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  1. Asclepia

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/22/21 in tutte le aree

  1. Amici, dopo aver visto questa carrellata di delizie numismatiche, dovrei ritirarmi in eremitaggio...Ma mi faccio coraggio e condivido con voi il mio 12 Carlini 1809. Come dice l'amico @Litra68, quando una moneta è vissuta e circolata parecchio si definisce "scarrafunciella". La mia è una "scarrafunciella" eppure mi trasmette tante emozioni. Ciao a Tutti, Beppe
    7 punti
  2. Buongiorno "il mattino ha il rame in bocca"....foto di gruppo anche forse un pò di ostentazione ma vabbè...belle le ammucchiate di monete, tra tutte una delle mie preferite è la più bruttina...il 3 grana in alto a sinistra, "numeri arabi e stella" unico esemplare che conosco, scovato qualche tempo fa sulla baia americana, slabbato e tutto quanto...brutto ma molto raro...poi vabbè sono affezionato a tutte e quando le ho sotto mano qualche foto nuova scappa sempre aggiungendo le ultime arrivate...buona mattinata a tutti...
    6 punti
  3. 10 Tornesi 1854 D'Incerti 315 Pagani 348 Peso grammi 29,91 Listino Baranowsky del 1° semestre 2001. Lotto n° 396 Un caro saluto a tutti, Rocco.
    5 punti
  4. E di qua posto sto tris... 6 tornesi REPUBBLICA NAPOLITANA 6 tornesi REPUBBLCA NAPOLITANA 4 tornesi REPUBBLICA NAPOLITANA manca ancora il 6 tornesi ZN per avere tutte le principali varianti e poi volendo ci si può dilettare con i 4 tornesi, con le lunghezze delle legende al rovescio rispetto agli steli. Intanto ecco questi tre...
    4 punti
  5. LAOS: 8.000 KIP 1971 in oro 900/1000 Commemorazione dell'incoronazione. Al D/: Il re Savang o Sisavang Vatthana, nome per esteso Samdach Brhat Chao Mavattaha Sri Vitha Lan Xang Hom Khao Phra Rajanachakra Lao Parama Sidha Khattiya Suriya Varman Brhat Maha Sri Savangsa Vadhana (Luang Prabang 13-11-1907 - Provincia di Houaphan 1978 o 1984), è stato il secondo ed ultimo sovrano del Regno del Laos. Regnò dal 1959, dopo la morte del padre e predecessore Sisavang Vong, fino a quando fu costretto ad abdicare nel 1975 dai comunisti del Pathet Lao, che presero il potere ed istituirono la Repubblica Popolare Democratica del Laos. In seguito fu accusato di collaborare con la resistenza anti-comunista e nel 1977 fu internato assieme a gran parte della famiglia reale in un campo di rieducazione nella remota Provincia di Houaphan, dove morì in data imprecisata. (da Wikipedia) Al R/: l'emblema del Regno del Laos con l'elefante bianco a tre teste, rappresentante il dio Erawan. L'elefante bianco è un simbolo reale comune anche ad altri Paesi del sud-est asiatico; le tre teste fanno riferimento ai tre regni di Vientiane, Luang Prabang e Champasak che formarono la nazione, sopra di esse il Sole radioso fiancheggiato da due lampade a 7 livelli il tutto all'interno di un cerchio.
    3 punti
  6. Penso anch’io che la moneta sia autentica. Riguardo allo stato disastrato, un’ipotesi è che sia stata coinvolta in un incendio o qualcosa del genere e che le fiamme abbiano fuso l’argento in superficie, lasciando allo scoperto il rame che ha un punto di fusione più alto dell’argento. Non dimentichiamo che il titolo dell’argento della moneta è 835‰ e quindi, su 10 g, 1,65 g sono di rame. Il rame in superficie avrà poi subito la sua ossidazione a cuprite, particolarmente evidente sul rovescio dove si notano anche zone di verde malachite e azzurrite.
    3 punti
  7. Buon pomeriggio a tutti! L'idea per questa discussione è nata qualche settimana fa, quando mi sono imbattuto nella serie russa dei 5 rubli commemorativi dedicati alle capitali liberate dalle truppe sovietiche. Guardando quelle monete che celebrano battaglie per la liberazione di città, mi sono chiesto: "Esistono altre monete che raccontano grandi battaglie?". Naturalmente la discussione è aperta a monete di qualsiasi epoca. Mi piacerebbe poterle raccogliere tutte qui. Se vi va, insieme alle monete, sarebbe bello raccontare anche qualcosa della battaglia (o della guerra), per poterne capire il valore storico e celebrativo. Non ho idea di quante monete esistano di questo genere, ma spero venga fuori qualcosa di interessante. Anzi, ne sono sicuro. Com'è consuetudine, inizio io con una moneta da 50p del 2016 che celebra i 950 anni dalla battaglia di Hastings. Casus belli Dal 1042 regnava in Inghilterra l'anglosassone Edoardo il confessore, che però non aveva eredi. Di madre normanna, era stato educato in Normandia e aveva mantenuto ottimi rapporti con la famiglia ducale, tanto da promettere a Guglielmo il Bastardo la successione al trono inglese. Per rinnovare la sua promessa Edoardo mandò in Normandia nel 1064 il più potente tra i nobili anglosassoni, Aroldo figlio di Godwin, che nutriva delle aspirazioni al trono. Guglielmo il conquistatore venne a conoscenza delle intenzioni del suo rivale sassone e, con grande opportunismo, lo nominò immediatamente suo cavaliere così da potersi assicurare la sua "legale" sottomissione in quanto era diventato un suo vassallo. Alla morte del re Edoardo, avvenuta il 5 gennaio 1066, Aroldo venne eletto suo successore dall'assemblea dei nobili sassoni. All'arrivo di questa notizia Guglielmo decise di far valere i suoi diritti, riconosciutigli anche dall'imperatore Enrico IV e dal papa Alessandro II, che gli inviò in dono, prima della sua partenza per l'isola britannica, uno stendardo consacrato. La battaglia La battaglia avvenne il 14 ottobre 1066 tra le truppe di Aroldo II e Guglielmo Il Conquistatore, per il controllo dell'Inghilterra. Lo scontro durò dalle 9 del mattino fino al tramonto. I primi sforzi dei normanni per rompere le linee di Aroldo II ebbero scarso effetto; quindi, fingendo una ritirata, riuscirono a sorprendere la fanteria anglosassone. Aroldo II morì in battaglia e questo portò alla sconfitta e alla ritirata del suo esercito. Guglielmo fu incoronato re il giorno di Natale del 1066. Con la battaglia di Hastings Guglielmo il Conquistatore invase con successo l'Inghilterra, ma da quel giorno in poi l'isola non conobbe più, per il resto della storia, alcun tipo di invasione, nonostante i tentativi spagnoli, napoleonici e tedeschi. Una preziosa testimonianza di questa battaglia è l'arazzo di Bayeux, un ricamo ad ago tracciato con fili di lana di colori diversi. Vi sono rappresentati ben 626 personaggi: 250 tra cavalli e muli, 550 animali di ogni genere, oltre a castelli, chiese e navi, per un totale di 1500 figure. L'opera fu compiuta probabilmente tra il 1070 e 1077, forse su ordinazione di Oddone vescovo di Bayeux e fratellastro dello stesso Guglielmo il Conquistatore, per narrare la conquista dell'Inghilterra. L'arazzo infatti descrive con grande accuratezza tutte le fasi dello scontro, fino alla morte di Aroldo, dandoci soprattutto le raffigurazioni dettagliate delle attrezzature usate e delle tattiche seguite in quella storica battaglia. Nel dettaglio dell'arazzo che allego qui sotto è rappresentata la morte di Aroldo II.
    2 punti
  8. Chiaramente la qualità di questo poker non si discute. Però devo essere sincero che sono quanto mai perplesso dai realizzi di questi esemplari che sembrano "drogati" da un mercato che personalmente mi lascia piuttosto indifferente; mi limito a prenderne atto, e in tutta onestà sicuramente non osservando come la volpe guardava l'uva nella famosa favola di Esopo... Michele
    2 punti
  9. Nel 1495, Carlo VIII re di Francia ritorna in Italia per riacquisire il Regno di Napoli. Egli introduce la guerra moderna con l'uso di artiglieria; il partito filo Angioino è pronto a seguirlo, dalle città abruzzesi a Sora. Riesce a riconquistare Napoli ma il suo è un regno effimero. Allego un cavallo napoletano
    2 punti
  10. L'interesse può durare anche nel tempo, anche se il pezzo in questione mi sembra sin troppo giovane, un cambio di umore collezionistico verso le curiosità estreme e ciao ciao, mentre le banconote che avevo citato risultano apprezzatissime sin dagli anni '40 e non tramonteranno mai. E' una specie di scontro tra un'americanata con qualcosa di solido, ma possibilmente per l'acquirente del bollino quell'enorme cifra sono solo spiccioli.
    2 punti
  11. La data in greco del tuo bronzo ha fatto tribolare anche me. ЄT PЧB Le prime due lettere sono le iniziali di Έτος = anno, e le tre lettere successive sono Rho, Coppa, Beta nel significato numerale di 100, 90, 2 = 192. Quindi Anno civico 192 (255-256 AD). Ero arrivato ad altre monete di Valeriano I e poi a questo esemplare molto simile al tuo come conservazione e soprattutto come composizione e peso essendo in bronzo (quello di Claudio il Gotico è in oricalco). 652b PONTUS, Neocaesarea. Valerian I. AD 253-260. Æ (26mm, 9.14 g, 6h). Dated CY 192 (AD 255/6). AV K ΠO ΛIK OVAΛЄPIANOC, radiate, draped, and cuirassed bust right / NЄOKAICAP, ЄT PЧB (date) in exergue , lion walking left. RG 68. VF, brown surfaces, roughness. Very rare. Ex I. Vecchi 7 (6 October 1997), lot 1596.
    2 punti
  12. Vista l'incapacità sarebbe stato nervoso già da parecchio... Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  13. 1971 Città del Vaticano - Paolo VI anno IX MCMLXXI - 5 lire
    2 punti
  14. È arrivata la monetina, ecco alcune immagini al volo fatte con il telefono... La qualità è quel che è, ma in mano il pezzo appare autentico a mio avviso corroso, pulito malamente, ma guardandolo da vicino vedo in alcune lettere le linee tipiche di una moneta coniata e non fusa. Inoltre mi sento di confermare l'identità di conio individuata in precedenza.
    2 punti
  15. Un padre che usava far massacrare i suoi "figli" meridionali, che con la propaganda risorgimentale ha contribuito alla nascita del pregiudizio antimeridionale, che trova ancora pubblica espressione nel "museo" lombroso di Torino. ...che ha depredato il Banco di Sicilia e spostato qualsiasi attività produttiva degna di nota dalla sue parti, dove altri figli (prediletti?) potessero vivere e arrichirsi, a scapito di altri ai quali si poteva semplicemente sparare (vedi Pietrarsa). Un padre la cui stirpe ci ha trascinato in due guerre, con la macchia indelebile delle leggi razziali e dello sterminio degli ebrei italiani, anche quelli altri figli, non prediletti evidentemente, massacrati... In fondo Caino, voleva davvero bene ad Abele. Si, dedichiamogli monete ma anche altre strade e piazze ...?
    2 punti
  16. Nel mio piccolo, da storico del tardo-antico e del medioevo, non posso che confermare quanto scritto sopra: le grandi epidemie del passato - la peste di Tucidide, la peste Antonina e tante altre - non erano causate dallo yersinia pestis, ma da tifo, vaiolo, antrace, morbillo. Lo stesso etimo, il latino pestis, significa letteralmente "malattia", "morbo"... un termine molto generico. La peste di Giustiniano è in effetti la prima vera pandemia di peste così propriamente detta, dello stesso agente patogeno, causata probabilmente da un ceppo Etiope o del basso Egitto ora estinto. È affascinante comunque pensare come siano state proprio questa epidemia, di concerto con la guerra gotica del 535-553, la piccola era glaciale del tardo-antico e la successiva gravissima carestia diffusa ad innescare il crollo della civiltà urbana e l'inizio di quello che convenzionalmente chiamiamo medioevo.
    2 punti
  17. Attenzione. Nessuno pretende l’impeccabilità e la perfezione assoluta da parte dei periti. Siamo tutti esseri umani e soggetti ad errori. Però, a mio avviso, c’è una sostanziale differenza tra periti e medici (ad esempio): quando una persona si rivolge ad un medico per un problema che non è di sua competenza, il medico (solitamente) consiglia al paziente di recarsi da uno specialista o di fare visite ed analisi specifiche per avere un quadro clinico più chiaro. Avete per caso mai visto il vostro medico di famiglia operare un aneurisma dell’aorta? Ovviamente no. Per quello esiste una figura professionale che è sempre medico ma cardiochirurgo. Allo stesso modo il cardiochirurgo non avrà le competenze di un ortopedico o di un oculista nei loro rispettivi ambiti, pur avendo tutti e tre un percorso formativo simile nei primi 6 anni (quelli pre-specializzazione). In ambito numismatico, invece, capita di vedere periti che si occupano tanto di monete greco-romane quanto di lire della Repubblica, passando magari per gli stati pre-unitari e monete estere. Ovviamente, nessuno glielo impedisce ma forse anche questo è un problema. Il fatto che, in molte occasioni, non vi sia l’umiltà di dire al collezionista: “Guardi, onestamente non sono monete che tratto. Per una corretta valutazione le consiglio di recarsi da questo mio collega”. Se, invece, un perito si dichiara preparato e canna completamente la perizia, secondo me, è giusto criticarlo. Così com’è giusto criticare un medico che sbaglia la terapia o la diagnosi, dopo essersi professato esperto in quel campo. In altre parole, a mio avviso, la “cialtronaggine” andrebbe condannata sempre e comunque.
    2 punti
  18. Sembrerebbe un liard di Dombes https://en.numista.com/catalogue/pieces25432.html
    1 punto
  19. E sempre una nave campeggia, maestosa e ben dettagliata, sulla moneta da 5 scellini del 1952, ultimo anno di regno di Giorgio VI (la legenda qui è molto più semplice: GEORGIVS SEXTUS REX. La nave è la tre alberi Drommedaris, in rotta verso il Capo di Buona Speranza, di Jan van Riebeeck, fondatore di Città del Capo, che entrò nella Table Bay il 6 aprile 1652.
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  20. Ciao! Concordo. saluti luciano P.S. Corretto il titolo della discussione
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  21. 1 punto
  22. Salve, segnalo http://numismaticamente.it/numismatica-medioevale/cavallo-ortona-inedito
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  23. La zona del campo che ho cerchiato è sintomatica di un range qualitativo che rimane nella scala dello Spl. Lasciamo stare quella di @renato. Diamo a Cesare quel che spetta a Cesare... quell'esemplare ha una patina intatta e "spessa" tale da conferire un fascino unico al metallo grazie anche al gioco di lustro graffiante. Monete di quel genere sono per pochi eletti, che oltre alla pecunia, hanno fortuna di vederli in mano e capire il potenziale della moneta. Comunque, andando a concludere, ho trovato un passaggio d'asta proprio della moneta oggetto di tante osservazioni (vedi i segni sul tondello negli stessi punti) Dalla medesima asta sopra citata (imbullettata Spl/FdC "lievissimo colpetto" (quindi, oltre a trovare conferma che la moneta non può scendere sotto lo Spl e che quelle sono debolezze e non usura) https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1036&lot=674 Meno male che l'hai presa come uno Spl... Un'ulteriore dimostrazione che va vista la moneta e non le bullette di contorno...
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  24. Ecco fatto https://www.cointalk.com/threads/half-cent-1804.374064/#post-5489828 e c'è già una risposta, che esprime dubbi sul bordo della moneta. Potete seguire la discussione senza dovervi registrare @Bradi se vuole può intervenire, ma in quel caso la registrazione è obbligatoria, naturalmente. petronius
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  25. Zecca di Torino, mezzo soldo (III tipo), battuto sotto il duca Carlo Emanuele II (1648-1675), Cudazzo,828. Ciao Borgho
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  26. effettivamente la zona del campo che hai cerchiato può benissimo essere la traccia di segni, seppur leggeri, di una pulizia, ci sono anche nella parte destra.. il diverso colore però potrebbe essere anche accentuato da una zona d'ombra della foto, dovuta ad una maggiore incidenza della luce nella parte destra. Anche nel primo set di foto di di @Scudo1901 la luce illumina più la parte destra. È difficile capire le differenze della freschezza del metallo rispetto a quella dell'asta che hai pubblicato, proprio perché si tratta di due foto completamente diverse dal punto di vista dell'illuminazione.. l'unica differenza certa riscontrabile a vista sono i rilievi migliori di quella di Varesi, ma questi possono essere indicativi della conservazione fino ad un certo punto... come hai già evidenziato tu. Secondo me in linea di massima quella di varesi e quella di scudo possono benissimo essere sullo stesso piano a livello di conservazione. Invece è evidente la differenza a livello di lustro rispetto a quella di Renato. Nelle foto di Scudo le differenze di lustro sui rilievi si percepiscono mettendo a confronto le zone in rilievo e quelle in incuso, ad esempio tempie e fronte, guance e sotto il naso ... ecc. In quella di Renato il lustro è evidente in tutti i punti
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  27. Mahhhh.......se ti sembra normale il mercato USA!!!!!!!! ....e ancora deve scadere? Mi piacerebbe proprio vedere chi in Italia pagherebbe questa cifra (cui vanno aggiunti 20% diritti, + 10% dogana se comprata da italiano, + 60$) spedizione .......per favore , lasciamo perdere mercato americano, in Italia non collezionerebbe piu' nessuno monete in alta conservazione se si adattassero stessi parametri di prezzo
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  28. Nel 2012 fu emessa anche la terza moneta della serie "Animals of Irish Coinage". Dopo il cavallo e il salmone, è il turno del cane lupo irlandese. Come le altre monete di questa serie, è presente anche un "cucciolo" dell'animale, sul fianco. Sempre in quell'anno fu coniata una moneta da 20€ in oro dedicata al Book of Kells, di cui abbiamo già parlato. Sul dritto è raffigurata l'arpa irlandese a 14 corde. Sul rovescio il disegno (opera di Thomas Ryan) rappresenta un monaco intento a scrivere e questo sta a celebrare anche l'arte monastica in sé, oltre che il manoscritto. Già nel V secolo, i monasteri irlandesi erano centri di apprendimento che attiravano studenti da tutta l'Inghilterra e l'Europa. Conducendo una vita di preghiera, povertà e obbedienza, i monaci dedicavano la loro vita alla santificazione di Dio. Alcuni dei migliori esempi di questa profonda venerazione si possono trovare nei loro manoscritti miniati, tra cui il Libro di Kells risalente all'800 d.C. Caratteristiche del libro sono le decorazioni, applicate su pergamena in pelle di vitello. L'opera, suddivisa in quattro volumi, è sopravvissuta praticamente intatta ed è esposta al Trinity College di Dublino, nella Old Library. Come molte delle opere artistiche prodotte dai monaci, i manoscritti miniati erano intesi come sacramentali, piuttosto che educativi. Personalmente la trovo una moneta molto evocativa. Ma non è ancora finita qui... il 2012 riserva ancora una sorpresa, da raccontare nel prossimo post!
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  29. Serie del 2016 composta da 14 monete. Qui i dettagli: https://numistoria.altervista.org/blog/?p=21387
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  30. Ciao @Daniele Elias...peso e diametro sono ok, rosette, nodi e i fert anche, è buona, ma "ossidata"...il metallo ha reagito, io non mi intendo di ste cose, qualche esperto magari ti saprà dire di più sulle possibili cause...Saluti
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  31. A 12 ore circa dalla chiusura siamo arrivatai a 125 mila, 150 con i diritti... Scusate ma devo fare un salto dal fruttivendolo prima che chiuda, gli ho ordinato 10 kg. di banane tutte con il bollino...
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  32. grazie @joannes carolus per l'interessante segnalazione. Nell esemplare postato la rappresentazione del toro androcefalo è di grande fascino
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  33. Ciao, dovrebbe trattarsi di: MODENA CESARE D'ESTE (1597-1628) Muraiola D/ Stemma coronato, ai lati LS R/ S.Geminiano benedice la città. MIR 706 CNI 226-234 Mi
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  34. Buonasera @MARCELLOG, leggendo il suo post mi pare di intuire che lei prima ha acquistato e poi ha approfondito. Non è per infierire, ma probabilmente sarebbe stato più corretto prima approfondire e studiare questo tipo di (complessa) monetazione e poi VALUTARE se acquistare o meno, senza fidarsi ciecamente del fatto che il venditore la pubblicizzasse come autentica. Poi mi permetto di farle presente che buona norma vuole che la moneta venga consegnata già munita dell’attestato di autenticità e provenienza (se acquistata da venditore professionale italiano). È anomalo che un professionista serio si riservi di inviarglielo separatamente, in un secondo momento. Questi accorgimenti minimi sono d’obbligo quando si spendono cifre come quella che lei ha speso (sarebbe bene, in verità, adottarli a prescindere dall’importo in gioco). Il mio, naturalmente, è solo lo spassionato consiglio di un eterno neofita che, proprio perché non richiesto, è libero di ignorare. Saluti
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  35. Questa è difficile. Può essere Neocaesarea (PONTUS) Valeriano I ?
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  36. ART, puoi dirlo forte. i pazz... ehm... gli appassionati del genere sono già arrivati a 100000 (CENTOMILA!) dollari per questo coso (125 coi diritti d’asta) e l’asta finisce domani ??
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  37. La mia fidanzata raccoglieva cartoline. Così andammo a un mercatino dell'antiquariato. All'epoca non erano tanti e si fece un bel po' di strada per arrivare. Mentre lei guardava le cartoline, io curiosavo tra i banchi. In uno di questi c'era una ciotolina con poche monete. Una di queste era scura, piuttosto rovinata. La presi in mano. Era un 10 centesimi di Umberto I del 1893. 1893, pensai, quasi 100 anni fa... E' antichissima... Chiesi al commrciante quanto volesse per la moneta. 1000 lire disse lui. Era più di un pacchetto di sigarette. Ma per una cosa così antica magari ne vale la pena, pensai. Così la presi. Tornato a casa cominciai a guardare la moneta. Il ritratto era quasi invisibile e anche le scritte si leggevano a fatica. Ma tenevo in mano un pezzo di storia e questo mi affascinava. Due giorni dopo mi recai in un negozio di numismatica e comprai il catalogo Alfa delle monete italiane. Il giorno dopo tornai nel negozio per comprare la seconda moneta. Da quel giorno non smisi più di guardare, studiare e comprare monete. E sono passati più di quaranta anni. Arka Diligite iustitiam P.S. Il 10 centesimi di Umberto lo conservo ancora. Credo che nessuno mi darebbe i 50 centesimi di euro che ho speso. Ma è grazie a questa moneta che ho potuto divertirmi per 40 anni e spero di poterlo fare per altri 40.
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  38. Moneta che unisce una patina spessa a una conservazione molto alta. Bellissima tonalità del metallo. Davvero molto molto bella, complimenti. Queste son le monete che mi piace fotografare, ci perderei non so quanto tempo dietro. Un piccolo consiglio per il video. Fai l'inquadratura orizzontale, in modo da sfruttare il widescreen. Ottimo lo sfondo nero del plateau, ma per un pezzetto si inquadra il bordo. Quello del marengo era perfetto. La moneta girala più lentamente, in modo tale da far ruotare il lustro a 360 gradi e far intendere bene come si "accendono" le iridescenze.
    1 punto
  39. ciao, l'ho visto anch'io ma non ho partecipato all'asta, anche se la moneta è interessante, per la difficoltà di classificazione derivante dallo stato di consunzione. Luigi Graziano nel suo "Campaniae nummis" riporta un 1/4 di obolo con queste caratteristiche, con diametro di mm.16 ca. e peso degli esemplari classificati attorno ai 3 gr. e lo colloca tra il 350 e il 326 a,C. Tieni conto che l'etnico in questo tipo è presente in diverse varianti...Il tipo che allego è un obolo con le stesse caratterisiche del 1/4 ricordato ... certamente qualcuno più esperto di me potrà fornire indicazioni più precise CAMPANIA. Neapolis. Ca. 340-280 BC. Bronze obol (6.67 gm). Laureate head of Apollo right / NEOP—O—LITE (last part retrograde), forepart of man-faced bull rushing right, star on neck. Cf. Sambon 561. Cf. BMC 143. Cf. SNG Morcom 138-139.
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  40. Buon pomeriggio La "F" posta alle spalle del Doge, corrisponde al Massaro Filippo Barbarigo che, durante il dogato del Venier, ha assunto la carica nel corso del 1383 e del 1385. saluti luciano
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  41. Devi andare su monete della repubblica italiana che comprendono anche san marino e vaticano.
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  42. Peccato che questo post venga alimentato poco, speravo ci fossero più collezionisti di schede telefoniche ?. Io ne ho un po'. Vi lascio con questa classica da 3000 lire!
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  43. Secondo me sarebbe buona norma fare dei controlli ciclici sull’operato dei professionisti iscritti. Anche perché, come giustamente hai affermato, soggetti che giudicano monete BB per qFDC (ed esistono, purtroppo) danneggiano l’immagine dell’intera categoria. Perciò, com’è giusto rendere onore alla serietà lavorativa dei tanti periti onesti, a mio avviso, andrebbe in qualche modo “punita” la mancanza di rispetto e la non professionalità di tutti quei soggetti che si approfittano soprattutto della mancanza di conoscenze dei collezionisti alle prime armi.
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  44. Finalmente siamo al 2011, anno di coniazione di una delle mie monete preferite (che ho anche come foto del profilo). Sto parlando della moneta da 10€ in argento dedicata a San Brandano (St. Brendan), detto Il Navigatore o Il Viaggiatore. Anche questa moneta è stata progettata da Michael Guilfoyle. Sul dritto è raffigurata l'arpa irlandese. Sul rovescio il disegno raffigura San Brandano e il suo gruppo di monaci che navigano ad ovest attraverso l'Atlantico. Le onde dell'Atlantico sono stilizzate per formare un tradizionale motivo intrecciato irlandese. Altri elementi della leggenda del santo sono stati aggiunti per raccontare la storia del suo viaggio epico (raccontato più in basso): la coda della balena e il vulcano. Entrambi alludono a incidenti e luoghi registrati nella storia del viaggio di San Brandano. Le stelle sopra la barca alludono ai primi metodi di navigazione. San Brandano era un abate irlandese del VI secolo. Nacque probabilmente nel 484 a Fenit nella contea del Kerry in Irlanda. Fu ordinato sacerdote nel 512. Fu uno dei dodici apostoli d'Irlanda che studiarono alla scuola di San Finnian di Clonard. Secondo quanto riportato dalla Bibliotheca Sanctorum dell'irlandese Cuthbert Mc Grath, tra il 512 e il 530 Brandano costruì monasteri e chiese. La leggenda racconta che intraprese un lungo pellegrinaggio per mare, attraverso l'Oceano Atlantico, durato quasi sette anni. Nel 559 fondò il monastero e la scuola monastica di Clonfert nella contea di Galway. Si dice che la scuola ebbe fino a 3000 discepoli e che la regola del monastero fu dettata al santo da un angelo. Il santo sarebbe morto ad Amaghdown, in visita alla sorella e sarebbe stato sepolto a Clonfert. Durante il suo apostolato, compì numerosi pellegrinaggi per mare, giungendo in molte isole della Scozia, nelle Orcadi e nelle Shetland. Dopo la sua morte, i suoi viaggi vennero amplificati e arricchiti dalla tradizione orale ed arrivarono a mescolarsi alle leggende celtiche, per finire in un'opera, la Navigatio sancti Brendani. L'opera ebbe grande diffusione durante tutto il Medioevo e fu tradotta dal latino in molte lingue europee (in Italia, nei dialetti veneziano e toscano). La Navigazione di San Brandano La Navigatio è composta da ventinove paragrafi e racconta il viaggio che San Brandano compì nell'Oceano Atlantico, con sessanta compagni, alla ricerca dell'Eden, situato sulla mitica "Isola dei Beati" (detta anche Tír na nÓg), la cui esistenza gli viene svelata da un suo ospite, l'abate Barindo. Vengono descritte la preparazione del viaggio, la scelta dei sessanta compagni e la costruzione della nave. Secondo la leggenda i monaci sarebbero salpati da Shankeel (Seana Cill), ai piedi del cosiddetto Monte Brandon, dal quale il santo avrebbe scorto l'Isola dei Beati. Durante la navigazione i monaci incontrarono un'isola dalle alte scogliere, l'isola delle pecore giganti. Un altro incontro famoso è quello con un grande mostro marino di nome Jasconius, inizialmente scambiato per un'isola. I compagni vi si fermarono a celebrare la messa di Pasqua e, accendendo un fuoco, svegliarono la bestia. Lungo il viaggio incontrarono altri luoghi, come il Paradiso degli Uccelli e l'Isola degli Uomini Forti. Alla fine i monaci raggiunsero l'isola dei beati, visitarono l'Eden, e poi ritornarono in patria. Secondo alcuni autori San Brandano avrebbe raggiunto le Isole Fær Øer, l'Islanda o addirittura l'America. E' oggi ricordato come il protettore dei marinai. Personalmente trovo il disegno di questa moneta davvero stupendo. Nel prossimo post continuiamo sempre con il 2011 !
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  45. Buonasera La mia voleva essere una semplice domanda, non sto presupponendo nulla, mentre relativamente alla necessità di approfondimento sulla materia le consiglierei di non dare giudizi affrettati... credo di aver ampiamente motivato quelli che, ripeto, sono solo dei dubbi che avrebbero potuto dar spunto ad una costruttiva discussione. Per altro, se posso permettermi, nessuno ha postato esemplari stilisticamente simili a quelli del British Vi ringrazio e, data la "calorosa" accoglienza non andrò oltre
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  46. Per tornare alla moneta da cui è partito il topic, la stessa aveva realizzato, nel gennaio 2014, sempre da Heritage, 4.582.500 dollari (comprensivi di diritti). Questa cifra la pone al quarto posto tra le monete più costose di sempre, quella attualmente terza ha realizzato 4.993.750 dollari, vediamo se il Brasher riuscirà a scalzarla dal podio. Le prime due di questa classifica, rispettivamente con oltre 10 milioni e 7 milioni e mezzo di dollari, mi sembrano abbastanza fuori portata. Pur senza arrivare a tanto sono d'accordo sul fatto che questa, come del resto tutte le monete americane dei primi anni, non sia assolutamente competitiva dal punto di vista estetico con le contemporanee monete europee (ma anche con quelle di molti secoli prima). La zecca americana, rispetto alle principali zecche europee, poteva senz'altro definirsi arretrata, sia come attrezzature che come qualità del personale. Consapevoli di questo, gli americani cercarono fin dai primi dell'Ottocento di "importare" incisori dall'Europa, che avrebbero potuto non solo realizzare direttamente le monete, ma anche insegnare agli incisori autoctoni i "trucchi del mestiere" degli europei, ma ci vorrà qualche decennio prima di incominciare a vederne i risultati. petronius
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  47. Facciamo un salto indietro nel tempo di 10 anni per vedere il più bello spicciolo d'argento mai coniato da Ferdinando IV, il Carlino. Non è il raro 1815, ma il 1816 .
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