitato di trovarmi nel posto giusto al momento giusto e di prenderle quasi in anteprima. Dico ciò perché è avvilente sentirsi dire che tanto le belle cose prima di te le vedono altri 20 e non te la lasceranno mai, e se te la lasciano vuol dire poi che non è tanto bella...c'è sempre chi avrà più soldi e chi sarà più 'famoso' di me ma questo non deve influenzare la ricerca del collezionista. Un saluto e buon anno Marco4 punti
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Per quanto fallibile come tutti, di questi tetradrammi di Atene ne ho visti tanti ormai, e su questo esemplare non avrei dubbi, ma la certezza assoluta te la può dare - in un senso o un altro - solo chi l’ha vista materialmente mentre la coniavano. La cosa che indebolisce le tipiche analisi che si fanno sulle monete greche, in questo caso, è la vastità dell’emissione di queste civette parte della coniazione c.d. di massa. I testi dello Starr e di Flament, per quanto eccellenti, non possono che censire “la punta dell’iceberg” del volume totale dell’emissione. Provare per credere: prendete 3 civette a caso prodotte da conii di dritto e rovescio differenti, e provate a trovare altri esemplari provenienti dai medesimi conii... è un’impresa! Considerata questa difficoltà, la moneta sopra è evidentemente coniata, mostra espansioni del metallo, bei lucidi di conio, qualche rottura di conio (sul paranuca dell’elmo, all’angolo dell’occhio di Atena...) e anche i fondi sono corretti per questa tipologia. Nota in proposito le increspature dei piani al rovescio, vicino all’etnico, fra il crescente lunare e fra il rametto di olivo e il bordo dell’incubo. Detto ciò: stai sereno e goditi la tua moneta, che per me è assolutamente genuina e anche molto bella per la qualità del metallo. Aggiungo un suggerimento, con la massima umiltà che mi contraddistingue: studia bene e a lungo, guarda decine di esemplari e consultati prima di comprare un’altra moneta, in modo da non essere assalito dai dubbi ex post. ES3 punti
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Innanzi tutto raddrizzo l'immagine del rovescio: La legenda ci sta, ma non il peso. Penso che sia l'asse, il RIC III Antoninus Pius 958. Non si capisce se abbia la testa radiata, ma non mi pare, anche se mi sembra che 12 grammi siano un po' troppi per un asse con quel rovescio. RIC III Antoninus Pius 958 Ciao da Stilicho3 punti
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Il discorso sulle "belle" monete non è così semplice. Intanto bisogna intendersi sul "bella". Se si parla di bella intendendo "conservazione particolare" allora si capisce meglio il ragionamento corretto di @Monetaio. Si prescinde dal fascino della moneta, o da una sua comunque ottima conservazione, per spingersi al "limite". Attualmente (soprattutto da qualche mese a questa parte) quando una moneta è veramente bella (e la tipologia è apprezzata) il prezzo schizza alle stelle. Ma non è che una moneta con un prezzo alto sia per questo "un gioiello" nè che non vi siano,per fortuna, eccezioni alla regola. Se però chi ha i soldi sufficienti ritiene che, solo per questo, sarà in grado di possedere una moneta "particolare", potrebbe andare incontro a delusioni: le monete eccezionali, come dice il nome, sono molto rare e chi ha fretta potrebbe spendere male i propri soldi, trovando chi se ne approfitta. Infatti il mercato, essendosi accorto della ricerca ossessiva del "massimo", propone come "massimo" monete che tali non sono, giocando su sigle o su photoshop (MS = FDC, quando invece un MS60-62 è uno SPL o giù di lì - e scusate se riprendo la scala Sheldon che, volenti o no, si sta affermando dovunque, e non solo a sproposito specie ora che si vedono solo le foto, magari ritoccate o con la luce giusta, e non le monete).3 punti
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FERDINANDO II - Piastra 1834 senza punteggiatura nella legenda al dritto ed al rovescio3 punti
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Ammetto che ieri ho più volte modificato la denominazione di questa moneta: litra (libella) poi litra (diobolo) poi diobolo (litra-libella), poi solamente diobolo. Nulla da obiettare su quanto detto da L.Licinio Lucullo. C’è da considerare però che le conclusioni proposte dagli autori dipendono dalle conoscenze che loro avevano in quel momento. Nel 1974, prima edizione del RRC, il Crawford sapeva solo dell’esemplare conservato presso il Museo Nazionale di Napoli. I testi del Pedroni sono degli anni ’90. Una moneta enigmatica che gli studiosi hanno cercato di inquadrare con le coeve emissioni magno-greche o siceliote. Proprio per l'estrema rarità c'era anche chi metteva in dubbio questa monetina (basta fare una ricerca tra le varie discussioni presenti nel forum). Nel frattempo, tra il 2000 e il 2015 altre 8 litre-libella sono state vendute in aste internazionali. Nell’asta RBW del 2011 Russo e Witschonke hanno supposto che tutte provenissero dalla Spagna. Il recente lavoro di Debernardi & Legrand del 2015 ha dimostrato che i quadrigati romani furono coniati non solo in Sicilia e in Apulia, ma anche in Spagna (emissioni caratterizzate da uno stile ben definito). Evidente poi la presenza di questi didrammi nei cataloghi d’asta spagnoli. Nello stesso articolo sono state presentate due inedite dramme con scena del giuramento: una da ritrovamento archeologico in Spagna e l’altra conservata al museo di Madrid su donazione della casa d’asta spagnola Jesus Vico. Debernardi & Legrand hanno considerato la moneta in questione come un diobolo, cioè la frazione di 1/6 del didramma e di 1/3 della dramma. Emissione destinata alle popolazioni locali spagnole che preferivano moneta di piccolo taglio. C’è anche un intervento di Alberto Campana su questa questione (post #19): Quindi un’ emissione locale destinata alle tribù dei territori spagnoli controllati dai romani e non, come si era supposto, rivolta verso la popolazione del sud Italia. Da considerare anche che il nome della moneta, come accennato da Scipio poteva cambiare in base al territorio di circolazione. A questo punto che nome dare alla moneta sulla scheda? Visto che il catalogo è strutturato in base al Crawford, opterei per "litra (diobolo)".3 punti
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Segnalo la pubblicazione del n°58 del Bollettino della Numismatica: LA COLLEZIONE DI VITTORIO EMANUELE III, La zecca di Casale Monferrato Parte I Da Gian Giacomo Paleologo (1418-1445) a Guglielmo II Paleologo (1494-1518). Curato da Luca Giannazza. https://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do?id=233 pubblicazione disponibile anche in formato cartaceo. Buona lettura e complimenti all'autore. Mario2 punti
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http://manuali.lamoneta.it/CONIO.htm Mi sembra assurdo avere dei dubbi su un argomento con dottrina consolidata.....2 punti
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e per finire l'ultimo regalino del 2020 Taglio: 2 euro Nazione: Vaticano Anno: 2002 Tiratura: 2.000 negli starter kit e in divisionale Condizioni: BB Città: Milano2 punti
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Ciao, confermo quanto già detto qui sopra: banconota comune (140 milioni di esemplari emessi) e conservazione tra il BB e lo Spl, assolutamente non FdS! Valore sui 2-3 euro, ma impossibile da vendere in quanto, dato il basso valore, i collezionisti tendono a comprare il FdS. Conservala, è forse il più bel biglietto di stato della storia d'Italia (se si esclude l'introvabile 25 lire doppia effigie...) Saluti2 punti
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Il fatto che il rovescio delle due monete rechi l’impronta di due conii differenti è più probabile che non il contrario. I conii di dritto di solito erano utilizzati in sequenza e con incroci con diversi conii di rovescio. Di solito, poi, i conii di rovescio duravano di meno perché battuti più direttamente dal martello, e quindi erano sostituiti più spesso. Ma di questo abbiamo evidenza specifica per le serie per le quali disponiamo di adeguati corpora. ES2 punti
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Ciao e benvenuto, immagino immaginando che quelle tre macchie scure nella foto siano le tue dita ? mi sa che purtroppo non ho buone notizie: la tua banconota non è in condizioni pari al nuovo (vedo 3 pieghe verticali piuttosto marcate) Ed ha valore approssimativo di meno di 5 euro.2 punti
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Un trio da paura...lo volevo dire prima,mi hai anticipato?2 punti
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Se avete notato in queste 3 pagine di discussione abbiamo condiviso 15 piastre 1834 solo la seconda che ho postato io ha tutte le torrette in posizione verticale invito altri amici del forum se hanno piastre in collezione del 34 con torrette verticali di condividerle che mi è utile per fare un censimento per la reperibilità di questa variante grazie.2 punti
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Un bravo ad @Hirpini per aver aperto la strada e uno a @Stilicho per la precisione. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Egitto, 5 piastre 1968 - Fiera Internazionale dell'industria2 punti
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Ciao @Matteo91, "l'editto" del 683 è descritto proprio nel Nihon shoki (annali o cronache del Giappone), uno dei libri più antichi della storia giapponese classica. Scritto in cinese, il libro è composto da 30 volumi che descrivono la storia del Giappone dal primo imperatore mitologico Jinmu al regno dell'imperatrice Jitō (686 - 697) . Esisteva anche un volume sulla genealogia, ma purtroppo è andato perso. Il libro venne completato nel 720 sotto la supervisione del principe Toneri, figlio dell'imperatore Tenmu. La teoria della monetazione si basa sul fatto che sia stata emanata, in modo pianificato, dall'imperatore Tenmu per l'istituzione di un nuovo Stato simile a quello cinese, ma la descrizione del Fuhonsen nel Nihon shoki fa ipotizzare a un suo utilizzo come amuleto magico. Inoltre, bisogna specificare che le monete trovate ad Asukaikekobo nel 1999, circa una trentina, si trovavano vicino a un tempio. Un fatto interessante è che la percentuale di antimonio contenuto nei Fuhonsen è quasi lo stesso di quello delle monete Wadō kaichin, quindi si presume che il Fuhonsen sia stato una sorta di modello di partenza del Wadō kaichin.2 punti
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Ormai tutto va sul FDC (eccezionale)e sul prezzo. A volte mi sono sentito venale con le mie piccole vendite per andare avanti ma vedo che oggi la Numismatica è ben poco più e quasi tutto si base sulla speculazione effettiva,storia, collezionismo e passione poco e nulla. Rimpiango il vecchio Picchio quando postava i suoi pezzi meravigliosi con la loro storia e con una descrizione da far passare quasi in secondo piano la sua moneta in alta conservazione, enunciando i particolari e le diversità seppur piccole di conio. La Numismatica così è fredda non ha anima e cuore. Io tutta sta passione per l'eccezionale conservazione non l'ho mai avuta preferisco il pezzo raro meglio se Inedito lì c'è numismatica e il numismatico,lo studio il piacere di avere in mano un qualcosa che si scopre riguardandolo e rigirandolo in mano. Quindi ,se posso scriverlo , per chi ha possibilità cercate il pezzo che fà storia no quello freddo da cassaforte e basta. Un FDC quante domande vi fa fare? Un conio particolare,diverso, quante ve ne farete? Quale dei due vi fa sentire dei Numismatici? Scusate se sono uscito fuori dal discorso ma ho sentito il bisogno di scrivere questo.?2 punti
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Complimenti @Rocco68e @ggioggiodue vere bellezze. GRTTIA al diritto e 13 torrette al rovescio.2 punti
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Bella piastre @paoloilmarinaioe @ggioggio complimenti ad entrambi. Vi mostro due delle mie 6 che ho in raccolta, trovate le differenze ?2 punti
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Ciao, devi guardare il numero 75 e non la lettera H , questa fu la prima emissione con decreto del 20 marzo 1947, va da (A) 1 a (B) 112, la tua banconota rientra perfettamente in quel contingente. ps: Riguardo la classificazione descrittiva: Banca d'Italia - 500 lire tipo 'Italia ornata di spighe' - Einaudi/Urbini del 20 marzo 1947 - condizioni BB - banconota comune. note: Banconota andata anzitempo in prescrizione (31 dic. 1966) rispetto agli altri tagli della stessa epoca (1.000 testa d'Italia e 5.000-10.000 lire marinare prescritti il 27.04.2002), perchè la facoltà di emettere biglietti da 500 lire (vedi tipo aretusa) passava al Ministero del Tesoro.2 punti
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Al di là della mia opinione sulla testata citata, che usa la stessa accuratezza per QUALSIASI notizia, devo però presentarvi una riflessione. Io iniziai a collezionare monete da bambino stimolato da due paginette pubblicate sicuramente o da Panorama, o da L'Espresso. Non esisteva internet e Arpanet nacque solo dopo una 20 d'anni negli USA: quelli erano gli UNICI media che arrivavano in casa assieme a un paio di canali RAI (dove non si parlava di numismatica) e a tre canali radio RAI. La cosa sorprendente è che - allora come oggi - venivano pubblicate in campo numismatico le solite "fregnacce", scusate il termine ma è quello che meglio descrive il fenomeno: io passai pomeriggi interi in cerca delle 500 £ con le bandiere storte e delle 50 £ del '58, etc. etc. Quello che mi stupisce ancora di più è che c'è davvero gente che crede a certe notizie dozzinali che legge su internet senza approfondire MAI nulla: oggi, per levarsi ogni dubbio su quali monete della Repubblica valgano qualcosa, basta venire su un sito come questo. Almeno si impara che per la Repubblica se non si hanno FDC tanto vale buttare tutto nella fontana di Trevi.2 punti
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L’iridescenza si può definire in generale come la proprietà ottica di alcuni corpi di assumere riflessi cangianti, i cui colori ricordano quelli dell’arcobaleno (iride), quando sono investiti dalla luce bianca che, attraversando ed essendo riflessa attraverso sottilissimi strati trasparenti d’alterazione superficiale del corpo stesso, subisce interferenza. L'iridescenza di alcune superfici osservabili in natura sono quelle delle bolle di sapone e di alcune conchiglie e ali d’insetto. Una moneta d’argento come esce dal conio si presenta di un bianco splendente (argenteo) perché la superficie riflette totalmente la luce naturale o bianca, costituita da un fascio di radiazioni di diversa lunghezza d’onda dal rosso al violetto, che la illumina. Se però sulla superficie della moneta si formano sottilissimi strati trasparenti, dello spessore di qualche micron, di composti di ossidazione dell’argento (tipicamente il solfuro), la luce riflessa viene privata di alcune radiazioni che la compongono per interferenza e la moneta si presenta ai nostri occhi del colore complementare delle radiazioni annullate. Se questi sottilissimi strati trasparenti sono di spessore diverso e si sviluppano in modo concentrico sulla superficie della moneta, essa manifesta la cosiddetta ‘patina rainbow’, cioè l’iridescenza tipica dell’arcobaleno, dovuto alle goccioline d’acqua sospese nell’atmosfera dopo un temporale che hanno nei confronti della luce solare la stessa funzione dei sottilissimi strati trasparenti di cui sopra.2 punti
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Scusate, forse l'immagine non è pertinente... Sono l'unico che raccoglie indistintamente tutte le 50 cent Vaticane? A volte, più che un collezionista, mi sembra di essere un accumulatore compulsivo! ? taglio: 50 cent paese: Vaticano anno: vari tiratura: varie condizioni: varie città: Baselga di Piné (TN)2 punti
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Ciao Roiul, perdonami, ma invece di tutto quel legno non sarebbe meglio inviare due foto un poco più "lavorate" ? Magari appoggiando la moneta su uno sfondo di colore neutro, chiaro... Grazie, un saluto.1 punto
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Ho anche questa che non ho postato volutamente, ma se ti può essere di aiuto te la posto (anche se in realtà l ho già postata ieri)1 punto
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Ne ho acquistata anch'io una copia. Presa al primo colpo il 31 dicembre mattina. Devo dire che le altre volte, nella prima uscita, era sempre presente una banconota comune del Perù, affiancata al mezzo dollaro Kennedy, ma stavolta il due dollari è stato una sorpresa. Mentre della banconota da 1 dollaro ho decine di pezzi, di quella da due dollari ne avevo solo una e questa qui è anche decisamente meglio. Anche le monete dell'India mi mancavano. A 2,99 ne è valsa davvero la pena. Però le successive uscite non le prenderò....... Nel 2006 circa ho fatto e seguito un'intera collezione di banconote del mondo, composta da 80 pezzi con relative schede descrittive e raccoglitori. All'epoca non seguivo nè il forum, nè eBay. Mi rifornivo soltanto dal catalogo collectorclub di Bolaffi e da un negozietto che non era neanche nel mio paese e aveva prezzi quasi quanto Bolaffi. Ora non ricordo di preciso quanto spesi per questa collezione, ma spesi davvero molto: se non ricordo male pagavo 20 euro per 4 banconote, ogni tanto mandavano un raccoglitore. Non vi nascondo che la maggior parte sono banconote da 1 euro, e solo qualcuna spunta un prezzo maggiore, ma all'epoca ero contento di ricevere ogni mese nuove belle banconote e lo sono ancor oggi perché è stata la base della mia raccolta di banconote mondiali. Poi erano tutte perfette e fior di stampa. Recentemente poi ho acquistato per 50 euro circa due volumi di banconote degli anni 80, delle collezioni monografiche Bolaffi. 2 raccoglitori con 50 banconote e schede descrittive. Tali banconote, per buona parte, hanno oggi acquistato un leggero valore ed è curioso guardare come sono cambiate le cose. Per me tutto è Numismatica! Spero di aver messo in tavola qualche punto in più di riflessione.... Buon Anno a tutti.1 punto
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Idem a me. L’inciso fra parentesi penso voglia significare che l’occhio S, essendo "polifemico", potrebbe essere contraddistinto anche dal grafema C. Bisognerebbe sentire Snoopy (Enrico Parodi), che del resto doveva pur inventarsi qualcosa nel concorso di un rebus a vignetta fissa. Ciao da apollonia PSP (pignolesco): una virgola dopo "pidocchioso" come vuole l'autore.1 punto
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Caro @caravelle82 Hai senz'altro ragione. Stiamo ragionando di sfumature. Caro @Saturno, il tuo ragionamento è più che giusto: è vero, è condiviso. Ciononostante mi piacerebbe comunque che il termine NUMISMATICA diventi un po' più inclusivo, ma non è questa la discussione per argomentare questo mio desiderio. Credo ci siano già delle discussioni a tal riguardo. Vi prego, non scambiate la mia insistenza per scontro. È solo che attorno a 'sti maledetti fascicoli che ho comprato (inutili davvero nelle mie collezioni, visto che mi occupo solo di Europa) vanno a condensarsi questioni che mi stanno molto a cuore: accesso al collezionismo numismatico (e al collezionismo in genere), educazione al collezionismo e ricambio generazionale. Trovo inaccettabile che io, alla soglia dei 40 anni (mi manca ancora qualche anno), debba essere considerato nel mio circolo di provincia come la nuova leva di collezionisti. Le nuove leve devono essere i ragazzi e le ragazze, non gli adulti che, bene o male, praticano da 25 anni. E se queste iniziative editoriali servono ad avvicinare anche un solo principiante al collezionismo, allora accetto in linea teorica anche le loro perverse logiche economiche e consumistiche. È vero che oggigiorno quelle informazioni numismatiche reperibili nei fascicoli si possono reperire anche altrove nell'infosfera. Ma vorrei qui perpetuare anche il senso del sapere enciclopedico (che siano la mia vecchia FABBRI di tre decenni fa, o la MOTTA, o WIKIPEDIA, fatte le dovute distinzioni di autorialità), il valore pedagogico del sapere enciclopedico, il fatto che un'enciclopedia (e tali strumenti editoriali costituiscono una sorta di piccola enciclopedia, un compendio generico alle monete e banconote mondiali) si configuri come una guida in un determinato ambito accentrando in sé diverse informazioni, al di là della logica molte volte dispersiva del web.1 punto
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@Hirpini E' sempre un piacere confrontarsi con te! Ciao da Stilicho1 punto
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Ritengo sia un grosso di Casale con il monte Olimpo e a croce ornata... vesi collegamento.. https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-VI1/8 Ciao Mario1 punto
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Penso che si sia equivocato cio' che asseriva Pino @Monetaio.......a mio avviso intendeva far capire che , pur avendo disponibilita' economiche che consetano di muoversi senza alcun problema verso monete dal costo non inarrivabile (vedi 50 lire 1912 in eccellente conservazione), non e' cosi' semplice riuscirvi per via della disponibilita' e reperibilita' sul mercato di queste. Non penso sia una cosa che stupisca che noi commercianti abbiamo mancoliste di nostri clienti, questo non significa vantaggiare chi ha piu' soldi....semplicemente accontentare chi prima ci chiede un determinato pezzo in una specifica conservazione. Detto cio' , trovo logica l'affermazione di Pino quando dice che fino a che non trova il pezzo di cui ha richiesta, la fila di chi glielo chiede non puo' far altro che allungarsi . PS per @Monetaio....pensa che io sono momentaneamente messo peggio di te con sta moneta ?....2 che hanno qFdc "vero" e che lo vogliono FDC (VISTO UNO SOLO IN VITA MIA ) ...vedi te quanto dovranno aspettare!!!!!! ....ovviamente cio non preclude a chi lo ha chiesto, di aver fatto stessa cosa da altri venditori e di trovarlo prima altrove!!!!! Questo poi non e' un discorso solo legato a monete da parecchi soldi....altro esempio banale, economicamente parlando, e' il 2 lire 1911 cinquantenario FDC , anche uno si presenta con tanti soldi e un commerciante ha gia' una o due richieste , fino a che non riesce a trovarlo difficile esaudire la richiesta ( ALTRA MONETA DOVE FINO AD ORA , AVUTO UN SOLO ESEMPLARE) . ....che poi tra le varie aste o negozi ve ne siano tante spacciate per "FDC eccezionale, miglior esemplare conosciuto" o "MS" ( come dice giustamente @Giov60) , per spuntare i prezzi di vendita ai quali siamo arrivati in questo periodo....questo e' tutt'altro discorso. A questo punto subentra l'eccelente discorso di Fabrizio @ilnumismatico.......prima di avventurarsi a spendere tanti soldi per le conservazioni eccellenti, bisogna saper "capire" realmente la moneta e non solo il cartellino o slab che l' accompagna Roberto....(Numismatica Scaligera)1 punto
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Buona domenica,non mi intendo di questa bellissima monetazione,ma ho imparato come un falsario si prenda la qualsiasi briga per far apparire ciò che non è. Un falsario passa anche sopra una moneta una patina di chissá quale mix materiale che non ricordo e ci aggiunge anche la parte di detriti/sporco,per far apparire l' oggetto come antico e confondere i dettagli dello stesso,mascherando il tutto,in sostanza si gioca sul fattore visivo- psicologico; un poco come vediamo nelle monete cinesi,parlo dei falsi commerciali però,piú grossolani,dove si può notare quella patina nerastra che induce a pensar di sporco vissuto. Un saluto a tutti e buon anno ancora☺️1 punto
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Madagascar, 5 francs - 1 ariary 1968 (1 ariary valeva 5 franchi malgasci)1 punto
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Ciao @Lucifugo, nel mio confronto avevo preso un falso diverso da quello che hai preso tu. Io avevo preso la prima moneta del post #2 dove elencavi le contraffazioni che avevi trovato. Questa: Leggendo bene la didascalia però non son sicuro che sia condannata come falso (c’è scritto cast fake, ma più sotto sembra parli di imitativa) Anche il suo dritto mi sembra molto compatibile con la tua moneta. Vedi immagine sotto.1 punto
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Dal post # 34: Nonostante le tue foto ad alto ingrandimento molto esplicative per chi conosce i metalli e sa distinguere benissimo le corrosioni naturali dalle artificiali, si è voluto contattare lo stesso Prokopov per avere un suo parere e ti assicuro che personalmente, a prescindere da quello che dirà il '' Guru '', rimango della mia opinione anche se forse qualcuno sta tentando di lasciare nel limbo la tua moneta. Prima di riferire dello scambio di messaggi che ho avuto con Ilya Prokopov riguardo a questa moneta e delle sue argomentazioni in merito, volevo far presente che se l’autore del post di cui sopra rimarrà della sua idea indipendentemente dalla risposta dell’esperto che ho interpellato essendo stato invitato a farlo da Lucifugo, non me ne può fregar di meno. Uno è liberissimo di non condividere la massima di Roberto Gervaso “Il dubbio fa maturare e progredire l’uomo, la certezza lo rende superbo.”, né quella di Bertrand Russell Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono sempre sicurissimi, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi. Ho ritenuto doverosa questa precisazione perchè mi ha dato fastidio quel “anche se forse qualcuno sta tentando di lasciare nel limbo la tua moneta”, che non vedo possa essere rivolto ad altri se non a me, quasi avessi voluto nascondere qualcosa. Ilya è uomo di scienza, non parla a vanvera, non fa proclami e pondera le sue risposte che restano confidenziali quando gli lasciano anche il minimo dubbio. Dice Ilya che la moneta in questione proviene da una coppia di matrici reali, a differenza di molti falsi copiati da monete autentiche con vari procedimenti. Quindi, dallo studio dei conii, non c’è la prova che la moneta sia falsa. La conformità con lo standard ponderale rende necessario lo studio della composizione elementare del metallo con tecniche a raggi X, in quanto spesso essa non si accorda con l’autenticità. Sarebbe quindi opportuno effettuare un’analisi del genere sulla moneta. Però la cosa si complica quando i falsari usano leghe autentiche di monete o oggetti antichi. Dal controllo delle monete vendute nel Mediterraneo Sudorientale, Ilya ha seri sospetti sui dettagli superficiali, ma non ha argomenti per esprimere un’opinione definitiva, pur avendo un alto grado di fiducia nelle sue conclusioni. Ilya ha condiviso con me alcune sue osservazioni stilistiche e di conio sul pezzo in esame, che rimangono però strettamente confidenziali. Gli ho chiesto se le corrosioni naturali, da non confondere con quelle artificiali, sono decisive per l’autenticità oppure se i falsari possono evitare l’ostacolo con l’uso di leghe autentiche di monete o oggetti antichi. Questa la domanda in inglese: I was wondering if the problem of natural corrosion can be overcome by forgers by using authentic alloys of coins or antiques. Is that possible? Ecco la risposta tradotta in italiano. I falsari fanno un ottimo lavoro di imitazione della superficie specifica di cui mi scrivi. Uno dei metodi è il seguente: avvolgono la moneta contraffatta in modo caotico con una maglia sottile contenente fili metallici. Poi riscaldano il metallo ad alta temperatura (fino a incandescenza). Vengono poi immersi in acidi o altre soluzioni chimicamente attive. I fili di metallo si attaccano tra loro e dopo l'impatto con l'agente chimico si rompono e causano un cambiamento della superficie. Il processo può essere ripetuto fino a raggiungere l'effetto desiderato. Ancora più pericoloso è il falso effetto di preservare parte della superficie originale. Conosco un modo per ottenerlo con successo. Il nucleo della moneta si surriscalda unilateralmente fino a raggiungere uno stato critico prima di fondersi. Prima dell'impatto, raffreddano quella parte della matrice superiore che cadrà sulla parte più calda del nucleo della moneta. Questo fa sì che lo strato superficiale scivoli e si stacchi. Sotto rimane una superficie più ruvida con una struttura cristallina. La conclusione di Ilya è: Performing an analysis of the composition of the metal is mandatory. Aggiungo che l’analisi con tecniche a raggi X permette di superare l’ovvia soggettività dell'analisi numismatica tradizionale (autoptica), che a volte fornisce interpretazioni contrastanti. Può essere decisiva per la non autenticità la composizione della lega priva dei numerosi elementi in tracce che generalmente caratterizzano i materiali utilizzati dalle antiche zecche, l’omogeneità delle leghe utilizzate non compatibili con quella caratteristica delle monete antiche autentiche e l’identificazione delle tecniche di invecchiamento artificiale per la presenza di microstrutture dendritiche prodotte dalla chimica utilizzata dal falsario per dare ai falsi un aspetto ingannevole dell'antichità. You understood me correctly and you can quote me. C’è voluto un po’ di tempo a conciliare domande e risposte in lingue non nostre considerato anche il clima di festività, ma così ho avuto conferma di aver compreso le risposte di Ilya e di poterlo citare sul forum, oltre all’occasione di esprimergli la mia gratitudine e gli auguri di un prospero 2021.1 punto
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Nel giornalismo vale la regola delle tre S per vendere. Sesso, Soldi e Sangue. Le monete rientrano nella seconda categoria. Non ce ne libereremo mai. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Buona serata Non è mai troppo tardi ..... questa discussione, vecchia di oltre dieci anni, non l'avevo mai letta prima giacché non ancora iscritto al forum; per caso l'ho aperta oggi Non importa, rimedio ora e do qualche informazione; inoltre provvedo a spostare la discussione nella sezione della Serenissima. Il simbolo rappresenta il "Ducato" come correttamente scritto da @okt, proprio il tipo postato da @fra crasellame che viene normalmente denominato "Ducatello" giacchè più piccolo dei precedenti Ducati da 160 e 124 Soldi chiamati anche Giustina (maggiore e minore). Nella lettera non viene specificato (io almeno non ho trovato uno specifico richiamo) se questi 25 Ducati devono ritenersi effettivi e quindi in monete sonanti, oppure devono intendersi Ducati di banco; io penso che fossero contanti, diversamente (se non ricordo male) avrebbero dovuto specificare l'aggio applicato ed anche il sopraggio. Non ricordo cosa si poteva acquistare con questi 25 Ducati, ma potrò ritornare in argomento successivamente; oppure qualche "venetico" ci illuminerà in proposito. Allego una tavola riguardante i simboli monetari usati; dall'alto in basso si possono vedere quelli relativi alla Lira, al Soldo, al Denaro, al Grosso ai Piccoli ed infine ai Ducati; l'ultimo di questi è quello in parola. Purtroppo l'immagine di questo lato non è a fuoco, ma non volevo pregiudicare la rilegatura del libro per fare la scansione. Tali simboli sono tratti dal libro di Franco Rossi "Melior ut est florenus" Ed. Viella 2012. saluti luciano1 punto
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Un monumento del calcio, per acclamazione il più grande di sempre, talento purissimo che ha fatto impazzire le difese di mezzo mondo Generoso dentro e fuori dal campo, aDIÓS campeón1 punto
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Ciao, dal catalogo lamoneta (allego il link della tua moneta) Segno di zecca per Milano: M e BN in incuso in rettangolo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE2/61 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
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