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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/26/21 in tutte le aree
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È arrivata posta dall’America e come promesso ve ne faccio partecipi. Sono due bei documenti d’epoca corredati di autentica. Sono proprio soddisfatto ?5 punti
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Grande perdita. Ho conosciuto personalmente Sergio a qualche convegno. Nel 2007, in occasione del decennale del suo sito, ha proposto ai Lamonetiani di inviare una sua medaglia commemorativa. Io ho aderito e in sua memoria desidero condividerla col forum.5 punti
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In questo periodo sto leggendo un interessante volume sull’imperatore Valente e sono giunto al momento dell’usurpazione di Procopio. Ho quindi deciso di fermarmi un attimo e di approfondire l’argomento per condividere con voi l’avvenimento storico e le sue ricadute sulla monetazione del periodo. Di Procopio si e’ già parlato nel forum in alcune interessanti discussioni che troverete in calce. Ho comunque deciso di riprendere l’argomento per dare una rinfrescata alla nostra memoria, ponendo una particolare attenzione alla interazione tra la storia e le monete. Per me, ovviamente, e’ stata una bella occasione per studiare. La rivolta di Procopio (settembre 365-maggio 366 d.C.) fu piuttosto anomala. Vediamo il perché. Innanzi tutto, partì da Oriente e ciò e’ piuttosto strano in quanto le usurpazioni, di solito, avvenivano ad Occidente, dove vi erano grandi unità mobili dell’esercito lontane dal potere imperiale. Inoltre, non ebbe origine (come la maggior parte delle usurpazioni) dai i ranghi militari e Procopio stesso non aveva un comando militare ufficiale a quell’epoca. Procopio era cugino di Giuliano II in quanto era figlio della sorella di Basilina, madre dell’Apostata: Questo lo legava alla famiglia dei Costantinidi in quanto Giuliano II, a sua volta, era figlio di Giulio Costanzo, fratellastro di Costantino I. Per questo Procopio dichiarava la sua parentela costantiniana, facendone la pietra angolare dell’edificio della sua rivolta. Inoltre, a differenza di Valente, era nato da una famiglia illustre ed era stato “educato in maniera corrispondente” come dice Ammiano. Parlava correntemente sia il greco che il latino, mentre Valente parlava poco il greco (un grosso svantaggio per un sovrano d’oriente). Sempre secondo Ammiano, per dare una patina di legittimazione alla sua rivolta, fece anche circolare la voce che Giuliano II, prima della partenza per la spedizione persiana, lo avesse investito della futura successione imperiale consegnandogli un mantello di porpora. Sappiamo però che, alla morte di Giuliano II, i militari elessero a imperatore Gioviano. Pare che Procopio (forse in quel momento privo di appoggi politici, ma in particolare dell’appoggio dell’esercito) abbia riconosciuto Gioviano, preferendo però, per sua sicurezza, fuggire. Alla morte di Gioviano, Procopio rimase nascosto probabilmente a Costantinopoli per sfuggire alla caccia di Valente che, evidentemente, lo cercava temendone l’ascendente sulla popolazione orientale, vedendo in lui (alla luce dei suoi legami familiari) un pericolo alla sicurezza del suo regno. E’ proprio a Costantinopoli che lo troviamo all’inizio della sua rivolta. Qui cavalcò il profondo malumore della popolazione causato dalla forte pressione fiscale operata da Petronio (il suocero di Valente) che stava accumulando ricchezze facendo ricorso anche alla violenza. Il Senato ed alcune unità dissidenti dell’esercito, stanche della situazione, videro in Procopio un ottimo portavoce delle loro istanze e lo nominarono imperatore senza colpo ferire (settembre 365). Naturalmente, per Procopio la prima cosa da fare fu quella di procurarsi il denaro per finanziare l’impresa e soprattutto pagare (e corrompere) i soldati. Saggiamente capì che, per far funzionare la rivolta, sarebbero stati necessari ingenti capitali. Quindi, corrotte con i primi denari alcune truppe di stanza in Costantinopoli, occupò la tesoreria e la zecca della città e cominciò a battere moneta a suo nome. Con questa pagò il reclutamento delle truppe dalle masse urbane, la corruzione degli ufficiali, la cooptazione di altre unità dell’esercito e l'appoggio dei Goti che non perdevano occasione per inserirsi nelle questioni interne dell'impero a loro esclusivo vantaggio. Si impossessò poi delle tesorerie e delle zecche di Eraclea, Nicomedia e Cizico battendo anche qui moneta propria. Ricorse anche alle confische ed alla richiesta di pagamenti in cambio di incarichi. Perfettamente consapevole dei vantaggi della sua educazione e del suo lignaggio, Procopio mise in opera una vera e propria guerra di propaganda contro Valente. La prova si ha nella sua monetazione : egli, infatti, era consapevole del fatto che le monete fornivano il modo più rapido per raggiungere il pubblico più ampio. Su di esse Procopio si fa ritrarre con una barba da filosofo. Questo e’ un dettaglio non casuale perché ci riporta al cugino Giuliano II che pubblicizzò le sue ambizioni filosofiche con una bella barba. E’ tuttavia un po’ tutta l’effigie che, nel suo complesso, ci ricorda Giuliano II: In questo bel solido trovo interessante la legenda del rovescio, ovvero SECVRITAS REIPVB, un chiaro riferimento al fatto che Procopio si ergeva a paladino dello stato oppresso e messo in pericolo dalla politica di Valente. In questa moneta vediamo l’imperatore con un globo nella mano destra e uno scettro nella sinistra. Tuttavia, su alcuni bronzi di Costantinopoli, questa legenda si associa anche ad un'altra effigie di rovescio con l’imperatore che tiene un labaro o una lancia nella mano destra e che si appoggia su uno scudo sulla mano sinistra: Questa effigie confluirà poi nelle REPARATIO FEL TEMP: Essendosi impadronito della maggior parte delle zecche orientali (Costantinopoli, Cizico, Nicomedia ed Heraclea) Procopio mandò addirittura suoi uomini di fiducia nell’Illirico (non casualmente, essendo zona di confine tra pars orientis e pars occidentis) a distribuire monete con la sua effigie, come ci riferisce Ammiano. Si tratta di monete con al rovescio proprio REPARATIO FEL TEMP… Costantinopoli: Cizico: Heraclea: Nicomedia: Le REPARATIO FEL TEMP (sicuramente la tipologia più comune per Procopio) rappresentano un richiamo esplicito alle FEL TEMP REPARATIO di Costanzo II in particolare. Infatti Procopio, per garantirsi la lealtà delle truppe, tenne come ostaggi Fausta e Costanza (rispettivamente moglie e figlia di Costanzo II) quali emblemi viventi della sua rivendicazione dinastica e che soleva esibire in ogni cerimonia ufficiale. Il significato e ‘ chiaro: ritornano i tempi felici dopo il regno oppressivo di Valente. Il dritto lo ritrae ancora con la barba, un attributo che intendeva (come già detto) evocare allo stesso tempo le ambizioni filosofiche di Procopio e i suoi legami dinastici con L’Apostata. A differenza di Giuliano II pare, però, che Procopio fosse cristiano, cosa pubblicizzata dalla presenza del labaro con il Chi-rho sul rovescio. Attraverso la giustapposizione di questi simboli in apparenza contraddittori , Procopio sfruttava tutti gli aspetti possibili della politica dinastica, rappresentandosi simultaneamente come il legittimo erede del cristiano Costanzo II e dell’imperatore-filosofo Giuliano II. Ma torniamo alla storia. All’inizio Valente si mostrò impreparato ad affrontare la rivolta. E dovette farlo da solo perché Valentiniano, bloccata la via dell’Illirico, non intervenne in aiuto del fratello perché impegnato con gli Alamanni che minacciavano il fronte renano, ma anche perché correvano voci di una possibile usurpazione anche nella pars occidentis. Tuttavia Valente, grazie all’azione di abili consiglieri ed al sostegno di validi generali, cominciò ad agire con decisione. Ci furono una serie di scontri non decisivi finchè ci fu lo scontro finale a Tiatira dove Procopio fu sconfitto definitivamente. Fuggì, ma fu catturato a Nacolia e giustiziato (maggio 366 d.C,) A soli otto mesi dall’inizio, la rivolta era giunta alla fine. Ben altro tempo rispetto ai cinque anni di regno auspicato dai VOTA V sulle sue silique d’argento: Ciao da Stilicho Fonti: - Lenski: Il fallimento dell'impero. 21 Editore - Procopius. - Monete Romane Imperiali - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo - Procopio, che era costui? - Monete Romane Imperiali - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo4 punti
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La Grecia si è affondata da sola camuffando i suoi conti, cosa che nessuno li aveva obbligati a fare. Non ricordiamoci solo di quel che fa comodo. Il governo Merkel, che dell'unità europea in realtà se ne frega come gli eroi dell'antieuropeismo, ha fatto il resto propronendo un piano inadeguato che la Grecia non aveva nessun obbligo di accettare ma ha ritenuto meglio che fallire. Come littleEvil ha già accennato l'Europa con tutti i suoi difetti è meglio se ce la teniamo stretta... perchè senza quella altro che dazi sull'acquisto di monete. Neanche a me, non a caso sono quelli che più disprezzano l'Europa. _____________________________ Scusate questo Off Topic, ma a leggere certe bestialità mi viene il sangue alla testa.4 punti
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Buongiorno! La prima asta numismatica a cui avete partecipato, Ve la ricordate ancora? E cosa avete provato a parteciparvi? La mia prima asta è stata nel lontano 2008. Asta nac, partecipato tramite invio di offerta per lettera. Pagato molto più del dovuto la moneta. Pazienza.... Mentre la prima volta che ho partecipato in sala, è stato nel 2012. Non me lo dimenticherò mai. Un'emozione unica! Asta Ranieri a Bologna. Dopo il viaggio finalmente arrivo in sala, inizia l'asta.... L'adrenalina è a mille! Arriva il turno della prima moneta che mi interessava, uno zecchino di discreta importanza anche se ridotto male. Iniziano a batterlo, non riesco neanche ad alzare una volta la paletta ed è già al triplo del massimo che mi ero prefissato... Un po' di delusione. Vabbè non demordo... Ora c'è da provare a prendere uno scudo della croce. Mi concentro e con la salivazione azzerata aspetto... È ora. Si inizia, una, due, tre rilanci, me la vedo andare via anche questa... No mai mi ripeto tra me... E faccio un'ultima offerta. E vedo che nessuna altra paletta si alza, finalmente alzo la mia paletta con la mano ancora tremante dalle tante emozioni e registrano la presa! Sei mia penso tra me in turbine di emozioni!! Quel giorno si concluse con due scudi portati a casa alla fine e un piatto di tortelli mangiati in un ristorante in centro. E la vostra prima volta ve la ricordate? Io si me la ricordo ancora...3 punti
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Un paio di settimane fa un gruppo di escursionisti percorrendo un sentiero CAI del Parco Nazionale d'Abruzzo ha rinvenuto 200 monete argente a cui successivamente se ne sono aggiunte altre 100 dopo un'indagine preliminare. Le monete sembrano coniate tra l'anno 1000 e il 1200. Sfortunatamente oltre agli articoli locali non sono riuscito a trovare altri dettagli sulla composizione, quindi inveterei chi ne sappia qualcosa di più a integrare. grazie https://www.ilcentro.it/teramo/escursionisti-trovano-308-monete-di-oltre-mille-anni-fa-1.2614696?fbclid=IwAR3zK8X-MqXD31P7WTerc5VK03gElMON0xbLox59LV6mF4PswZuLZo2h8HA3 punti
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Salve a tutti, segnalo questa medaglia definita quale lavoro pregevole per eleganza nel disegno e per finita esecuzione. La medaglia - nella sua versione in argento - è stata aggiudicata in sede di asta Artemide LV del 24-25 aprile u.s., unitamente all'originale astuccio. La medaglia fu consegnata ai membri del 3° Congresso Geografico Internazionale che si tenne in Venezia nel 1881, dopo Anversa e Parigi. Segnalo sul sito internazionale gli atti del summit in lingua inglese: Report upon the Third International Geographical Congress and Exhibition at Venice, Italy, 1881 : accompanied by data concerning the principal government land and marine surveys of the world : Wheeler, George M. (George Montague), 1842-1905 : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive Alcune notizie sui F.lli Zeno: Fratelli Zeno - Wikipedia I viaggi straordinari di Nicolò e Antonio Zeno (esteri.it) L’America è stata scoperta dai fratelli Zen, veneziani, nel 1390 (cronacheletterarie.com) I fratelli Zeno ed il Tesoro dei Templari | Venezia Nascosta (myblog.it) Esistono altre medaglie dedicate ai fratelli Zeno, 1034.pdfanche disgiuntamente? Grazie, Oppiano? Medaglia F.lli Zeno.docx F.lli Zeno.docx3 punti
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C'è su Academia (99+) (PDF) A. Iacone, La Fornace, in A. Iacone, S. Prosperi, V. La Salvia, Non Ferrous Metallurgy at the Medieval Castle of CASTEL MANFRINO, in Archeometallurgy in Europe 2007 (Aquileia 17-21 Giugno, 2007). | Andrea Iacone - Academia.edu3 punti
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Quando poi leggo e mi ritrovo "tirato in ballo", piacevolmente, devo per forza intervenire, e dare una chiara risposta all'Amcio Francesco.... ciao Francesco.... @Francesco1984 Una parte della tua osservazione è giustamente corretta l'altra no...ah...ahhah. Sei sicuro che nel Manuale del Magliocca non c'è classificata questa moenta ?....controlla bene a pag. 148 la n. 284a indicata R4...leggi la nota sotto. Ovviamente poi l'hai ricercata anche sul Gigante, dove da anni è sempre stata riportata R3 al n. 104a (e non 104b...io conservo sempre tutte le pubblicazioni, i cataloghi e i cataloghi d'aste compresi)...ma con dei tratteggi per la valutazione economica, ovviamente all'epoca la GMA l'ha classificata così come riportata dal Gigante. Ma poi ad una certa annata, se non sbaglo 2019, questa moneta dal catalogo Gigante scompare come una moneta R3 e viene riportata in nota sotto come un esemplare descritto > falso d'epoca, dal conio grossolano e dal peso calante....ma non ho mai compreso oppure mai letto o anche mai avute giustificazioni, del perchè di questo cambio di rotta.2 punti
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DE GREGE EPICURI Visto il rovescio (SALUS REIPUBLICAE) dovrebbe trattarsi di A.Eudoxia, moglie di Arcadio.2 punti
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1885 - REGNO D'ITALIA - UMBERTO I° - 2 LIRE 1885 Nell' estate del 1884 e nei mesi seguenti fino ai primi mesi del 1885, a Napoli e Paesi limitrofi divampò una devastante epidemia di Colera che portò a morte più di 20.000 persone ( dato stimato e probabilmente inferiore al reale ). Le condizioni igienico-sanitarie contribuirono sicuramente al diffondersi del morbo, portando il Governo guidato da Francesco Crispi, a misure straordinarie, come lo sventramento di interi rioni e l'istituzione al Ministero dell'Interno della Direzione di Sanità Pubblica, coinvolgendo per la prima volta i medici nel processo decisionale. Il 2 Lire 1885 è il più raro della serie (598.000 pezzi ).2 punti
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Città del Vaticano - Pontificato di Papa Giovanni Paolo II° 100 Lire 1985 - Anno VII°2 punti
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Come si versa la marca da bollo, in via telematica? Ci si deve recare presso l'Ufficio o il tutto avviene telematicamente? Ho voluto provare a vendere una moneta che non apprezzavo più su Catawiki; l'ho fatto più che altro per sfizio e noia dovute al lockdown, ma viste le complicazioni, d'ora in poi ricorrerò a case d'aste italiane. Alla fine l'acquirente francese, cui ho dovuto spiegare che le leggi francesi sono diverse da quelle italiane, si è detto comprensivo e ha detto di non preoccuparmi, che avrà pazienza e aspetterà, e nel frattempo di avvisare Catawiki di "non rompere".2 punti
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Aggiungiamo anche il riepilogo dal canale YouTube di Quelli del Cordusio di interviste ed eventi compresa l’ultima intervista a Umberto Moruzzi https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ/videos2 punti
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Ciao di nuovo, ciao @Gallienus. mi dispiace, ma non sono d'accordo: mi frega eccome dell'UE (e dovrebbe fregarne a molti, solo che ormai è una cosa scontata, non ce ne si accorge dei vantaggi - e gli inglesi se ne stanno accorgendo adesso) e poco delle rivendicazioni identitarie, anche se reputo molto la regionalità. Direi che siamo "daccordissimi" sull'altro punto: i dazi doganali! Da poco mi è arrivata questa: ma chi glie lo ha fatto fare agli islandesi di coniare una moneta negli USA?!?! In tutto un 25% di dazi & dogana. Se mi arrivava da Reykjavik, non costava nulla in più oltre alla spedizione. Vogliamoci bene ma non chiudiamo gli occhi in fronte alla realtà. Servus, Njk2 punti
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Sant'Elena e Ascensione Oceano Atlantico meridionale, piccole remote isole possedimenti britannici d'oltre mare moneta da 10 pence 19842 punti
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1)Credo che lei non abbia vissuto "numismaticamente" gli anni 80. 2) I Francobolli hanno meno di duecento anni di vita e, me ne dispiaccio, stanno cadendo in disuso. Li collezionai da ragazzo, ne ho ancora alcune manciate che nessuno vuole più, e provo un poco di tristezza quando allo sportello postale vedo appiccicare sulla busta una etichetta stampata al momento. Ricevo buste con francobolli in lire che mi dicono acquistati da eredi di collezionisti a meno della metà del facciale e ricordo le code alle nuove emissioni per comprare il foglio, la quartina rigorosamente d'angolo, la serie timbrata primo giorno..(io avevo solo di che comprare un singolo). Se a risollevare la filatelia non c'è riuscito internet la vedo dura... Le monete hanno almeno 25 secoli di vita, e che piaccia o no ai governanti attuali, non vedo come si possano abolire. Apro una parentesi comica. I NAS hanno trovato tracce del coviddo in molti supermercati e soprattutto nelle macchinette per i pagamenti POS. Questa mattina dunque non si poteva pagare che con banconote e monete, come se su queste di virus non ce ne fosseroe molti hanno abbandonato la spesa alle casse perchè non avevano contanti. 3) Come ho scritto assicurarsi un pezzo per la collezione non era facile negli anni 70. Ricordo un convegno dove appena aprirono le porte ci fu una corsa ai banchi (Crippa, Ratto, Varesi, De Falco, Toderi e altri grandi...) per vedere le monete prima che qualcun'altro te le soffiasse sotto il naso. Poi nel decennio successivo, complice la crisi del petrolio, l'inflazione, e anche le restrizioni valutarie che resero praticamente impossibile pagare gli acquisti all'estero frenarono i collezionisti. Oggi l'offerta è persino troppa e comprare è facile così come pagare gli acquisti fatti.1 punto
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Ritrovato l'albero genealogico degli Zeno: Fonte: The Voyages Of The Venetian Brothers, Nicolò & Antonio Zeno, To The Northern Seas In The XIVth Century Trans By R H Major 1873 : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive Dall'albero, si evince che i nostri fratelli Antonio e Nicolò Zeno discendessero dal 45° Doge, Renier Zen. ?1 punto
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Non direi... se leggi il libro di Luppino Stato e collezionismo cambieresti subito idea...1 punto
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Vorrei condividerà con voi questa rarità, una medaglia devozionale murata nella casa come buon auspicio, notare il picciolo piatto, un vero spettacolo1 punto
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Buonasera, credo possa essere utile ricordare questa discussione.1 punto
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Ciao @ferdinandoII, ricordo ancora dove hai preso questa moneta, alcuni anni fa.... sei stato un lampo. Diciamo che non è in una conservazione eccellente, ma comunque una gran bella rarità se la correliamo a quello che detiene nelle interpunzioni. Per una conservazione superiore alla tua, ci volgiono sicuramente oltre i 1000. Ancora complimenti, l'hai ancora con te, a tanti questa manca.1 punto
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Medaglia devozionale celebrativa (francescana/ carmelitana), bronzo/ottone, della seconda metà del XVII sec. (dopo il 1669). possibile produzione romana.- D/ S. Pietro D'Alcantara in abito francescano davanti alla croce. - R/ Santa Maria Maddalena dè Pazzi in abiti carmelitani davanti a lei (in alto) la Madonna con Gesù Bambino. Ciao borgho1 punto
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Su un lato ci sta scritto: S PIETRO D'ALCANTARA Vengo a sapere solo ora che i tessuti della mia auto hanno un santo protettore? ?1 punto
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La perizia non l’ho guardata più di tanto, l’ho presa perché mi piaceva, non mi cambia se anziché qFDC è meno1 punto
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Chiaramente un elmo, anche se la somiglianza con il porcino è impressionante! Complimenti a @Stilicho per questa nuova discussione su Procopio e per i molti spunti trattati e da trattare. Quando leggo di usurpatori la mia attenzione viene sempre catturata e questa ennesima analisi di Procopio la trovo molto accurata e con un taglio differente dalle precedenti. Mi piace la ripresa di tipi e soggetti monetali fatta da questo imperatore che, se vogliamo, trova molti paralleli con quanto fatto da altri suoi "colleghi" (penso ad esempio a Postumo o a Carausio): la ripresa di legende e iconografie usate dai predecessori o dai coevi sovrani legittimi ha sempre il preciso scopo di garantire una solida base di legittimità per confermare l'ascesa al potere. Complimenti ancora!1 punto
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Vuoi delle scuse perché ritieni che ti ho offeso in pubblico…bene, posso anche fartele, non ci sono problemi @Layer1986. Io ho scritto questo che leggi perché ragionavo e ragiono sul fatto di osservare o meno proposte di questo genere in aste o tra commercianti specializzati, il discorso come ha scritto Genny al post 973 è scivolato sul fattore economico correlato a tipi di monete ancora non censite > credo che questa conclusione sia una tua invenzione…o meglio, anche se fosse che qualcuno riportasse una simile classificazione è sempre il collezionista dall’altra parte, che dovrebbe essere in grado di capire, dopo fiumi di scritti, che questa moneta non è affatto un’inedito. Comunque sia, a me non risulta che per determinati contrassegni non censiti viene pagato un surplus per tale peculiarità. Tu dimmi dove mai è trascritto, catalogato oppure classificato per un tipo di contrassegno, diverso, un valore economico abbinato al contrassegno stesso. Quello che però avviene in ambito privato (sia ad esempio con fatti a me noti sia tra tanti altri non noti) non può essere riportato e trascritto come proposte che attivano o hanno attivato una consuetudine prendendo a riferimento il catalogo. Parliamo di monete che hanno differenze di conio, e che nemmeno intaccano le sigle dei diversi coniatori (che come abbiamo già detto, quest’ultime, non hanno surplus di valore se sono riportate o meno); ripeto in privato ognuno è libero di proporre (ipotizzare) e inventarsi ciò che vuole, ovviamente questo accade per cercare il maggior profitto dettato dal fatto che la particolarità ci sia o meno sul volume. Io però resto fermo ai fatti, alla realtà quotidiana; non ho ancora mai visto in un’asta o in una vendita di un negozio (almeno competente di questa monetazione), proporre monete con rarità elevate e a prezzi esorbitanti, quando queste non sono state trovate nel volume, sigle dei coniatori, non censite, comprese. Ma poi scusami, sono Professionisti “o fanfaroni numismatici”. Spero in definitiva che questo scambio di opinioni serva e servirà a mettere in guardia i collezionisti meno preparati e meno consapevoli da queste proposte che come dici, stanno fiorendo nel mercato privatistico. Se poi dovessimo riaprire, dopo alcuni anni, di nuovo il discorso simboli aggiuntivi sulle monete prodotte, e questo mi dispiace, credo che l’affermazione “sono particolari secondari atti solo alla conta giornaliera”…. è davvero solo una tua opinione personale, una congettura che non riesco a comprendere da dove l’hai tirata fuori. Conosci benissimo i motivi della loro applicazione e ti ricordo che alcuni coniatori, grazie proprio all’abbinamento nominativo/simbolo, figura, lettera, sono stati inquisiti per le loro malefatte.1 punto
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A giudicare da alcune lettere nella leggenda al D/ la seconda mi sembrerebbe un bronzo di Valente (le lettere in blu sono più incerte): Il rovescio mi spiazza un po'. Mi sembra di leggere "AΛ" nel campo ma non penso sia possibile. Che si tratti di ciò che resta di alcuni rilievi di un disegno? Magari qualcosa di simile alla moneta qua sotto? Aspetta comunque altri pareri, potrei sbagliarmi. saluti Magus1 punto
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Direi che sembra proprio un elmo. Anche perchè i paraorecchie, giustamente, sono un po' spostati all'indietro, come si vede nella moneta. Il fungo avrebbe il fusto al centro. Infine l'embone da solo non l'ho mai visto e non so che significato potrebbe avere. Arka Diligite iustitiam1 punto
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La mia non è stata in sala ma su internet .... asta HD Rauch, nonostante fossi solo davanti al Pc l'emozione era molta e l'adrenalina a mille. una volta terminata l'asta ed effettuato il pagamento iniziò l'epopea, impregnata di paranoia, dell'arrivo tramite corriere . Alla consegna del plico la mia felicità fu immensa1 punto
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Buon inizio settimana a tutti? 1985 - 10 franchi polinesiani della stupenda Polinesia Francese?1 punto
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1984 Stati dell'Africa dell'ovest - 5 franchi1 punto
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Medaglia devozionale tonda, bronzo/ottone, XVIII sec.- D/ S. Gennaro in abiti vescovili con pastorale, davanti a lui le due ampolle (reliquie) che contengono il sangue del Santo.- R/ Busto di S. Oronzo, primo vescovo di Lecce. Medaglia rara.- Ciao Borgho1 punto
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Canada, 1 dollaro 1984 Commemorativo del 450° anniversario di Jacques Cartier, che scoprì Terranova e il San Lorenzo nel 1534, cercando il passaggio a Nord-Ovest1 punto
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Nei "Termini e condizioni di Catawiki" leggo: "Catawiki non interviene come parte nel Contratto di Vendita. Gli Acquirenti stipuleranno automaticamente un accordo di acquisto (“Contratto di Vendita”) con il Venditore di uno specifico Lotto per l’importo dell’Offerta più alta (il “Prezzo di acquisto”)". Se il contratto sorge solo con l'aggiudicazione, solo in quel momento vengo a sapere che il lotto necessita di esportazione, cioè solo se l'acquirente è straniero; anzi, questo non è sufficiente, posto che Catawiki aggiunge: " Consegna e presa in consegna dei Lotti 10.1 Salvo il caso che l'Acquirente e il Venditore convengano che l'Acquirente prenda in consegna il Lotto presso il Venditore, il Venditore deve inviare e consegnare il Lotto all'Acquirente in conformità al Contratto di acquisto e alle condizioni previamente comunicate dal Venditore.". Quindi anche lo straniero può prendere in consegna il lotto in Italia; e se lo vuole portare nel suo paese, sarà lui a preoccuparsi di chiedere l'ALC. Pretendere che il venditore abbia acquisito preventivamente l'ATC mi sembra illogico e sovrabbondante. In ogni caso Catawiki aggiunge: "l'Acquirente riconosce e accetta che in caso di Contratti di acquisto transfrontalieri possano valere speciali norme e condizioni per l'importazione di Lotti, tra le quali – senza limitazione – dazi doganali, I.V.A., prelievi all'importazione e spese di sdoganamento. L'Acquirente si deve informare su tali norme e condizioni prima di concludere il Contratto di acquisto. Eventuali spese aggiuntive in relazione a quanto sopra vanno esclusivamente a carico dell'Acquirente.". Gli oneri relativi a un invio all'estero sembrano, quindi, più a carico dell'acquirente che del venditore.1 punto
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Altro esemplare aggiunto in collezione. Questa moneta ha viaggiato molto: coniata in India più di 2000 anni fa; acquistata in epoca recente da Robert Tye, numismatico inglese; venduta a un collezionista giapponese e alla fine giunta a me (peraltro, il caso vuole che io conosca Robert Tye!). Domani proverò a classificarla meglio, per ora ecco le foto.1 punto
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Come già citato in questo post 28 di questa discussione, ho trovato un'altra tessera benefica, alquanto strana ai nostri giorni, ma vi prego di portarvi al tempo 1600, infatti F / C / V sta per FASCIS CHARITAS VARISIUM ossia beneficenza di legna per cuocere le vivande dal volume di LUIGI BORRI LO SPEDALE DE' POVERI DI VARESE - 1909 :1 punto
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MONZA OSPEDALE SAN GERARDO Stile 1700 Il Vandoni descrive così la vita di S. GERARDO e la storia della BENEFICENZA dell'ospedale per i poveri.1 punto
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1591 MAGENTA (MILANO) Importante e rara tessera benefica, purtroppo non ho trovato documentazione di questo LUOGO PIO. Al diritto Madonna in trono con in braccio Gesù bambino, ai lati due persone in ginocchio stanno pregando, al rovescio ELEMOXINA PAVPERVM CHRISTI / MAZENTAE1 punto
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