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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/20/21 in tutte le aree
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Buona sera a tutti, @Rocco68faccio compagnia alla tua stupenda 59enne. Un saluto Raffaele.4 punti
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il 1975 oltre ad essere Anno Santo fu anche Anno Internazionale della Donna (nel 1972 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite accolse la proposta lanciata dalla Commissione sulla Condizione della Donna (CSW) di proclamare il 1975 Anno Internazionale della Donna). Bhutan 10 chetrums, sul retro non credo sia raffigurata una donna con i capelli corti bensì Jigme Singye Wangchuck (quarto re drago del Bhutan)4 punti
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Non so cosa tu intenda per "alta percentuale", ma il fatto che sporadicamente dei lotti vengano ritirati è invece proprio testimonianza della serietà della casa d'aste, che in caso di segnalazioni di falso decide di intervenire. Qui sul forum invece sappiamo bene che ci sono case d'asta che nonostante la denuncia di falso da parte di autorevoli numismatici non ritirano il lotto.4 punti
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Sulla prua di nave sembra visibile un cerchio: potrebbe essere la corona presente nell'asse della serie T e uccellino https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-B4/12 punti
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Ripesco per implementare questa discussione con video sulla biografia di Macrino. Ciao Illyricum2 punti
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3 monete monegasche 10 centimes, 1/2 franc ed 1 franc2 punti
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Tornando un attimo al bagattino di Padova, conosciamo la destinazione dal documento che ne ordinava la coniazione. Infatti su richiesta della città di Padova di una moneta spicciola, si decise di coniare un bagattino con queste caratteristiche. Senza il documento non avremmo potuto attribuire a Padova la moneta, perché completamente priva di riferimenti alla città. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Paraguay, 50 guaranies 1975 al dritto : José Félix Estigarribia Insaurralde (1888 – 1940) generale e politico paraguaiano. Presidente del Paraguay in carica dal 15 agosto 1939 al 7 settembre 1940. al rovescio : la diga sul fiume Acaray2 punti
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Nuovo arrivo nella collezione delle Zecche Piemontesi : Tallero di Antonio Maria Tizzone , Zecca di Desana - Mir Piemonte 5482 punti
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Macrino 217-218 d.C. Marcus Opellius Macrinus fu il primo imperatore a non provenire da una famiglia di rango senatoriale. Il suo regno è stato un interludio tra due gruppi di imperatori della stessa dinastia, i Severi. Trascorse i 14 mesi del suo regno in oriente, dove si dimostrò incapace di mantenere l’influenza guadagnata dal suo predecessore Caracalla. La prima parte della vita di Macrino è praticamente sconosciuta. Il sospetto del suo coinvolgimento nell’omicidio di Caracalla e le sue umili origini diedero adito a numerose “voci” riguardo il suo inizio carriera. Ad esempio che fosse stato un cacciatore, un gladiatore o addirittura di essersi prostituito. Voci poco credibili provenienti da fonti ostili, fossero vere, non avrebbe mai potuto raggiungere le più alte cariche nell’amministrazione dell’impero. Dione Cassio, che lo conosceva personalmente, lo fa nascere a Cesarea in Mauritania (odierna Cherchell, Algeria) nel 164 d.C., anche se altri citano il 166. Anche se molte fonti lo dichiarino proveniente da una famiglia povera, è più probabile invece, che appartenesse ad una famiglia d’elite locale, con le capacità economiche di mantenerlo agli studi. Quando Macrino arrivò a Roma, il suo carattere gli procurò molte amicizie, che gli permisero di scalare l’amministrazione imperiale durante il regno di Settimio Severo. Settimio Severo RIC IVa 299v aureo, zecca di Roma 202-210 d.C. D: SEVERVS PIVS AVG, testa laureata a sinistra V: VICTORIAE, Vittoria conduce biga verso destra Esergo: AVGG Si guadagnò una buona reputazione di giurista, fu consigliere legale del prefetto del pretorio Plautiano, direttore del traffico della via Flaminia, e in seguito assunse la carica di “procurator thesaurum”, cioè amministratore finanziario delle proprietà personali dell’imperatore. Quando Caracalla divenne imperatore, nominò Macrino prefetto del pretorio, facendogli condividere la carica con Oclatinio Avvento, un militare di esperienza, anche lui proveniente dalla gavetta; i due servirono Caracalla durante le campagne in oriente. Quando Macrino scoprì che qualcuno (forse un astrologo) lo aveva denunciato come rischio alla sicurezza dell’imperatore, fu costretto ad agire; nella primavera del 217 Caracalla si recò in visita ad un tempio vicino a Carre, accompagnato dalla sua guardia personale che includeva Macrino. Il gruppo ritornò con i corpi dell’imperatore e di una delle guardie (altre fonti citano che il pretoriano fu giustiziato in seguito), e con la “storia” che il colpevole dell’omicidio fosse la guardia morta. Caracalla RIC IVa 525b, sesterzio, zecca di Roma 214 d.C. D: M AVR ANTONINVS PIVS FELIX AVG , busto laureato, drappeggio e corazza, rivolto a destra. V: PM TRP XVII IMPIII COSIIII PP, Caracalla accompagnato da due ufficiali, si rivolge alle truppe. Esergo: S C Naturalmente non tutti furono convinti del racconto, ma l’opportuna scomparsa del sicario e l’apparente dolore di Macrino, fecero in modo, 11 Aprile 217, che fosse riconosciuto imperatore dalle truppe. Il fatto che dovesse la sua nuova carica solamente al volere dell’esercito, senza aver consultato il Senato, costituì il preludio alla lunga serie di imperatori militari successivi. La sua carica fu solo in seguito ratificata dal senato, probabilmente a causa dell’odio verso Caracalla e/o dell’annulamento di alcuni aumenti delle tasse e di un’amnistia in favore degli esiliati. Macrino recitò un mea culpa per non avere ascendenze senatorie, e promise di governare ispirandosi a Marco Aurelio e Pertinace. Nonostante molti detestassero Caracalla per la sua brutalità, era, per contro, molto amato dai suoi soldati, che vedevano Macrino come il presunto responsabile della sua morte. Cercò di mantenere la propria (scarsa) popolarità tributando onori divini all’imperatore defunto, e sulle sue monete assunse il nome di Severo. Macrino RIC IVb 121 sesterzio, zecca di Roma, aprile-dicembre 217 d.C. D: IMP CAES M OPEL SEV MACRINVS AVG, busto laureato, drappeggio e corazza rivolto a destra V : PONTIF MAX TRP PP, Felicitas stante a sinistra con caduceo e scettro Esergo: S C (Senatus Consulto) Nel tentativo di creare una nuova dinastia, coniò monete a nome del figlio Diadumeniano, nominandolo Cesare all’età di nove anni, con i titoli di “Principe della gioventù” e “Speranza dello stato”. Diadumeniano RIC IVb 106 antoniniano, zecca di Roma, 217-218 d.C. D: M OPEL DIADVMENIANVS CAES, busto radiato, drappeggio e corazza, rivolto a destra V: PRINC IVVENTVTIS, Diadumeniano stante a sinistra con bastone e scettro, a destra due insegne legionarie Diadumeniano RIC IVb 116 denario, zecca di Roma, 217-218 d.C. D: M OPEL ANT DIADVMENIAN CAES, busto a testa nuda, drappeggio, rivolto a destra V: SPES PVBLICA, Spes avanza a sinistra con fiori e sollevando la veste Un primo grave errore tattico, fu permettere alla madre di Caracalla, Giulia Domna, di recarsi in Siria dove poteva facilmente avere contatti con le truppe. Quando Macrino si rese conto che Domna stava tentando, con un certo successo, di organizzare una rivolta, le ordinò di lasciare la Siria, ma Giulia era gravemente ammalata di cancro al seno, e preferì lasciarsi morire di fame. Giulia Domna RIC IVa 895 (Settimio Severo) sesterzio, zecca di Roma 206-211 d.C. D: IVLIA AVGVSTA, busto drappeggiato a destra V: MATER DEVM, Cybele turrita seduta a sinistra, regge un ramo e appoggia il braccio sinistro su un tamburo, leone sotto la sedia Esergo: SC Nel frattempo Macrino riuscì ad inimicarsi i soldati con delle mosse poco azzeccate, concesse a Tiridate II l’Armenia, facendola, di fatto, uscire dal controllo di Roma; quando il sovrano partico Artabano V (l’ultimo re dei Parti) invase la Mesopotamia, rifiutò le offerte di pace avanzate da Macrino, avvertendone la debolezza, e gli eserciti si scontrarono a Nisibi; i tre giorni della battaglia non ebbero esito favorevole per le truppe di Macrino, che fu costretto ad accettare una pace ingloriosa con i Parti, pagando una considerevole indennità di guerra e restituendo i prigionieri, nonostante ciò... monete coniate a Roma inneggiano ad una “vittoria partica”... Macrino RIC IVb 49 denario, zecca di Roma 217-218 d.C. D: IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG, busto laureato e corazzato rivolto a destra V: VICT PART PM TRP II COS II PP, Vittoria avanza a destra con ghirlanda e palma. Artabano V 213-227, dracma Peggiorò la situazione tagliando la paga alle truppe e riducendone i privilegi concessi da Caracalla. Una mossa non molto astuta, se vuoi mantenere dalla tua parte i soldati... A questo punto, visto che nel frattempo era scomparsa la minaccia dei Parti, la sorella di Giulia Domna, Julia Maesa, fece la sua mossa. Fece intrufolare suo nipote Vario Avito Bassiano (il futuro Marco Aurelio Antonino, Eliogabalo) in un campo legionario vicino Emesa (città d’origine della famiglia) e lo fece acclamare imperatore dai legionari. Per rafforzare la pretesa al trono del quattordicenne, la madre Giulia Soemia dichiarò che Vario (il futuro Eliogabalo) fosse il figlio illegittimo di Caracalla, suo primo cugino. Giulia Maesa RIC IVb (Eliogabalo) 415 asse, zecca di Roma 218-222 d.C. D: IVLIA MAESA AVGVSTA, busto diademato rivolto a destra V: PIETAS AVG, Pietas stante a sinistra, braccio destro sopra un altare acceso, nella destra un contenitore di incenso S C ai lati della figura Giulia Soemia RIC IVb 241 (Eliogabalo) denario, zecca di Roma 218-222 d.C. D: IVLIA SOAEMIAS AVG, busto a destra V: VENVS CAELESTIS, Venere stante a sinistra con mela e scettro, stella in campo a sinistra Eliogabalo RIC IVb 146b denario, zecca di Roma 218-222 d.C. D: IMP ANTONONVS PIVS AVG, busto laureato (con corno) drappeggio, rivolto a destra V: SVMMVS SACERDOS AVG, Eliogabalo stante a sinistra con ramo e patera sacrifica su tripode, stella in campo a sinistra Trovandosi a fronteggiare una aperta ribellione, e non avendo il tempo di richiamare le legioni del Reno e del Danubio, Macrino inviò a sedare la rivolta il prefetto del pretorio Giulio Ulpiano con uno squadrone di cavalleria, ma i soldati uccisero Ulpiano e passarono dalla parte di Eliogabalo. Nel tentativo di dare una parvenza di stabilità alla sua dinastia, Macrino elevò al rango di Augusto il figlio Diadumeniano, e fece coniare ad Antiochia monete in suo nome, dichiarando la “felicità dell’epoca” e distribuì elargizioni alle truppe nella speranza di riportarli dalla sua parte. Diadumeniano RIC IVb 118 denario, zecca di Roma 218 d.C. D: IMP C M OPEL ANT DIADVMENIAN AVG, busto laureato, drappeggio e corazza, rivolto a destra V: FELICITAS TEMPORVM, Felicitas stante a sinistra con cornucopia e caduceo (moneta conosciuta in soli quattro esemplari) Macrino RIC IVb 79 aureo, zecca di Roma 217-218 d.C. D: IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG, busto laureato, drappeggio e corazza, rivolto a destra V: LIBERALITAS AVG, Macrino e Diadumeniano seduti su una piattaforma, alle loro spalle un ufficiale, Liberalità stante a sinistra con caduceo e scettro, un cittadino ai piedi della piattaforma Ma non funzionò... fu costretto a rifugiarsi ad Antiochia, solo i governatori dell’Egitto e della Fenicia gli rimasero fedeli, ma non riuscirono ad inviare in tempo i rinforzi. Contro di lui marciò un'armata guidata da Gannys, un eunuco di Eliogabalo, e il giorno 8 giugno 218, gli inflisse una sonora sconfitta. Abbandonato dalla maggior parte dei suoi soldati, cercò di raggiungere Roma nella speranza di trovare qualche sostegno, alcune fonti dicono che si fosse tagliato barba e capelli per cambiare il suo aspetto, ma riconosciuto da un centurione a Calcedonia, fu arrestato e giustiziato. Sorte simile toccò a Diadumeniano, che il padre cercò di far fuggire presso i Parti, fu catturato vicino a Zeugma e giustiziato. Questo prova, ancora una volta, che tagliare la paga ai dipendenti con la spada, può rivelarsi pericoloso per la salute di un imperatore.... In ogni caso Macrino, purtroppo per lui, non ebbe la capacità militare e politica, nè gli appoggi necessari a reggere l’impero. Per quanti riguarda i ritratti sulle monete di Macrino, si possono notare due tipologie diverse, nel RIC vengono descritte come “lineamenti più giovani con barba tagliata” tipo 1, e “lineamenti più anziani con barba lunga”tipo (2) Nel primo appare solo leggermente diverso dagli ultimi ritratti di Caracalla, probabilmente perchè gli incisori della capitale non conoscevano ancora il suo vero aspetto. Il secondo ritratto, originario di Antiochia, è invece più realistico e lo mostra con la più consueta folta barba. Macrino RIC IVb 95 antoniniano, zecca di Roma 217-218 d.C. D: IMP C M OPEL SEV MCRINVS (sic) AVG, busto con corona radiale e corazza rivolto a destra V: SECVRITAS TEMPORVM , Securitas seduta a sinistra con scettro, davanti a lei un altare acceso Macrino Sear Greek 2948; Prieur 246. tetradracma 25 mm 14,3 g. zecca di Antiochia D: AYT K M OP CE MAKRINOC CEB, busto laureato con drappeggio e corazza rivolto a destra V: DHMARC EX UPA TO, aquila stante di fronte con le ali aperte, testa a destra, tiene tra gli artigli un animale sacrificale. Exergus1 punto
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Forse perché nello sviluppato mondo occidentale a quell'età si studia? Non andiamo più a lavorare a 12 anni come succedeva nel '70. I tempi si evolvono, per noi. Mentre in Cina sono ancora fermi al nostro ventennio più famoso, con una dittatura che impone la "mascolinità" forzata ai suoi bambini. Preferisci questo forse?1 punto
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Bagarone di Parma con Sant'Ilario (si legge SANCTVS) attribuibile alla monetazione anonima pontificia.... vedi: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ANOPR/1 ciao Mario1 punto
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Ciao, a mio avviso sono piccoli esuberi di metallo che non danno nessun plusvalore alla moneta, né ho visti molti così, se proprio ti piace puoi tenerlo come curiosità...1 punto
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È un peso monetale Sabaudo, del periodo di Emanuele Filiberto! Le XXX V OOOO sono l'indicazione del peso... Sarebbe utile sapere quanto pesa... Molto bello!!1 punto
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DE GREGE EPICURI Però non sembra d'argento, e sembrerebbe forse anche fusa. Può essere quel che resta di un suberato (il suo nucleo di rame) o forse un "denario del Limes".1 punto
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È il segno lasciato dalla macchina che prepara i rotolino con le monete, nessun errore, a limite è un difetto...1 punto
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Anzi, l'inserzione comprende anche l'opzione "fai una proposta", quindi si può anche abbassare il prezzo, ma ho voluto strafare....?1 punto
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Io parlo per esperienza di 20 anni di aste. Tu ne saprai più di me e va bene così. Ero intervenuto solo per spiegare come possono succedere certi errori e per confutare quello da te affermato che il conferente non viene pagato se una moneta viene smarrita, cosa assolutamente non vera. Grazie e chiudo qua.1 punto
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Se stanno così le cose la Cina è destinata a surclassare USA e Russia come prima potenza mondiale. Sinceramente avrei paura di un controllo mondiale della Cina, dato che a livello politico e di diritti umanitari sono indietro anni luce rispetto al "mondo moderno", non che la Russia sia messa meglio in questo senso, ma gli Stati Uniti invece dovrebbero fare da locomotiva per la ricrescita dopo la pandemia, insieme all'UE. Sono i due continenti più evoluti sotto ogni aspetto, e il fatto che un "semplice" blocco dell'esportazione delle terre rare rischia di mettere a repentaglio tutto l'ordine mondiale, beh mi preoccupa non poco. Se fossi in USA e UE cercherei di unire le forze per trovare nuovi giacimenti e tecnologie di raffinazione e rimanderei al mittente queste minacce. Costi quel che costi, una volta ottenuta l'indipendenza del mondo occidentale anche in questo campo potremo ritenerci liberi dal Dragone, con tutto ciò che ne comporta.1 punto
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Certo, parlavamo di quella, ma ha detto che gli ricorda un'altra moneta e io ho suggerito in merito a cosa gli ricordasse.1 punto
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Ciao Raffaè,alla fine è andata a segno l' altra ciliegina?,presa un' oretta fa....( Ma avevi un presentimento??hai sgarrato si e no di 6 giorni?) Aspetto ovviamente che elaborino l' ordine e arrivi a casa,poi la posto? Salutoni1 punto
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Ciao Luciano. M'ero posto anch'io questa domanda e ho visto che gli abitanti di Paestum si chiamano Pestani da Pesto, altro nome della città. Come aggettivo “pestano” si riferisce alla città: i templi pestani sono i templi di Pesto/Paestum e così penso le monete pestane. apollonia1 punto
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Buongiorno a tutti, volevo gentilmente chiedervi una valutazione su questa banconota da 50000 mila lire Leonardo Da Vinci. Vi ringrazio per l'attenzione.1 punto
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Buongiorno, in effetti mi pare abbia subito parecchie tribolazioni. Il cerchio doppio al D/ fa pensare a una ribattitura in fase di coniatura. Varie tosature, piccole martellate e la parte scura dovuta a chissà quale altra aggressione. Eppure ha resistito. Attendiamo pareri...1 punto
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Anni fa comprai una moneta importante. Pago e aspetto. Dopo un mese mi dicono che la moneta è stata spedita a un altro, cercheranno di recuperarla. Passano altri due mesi. Li minaccio di rivolgermi alle Associazioni di cui hanno il logo in evidenza sul sito. Chiedo indietro i miei soldi e finalmente mi dicono che hanno recuperato la moneta che finalmente ricevo dopo più di 4 mesi dall'asta. Altro caso. Moneta persa dallo spedizioniere. Mi rimborsano. Dopo tre mesi lo spedizioniere la ritrova e gliela manda. Mi chiedono se la voglio ancora. La ripago e la ricevo.1 punto
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Volete un aiuto: 415-397 a.C. (se si può usare questa forma di datazione, viste le strane mode degli ultimi anni) e 14mm, 0.70g. Inoltre se ne è già parlato nel forum.1 punto
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È una tessera mercantile probabilmente toscana o padovana... Personalmente indirizzerei la mia ricerca in quella direzione...1 punto
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In un lotto di Savoia ho recuperato questo 3 Grossi di Emanuele Filiberto 1561 NV Mir524h1 punto
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Ciao Rocco, complimenti bellissima piastra, ora che mi ci fai pensare una somiglianza con le aquile in effetti pare ci sia. Un saluto Raffaele.1 punto
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La discussione non sta prendendo una bella piega. Non credo che @grunf volesse essere classista e tantomeno leggo nelle sue parole elementi che possano farlo pensare. Credo semplicemente che @grunf volesse dire che esprimere concetti estremamente tecnici in un post lasciato su un forum che non si occupa (almeno in via principale) di legge ma di numismatica è complicato. Ció non vuol dire rifiutare il confronto con i non laureati o con chi ha seguito percorsi di studio e professionali diversi, posto che il confronto, a qualunque livello svolto, non può che essere proficuo. Si cade in errore di “presunzione” però (non me ne voglia @Tinia Numismatica) se si crede che da “esterno” si possano possedere le stesse conoscenze professionali di chi la legge la maneggia quotidianamente per mestiere. E nell’ambito legale il fenomeno è ancora più accentuato dalla forte divergenza che spesso può esistere tra dato il testuale di una norma e la sua applicazione concreta, tra verità giuridica (o processuale) e realtà. Ma questo, in verità, vale in tutti i campi: io, che non faccio il commerciante numismatico ma che faccio della numismatica una mera passione legata al collezionismo, non mi sognerei mai di pensare di poter acquisire con il semplice “studio fai da te” le medesime conoscenze e le stesse capacità di chi con la numismatica ci lavora. Sig. @Tinia Numismatica, quando ho scritto che stava banalizzando non era mia intenzione offenderla e tantomeno mostrare una fantomatica superiorità che non possiedo. Non volevo affermare che ciò che scrive è banale, per intenderci. E se così le è sembrato me ne scuso. Ciò che volevo sostenere è che l’equazione “moneta trovata nel muro di casa più antica del 1909=lecita provenienza” non è corretto perché, pur apparendo una fedele lettura della legge, riduce il problema ai minimi termini, eliminando tutta una serie di fattori e variabili che invece vanno considerati e che giocano un ruolo decisivo nella sua soluzione (se soluzione può esservi). E l’esempio di via Alessandrina, che lei cita, dove le questioni giuridiche tra loro intrecciate erano molteplici e di diversa natura, vale a dimostrare proprio ciò che ho appena scritto. Detto ciò, auspico che il dialogo e il confronto possa sempre restare disteso e sereno. Saluti1 punto
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(prima e dopo) A sinistra la stessa moneta utilizzata per la missione su Marte, fu fotografata sulla terra durante la preparazione della strumentazione tecnico scientifica, .....almeno sono spariti i graffi! Il geologo responsabile dei rilevamenti aveva scelto un cent del 1909 per onorare il centenario della nascita del presidente Abraham Lincoln (1809-1865). ps: questa monetina se recuperata e messa all'asta raggiungerebbe cifre a molti zeri!1 punto
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Buongiorno Piergi00, Confermo che si tratta di un denaro tornese di Francesco I per Torino. È ben noto e, secondo S. Sombart, è stato colpito da 420.000 copie a partire dal 1540. Ora, per completare questa serie, conoscete certamente il doppio tornese di Francesco i per Torino anteriore al vostro (1538-1540). D/ + FRANCISCVS . D . G . F . REX R/ + XPS . V . XPS . R . XPS . IMP . T . MV Questo è il doppio tornese, ma si conosce il denaro tornese dello stesso tipo ? Eccolo qui... non è in ottime condizioni, ma la legende del rovescio XPS... indica, a mio parere, che si tratta proprio di questo. Ha mai sentito parlare di questo denaro ???1 punto
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1975 Città del Vaticano - Paolo VI - Anno Giubilare - 500 lire1 punto
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https://www.music-news.com/news/Italy/136781/David-Bowie-per-lui-una-moneta-lanciata-nello-spazio https://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/scienza/2011/07/21/visualizza_new.html_783275085.html?idPhoto=1 http://www.esa.int/Space_in_Member_States/Italy/Euro_dallo_spazio_un_iniziativa_ESA_unica_nel_suo_genere_a_sostegno_del_Programma_di_Educazione_della_ISS1 punto
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A seguito di richieste, segnalo che per il momento il libro è acquistabile solo qui: https://www.diled.it/it/pubblicazioni/9788825540208.html Successivamente sarà disponibile anche sulle tradizionali piattaforme web. Saluti.1 punto
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Ciao, si ha una filigrana, ingannevole ma non perfetta, come in tutti i falsi del resto, ma la carta è di buona fattura, quantomeno in questo esemplare che mi è capitato tempo fa. E' una tipologia rara, ho avuto modo di visionarne veramente poche e con carta sfibrata, quasi sicuramente i falsari preferivano dedicarsi al 10.000 lire Michelangelo ed al 50.000 lire volto di donna, molto più "smerciabili".1 punto
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Buongiorno a Tutti, con un po' di ritardo posto il mio esemplare del 1859 di Ferdinando II. È molto malandato, ma alla fine lo comprai perché non ha il punto dopo HIER Secondo voi qual'è più raro? Quello con o quello senza il punto?1 punto
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Visto che si gioca, provo a buttarmi anche io nell'analisi. Secondo me la prima moneta è affetta da varie debolezze di conio. I capelli, in più punti (a sinistra della ciocca sopra l'orecchio e subito sopra ai boccoli terminali), sembrano consumati ma soprattutto l'attaccatura del naso è completamente sparita. Questi particolari, se dovuti ad usura, non sembrano compatibili con il lustro generale della moneta che a me appare veramente notevole, soprattutto al rovescio. Al dritto, invece, mi fanno una buona impressione di limitata circolazione le piccole escrescenze di metallo, che sarebbero dovute sparire con maneggiamento prolungato. La seconda moneta è presentata bene nella prima foto, ma la foto in mano rivela, secondo me, la perdita di gran parte del lustro dovuta a manipolazione sia involontaria (tatto, circolazione) sia volontaria (cambi di colore del metallo, ad indicare il passaggio di qualche tipo di strumento meccanico, ad esempio subito sotto la R di Siciliar). La lettera P (ovvero il suo "spessore") rivelano, secondo me, il vero livello di usura di questo esemplare (a confronto anche della prima moneta). Quindi... premettendo in maniera totalmente trasparente che non ho mai visto dal vivo, in mano, nessun esemplare di questa tipologia... provo ad azzardare una valutazione intorno allo SPL/FDC per la prima moneta e qSPL per la seconda.. ? Saluti!1 punto
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Le “orecchie” sono i paraorecchi dell’elmo, sollevati nell’iconografia tradizionale che si ispirava alla statua di Atena scolpita da Fidia e sita nel tempio di Efeso. L’immagine di Minerva con l’elmo a tre cimieri è anche nella monetazione romana, in questo stupendo asse fuso1 punto
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Si...si....la moneta e la stessa e a questo punto non si può escludere che c'è ne siano delle altre. Riguardo alle tue considerazioni, siamo qui a posta, discutiamo con l'obiettivo di cercare di trovare qualche ipotesi plausibile e che "concorda" con quello che vediamo visivamente, cioè le monete; (questo come hai giustamente riferito tu in mancanza di documentazione probante)....... ognuno ne mette in campo qualcuna e poi, spero, vadano tutte analizzate per la conoscenza di tutta la comunità......... "e mica ci scervelliamo per gioco". ;) L'ipotesi "messaggio" potrebbe calzare, mi sembrerebbe evidente che volle far conoscere a tutti la sua volontà.....ma per adesso camminiamo su questo campo; il fatto che prima di una determinata data non vi siamo potrebbe essere un punto di partenza per una pista da seguire. Ecco...nel caso di specie tre monete con la stessa data ma sotto diverse.1 punto
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Bisognerebbe decriptare se anche questi siano o meno segni religiosi ... (li chiamiamo sempre fiore, globetti ecc.ecc.) :crazy:1 punto
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@@fedafa @@mero mixtoque imperio @@francesco77 .... sull'argomento vi è un brave accenno nel mio articolo su di un Carlino inedito di Filippo II (spero di prossima uscita) dove nei nominali con HILARITAS UNIVERSA “Allegrezza Universale” e POPULORUM SECURITATI “Per la sicurezza dei popoli” i Motti sembrano essere dileggio per i motivi che tutti conosciamo; ma è dal matrimonio di Filippo II con Maria Tudor (sua seconda moglie) che la situazione si modificò .... i due, insieme, furono i più convinti sostenitori della religione cattolica, minacciata dalle Riforme, e diedero subito a vedere di esserne un sostegno valido; non a caso in occasione delle loro nozze venne fatta incidere la legenda POSUIMUS DEUM AUDITOREM NOSTRUM “Ponemmo Dio come nostro sostenitore" sul mezzo Ducato ..... ma è da qui in poi che su molte delle sue monete vi è un'esibizione continua di segni religiosi......e dove con l'invocazione dell'aiuto di Dio per la sua missione, Filippo II afferma la volontà di difendere la religione cattolica fino allo stremo con l'emissione del Carlino FIDEI DEFENSOR1 punto
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