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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/13/21 in tutte le aree
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Complimenti Alberto, la moneta da 4 Tornesi del 1799 è la mia preferita, perché è stata la prima "napoletana" della mia collezione. Da allora ogni tanto ne compro una per fare compagnia alla NUMERO 1. La tua poi è il tipo raro, con la scritta SICL, molto difficile da trovare. Io ne ho acquistato un pezzo in MB e cerco sempre di trovarne una almeno BB ad un prezzo accettabile, ma finora non ci sono riuscito. Del 4 Tornesi 1799 conservo anche le varianti di punteggiatura. Al momento ho le seguenti: FERDINAN. IV SICL. ET HIE REX P. FERDINAN∙ IV SICIL∙ ET∙ HIE REX P. FERDINAN∙ IV SICIL∙ ET HIE REX P. FERDINAN. IV SICIL. ET. HIE. REX P. FERDINAN∙ IV SICIL∙ ET HIE REX P. In più ho la NUMERO 1 che allego in foto.4 punti
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Condivido una della ultime new entry, una Piastra di Francesco II. Ne ho viste passare alcune in diversa conservazione (anche se più si va oltre lo SPL reale, e più diventa difficilino trovarle), ma, come sempre, la pazienza premia ed è giunto l’esemplare che ha il plus della patina (per i miei gusti), l’ho trovata “unica”, diversa dal solito. Una patina che ha qualcosa da raccontare alle altre Piastre compagne di vassoio.3 punti
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Buonasera a tutti, per la mia Napoletana di oggi ho scelto il mio secondo esemplare di 4 Tornesi 1799 Ferdinando IV Gli manca un pelino per essere promosso alla categoria scarrafoni. ? Magliocca 386a Saluti Alberto3 punti
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1878 - 9 Gennaio - Incoronazione di Umberto I° La Convenzione della Lega Monetaria Latina del 1875 decise, in seguito ad un ribasso dell'Argento, di limitare l'emissione degli Scudi da L.5 - 900/mille ai soli privati che avessero fornito il quantitativo di Argento necessario. La Tiratura è infatti piuttosto bassa ( 100.000 pezzi di questo millesimo ). Come evidenziato dal Gigante ( pag.110 ) la moneta presenta sul D/ dei rilievi maggiori soprattutto nella zona dei baffi e nella tempia, rispetto al Tipo II° del 1879. Tale conio si usurava molto facilmente soprattutto in queste zone, per cui è molto difficile trovarlo in FDC. Posto un mio Scudo 1878 Anno I° del Regno di Umberto I°, non in grande conservazione, dal quale si può comprendere come l'usura fosse molto maggiore sul Ritratto del Re.3 punti
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Segnalo l'uscita del n. 116 di Monete Antiche. Questo il sommario: Il linguaggio delle immagini: Eracle (Ercole). (Giovanni Santelli e Alberto Campana) [3-15] Il culto di Cibele a Roma: dati archeologici e numismatici. (Mario Ladich) [16-24] La serie "DOMINO NOSTRO" e "INBICTISSIMO": un aggiornamento. (Alain Gennari) [25-36] La monetazione in rame di Filippo II d'Asburgo nella zecca di Messina (e di una moneta da Due Piccioli mai coniata). (Maurizio Bonanno) [37-43]. ANASTATICA, inserto di letteratura numismatica. Giuseppe Ruotolo, scritti scelti di Numismatica. (a cura di Luca Lombardi) Dionysos nella monetazione antica. (Giuseppe Ruotolo)2 punti
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Buongiorno a tutti gli amici del forum, per gli appassionati di archeologia vi segnalo questa notizia di pochi giorni fa. Il sarcofago è stato ritrovato nei pressi della fermata di Torre Spaccata (linea C) a Roma, durante lo svolgimento dei lavori per l'installazione della fibra ottica. L'iscrizione recita "Sacro agli Dei Mani. A Gaio Giulio Longino Giuliano originario di Hierapoli in Asia Minore, Gavia Manlia la madre fece". https://www.casilinanews.it/163340/attualita/torre-spaccata-sarcofago-fibra-ottica.html https://www.ilmessaggero.it/fotogallery/roma/roma_scoperta_sarcofago_torre_spaccata_centocelle-5795010.html Sapete qual è la cosa bella? Abito proprio lì vicino. Oggi sono andato a curiosare e c'erano degli archeologi che stavano facendo dei rilievi fotografici. Lo scavo è aumentato in termini di dimensione e ora si notano alcuni resti della struttura tombale. Sinceramente volevo fare qualche domanda di curiosità, ma alla fine ho lasciato perdere visto che mi sembrava brutto disturbarli durante il loro lavoro. Vi terrò aggiornati.2 punti
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1978 Banca d'Italia - 100.000 lire Baffi/Stevani del 20 giugno 1978 Galleria degli Uffizi (Firenze) - La primavera di Botticelli Delle tre grazie del Botticelli: (da destra) Aglaia lo splendore, Eufrosine la gioia e Talia la prosperità >>> >> è stata utilizzata per il 1.000 lire del '47 l'immagine di Talia (la prosperità), quest'ultima fu rovesciata per fare in modo che rivolgesse lo sguardo verso il centro del biglietto (una mia banconota) e Aglaia (lo splendore) per il 100.000 lire presentato.2 punti
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Buongiorno. In realtà non c'è molto altro da aggiungere rispetto alle informazioni che tu stesso sei riuscito a reperire qui sul forum. Il tuo esemplare, purtroppo, è una riproduzione (come credo avessi già intuito). La moneta originale è in oro 900 millesimi e pesa 6,45 grammi. Rappresenta la prima tipologia di marengo mai coniata e per questo riveste una certa rilevanza storico-numismatica. Fu coniata all'indomani della vittoria di Marengo dalla Repubblica Subalpina, presso la zecca di Torino. Non si tratta, dunque, di una moneta propriamente francese ma di una moneta italiana (pre-unitaria) a tutti gli effetti. Ciononostante, bisogna anche riconoscere che la Repubblica Subalpina era uno stato fantoccio creato dalla Francia. Per questo, posso capire la confusione nel definirla una "francesina" Detto ciò, se hai interesse ad approfondire ulteriormente la Storia che si nasconde dietro a questa moneta, ti consiglio di dare una lettura a questa discussione:2 punti
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Sono orgoglioso di esser testimone del bel lavoro che fanno questi signori con il Gazzettino? @dabbene @El Chupacabra @ecc ecc (@non so chi altro).... Riccardo2 punti
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Ciao, bella moneta! Credo però che la classificazione non sia esatta. Penso, infatti, che si tratti di questo denario, il RIC IV 57: Online Coins of the Roman Empire: RIC IV Geta 57 (numismatics.org) Quanto ai VOTA, le monete dei voti nascono nell’alto impero per augurare all’imperatore un certo numero di anni felici di regno. Al compimento degli anni, i voti potevano essere sciolti (soluta e similari), ma anche rinnovati (suscepta e similari) un numero ripetuto di volte, il che veniva ricordato con varie sigle sulle monete. In alcuni casi (vedi i primi tre esempi sotto) in numero di anni non era specificato. Le legende in cui più comunemente troviamo menzionanti i voti sono: VOTA PVBLICA VOTA SVSCEPTA VOTA SOLVTA VOTA V - Vota quinquennalia VOTA X - Vota decennalia VOT X ET XX - Votis decennalibus (solutis) et vigennalibus (susceptis) VOT XV MVLT XXX – Votis quindecennalibus (solutis) multis trigesimalibus (susceptis) VOT XX- Votis vigennalibus VOT XX AVGG – Votis vigennalibus augustorum VOT XX CES (?) - VOT XX SIC XXX – Votis vigennalibus feliciter solutis sic trigesimalia solventur SIC XX SIC XXX - Votis vigennalibus feliciter solutis sic trigesimalia solventur VOTIS MVLTIS – Votis multis (susceptis solutisque) MULTIS XX- Multis vigennalibus … Nello specifico dei VOTA PVBLICA, questi venivano dichiarati pubblicamente in varie occasioni per augurare prosperità e salute al sovrano (qui Geta e' ancora Cesare) e, di conseguenza, all'impero. Nell'alto impero, i Vota possono costituire una base per calcolare l’epoca delle monete. Ciò non vale, invece, nel tardo impero in cui spesso i voti celebrati erano assai maggiori degli anni di regno. Si trattava, infatti, spesso di un augurio simbolico per il sovrano di molti e felici anni di regno (un po' come noi, nei compleanni, auguriamo "cento di questi giorni"). Buona notte da Stilicho2 punti
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@ilnumismatico Ricordo bene quel Tallero di Gian Gastone. Magnifica moneta acquistata da un commerciante che la ripropose sul suo banco ai convegni per i mesi successivi. Ho salvato la foto e la posto di sotto ad alta risoluzione! Forse la patina un po' aiutata (come penso spesso di quelle eccessivamente "arcobaleno"). Per me rappresenta la "decadenza del barocco". Il granduca fu un personaggio equivoco, di difficile definizione. Intelligente e colto, depresso, pingue-alcolista, liberale, dedito a festini equivoci, timoroso delle folle. Con lui si estinse la dinastia de' Medici, e lasciò la Toscana in eredità agli Asburgo-Lorena.2 punti
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Vi propongo un piccolo giochino... In vendita recentemente su eBay da venditore francese, chi lo identifica a stretto giro? Vince (nulla!) il più veloce ?1 punto
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Iran 50 dinars, 1 rial e 5 rials 1978 espresso come 1357 e 25371 punto
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Certo che per alcune si tratta chiaramente (mia opinione) di una M capovolta mentre per altre sembrerebbe una vera W. Ne approfitto per riportare il mio Grano in scarsissima conservazione ma con ben visibile quella che sembra essere una W o una M capovolta dalle linee più morbide.1 punto
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Bronzo di Filippo I (Coele-Syria. Heliopolis) che raffigura sul rovescio il propileo del tempio di Zeus-Heliopolites; una scalinata con un piedistallo ad ogni estremità conduce ad un portico di dodici colonne con una torre ad ogni estremità; nel frontone sopra l'ingresso ad arco, un cipresso; in esergo, altare tra due oggetti di identificazione incerta (Leu Numismatik WEB AUCTION 15).1 punto
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Per me questa sarebbe una buona soluzione, ma solo se si ha un numero relativamente piccolo di monete, perché le necessità di spazio si raddoppiano. Io comunque le tengo da molti anni sopra i miei cartellini e non ho riscontrato problemi di alcun genere.1 punto
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Il linea di principio condivido. Però mi chiedo: come si coniuga questa valutazione, con la circostanza che c'è un'intera serie di aes grave su cui è raffigurata la ruota? Che ne pensi? Mi viene in mente: potrebbe sussistere un parallelismo tra ruota e prora navis, nel senso che che con la prima si è voluto raaffigurare la mobilità terrestre, con la seconda quella navale?1 punto
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Buongiorno, si la moneta è la stessa, la confusione è legata alla mia incapacità informatica, cartagine? C'è sempre dietro la palma, avevo pensato a Erice ma il cavallo non è mai stante, le puniche hanno la palma, quelle definite sardo-puniche non mi corrispondono come parametri ponderali, non so, grazie a tutti coloro che si interessano per darmi una mano nella identificazione daniele1 punto
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No dai, ti prego, il 2043 c.c. lascialo al posto suo che citarlo in questa discussione è come presentarsi a una partita di calcetto con la racchetta da tennis... Mannaggia a internet... Saluti1 punto
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Se sono continui, evidentemente dipende dal fatto che non passa giorno che si verifichino. Poi se una persona saluta da un’altra parte mentre qui, in prima battuta, si pone in modo diametralmente opposto, ne è a conoscenza solo chi ha visionato l’intero forum. Quindi lecito l'intervento di Paniere che si è basato sull'apertura della discussione. Sul resto concordo. Ossequi.1 punto
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@Giov60 grazie Giovanni, ormai per me sei l’eletto “santo protettore e dispensatore” delle foto e dei pdf dei cataloghi! M’hai fatto felice come un pupo col giocattolo nuovo... manco fosse la moneta vera!1 punto
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Negli stipiti in pietra di porte e balconi venivano praticati dei fori, che alloggiavano le sbarre in ferro delle finestre o i cardini di porte e balconi. Lo spazio veniva riempito da piombo fuso. Il tuo oggetto mi sembra proprio uno di questi piombi; si notano ancora scaglie di ferro di quello che era probabilmente un cardine.1 punto
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Qui sbagli, avresti dovuto puntualizzare ( come ho fatto sopra) quale tipo di Numismatica, avrebbe dei problemi dovesse scomparire, in un futuro prossimo, il contante, ebbene stai certo che gli aurei romani, i denari, i soldi medievali, le piastre papali e chi più ne ha ne metta, saranno sempre negli obiettivi e segni da realizzare dei Numismatici. Saluti TIBERIVS1 punto
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Statere di Egina (Numismatik Naumann 3) ATTICA. Aegina. Lead Stater (Circa 525-475 BC). Obv: Sea turtle . Rev: Incuse windmill pattern. Cf. Meadows, Groups IIa-IIb. Condition: Very fine . Weight: 11.0 g. Diameter: 19 mm.1 punto
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Avrei voluto aprire una discussione apposita, ma forse non avrebbe ricevuto molto interesse, e quindi dato che non ho mai pubblicato finora nessuna moneta in quella bellissima e lunghissima discussione creata da @Rocco68 ho deciso di postarla anche se non è tra le mie monete più belle se parliamo di conservazione. Non è bellissima ma è una tra le monete a cui sono più legato ?? 4 tornesi 1817 di Ferdinando I (Rif. Magliocca 459)1 punto
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Buongiorno amici... restando sempre sul nominale più piccolo, ecco un'altra rarità per questa monetazione, 1 grano 1814 HEIR anzichè HIER. Questo si trova solitamente sempre mal concio e anche l'esemplare che ho io in collezione lo è. FERDIII.P.F.A . SIC. ET HEIR. REX. 1814 V.B. e sotto il valore G.1. in caratteri normali posto il mio esemplare e un esemplare che è stato venduto di recente a più di 1400 eurini, è il miglior HEIR che almeno io abbia mai visto. Saluti.1 punto
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le valutazioni/stime di questo forum non sono gratuite come potrebbe sembrare. Si pagano in anticipo in banconote di buongiorni e ringraziamenti e in generale con assegni di buona educazione1 punto
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NOn dirlo a me: ogni volta che vado a S.Pietro ci vado a piedi, e sono 7km in tutto, la metà del ritorno in salita (è un anno che non salgo sui mezzi pubblici, di superficie o sotteranei che siano) In ogni caso, dalla metro a p.za Verdi è tutto in piano, quinid è anche una passeggiata non faticosa (altrettanto non si può dire della qualità dell'aria, visto il traffico su V.leRegina Margherita...)1 punto
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Da lunedì 08 marzo sino al 14 marzo domenica si passa all'anno successivo: ╠═►1878◄═╣ Nella discussione originaria furono postate da: n.1 lucarosina - n.3 nikita - n.1 villa66 Nelle caselle rosse le tre monete che avevo postato a suo tempo. Nel 1878—dopo l'esperimento disastroso con relativo Trade dollaro—Stati Uniti tornato suo Standard dollaro d'argento. Ecco un primo anno 1878cc dollaro Morgan ha colpito dalla zecca di Carson City, Nevada, che sembra particolarmente appropriato, perché il nuovo dollaro è stato introdotto in gran parte come una "coping" strategia per la vasta fiumi d'argento che scorre dalle miniere del Nevada. v. In 1878—after the disastrous experiment with its Trade dollar—the United States got back its Standard silver dollar. Here is a first-year 1878cc Morgan dollar struck by the mint at Carson City, Nevada, which seems especially appropriate, because the new dollar was introduced largely as a “coping” strategy for the wide rivers of silver flowing from Nevada mines. v.1 punto
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Innanzitutto meno male che non si è sbarazzato di questa bellissima moneta! La discarica coi suoi 200 anni e tutta la Storia che ha proprio non la merita.? Possiedo anch'io un esemplare lanatissimo di questa moneta e le posso assicurare che è una delle tipologie di monete del periodo che si fatica di più a trovare in una stato di conservazione superiore al BB. Basti pensare che si può acquistare a pochissimo in questo stato di conservazione con un po' di fortuna ma già per un BB la quotazione supera i 100€ per non parlare di SPL e FDC. La realtà è che probabilmente questa moneta circolò davvero per parecchio tempo. D'altronde il contingente coniato fu di 5'000'000 di pezzi e nonostante fosse stata ritirata ufficialmente (anche se devo verificare se esistono notificazioni d'epoca che lo dimostrano) ha sicuramente continuato a circolare a lungo. La verità è che la gente povera non stava troppo a guardare alla politica e i soldi erano soldi, se coniati dal duca di Savoia o da un "illegittimo" governo giacobino importava molto poco a chi con due soldi ci mangiava e questo era l'importante... Per quanto riguarda Milano posso dire per certo che le monete napoleoniche circolarono abbondantemente per molto tempo e la cosa fu tollerata nonché incentivata dallo stesso governo austriaco che coniò nel 1814/5 ingenti quantità di pezzi di piccolo taglio da 5 e 10 soldi usando i coni del Regno d'Italia napoleonico tranquillamente. Solo a partire dal 1822 nel Regno Lombardo Veneto gli spiccioli di Napoleone furono sostituiti da una monetazione del nuovo stato che nel 1822 ebbe un'impennata della tiratura proprio per costituire una solida base di nuovo circolante da pochi spiccioli. Pertanto immagino la situazione sia stata similare per il Piemonte dove sicuramente queste monete hanno continuato a circolare a mio avviso fino all'Unità; il pezzo da 20 soldi era stato svalutato a 10 centesimi quindi probabilmente questi 2 soldi valevano un centesimo. Complice il materiale un bronzo probabilmente molto morbido, queste monete furono coniate col bronzo delle campane requisite alle chiese e dei cannoni dell'Arsenale regio di Torino, si sono verosimilmente consumate fino a questo punto in una sessantina d'anni di intensa circolazione. P.S Non ho trovato nulla su un eventuale ritiro dei pezzi da 2 soldi tuttavia condivido con voi e con @giuseppe ballauri, che si occupa di monete sabaude, questo interessante elenco delle monete circolanti nel Regno di Sardegna annesso alla Gazzetta piemontese del 1826 insieme alla notificazione di ritiro dei pezzi da 7.6 soldi in quel medesimo anno. https://books.google.it/books?id=hPQvAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=Gazzetta+1826&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiUkZHv2qzrAhWEQhUIHXXUBR0Q6AEwAHoECAMQAg#v=onepage&q=monete&f=false1 punto
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Nonostante le vive proteste dei partigiani comunisti, presto iniziano processi per "reati comuni" anche nei loro confronti e ciò contribuisce ad agitare gli animi. In un anno, fino alla data delle elezioni, si verificano numerosi scontri in cui, secondo una stima, ci sono 1.289 morti e 6.671 feriti gravi. In seguito a ciò, una parte dei partigiani comunisti decide di tornare a nascondersi sulle montagne. Nel marzo 1946 si tengono le elezioni, ma l'Unione Sovietica fa mancare la sua partecipazione alla commissione di controllo, mentre i comunisti del KKE decidono di non presentarsi, boicottando le elezioni. Di conseguenza, la vittoria va alla destra e ai liberali, mentre l'astensionismo raggiunge il 40%, anche se è difficile stabilire quanto di questo sia "fisiologico". Il successivo referendum istituzionale, tenutosi senza controllo internazionale, vede la vittoria della monarchia, ma sull'evento non mancano denunce di brogli, anche gravi. Ma stiamo correndo troppo. Giusto continuare a seguire ancora per un pò le vicende storiche diretta conseguenza della guerra mondiale, ma senza dimenticare di concludere il discorso più strettamente monetario sulle emissioni inflazionistiche e, successivamente, sui primi, timidi tentativi, di ripristinare una normalità valutaria. Il 3 novembre 1944 si tocca l'apice dell'inflazione, con la banconota da 100 miliardi di dracme (EKATON ΔΙΣΕΚΑΤΟΜΜYΡΙΑ). La banconota (nella foto dal sito di Ron Wise) riprende al fronte il ritratto della ninfa Deidamia, già utilizzato per il biglietto da 25.000 dracme del 1943 (vedi post #38, pag. 3), e al retro, per l'ennesima volta, la didracma con i busti di Zeus e Dione e il toro al rovescio, immagine già più volte utilizata in precedenza. E' l'emissione dal valore facciale più alto, ma anche l'ultima di questo genere. Di lì a pochi giorni si cercherà di correre ai ripari con il cambio della moneta, e il ritorno a valori più "umani". A fare da battistrada i Biglietti di Stato del Regno di Grecia, ΒΑΣΙΛΕΙΟΝ ΤΗΣ ΕΛΛΑΔΟΣ, che ritornano dopo 4 anni nel tentativo di marcare una continuità con le emissioni d'anteguerra. Li vedremo nel dettaglio nei prossimi post. petronius :)1 punto
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E' interessante notare come, a partire dal taglio da 10.000.000 del 29 luglio 1944, sui biglietti non compaiano più gli zeri dei milioni (e poi dei miliardi), bensì la parola MILIONI scritta in lettere (ΕΚΑΤΟΜΜΥΡΙΑ). E' così per la banconota da 25 milioni (ΕΙΚΟΣΙ ΠΕΝΤΕ ΕΚΑΤΟΜΜΥΡΙΑ) del 10 agosto 1944, che ripropone al fronte la didracma dell'Epiro con busti di Zeus e Dione accollati al dritto, e toro cozzante al rovescio, già vista al retro del biglietto da 50 dracme del 1° febbraio 1943 (post #38, pag. 3). petronius :)1 punto
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Con decreti n. 36 e 38 del 15 aprile 1944, viene disposta la stampa, nell'Officina Grafica di Rodi, di biglietti a corso legale da 50 e 100 lire, su carta da bollo di cui esistevano ingenti scorte, pagabili a vista al portatore entro i possedimenti delle Isole Italiane dell'Egeo (ormai controllate dai tedeschi). I biglietti sono garantiti da un deposito vincolato di 10.000.000 di lire presso la Banca d'Italia di Rodi, come specificato nell'art. 2 del decreto di emissione. Riesce difficile credere che questi soldi ci fossero davvero, se Faralli avesse avuto a disposizione 10.000.000 di lire non avrebbe avuto alcun bisogno di far stampare una propria cartamoneta. Si ritiene che il Direttore della filiale di Rodi della Banca d'Italia sia stato costretto ad accettare questa formula dalla sede centrale, controllata dalla Repubblica di Salò, il cui Ministro delle Finanze potrebbe aver garantito l'invio del denaro, invio che non ci fu mai, stante la già ricordata difficoltà di collegamenti tra le isole e la madrepatria. Sono dunque prodotti biglietti per complessivi 10.000.000 di lire, così suddivisi: 3 serie (distinte dalle lettere A - B - C) da 20.000 pezzi ciascuna di biglietti da 100 lire, per un totale di 6.000.000; 4 serie (distinte dai numeri romani I - II - III - IV) da 20.000 pezzi ciascuna di biglietti da 50 lire, per un importo di 4.000.000. L'emissione riesce a risolvere i problemi di approvvigionamento con la Turchia (su questo punto ritorneremo) ma ha una vita piuttosto breve. Entrati in circolazione nel maggio 1944, cessano di fatto di essere utilizzati nell'ottobre dello stesso anno, quando Rodi viene occupata dagli inglesi, che introducono la loro moneta d'occupazione. Tanto il biglietto da 50 che quello da 100 lire sono da considerarsi molto rari, e dunque ancora una volta mi trovo a dover utilizzare foto dal web :rolleyes: Il fronte del biglietto da 50 lire, mostra nel tondo a sinistra la rosa di Rodi, in quello a destra la dicitura "Biglietto a corso legale nelle Isole del Possedimento a copertura garantita depositata alla Banca d'Italia", e nei quattro cerchi piccoli in alto e in basso, alternati, il cervo di Rodi e la croce dei Cavalieri di Malta. Al retro, Lupa Capitolina poggiante su un capitello con stemma dei Cavalieri, sullo sfondo disegno del profilo del Forte di San Nicola di Rodi. I biglietti, così come quelli da 100 lire, sono firmati da Faralli (p. IL GOVERNATORE) e Lombardini (IL DIRETTORE Affari Econ. e Fin.). petronius :)1 punto
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Le emissioni del 1943 si chiudono il 12 agosto con una banconota da 25.000 dracme, ancora una volta, come l'anno precedente con le 10.000, un taglio di alto valore mai emesso prima...ma siamo appena agli inizi <_< Ancora una volta però, per la gioia di noi collezionisti, una bella banconota, con la ninfa Deidamia al fronte, e le rovine del Tempio di Zeus a Olimpia al retro...forse simbolo e presagio della rovina del paese :( petronius oo)1 punto
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La circolazione dei buoni della Cassa Mediterranea viene sospesa dal 22 aprile 1942, ma poichè non viene diramata una specifica normativa di demonetizzazione, di fatto continuano a circolare fino a dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, quando le banche greche incominciano a rifiutarne il cambio. Allego il buono da 10.000 dracme, che completa la mia collezione. Se qualcuno avesse da aggiungere quello da 20.000, o anche altri esemplari dei tagli minori, si faccia pure avanti petronius1 punto
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La doppia circolazione, però, funziona poco e male. La mancanza di un controllo unificato rende problematica l'amministrazione finanziaria e così dopo poco più di un mese dalla messa in circolazione dei buoni della Cassa, ai primi di agosto italiani e tedeschi si ritrovano di nuovo intorno a un tavolo per risolvere la questione. Il 5 agosto raggiungono un accordo che prevede la cessazione dell'immissione in circolazione dei buoni di occupazione, che dovranno essere sostituiti da dracme fornite dalla Banca di Grecia in ragione di un miliardo e mezzo al mese per ogni occupante. Stabiliscono anche che i buoni circolanti fino a quel momento debbano essere rimborsati, sempre dalla stessa Banca di Grecia. Ma quando si tratta di stabilire l'ammontare dei buoni in circolazione, tedeschi e italiani giocano al rilancio sulla pelle dei greci. Gli italiani sapevano che i tedeschi avevano introdotto marchi d'occupazione per l'equivalente di 4 miliardi di dracme, mentre i nostri buoni ammontavano a non più di un miliardo e mezzo. Per evitare di ottenere un rimborso inferiore a quello dei tedeschi, lasciamo che siano quest'ultimi a dichiarare per primi le loro richieste, che ammontano a 5 miliardi di dracme, uno in più del valore effettivo, e poi richiediamo la stessa cifra, che i tedeschi accettano senza discutere...tanto saranno i greci a pagare. Nella foto, il biglietto da 500 dracme, con la testa del David di Michelangelo al fronte, accoppiato a un retro quanto mai anonimo. Tutti i biglietti da 500 a 20.000 dracme (l'unico mancante nella mia collezione) sono uguali, anche nelle dimensioni (con minime differenze), l'unica variante è il colore. petronius1 punto
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ΕΛΛΗΝΙΚΗ ΠΟΛΙΤΕΙΑ Italiani e tedeschi si suddividono le zone di influenza, con un Comando italiano ad Atene e uno tedesco a Salonicco. Ma i tedeschi chiedono, e ottengono, di insediare una loro rappresentanza anche nella capitale. Tra le poche cose che i due fanno di comune accordo, c'è l'insediamento, il 30 aprile 1941, di un governo collaborazionista, presieduto dal generale Georgios Tsolakoglu. Tsolakoglu era un generale dell'esercito greco che, dopo l'entrata nel conflitto dei tedeschi, ritenendo inutile continuare ad opporsi alle soverchianti forze nemiche, insieme ad altri ufficiali decideva di arrendersi inviando un messaggio al comandandante della brigata Leibstandarte SS Adolf Hitler. Nonostante gli ordini contrari da parte del comandante in capo delle forze armate greche Alexandros Papagos, il 20 aprile 1941, a Larissa, Tsolakoglu firmava la resa incondizionata. In cambio riceveva la presidenza del neonato governo collaborazionista. Deposto il 2 dicembre 1942 per essere sostituito da Konstantinos Logothepoulos, dopo la liberazione della Grecia viene arrestato e condannato a morte da un tribunale speciale ma la sua pena è commutata in ergastolo. Muore di leucemia nel 1948, ancora in carcere. Tra i primi provvedimenti in campo monetario presi dal governo di Tsolakoglu, c'è l'emissione di una serie di Biglietti di Stato, datati 18 giugno 1941, che dovevano servire in sostituzione della moneta metallica, e che si segnalano per la dizione "Stato di Grecia" (ΕΛΛΗΝΙΚΗ ΠΟΛΙΤΕΙΑ) e non più "Regno di Grecia" (ΒΑΣΙΛΕΙΟΝ ΤΗΣ ΕΛΛAΔΟΣ) come era stato in precedenza. Vengono dunque stampati biglietti da 50 lepta, 1 dracma 2 dracme...1 punto
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...e quello da 5 reichspfennig Questi biglietti vengono dal benemerito sito di Ron Wise li ho anch'io in collezione, ma senza obliterazione, per il normale uso dei soldati tedeschi. Nel prosieguo della discussione, ove non diversamente indicato, tutti i biglietti dovranno invece intendersi della mia collezione. petronius1 punto
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