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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/28/21 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti e buona domenica, per le mie più belle oggi ho scelto uno dei miei amatissimi ramini. 9 cavalli Ferdinando IV 1790 Saluti Alberto6 punti
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Ciao @Rocco68, anche una mia Piastra 1841 presenta questo esubero molto simile a quello di @caravelle82 pur essendo di "tipo base". Le altre due sono invece senza questa anomalia. Ciao a Tutti, Beppe4 punti
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Rispondo con piacere all'invito di @numa numa! Come già ricordato, per testone si intende un nominale d'argento di notevole importanza che venne così chiamato in molte zecche d'Europa perché raffigurava il ritratto o effige del principe. In questo senso, nella serie papale i primi veri testoni sono quelli di Leone X (1513-1521), sebbene già Giulio II (1503-1513) avesse coniato una moneta di estrema rarità di egual valore (un quarto di ducato, pari a due giuli e mezzo) ma priva della sua effige. Questi grossi moduli d'argento coniati sotto Leone X in realtà non sono testoni da 3 giuli (nominale non ancora introdotto all'epoca di Leone X), ma pezzi da un quarto di ducato, del valore di due giuli e mezzo. Esse pesano infatti g. 9.80, mentre se fossero da tre giuli dovrebbero pesare oltre 11 g. Il pezzo da un quarto di ducato fu continuato a coniare da Clemente VII (1523-1534), anche con l'indicazione del valore (quarto di ducato ossidionale), sempre al tasso di due giuli e mezzo. Questa specie, mantenendo sempre il valore di un quarto di ducato di camera, soltanto sotto Paolo III (1534-1549) venne a coincidere con quello di tre giuli poiché quest'ultimo nominale era scaduto in modo tale che il ducato di camera ne valeva 12 , anziché 10 come sotto Giulio II e Leone X. Questa moneta é chiamata nei capitoli di zecca "Tertios Julios" (triplice giulio) e fu emessa nel 1545 dalle zecche papali di Roma, Camerino, Macerata e Ravenna. Quattro tripli giuli (o paoli) valevano un ducato di camera in oro. Soltanto con Gregorio XIII (1572-1585) con i capitoli di zecca del 1573, per la prima volta si introduce il termine di Testone da 3 Giulii. Ancora sotto Pio V (1566-1572) il ducato di camera era valutato 12 giuli e solo dopo che questo papa ebbe a ridurre il rapporto fra oro e argento a 1:10 42/100, venne a cessare l'equivalenza di valore fra quarto di ducato e testone. A quanto detto, bisogna tuttavia aggiungere cronologicamente un predente di rilievo, ovverosia il rarissimo nominale detto triplice grosso papale, coniato esclusivamente ad Avignone e solo da Innocenzo VIII (1484-1492) che dopo il doppio grosso già citato di Sisto IV (1471-1484), rappresenta il primo vero e proprio multiplo d'argento della serie pontificia e dai collezionisti ritenuto "la numero uno" della collezione di testoni papali. Michele3 punti
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Syria 5 qirsh 1976 raffigurata la diga di Tabqa sul fiume Eufrate3 punti
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Buongiorno e buona domenica, per la mia Napoletana di oggi posto ultimo grano Cavalli 12 entrato in Collezione Litra68. Al momento sta facendo un bagnetto rigenerante in acqua demineralizzata. ? Millesimo 1790 nonostante la bassissima conservazione presenta un apprezzabile busto di Ferdinando IV Saluti Alberto3 punti
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Buongiorno e buona domenica a tutti, Condivido il mio solo esemplare di Pubblica per Filippo IV che ho in Collezione. Diametro 27 mm Spessore tondello 2 mm Peso grammi 12,13 Variante PVBL // ICA3 punti
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Ho rifatto le foto al mio Tornese del 1840, quelle precedenti non gli facevano onore.3 punti
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Buongiorno È la prima volta che scrivo in questa sezione. Ho iniziato qualche anno fa a collezionare monete di Modena che è la mia città natale. Ieri, ho inserito anche la mia prima medaglia estense in collezione, questo piccolo modulo, con un argento che dal colore è più simile ad una mistura. Al dritto i busti di Ferdinando d'Austria e di Beatrice d'Este affiancati son davvero dettagliati. La conservazione mista anche alla bella patina mi ha convinto subito. Grazie a chiunque lascerà un parere o un'impressione. Un saluto a tutti Marco2 punti
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Il dittico, in epoca romana, è un oggetto di piccole dimensioni composto da 2 elementi incernierati tra di loro per essere ripiegati e chiusi : per lo più in legno con le facce interne spalmate a cera, era usato per scritture od annotazioni da eseguire con uno stilo . Dopo il III sec. , i cosiddetti dittici consolari, diventano oggetti più ricchi, molto spesso in avorio con le facce esterne variamente scolpite : questi dittici sono doni da regalare ad amici, da parte di personaggi che così intendevano celebrare la propria elezione a consoli . Nel museo di Santa Giulia in Brescia, è conservato il dittico di Boezio, in avorio, di dimensioni contenute (24x18x2 cm.) risalente al 487 e che raffigura il console Manlio Boezio, probabilmente ii padre del filosofo Severino Boezio : l'oggetto, impiegato ancora in epoca più tarda, riporta all'interno piccole miniature e parti di iscrizioni . Nel periodo del consolato di Manlio Boezio, l'Italia è in potere di Odoacre che riconosce, almeno nominalmente, come unico imperatore Zenone, in nome del quale batte anche moneta .2 punti
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Tornese 1845, cifre della data grandi. Diverso rovescio dell'esemplare di @ggioggio E Tornese 1845 con cifre piccole, appena entrato in collezione.2 punti
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Che bella discussione per chi come me è un dilettante della monetazione quattro-cinquecentesca! Grazie mille @417sonia @fabry61 @numa numa @Arka2 punti
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Buongiorno Francesca, Premettendo che non sono riuscito a identificare la moneta, ho pensato di portare attenzione a questo post nella speranza che qualcuno con più esperienza sia in grado di aiutare. Nel frattempo mi è sembrato utile elencare alcune caratteristiche della moneta e delle ipotesi che mi sembrano abbastanza plausibili. D/ Quattro gigli disposti a quadrato entro perlinatura. Legenda intorno "KARO..." R/ Croce patente che taglia il campo e la legenda. Quattro gigli nei quarti della croce, rivolti verso l'esterno. Legenda intorno "...TVM..." Concordo con l'idea che la moneta sia attribuibile a Carlo I d'Angiò: l'iconografia (gigli, croce patente che divide la legenda...) e la scritta KARO... sembrano suggerire questo sovrano. Se la moneta fosse del Regno di Napoli (post-Vespri) potrebbero esserci altri "Carli" Angioini (Carlo II, III, VIII) ma le loro monete appaiono meno simili a quella in oggetto rispetto a quelle del Regno di Sicilia di Carlo I. Senza peso e diametro è più facile sbagliarsi sul nominale, ma facendo un "educated guess" mi sento di ipotizzare che si possa trattare di un denaro, considerando le somiglianze nei dettagli con altri denari di Carlo I, specialmente questo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CIA/38. Resta il fatto che non sono riuscito a trovare alcuna moneta che condivida tutti i seguenti aspetti contemporaneamente: - Dritto con 4 gigli disposti su due file orizzontali (le uniche che ho trovato di questo tipo hanno i gigli nei quadranti di una croce patente https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CIA/37, e non sembra sia questo il nostro caso). Più comune sembra la tipologia con tre gigli disposti a V https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CIA/39, quattro gigli disposti a rombo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CIA/38 o un solo giglio grande https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CIA/33. - Rovescio con croce patente e gigli nei quarti rivolti verso l'esterno (sembra più comune la tipologia con i gigli rivolti verso l'interno, come in questo caso https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CIA/20) - L'aspetto che ho trovato più curioso è il frammento di legenda al rovescio "TVM". Ho guardato sul catalogo online e sul CNI XVIII https://www.numismaticadellostato.it/pns-pdf/CNI/pdf/volume_XVIII.pdf, ma non ho trovato questa scritta su alcuna moneta di Carlo I. Forse qualcuno con lo Spahr potrà essere d'aiuto, dato che il CNI non ha un volume sulle monete siciliane. @IL CIGNO BLU Sarebbe comunque utile sapere peso e diametro della moneta, e delle foto più grandi e nitide (specie del rovescio, con la croce) non guasterebbero. Spero di non aver tediato troppo con il messaggio lungo e di essere stato d'aiuto. saluti Magus2 punti
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Portogallo Anno: 2021 Tiratura: 500.000 Città: Aeroporto Bologna Condizioni: Spl Note: NEWS2 punti
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Segnalo l'uscita del n. 370 di Panorama Numismatico questo il sommario: Curiosità numismatiche – Pag. 3 Roberto Diegi, Solidi coniati da Valentiniano III a Romolo Augusto – Pag. 11 Angelo Cutolo, Un tornese diverso da quello descritto da De Petra della presunta zecca di Avella e note sulla presunta Diocesi di Avella - Pag. 17 Francesco Di Rauso, "La vittoria e il trionfo" di Ferdinando I d'Aragona in una medaglia napoletana del 1465 – Pag. 27 Gaetano Russo, Le varianti tecniche - Pag. 35 Notizie dal mondo numismatico - Pag. 40 Alberto Castellotti, Quartini Terra Luna e ritorno - Pag. 41 Fabrizio Galiè, Il ritorno della moneta argentea tra "Prove di stampa" ed "Esperimenti tecnici". Novità, ipotesi e nuovi interrogativi, Prima parte - Pag. 45 Giuseppe Carucci, La dea Fortuna - Pag. 55 Recensioni - Pag. 60 Mostre e Convegni – Pag. 62 Aste in agenda – Pag. 631 punto
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Grazie Michele per aver complementato con queste basilari e interessantissime informazioni la discussione. Sapevo di trovare terreno fertile ??1 punto
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__________________________________ __________________________________ Dovremmo vederla questa variante non ti pare? __________________________________ Si eccola __________________________________ e noi che ci diamo pure corda a sto svitato! __________________________________1 punto
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Tornese 1845 cifre della data grandi1 punto
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Potrebbe trattarsi di siliqua di Valente, DN VALEN-S PF AVG e VRBS-ROMA. Al rovescio Roma seduta sopra una corazza, con lancia punta in basso e vittoria su globo. E se così fosse all'esergo si dovrebbero trovare solamente AQPS o AQPS dot o TRPS o TRPS dot. Ma come fa giustamente notare pare ci sia una L. Se così fosse potrebbe essere solamente Valentiniano II, con DN VALENTINI-ANVS PF AVG al diritto e con LVG dot, LVGS o LVGPS in esergo. Voi che ne dite? VALENTINI-ANO è compatibile a quello che si vede sulla moneta? Ciao! TWF1 punto
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Moneta rovinata, probabilmente buona. Sicuramente di Valente e con VRBS ROMA sul rovescio. Tuttavia avrei qualche dubbio sulla zecca. Se all'esergo si intuisce una lettera, questa non mi sembra una T. Mi sembra una L, ma, come spesso accade, oggi non ho i miei libri... E quindi non ho modo di controllare. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Concedere una rivincita a briscola Non del tutto convinto: Attimo ripercorso1 punto
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Effettivamente qualcosa di francese che assomigli alla moneta in oggetto c'è, ad esempio questa: https://en.numista.com/catalogue/pieces8627.html. Il rovescio con i gigli rivolti verso l'esterno sembra essere più comune sulle francesi. Tuttavia, guardando la monetazione francese da fine 1200 a metà 1400 su Numista non ne ho vista neanche una con il dritto simile alla nostra (4 gigli a quadrato), e molto poche con la croce patente che divide la legenda. Potrebbe essere comunque, di monetazione medievale estera me ne intendo ancora meno che di quella italiana.1 punto
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Costosissima per chi ha avuto la SFORTUNA di acquistarla...... saluti TIBERIVS1 punto
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Ciao. La moneta mi sembra originale, in conservazione appena sotto al BB. Il Gigante la valuta come moneta rara, coniata in 9.907.540 pezzi, compresi quelli con due rosette (maggiormente valutati). Come valutazione il catalogo dà, in conservazione BB, 20 euro. Ovviamente, essendo io inesperto, mi rimetto al parere dei nostri compagni di forum. Buona giornata.1 punto
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Botswana 1 Pula = 100 thebe da wikipedia: Pula letteralmente significa pioggia in lingua setwana mentre thebe sono "scudi" e questi nomi sono stati scelti con l'aiuto della popolazione "ipelegeng" scritto sul retro significa invece "portare il proprio peso" ossia essere autosufficienti o indipendenti di seguito 1 thebe 1976 rappresentato l'uccello Turako di seguito 5 thebe 1976 rappresentato l'uccello Bucero Beccorosso1 punto
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Buongiorno Matteo, Questione assai interessante numismaticamente quella che poni. Personalmente ho un poco studiato la monetazione della zecca di Kamiros, in quanto mi affascinano le rappresentazioni di flora e fauna, in particolare sulle emissioni greche arcaiche e tardo arcaiche. Le somiglianze tra i diritti dei due esemplari in apertura sembrerebbero rilevanti in effetti e da non sottovalutare. Bisogna considerare giustamente i fattori che potrebbero generare alcune difficoltà a valutare corrispondenze nei rilievi: dal colore l’esemplare in elettro parrebbe di una lega piuttosto ricca di oro (quindi molto poco soggetta ad alterazioni chimiche ma forse più tenera), mentre l’esemplare in argento é verosimilmente stato ripulito dai depositi e dalla patina che lo coprivano (e che parrebbero ancora in parte visibili), infine le ridotte dimensioni dei conii utilizzati. Come giustamente rilevavate tu ed Apollonia. Con la cautela del caso direi che un’identità di conii per il dritto possa essere seriamente presa in considerazione, le nervature della foglia di fico sembrerebbero corrispondere nei punti maggiormente leggibili, ovvero nelle loro intersezioni. Complimenti per l’acuta osservazione, se confermata la corrispondeza sarebbe una bella scoperta!1 punto
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Ho qualche dubbio in merito, a meno che non collezioniamo cofanetti invece che monete...1 punto
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Secondo mio parere è un errore di lettura. Non mi risulta un massaro M gotica su Z1 punto
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Mi meraviglio di voi! Di tutti voi! Com'è possibile che vi siete dimenticati delle monete di cioccolato? ? Forse perchè nessuno, me compreso, è mai riuscito a far si che la collezione durasse a lungo? ?1 punto
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Ciao, la seconda "O" mi pare l'effetto di un pesante salto di conio, che ha sfalsato parte delle incisioni di 15-20° in senso orario, vedasi anche la linea d'esergo che è andata a sovrapporsi alle armette in basso, rendendole illeggibili. Non escluderei che ci sia stata una seconda battitura, una volta visto il risultato non ottimale della prima. Ciao, RCAMIL.1 punto
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Ciao, sicuramente R ci può stare, e forse anche R2... indubbiamente è una coniazione che capita di rado di vedere, mentre i grossi della serie "NOCET MINVS" dello stesso pontefice sono comunissimi... Ciao, RCAMIL.1 punto
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Dopo il ricordo del grande numismatico SOLONE AMBROSOLI al post 357, con questa bella placchetta a ricordo del centenario del GABINETTO NUMISMATICO DI BRERA fondato da Gaetano Cattaneo, che al diritto porta il busto della scultura in bronzo del fondatore e al rovescio l'ex libris della regia zecca, con l'importanza quantitativa delle preziose collezioni. e la medaglia a ricordo della morte nel 18411 punto
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Scusate l' --------- ma penso che sia lei il mio migliore acquisto per il 20201 punto
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GAMMA!!! che granchio ragazzi, mi vergogno. Forse sono tra quelli che non conoscono il greco… e comunque grazie @gpittini, ho pensato che fosse cosa buona correggere il doppio strafalcione. Saluti HIRPINI1 punto
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Bè, ti faccio gli esempi più semplici: il 1/2 franco svizzero che fino al 1967 è d'argento (835/1000), i Dime americani con Roosvelt (fino al 1964 c'è argento 900/1000) o i Mercury (dal 1916 al 1945). Se hai questa Mercury del 1916 non te la vendere a pochi spiccioli: Poi ce ne sono tantissime altre, europee e non, ma non credo che avrai difficoltà ad avere notizie in merito. :)1 punto
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L'avranno fatto gratis a tempo perso, in fondo anche Dante ci ha messo 12 anni a scrivere la Divina Commedia ...solo che poi ce l'ha fatta leggere.1 punto
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"Inoltre, scusatemi, ma io non credo assolutamente che io sono stato l'unico ad accorgersi di questa nota solo..." Credo proprio che invece Tu sia stato l'unico.....qui siamo troppo impegnati a discutere se una monete sia spl+++/qfdc---- o piuttosto mspl---/spl++++, se l'abbiamo pagata troppo o troppo poco, o se la caccola che si intravede nella narice destra del sovrano costituisca una variante o un difetto di conio. E questa volta non abbiamo neppure la scusante che si tratti di un testo inaccessibile, costoso o scritto in lingue incomprensibili, perchè invece è sul web a disposizione di tutti ed è scritto in italiano. Purtroppo non leggiamo come si dovrebbe.........e questa è la dimostrazione lampante. M.1 punto
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