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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/16/21 in tutte le aree
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Attenzione a trarre delle conclusioni che la pratica sembra non confermare... Le monete imitative e le falsificazioni, ovunque fossero prodotte, erano destinate ai mercati di riferimento. Così era per le monete di Desana, Frinco, Passerano o Castiglione, che imitavano i liard francesi. Prodotte su commissione di commercianti stranieri, da questi ritarate, trasferite e smerciate nei mercati di normale circolazione. Così era anche per le imitative di tipi italiani. Vedi a tal proposito il tesoro di via Larga a Milano; due blocchi di circa 24000-26000 monete, tutte imitative o false, provenienti dalle zecche di Frinco, Desana, Bozzolo, Passerano e Genova. A parte un piccolo nucleo di monete Genovesi, tutte le altre riproducono la trillina milanese e rappresentano con tutta probabilità la cristallizzazione di un attimo ben preciso: il tentativo di un commerciante "speculatore" o spacciatore, di occultare la massa di moneta imitativa che aveva acquistato e che era in attesa di diffondere... e pare che non abbia poi avuto il tempo e il modo di recuperarla. Dai territori di normale circolazione le imitative, una volta spacciate, potevano poi diffondersi anche nei territori limitrofi, in cui l'originale era comunque accettato, e non viceversa. Prova ne è il fatto che frequentando il piccolo mercato antiquario locale delle singole zone è agevole, ancora oggi, farsi un'idea del circolante delle varie epoche. E, per collegarmi alla tua frase che ho citato, in Emilia e nella bassa Lombardia la moneta bassa piemontese è quasi introvabile, e con essa anche le sue imitazioni, anche se di produzione locale. Di fatto in Emilia e in Lombardia è raro trovare soldi o parpagliole di tipo piemontese, anche se prodotte in grande copia proprio nelle zecche locali. Da questo punto di vista è fondamentale tener presente che fra Piemonte e area lombardo-emiliana-veneta erano in vigore sistemi e piedi monetari diversi, e questo è ben rappresentato nei diversi tipi monetari contemporaneamente prodotti dalle zecche di Casale e di Mantova seppur a nome degli stessi duchi. Cosa che rendeva difficile la circolazione di una monetazione nel territorio "cugino" anche se governato dallo stesso signore... e oggi, sulla base dei ritrovamenti occasionali e il piccolo mercato antiquario locale ha permesso, per esempio, di ricollocare e riassegnare a Mantova numerosi tipi monetali erroneamente assegnati dal CNI a Casale... ma questa è un'altra storia. Ciao Mario10 punti
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Discussione leggera... Non sono un grande collezionista, ma forse per la prima volta da quando mi interesso di monete posso dire di essere soddisfatto della mia raccolta. Ci tenevo a condividerla. Si divide in 3 blocchi: Europa, India e Cina. Il filone dovrebbe essere quello delle prime monete emesse in queste aree: non sempre è possibile (economicamente, si intende) arrivare a certi pezzi, ma esistono buoni compromessi. L’unica davvero fuori posto è la moneta Kushan, che però mi spiaceva non esporre. Mancano le monete di piccolissime dimensioni, che sarebbero la parte principale della mia raccolta. Ci sto lavorando... Le monete sono molto stabili, ma i chiodini che le sorreggono sono da cambiare, perché troppo spessi e vistosi. Ho paura che me le possano rubare? Il rischio esiste, ma me le avrebbero prese anche dal cassetto in cui erano prima. Essendo la prima volta in anni di collezionismo che riesco a godermi la mia raccolta, accetto di correre il rischio (la perdita sarebbe solo affettiva, visto che si tratta di monete di scarso valore). Spero possa offrire qualche occasione di approfondimento per monete non diffusissisme nel collezionismo italiano. Se avete consigli, sono ben accetti4 punti
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Buongiorno a tutti, dall'ultima asta Nomisma una bella fusione completa... D/ PHILIPPVS.IIII.D.G.1622 busto coronato a sinistra, dietro le sigle MC R/PVBLI/CA COMMO/DITAS in corona d'alloro chiusa da fiocco in basso Peso :16,24 grammi Diametro :32,37 millimetri Tipologia di coniazione :fusione completa Provenienza :asta Nomisma 22 E-live del 29-30/04/2021 Lotto numero :310 Ex asta Artemide XXI del 5-6-7/09/2008 Lotto numero 15854 punti
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Non male come proposta @gennydbmoney perché, si sa, " le belle iche " non stancano mai...??3 punti
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Allora, delle elisabetta dal 1957 al 1984 (siano fiocchi o coroncine) non si rinviene ancora un valore numismatico, ma attenzione agli anni 1957, 1958, 1959. In particolare il 1959 è molto meno comune. Per le elisabetta dopo il 1984 - siamo quindi passati alla corona gotica - il meno comune è il 1993. Nel 1989 abbiamo la proof per l'incoronazione, cd. regina sul trono, che è notevolmente quotata rispetto al bullion. Dal 1998 comincia la serie di elisabetta, esteticamente degne di una riproduzione di Topolino, anche se vi sono alcune rarità. Oltre a quelle già note segnalo in particolare il 2012 (esteticamente non pregevole) ma sempre più rara. Per Giorgio V è molto rara quella coniata a Londra nel 1917. La regina Vittoria, così come Edoardo VII, non sarebbero da considerare rare, ma se le trovi belle, mettile via (in prticolare, come ho già detto, la testa giovane). Delle sterline stemmate segnalo il 1841 e il 1843; e comunque tutti i primi anni, soprattutto se in conservazioni collezionabili. Per i regnanti precedenti tutte hanno valore numismatico.3 punti
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Verso la fine del XVII sec. si verificò uno stallo generale dei rapporti tra la Conf. e la Serenissima, che comunque intendeva continuare a beneficiare della forza militare degli Svizzeri e dei Grigionesi. Per questo motivo, nel 1705 spedì nella Conf. l'inviato Vendramino Bianchi, che nel 1706 riuscì a concludere un'alleanza con Zurigo e Berna da un lato, e con il Libero Stato delle Tre Leghe dall'altro. Tali accordi si basarono in larga misura sulle precedenti intese del 1603 risp. del 1615, ma ebbero in primo luogo come oggetto non tanto la facilitazione degli scambi quanto il reclutamento di mercenari. A Zurigo l'alleanza venne festeggiata in pompa magna all'inizio del 1706. Sull'onda di questo successo, nel 1708 Bianchi pubblicò un resoconto sulla Conf. e i suoi Paesi alleati. Nella prima metà del XVIII sec., le autorità veneziane informarono ripetutamente il Consiglio della sanità di Zurigo sullo scoppio di epidemie nella regione adriatica. Venezia (hls-dhs-dss.ch)3 punti
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Confermo quanto dice Mario. Queste coniazioni non erano effettuate per una circolazione locale a Pomponesco, Sabbioneta o quant'altro, ma appositamente per essere vendute a mercanti che andavano poi a spacciarle nei territori di riferimento, in questo caso la Savoia. Potremmo in un certo senso affermare che sono produzioni di zecche gonzaghesche ma per la circolazione in Savoia, e in quanto tali correttamente da collezionare anche per voi sabaudi! Ovviamente però si tratta di circolazione truffaldina, in quanto nessuna di queste monete rispettava gli standard qualitativi previsti. Le zecche minori gonzaghesche erano specializzate nella produzioni di monete false o calanti di vari stati, a Castiglione oltre a varie contraffazioni Savoia troviamo una massa enorme di monete papali (che costarono al marchese Rodolfo pure la scomunica papale), ma pure di zecche straniere, di area francese e tedesca. Anche Gazoldo (feudo mantovano non gonzaghesco, di proprietà della famiglia Ippoliti) si specializzò nelle baiocchelle papali, mentre le altre zecche gonzaghesche si fecero maggiori scrupoli in questo senso. Da notare che tra la enorme massa di monete contraffatte da zecche gonzaghesche non esiste nemmeno una tipologia originaria della repubblica di Venezia.2 punti
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Nei miei appunti : 1 globetto 2 globetti 3 globetti 4 globetti 5 globetti Croce Nulla Quando avrò un po' di tempo approfondirò il discorso e aggiungerò delle immagini...2 punti
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No, infatti. Ma @ARES III è più giovane di noi, forse nel frattempo avevano inventato una versione più "moderna" petronius2 punti
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E' la prima parola di un antico canto liturgico che veniva intonato nella notte del Sabato Santo per annunciare la Pasqua . Nell'alto e primo medioevo, principalmente nelle regioni meridionali di Italia, la 'Langobardia minor', in chiese che potevano appoggiarsi a degli scriptoria, l'Exultet era redatto su un rotolo di pergamena e veniva intonato da un diacono srotolandolo verso i fedeli dall'alto di un ambone : spesso contornato da elaborate bordure, il testo era intervallato con artistiche illustrazioni miniate, queste ultime orientate in senso opposto alle parti scritte al fine di consentirne una giusta visione da parte dei fedeli, spettatori in basso, ai piedi dell'ambone . Forse di derivazione dai kontakia, rotoli liturgici greco-bizantini per lo più di solo testo testimoniati già dall' 8°-9°sec., gli Exultet, verosimilmente non molto comuni già all'epoca, sono importanti documenti dell'arte sacra medievale, pervenutici in rari esemplari databili al XI-XII secolo . Nel 1992, anno XIV di pontificato, papa Giovanni Paolo II ha visitato Capua per la ricorrenza del XVI centenario del Concilio plenario capuano (391-392) : la medaglia che ricorda quella visita, al rovescio in esergo cita l' 'Exultet capuano sec. XII', un rotolo di circa 330 cm. in 5 frammenti, conservato nel tesoro di quella cattedrale .2 punti
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Buonasera a tutti, complimenti @gennydbmoney, mi piace la tua Pvblica fusa, devo dire che quelle che a inizio del mio percorso nel Vicereale mi interessavano di meno sono diventate le più interessanti. ? E più ne osservo più mi prendono, e più sono tentato di prenderne, ognuna rappresenta un mondo a sé, chiaramente è una mia personalissima opinione. Ne ho ancora tanta di strada da fare, ed è una piacevole concorrenza, @Rocco68, secondo me c'è ne sono anche altri oltre a me, magari non lo dicono, e avranno i vassoi pieni di belle Pvbbliche. Io per depistare quando le posto non metto più il numerale progressivo, cosi lascio un po' di suspance. ? Riccardo @caravelle82grazie per la stima. Genny, facciamo un giusto compromesso, tu trova un paio di Publice io ti cerco una bella ICA. ? Saluti Alberto2 punti
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Nella eventualità di un acquisto, 10 euro buttati via. Rovistando in una ciotola su un banco, con 10 euro si può portare a casa ben altro ! A mio avviso è ciarpame, Saluti.2 punti
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trittico di monete portoghesi del 1987 che commemorano 3 famosi esploratori Gil Eanes (1395 – ...) primo esploratore europeo a doppiare Capo Bojador al quindicesimo tentativo dopo la bellezza di 10 anni dal primo tentativo spazzando via le numerose leggende circa la presenza di mostri marini Nuno Tristão (... – 1446) primo esploratore europeo a raggiungere il fiume Gambia Diogo Cão (1450 – 1486) primo esploratore a spingersi fino al 13° di latitudine sud (capo di Santa Maria in Angola)2 punti
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E quello di Sabbioneta è ancor più raro! (mia collezione) Visto che ti piace il FERAT aggiungo anche questo quarto di Pomponesco, sempre da mia collezione...2 punti
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Resuscitata...una bella medaglia con evidenti risvolti storici! Allego le descrizioni del Voltolina e della Majer.1 punto
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Su Cronaca Numismatica on line del 11.05.2021 un interessante articolo di Roberto Ganganelli dal titolo " Una moneta misteriosa, quasi sconosciuta, la doppia da due lucchese di metà Settecento, nella storia degli studi e presentata nei due unici esemplari noti". Si parla di questa rarissima moneta citando l'esemplare del catalogo di vendita della Collezione Martinori (1913) l’impronta della doppia da due lucchese acquistata da Vittorio Emanuele III (lotto n. 1416); Articolo interessantissimo con tanto di pubblicazione inedita della moneta oggi presente nella Collezione Reale per gentile concessione delle competenti autorità ministeriali. In effetti la moneta descritta nel CNI volume IX e nelle tavole del Corpus è quella oggi pubblicata da Roberto Ganganelli... Peccato che..la moneta descritta e pubblicata nello stesso articolo in bianco e nero (lotto 1416) è COMPLETAMENTE DIVERSA...Pensierino della sera...cosa ha acquistato VEIII?? La moneta della Collezione Martinori o una moneta diversa, magari un riconio realizzato con i coni originali anni più tardi? Qualcuno sa rispondere?1 punto
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Vittorio Amedeo III - Mezzo Scudo 1786 - Raro Argento 906/1000- gr 17,58 - diametro 38 mm - Zecca di Torino Non in conservazione super ma di buona qualità a mio personalissimo parere Quale conservazione attribuireste a questo modulo?1 punto
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Sebbene in condizioni decisamente non belle, la medaglia acquisita nel 2019 riveste un particolare fascino se “letta” nella sua storia e riferimenti bibliografici. Merita, come tante altre, un’attenzione; del resto, in tali condizioni è senz’altro inedita!1 punto
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Provo: U N amico si fa? tale UNA MICOSI FATALE Buona notte da Stilicho1 punto
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Fatte vedere ad un perito..noto e di esperienza (ma senza fare perizia ufficiale e tramite amici) che ha confermato essere tutte due autentiche..e che la differenza di peso in quegli anni (1760) era molto comune; molto bene e grazie ancora a tutti....1 punto
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Salve. Nel riordinare i miei gettoni ho visto che due esemplari già descritti come tali in Exonumia sono in effetti delle medaglie. Il primo in metallo bianco amagnetico (8,88 g ; 30 mm) è una medaglia che l’Opera Pia “Pane Quotidiano” di Milano con sede in viale Papiniano 46 distribuiva in omaggio ai soci in segno di riconoscenza. Il foro serviva al socio per unire la medaglia al suo mazzo delle chiavi. Se le avesse smarrite, chi le ritrovava avrebbe avuto interesse a riportarle all’Economato municipale per ricevere il compenso indicato. Poi l’Economato avrebbe avvisato l’Opera Pia che avrebbe a sua volta provveduto alla riconsegna delle chiavi così recuperate al socio, il quale avrebbe dovuto rimborsare le 5 Lire. Il socio era rintracciabile dal numero sull’altra faccia della medaglia corrispondente a quello dell’elenco dell’Opera Pia con i nominativi dei soci.1 punto
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ciao a tutti, ciao @nikita_, ciao @Marco A.75 chi arriva secondo, è il primo dei perdenti! https://en.ucoin.net/coin/iran-50-rials-1980-1986/?tid=26708 Servus, njk1 punto
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Bronzo di Macrino (Tiro, Fenicia) che raffigura sul rovescio un tempio del fenicio Melkart visto in prospettiva, guscio di murex a destra (Agora 72). Roman Provincial Phoenicia, Tyre. Macrinus. A.D. 217-218. AE 25 (24.93 mm, 9.32 g, 7 h). Laureate head of Macrinus right / Temple of the Phoenician Melkart seen in perspective, murex shell to right. BMC 382. aVF. From the Virginia Collection of Architectural Types. Starting price: 60 USD - Estimate: 100 USD -Result: 74 USD1 punto
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Buona Domenica La Bastiglia; certamente è un simbolo. Ha certamente una valenza più importante per noi, oggi, che allora. Allora aveva più importanza per la Francia (Parigi) che per l'Europa. Ricordo che quando ero studente mi avevano fatto due "matafioni" con la presa della Bastiglia, sul libro era enfatizzata come simbolo della tirannia che era stata abbattuta, poi da adulto ho scoperto che c'erano dentro quattro gatti, più questurini che galeotti. Però è il simbolo che conta. E' oggi un simbolo importante; a Venezia, a quel tempo, il popolo non se ne curò più di tanto, né quello di terraferma, né quello del dominio da mar; il popolo non vedeva nel governo della Serenissima un tiranno, anzi gli riconosceva un buon governo, soprattutto quelli del dominio da mar. che si sentivano protetti dal turco. Eppure c'era qualcuno che non vedeva l'ora di fare i girotondi attorno all'albero della libertà, erano i nobili, spesso possidenti della terraferma veneziana e qualche grande commerciante che, sotto la Serenissima, avevano frustrate le loro ambizioni politiche e sociali; erano queste le persone che il governo di Venezia teneva d'occhio. Nobili locali il cui titolo valeva poco o nulla a Venezia e che non vantavano nemmeno particolari meriti. Chissà perché questi vedessero nella rivoluzione francese, anticlericale e antinobiliare un riscatto, mah....! L'unico motivo per talune persone poteva essere il vantarsi antiveneziano per questuare presso i francesi una carica o una posizione che la Dominante mai gli avrebbe concesso. saluti luciano1 punto
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Non sono arrivato ancora a sostenere che questa moneta sia una grossolana patacca, perché non mi ritengo abbastanza esperto per avere tale certezza. Ho solo detto che a un neofita come me di tale monetazione la moneta suscita sicuramente grossi dubbi, proprio per i motivi che ha già indicato @Sovereign, cioè bolle e imperfezioni che fanno pensare a una pressofusione. Chiaramente vorrei altre opinioni di esperti; di tali solo @Tinia Numismatica confermerebbe i dubbi. Prima di segnalare occorre essere sicuri. Finora, oltre a me, i dubbi sono di @Sovereign, @Tinia Numismatica, @Lucifugo; mentre @Sirlad, @fagiolino, @roby14 sono per la bontà della moneta. Degli esperti di Bolaffi non mi fido affatto.1 punto
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Come già detto dall'ottimo @sandokan, 10 euro per quest'oggetto, che a rigore non è assimilabile ad un gettone né tanto meno ad una medaglia, con tale somma si possono acquistare alcune monete comuni ma cariche di Storia. Saluti TIBERIVS1 punto
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Straordinariamente è ancora in vendita (modello foto sotto) cosa normale se si trattasse di una normale penna bic. Ricordo lo stupore di quando l'ho avuta per la prima volta alle elementari, e quei pulsantini che si facevano andare su e giù a ripetizione. I primi colori a consumarsi erano il giallo, il verde ed il rosa, tra i miei compagni di classe erano i più utilizzati, logico naturalmente, una volta che si era abituati solamente al nero, al blu ed eccezionalmente al rosso. Con i pastelli o i gessetti ci eravamo abituati ai vari colori, anche con quelli a cera o ad olio, ma i tratti scritti con colori inusuali risultavano veramente strani con una penna ad inchiostro , tra l'altro le penne a feltro (a spirito una volta si chiamavano...) colorate economiche non erano ancora state lanciate.1 punto
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Non è una moneta, fa parte di una serie di medaglie di produzione privata. Su ebay vengono offerte a 10 euro, bisogna poi vedere se qualcuno le compra. https://www.ebay.it/itm/391502323788 Non credo ci siano particolari differenze di prezzo tra un personaggio e l'altro. petronius1 punto
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Buongiorno, il tuo bottone è descritto sul Sabatini-Antonini a pagina 154,tavola 20... Bottone da ufficiale dell'aeronautica militare del 1923... I bottoni da sottufficiale erano con l'aquila senza corona e quelli da truppa erano lisci...1 punto
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Caro Luciano, innanzitutto grazie del tuo intervento e delle tue sempre gentili parole. Sui due punti in questione specifico meglio di seguito perchè temo di essermi io per primo espresso male nello scrivere le mie riflessioni (a voce sarei stato forse più chiaro): 1) Sono a conoscenza degli assi a 180° anche per questa tipologia di moneta, ma sono stato tratto in inganno dagli altri miei pezzi della collezione nei quali ho riconosciuto debolezze di conio ma che non palesavano le stesse caratteristiche di "simmetria" tra D/ e R/. (cioè debolezza di conio ad ore 6:00 del D/ e stesso problema ad ore 12:00 del R/) ma puntuali su più parti o su uno solo dei versi. Chiedo scusa per aver posto malissimo l'osservazione (me ne sono accorto anche io rileggendo il mio scritto).Mi fa solo che piacere che non sia usura 2) Ho indicato troppe parti dei dettagli della moneta in successione per sottolinearne la qualità di conservazione ed evidenziare l'abilità incisoria della zecca: nello specifico per righine diagonali a mo' di vite di Archimede intendevo in questo la veste sul braccio destro di San Marco, un dettaglio che mi era sempre sfuggito e che qui ho per la prima volta apprezzato; per curiosità mi riguarderò anche le altri miei grossi (ogni volta si impara qualcosa di nuovo e si hanno diversi punti di vista sullo stesso soggetto... Credo sia proprio il bello della numismatica!)1 punto
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Ricordiamo che un errato utilizzo del giochino poteva portare ad effetti abbastanza spiacevoli:1 punto
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Tutti i miei complimenti, Magus. Come Tu riesca a risalire ad una moneta partendo da un dischetto per me assolutamente illeggibile, è davvero una magia.1 punto
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Al momento sul quinto secolo vi sono due opere generali piuttosto importanti, il decimo volume della serie Roman Imperial Coinage e il catalogo del Dumbarton Oaks curato da Philip Grierson... a mia conoscenza sono le opere più esaustive su questo periodo...1 punto
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@FFF @Saturno il forum è per chiedere info...che figura ci facciamo col nuovo amico?! per le dispute una birretta al tavolo e vi chiarite e volendo vi sfanc****e buon weekend1 punto
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30 g. di fino ( 30 x 49 )= 1470. Visti in asta tra 1400 e 1600, se aggiungiamo i diritti andiamo oltre. Poi c'è la conservazione, la data e la zecca. Come tutti i dollari che sia l'indiano o il st.Gaudens. Si spera sempre in una salita del prezzo dell'oro che a mio giudizio è possibile. Ho comprato negli anni scorsi monete moderne che oggi volessi venderle a peso ci guadagnerei. Pensa che nel 1970 quando è nato mio figlio gli ho comprato un rotolino di marenghi e uno di sterline a 7000 Lire a moneta uno e 7500 l'altro. (Li ha ancora)1 punto
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Unione Sovietica - 1 Rublo 1987 175° Anniversario della Battaglia di Borodino Obelisco al Generale Kutuzov Mozhaysk - Borodino War Memorial1 punto
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Concordo con @Corbiniano, sicuramente un atto pubblico con la firma e il timbro del notaio. Ma chi era questo notaio? Ho cercato di decifrare il documento, che penso si possa leggere così: Actum in ipso(?) Communi Ripuli loco vocato ... Sevuzze(?), Domi Habitationis d : emptoris, ... in quadam mansione superiori, lumen ... vien(?) a meridie, et sept(entrio)ne : ibidem ... Ad Rome(?) : S : Ioanne Bapta olim Ioannis Bru... ...fori Paroco Ecclesie Montis Ferdentis, at ... ...ano olim Dominici Ruggieri de Cassini... S. Andreas Vallis Sambri, qui ambo discen... defribus(?) ... De ptis rogatus fui ego Paulus filius olim F. Ioannis Serra Notarius pub. Bo= nonie, In quonem fidem Se non erro si direbbe quindi un atto di acquisto immobiliare. Ad ogni modo, ciò che più ci interessa è il nome del redattore. Grazie alla parte finale dell'atto si può evincere che il notaio in questione sia: "Paulus filius olim F. Ioannis Serra Notarius pub. Bononie", quindi Paolo Serra, figlio di F. Giovanni Serra, di Bologna. Ne consegue che le lettere P e S nel timbro siano le iniziali del notaio, come ipotizzato da @sandokan Eventuali commenti, precisazioni o correzioni sarebbero da me gradite. Spero di essere stato d'aiuto. saluti Magus1 punto
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Non instilliamo false illusioni: la possibilità di trovare a una mercatino un 50 o 100 lire degli anni '50 in conservazione vicina al FDC è prossima allo zero. A meno che ovviamente non si intenda che la tal moneta sia sì al mercatino, ma debitamente contenuta in un album con tanto di perizia/sigillatura. Sono monete comunissime in bassa conservazione, ma in qFDC/FDC non è roba che si trovi ad ogni angolo della strada. Un tempo nei grossi lotti che si prendevano su ebay mi è capitato di trovare un bel 100 lire del 1958 in conservazione SPL+, ma parliamo di quasi venti anni fa. E parliamo non di un '55 ma di un '58, e parliamo di una conservazione superiore allo SPL, ma sicuramente inferiore al FDC. Oggi nei lotti non si trova più nulla, tutti debitamente setacciati e risetacciati. A volte capita ancora di vedere all'estero qualcuno proporre acmonital anni '50 in ottima conservazione e in lotto singolo, e a volte si può pure fare l'affare se viene proposto con foto scarse. Ma si deve avere grande occhio per azzeccare la conservazione dalla (scarsa) foto, e sperare che siano in pochi ad averla vista. E cmq parlamo di eventi che non succedono certo tutte le settimane.1 punto
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Mi dilungo con un altro piccolo post, ma per farti capire il concetto di "brillantezza" del metallo. Se questo mio primo esemplare di aveva scioccato... non oso pensare cosa farà questo allora... Lavata è lavata... ma servono gli occhiali ? Ti allego: - foto fronte e retro - dettaglio del ritratto - paragone con il dritto della piastra qSpl e del relativo ritratto Come faceva notare Roberto qui seppur un qSpl, la moneta ha un carattere di eccezionalità (infatti l'ho venduta a un prezzo decisamente inusuale, ma con soddisfazione dell'esigente collezionista che l'ha rilevata), per le seguenti caratteristiche: - buonissima impressione del conio - tondello quasi esente da difetti se non per dei segni di riporto al marco davvero minimi - fondi lucenti al R/ che fanno sempre molta scena Potrebbe essere un concetto anacronistico per alcuni, ma non necessariamente una moneta deve essere FdC spaziale per essere eccezionale. Se vorrete, anche questo potrebbe essere un concetto da approfondire.1 punto
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