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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/03/21 in tutte le aree
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Buongiorno! In attesa di riprendere la collezione a 360° posto come "Napoletana del giorno" questa: Piastra da120 Grana 1825 Francesco I11 punti
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Buongiorno Cristiano @Asclepia e buongiorno a Tutta la Sezione. Travolto dal lavoro riesco soltanto adesso, approfittando del Ponte Pasquale, ad aggiungere il mio esemplare di 3 Grana del 1810 di Murat con le stelline. Spero ti possa essere d'aiuto anche se diverso da quelle finora postate perché seconda serie. Saluti, Sergio.6 punti
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Ritorniamo a far vedere le più belle delle nostre Collezioni. Ferdinando IV, Carlino 1798 Millesimo Comune. Auguro a tutti una serena Pasqua. Rocco.4 punti
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Partecipo all' interessante discussione di @Asclepia postando il mio Grana 3 - I° Tipo - che probabilmente è un modello "base". Saluti a Tutti, Beppe4 punti
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Filippo IV - Grano 1637 - Stemma a lati curvi con contromarca. Qualcuno sa dirmi qualcosa di questa contromarca?3 punti
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Da notare un particolare interessante; la combinazione T, chicco, E, è presente nella contromarca di questo bronzo di metaponto Negrini 2018, n.147 gr.4,103 punti
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Ciao Sergio e grazie di aver condiviso questa rarità oltretutto anche davvero ben conservata, senza farci ingannare dalle debolezze e dalle schiacciature consuete, questo è un gran tondello, spero di poterlo aggiungere presto anch'io alla mia schiera di rami, ma dico la verità da quando sono concentrato su Murat ormai 3 anni e più, non ne ho visti passare di 3 grana secondo tipo con stelle... Rispondo al tuo con stelle con il mio con asterischi...moneta quella con i due asterischi di cui si sottovaluta la rarità, giudicata NC nel Magliocca è invece almeno rara...in legenda i rombi anzichè i punti, si vedono bene nella legenda del rovescio. Da notare anche come i rami siano completamente diversi. Saluti.3 punti
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Ciao! Ce ne sono altre di monete che rappresentano iconograficamente la palma? La domanda è si, anche se poche ..... tolte ovviamente le palme presenti nei differenti nominali delle "Giustine", però io non ne ho! Ricordo però il "Leone per il Levante" (con i relativi sottomultipli), moneta coniata la prima volta dal Doge Francesco Morosini (1688-1694) e - come da denominazione - creato esplicitamente per il commercio con il levante; fu chiamato anche "Tallero per il levante" ed anche Leone aggiungendo il nome del Doge. Di seguito quello coniato sotto il Doge Silvestro Valier (1694-1700) da una passata asta Ranieri Qui mi fermo, perché non vorrei inquinare la discussione se questa doveva intendersi esclusivamente per le monete possedute .... saluti luciano3 punti
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3 punti
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Buona sera a tutti, mi rifaccio vivo soprattutto per augurare, anche in questi tempi difficili, una Buona Pasqua a tutta la Sezione. Leggendo alcuni interventi di cui appena sopra vorrei anche lasciarVi una riflessione, un appunto su cui ragione: fino a qualche te fa che se ne è discusso...e poi inseriti nel mio volume a pag. 260 con la denominazione di "Emissioni di Fortuna", queste coniazioni Repubblicane, un pò al di fuori dagli standard che l'occhio era abituato a riconoscere, erano definite a "Prescindere" e.. a prima vista liquidate anche nei commenti come Falsi d'Epoca punto, .... ma se come mi era già capitato di osservare in passato e ancora adesso notiamo che alcuni di questi mostrano chiaramente segni di altra moneta .... sono sempre da definire Falsi ?2 punti
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Ciao, Quest’Artemide ci assomiglia molto ma allora sarebbe piuttosto Abido, in Troade, la città del mito di Ero e Leandro. E con il cervo al suo fianco, deve essere Traiano al dritto: https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/3/15542 punti
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Ottimo @skubydu, con questa contromarca , si da per certo che una alleanza con Temesa, in un momento storico per Crotone, sia realistica.2 punti
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Buon pomeriggio. Di solito le contromarche presentano “contorni” molto più definiti intorno all’area della punzonatura, che in questo caso non vedo. Ipotizzo, al contrario, una ribattuta su altra moneta; ma al momento non saprei dire cosa esattamente. Vi risultano contromarche per questo periodo?2 punti
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Messico, 20 pesos 1981 al rovescio : Cultura maya : giocatore di palla Nella versione più diffusa di questo sport i giocatori dovevano colpire la palla con le anche, altre varianti permettevano l'uso degli avambracci o addirittura l'impiego di racchette o bastoni. La palla era fatta di solida gomma e arrivava a pesare anche oltre 4 chilogrammi. I cerchi in pietra sui muri laterali, nei quali la palla doveva essere fatta passare, furono aggiunti al gioco successivamente , solo in epoca tarda. (wikipedia)2 punti
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Non sono un esperto, ma non credo proprio sia di Ravenna. Come detto da Ranbel, la leggenda lascia pochi dubbi sulla provenienza: D/ ° •PP •S •QVI__ RIACVS° San Ciriaco, mitrato, con barba e nimbo, di fronte in piedi, benedicente e con pastorale. R/ +*DE ANCONA* croce patente entro il cerchio. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-REPUAN/3 Il diametro corrisponde, il peso dovrebbe essere sui 2 grammi circa. saluti2 punti
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Domanda difficilissima...la scelta del periodo storico è basilare anche se non risolutiva. Io ho iniziato con la monetazione dell’impero, ma poi ho visto che tutto quello che leggevo riguardava la nascita di Roma come potenza e la storia della Repubblica. Allora ho iniziato a collezionare denari repubblicani un po’ a casaccio, e mi rendevo conto che non avevo un filo conduttore. Poi mi sono rilassato e ho iniziato a godermi questo hobby, facendo delle esclusioni, decidendo di non dedicarmi a settori noiosi, troppo difficili o troppo costosi: ho escluso quindi i denari del II sec aC con simboli e lettere e le emissioni ripetitive dioscuri/biga (onestamente un po’ noiosi), i bronzi familiari (difficili), gli aurei (costosi) i fusi (difficili e costosi). Mi dedico alle romano-campane e a varie categorie di denari (es. gens Iulia, temi bellici, e altri). Un consiglio: la cosa migliore per guidare gli interessi e le scelte è qualche buon libro, sia testi numismatici che romanzi storici. Per la repubblica (ma non solo) suggerisco di iniziare con F. Catalli, “La monetazione romano repubblicana”, per i romanzi qualunque cosa di Coleen Mc Cullough e Santiago Posteguillo2 punti
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Haiti, 0,05 gourdes 1981 FAO al dritto : Jean-Claude Duvalier2 punti
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Hai fatto bene, non sono i 5 euro che ti cambiano la vita. La numismatica è una passione, personalmente stimo di più chi va a comprare la moneta che gli piace di chi si chiede ossessivamente se sia un buon investimento.2 punti
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1799, quanta storia in soli 6 mesi. Non è solo la storia del Generale Championnet che entra in città lasciando a terra tremila "lazzari", imponendo oneri per pagare le truppe, condizionando le decisioni pubbliche e dando il via alle spoliazioni napoleoniche. È la storia degli intellettuali napoletani, forse i soli che a Napoli anelavano alla Libertà. La storia dei Pagano e dei Cirillo. Di Caracciolo, che passa da ufficiale della marina borbonica a ricacciare gli inglesi per mare, di Eleonora Pimentel Fonseca che passa dagli ambienti di corte alle stampe del Monitore, Signora Dianora accompagnata al patibolo. È la storia di Maria Carolina, la regina mai amata che dopo la caduta dal trono e l'esecuzione della sorella in Francia, è terrorizzata. Da Palermo invia lettere in cui traspaiono i sentimenti più antichi che culmineranno nella vendetta. È la storia di un Cardinale mandato in Calabria per riconquistare il Regno con la sua armata brancaleone e che risale le Puglie e la Basilicata per ritrovarsi, alle porte di Napoli, con un esercito imponente e così variegato da ritrovarsi nelle sue file briganti, Russi e Turchi di ben altra fede. Gli sarà contestata la clemenza della capitolazione, e non otterrà mai davvero quella riconoscenza sempre promessa. È la storia della martire involontaria, la Sanfelice, che pur di salvarsi la vita si finge incinta con i medici compassionevoli. Ma nemmeno la grazia chiesta da Maria Clementina, nuora e contemporaneamente nipote della Regina, potrà salvarla. È la storia di quella capitolazione di sant'Elmo, quando già i Francesi si erano dileguati, firmata da tutti ma che il Re e la Regina disconoscono. È la storia di Nelson, interessato protettore dei regnanti, infatuato della sua Emma Lyonna, che riversa sui ribelli le ire della corona, contravvenendo a tutto quanto pattuito nella resa dei patriotti e spodestando di fatto Ruffo. È la storia di un boia che all'inizio viene pagato 6 ducati a testa mozzata, ma che viene poi stipendiato mensilmente considerando quante teste si progettava di far cadere. Tutto ciò che fu prima non sarà dopo. Quanta storia in soli 6 mesi. Un caro saluto a tutti!!1 punto
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Iraq 5 , 25 , 250 fils e 1 dinar 1401 - 19811 punto
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Ciao Vietmimin e congratulazioni. Vedo che ho fatto acqua da tutte le parti: l’unica consolazione è di aver "mosso le acque". Buona Pasqua apollonia1 punto
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Il collezionismo, come tante cose nella vita, può attraversare diverse fasi, vi è anche quella smaniosa di buttarsi a capofitto nell'acquisto e possesso degli oggetti che più affascinano e che ci si può permettere, soprattutto da giovani è anche naturale che ciò accada, vivendo in maniera diretta un'esperienza si può capire nel corso del tempo fino a che punto quell'esperienza e scelta ci appaghi o faccia per noi, poi le cose possono cambiare come spesso succede...Ho dei bei ricordi di quando ventenne decisi di collezionare denari imperiali del secondo e terzo secolo, mettendo insieme una simpatica galleria di ritratti imperiali, poi tanta acqua è passata sotto i ponti e altre scelte e percorsi sono stati fatti, quelle monete le ho cedute per finanziare la passione attuale, la mia biblioteca numismatica, e a proposito di libri, oltre al consiglio mai abbastanza ribadito di dedicarti al loro acquisto in primo luogo per meglio focalizzare il contesto della tua futura collezione, mi piacerebbe offrirti una suggestione, cioè immagina di impostare una collezione alla stessa maniera di quando si desidera scrivere un libro, ogni moneta deve raccontare una storia in coerenza con tutte le altre, formare dei capitoli che insieme completeranno una narrazione che abbia senso compiuto, esplora quindi le varie possibilità attraverso la visione di più monete possibili e la lettura di libri e saggi, pian piano vedrai che la storia che vuoi scrivere attraverso una collezione prenderà forma e creerai il tuo libro in monete, unico e personale...1 punto
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E allora hai fatto bene a prenderla. Quello che conta, infatti, e' che piaccia a te (e comunque, oggettivamente, e' una bella moneta, dai). Stilicho1 punto
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Il rovescio e' un po' debole, ma il dritto e' bellissimo. Infatti, ha una effigie assai nitida, con un ritratto molto espressivo; si notano bene anche i dettagli della corazza. Una bella moneta! Ciao da Stilicho @Aristarco1 punto
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A conferma dell'esistenza della tipologia, regge il confronto, con il bronzetto Rutter 2204, postato da @VALTERI, sul dritto a destra del tripode, tracce della lettera coppa.1 punto
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Buongiorno mi permetto di esprimere un mio pensiero.. io non l avrei presa neanche a 35€.. considerando anche la spedizione da pagare che incide molto su una moneta di bassa conservazione come questa.. Tempo fa una piastra di conservazione simile la presi a 20€ da commerciante comunque è capitato a tutti pagare oltre il reale valore di mercato quindi non preoccuparti e se hai bisogno di consigli qui sul forum ci sono tante persone che possono aiutarti ?1 punto
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Bella moneta, bello soprattutto il ritratto, un po’ stanco il conio al rovescio, ma comunque moneta apprezzabile1 punto
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Ciao Beppe non è facile classificarla senza simbolo, nei 3 grana c'è un tale mix tra rami, fiocco, data, caratteri in legenda che la tua potrebbe aver avuto un fiore a 5 petali, come un asterisco o una stella...sembra di intravedere proprio una stella infatti ma c'è davvero troppo poco per esserne certi... Quindi direi un bel 3 grana con legenda normale e data con numeri1 punto
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Ciao, potrebbe interessarti anche : Dal viceregno al regno - storia economica, di Ruggiero Romano, edizioni Einaudi... Ha un costo abbastanza accessibile...1 punto
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@monetiere E' già scritto nel post sopra il tuo: comune (= C). Va da sè che se si tratta del Pontefice in questione la legenda di D/ S. PAUL = APOST risulterebbe inedita per la T finale e rara per il tipo. Tuttavia la moneta è così malmessa (conservazione M = Mediocre) che, a prescindere, presenta un valore commerciale trascurabile.1 punto
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1981 Polonia - 50 zloty (2 tipi) Serie uomini illustri per la comune circolazione (tiratura 2.500.000) Re Boleslao II di Polonia Duca Ladislao Herman di Polonia1 punto
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Buongiorno, Penso sia un quattrino chiavarino anonimo di Bologna, (2a metà del XIV secolo - 1a metà del XV secolo). In particolare, le chiavi decussate, legate e con quattro occhielli al D/ e la figura di San Petronio con la città sul ginocchio destro al R/ mi farebbero propendere per il CNI X 71-72 (pag. 30). Anche il peso corrisponderebbe. Attenda comunque eventuali conferme e riferimenti precisi da parte degli esperti. saluti Magus1 punto
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Buona domenica delle palme a tutti voi. La palma è uno dei simboli di martirio più comunemente usati nell'arte sacra, e ricorre spesso anche sulle monete. Per Venezia, l'esempio più celebre è la Santa Giustina, ma se si cerca bene ci sono altre palme meno note. Stamattina mi sono messo a spulciare le mie monete e ho trovato queste: La prima (medaglia per la fondazione di Palmanova di P. Cicogna) in realtà è un'intrusa, ma l'ho voluta mettere lo stesso. La seconda è il classico 40 soldi, la terza il 15 soldi per la Scuola Dalmata rappresentante San Trifone (P. Renier), le ultime sono due cattarine sempre con San Trifone. Chi vuole continuare?1 punto
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Se questa è un BB allora vorrà dire che io di monete non ci ho capito nulla... A mio avviso è un qBB ad esser buoni, forse il rovescio, ma il dritto è ben al di sotto, il prezzo poi, meglio che sto zitto... Ecco cosa succede a dare informazioni errate, l'utente che ha chiesto informazioni è probabilmente inesperto, almeno sulle borboniche, e adesso penserà di aver acquistato una bella moneta a un'ottimo prezzo, mi dispiace dirlo ma non è così, l'affare lo ha fatto il venditore riuscendo a dare via una moneta non bella ad un prezzo ben al di sopra del reale valore che si attesta sui 35 euro massimo come già anticipato da Gallienus, è una data tra le più comune e con 55 euro si poteva prendere di meglio... Spero che FS1991 non se la prenda a male ma preferisco dire una brutta verità che una bella bugia... Spero che questo gli serva da lezione e che la prossima volta sia più cauto nell'acquisto...1 punto
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Come già detto è un settore amplissimo, la regola è darsi dei limiti ( per quanto possibili) personalmente ho optato per i denari imperiali, da Augusto ai Severi, saluti TIBERIVS1 punto
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Caro @numa numa sono di Cologna Veneta, cittadina Veronese con un marcato trascorso Veneziano; e questo ha orientato la mia attenzione numismatica. Col tempo, poi, e "contagiato" anche dagli amici del Forum ho allargato l'interesse al triveneto e, quindi, anche alla zecca di Gorizia, di cui ho in collezione qualche pezzo. Paolo1 punto
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Repubblica Democratica tedesca, 10 mark 1981 commemorativa del 700° anniversario della Zecca di Berlino1 punto
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Buongiorno, cito il post iniziale di questa stimolante discussione per segnalare la recente aggiudicazione della sorella maggiore della moneta presentata qui sopra. Tante delle monete presenti nella strepitosa asta Heritage in cui è stata recentemente esitata la collezione "Paramount collection" meriterebbero di essere citate in questa discussione (magari qualcuno vorrà riportarle). https://coins.ha.com/c/auction-home.zx?saleNo=3096&ic=breadcrumb-coins-121913-interior Da parte mia ritengo d'obbligo aggiungere le immagini di questo 5 pounds 1937. Il fortunato collezionista che l'ha portato a casa ha sborsato ben 2.280.000 dollari. E' possibile ammirare questo incredibile pattern anche attraverso i video 3d Buona giornata.1 punto
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____________________________________________________________ Ragazzi ho una comunicazione da farvi.. ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ Senza mascherina?? ____________________________________________________________ Scusate.. ho deciso di cancellarmi dal forum ____________________________________________________________ E VAIIIIIIIIII ! ____________________________________________________________ Che dispiacereeee! ma aspetta altre info ____________________________________________________________ Yesssssssssssss!! ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ L'immaginavo... ma aspetta altri pareri ____________________________________________________________ Ma vaf... va va va!! ____________________________________________________________ E ti pareva....... ____________________________________________________________1 punto
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Quattro giorni dopo il giubileo verdiano, compiva i settanta anni di età ed i cinquanta di gloriosa carriera industriale un uomo grandemente benemerito della industria e del lavoro nazionale, il senatore Alessandro Rossi di Schio. Ad onore e memoria di questo tenace propugnatore della protezione del lavoro italiano, troviamo, coniate pel 21 novembre 1889, due medaglie. La prima fu fatta eseguire dallo stesso senatore Bossi, che ne affidò l’incisione e la coniazione all’incisore milanese signor Antonio Donzelli; e qui la descriviamo: 40. — Diam. mm. 70. D/ — Mare agitato solcato da navi; a destra sole nascente; a sin. nubi. Sulla riva, vecchio pescatore seduto a sin. in atto di raccogliere le reti, circondato da sei figure di giovanetto e fanciulli. Nell’esergo: MEMOR FUI DIERUM ANTIQUORVM. — S. CXLII. R/ — Nel campo, in cinque linee: ALESSANDRO ROSSI — 1819 • 21 NOVEMBRE • 1889 — Al SUOI COETANEI DI SCHIO — IN ATTESA — DELLA SECONDA VITA. Il senatore Rossi, il giorno 21 novembre, volendo nella propria onorare la canizie dei suoi coetanei, e condividere con essi tutti la consolazione dei suoi cari, fino dal 1 novembre, aveva invitato i concittadini di Schio, nati dal 1819 in su, a festa comune. E l’invito al geniale convegno era così concepito: «Caro coetaneo e concittadino, «Compiendo io 70 anni col 21 di questo mese, mi è venuto il pensiero di passare quel giorno tra i nati di Schio dal 1819 in là che ancora sorvivono a tanti cittadini ed amici e parenti perduti. [p. 437] «Vi prego di non mancare al mio invito, e ve ne sarò grato. «Siamo in ottanta; teniamoci in guardia che nessuno di noi sia malato in quel dì. «Vi noto quale sarà l’orario; e vi saluto cordialmente. Vostro concittadino A. Rossi.» Non è a dire se gl’invitati gradirono la cortese proposta. E la mattina dei giorno 21, alle ore 10, si trovarono tutti ottanta nel tempio magnifico eretto dal Rossi nella nuova Schio, dove con una messa cantata da mons. Gaetano Rossi, fratello del festeggiato, ed accompagnata dall’orchestra degli operai del Lanificio, indi con un solenne Te Deum resero grazie a Dio del lieto avvenimento. Dalla chiesa di S. Antonio l’onorando corteo, percorrendo la via maggiore della nuova Schio, passò nel grandioso edificio delle scuole Rossi. Là il munifico invitante ogni cosa aveva disposto per rendere più solenne il giorno della comune allegrezza. Un fotografo ritrasse da prima i convenuti, tutti in gruppo; poi passarono questi nel teatrino annesso alle scuole, dove i giovanetti, figli di operai, che frequentano le istituzioni Rossi, diedero una piacevole e bene adattata rappresentazione. Finita questa, dodici degli stessi giovanetti, entrarono coi convitati nella sala da pranzo, festosamente parata a drappi bianchi e rossi con corone di verde alloro, e, cantata la benedizione della mensa, musica del maestro Fogliardi su versi eccellenti dello stesso senatore Rossi, il pranzo — degno della straordinaria festa — fu signorilmente servito, da dodici prestanti ragazze, già alunne delle scuole Rossi, ed ora lavoratrici nell’opificio. Al levare delle mense brindarono, d’occasione, un monsignore di Schio ed il senatore Rossi, con caratteristica vivacità. Poi entrarono nella sala cento alunni delle scuole, a cantare un bell’inno in onore del festeggiato; e alla fine dell’inno, il senatore Rossi distribuì a ciascuno dei coetanei un esemplare in argento, del peso di 200 grammi, della medaglia incisa dal Donzelli, e sopra descritta. Non è compito nostro l’esporre qui il dettaglio di tutte [p. 438]le manifestazioni di festa e di gioia che circondarono, il 21 nov. 1889, il senatore Rossi; e notiamo che sono appunto descritte in un fascicoletto, estratto dal periodico Silvio Pellico (Il giubileo operaio del senatore Alessandro Rossi a Schio — Ricordo della memoranda festa del 21 nov. 1889. — Torino, 1889, Giulio Speirani e figli, tipografi-editori). Ma è di nostra competenza il registrare qui la seconda delle medaglie relative a tale festa, e da noi già accennata. Essa è la seguente (Tav. IX, N. 3). 41. Diam. mm. 64. D/ — In alto rilievo, donna laureata, seduta a sin., volta a destra col busto ed a sin. col capo, avente nella sinistra una corona d’alloro e nella destra un ramo di quercia; sotto del quale un medaglione portante la testa nuda a destra di Alessandro Rossi. A destra della donna, ruota dentata, e nello sfondo, paesaggio con opificio. Sul basamento, a sinistra: A. Pogliaghi inv. — A. C. inc. Nell’esergo, in lambello: Stabilimento Johnson. Milano. R/ — Nel campo, in tredici linee: AL – SENATORE – ALESSANDRO ROSSI – NEL SETTANTESIMO SVO NATALIZIO – QVESTA MEMORIA – I CONSIGLIERI I SINDACI — DEL LANIFICIO — CON AFFETTO CON FERVIDI VOTI – CONSACRANO — MILANO – SCHIO — 21 NOVEMBRE — 1889. Questa medaglia fu offerta al senatore Alessandro Rossi in esemplare d’oro, dai Consiglieri e Sindaci del Lanificio che dal benemerito senatore Rossi prende nome, e la cui sede amministrativa è in Milano. La medaglia fu modellata dal pittore A. Pogliaghi, e incisa squisitamente dall’A. Cappuccio; fu coniata nello Stabilimento S. Johnson di Milano, rimanendone i coni di proprietà dei committenti consiglieri e sindaci del Lanificio i quali, oltre all’esemplare in oro, pochissimi altri in bronzo ne fecero coniare. [p. 439]1 punto
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La posto io, anche se in conservazione più bassa rispetto alle due bellissime piastre di @Francesco1984 così completiamo il tris 1766/671 punto
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Qualcosa aveva già scritto Arka, me lo ricordo perchè avevo toccato alcuni punti non corretti. Per il resto possiamo ricordare che la storia della zecca di Dobbiaco si lega alle conseguenze e alle dinamiche della guerra di successione della Contea di Gorizia. Una storia assai articolata e molto complessa, che in più riprese si interseca con quella della Serenissima. Farne una sintesi è limitativo perché la priva dei molti passaggi significativi, ma ci provo brevemente, senza pretese, e perdonatemi le sicure sbavature (soprattutto @Arka. Dobbiamo partire dal 1415, quando a Costanza il conte Enrico riceve dal Sigismondo l’investitura dei suoi feudi imperiali, tra cui la Contea di Gorizia, e ciò ha anche una valenza politica quale forma di contrasto all’espansione veneziana. Ma Venezia trova comunque modo di entrare in Friuli, ed infatti nel 1420 conquista prima Udine e poi piega il Patriarcato di Aquileia. Nel 1424, Enrico IV e il fratello si presentano a Venezia come eredi dei feudi di Gorizia, ma Venezia ne pretenderebbe il titolo. Questo però è inaccettabile per l’Imperatore, che considera il casato dei “Mainardini” suoi Principi e, dunque, sottoposti al solo suo potere, e non certo sudditi di Venezia. La storia prosegue e nel 1456 si apre la lotta per la successione; tra gli aspiranti vi sono i Conti goriziani Giovanni e Leonardo. Tra rivendicazioni e tradimenti, appoggi segreti di Venezia i conti Giovanni e Leonardo inizialmente si muovono in modo vincente ma, poi, devono fare i conti con il voltafaccia dell’Imperatore, che non intende più riconoscere a Giovanni e a Leonardo i privilegi promessi. La lotta si fa allora durissima e allo scontro decisivo i Goriziani, traditi, rinunciano allo scontro e accettano l’armistizio di Pustarnitz. Con tale atto, nel 1460 perdono la capitale Lienz (che era sede della zecca) e si spostano a Dobbiaco, dove aprono la nuova zecca, sino al 1462, anno in cui viene ripreso il controllo di Lienz. La zecca di Dobbiaco ha la particolarità di adottare il piede di Merano, rispetto al piede di Aquileia adottato a Lienz. È per questo motivo che vengono battuti, tra l'altro, quattrini e kreuzer sullo stile della riforma monetaria tirolese di Sigismondo. La moneta postata è descritta da Arka nel suo post che ho recuperato, riporta il nome del Conte Giovanni, ed è una moneta decisamente rara...1 punto
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Grazie. Mentre per la patina a chiazze immagino ci sia poco da fare.. tranne applicare una finta patina alla quale però sono profondamente contrario1 punto
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....e oggi finalmente e in 20 min max,ho individuato con certezza e con molti altri dati alla mano il mio tallero( la zecca la individuai,ma ho appreso molte altre particolaritá e la classificazione); perciò detto questo,posso dire pure che questo volume è anche immediato e coinciso,felicissimo di averlo preso e aspettato! L' attesa( sto notando) e la pazienza,sono ottime amiche della Numismatica? @libeccio Salutoni, Riccardo1 punto
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@petronius arbiter per favore, villa66 ha amato tanto questa discussione, se è possibile vorrei dedicarla a lui. potresti per favore aggiungere al titolo: Monete Contemporanee Estere (dal 1800 a oggi) tributo a villa66 Grazie https://www.buchananfuneralhomemonett.com/obituary/mark-peters1 punto
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