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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/22/21 in tutte le aree

  1. Ciao, in realtà non si tratta di un suberato ma di un regolare antoniniano con una imbiancatura superficiale di argento o simil tale (lega). La procedura di imbiancatura si faceva senza rivestire un'anima di rame con una lamina d'argento (procedura del suberato) bensì con un processo differente che prevedeva l'esposizione a vapori di agenti con poteri sbiancanti per la lega di cui erano composte queste monete. C'era un bell'articolo di Pilon (mi sembra, o Callu) in cui venivano spiegate le varie tecniche di argentatura superficiale delle emissioni galliche... Se lo recupero metto il link
    5 punti
  2. Buonasera a tutti , sto seguendo con attenzione la discussione e colgo l occasione di condividere alcuni dettagli della mia piastra 1851 con bordo rigato foto scattate con microscopio digitale. focalizzandoci sulla C , il mio parere è che le righe siano state impresse dopo causando quella sbavatura sulla C..
    3 punti
  3. Giuseppe buonasera, per me è cosa molto comune la mancanza della stanghetta sulle A come anche le aquile ribattute...! Comunque la tua ha il 9 su 8, non so se ci avevi fatto caso... colgo l occasione per postare l ultimissima arrivata a casa solo qualche giorno fa... Ferdinando lV, piastra da 120 grana 1795 “SIGILIAR”... Mi piace davvero molto anche se non è in altissima conservazione, ha una bellissima patina, bei fondi e non soffre dei classici difetti per questa monetazione di lll classe... una buona serata a tutti..!
    3 punti
  4. Come già scritto da Petronius il falso può essere anche perfettamente identico alla moneta buona senza che ciò comporti tuttavia la commissione di un reato. Non è la falsificazione in quanto tale a essere repressa, in questo caso. Se però il falso viene realizzato con particolare destrezza e costituisce l’ “artificio” o il “raggiro” che il falsario (o chi per lui, ad esempio il venditore) utilizza per ricavare un “ingiusto profitto” ai danni di un malcapitato acquirente, allora si potrebbe parlare di truffa (art. 640 c.p.). Aggiungo che quando il venditore del falso è un commerciante professionale quest’ultimo potrebbe incorrere - se non dovessero sussistere i presupposti della truffa - nel reato “minore” di frode in commercio (art. 515 c.p.). Saluti.
    3 punti
  5. Dico la mia senza presunzioni, ma credo sia molto plausibile. Secondo me è possibile sia stata usata una macchina simile a questa che ho trovato sul web. Su uno dei conii era impresso il motto per intero, mentre l'altro, quello mobile, era rigato per non farla scivolare ed aumentare il grip.
    2 punti
  6. Grecia - 5 Dracme 1976 Busto di Aristotele, opera dello scultore Lisippo Copia romana conservata a Roma, Palazzo Altemps
    2 punti
  7. È una tessera veneziana del tipo PROVISORIA all'olio.
    2 punti
  8. Complimenti a Tutti per le bellissime Piastre 1859 postate. Mi sono sempre chiesto se le Piastre coniate da Francesco II con l'effige paterna ( sicuramente passarono mesi x l'approntamento dei nuovi conii ) siano distinguibili da quelle coniate da Ferdinando prima del decesso. Quindi chiedo gentilmente agli esperti. Posto una delle mie Piastre 1859 che presenta due piccole anomalie: la prima è la mancanza della stanghetta della "A" di FERDINANDVS. La seconda è che sembra che le Aquile dello Stemma di Aragona-Sicilia siano state ribattute. Un Caro Saluto a Tutti, Beppe
    2 punti
  9. La mia collezione dei marenghi di Carlo Felice , pur lentamente, prosegue : 20 Lire 1831 Torino (P) Carlo Felice
    2 punti
  10. Jon Frum (noto anche come John Frum o John From) è la figura centrale di un culto del cargo diffuso sull'isola di Tanna, nello stato oceanico di Vanuatu. L'area dove si ritiene che Jon Frum riapparirà Tale movimento religioso sorse tra gli anni trenta e quaranta del Novecento, quando Vanuatu era un condominio anglo-francese con il nome di "Nuove Ebridi". Le circostanze della nascita di tale culto sono poco note. Non è chiaro se esso sia sorto spontaneamente tra gli abitanti di Tanna o sia stato creato ad opera di un singolo predicatore. E, soprattutto, la stessa figura di Jon Frum risulta essere avvolta nel mistero. È noto come tale culto cominciò a svilupparsi con l'arrivo di circa 300.000 soldati statunitensi nelle Nuove Ebridi, incaricati di difendere l'arcipelago da una possibile invasione giapponese. Jon Frum è infatti descritto come un soldato americano della seconda guerra mondiale, a volte ritenuto un uomo di colore, a volte un bianco. Non si hanno però notizie storiche circa l'esistenza di un militare americano chiamato Jon (o, più correttamente, John) Frum. Del resto, il cognome Frum è molto raro nel mondo anglofono, per cui si ritiene esso possa essere la corruzione di cognomi come "Frumm", "Frumme" o "Fromme", piuttosto comuni tra le famiglie tedesche ed ebraiche. Secondo un'altra interpretazione, tale nome deriverebbe da una corruzione dell'espressione John from America ("John dall'America"), che gli isolani possono aver sentito usare dalle truppe statunitensi di stanza sull'isola durante la guerra. Si ritiene inoltre che la figura di Jon Frum possa essere stata notevolmente influenzata da una divinità-vulcano adorata localmente. Gli isolani furono notevolmente impressionati dalla disciplina, dal senso di appartenenza e dall'abbondanza di risorse dell'esercito americano. Una certa impressione dovette forse esercitare anche il fatto che, nelle file delle truppe statunitensi, militavano pure soldati di colore. Ciò portò allo sviluppo della figura di Jon Frum che, secondo i fedeli, dovrebbe portare loro serenità e prosperità (anche in forma materiale, attraverso l'invio dei beni della società occidentale, come tipico dei culti del cargo). I seguaci di Jon Frum, in particolare, costruirono strisce segnaletiche e una torre di controllo nella speranza che arrivassero degli aerei a portare loro i cosiddetti "cargo". https://it.m.wikipedia.org/wiki/Jon_Frum
    2 punti
  11. E la civetta si è appena fonata i capelli!
    2 punti
  12. Stavo dando una occhiata ad alcune aste e ............. Alle Welt: Lagerräumung: Ca. 23,5 Tonnen - über 10 Millionen Münzen base d'asta 500.000 €. Se la cosa vi interessa sbrigatevi perchè scade fra un paio d'ore. Meglio prenotare un TIR per farvele portare a casa, coviddo permettendo.
    1 punto
  13. Ho letto che è molto probabile che siano stante usate allo stesso tempo diverse tipologie di virole.
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  14. Si tratta di un amuleto, in quanto non esistono monete con quelle figure al rovescio. Il dritto imita la moneta Chun Hua Yuan Bao, emessa dall'imperatore Taizong della dinastia Song tra il 990 e il 994 d.C.
    1 punto
  15. Ecco la mia, Rocco! Ciao galaad
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  16. Buongiorno, ho trovato questo interessante video che descrive bene il quadro al termine della Tetrarchia e la battaglia decisiva per la sua fine. Approfitto dell'occasione per creare un post "multimediale". Ok, la Storia... ma le monete? Ve le propongo di seguito in quanto testimonianze dei protagonisti dell'evento. Gli sconfitti: LICINIO I: https://www.coinarchives.com/8537309bcff9d6960ecf0ddeca7a9abd/img/roma/020/image00687.jpg Roma Numismatics Ltd > Auction XX Auction date: 29 October 2020 Lot number: 687 Price realized: 48,000 GBP (Approx. 61,943 USD / 53,123 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Licinius I AV Aureus. Nicomedia, AD 321-322. LICINIVS AVG OB D V FILII SVI, bare-headed, draped, and cuirassed bust facing / IOVI CONS LICINI AVG, Jupiter, holding Victory on globe in right hand and sceptre in left, seated facing on high-backed throne set on platform inscribed SIC•X• SIC•XX• in two lines; at feet to left, eagle standing left, head right, holding wreath in beak, SMNΔ in exergue. RIC 41; Depeyrot 31/1; Alföldi 262; Calicó 5094; Hunter -. 5.30g, 22mm, 11h. Fleur De Coin. Very Rare; in an exceptionally high state of preservation - certainly one of the finest specimens known. From the Long Valley River Collection; Ex Numismatica Ars Classica AG, Auction 100, 29 May 2017, lot 631 (hammer: CHF 70,000); Ex A. Tkalec AG, 24 October 2003, lot 412. This aureus is immediately striking for its facing portrait, a conceit rarely seen on Roman coins up until this date and not fully adopted until decades later in the 4th Century. Gold issues of Maxentius and Constantine bearing facing portraits, dating to the 310s, are the most obvious candidates for the inspiration behind this example, although some apparent innovation is extant in this aureus. The coins of the later Roman empire and onwards into the Byzantine period that are most associated with facing portraits routinely portray their subjects in a formulaic and generic manner, with little to distinguish between the physiognomical characteristics of the various emperors depicted, whereas this portrait of Licinius intimates at an intention to reflect his genuine appearance; a continuation and development of the images on the coins of Maxentius and Constantine, which were still heavily influenced by tetrarchic ideals of uniformity. When considered alongside the best known sculptural portrait of Licinius in the Vatican Museums (XL VII 19 (511 B)), there are parallels in Licinius' depiction on this coin. Although the aureus' portrait is inherently more schematic by virtue of its medium, it is possible to see similarities in the wide eyes, positioned slightly too close together, the raised brows and the pronounced lines around his mouth and nose. A marble head in the Kunsthistorisches Museum in Vienna has also been attributed as Licinius in a compelling argument by R. R. R. Smith (The Public Image of Licinius I: Portrait Scuplture and Imperial Ideology in the Early Fourth Century, The Journal of Roman Studies, vol. 87, 1997, pp.170-202), in which he specifically cites its relationship to the numismatic portraits as part of his reasoning behind the attribution (p.188). This further metes out the view that there was an attempt at individuality in the image of Licinius presented here. While the obverse of this coin illustrates stylistic idiosyncrasy, the symbolism of the reverse iconography is indicative of the unsettled times in which this aureus was issued. In terms of technical skill and artistry, the die cutters have surpassed the quality on the obverse, achieving extraordinary detail in the depiction of Jupiter enthroned, but the semantic context of this image provides an insight into the state of the relationship between Licinius and his co-emperor Constantine in this period. At surface level this coin, minted seemingly as part of his decennalia issue, can be read as Licinius simply giving thanks for his first ten years of co-rule with Constantine and seeking divine favour for another ten years, however the presence of OB D V (ob diem quinquennalium) in the obverse legend denotes this as marking the fifth year since his son, Licinius II, was pronounced Caesar. The presence of Jupiter, a standard type at Nicomedia, is a reflection of the differing faiths between the two emperors; as Constantine moved closer to monotheism and the Christian God, adopting the Chi-Rho symbol as a regular shield and standard device, Licinius staunchly upheld the supremacy of the traditional Roman pantheon, affiliating himself with Jupiter, who is portrayed as his patron and protector on most of his coinage. It is somewhat ironic that the year of his decennalia in 317 perhaps marked the end of peaceful co-rule with Constantine, and by the time at which this particular coin was issued it would be only a few years before the outbreak of civil war between the two emperors in 323. This conflict played out across several battles and eventually resulted in Licinius' defeat at the Battle of Chrysopolis in 324 where Constantine's army fought under standards emblazoned with the Chi-Rho symbol, opposing Licinius' battle lines which were adorned with images of the gods of the Roman pantheon. Thus did the battlefield aptly mirror the succinct imagery of their respective coinage on a monumental scale. Estimate: 45000 GBP https://www.coinarchives.com/640e80e326f7412e2327d478ad5f56f8/img/roma/e78/image01778.jpg Roma Numismatics Ltd > E-Sale 78 Auction date: 17 December 2020 Lot number: 1778 Price realized: 55 GBP (Approx. 74 USD / 61 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Licinius I BI Nummus. Antioch, AD 321-323. IMP C VAL LICIN LICINIVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust to right / IOVI CONSERVATORI, Jupiter standing to left, holding Victory on globe and sceptre, eagle with wreath before, captive behind; X-IIΓ in right field, SMANTZ in exergue. RIC VII 35. 3.49g, 18mm, 11h. Extremely Fine. Very Rare. From a private UK collection. Estimate: 75 GBP https://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=1761703&AucID=4049&Lot=1778&Val=98d70cf511a883350169042469581a1c MARTINIANUS: https://www.coinarchives.com/fc70d71a7fa226e4de0a82732db23200/img/roma/020/image00695.jpg Roma Numismatics Ltd > Auction XX Auction date: 29 October 2020 Lot number: 695 Price realized: 1,900 GBP (Approx. 2,452 USD / 2,103 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Martinian Æ Nummus. Nicomedia, AD 324. D N M MARTINIANO P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right / IOVI CONSERVATORI, Jupiter standing left, holding Victory on globe in right hand and eagle-tipped sceptre in left, captive on ground to right, X-IIΓ above, eagle to left holding wreath in beak; SMNΔ in exergue. RIC 46. 2.46g, 20mm, 11h. Good Very Fine. Very Rare. From the inventory of Roma Numismatics Ltd. Estimate: 2500 GBP https://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=1714731&AucID=3897&Lot=695&Val=da70245082275691765b19474e59ffc5
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  17. Non resistoooo... almeno dicci se più o meno della cifra ipotizzata ?
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  18. non e' satira..sono le regole.
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  19. 1 punto
  20. credo sia per l'oncia d'oro della Sicilia.
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  21. Taglio: 5 cent Nazione: Italia Anno: 2020 Tiratura: 49.978.000 Condizioni: SPL Città: Capaccio - Paestum
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  22. Magari lascia anche le foto con scritto di che moneta si tratta, può sempre essere utile in caso di ricerca
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  23. Il problema è che se metti un prezzo di riserva su eBay, anche se non vendi l’oggetto, sei costretto a pagare un tot di commissioni. Quindi, capisci bene che ogni volta che l’oggetto va invenduto ci rimetti... Con ciò, ovviamente, non giustifico minimamente un comportamento del genere che, anzi, reputo scorretto e molto poco rispettoso. C’è gente che si crede furba a comportarsi in questa maniera ma non si rende conto che la verità viene sempre a galla. Può forse funzionare nei confronti dei collezionisti alle prime armi ma certamente si rivela un arma a doppio taglio per i collezionisti di lungo corso, che finiscono col fare passaparola.
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  24. 1975 Bhutan - 5 e 10 chetrums (100 chetrums = 1 ngultrum)
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  25. Per me è un falso orrendo... volevo solo condividere con voi questo orrore. È stata presente in un’asta di qualche mese fa. Ovviamente... lotto invenduto. Troppi caratteri che fanno pensar male, per non parlare poi dell’oliva mancante...
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  26. Ciao a tutti, segnalo agli interessati che è uscito il terzo volume della raccolta di vedute di castelli trentino-tirolesi contenute nel Codice Brandis. Qui li link http://www.tangram.it/it/il-codice-brandis-volume-3/ All'interno trovate un mio studio dedicato a commercio, dazi e monete nell'area trentino tirolese nel Seicento.
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  27. In merito al problema del sito vaticano, segnalo che il sito ha cambiato indirizzo ed è funzionante. Non si raggiunge più con il vecchio indirizzo https://www.ufn.va/it/, ma occorre usare il nuovo indirizzo https://www.cfn.va/it/. Non ho idea da quando sia così, ma lo ho scoperto oggi guardando con maggiore attenzione il messaggio di errore.
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  28. Un ibrido tra le due
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  29. Concordo con l'amico @sandokan: è quasi certamente un sigillo, o meglio la sua parte metallica con l'impronta, visto che i tre punti di (ex) fissaggio lo dovevano pur attaccare a un manico o a qualcosa del genere. E certamente non è uno stemma Della Rovere, mancando dell'albero di rovere che ne è la figura tipica e costantemente utilizzata. Di sicuro è contenuto dentro uno scudo sagomato, cosa normale per uno stemma ma teoricamente possibile per un'impresa (genere di raffigurazioni allegoriche parallele all'araldica, molto in voga nel periodo rinascimentale a cui certamente è assegnabile la forma dello scudo). Mi sorprende la totale assenza di scritte, spesso presenti nei sigilli anche a contenuto araldico.
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  30. DE GREGE EPICURI Però non sembra d'argento, e sembrerebbe forse anche fusa. Può essere quel che resta di un suberato (il suo nucleo di rame) o forse un "denario del Limes".
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  31. Ti ho già dato un indizio se vuoi divertirti a fare una ricerca. Sennò ti chiedo di pazientare ancora qualche giorno... ?
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  32. Buongiorno a tutti. La monetazione repubblicana non mi ha mai attratto, ma devo dire che i conii proposti meritano un commento. La moneta con il profilo di Dante non è brutta ma il soggetto è ormai abusato, segno di mancanza di originalità da parte della Zecca. Le monete con la nutella ricordano davvero dei gettoni promozionali di qualche Ditta, con l'unica differenza che la Ditta spende i soldi suoi e non quelli dei contribuenti per tirar fuori questi "capolavori". Discorso più serio quello su Roma capitale. @Baylon ha già evidenziato quello che avrebbe potuto essere un soggetto dal forte richiamo storico ovverosia il monumento equestre al Re Vittorio Emanuele II. Senza di lui Roma non sarebbe mai diventata Capitale del Regno e, ancor prima, mai sarebbe stato proclamato il Regno d'Italia; tuttavia, la figura del Sovrano è troppo ingombrante per le meschinità correnti e per tutti quanti utilizzano la Storia per la battaglia politica contingente. Peccato, un'altra occasione persa per celebrare degnamente una importante pagina di Storia. Fortuna che ci sono le monete del Regno per consolarsi...
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  33. Si continua ad arricchire di interviste numismatiche il canale YouTube di Quelli del Cordusio con l’ultima a Giuseppe Lulliri, studioso della monetazione antica della Sardegna, buona visione ! https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ?app=desktop https://drive.google.com/file/d/1zQ_X0Wo1RLerJ9RDwPAuUumMQJ6MLuTf/view?usp=drivesdk
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  34. il 1975 oltre ad essere Anno Santo fu anche Anno Internazionale della Donna (nel 1972 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite accolse la proposta lanciata dalla Commissione sulla Condizione della Donna (CSW) di proclamare il 1975 Anno Internazionale della Donna). Bhutan 10 chetrums, sul retro non credo sia raffigurata una donna con i capelli corti bensì Jigme Singye Wangchuck (quarto re drago del Bhutan)
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  35. Buonasera, come lei già sa la legge punisce solo la falsificazione di moneta avente corso legale. La falsificazione di monete antiche o da collezione non è reato di per se (si pensi ai gadget o alle riproduzioni talmente grossolane da non poter ingannare nessuno). Integra gli estremi del reato di truffa, invece, quando la falsificazione è finalizzata proprio a gabbare i potenziali acquirenti. Saluti.
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  36. Buon pomeriggio. La più bella delle mie Piastre : Ferdinando II, 1859
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  37. Unione Sovietica - 1 Rublo 1975 30° Anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica Yevgeny Viktorovich Vuchetich ( 1967 ) La Madre Patria Chiama! Volgograd - Memoriale ai Caduti della Battaglia di Stalingrado del 1943
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  38. Monete, medaglie e banconote come strumenti di propaganda culturale e raffinati mezzi di espressione grafica Convegno numismatica - YouTube Vorrei segnalarvi un interessante convegno che si è tenuto a Chiasso, presso il M.A.X. Museo che ha ospitato l'evento, che è stato tenuto forzosamente a porte chiuse nel rispetto delle normative anti-pandemia attualmente vigenti ma che è stato registrato integralmente e postato come video sul canale YouTube . L’evento è stato organizzato in collaborazione con AdA (Avvenire dell'Antico), un’Associazione culturale no profit che intende promuovere studi e riflessioni su temi di antichità classiche e la loro relazione col moderno e contemporaneo. In particolare l’Associazione studia l’influenza delle fonti classiche, artistiche o letterarie, e la reinterpretazione dell’Antico negli ambiti della grafica storica, archeologia, numismatica, letteratura, genealogia, storia dell’arte, architettura. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Chiasso e la presentazione del Convegno, seguono le tre relazioni in programma: Giovanni Maria Staffieri - Vice-Presidente CNT (Circolo Numismatico Ticinese) - Raffigurazione di monumenti celebri su monete imperiali romane quale strumento di propaganda - che ha illustrato alcuni monumenti antichi come il Faro di Alessandria e la Sfinge su monete provinciali romane mostrandoci il parallelo con i resti, e le trasformazioni, di questi monumenti oggi. Howard Burns – Professore emerito alla Scuola Normale di Pisa - Monete e medaglie come strumento di propaganda culturale: monumenti e progetti architettonici IL Prof. Burns ha parlato della nascita della medaglia con Pisanello e Leon Battista Alberti presentando alcune interessantissime medaglie rinascimentali tra cui il tempio Malatestiano di Rimini raffigurato su una medaglia di Matteo de’Pasti, un’importante medaglia di Cristoforo Foppa che illustra al rovescio l’unica testimonianza che abbiamo del progetto originario del Bramante per la Basilica di San Pietro poi non realizzato. Burns ci ha parlato del pontefice Paolo II (1464-1471) , al secolo il veneziano Pietro Barbo che collezionava già all’epoca avidamente monete e medaglie di epoca classica, custodendole nella sua residenza di Palazzo Venezia a Roma. Infine ci ha mostrato uno dei grossi piu’ belli prodotti all’epoca del primo Rinascimento: quello di Gianfrancesco Gonzaga (1433-1444) per Mantova con la veduta della città di Mantova in una spettacolare resa prospettica. Manlio Monti – Grafico professionista, editore e incisore - La grafica della cartamoneta, il caso di Albert-Edgar Yersin Infine Manlio Monti ci ha parlato del meraviglioso mondo delle banconote, non solo quelle pluripremiate svizzere (i 10 e i 50 franchi) , avendo collaborato con un artista grafico d’eccezione come Yersin che ha tra l’altro inciso alcuni dei francobolli svizzeri piu’ belli, ma ci ha illustrato una breve storia delle banconote, molto interessante presentando alcune bellissime e particolari banconote provenienti da vari Paesi del mondo. Il video è molto lungo piu’ di 2h, avendo riprodotto l’intero convegno, ma ci si puo' posizionare sulle parti/relazioni che piu' interessano o vederlo eventualmente in piu' tappe per il suo contenuto, molto ricco, di divulgazione culturale riguardante monete, medaglie e banconote come mezzi di propaganda culturale. Buona visione! Invito Convegno AdA 28.11.20.pdf
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  39. Auctiones GmbH > eAuction 50 Auction date: 11 September 2016 Lot number: 24 Price realized: 12,000 CHF (Approx. 12,288 USD / 10,960 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Thraco-macedonian tribes. The Letaioi. AR Stater (22 mm, 9.36 g), c. 500-480 BC. Obv. ΛETAI, bearded Centaur carrying off protesting Maenade; below, dotted ground line. Rev. Crested Corinthian helmet right within incuse square. Svoronos, Hell. 38, 4 and pl. VI, 2. St. Topalov, Ancient Thrace. Contributions to the Study of the early Thracian Tribal Coinage and it's Relations to the Coinage of the Odrysians and the Odrysian Kingdom during 6th - 4th c. B.C. (2003), 222, 30.Traité I 153 ('Lete'). Extremely rare and of the highest interest. A beautiful coin of powerful archaic style. Scuff in the incuse field on the reverse, otherwise nearly extremely fine / very fine. This coin is part of a series of Staters issued by Thraco-macedonian tribes in the early 5th Century. Its motif is an adaptation of the silver coinage of the island of Thasos that had become the predominant trade currency in the region. The tribes, however, replaced the Thasian Satyr with a wild Centaur more appropriate for the wild lands they were living in. The vast majority of these coins carry no ethnic and therefore make it impossible to ascribe them to specific tribes, but a few exceptional issues - such as ours - come with the ethnic spelled out. We therefore know that our coin was struck by the Letaioi, an obscure tribe in the mountainous region of the borderland between Thrace and Macedon that was famous for its rich silver deposits. The exceptionally well crafted obverse die in its utterly powerful archaic style makes it possible, if not likely, that the tribe was rich enough to hire a Greek master die cutter for this special issue. Whoever the artist was, he beautifully captured the motion and energy of his dramatic coin design while rendering the Centaur and the Maenade's faces in a most amazingly calm and noble Archaic style. Estimate: 12000 CH ILLUSTRAZIONE: "CENTAURO E MENADE", OLIO SU TELA DI ETTORE FORTI (1880-1920)
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  40. taglio: 2 euro cc BNDR paese: slovenia anno: 2015 tiratura: 1.000.000 condizioni: bb-spl città: trieste note: 2 pz
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  41. segno di ossidazione
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  42. Resta da risolvere il "mistero" del sigma al diritto: E' chiaramente una lettera singola e doveva essere facilmente interpretata al tempo della sua emissione. Se accettiamo l'idea di una coniazione emessa all'inizio della symmachia timoleontea, allora il sigma potrebbe stare a indicare l'iniziale della "Sikelia", che ricorre frequentemente nelle emissioni della symmachia. Era una sorta di personificazione dell'intera isola, nell'ottica degli indigeni Siculi. Il nome Sikelia è attestato in pseudo-Scimno, 270, e la sua etimologia deriverebbe dal mitico re Sikelos, che ricorre in diverse fonti mitologiche come vissuto o prima o poco dopo la Guerra di Troia. Il nome Sikelia compare su rari bronzi della symmachia coniati ad Alaisa.
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  43. ciao amici... :) ....justo per il nostro piaccere......e anche un up....per questa monetazione carica di storia.... :closedeyes: ....e fortuna per noi di osservarne una... :mellow:
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