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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/24/21 in tutte le aree
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Vi segnalo il nuovo sito del Circolo Numismatico Torinese https://circolonumismaticotorinese.wordpress.com/4 punti
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Ciao a tutti, come avete iniziato a collezionare numismatica? Io iniziai nel 2013 per caso. Già nel 2011 trovai un sacchetto di vecchie lire ma dopo aver dato uno sguardo alle monete e banconote le misi in un salvadanaio e li rimasero fino al 2013. Il 29 giugno 2013 contando degli euro che mi avevano regalato vidi una "strana" moneta. Si trattava di una 2€ commemorativa dedicata ai 150 anni dall'Unità D'Italia. Incuriosito dalla moneta, cominciai a cercare informazioni sul web e allora (vedendo su Ebay) vidi che era una commemorativa dedicata ai 150 anni dell'Unità D'Italia. Allora scoprii la storia che si celava dietro quell'evento commemorato. Il giorno dopo cercai quelle vecchie lire e oltre a quelle scoprii di avere un altro vasetto di monete e persino un paio di monete straniere (Repubblica Ceca, 1 e 5 Corone). Da quel momento in poi decisi di collezionare le monete. Dopo aver diviso tutte le lire e aver trovato un bel pò di 2€ cominciai anche con le straniere. Cominciai ad andare ai mercatini (dove mi truffarono anche 50€ di falsi nel 2015) e comprai un pò di straniere belle nelle "ciotole". Dopo un pò di anni di "raccolta" nel 2019 ho iniziato a studiare le monete più seriamente e comprai i cataloghi. Adesso mi sto specializzando in monetazione del Regno di Vittorio Emanuele III (di cui sono appassionato). Cosa ne pensate di questa collezione? Saluti Antonio La mia prima moneta, 2 euro commemorativa dei 150 anni dall'Unità d'Italia, 1861-2011, Italia, 2011.3 punti
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Non è importante avere pezzi rari, ..l'importante è lo studio e la catalogazione, ...la filatelia è un momento che si dedica a noi stessi è un regalo che si fa a noi stessi, serve a viaggiare mentalmente..culturalmente, e può essere un'ottimo antistress come ogni collezione di qualsiasi cosa. Dopo tanti anni ho pezzi rari in collezione, ma devo dire che molte volte mi diverte di più un francobollo senza valore con più cose da controllare (fluorescenza, fosforescenza, dentellatura, varietà, annullo, filigrana, etc..) , che un pezzo da centinaia di euro, ...ogni pezzo va osservato, controllato a catalogo nelle sue particolarità, non vanno messi in un raccoglitore e dopo un'occhiata superficiale lasciati li. Per vedere la bellezza dell'oggetto bisogna guardarlo aldilà del fatto che sia di valore o meno. Mi permetto di suggerire a tutti gli interessati, collezioni di francobolli viaggiati che a differenza dei nuovi costano molto meno, cercate pacchi 'kiloware' nel web e vedrete quanto sono economici, e secondo me più affascinanti dei nuovi.3 punti
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Onestamente, credo che @DiviAugusti abbia imparato la lezione. Quindi non insisterei ulteriormente. Personalmente, apprezzo molto di più un giovane collezionista alle prime armi che si rende conto di aver sbagliato e, con umiltà, chiede scusa (mettendoci la faccia) rispetto a chi per orgoglio personale (perché magari collezionista di lungo corso) non riesce a riconoscere l’errore fatto e persevera nel dare giudizi avventati.2 punti
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Ciao, trovo davvero gradevole questa moneta! Secondo me il problema della P è legato ad un'otturazione parziale del conio che ha portato a questa mancanza.2 punti
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Il lotto in oggetto è stato ritirato in quanto non autentico. Purtroppo errore mio in fase di catalogazione. A parziale scusante era periziata da uno stimato collega ed io non ci ho fatto caso in un primo momento, poi mi sono reso conto che andava ritirata.2 punti
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senza offesa @kadesh ma ti inviterei ad informarti prima di scrivere... cerchiamo di non fare una caccia alle streghe Il Inghilterra la legislazione in merito alle ricerche col metal detector e ritrovamenti è completamente diversa da quella italiana, qui sul forum si è più volte discusso in merito. Per chi non lo conoscesse segnalo il sito del PAS Welcome to the Portable Antiquities Scheme Website (finds.org.uk)2 punti
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Il più bravo è quello che sbaglia di meno, non quello che ha ragione più volte.....2 punti
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1980 Italia 1° Esposizione Medaglie e Monete della Zecca - Roma 1980 https://en.numista.com/catalogue/pieces151429.html2 punti
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Condivido con voi una 38 che non si vede spesso. Un saluto a tutti.2 punti
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Buonasera, oggi condivido le foto della mia piastra del '39, ex Pin2 punti
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Intanto, la discussione è stata spostata in Monete Imperiali, vediamo se arrivano altre valutazioni. Ricordo però che l'utente @Costantino2 aveva semplicemente chiesto il valore attuale delle sue monete, essendo convinto della loro autenticità. Sarebbe bastato rispondere su questo, se poi le monete sono false, sarà un problema suo, no? Il forum non è una chat, afferma il regolamento giustamente ricordato da @Cinna74. Se è vero che si può naturalmente divagare dall'argomento principale, è purtroppo altrettanto vero, e di questo lo staff è consapevole, che alcuni utenti, più o meno sempre gli stessi, da un po' di tempo a questa parte, fanno quasi solo quello, divagano, intervenendo ovunque, spesso senza competenza alcuna. E' comprensibile che a qualcuno questo possa dar fastidio, l'invito, per tutti, è alla moderazione.2 punti
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Buongiorno. Ti consiglio di postare la moneta nella sezione giusta. Magari trovi esperti della monetazione che sapranno rispondere alle tue domande. Qui ormai scrivono tutti qualsiasi cosa. Rimpiango il polso di @profausto nel dirigere la presente sezione. 3.1 Il forum non è una chat: evitare di aprire discussioni che ne ricalchino lo stile. Evitare di far degenerare le discussioni con interventi non inerenti all'argomento trattato. Quindi evitare di postare messaggi vuoti ed inutili. Ormai il forum sembra Facebook. La moneta un tempo sarebbe stata identificata e poi spostata nella sezione competente per gli approfondimenti. Peccato che il forum sia mutato. Preferivo quando nella comunità era diffuso il tatto di non intervenire su argomenti nei quali si è ignoranti. Quando io, che di antiche non capisco nulla, non mi sarei mai permesso di intervenire nella presente discussione se non per porre domande. Ora si preferisce fare salotto. Il vecchio forum è passato di moda. Era stato previsto ne prendo atto. Buon divertimento.2 punti
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Buongiorno a tutti! Ho da poco preso questa bella moneta da 10 centesimi e vorrei un parere sullo stato di conservazione, da voi che siete più esperti.. Diametro (mm): 30 Peso (g): 10 Bordo: liscio Titolo: Cu 960/.. Drescrizione dritto (D/): Stemma coronato della Repubblica, fra due rami di alloro e di quercia legati in basso con un nastro su cui campeggia la scritta LIBERTAS, in basso il nome dell'autore (GORI). Circolarmente la legenda REPUBBLICA DI S. MARINO. Drescrizione rovescio (R/): Valore (10 CENTESIMI) con la data posti su tre righe ed in basso, posto orizzontalmente, fascio consolare sammarinese con la scure. Autore / Incisore: Gori Note particolari: Solo per le emissioni della zecca di Roma, sul rovescio e sotto il fascio consolare, si trova il simbolo di zecca (R) Anno di emissione Zecca Tiratura 1875 Milano (M) 150000 1893 Roma (R) 150000 1894 Roma (R) 150000 Avrei anche una domanda: come vedete la lettera “P” della parola REPUBBLICA è parecchio consumata e in certi punti si confonde con il campo.. è possibile che tale consumo “anomalo” (per la posizione e per il ristretto spazio) sia dovuto non alla circolazione ma ad un problema in fase di coniatura? Ho cercato di fare una fotografia anche in diagonale.. in modo da evidenziare che la perlinatura del bordo non è particolarmente consumata, almeno non quando la lettera “P” Ringrazio anticipatamente chi volesse dedicarmi un pò del suo tempo Buona giornata!1 punto
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Credo che sia superfluo ripetere quello che ho già detto , l'errore l'ho riconosciuto sin da subito e sono stato il primo a dire ciò che tu hai ribadito con il tuo messaggio; credo sia inutile andare a fare del "flame" ( passatemela...) dove non c'è alcun motivo per cui esso esista . Ribadisco che il concetto nonostante ciò è stato compreso e le informazioni più importanti che sono emerse le ho carpite . Buonanotte a tutto il forum DiviAugusti1 punto
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Di niente. Ci chiamano solo per cose difficili. E noi facciamo quello che possiamo... ? Arka Diligite iustitiam1 punto
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Come evidenziato dalle frecce si nota ciò che resta dei caratteri del nome dell'incisore...1 punto
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Repubblica Italiana - 200 Lire 1980 Anno Internazionale della Donna - FAO Maria Montessori ( 1870 - 1952 )1 punto
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per le condizioni sono ancora in fase di allenamento quindi attenderei giudizi dai professionisti....prenda con le pinze lo stato che Le do io..per me qMB almeno vedendo la foto...ma ripeto...meglio attendere persone più attendibili del mio giudizio da neofita1 punto
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Si , il gigante 2021 per la data 1979 indica anche senza il nome dell'incisore e la classifica R ( pag.663 )1 punto
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Buonasera, @prtgzn non ha detto una castroneria. La sentenza citata nel link postato da @Sandro1234 non vale a smentirlo... anzi. Anche se, a onor del vero, letta così, in quell'articolo, mi ha destato non poche perplessità e stava per trarmi in inganno. Ho così deciso di leggerla per esteso e ho chiarito l'arcano. La sentenza a cui fa riferimento l'articolo si riferisce a fatti commessi prima del 2011, anno a partire dal quale la lira ha cessato di essere convertibile in euro. La Corte di Cassazione ha sancito, in parole povere, che la L. 214/2011 (che ha posto fine alla possibilità di convertire la lira in euro così, di fatto, impedendo anche la "spendita" indiretta della lira dopo l'entrata in vigore della legge in parola), non impedisce di ritenere configurabile il reato quando il fatto sia stato commesso anteriormente alla sua entrata in vigore. Il concetto risulta meglio espresso in una sentenza successiva della stessa Cassazione Penale, la n. 20192/2015 la cui massima riporto di seguito: "Il d.l. n. 201 del 2011 prevede che a partire dal 6 dicembre 2011 le monete e le banconote in lire non possono più essere cambiate in euro con la conseguenza che, da quel momento, uno degli elementi di cui alla fattispecie penale del falso nummario, ovvero l'utilizzabilità del denaro come mezzo di pagamento, non è più riscontrabile nel fatto di chi acquisti o detenga monete o banconote contraffatte in lire, mentre la detenzione e la messa in circolazione di monete e banconote false in lire, per il periodo compreso tra quel momento e l'entrata dell'euro nel sistema monetario, potendo essere convertite nella nuova moneta, rientra indirettamente nella nozione di mezzi di pagamento rilevante ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 453 c.p." . Saluti.1 punto
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La moneta ,oltre ad avere l'appiccagnolo, è pulita all'inverosimile ed ai 300 euro di valutazione io ci toglierei uno 0 :per me vale € 30 Salutoni odjob1 punto
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Bellissimi questi Tornese 1 e mezzo complimenti a tutti , io non ne possiedo ancora uno.. spero di inserirne presto in collezione ! Attendo impazientemente di arrivare ai 2 Tornesi per tornare a condividere ?1 punto
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Su questo forum c'e' la sezione: https://www.lamoneta.it/forum/22-falsi-numismatici/ costituita da piu' di 4000 discussioni in 165 pagine, per bruciare i tempi puoi leggerne alcune centinaia, o anche tutte, un esercizio certamente utile (e ovviamente selezionando le discussioni relative alle monetazioni di tuo interesse, visto che ognuna e' un discorso a se')1 punto
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Anche io lo faccio sempre . Mi ritrovo a sistemare non so quanti francobolli ma mi diverto e sto imparando TANTISSIMO.1 punto
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Ciao, esprimo la mia opinione a riguardo. Innanzitutto chi colleziona le banconote in Euro è più portato alla ricerca dei codici mancanti per portare avanti la collezione. Inoltre un vero collezionista cerca di mettere in collezione sempre pezzi perfetti, discorso diverso per banconote rare o rarissime dove innanzitutto c'è la difficoltà di reperire i pezzi e anche non ultimo il costo. Detto questo, non tutti i collezionisti collezionano errori, ma se capita il codice di proprio interesse e questo ha un errore di stampa ed è anche in FDS, allora si che la cosa diventa interessante. Discorso diverso per il valore, una banconota con errore di stampa in FDS ha un valore abbastanza alto, nel caso dei 50 euro potrebbe attualmente raggiungere anche i 500 euro, ma in condizioni circolata e anche con piccoli difetti al massimo se trova un acquirente la pagherebbe intorno ai 100 euro. Ripeto per chi colleziona errori, non è il mio caso. Saluti1 punto
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Personalmente colleziono francobolli da decenni prima di quanto non faccia con le monete, e non ho mai smesso. Certo, con le monete ho raggiunto un livello di specializzazione (e sopratutto di spesa!) lontano anni luce da quello che ho nel campo filatelico, dove colleziono solo materiale usato, principalmente di area italiana, e dove non ho praticamente nulla che superi il valore di pochi Euro. Quando ho voglia di divertirmi un pò compro lotti su ebay e con pochi euro di spesa mi diverto per giorni a catalogare. Con i francobolli ho imparato cose che difficilmente imparerei con le sole monete: come qualcuno ha già scritto, vi sono emissioni filateliche di entità (oggi scomparse) che in numismatica sono inesistenti, entità che mi erano del tutto sconosciute prima di imbattermi nei relativi francobolli. Persino le emissioni italiane contemporanee mi insegnano qualcosa, visto che spesso mi imbatto in commemorazioni di personaggi che mi erano sconosciuti e questo mi porta ad approfondire sul determinato personaggio. E non sarei così pessimista sul futuro della filatelia: frequento qualche gruppo Facebook di scambi filatelici e vedo che movimento ce n'è sempre, magari su robetta di poco/pochissimo valore, ma l'interesse è sempre vivo; e non sono certo ottantenni quelli che frequentano questi gruppi.1 punto
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Anche Talete ha scritto nero su bianco che la terra e' piatta. Alcuni ancora ci credono. E se mi chiedi l'articolo scientifico specifico dove e' stato dimostrato il contrario, fatico molto a trovarlo. Tant'e'. Io invece sulla zecca di Bologna ci tengo molto a non avvalorare tesi obsolete.1 punto
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Ti dirò è vivo per motivi di lavoro. Sto facendo una collezione che ha valore filatelico basso (nessun pezzo raro...) ma mi stimola la ricerca: buste e serie di francobolli sulla campagna di sensibilizzazione alla donazione sangue, in pratica il mio lavoro.1 punto
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Brutta cosa, brutta cosa. Cerca di non recidere quel legame, e se possibile di ravvivarlo. Pensa che i francobolli non sono mai morti (se ne usano molti meno ma ancora si usano), che la posta non è morta e che la lettera spedita sarà lenta quanto vogliamo ma è di fatto il mezzo di comunicazione più sicuro esistente al mondo (nel senso della privacy). Pensa a tutto quello che hai sempre sognato di avere e che adesso puoi trovare a prezzi anche stracciati.1 punto
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Tornese Uno e mezzo 1832 Dovrebbe essere Rif. Magliocca 748, senza baffetto e impronta della data 1832 al dritto, vicino alla rosetta a 5 petali. Giusto?1 punto
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Olanda - 2 1/2 Gulden 1980 Ascesa al Trono della Regina Beatrice Oranje-Nassau1 punto
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Per Clemente VII, il Chimienti (del 2009) al n. 293bis riporta un Grosso (in argento) come "falso d'epoca". Di g 1,02 e mm. 221 punto
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L'ultima monografia pubblicata sulle emissioni bolognesi a cura di Stefano di Virgilio per il bollettino numismatico online dice il contrario.... in allegato un estratto con la specifica che la classificazione come carlino del CNI è da considerare errata. E non mi pare che la classificazione del BdN sia stata poi messa in discussione... Per rispondere a @sankio78, la moneta dovrebbe essere in argento; le differenze nella distribuzione della legenda del verso, la scarsa qualità dell'intrinseco e il buco decisamente deturpante e non compatibile con un riutilizzo come medaglietta votiva (il bordo del foro, lasciato allo stato grezzo, sarebbe stato decisamente fastidioso) fanno pensare ad un falso d'epoca, riconosciuto ed annullato per mezzo della classica inchiodatura al bancone dell'osteria o del cambiavalute... ciao Mario1 punto
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SVIZZERA - BASILEA - 5 FRANCHI o TALLERO DA TIRO -1879 Ritengo i Talleri di Tiro ( o Tiri Federali ) tra le più belle monete coniate nell'800 ( considerazione estetica personale ). Ma il problema numismatico è " Sono monete o medaglie ?" . Circolavano durante i "festival" con gare di tiro organizzate dai vari Cantoni, ma venivano accettati da tutti perchè avevano le stesse dimensioni ed il tenore d'Argento ( 900/mille). La scritta del valore e la data era presente, anche se non in tutte leemissioni Quindi erano equiparabili ai 5 Franchi ed agli Scudi regolarmente emessi da tutte le nazioni. E' molto interessante lo studio apparso su Panorama Numismatico n.5 del 2014 che riporto in parte e che considera questi splendidi tondelli come vere monete. Con la fine della Repubblica Elvetica (10 marzo 1803) il diritto di battere moneta tornò di nuovo ai Cantoni. Dopo la guerra del Sonderburd, nel 1848, furono poste le basi per uno Stato federale moderno e fu emanata la Costituzione della Confederazione elvetica basata su idee liberali. Di conseguenza vennero unificate le unità di misura, eliminate le barriere doganali fra Cantoni, inoltre si riconosceva la libertà di domicilio e si promuoveva l’istruzione. Solamente alla Confederazione fu attribuito il diritto di battere moneta, le nuove monete iniziarono ad essere coniate e a circolare nel 1850 e, per un breve periodo, furono prodotte in Francia (Parigi e Strasburgo), poi i franchi svizzeri vennero battuti dalla zecca della Confederazione con sede a Berna. In un primo periodo che va dal 1842 al 1885, per commemorare le gare federali di tiro, furono coniate delle monete-medaglie (chiamate shooting thaler, talleri di tiro) che potevano circolare nei giorni del concorso. Visto che avevano dimensioni e contenuto di metallo prezioso equivalenti alle monete a corso legale, questi pezzi continuarono ad essere utilizzati e a circolare in tutta la Svizzera. In occasione della festa di tiro della federazione dei Cantoni svizzeri svoltasi a Coira nel 1842 venne, per la prima volta, emesso un tallero di tiro in argento con valore nominale di 4 franchi (4.256 esemplari). Non si trattava solamente di una semplice medaglia, bensì anche di una moneta, considerato che poteva circolare nei giorni del concorso e della festa. ( Panorama Numismatico 05/2014 ) Posto il Tallero di Tiro di Basilea 1879 della mia Collezione1 punto
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a me il rovescio piace. è molto dettagliato. un professionista la migliorerebbe molto. Ma va bene anche così, con solo un trattamento conservativo ed eventualmente della cera per mimetizzare un pò la rugosità1 punto
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Figli di Crono e di Rea, così sono definibili anche Zeus e Poseidone, che nella statuaria e non solo, sono spesso raffigurati nell'atto di scagliare le loro proprie armi, Zeus il fulmine e Poseidone il tridente . La grande (209 cm.) splendida e rara statua in bronzo di un cronide, databile al 480-470 a.C., rinvenuta nel 1926 nei fondali marini antistanti il capo Artemisio (forse per il naufragio di una nave romana che portava l'opera in Italia) non consente l'attribuzione certa a quale dei 2 divini fratelli fosse dedicata perchè non è stata ritrovata l'arma che certamente impugnava : fulmine o tridente . Di epoca un poco più antica, databile al 530 a.C. la statua in bronzo di un cronide in pari postura, rinvenuta nel 1961 nella cittadina di Ugento in Puglia . Alta soli 74 cm. , la statua poggiava su un capitello dorico, a sua volta forse su una colonna : mancante anche in questo caso l'arma impugnata, anche se tuttavia alcune tracce di elementi parrebbero indicare nel cronide, Zeus . Pressochè coevi alle 2 statue, la numismatica propone i superbi stateri incusi di Poseidonia (dal 520 a.C,) con Poseidone ritto in atto di scagliare il tridente mentre in epoca ellenistica Messene raffigura sui suoi tetradrammi Zeus con il fulmine : una inconsueta raffigurazione di Poseidone è invece quella dai rari tetradrammi di Potidea , nei quali il dio scaglia il tridente stando a cavallo, animale a lui sacro . Valgono ancora un ricordo, i bellissimi stateri incusi di Caulonia, nei quali, nella postura delle statue dell' Artemisio e di Ugento, un dio più giovane ed imberbe è raffigurato enigmaticamente in atto di colpire con un ramo fogliato una figuretta fuggente sul suo braccio sinistro disteso : in secondo piano un cervo volge la testa per osservare la scena .1 punto
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I do understand the disappointment of @coinzh. As a collector you normally should not have to deepen your knowledge in detecting fakes; it is supposed to be the work of the auctioneers/dealers. That's why you are paying 20-25% of fees in auctions. However many collectors have ended up being very cautious and developed themselves some competence on this. And it is not only about fakes. There are also many authentic coins with interventions and repairs that cannot be easily detected. I avoid coins that I am not familiar with. I do not buy bronze coins; I only got one bronze from Aitna that passed from several auction houses and ended up being a fake (discussed in this forum). I have a specialisation in Athenian tetradrachms. I see that most of the auctioneers do not care to distinguish the STARR IV and V groups from mass coinage, which is something really trivial. What would one expect for coins which are more rare? New auctioneers pop-up everyday in the online platforms, especially biddr. Does anyone check if they are qualified? Of course not. Biddr and others call themselves "advertising platforms" or "intermediaries" and assume no responsibility. You can see in biddr auctions full of coins coming from the same area (alepo/ syria/turkey) which are either newly excavated or looted from museums. Does anyone care? Probably not. The business is flourishing and extremely profitable. Another issue is the "provenance". A few dealers/experts/advisors have achieved to spread the idea that all defects of a coin can be pardoned as long as there is a provenance. Then you see ugly coins with a provenance achieving extremely high prices. One day the provenance madness will stop and the collectors will get stuck with pedigreed coins which are full of scuffs/scratches/graffitos which they overpaid and hardly anyone will be willing to pay that much. For example the Tarentum coin in this post. It is from Vlasto so it has probably the best provenance possible. Other than that what is so special about it? Is it so rare? I doubt as you can find a few others in acsearch. Let's assume for a moment that it is genuine. It is full of deep intentional scratches (I think there is even a graffito covered by the scratches) and porosity. The details are worn. Why would you pay so much for it? Isn't "provenance" a new trick the dealers invented to increase the prices of coins which would otherwise not attract (any) attention? Capisco la delusione di @coinzh. Come collezionista non dovresti normalmente approfondire le tue conoscenze nell'individuare i falsi; si suppone che sia opera dei banditori/concessionari. Per questo motivo paghi il 20-25% degli onorari nelle aste. Tuttavia molti collezionisti hanno finito per essere molto cauti e hanno sviluppato una certa competenza in materia. E non si tratta solo di falsi. Ci sono anche molte monete autentiche con interventi e riparazioni non facilmente individuabili. Io evito le monete che non conosco. Non compro monete di bronzo; ho ricevuto solo un bronzo da aitna che è passato da diverse case d'asta ed è finito per essere un falso (discusso in questo forum). Sono specializzato in tetradramme ateniesi. Vedo che la maggior parte dei banditori non si preoccupano di distinguere i gruppi STARR IV e V dalle monete di massa, il che è qualcosa di veramente banale. Cosa ci si aspetterebbe per le monete più rare? Le nuove case d'aste compaiono ogni giorno nelle piattaforme online, soprattutto biddr. Qualcuno controlla se sono qualificati? Certo che no. Biddr e altri si definiscono "piattaforme pubblicitarie" o "intermediari" e non si assumono alcuna responsabilità. Nelle aste di biddr si possono vedere monete provenienti dalla stessa zona (alepo/siria/tacchino) che sono state appena scavate o saccheggiate dai musei. A qualcuno interessa? Probabilmente no. L'attività è fiorente ed estremamente redditizia. Un'altra questione è la "provenienza". Alcuni commercianti/esperti/consulenti sono riusciti a diffondere l'idea che tutti i difetti di una moneta possono essere graziati finché c'è una provenienza. Poi si vedono monete brutte con una provenienza che raggiunge prezzi estremamente elevati. Un giorno la follia della provenienza si fermerà e i collezionisti si ritroveranno con monete con pedigree che sono piene di graffi, graffi e graffi che hanno pagato troppo e quasi nessuno sarà disposto a pagare così tanto. Per esempio la moneta di Taranto in questo post. Viene da Vlasto, quindi ha probabilmente la migliore provenienza possibile. A parte questo, cos'ha di così speciale? È così rara? Ne dubito, come se ne trovano poche altre nella ricerca. Supponiamo per un momento che sia autentico. È piena di profondi graffi intenzionali (credo che ci sia anche un graffito coperto dai graffi) e di porosità. I dettagli sono usurati. Perché paghereste così tanto? La "provenienza" non è un nuovo trucco che i commercianti hanno inventato per aumentare i prezzi delle monete che altrimenti non attirerebbero (nessuna) attenzione?1 punto
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