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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/19/21 in tutte le aree
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Un groschen di Guglielmo di Sassonia Neu-Weimar celebra la fine di un secolo di guerre di religione in Europa (1547-1650). Si tratta di due date simbolo, non a caso prese per salutare la fine di un secolo di lotte religiose: nel 1547 con la battaglia di Mühlberg in Sassonia, l’imperatore Carlo V aveva distrutto la Lega di Smalcalda, costituita a scopo difensivo dai principi protestanti, tra i quali figurava anche l’elettore di Sassonia Giovanni Federico; nel 1648 la Pace di Westfalia, siglata nelle città di Münster e di Osnabruck, sanciva la fine della guerra dei trent’anni. E poi, per la Sassonia il 1648 fu l'anno della "vittoria" evangelica contro le pretese imperiali, riscatto dopo la rovinosa sconfitta di un secolo prima. E a completare il rovescio, ecco lo stemma di Sassonia al centro e sopra le iniziali della sigla in tedesco “Guglielmo, duca di Sassonia, Julich, Cleve e Berg”. Anche il diritto della moneta presenta motivi di grande suggestione: due mani che si stringono in una promessa di pace, unite a loro volta dalla “Manus Dei”, la mano di Dio che emerge da un sole raggiante recante il nome divino (JHWH) e con l’ammonimento “servate fidem”: mantenete la parola, rispettate la promessa solenne di pace che è simboleggiata dalle mani che si stringono. E ancora, ai lati di un’altra spada, quel “resipiscite gentes” che completa la frase suona come un imperativo a tutti popoli: ravvedetevi, rinsavite, abbandonate le follie della guerra. Un’invocazione che, nella Germania travolta e assassinata dalla guerra dei trent’anni, era del tutto priva di retorica.7 punti
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San Marino - 20 Lire 1988 San Marino - Porta di San Francesco3 punti
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1888 Banca Nazionale nel Regno d'Italia Versamento alla cassa per 200 lire3 punti
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Cari Lamonetiani, ho fatto un'altra incursione nell'album "dei rottami" e, stavolta, ne ho tratto questa "monetona" ancora in buona conservazione. Moneta comune (C) coniata in 41.899.000 esemplari dedicata a Morelos in occasione del 100° anniversario della Costituzione messicana del 1857. Al D/: è effigiato José Maria Teclo Morelos y Pavón (1765-1815): un sacerdote liberale che fu alla guida del movimento indipendentista del Messico dalla Spagna. La STORIA: Il 16 settembre del 1810 Miguel Hidalgo y Costilla, con il Grido di Dolores, diede il via alla guerra d'indipendenza del Messico. Ad Acambaro, Hidalgo fu proclamato Generalissimo e Allende Capitano Generale. Morelos allora chiese a Hidalgo di unirsi alle sue truppe, ma il Generalisimo gli diede l'ordine di raccogliere uomini e prendere la città di Acapulco, così da imperdire le comunicazioni con le Filippine all'esercito nemico. Alla morte di Hidalgo, Morelos prese il controllo dell'esercito rivoluzionario e riuscì a sconfiggere più volte l'esercito spagnolo. Il 13 settembre 1813 presentò al congresso di Chilpancingo il proprio documento chiamato "i Sentimenti della nazione"; questo doveva essere la base per la prima Costituzione del Messico libero. Il congresso gli offrì il titolo di Generalissimo e quello di Sua altezza serenissima, ma egli rifiutò, chiedendo di essere chiamato Servo della nazione. Dopo alcune sconfitte, fu fatto prigioniero e fucilato il 22 dicembre del 1815 a San Cristobal Ecatepec. [fonte Wikipedia] Al R/: Stemma nazionale del Messico con l'aquila che ghermisce un serpente poggiata su di un cactus racchiusa in una ghirlanda di foglie di quercia ed alloro. Al C/: Scritta in incuso INDIPENDENCIA Y LIBERTAD.2 punti
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La monetazione repubblicana registra tre emissioni a nome di Gaio Vibio Pansa: la serie RRC 342 ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G145/5 e seguenti ), datata da Crawford al 90 a.C.; la serie RRC 449 ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G323/1 e seguenti ), datata al 48 a.C.; il denario RRC 451/1 ( http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G324/1 ), datato anch'esso al 48 a.C. Secondo Crawford, il monetiere del 48 è il noto Gaio Vibio Pansa Cetroniano, generale di Cesare durante il Bellum Gallicum, mentre quello del 90 potrebbe essere suo padre, forse adottivo, che sappiamo fu proscritto da Silla.2 punti
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Non è la mia monetazione, quindi non posso esprimere un parere, ma il foro centrale fa pensare a un falso, per le monete ritenute false era consuetudine piantarle con un chiodo sulle porte o sui banconi per farle vedere ed evitarne la circolazione.2 punti
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L'11 Agosto 1855 in Crema, tal Luigi Marignoni prende un foglio di carta bianca, la ripiega in due e sulla prima delle 4 facciate così ottenute, scrive di pugno una lettera : per ridurla in piccole dimensioni ( nel caso 12,4 x 8,3 cm. ) la ripiega ancora più volte e la sigilla con ceralacca e sulla parte opposta scrive nome ed indirizzo del destinatario in Milano . La lettera è così pronta per la spedizione perchè non è ancora diffuso l'uso di inserire le lettere all'interno di una busta . Per l'affidamento ai servizi postali ( diligenza , treno ) da circa 15 anni è stato inventato il francobollo che testimonia l'avvenuto pagamento (affrancatura) della tassa corrispondente : il francobollo viene incollato direttamente sulla lettera . In questo caso, ancora il più diffuso, il francobollo è ritagliato con forbici dal foglio stampato di cui è parte, perchè la recentissima invenzione della dentellatura a mezzo di forellini è appena agli esordi dell'applicazione : il minore o maggiore bordo creato ritagliando ad uno ad uno i singoli francobolli, inciderà sulla futura apprezzabilità filatelica di questi primi antichi bolli . Il timbro di ricevimento in Milano il 12-8, dice della buona celerità dei servizi postali di allora : il francobollo da 15 centes., al titolo KKPOST - STEMPEL con al centro stemma con aquila bicipite, dice del regno Lombardo-Veneto al quale dobbiamo l'introduzione nel 1850 dei primi francobolli in Italia . Si potrebbe, poi, nella chiusura della lettera, trovare un rimando all'odierna attualità, leggendovi " Anche nelle comuni di Casale, Vidolasco, Gabbiano, Camisasco, Antegnate, si verificarono dei casi di cholera, in giornata però sembra vadino diminuendo . In Crema non furon che quattro ed in questi il commossario distrettuale sig. Briola, la cui perdita fu compianta da tutti . "2 punti
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Mentre anch'io mi complimento per l'interessante tema e l'ottima rassegna di immagini vorrei contribuire con il medaglione di marmo che è murato nel Palazzo Ducale di Genova e ricordare che la zecca genovese coniò una moneta da 8 reali (detta scudo dell'unione) con lo stesso disegno: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE34/15.2 punti
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Zecca di Bologna, quattrino anonimo? Se fosse stato in argento avrei pensato ad un grosso o grossetto del periodo dei Bentivoglio (1446 1506) , M.I.R.,25, Chimienti, 181,182. oppure a una prova di conio o falso d'epoca? Interessante da studiare, ma sentiamo anche altri pareri! Ciao Borgho2 punti
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La curiosità su cui vorrei attirare la vostra attenzione è che l'iconografia sembra aver ispirato la celeberrima serie denariale RRC 480 ( http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I2/11 e seguenti), emessa nel 44 per finanziare la campagna partica di Cesare, la prima moneta romana a raffigurare un essere umano ancora vivente. E' interessante notare come una moneta emessa in Asia, voluta da un politico che nel frattempo si trovava in Gallia Cisalpina, possa aver influenzato non solo una moneta della Repubblica, ma addirittura l'emissione destinata rivoluzionare quello che sino ad ora era un tabù.2 punti
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Quindi in successione abbiamo... 1 globetto 2 globetti 3 globetti 4 globetti 5 globetti Croce...2 punti
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Per esserne convinto: https://www.acsearch.info/search.html?id=7314884 Stessi conii D/R, SEX. PO, Crawford 235/1c.2 punti
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Bronzo: 3,6 g, 23 mm V : In alto ad arco: JOSEPH WEIGER. Nel campo in tre righe: N°. 1049/ KÄRNTHNERSTRASSE/ A VIENNE. Sotto, ad arco: CHIRURGIEN DENTISTE R : In alto ad arco: BREVETE DE L. L. M. M. Nel campo in quattro righe: L'EMPEREUR/ D'AUTRICHE/ DU ROI DES FRANCAIS/ ET DE, arcuato sotto: LA REINE VICTORIA Letteratura: Storer 3989, Brettauer 5491, Neumann 28983, Proskauer 17. Il dott. Weiger deve aver emesso il gettone tra il 1845 e il 1851, dato che fu attivo nella città di Vienna solo a partire dal 1845 e avrebbe certamente elencato il suo dottorato che acquisì nel 1851. Ha usato la lingua francese presumibilmente perché voleva fare appello alle classi sociali migliori facendo pubblicità con il linguaggio di questi ambienti. Ha anche ipotizzato che la gente potesse credere che fosse stato il praticante del re francese e della regina inglese, visto che li ha elencati per nome sul gettone.1 punto
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Gettone Contromarca Carrozzeria FIAT . E' la prima volta che vedo questa tipologia1 punto
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In questa uggiosa giornata mi stò divertendo (visto il tempo) a leggere la fine che facevano ladri assassini e peccatori vari. Nemmeno i lavoratori della zecca erano immuni dai peccati. Ecco la sorte di alcuni di loro: 28 marzo 1589. Andrea Venturini, impiegato alla Zecca di anni 40 fu impiccato per ordine del Consiglio dei Dieci, per aver intascato nella medesima Zecca. 21 luglio 1593. Tommaso Lotti di anni 40, lavorante in Zecca, impiccato in faccia la porta della medesima per avere rubato tutto quello che poteva dalla medesima. E la seguente non vi porta in mente una famosa canzone di un noto DJ italiano? 13 febbraio 1596. Antonio Monaco di anni 47 dal Cadore, venditore di busoladi, fu impiccato con un laccio d’oro di fronte alla Zecca, per ordine del Consiglio dei Dieci, per aver rubato zecchini nella Zecca. Certamente non andavano per il sottile nemmeno chi rubava allo Stato (chissà cosa succederebbe se lo facessero ora). 24 ottobre 1598 Benetto Lio di anni 36 fu impiccato per ordine del Consiglio dei Dieci, per avere intaccato la cassa pubblica. Napoli ( con tutto il rispetto per gli amici napoletani e non me ne vogliano, solo un po' di sano divertimento?) poi sarebbe vuota al giorno d'oggi: 6 luglio 1602. Gio Batta dai Molori capeller di San Luca, Luca Marcer di anni 24 furono decapitati e squartati per ordine del Consiglio dei Dieci, quali monetari falsi e strozzatori di monete. 30 ottobre 1603. Domenico Bettini di anni 29 da Brescia, fu decapitato ed abbruciato per ordine del Consiglio dei Dieci, perché faceva soldi falsi 23 marzo 1605. Michiel Peneter di anni 28, fu decapitato ed abbruciato per ordine del Consiglio dei Dieci, quale monetario falso. Nemmeno i preti venivano risparmiati: 2 agosto 1619. Il reverendo don Giovanni Montin di anni 60 cremonese di anni 60, fu sconsacrato decapitato per ordine del Consiglio dei Dieci, quale monetario falso. Questa è però veramente particolare anche se esula dalla zecca: 15 febbraio 1594. Carlo Bortolo da Ferrara di anni 28 decapitato per ordine della Quarantia Criminal per aver ammazzato due donne con un britolin, dopo che aveva cercato di dividerle mentre si azzuffavano. Buona domenica. Fabry1 punto
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Ciao Genny, ritengo il tuo (per numero di esemplari) un campione valido da tenere a riferimento. Vediamo se l'evolversi dello studio darà maggiore sostegno alla tua ipotesi. Saluti Alberto1 punto
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Sperando di non far torto a nessuno puoi provare qui https://www.cartamoneta.com/chi-siamo e anche qui https://www.moruzzi.it/home.html Il primo collabora da anni alla compilazione di uno dei più importanti cataloghi di cartamoneta italiana, il secondo è uno dei più noti professionisti numismatici della Capitale (e non solo). petronius1 punto
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Forse non tutti sanno che gran parte di questi sketch furono ideati da due personaggi, allora alle prime armi, destinati a diventare famosi. Due giovani brillanti, ma sconosciuti, modenesi, ragazzi intraprendenti e squattrinati che si chiamavano Franco “Bonvi” Bonvicini e Francesco Guccini https://www.amarenafabbri.com/news/la_vera_storia_del_pirata_pacioccone.kl petronius1 punto
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Buonasera condivido una moneta comunissima che fa parte del tema della discussione sulla stretta di mano. 1 dinaro Algeria 1972.1 punto
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Città del vaticano , 50 Lire 1988 La creazione di Eva1 punto
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I testoni di Sisto V con ritratto drl pontefice a dx sonO molto piu’ rari di quelli con ritratto v. sinistra la Martinori e credo anche la Cappelli avevano un es. simile ma per l’anno IV di pontificato e con S.Pietro stante al rovescio che e’ meno raro dell’es. in questione con il S.Pietro seduto. la Montenapoleone 1 aveva un testone molto simile ma con busto a sin invece che a dx ( anno IV); un aLtro testone con testa a sin e battesimo di Gesu’ al rovescio ( Munt 25) e infine un testone con busto a dx e la Tranquillità al rovescio ( munt 21) anch’esso molto raro. tutti questi esemplari, incluso quello per l’anno II vengono dati come R3-R4 sul MIR esemplare un po’ usurato ma comunque molto piacevole e di indubbia rarità! ☺️1 punto
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E pensa che fortuna chi se l'è accaparrata per sole 190 sterline! E magari neanche lo sa ...1 punto
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Grazie mille per l'intervento, accidenti gli è costata cara questa svista! Chiedo scusa allora, probabilmente sarà stata una svista e niente più non ho molta esperienza con le aste e stavo cercando le più disparate motivazioni1 punto
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Questa per esempio è una 550/1, quindi una R5, classificata come 550/2d, che è solo R: https://www.sixbid.com/en/bertolami-fine-arts/3283/roman-republican/2733473/q-oppius-uncertain-mint-461 punto
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Tutto è possibile, intendiamoci, ma non c'è motivo di pensare male. Ho visto errori clamorosi, a volte anche a detrimento della casa d'aste (varianti rarissime classificate come meno rare)1 punto
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soffro ancora...che pirlot son stato quella volta...mi consola che è entrata nella tua collezione... la stessa idea che mi son fatto pure io...e grazie per la conferma! Volentieri ...valuto, in collezione ho tutti quattrini dal qbb in su ma magari uno di questi due mi colpisce...quindi perchè non dargli un occhiata . La mia mail ce l'hai giusto? Un caro saluto anche a te.1 punto
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A questa pagina trovi tutti i punti vendita "non virtuali" di Lisbona, Porto e Coimbra https://www.incm.pt/portal/lojas.jsp?lang=en1 punto
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Notare che del gettone Rhum Charleston ci sono anche i valori da 15 cent. e da 25 cent. apollonia1 punto
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Nel quadro della Madonna di Pompei i due santi raffigurati sono S. Domenico e Santa Rosa da Lima ,che dopo il restauro divenne Santa Caterina da Siena, quindi la mia ipotesi è confermata dalla rappresentazione che gentilmente mi ha inviato, saluti Borgho1 punto
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Sembrerebbero quattro prove di stampa genuine, sono presenti pure i punti di registro, il timbro al retro serviva solo a scongiurare un'eventuale utilizzo. Forse non dovevano nemmeno uscire dalla sede dove sono state prodotte... ma una volta che ci sono in giro anche i campioni in vendita, vuol dire che si poteva fare. L'unica cosa che mi stranizza sono le diverse combinazioni alfanumeriche, ma potrebbero essere anche loro delle prove, di caratteri per l'appunto. Lasciandoli per come si trovano personalmente farei periziare e valutare i due fogli, non so indicare dove ma cercando nel web qualche professionista esperto di banconote si trova, o magari aspetta una dritta qui stesso. ps: sposterei questa discussione nel settore cartamoneta @CdC1 punto
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Purtroppo non ancora, ce n'è stato uno in vendita fino a tempo fa.1 punto
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No, tutti gli esemplari da 1 del 1782 che ho visto e catalogato (finora 38) nel mio archivio personale sono senza il punto nella seconda C, forse per mancanza di spazio, chissà... Come del resto tutti i 2 sempre del 1782 sono privi di punti in entrambe le C - C e dopo la P al diritto. Non mi permetterei mai di darti del ciuchino anche perché io non sono nessuno, stavo scherzando su come hai posto la domanda e ricordando l'episodio della corona del quattrino 1791! ?? Ne ho un paio doppi, in conservazione medio bassa, se vuoi ti mando le foto per email. Un salutone.1 punto
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Ulteriore ingresso nella serie....1 punto
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Non sono d'accordo, ma apprezzo l'intervento. Mi fai notare le incrostazioni del rovescio, che giustamente potrebbero giustificare un'età della moneta. In realtà per la mia esperienza tali incrostazioni potrebbero essere artificiali... e anche la patina del diritto mi pare posticcia.1 punto
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D'accordissimo Cristiano,infatti tenevo conto anche di questo. Sí intorno il bb?1 punto
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Condivido il tuo dubbio, vista la brevissima distanza fra ció che si vede della O ed il ramo che non sembra consentire spazio per una M; a meno che non vi sia qualche particolare (a me ignoto) diverso dalla legenda che consenta di affermare con certezza che il conio di di rovescio sia quello indicato. Comunque spesso le case d’asta non si curano troppo di indagare su queste varianti, basta fare una ricerca per 235/1a e viene fuori di tutto.1 punto
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Negli ultimi 3 anni la prima emissione è stata distribuita verso la metà del mese di agosto... Non è tuttavia da escludere categoricamente la distribuzione di entrambe le monete in un'unica soluzione, come già accaduto in passato. Allora in questo caso dovremmo attendere la fine dell'anno! Staremo a vedere...1 punto
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Concordo. Ne posto alcune per chi non conoscesse i tipi. Congiarium di Nerone Liberalitas di Antonino Pio Liberalitas di Marco Aurelio Ludi di Domiziano Adlocutio di Nerone Adlocutio di Galba1 punto
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4) Alcuni bozzetti del gettone , notate l' evoluzione del progetto Era previsto inizialmente, come si osserva , anche un gettone da 20 lire1 punto
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Ecco la documentazione relativa al Gettone Miss Italia 1946 1) Lettera commerciale inviata alla Lorioli dove la ditta Gi Vi Emme (appartenente alla societa' di Giuseppe Visconti di Modrone definisce il testo da scrivere sulla bustina atta a contenere il gettone1 punto
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Mi piacerebbe conoscere il nome dell'autore : R.C. oppure R.G. da quanto si legge sulla faccia del D/ Pe questo motivo ho provato tramite il sito della Lorioli a chiedere altre informazioni su questo esemplare, speriamo in una risposta In questo mondo esistono ancora le persone disponibili e gentili : Vittorio Lorioli , titolare della storica ditta di medaglie milanese e'sicuramente fra questi ; ieri sera a seguito della mia email mi ha contattato telefonicamente rispondendo al mio interrogativo su questo gettone. Inoltre mi ha raccontato le vicende della azienda di famiglia fino ai nostri giorni , la storia e i dettagli di alcune medaglie e dei loro autori. Nel suo sito potete trovare molte informazioni sugli incisori italiani tratte da libri scritti dallo stesso V.Lorioli sull' argomento a lui caro. http://www.lorioli.com Tornando al nostro gettone/moneta del 1947, mi ha confermato che la sua ditta ha coniato su richiesta di privati parecchi esemplari con finalita' pubblicitaria pure in epoca piu' recente , anche i gettoni in argento degli anni settanta per le fiere di Torino (auto) e di Bari sono stati prodotti da loro Per quanto riguarda il gettone di miss italia 1946 , il signor Lorioli si ricorda che qualche anno dopo ne sono stati coniati probabilmente altri con i volti delle nuove vincitrici. Le iniziali R.G. presenti sull' esemplare in questione venivano usate alla Lorioli da Galdini Raimondo del quale vi allego una breve biografia : GALDINI RAIMONDO Inserito da Vittorio Lorioli Wednesday 20 September 2006 Nato a Blevio in provincia di Como, l’8 marzo 1915. Ha frequentato la Scuola Umanitaria di Milano per l’incisione, e per il disegno e la modellazione, le scuole serali Castellini di Como; Brera e Castello Sforzesco di Milano. Si è poi specializzato come scultore medaglista collaborando con importanti ditte produttrici del settore e realizzando i modelli per medaglie di interesse nazionale e internazionale. Ha pure eseguito una consistente serie di modelli per editori numismatici (Intercoins, Euronummus, Numismatica Italiana, ed altri ancora). Suoi lavori sono in raccolte pubbliche e in collezioni private in Italia e all’estero. Vive e lavora a Como.1 punto
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salve, chiedo delucidazione a proposito di questa moneta di skylletion: http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...ucID=89&Lot=233 proprio questa mattina sono andato a vedere la collezione al museo di skylletion (scolacium per i romani..oggi accanto a catanzaro lido) e mi è stato detto che la città non batteva moneta,anzi nel museo non esisteva neanche una moneta di questo tipo e il responsabile mi ha detto che infatti non ne sono mai state trovate. come ci sia finita in vendita questa moneta a questo punto pare chiaro che vi è arrivata per vie trasverse..credo inoltre che sia un danno alla ricostruzione storiografica del sito archeologico perchè è stato forse privato di un tassello importante. marco1 punto
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