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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/02/21 in tutte le aree

  1. Un saluto a voi tutti, amici lamonetiani e colleghi di numismatica! Quest'oggi vorrei condividere con voi il mio primo acquisto ufficiale di questo 2021. Direttamente proveniente dall'ultima asta Nomisma e-live, si tratta di una piccola monetina dal peso di poco più di 2 grammi. Esile e minuta, rappresenta la tipologia di più basso valore dell'intera monetazione napoleonica in Italia. D'altronde, cosa può esserci più in basso del povero centesimo? ? Nonostante sia considerata una moneta comune (specialmente per quel che riguarda la zecca di Milano), non è affatto semplice da trovare in alta conservazione. Dopotutto si tratta della tipica moneta usata dal popolo e, quindi, destinata a circolare molto. Entrando nello specifico, l'esemplare in mio possesso presenta in alcuni punti dei riflessi di rame rosso, accompagnati da un buon lustro complessivo del metallo. Altro punto di forza, che mi ha spinto ad acquistarla, sono i rilievi ben definiti e delineati, in particolar modo a livello della corona ferrea al rovescio (vedasi, ad esempio, i pallini) e, soprattutto, della capigliatura di Napoleone, considerato il principale punto debole della sua intera monetazione. I "contro" sono, invece, quell'irregolarità del bordo ad ore 7 (ovviamente non si tratta di un colpo ma di un difetto derivante dal conio) e alcune piccole screpolature al dritto sul volto di Napoleone. Queste ultime sono molto accentuate dal mega-ingrandimento fotografico ma, ricordando che il diametro del centesimo è inferiore ai 20 mm, ad occhio nudo sono pressoché invisibili. Detto ciò, lascio a voi ulteriori commenti e opinioni a riguardo. P.S. Ho visto che sul nostro catalogo manca la foto proprio del centesimo di Milano del 1807. Appena avrò modo, sarò lieto di aggiungere le immagini del mio esemplare.
    7 punti
  2. Buonasera a tutti, per la mia Napoletana di oggi non ho scelto una moneta in particolare ma un gruppetto di 3 Cavalli di Ferdinando IV sono veramente un piacere per gli occhi, non trovate. ? Saluti Alberto
    5 punti
  3. Piastra 1834 REGNI VTR. SIC ET HIER Variante 11 torrette nello stemma del Portogallo e quattro quadratini. Taglio impresso al dritto. Peso grammi 27,50 Collezione Rocco68 N° 632/835
    4 punti
  4. Le è già stato detto in un’altra discussione che queste monete, coniate in milioni di esemplari e destinate alla circolazione, non valgono (economicamente parlando) praticamente nulla. Che su Internet, Ebay, YouTube, ecc. vi siano dei soggetti che danno valutazioni fuori da ogni logica, sinceramente, non è una novità degli ultimi giorni. Anzi, è un fenomeno che, purtroppo, va avanti da diversi anni e a cui è difficile porre un argine... Perciò, per iniziare ad avere un’idea di quello che si ha realmente tra le mani è indispensabile comprare cataloghi e libri e studiarli con la dovuta attenzione. Affidarsi a presunti millantatori presenti sul Web non è mai la scelta più saggia, né in numismatica né in qualunque altro ambito. Detto ciò, bisogna anche dire che su Internet non c’è solo disinformazione. Esistono delle persone che fanno divulgazione seria, tra cui anche alcuni utenti molto validi del nostro forum come @dabbene, @rada e @principesax (per citarne alcuni).
    4 punti
  5. La moneta è sempre la stessa, ma viene resa differentemente in diverse foto e relativi setting fotografici o post. Per la cronaca, nel 2018 (sopra) da Bertolami, nel 2016 da Jacquier, nel 2015 da Nac. Rimane il fatto che fatica a trovare una casa stabile... Auction Lot Date Start Hammer Auction 41 141 (« | ») 16.09.2016 * Premium * Premium Description RÖMISCHE MÜNZEN RÖMISCHE KAISERZEIT FAUSTINA FILIA, Gemahlin des Marc Aurel, † 176 Sesterz, nach 176. DIVA FAV–STINA PIA. Drap. Büste mit Haarknoten rechts. Rv/ AETERN–ITAS/S–C. Aeternitas, verschleiert, n. links sitzend, Phönix auf Globus in der ausgestreckten Rechten, Zepter im linken Arm haltend. C 8. RIC (Marc Aurel) 1696. BMC (Marc Aurel) 1566. 24,36 g. Feines Portrait. Schöne braungrüne Patina, leicht geglättet auf dem Revers, sonst vorzüglich/fast vorzüglich Ex Auktion NAC 84 (2015), 1036. Auction Lot Date Start Hammer Auction 84 1036(« | ») 20.05.2015 * Premium * Premium Description The Roman Empire Faustina II, wife of Marcus Aurelius Diva Faustina . Sestertius after 176, Æ 24.36 g. DIVA FAV – STINA PIA Draped bust r. AETERN – ITAS S – C Aeternitas, veiled, seated l., holding sceptre and globe surmounted by phoenix. C 8. BMC M. Aurelius 1566. RIC M. Aurelius 1696. A lovely portrait and brown-green patina, somewhat tooled on the reverse, otherwise extremely fine / good very fine
    3 punti
  6. Appena arrivato :
    3 punti
  7. Qualche informazione : Il Tesoro di Sutton Hoo è la scoperta Archeologica più importante dell’Alto Medioevo Inglese Sutton Hoo è un sito archeologico risalente all’alto medioevo che si trova in Inghilterra, nella zona anticamente chiamata Anglia Orientale. Il sito nascondeva una nave sepolcrale con i resti di Redwald, un sovrano britannico del quale si sarebbero quasi perse le tracce se non fosse, appunto, per la sua tomba. Il Re inglese regnò nel VII secolo e fu figlio di Tytila, nipote di Wuffa e membro della dinastia Wuffinga. L’Anglia era, in quel particolare periodo storico, un centro assai importante per la nascente identità britannica, seguente al dominio romano di pochissimi secoli prima, e base per la nuova cultura anglo-sassone. Circa 10 anni prima della sua morte, avvenuta nel 624, Redwald era il sovrano più potente a sud del fiume Humber, e venne chiamato addirittura “Bretwalda”, “righello della Bretagna”, a simboleggiare l’importanza e la forza del suo dominio. Sutton Hoo fu il sito scelto per la sua tomba di altissimo pregio, un monumento funerario giunto sino ai giorni nostri e che rappresenta una delle scoperte di archeologia medioevale più importante per la Gran Bretagna. Il sepolcro del sovrano è costituito da una nave lunga circa 27 metri, che fu ricoperta di terra sino al XX secolo, quando venne scoperta in modo decisamente rocambolesco e poco scientifico. Nel 1926 la signora Edith Pretty divenne la proprietaria dell’appezzamento di terra che si rivelerà essere ospite (inatteso) del cimitero di Sutton Hoo. Il terreno, ancora lontano dall’esser definito “sepolcrale”, veniva utilizzato come appezzamento agricolo da tempo immemore, un particolare che si rivelerà essere non di poco conto nel prosieguo degli scavi. I suggerimenti arrivarono in seguito alle voci che volevano presenze “paranormali” infestare l’area, con i tumuli che venivano indicati come luoghi in cui osservare i fantasmi dei guerrieri sepolti. La signora fece iniziare gli scavi a Basil Brown, un appassionato di archeologia locale che, dopo aver esplorato 3 tre diversi tumuli, che però erano già stati violati, dopo circa un anno dall’inizio degli scavi giunse al tumulo che conteneva la nave di 27 metri di Re Redwald. Nel giro di pochissimo tempo fu evidente che la scoperta era di grande importanza, e giunsero altri esperti di Archeologia da Cambridge che però si trovarono al centro di un alterco con il museo locale. Dopo differenti vicissitudini, il confronto con dei Medium e altri episodi “curiosi”, nel Giugno del ’39 moltissimi dei manufatti di Sutton Hoo furono inviati a Londra, i quali però vennero subito rispediti al mittente per il caos generatosi in corrispondenza con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale. La signora Pretty fu riconosciuta proprietaria degli oggetti e, con una generosità da nobile inglese, la decise di donare tutto il sito e quanto vi fosse contenuto alla nazione. I tesori di Sutton Hoo All’interno di numerosi tumuli si nascondevano tesori che, per la storia inglese e per gli esperti di archeologia rappresentarono una scoperta cardine per scoprire usi, costumi e vicende di quel periodo dell’Inghilterra post-romana. L’Alto Medioevo fu infatti un’epoca assai poco documentata della storia britannica e il ritrovamento di tombe intatte, colme di manufatti e oggetti che descrivono e mostrano la vita dei personaggi di quel periodo, rappresentò un avvenimento epocale. Oltre ai resti della nave, vennero trovate un’armatura di metallo ricoperta d’oro e gemme preziose, un casco cerimoniale, uno scudo con la spada, una lira, 37 monete d’oro e molti altri oggetti, anche piccoli, che ci consentono di comprendere come, circa 1.500 anni fa, l’Inghilterra fosse già una nazione protagonista della storia e della politica europea. Sotto: il sepolcro di Redwald ricostruito. Fotografia di Arne Koehler via Wikipedia: La Lira. Fotografia di Steven Plunkett condivisa con licenza Creative Commons via Wikipedia: Un coprispalla. Fotografia di Rob roy via Flickr: Lo scudo restaurato. Fotografia di Colin Payne via Wikipedia: Inserto. Fotografia di Rob Roy via Wikipedia: La Fibbia d’Oro. Fotografia di Rob Roy via Wikipedia: La nave. Fotografia di Searoom SF via Flickr: Un elemento di uno scudo. Fotografia di Wordridden via Flickr: Inserto. Fotografia di Paul Hudson via Flickr: Elementi diversi. Fotografia di Rob Roy via Flickr: L’elmo di Redwald ricostruito. Fotografia di Bill Tyne via Flickr: L’elmo restaurato allo stato originale: Oggi Sutton Hoo è stata ulteriormente scavata e studiata, scoprendo anche un secondo cimitero poco lontano dal primo, i cui tumuli erano stati distrutti durante le normali lavorazioni della terra agricola dei secoli precedenti. Il cimitero fu in uso sino a circa il IX secolo e ospitò, in netto contrasto con le sepolture nobiliari dei tumuli, diverse decine di condannati a morte per impiccagione e decapitazione. Chi era Redwald? Adesso in tantissime trasmissioni inizierebbero a parlarvi della sua storia in modo certo, come se noi sapessimo davvero di chi stiamo parlando. La realtà è che, in effetti, noi non conosciamo quasi nulla di chi fu e di cosa fece. Per essere ancora più precisi, non siamo certi se il sepolcro di Sutton Hoo sia davvero quello del Re. La sua storia si intreccia con la diffusione del cristianesimo in Inghilterra, e quindi la possiamo evincere da diverse cronache di religiosi dell’epoca. Intrecciando tutti i “pochi” dati che abbiamo a disposizione, fra cui è importante citare la Historia ecclesiastica gentis Anglorum, di Beda il Venerabile, la prima fonte che parla di Redwald, viene fuori una vicenda umana che, come è facile intuire, è tutto fuorché precisa, ma affrontiamola lo stesso. Redwald nasce nel VI secolo dopo cristo, più o meno fra il 560 e il 580 (ma non conosciamo neanche il decennio) in un contesto di instabilità politica dell’Inghilterra post-romana. Forse è discendente della casata dei Wuffinga, e sposò una donna che gli diede almeno due figli, Raegenhere ed Eorpwald. (scusate la pronuncia, vi scrivo i nomi sotto). Forse ebbe un altro figlio, Sigeberth, e forse lo esiliò in Gallia, ma come è facile intuire qui la storia si intreccia con la leggenda. In quel periodo arrivò in Inghilterra Agostino di Canterbury, mandato da Papa Gregorio I a evangelizzare la remota “Albione”, e furono in molti a convertirsi al cristianesimo, fra cui forse i figli di Redwald. Anche Redwald si convertì, ma la sua casata non seguì il suo esempio, e nella sua casa non c’era solo un altare dedicato a Cristo ma anche un altro che Beda descrive come “per le vittime di demoni”. Bisogna specificare che in quel periodo la commistione di religioni era molto più normale di quanto non possa apparirci con gli occhi di oggi. Le vicende militari che rendono Redwald un personaggio significativo anche dal punto di vista politico sono legate alla campagna che questi condusse contro Aethelfrith, il sovrano della Northumbria. Aethelfrith aveva scacciato tale Edwin, il quale si era rifugiato da Redwald. Nel 616 o nel 617 le truppe di Redwald diedero battaglia a quelle di Aethelfrith sulle rive del fiume Idle, e quest’ultimo fu ucciso. Il figlio di Aethelfrith venne esiliato, la Northumbria fu data in premio a Edwin, e Redwald aumentò a dismisura il proprio potere. Rimasto come unico sovrano già cristiano d’Inghilterra, egli viene definito da Beda “Rex Anglorum”, un titolo che di cui fu accreditato anche grazie al debito di riconoscenza che Edwin aveva nei suoi confronti. Redwald probabilmente morì nel 624, anno più, anno meno. Per capire quanto le vicende di questi personaggi siano a noi sconosciute basta pensare che la sua morte viene registrata due volte da Ruggero di Wendover, nel 599 e nel 624, anche se probabilmente il 599 è riferito alla morte di Tytila, il padre di Redwald. https://www.vanillamagazine.it/il-tesoro-di-sutton-hoo-e-la-scoperta-archeologica-piu-importante-dell-alto-medioevo-inglese-1/amp/
    3 punti
  8. E probabile che faceva falsi e qualcun altro gli faceva le patine, Ma la cosa mi sembra difficile. Cercherò di entrare nel merito ...... Patina. In questa foto che allego, osserviamo in alto, il rovescio BM, sul punto da te descritto, manca la patina su questo tratto di bordo, bene , come spiegavo prima, il perché manca la patina è relativo, ma è importante osservare BENE, il sotto fondo , che evidenzio con quadrati rossi, con A sono evidenti delle corrosioni ( crateri naturali), con dentro tracce di componenti sotto patina. Con B una parte di come si presente tutta la parte scoperta, una rugorosità, che non sarebbe POSSIBILE per un tondello realizzato a fusione. Sotto osserviamo, come più o meno, lo stesso punto del BM, come si presentano i metalli a fusione, lucidi senza rugorosità e senza corrosioni, proprio perché non è un metallo vecchio battuto a martello In giallo evidenzio la lettera U, dove nel piano tra la G e la U, vi è traccia della prima asticina della lettera, un probabile salto, un lieve scivolamento. Certo sono dettagli che vanno analizzati, come i graffi dietro la testa di Tranquillina.
    3 punti
  9. Visto che nella carrellata di scudi di Vittorio Emanuele I , recentemente proposta nelle altre discussioni, manca quello datato 1819....provvedo ad inserire un esemplare in alta conservazione di questo millesimo ? ( ovviamente non e' piu' in vendita ) Roberto
    2 punti
  10. Quando si dice che è difficile capire il colore vero da una foto... Auction Lot Date Start Hammer Auction 52 315 (« | ») 08.11.2018 * Premium * Premium Description The Roman Empire Diva Faustina Minor, Sestertius struck under Marcus Aurelius, Rome, AD 176-180; AE (g 24,39; mm 32; h 6); DIVA FAV - STINA PIA, draped bust r., hair knotted behind, Rv. AETERNITAS, Aeternitas, veiled, seated l., holding globe surmounted by phoenix and sceptre; in field, S - C. RIC 1696; C 8. A lovely portrait and brown-green patina, somewhat smoothed on the reverse, anyway extremely fine.
    2 punti
  11. Piastra 1834 Collezione Rocco68 N° 33 D/ FERDINANDVS II. DEI GRATIA REX Sotto 1834 R/ REGNI VTR. SIC. ET HIER Taglio impresso al rovescio. Riferimenti : D'Incerti 173 /f Pagani 193/a Peso grammi 27,46 Provenienza Listino Miatello, 15 Aprile 1997, giudicata BB/qSPL
    2 punti
  12. @coinscollector000 Grazie per l'apprezzamento che mi ha fatto davvero piacere. Come avrai letto, il post e' nato proprio dal tentativo di colmare una mia lacuna (e da semplice appassionato ne ho tante!); se poi sono riuscito ad ampliare le conoscenze di qualche altro utente sono ben felice. E' sempre così: con la "scusa" di scrivere si finisce per studiare, approfondire ed imparare. Ciao da Stilicho
    2 punti
  13. Ciao @Arka, perché si continua ad affermare che le lettere del BM sono piene.......Forse sono io che uso il (microscopio) a non vederle proprio piene ? La lettera A sul dritto e ripetuta ben 5 volte, su 3 non sono piene, le ultime 2 assieme, una sembra piena, l'altra non del tutto, anche se, si intravvede traccia di patina. Sul rovescio, solo 2 lettere A è non mi sembrano piene. Sulle altre , poiché si tratta di riproduzioni , certamente sono state oggetto di varie manipolazioni, anche sulle lettere.
    2 punti
  14. Città del Vaticano - Pontificato di Papa Paolo VI° 50 Lire 1973 - Anno XI°
    2 punti
  15. Della moneta da 1 dime furono coniati nel 1975 circa 900 milioni di esemplari, nelle zecche di Philadelphia e Denver. A meno che non siano in altissima conservazione (ma anche in questo caso non si raggiungono cifre elevate) valgono tutti, indistintamente, 10 centesimi di dollaro. Furono poi coniati, nella zecca di San Francisco, 2.845.450 esemplari con finitura proof (il nostro fondo specchio) non destinati alla circolazione, ma alla vendita, con sovrapprezzo, ai collezionisti. Alcuni pezzi sono stati coniati per errore senza il marchio di zecca S, e sono probabilmente quelli che hai visto nel video, il cui valore al momento non saprei quantificare, ma che presumo effettivamente elevato, vista la passione degli americani per questo genere di monete. petronius https://usa-coins.collectorsonline.org/moneta/US-D/11 P.S.: dovresti modificare il tuo nickname, magari lasciando solo il nome. Non va bene che tutti possano leggere la tua mail, il forum è visibile da chiunque, anche da chi potrebbe poi inndarti la casella postale di spam.
    2 punti
  16. 1873 Regno di Prussia, Guglielmo I, 1/360 di tallero = 1 pfennig, in rame. Officina Cleve (C)
    2 punti
  17. Oggi vorrei far parlare la medaglia, non solo vista dal profilo artistico ma soppratutto da quello che vuole ricordarci. L'ingegner ERNESTO BREDA nel 1886 fondò in Milano la Società ERNESTO BREDA e C., e la medaglia ricorda che il 30 novembre 1908 usciva dallo stabilimento la millesima locomotiva ferroviaria ivi costruita!. L'industria Breda contribuì a emancipare l'Italia per il materiale ferroviario dall'industria straniera, divenne esportatrice apprezzatissima anche all'estero, tanto che si dovettero ampliare gli impianti a Sesto San Giovanni, pur rimanendo in piena attività quello di Milano.
    2 punti
  18. spero di fare cosa gradita pubblicando il testone di Fano per la sede vacante del 1590. Si tratta di una moneta da me conosciuta fotograficamente solo nell'esemplare riportato da CNI, Serafini e Muntoni facente parte delle Collezioni Vaticane. Si tratta purtroppo di un esemplare talmente consunto da essere indecifrabile. Partendo dal CNI che ne cita un esemplare al museo di Vienna, senza molte speranze ho contattato quel Museo. Mi hanno risposto, hanno rintracciato il loro esemplare, l'hanno fotografato e mi hanno autorizzato ad inserire l'immagine nel mio libro sulla zecca di Fano pubblicata su www.circolocastellani.org Grazie quindi al museo di Vienna
    1 punto
  19. @Arka Considerato che alcune lettere del D/ e del R/ per le loro caratteristiche non paiono provenire da una coniazione, come ho accennato precedentemente, le due A finali “piene” del dritto del BM difficilmente trovano una spiegazione con un parziale rottura o danneggiamento del conio. Proprio perché una è “piena” e un’altra “piena” parzialmente, la perdita di definizione è comparabile a quella presente su altre lettere visibili sulle fusioni correlate alla moneta del BM, dove pure si incontrano lettere meno definite. Considerando la legenda del rovescio, in particolare la seconda V di AVGVSTORVM, si nota come il difetto evidenziato da @gionnysicily , che appare spesso e poco definito in realtà sull’esemplare Madrid, presente nello stesso punto, sia più sottile e armonico con l’intera “composizione”, come che fosse un dettaglio già presente, in quel modo, sul prototipo. Prototipo che non può essere il BM, dove il difetto sembra “ispessito” dalla presenza della patina. Possiamo tirare in ballo anche in questo caso il rimaneggiamento del calco ma l’ipotesi più semplice è che il Madrid, che presenta in quel punto un difetto più nitido, non può derivare dal BM, semmai può essere vero il contrario. Passando alla prima lettera V, invece, sull’esemplare BM appare avere un contorno incerto che stona, per esempio, con la V immediatamente successiva. Paradossalmente invece, la stessa V appare avere angoli più netti in confronto, pur trattandosi di una moneta ottenuta per fusione. Tornando al discorso patina, riposto la stessa immagine, riproponendo la stessa osservazione. Quello che si osserva, superando le differenti vedute, è un distaccamento di patina che separa uno strato “superiore” da uno “inferiore”. Ebbene, come spiegare la sfumatura verde chiaro e ocra che si trova tanto sullo strato superiore quanto su quello inferiore, senza soluzione di continuità? Sempre parlando di patine, vorrei portare come contributo alla discussione queste riproduzioni di medaglioni romani, vendute come tali da un commerciante francese. Vengono definite “Paduan”, forse un po’ impropriamente, collocate tra 1500 e 1600 e provenienti da una "specialist collection of 15th-19th century Medallions" Tralasciando queste informazioni, la cosa secondo me interessante è che tutti questi esemplari, dichiaratamente copie fuse (e ciò è anche accertabile dalla visione delle foto) presentano patine diverse tra loro ma tutte più o meno strutturate e non certo “banali”. Sempre dallo stesso canale proviene questo medaglione di Massimino I, che per stile va ad inserirsi a buon titolo tra le produzioni fraudolente di qualche secolo fa. Non è una copia da originale, ma forse ugualmente ottenuto con il metodo della fusione, a giudicare da alcune caratteristiche. Lo stile completamente errato, comunque, tradisce un’origine più moderna. Il pizzetto di Massimino indica forse una produzione Seicentesca? Battute a parte, anche qui si osserva una patina strutturata con tanto di corrosioni del metallo. Venendo invece allo stile incongruo delle lettere, mi sembra davvero semplicistico spiegarlo con una maestranza di basso livello. Gran parte della monetazione di Tranquillina emessa dalla zecca di Roma forse fu concentrata al periodo delle celebrazioni per le nozze, nel 241, con Gordiano III, considerata soprattutto la rarità delle monete a suo nome, specialmente enee. Un’emissione di questo tipo difficilmente sarebbe affidata a qualcuno con scarse capacità, fosse anche per l’esecuzione delle lettere delle legende. Al contrario, le monete di Tranquillina presentano ritratti di bello stile e legende eleganti e curate. Certo non del tipo riscontrabile su queste monete. Lo stile delle lettere è, ripeto, completamente sbagliato per il periodo. Non mostrano la tipica inclinazione verso destra tipica dei caratteri utilizzati in quell'epoca e in molti casi non hanno le “basette” alle estremità. Quelle lettere non provengono da un incisore poco esperto della metà del III secolo, semplicemente quelle lettere non provengono dalla metà del III secolo.
    1 punto
  20. Innanzitutto devo dire che la cosa bella è cominciare una certa discussione e finire per imparare lezioni che nulla avevano a che vedere con la discussione. Nonostante abbia già da tempo in collezione monete della regina Vittoria, scopro solo adesso grazie a Talpa a quanto ammontasse il potere liberatorio dell'argento inglese. Neanche ero al corrente delle scoperte aurifere siberiane contemporanee a quelle australiane e americane. Sempre a lui voglio controbattere. Nel tuo intervento, @talpa, mi sembra ritorni come insoluto il problema che ho posto. Nulla da eccepire, in termini teorici, riguardo al ponte di equivalenza per rendere tangibile il bimetallismo, nulla da dire riguardo alla sconvenienza di estendere tale concretezza ai valori al di sotto delle 5 unità, d'accordissimo sul fatto che la scelta del mono- o bimetallismo fosse una scelta di tipo strategico e geopolitico, ma le mie domande rimangono eluse - così mi sembra - e proprio perché tu scrivi: E quindi torno a domandarmi: come mai gli stati nominati (Italia, Grecia, Francia), ma anche lo Stato Pontificio coi suoi scudi in veste aurea e argentea (sia quelli suddivisi in baiocchi che quelli in lire), seppur consci del difficile equilibrio tra AU e AG, si sono imbarcati nella coniazione di questi nominali dalla doppia faccia, esposti, nel loro rapporto, a tutte le speculazioni di questo mondo? Si sono coscientemente presi tali rischi per un fine ben più alto, quello di dimostrare in concreto cosa sia il bimetallismo? Certo, la tua idea può essere una risposta alla compresenza dei due metalli, ma non mi convince. Forse sono io che mi sto incartando, forse mi sto incaponendo nel rifiuto di una soluzione come quella prospettata da te, caro Talpa, ma devo dire che trovo più convincenti le congetture ragionieristiche di Quinto Sertorio. Devo dire che il tuo conteggio sul guadagno, amico @QuintoSertorio , è piuttosto convincente, anche se tu rimandi tutto ai decreti dell'UML, quando invece la coniazione delle monete in discussione, a parte le 5 dracme oro, è precedente all'istituzione dell'Unione. In realtà il conto del signoraggio espresso da te potrebbe essere valido anche per ragionamenti relativi alla metà del XIX secolo. Nel quadro dell'UML c'è comunque qualche specificità nella Svizzera e nel Belgio che, a differenza di Grecia, Italia e Francia non coniano il pezzo da 5? Qui mi fermo, perché in realtà non voglio che la discussione si trasformi in una discussione su mono- e bimetallismo e sull'UML (benché sia inevitabile andare a parare proprio lì). Vorrei rimanessimo sul titolo della discussione. D'altronde sono già state tirate in ballo diverse monetazioni: preunitarie, UML, zarista, rame, argento e oro.
    1 punto
  21. Ciao a tutti, Belle piastre come sempre Rocco, la doppia I di regni è dovuta ad una correzione sul conio madre? Non sembra la solita ribattuta...
    1 punto
  22. E' esatto! La sequenza sino a 7 era evidente, la difficoltà era nel riconoscere la banconota da 10 won della Corea del sud
    1 punto
  23. Io non credo che sia così semplice però dico che l intruso e il 10 won coreano perché è al posto di una banconota da 8 ?
    1 punto
  24. Dovrebbe essere 1,9 già questo la dice lunga Unito a quanto già notato dai colleghi, segni di fusione, mancanza della data, e disegno approssimativo, la conclusione non può essere che una. Qualcuno, chissà chi, quando e dove, si è divertito a fare questo artefatto, pensando magari di creare chissà quale rarità Non è una rarità, non è una moneta, non ha alcun valore. petronius
    1 punto
  25. Sono molto fiero di regalarti il millesimo "mi piace" in quanto sei uno degli utenti che più apprezzo del forum! Complimenti per il tuo acquisto!
    1 punto
  26. Ringrazio davvero tutti sia per i complimenti scritti che per i "mi piace"! Ammetto che non è costata poco, considerato che si tratta "solo" di un centesimo. L'asta è stata abbastanza dura e combattuta. Evidentemente non ero l'unico ad essersene innamorato. Sono, comunque, molto soddisfatto dell'acquisto, nonostante abbia dovuto tribolare non poco con il nostro servizio postale nazionale... Non starò qui a tediarvi con tutti i dettagli della vicenda, anche perché non credo sia questa la sede opportuna per farlo. L'importante è che ora la piccolina riposi affianco alle coetanee del periodo. P.S. Noto ora che sono praticamente giunto alla soglia dei 1000 "mi piace" e dei 1500 messaggi, entrambi due traguardi abbastanza significativi per un utente del forum. Celebrarli con il primo acquisto dell'anno credo sia stato, involontariamente, il modo migliore!
    1 punto
  27. @ARES III come a solito i tuoi non sono post, sono dossier ? Devo dire che ho provato a cercare un po' nel web immagini esaustive del tesoro ma purtroppo oltre ai soliti reperti, d'accordo quelli più importanti, non si vede altro. Praticamente non sono riuscito a trovare un'elenco fotografico completo o una foto in generale del corredo di Sutton Hoo.
    1 punto
  28. 1873 Regno d'Italia Banca Nazionale Toscana - Buono da 50 centesimi
    1 punto
  29. Buonasera a tutti, c'è veramente da sbizzarrirsi a cercare e raccogliere questi piccoli ramini, ognuno una sorpresa, si va dalla cifra 1 speculare e non alla cifra 4 a volte piccola a volte grande, e poi la cifra 8 a volte si presenta con gli occhielli aperti sopra e sotto e a volte no, insomma non c'è da annoiarsi.. ? Saluti Alberto
    1 punto
  30. @Paolone24 mi hai scoperto Ammetto di aver messo un "Mi pace" al tuo commento relativo alla moneta da 5 Lire di San Marino che sto valutanto se ascquistare
    1 punto
  31. Ho spostato come suggerito da @TIBERIVS. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  32. Ciao, sembrerebbe un'insolita riproduzione di questa monetina d'oro tunisina: https://en.numista.com/catalogue/pieces56460.html In ogni caso aspetta qualche altro parere.
    1 punto
  33. 2 Febbraio la Chiesa celebra il Beato Andrea Carlo Ferrari, il Cardinal Ferrari, nato a Lalatta di Palanzano (Parma) nel 1850, è stato Vescovo di Guastalla e di Como, Arcivescovo di Milano e Cardinale. La Medaglia coniata nel 1894 dallo Stabilimento Stefano Johnson di Milano e realizzata da Angelo Cappuccio, ricorda la presa di possesso dell'Arcidiocesi di Milano. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE1117/6
    1 punto
  34. Ciao @Stilicho, Sono rimasto a bocca aperta dalla tua discussione, veramente incredibile, complimenti! è incredibile come le monete sembrino solo tondini di bronzo / argento / oro, ma che in realtà raccontino una storia che nessun'altro sa raccontare. Se le monete potessero parlare, chissà quali storie potrebbero raccontarci. Mi hai informato tantissimo su Costantino e Massenzio, in quanto io sono più teso sulla monetazione repubblicana e di primo impero. Ti devo ringraziare tantissimo, sei veramente incredibile! Buona giornata! cc000
    1 punto
  35. Non del tutto convinto: locale ricorso mosso a torto
    1 punto
  36. 1 punto
  37. sarebbe auspicabile, che almeno oltre alle immagini si scrivesse anche 2 righe con un ciao...ma soprattutto cosa si vorrebbe sapere skuby
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  38. La soluzione del problema dei generali bizantini proposta dall'anonimo Satoshi Nakamoto e' una delle piu' grandi invenzioni dell'era contemporanea, al pari del motore a combustione interna e del transistor. Poi il Bitcoin puo' anche non piacere. Ma in e' solo la prova pratica del funzionamento dell'invenzione, un giochino, un esercizio accademico che al momento "vale" piu' di 500 miliardi di dollari. Pensate cosa portera' il futuro.
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  39. Per sicurezza, prima di acquistarla, io chiederei al venditore due foto del contorno in corrispondenza dei segni del bordo ad ore 3 ed a ore 9 nella prima immagine che hai postato. Buona giornata
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  40. Ecco qui, un altra Piastra 120 di Federico II del 1838 , questa volta fotografata con il telefonino . Ho cercato di fare del mio meglio , non penso che possa ottenere di più' da questo telefonino , forse in questa foto mi ha svantaggiato la luce o la posizione. Poi sei ci sono delle tecniche o trucchi con i cell. per far venire meglio le foto ad oggetti piccoli sono sempre disponibile ad apprenderle. Peso: 27 gr Diametro 37 mm Come per le altre ,chiedo un parere a gli esperti: Autenticità , Grado di conservazione ( BB+ ?) ed eventuali difetti , particolarità presenti. Grazie
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  41. Ciao, buongiorno, la moneta è classificata NC/R. Per quanto riguarda lo stato di conservazione, si conserva molto bene, è sul BB/BB+, il valore medio (per il BB+/qSpl , di questa moneta) è 150€,poi dipende qualche euro in più, qualche in meno, più o meno quello. Per curiosità a quanto si vende?, e in che stato di conservazione viene classificato dal venditore?. Buona giornata e buon proseguimento in questo forum
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  42. Io ci metterei anche un + vicino al BB Saluti TIBERIVS
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  43. Il mio parere da inesperto completo è che siamo sul BB. I rilievi ci sono tutti ma non sono nulla di eccezionale. A ore 9 del D è un colpo o una debolezza quella che si vede sul contorno? Per il valore economico non saprei dirti perché non ho sotto mano nessun catalogo. Buona giornata.
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  44. a mio parere non può essere un falso moderno. probabilmente si tratta di un falso d'epoca, non di un suberato con lamina d'argento, ma una moneta fraudolenta con una leggera argentatura di superfice scomparsa completamente. Si trovano a volte dei quadrigati tardi completamente in bronzo. Il peso eccessivo può essere dovuto al fatto che a differenza dai suberati, che erano emessi da zecche ufficiali, questo potrebbe essere opera di falsari occasionali, non organizzati per riprodurre fedelmente il peso dei tondelli. forse
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  45. Qua nessuno parla a vanvera, se viene indicata con "patacca" una moneta è perché lo è, come nel caso del tetra di Messana che infatti è stato prontamente ritirato dalla casa d'aste. Risultato...una moneta falsa in meno in una collezione, almeno 70000 franchi fatti risparmiare a qualche incauto collezionista e per finire, della sana informazione numismatica gratuita e senza nessun fine. Skuby
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