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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/04/21 in tutte le aree
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Inauguro il nuovo anno con uno dei miei primi acquisti 2021: D\ CONSTAN-TINVS AVG R\ PROVIDEN-TIAE AVGG, TRP RIC 449var - Irregular Il pezzo è accompagnato da questo cartellino: che riporta il numero 399 che è il riferimento al catalogo del rispostiglio pubblicato in Coin Hoards from Roman Britain vol. X dato che il pezzo proviene dal ripostiglio di Chapmanslade scoperto con il metal detector nel 1993. Qualche dato sul ripostiglio, tra cui una sua composizione di massima si trova nel sempre ben preciso e puntuale sito del PAS: https://finds.org.uk/database/hoards/record/id/2186 Si tratta di un ripostiglio di 5200 pezzi circa caratterizzato anche da una discreta presenza di radiati del III secolo (12 esemplari di cui 8 imitativi!) e da 25 nummi tetrarchici. La bustina arriva dritta dritta dai catalogatori del British Museum che hanno studiato l'insieme e trattenuto parte del ripostiglio.6 punti
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Buonasera a tutti, è da tanto che non apro una discussione, ne approfitto per aprire la mia N° 1 del 2021..? Tutto parte dallo studio di una mia monetina della quale non ho mai approfondito la Storia, nel cercare di catalogarla e mi auguro di averla ben inquadrata, ho avuto la possibilità di aggiungere qualcosa al poco che sapevo. Già nel titolo riporto con piacere una frase di due parole che non conoscevo e che riguardano Federico II di Svevia. La moneta è un modestissimo Denaro in Mistura, se ho ben capito la monetazione di questa casata si basava sull'emissione di monete in oro, rame e Mistura. Ma questo potremmo approfondirlo insieme se vi fa piacere, allo stesso modo potreste postare le vostre. Premetto che non sono pratico di questa monetazione, ma vorrei approfittare per studiarla insieme, ogni tassello di conoscenza è un qualcosa in più che arricchisce il nostro sapere. È chiaro che sarebbe forse più semplice prendere dei libri e studiare, ma credo che con l'ausilio delle monete possa essere altrettanto interessante. Riporto delle brevi note prese da Wikipedia. La dinastia sveva in Sicilia durò dal 1198, anno in cui fu proclamato re Federico II di Svevia, al 1266 quando Manfredi di Sicilia fu sconfitto da Carlo I d'Angiò. Ebbe i suoi prodromi quando nel 1194, con la morte di Guglielmo III, divenne regina di Sicilia sua zia Costanza d'Altavilla, moglie (dal 1185) di Enrico VI, figlio dell'imperatore Federico Barbarossa. Tre anni dopo Enrico morì, e per un anno Costanza restò sola a governare la Sicilia. Pochi mesi prima della morte incoronò il figlio di quattro anni Federico II, posto sotto tutela papale dalla morte della regina. Aveva così inizio nel 1198 la nuova dinastia degli Svevi in Sicilia. Eccoci dunque alla Figura che da una parte di titolo alla Discussione. Federico Ruggero di Hohenstaufen (Jesi, 26 dicembre 1194 – Fiorentino di Puglia, 13 dicembre 1250). Federico apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen. Discendeva per parte di madre dai normanni di Altavilla (Hauteville in francese), conquistatori di Sicilia e fondatori del Regno di Sicilia. Conosciuto con gli appellativi stupor mundi ("meraviglia o stupore del mondo") o puer Apuliae ("fanciullo di Puglia"), Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l'attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male. Il suo mito finì per confondersi con quello del nonno paterno, Federico Barbarossa. Il carisma di Federico II è stato tale che all'indomani della sua morte, il figlio Manfredi, futuro re di Sicilia, in una lettera indirizzata al fratello Corrado IV citava tali parole: "Il sole del mondo si è addormentato, lui che brillava sui popoli, il sole dei giusti, l'asilo della pace". Il suo regno fu principalmente caratterizzato da una forte attività legislativa moralizzatrice e di innovazione artistica e culturale, volta a unificare le terre e i popoli, ma fortemente contrastata dalla Chiesa, di cui il sovrano mise in discussione il potere temporale. Ebbe infatti ben due scomuniche dal papa Gregorio IX, che arrivò a vedere in lui l'anticristo. Federico fu un apprezzabile letterato, convinto protettore di artisti e studiosi: la sua corte fu luogo di incontro fra le culture greca, latina, germanica, araba ed ebraica. Uomo straordinariamente colto ed energico, stabilì in Sicilia e nell'Italia meridionale una struttura politica molto somigliante a un moderno regno, governato centralmente e con un'amministrazione efficiente. Io lo ricordavo solo per aver Istituito l'università a Napoli. E per essere definito come Stupor Mundi. ? Ora potreste continuare voi oppure insieme. Saluti Alberto5 punti
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lasciato alle spalle un anno difficile per tutti vorrei esprimere i miei ringraziamenti a tutti quelli che con la loro competenza e passione (cito i primi che mi sovvengano Hirpini, Sandokan, Meleto e non se ne abbiano a male tutti gli altri!) in qualche modo mi hanno aiutato a passare il tempo dapprima segregato in casa (e si sa quanto duramente ha colpito la pandemia nella bergamasca) e poi il periodo trascorso in ospedale. Leggere le risposte alle richieste di identificazione m'è servito ad alleggerire la tensione ed anche a capire che...non imparerò mai nulla del mondo delle monete anche se mi appassiona? auguro un buon anno a tutti gli appassionati di questo sito sperando in un 2021 migliore p.s. ho lasciato un piccolo e modesto segno tangibile per la donazione peccato non poter dare di più4 punti
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Come sappiamo la collezione Reale e’ quasi sterminata, circa 120.000 monete in tutto, questo e’ il primo tentativo di pubblicazione, o meglio ripubblicazione della collezione nella sua consistenza finale dopo l’originale pubblicazione del CNI ( Corpus) che e’ iniziata nel 1910 con il primo volume dedicato ai Savoia e terminato con il 1943 con quello dedicato a Napoli ( seconda parte). L’opera fu tra l’altro lasciara incompiuta. Che significa che - per Savoia ad esempio - tutte le monete acquisite dopo il 1910 sono in collezione ma non descritte e pubblicate ma solo inventariate. con il piano di questa attuale pubblicazione si e’ iniziato da zecche minori o anche grandi ( Quella di Milano, che consta di oktre 5.000 monete, la si sta portando avanti tramite una collaborazione con la SNI che sto attualmente coordinando) ma si e’ volutamente lasciate da parte la zecca di Roma e quella di Napoli, estremamente impegnative per la consistenza del materiale che saranno affrontate piu’ avanti nel piano dell’opera. Questo lavoro di pubblicazione, portato avanti senza troppi clamori e’ ampiamente meritorio perché consente di conoscere classificazione dati e immagini di un grandissimo numero di monete in precedenza inedite o non pubblicate mettendo a disposizione degli studiosi una mole di dati impressionante e allo stesso tempo fornendo la migliore garanzia di sicurezza alla collezione stessa ( la pubblicazione e’ la migliore tutela). ovviamente in un’opera di pubblicazione cosi articolata l’effettiva uscita dei fascicoli ( bollettini) segue un piano editoriale che risponde ad esigenze redazionali diverse e che va coordinato con il piano generale delle pubblicazioni del ministero e in particolare del museo nazionale romano che comprende anche altre pubblicazioni ( di ripostigli ad esempio o di altre collezioni ) che rientrano nell’attività editoriale complessiva dell’istituzione.4 punti
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1969 Germania federale - 5 marchi F 375° anniversario della morte di Gerardo Mercatore3 punti
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e per finire l'ultimo regalino del 2020 Taglio: 2 euro Nazione: Vaticano Anno: 2002 Tiratura: 2.000 negli starter kit e in divisionale Condizioni: BB Città: Milano3 punti
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Come sappiamo dopo il fallito tentativo di occupazione del 1920 il dominio italiano sull'Albania iniziò concretamente nel 1939, quando la corona del regno albanese fu assunta da Vittorio Emanuele III, anche se fin da metà anni '20 la politica fu quella di cercare di stringere i legami con l'Albania per influenzarla sempre di più fino a stabilire un protettorato. In particolare verso la fine del 1925 venne fondata la Banca Nazionale d'Albania, che l'anno dopo emise banconote in franchi oro con scritte in doppia lingua, come in questo esempio del taglio 20: Teoricamente sono banconote albanesi, perchè l'Albania era ancora formalmente e sostanzialmente indipendente pur se condizionata dall'Italia, ma è veramente così? Questo interessante studio intitolato "L’espansione finanziaria dell’Italia in Albania (1925-1943) - La Banca Nazionale d’Albania e la SVEA" di Lorenzo Iaselli secondo me leva ogni dubbio. http://www.delpt.unina.it/stof/12_pdf/1.2.pdf Infatti si legge nella parte iniziale che: "Tuttavia le relazioni economiche tra Italia e Albania assunsero un decisivo rilievo soltanto a partire dal marzo del 1925, allorché furono concluse le convenzioni che accordavano all’Italia concessioni petrolifere e l’incarico di creare una banca di emissione. La convenzione per la costituzione della Banca Nazionale d’Albania fu firmata il 15/3/1925 dal Ministro degli esteri albanese, MufidBey Libohova, e da Mario Alberti, rappresentante di un gruppo finanziario italiano – in cui figuravano le principali banche del paese – che, su invito dellaSocietà delle Nazioni, aveva organizzato l’operazione [...] La banca fu costituita a Roma il 2 settembre del 1925 ed il suo capitale fu fissato in 12.5 milioni di franchi oro. La distribuzione delle quote azionarie e le norme statutarie assicurarono all’Italia un controllo pressoché totale sulla condotta dell’istituto. Il progetto iniziale prevedeva che il 49% del capitale della banca fosse riservato a cittadini privati albanesi, il 26% al gruppo italiano, e la restante quota ai gruppi svizzero, belga e iugoslavo; di fatto, invece, questa distribuzione venne a modificarsi perché le azioni spettanti agli albanesi furono attribuite all’Italia e, per alcuni accordi intercorsi tra Alberti e la Banca Commerciale di Basilea, la partecipazione italiana finì con l’attestarsi intorno all’80% del capitale. Inoltre fu assicurata l’indipendenza dell’istituto dal governo albanese, fu fissata la sede legale a Roma e fu attribuita la presidenza ad un italiano". Questo assetto configurava la Banca Nazionale d'Albania come istituto di fatto italiano, sotto il completo controllo italiano, e quindi a mio avviso tali banconote vanno considerate di fatto come cartamoneta italiana emessa per la circolazione da un'altra parte, in un caso quasi identico a quello dei biglietti della Cassa per la circolazione monetaria della Somalia emessi dall'AFIS.2 punti
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In queste parole di Villa66 c'è un aspetto spesso per niente considerato ma affascinante: che tutte queste monete hanno viaggiato molto prima di finire a noi. Qualcuna più, qualcuna meno ma la loro storia muta è sicuramente ricca di viaggi! Un aspetto che mi affascina molto delle monete è che provengono dal passato e dal passato più o meno recente sono giunte a noi. Ma quando vedo monete provenienti da luoghi anche geograficamente lontani mi viene sempre da pensare a come fossero quei luoghi in quegli anni e per le mani di chi passarono (anche per questo preferisco le monete circolate agli FDC assoluti, belli, ma privi di un vissuto in un certo senso...).2 punti
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Il libro è finalmente arrivato questa sera ? ho avuto solo modo di sfogliarlo rapidamente, ma sembra davvero molto interessante (oltre che ben fatto). Complimenti agli autori e ringrazio @legionario per la disponibilità e celerità nell'operazione. Buona serata, Simone2 punti
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1969 Banca d'Italia - 1.000 lire tipo Verdi II° tipo Carli Lombardo del 25 marzo 1969 Questa banconota del 1969 è conosciuta con fibrille e senza fibrille (quella che posto è senza fibrille), l'unica differenza che è riportata dai cataloghi per questo contingente, aggiungo personalmente che è anche del tipo con dicitura piccola. Avendo scoperto io stesso una variante (foto sotto: decreti dicitura piccola e dicitura grande), tentai inutilmente nel 1982 di farla inserire nel catalogo alfa, mi sarei accontentato che ne facessero menzione anche solo in una nota a margine, era comunque una variante che non comportava per i due tipi nessuna rarità dell'una rispetto all'altra. Anche se qualcuno l'ha definita una differenza da 'lana caprina', credo che il diverso font utilizzato si noti abbastanza: Ritento nel 1991 ma nulla... riuscii però a far sistemare una loro assurda asserzione sulle AM-LIRE del 1943-44, il catalogo alfa sosteneva che le banconote appartenenti alle serie speciali contrassegnate con un asterisco, andavano a sostituire gli esemplari ritirati dalla circolazione per logorio, venivano invece emessi per sostituire in ugual misura le banconote danneggiate durante le fasi di stampa. Successivamente non ci ritentai più... nella mia raccolta sono presenti le canoniche 9 emissioni che vanno dal 1969 al 1981 + questa variante per il 1969.2 punti
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Buonasera, che ne dite di questo denaro? La conservazione non è eccelsa ma mi sembra una variante poco comune. Grazie mille Paolo2 punti
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Confermo che si tratta di un grosso per Casale Monferrato, ma devo correggere l'attribuzione: nonostante la pessima conservazione, si leggono abbastanza nitidamente le cifre del millesimo, ossia un 2 e uno 0 nella parte sx della foto, oltre che un 6 nel quarto in basso a dx. Ne risulta quindi che si tratta di un 1620, data da attribuire a Ferdinanado Gonzaga e non a Vincenzo I: https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FPP/78 Si tratta oltretutto di un millesimo di grande rarità, come un pò tutti quelli di Ferdinando post-1615.2 punti
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Buongiorno a tutti, anche questa piastra ha qualche cosa particolare.. ? Saluti Alberto2 punti
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Segnalo alla prossima asta Stack's Bowers & Ponterio un Grosso Soranzo di Tipo 01 sempre con la particolarità della crocetta apicale.2 punti
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É atalarico Il rovescio va girato di 180 gradi Il concetto di valore... 1,2,2 e mezzo nummi etc, é un tema molto complesso... Diciamo che è un ae4 a prescindere dal valore... Ciao2 punti
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Posto anch’io il mio unico roba’i, purtroppo è la stessa tipologia di quelle già condivise...1 punto
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Buonasera, partecipo anche io a questa carrellata di 1834 con i miei due esemplari. ? Saluti Alberto1 punto
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I prezzi non sono quelli indicati in un precedente post. Quei prezzi lì sono di un rivenditore privato, quindi quelli di IPZS saranno inferiori1 punto
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Altre notizie sul ritrovamento: https://heritageofjapan.wordpress.com/inception-of-the-imperial-system-asuka-era/how-buddhism-came-to-take-root-in-japan/the-codes-entrench-the-emperors-place-at-the-apex-of-the-state/in-the-news-japans-first-money-was-minted-in-asuka/in-the-news-9-fuhonsen-coins-9-crystals-in-kettle-shaped-found-buried-in-palace-ruin-of-fujiwarakyo/in-the-news-discovery-of-33-fuhonsen-coins-make-archaeologists-think-japanese-money-economy-began-previously-believed/ http://www.t-net.ne.jp/~keally/Reports/oldestcoins.html1 punto
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Queste sono alcune delle 30 monete ritrovate nel sito di Asukaikekobo nel 1999.1 punto
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Nel pavese si usava mettere monete nei "voltini" delle porte. A me personalmente è capitato quando acquistai casa, durante la ristrutturazione, demolendo la facciata del rustico per trasformarlo in garage, dal voltino della porta saltò fuori un 10 centesimi di Umberto I.1 punto
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Buonasera a tutti, posto i risultati provvisori di una mia ricerca effettuata tempo fa... ❨·❩✤❮❯✤❨·❩ anni 1831/1833 ❮❯·∶·❮✦❯·∶·❮❯ anno 1832 ❮❯✚❮❯✚❮❯ anni 1835/1836 su 35/1837/1838/1839/1840/1840 col.var. ❮❯·∶·❮❯·∶·❮❯ anni 1839 col.var./1840 ❮❯∶❨❩∶❮❯∶❨❩∶❮❯ anni 1840/1841 I°tipo/1841 II°tipo/1847 I°tipo/1847 II °tipo/1848/1849/1851 II°tipo/1852 ❮❯·❮❯·❮❯ anno 1840 ∶❨·❩∶❮❯∶❨·❩ anni 1853/1855/1856/1857/1858/1859 ∶❚∶❮❯∶❚∶ anno 1856(?) Inoltre : ❮✦❯✤❮✦❯✤❮✦❯ anni 1819 Ferdinando I e 1825 Francesco I... Per gli anni mancanti non ho avuto tempo di completare la ricerca...1 punto
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Egitto, 5 piastre 1968 - Fiera Internazionale dell'industria1 punto
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Eppure per me è difficile dire 'la mia preferita' Anche perché ognuna rappresenta un momento, un esperienza, un ricordo. Parto con 8 tornesi del 1817... forse la prima moneta che mi ha avvicinato alla numismatica...1 punto
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Buon Natale a tutti Ha impiegato un mese ad arrivare, ma per fortuna oggi ho potuto gustarmi questa moneta come fosse un regalo! Si tratta di un cagliarese di Carlo Emanuele III, vecchia monetazione, del 1741 che non sono riuscito a non portarmi a casa per la sua conservazione che mi ha fatto venire "gli occhi a cuore" Decentrato, ma sicuramente migliore di quello che avevo in collezione, ha un peso di 2,17 grammi, sul minimo per questo tipo. Il cagliarese valeva due denari sardi, la monetazione dell'isola è sempre stata diversa da quella di terraferma, ed è stata coniata in 604.710 pezzi per questa tipologia. Non è una moneta rara, almeno il 1741, a differenza del 1745, che personalmente non ho mai avuto l'occasione di vedere, ma questa ha proprio una bella conservazione ed un colore naturale del rame che mi è piaciuto subito. Ripetendo a tutti gli auguri di Buone Feste mi auguro che piaccia anche a voi e che vi faccia venire gli "occhi a cuore" !1 punto
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Buonasera Raffaele, @Raff82 bella la tua Piastra del 1826 , si difende benissimo, complimenti. Millesimo abbastanza raretto e difficile da trovare in condizioni decenti per via del noto conio basso. Solo per confronto ti posto la mia. Ciao e felice inizio 2021.1 punto
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Busso Peus 423,1059 7/11/18 R3 1700 € non ne ho trovati altri, direi che è una variante molto rara. Già il doge è raro di suo.1 punto
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Caro Giovanni, Cito le tue parole perchè il mio messaggio di cui sopra, indirettamente, conteneva questo concetto. Sorvolando sui tentativi di grading inseriti dagli utenti (il Bb+ è fuori di testa e a tal riguardo rassicurerei il collezionista che sicuramente la moneta non è Bb), direi che il mio discorso è molto più ampio. La nostra è una passione che in molti casi fa leva sulla volubilità del momento, e avere fretta (cosa che qui è evidente dal fatto che l'utente ha incamerato diversi pezzi importanti in davvero poco tempo: serie impero, 100L aquila e 50 lire aratrice, di cui una restituita per evidenti problemi non dichiarati) non mai buona cosa bene, specialmente se si ha scarsa preparazione in merito, cosa che in questo caso traspare, ad esempio, anche dal modo in cui l'utente presenta le sue monete: mostrando in alcuni casi con un solo verso. A tutto questo aggiungiamoci l'annoso problema, ormai trito e ritrito, delle "perizie" nostrane, che sintetizzano "tutto" in una fredda sigla (e al massimo una stringata nota) , quando invece, all'atto pratico, così non è (Leggetevi la discussione sopra citata per capire a cosa alludo). In buona sostanza, chi si avvicina a questa bellissima passione, nella sua innocente inesperienza si "affida" (testuale parola ripresa dalla precedente discussione) al venditore di turno che, nella sempre citata discussione, aveva graduato l'esemplare da 50L (poi restituito, di nuovo, leggere la discussione per capire meglio) MI PARE dalla foto FdC. (tra parentesi, io un 50 lire aratrice non l'ho MAI comprato perchè non sono mai riuscito a trovarlo come piaceva a me in tanti anni... @Monetaio ne sa qualcosa... ) Non dico castronerie se ci troviamo davanti l'esempio classico di quello che succede a una persona poco esperta. E' capitato a tutti, me incluso. Ma una cosa sono moneta da 100, 200 euro (che comunque sono sempre signori soldi che meritano rispetto!), tutt'altra monete da 1000 e passa euro. Non mi stancherò mai di dire che monete "pesanti" sarebbe meglio "capirle" prima di acquistarle, e che se non possono essere acquistate con visione diretta, ALMENO acquisite da venditori che SI CONOSCONO nel loro modo di operare e di cui si ha fiducia nel loro gusto e nel loro iter valutativo (di nuovo, il ruolo dell'esperienza è fondamentale quindi). Giovanni ha postato un esempio di MS60. Ma cerchiamo di andare oltre il concetto di una "misurazione". Il concetto di misurazione implica già saper in qualche modo attuarla. Ma andiamo per gradi; prima ancora di questo c'è la necessità di maturare un gusto estetico, poi, fondamentale, "capire" il metallo, i riflessi, la brillantezza, i rilievi, saper distinguere i difetti che affliggono QUELLA tipologia monetale di interesse da agenti esterni come usura e trattamenti vari ad esempio. Insomma, tutti aspetti che assumono importanza tanto più quanto aumenta il costo della moneta che si acquisisce. Non so quanti messaggi riceva di persone che mi chiedano pareri in merito a monete fotografate (che nel migliore dei casi sono mal illuminate), e dove al massimo puoi azzardare solo una forbice di grading. La cosa preoccupante è che queste foto sono scattate proprio da venditori che ignorano il concetto di cosa rende una foto chiara (ATTENZIONE: ho scritto foto chiara ai fini valutativi. Non intendo dire quindi foto bella. Una foto può essere chiara ai fini valutativi anche se non è una bella foto artistica... come le mie ad esempio ). Da qui si capisce come il problema è ben più esteso della semplice conservazione Spl o FdC. Tutti questi aspetti analizzati appaiono chiari in questa situazione in cui, inconsapevolmente, si è venuto a trovare il nostro @Lino86. Devo dire che ogni volta che mi trovo davanti a situazioni del genere mi viene voglia di rimettere mano a quel rompicapo assurdo del mio sistema di grading valutativo, anche se è un impazzimento colossale. Infatti, la cosa che lo rende difficile, non tanto il formulare un iter orientato alla valutazione conservativa (questo si può fare più o meno tranquillamente, ed è per questo che oggi sul mercato, troviamo diversi sistemi come la scala sheldon, o il sistema di Montenegro che per così dire, cerca di fondere i due sistemi), ma un sistema che prenda atto delle lacune logiche che attualmente presentano i sistemi valutativi, li rapporti alla tipologia monetale, e sulla base di questi criteri che rappresentano la base dei dati da valutare (quindi si rende necessario un creare un flusso analitico ad hoc, che sia modulare a seconda DELLA tipologia monetale in questione) restituisca una ANALISI quanto più completa possibile della moneta. Ho sottolineato la parola analisi, perchè è proprio questo il concetto maggiormente lacunoso. Una perizia implica un'analisi, NON una sigla accompagnata, nel migliore dei casi, da una stringata nota. Il tutto poi, deve essere TRASPARENTE, ovvero, il collezionista deve CAPIRE il perchè di una valutazione. Se siete arrivati alla fine di questo mio lungo (tanto per cambiare) intervento, vi ringrazio prima di tutto. Fatemi sapere (anche in privato), se avete interesse in un sistema valutativo di questo genere. Se ne potrebbe eventualmente parlare in una discussione a parte (quindi magari evitiamo di dilungarci su questi concetti in questa), dove potrei condividerne alcuni concetti (non tutti... sennò dopo mi rubano le idee come è già successo: alcune di queste mie idee infatti sono attualmente utilizzate, anche se in maniera assai pacchiana, da un commerciante che ha saputo cogliere certi spunti resi pubblici non da me)1 punto
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Buonasera a tutti, eccoci qua, 31 Dicembre 2020, anno travagliato per quanto riguarda purtroppo la Pandemia e che continua ad avere strascichi. Per esorcizzare vorrei ora, dopo questo breve passaggio, parlare solo di Numismatica ed affrontare il. Nuovo Anno con uno spirito positivo. ? Devo dire che i quattro obiettivi che mi ero prefissati per il 2020 li ho raggiunti, magari qualcuno non proprio come avrei voluto ma direi che tutto sommato sono soddisfatto. Già in questa discussione avevo fatto un piccolo aggiornamento, mentre qualche altro riferimento lo avevo fatto in altre discussioni. 1°Obiettivo era un incontro a Pizzo Calabro, ci siamo riusciti io e @Rocco68 questa estate, potevamo essere di più, ma vista la situazione non mi lamento. 2°Obiettivo era una Visita al Ponte Borbonico del Garigliano a Minturno Lt. Anche questo piacevolmente raggiunto, ci siamo riusciti io e @motoreavapore in buona compagnia delle nostre consorti e di un gruppo storico che celebrava i Borboni. ? 3°Obiettivo, mettere in collezione il 9 cavalli 1804 di Ferdinando IV, ci sono riuscito con mia grande Meraviglia, un po' scarrafoncello come dico io ma comunque una moneta rara, contento anche per averlo riportato in patria dalla Germania. ? 4°Obiettivo andare avanti con gli studi, direi anche qui mi ritengo soddisfatto, ho messo in biblioteca dei libri e quaderni di studi, e continuo con piacere a studiare e leggere qui nel Forum. Per il 2021 non ho ancora fissato degli obiettivi, sicuramente lo studio continuerà ad essere fondamentale. Approfitto per Augurare a tutti voi e alle vostre famiglie un Anno 2021 soprattutto in Salute e tante soddisfazioni, e tanta sana Numismatica. Un Abbraccio Alberto1 punto
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E' ancora presto per parlare di monete euro croate, ma in questo articolo del 2017 vengono mostrate alcune proposte non ufficiali del designer Boris Ljubičić: https://www.index.hr/vijesti/clanak/pogledajte-kako-bi-mogle-izgledati-hrvatske-kovanice-eura/1004332.aspx Nell'articolo c'è scritto che sulla 50 cent si vedono le sagome di una cattedrale (richiamo al cristianesimo), del re Tomislav (la storia) e di "un padiglione d'arte" (la cultura). Non so a voi ma a me fanno piuttosto schifo, infatti al sondaggio nel riquadro con le sei monete sullo sfondo ho votato Ne svidaju mi se (=non mi piacciono) ?1 punto
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Non vorrei fare il guastafeste di turno ma in generale continuo a pensare che in tutti gli stati bisognerebbe commemorare con più oculatezza, fra l'altro tornando a una sola moneta all'anno (escluse emissioni comuni).1 punto
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Il rovescio del denario raffigura Ulisse in piedi a destra, che tiene il bastone nella mano sinistra e tende la destra verso il suo cane Argo che abbaia in segno di saluto. Il ritorno di Ulisse e si riferisce alla leggenda secondo la quale la famiglia del monetiere discendeva da Telegono, figlio di Ulisse e Circe. TELEGONO: figlio di Odisseo e di Circe. Telegono (nato lontano), saputo dalla madre Circe di essere figlio di Odisseo e volendo conoscere il padre, s'imbarcò alla sua ricerca. Gettato dalla tempesta a Itaca, credendo che fosse l'isola di Corcira, per sfamare l'equipaggio si diede a saccheggiare il paese e a razziare una parte del bestiame appartenente al re. Odisseo intervenne a difendere i suoi beni, ma Telegono lo uccise accidentalmente sulla riva del mare con una lancia che aveva per punta l'aculeo di una razza (pesce le cui ferite passavano per essere mortali). Odisseo morente, ricordando la predizione di Tiresia, si fece condurre davanti lo straniero e così ebbe la spiegazione del tragico evento. Atena, accorsa inutilmente in aiuto del suo protetto, non poté fare altro che confortarlo e convincerlo ad arrendersi ai voleri del Fato. Telegono riconosciuto il padre, lo pianse a lungo e tornò da Circe insieme a Penelope, portandosi dietro il cadavere di Odisseo. Trascorso in esilio l'anno prescritto dalla legge, Telegono sposò Penelope, e Circe poi li mandò entrambi nelle Isole dei Beati. Secondo il poeta Eugammone di Cirene, nel poema dedicato alle avventure di Telegono, la Telegonia, il giovane era considerato figlio di Odisseo e Calipso. La leggenda ubbidisce alla predizione che Tiresia aveva fatta all'eroe, che dal mare gli sarebbe venuta la morte. Il nome di Telegono è anche connesso con le leggende italiche, in quanto, sposata Penelope, Telegono avrebbe avuto un figlio, Italo, l'eroe eponimo dell'Italia, fondatore di Tusculo (oggi Frascati) e di Preneste (Palestrina). Fonte http://mitologia.dossier.net/telemaco.html apollonia1 punto
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Ciao, amici notturni. Non c'è niente di meglio di una notte silenziosa di un lunedì che in realtà è un venerdì.1 punto
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