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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/30/21 in tutte le aree
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Buongiorno e buona domenica Condivido il mio ultimo acquisto che è una piccola divagazione per quanto riguarda la mia collezione di monete modenesi. Questa moneta non è presente nel mir Emilia in quanto la Garfagnana è in Toscana ma la ritengo parte della monetazione modenese a tutti gli effetti in quanto fatta coniare proprio a Modena dal duca Cesare d'Este,per omaggiare gli abitanti di questa terra per la loro lealtà nelle contese coi lucchesi. Si tratta di un GROSSETTO in mistura con aquila estense e santo con le chiavi, moneta estremamente rara da trovare sul mercato e che in coppia con l'altro grossetto "con la bomba" risultano le uniche due coniazioni fatte per questa terra a cavallo tra Emilia e Toscana. Cosa ne pensare? Pareri? Un grazie a tutti e un saluto. Marco7 punti
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Vi allego il link da cui è possibile scaricare il pdf di questo volume del 2008, scritto dalla dott.ssa Carla Russo. Tratta di monete antiche provenienti dall'area della odierna Puglia; la versione cartacea fu distribuita ad un convegno e inviata a specialisti del settore. Lo trovo molto interessante anche per le belle foto a colori. https://docplayer.it/56817503-Le-monete-della-collezione-battista-nel-museo-civico-di-foggia.html6 punti
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Buonasera a tutti, volevo condividere un piccolo esperimento fotografico della domenica e mi faceva piacere conoscere le vostre impressioni e opinioni sulla moneta Saluti!5 punti
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Salve Franzo non so se ti può essere di aiuto mio figlio colleziona monete mondiali e senza spendere troppo per un monetiere di quelli professionali ha cercato nel tempo libero di farsene uno senza spendere molti soldi riciclando una vecchia cassettiera e delle tavole di legno e multistrato. Siccome aveva i cassetti profondi ha fatto doppio vassoio.4 punti
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Salve Marina, ecco una scheda che descrive la moneta in questione: https://en.numista.com/catalogue/pieces1393.html Il valore varia a seconda della conservazione, ma resta molto basso anche per monete perfette, a causa della tiratura di circa 150 milioni di esemplari. Per quanto riguarda la scritta sul taglio, il suo orientamento è casuale e non comporta valore aggiunto. Riporto (tradotto in italiano) quanto scritto sul sito della Royal Mint: https://www.royalmint.com/help/coinage-faqs/edge-inscription-upside-down Perché l'iscrizione sul contorno delle monete da £ 2 e £ 1 a volte appare "capovolta"? A volte l'iscrizione sul contorno è orientata verso il dritto della moneta e altre volte verso il rovescio. Non c'è un orientamento giusto o sbagliato. Questo è perché l'iscrizione sul contorno viene impressa sul tondello grezzo prima che venga coniato e si formino una "testa" e una "croce". Il modo in cui i disegni sono disposti in relazione alla scritta sul contorno dipende da come il tondello cade nella pressa per monete. Dato che per la circolazione vengono coniate oltre 700 monete al minuto, non è possibile garantire che ogni moneta venga coniata con l'iscrizione sul contorno rivolta nella stessa direzione. saluti Magus3 punti
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Anche quest’anno Quelli del Cordusio presente a questo evento col suo Gazzettino 7, Gazzettino che diventa sempre più itinerante e presente in tanti eventi della nostra Penisola ? Grazie a Salvo Cavallaro e a Salvatore e Vincenzo Roccaro !3 punti
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La foto è nitida e la moneta è piacevole. Usura uniforme ed i rilievi presenti e leggibili. Contrariamente al solito, mi sembra di vedere un D/ migliore del R/. Dal vivo, visto che parli di lustro (che però si fatica a percepire), il D/ potrebbe arrivare al BB-SPL. Qui sotto, puoi percepire le differenze con un esemplare in buona conservazione e dotata di lustro.2 punti
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Buongiorno a tutti e buona domenica, la mia Napoletana di oggi. 10 Tornesi 1798 Ne ho tre esemplari uno normale, uno doppio punto e questo SICILIA Sinceramente non li avevo cercati ma quando me li sono trovati davanti non ho esitato a prenderli. Ora sono in fase di studio Saluti Alberto2 punti
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Iran 10 rials 1989 sul dritto vi è raffigurata la Kaaba della Mecca e sul rovescio la Moschea della Roccia di Gerusalemme2 punti
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Ti spiego il perché dell'assurdità della domanda. Un conto è sapere quante monete per tipo siano state ritirate (e questo è possibile: non so se sia stato fatto, ma è possibile). Ma sapere PER ANNO quante monete siano state ritirate, richiederebbe una verifica manuale. Fai una prova: mucchio di monete da una parte, computer con programmino per segnare rapidamente di che anno sia ogni moneta... siamo ottimisti e rapidi, diciamo che servono materialmente circa 6 secondi a moneta, lavorando proprio a catena di montaggio. 6 secondi a moneta sono 10 monete al minuto, 600 monete all'ora, 4800 monete al giorno. Se sono stati ritirati indicativamente 15 miliardi di pezzi, sarebbero richiesti oltre 3 milioni di giorni di lavoro per individuare l'anno di tutte. Corrispondono, considerando il calendario di un operaio con domeniche, ferie e festività, a 12.500 anni. O più realisticamente 12.500 persone, per un anno. Sai quanto costa assumere 12.500 operai e farli lavorare per un anno? Poco meno di mezzo miliardo di euro. Mezzo miliardo di euro - senza contare il costo di spazi, strumenti, spese contabili e amministrative, quindi tenendoci proprio leggeri leggeri - per avere dei dati che non hanno nessuna utilità se non la curiosità di poter sapere quante 100 lire del 1979 siano state ritirate... dato che sarebbe inutile anche dal punto di vista collezionistico, dal momento che come è stato più volte fatto notare la tiratura di un pezzo non ne indica necessariamente la rarità...2 punti
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Buongiorno, non mi sembra che sia già stato segnalato. Il gabinetto numismatico di Berlino sta mettendo online la propria raccolta. Finora 36000 esemplari sono stati pubblicati, ciascuno con una scheda dettagliata e foto ad alta risoluzione. https://ikmk.smb.museum/home?lang=en Un’ottima iniziativa, che si spera sia seguita un giorno anche dai musei italiani. Buona domenica Appah1 punto
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In alcune discussioni recenti o meno, relative alla circolazione monetaria del Regno d’Italia ante I guerra mondiale, e specificatamente nelle tipologie auree ( marenghi 20 lire) ed in argento ( scudo da 5 lire), ho sempre letto tesi e pareri molto divergenti, non so suffragate o meno da dati certi e verificati. Più volte ho riscontrato ipotesi, dove si avvalorava che la monetazione aurea ( parlo sempre e solo della tipologia marengo) era di appannaggio delle classi “superiori”, che la circolazione fosse limitata solo per transazioni di elevato o elevatissimo importo, e questa tipologia non rientrava nell’ uso comune della circolazione, soprattutto se si considerano le classi più basse della società di quegli anni. Ugualmente in altre discussioni, facendo riferimento alla circolazione dello scudo da 5 lire, si evidenziava, che dopo Vittorio Emanuele II, con le sue corpose emissioni, e i due millesimi residuali di Umberto I, la circolazione di detta tipologia era tra fine XIX agli inizio XX secolo oramai scomparsa o quasi. Ho avuto occasione di leggere un saggio: Nuto Revelli - L'anello forte: La donna: storie di vita contadina (Einaudi tascabili. Scrittori) dove l’autore riporta testimonianze dirette della vita tra gli inizi del XX secolo, e gli anni del boom economico ( anni ’60) focalizzate sulla vita delle donne, intervistando e riportando fatti di vita quotidiana, di generazioni che fecero sacrifici enormi, tra spopolamento della montagna e guerre. Tra le testimonianze riportate, mi sono balzate all’ occhio, quelle a cui si fa riferimento al denaro contante, ne riporto alcune: MARGHERITA LEMASSON vedova VILLAVECCHIA, nata a Savigliano, classe 1893. A dieci anni – avevo appena finito la quarta elementare – ero già al filatoio a lavorare. Ci pagavano ogni quindici giorni. C’era un segretario, il signor Fré, che metteva il tavolino, tutte noi in fila indiana passavamo a ritirare la nostra paga. Mi ricordo che avevo poi già la paga grossa e che mi pagavano con gli scudi. Mi piaceva portare a casa uno scudo d’argento, pareva che valesse di piú, luccicava….. MARIA ABELLO in LAUGERO, nata a Cucchiales di Stroppo, classe 1897.Sono andata in Francia a quattordici anni. Guadagnavamo cinquanta soldi il giorno, due lire e dieci soldi, e risparmiavamo. Un anno ho portato a casa duecento lire. Pagavano tutto a marenghini d’oro. Io mi ero fatto un piccolo sacchetto che tenevo legato al seno. Facevamo una miseria per portare quei pochi soldi a casa…, sembrava che portassimo l’America! […]. Sei anni a Hyères, poi un anno mi sono affittata a Nizza da serva, venticinque lire al mese… ELISABETTA CENTENERO vedova GIORDANA, detta Blot da chi ’d Vitorio, nata a Centenera di Stroppo, classe 1898. A nove anni mi hanno affittata a San Michele di Prazzo. Mi davano trentacinque lire di paga da Pasqua ai Santi. […].Guardi che mi ricordo ancora la paga dei due anni che mi hanno affittata in Francia. Il primo anno novantacinque lire, il secondo centoquindici. Il guadagno era trenta soldi al giorno, a raccogliere le viole per Parigi, Lione, Londra, tutto il giorno piegate che piovesse o no a fare i mazzetti di viole, sessanta viole e trenta foglie attorno per mazzetto, da Natale a Pasqua. Trenta soldi di paga, ma ci pagavano in oro. Là pagavano tutti in oro. C’erano i muratori che non volevano essere pagati in oro, avevano paura che l’oro non valesse, preferivano la carta. ROSA RUGHETTI in GARBARINO, nata a Cossano Belbo, classe 1905. Mi dava – avevamo negoziato – novanta lire per tutto l’anno. Poi del 1913 mio papà mi ha messo da un altro padrone, proprio qui vicino, qui sopra. […]. Al lavoro, andando giú per la collina, portavo ’l curbun del liam ’nle vi, e tornando su portavo le pietre per fare la casa. Mi dava duecento lire all’anno, e mantenuto Saluti TIBERIVS1 punto
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1796 BATTAGLIA DI CASTIGLIONE E PESCHIERA Questa medaglia segna l'inizio della seconda fase della campagna d'Italia. D/ BATAILLE DE CASTIGLIONE - COMBAT DE PESCHIERA Un guerriero lotta contro due nemici, uno già abbattuto e sta per abbattere l'altro. R/ A' L'ARME'E D'ITALIE - LOI DU 27 . THERMIDOR / AN . 4 REP Bronzo, mm. 43,2 - Autore CARLO LAVY RIF. A. TURRICCHIA IL VENTENNIO NAPOLEONICO IN ITALIA ATTRAVERSO LE MEDAGLIE Vol. I n. 151 punto
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foto molto bella, è una tipologia difficile da trovare in buona conservazione.. e quando si trova i prezzi schizzano immediatamente alle stelle. Questa conserva ancora dei buoni rilievi e fa la sua bella figura... direi che un bb+ se lo merita?1 punto
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Grazie a tutti per i preziosi suggerimenti. @Litra68ha centrato perfettamente le motivazioni. @paoloilmarinaio, complimenti. Il risultato finale è eccezionale!!!! Nulla da invidiare a certi monetine ti blasonati. Grazie a tutti1 punto
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Ciao, posso aggiungere che lo stemma dei sebeti del 49 fu probabilmente usato anche per le piastre del tipo: "busto corazzato"...1 punto
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La tessera dell’olio con cui ho aperto la discussione è la N. 616 del Voltolina La N. 617 differisce dalla precedente per la misura del diametro, superiore di 0,7 mm.1 punto
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È stata la prima differenza che ho notato appena ho avuto in mano la Pubblica ICA, anche il peso è differente.1 punto
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Buono per mezzo chilo di pane dell’Opera del pane di Sant’Antonio nella Parrocchia di S. Michele Servi, Vicenza.1 punto
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Ciao, Si da varesi è uno dei pochi riferimenti che son riuscito a trovare in rete per questo nominale. Le aggiudicazioni furono notevoli se contiamo anche i diritti. Del tipo postato da me posso dire che esiste anche senza iniziali dell'incisore. Un saluto1 punto
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Ci sono 108 monete nella collezione. Q = 3/4 S M = 5/3 Q S = 36 Q = 3/4 (36) = 27 M = 5/3 (27) = 45 Q + M + S = 27 + 45 + 36 = 108 monete1 punto
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Belize 1 cent 1989 Città del Vaticano, 20 ire 19891 punto
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Gettone per il pane di Amsterdam D/ Tavola con 2 pani: Broodpenning der Herv. Diakonie te Amsterdam - 1861 R/ Donna con mano tesa in compagnia di una pecora: Vergenoegd en Dankbaar Zinco: 6,7 g, 27 mm Traduzione del diritto: Gettone per il pane della Chiesa riformata di Amsterdam - 1861 Traduzione del rovescio: Felice e grato Vi sono varianti con 3 o 4 pani sulla tavola. Inoltre gettoni in argento, in bronzo, in rame e in stagno. Il gettone del pane è un gettone rilasciato da un ente di beneficenza ai meno fortunati che era scambiabile con del cibo. Questi gettoni sono stati utilizzati dalla fine del Medioevo, ma soprattutto nel XIX e nella prima metà del XX secolo. Inizialmente furono emessi soprattutto nelle aree industrializzate di Belgio, Francia e Regno Unito. Questo era dovuto alla grande povertà tra gli operai dell'epoca e al socialismo che stava emergendo in quel periodo. I gettoni del pane sono caduti in disuso a causa del miglioramento della legislazione nel campo della sicurezza sociale.1 punto
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Dovrebbe essere il 5 essendo il 2 il numero sulla faccia a contatto del terzo dado. Mentre sui primi due dadi, sulla faccia a contatto, ci sono il 4 e l'1 che sommandoli con il 2 del terzo dado fa 7.1 punto
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Ciao Prtgzn : ovviamente no, se tutti i rilievi si sono ossidati fino alla loro decomposizione, il sale scioglie l'ossidazione, ex rilievi compresi. C'è solo la speranza (ma non direi in questo caso) che una traccia dei rilievi sotto l'ossidazione sia rimasta : e da quel poco che può venire fuori si può in qualche caso risalire ad una identificazione, che può servire giusto a soddisfare una curiosità, quella che Bradi tende a manifestare per questi rottami, anche se non hanno alcun valore in queste condizioni : cosa che lui sa benissimo, ma la curiosità è legittima. D'altronde il rischio è zero : il dischetto era un grumo di ruggine prima, illeggibile, alla peggio resterà tale, non c'è nulla che possa rovinarsi, viste le condizioni ! E' un giochino innocuo, e magari ci scappa pure la sorpresa, come è capitato a me, di riportare alla luce una monetina ancora guardabile. Ma Bradi presenta solo casi disperati ! ! Buona serata.1 punto
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Ciao a tutti, ho trovato una cosa interessante sulla moneta di Napoleone del Regno d'Italia: il leone di Venezia a volte è con il Vangelo di Marco, a volte no. Perché ci sono due fenomeni completamente diversi su monete diverse?1 punto
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La variante Sicilie è molto difficile trovare in alta conservazione in 25 anni ne ho visti al massimo 4-5 pezzi superiori allo SPL tutti gli altri al di sotto del BB. Condivido il mio esemplare.1 punto
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Discussione molto interessante dal mio punto di vista. Provo ad aggiungere alcuni considerazioni sparse, derivanti principalmente dalla lettura di "L'Italia e L'unione monetaria latina" di Filocamo e "La circolazione metallica del Regno di Italia" di Lefevre. Nella mente dei legislatori traspare che l'Unione Monetaria Latina dovesse poi virare verso un monometallismo aureo, che non era possibile nella fase iniziale a causa della grande quantità di argento presente nelle casse francesi. A parziale dimostrazione c'è il fatto che i tagli aurei avessero effettivamente un ampio spettro di valori e il fatto che l'organizzazione dell'argento non fosse consistente tra loro: 1 lira pesava 5g al titolo di 835%, mentre 5 lire pesavano 25g ma al titolo di 900%..di certo non ero incentivato lo scambio di monete in argento tra loro (nessuno avrebbe pagato con uno scudo con il rischio di vedersi dare un resto in 1 e 2 lire..), mentre l'oro era consistente. Poi: - le 5 lire in oro sono state sospese perchè non "pratiche" per la circolazione (art. 9 della convenzione del 1878, "La monetazione dei pezzi d'oro fabbricati nelle condizioni dell'art. 2, con l'eccezione di quella da 5 franchi d'oro, che resta provvisoriamente sospesa, è libera [...]", a commento del testo si fa riferimento al fatto che fossero troppo piccoli e soggetti ad usura). - il calo dell'argento sul mercato, che però rimaneva inchiodato al rapporto di 15.5 rispetto all'oro monetato, ha portato al fatto che l'argento, in particolare gli scudi, fosse ancora abbondantemente usato per comprare oro degli altri paesi membri (infatti negli anni successivi, ad ogni nuova convenzione si faceva riferimento alle clausole di liquidazione, secondo le quali ogni stato doveva periodicamente ricomprarsi i proprio scudi d'argento finiti negli altri paesi membri con uguale valore in oro). Di conseguenza, secondo me, l'oro era idealmente pensato per la circolazione di tutte le classi sociali, ed è stato così per un lungo periodo, ma non con la stabilità immaginata dai legislatori. Saluti!1 punto
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Ciao, complimenti per l'ottimo pezzo. Se posso fare un po' l'antipatico ti segnalo che il Contarini in quel periodo era doge di Venezia mentre a Genova vigeva la regola dei "Dogi biennali" e in quel biennio era doge Francesco Garbarino. ... Come diceva il grande filosofo Massimo Buscemi ..."Tutto questo, per la precisione"1 punto
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San Vito (latino Sanctus Vitus (Sanctus Vitus) - Santo cristiano, martire romano del periodo paleocristiano. Morto nel 303. Figlio di un senatore romano pagano di Sicilia. Ragazzo di 12 anni convertito al cristianesimo sotto l'influenza del suo maestro e fu ucciso durante la persecuzione dei cristiani dagli imperatori romani Diocleziano e Massimiano. Secondo la leggenda, andò a Roma, dove espulse i demoni dal figlio dell'imperatore Diocleziano. Ma quando Vit si rifiutò di pregare gli dei romani, fu nuovamente arrestato e gettato ai leoni, che non toccarono i giusti. Vito è stato quindi gettato in un calderone di olio bollente. Moneta rara. Tiratura 344 CORVEY. - Abtei. Florenz von der Velde, 1696-1714. Taler 1709 Dav. 2194 ø 42 \ 43 mm Ag 28,90 gr Questo è tutto per ora. Grazie per la vostra attenzione!1 punto
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Arrivata in collezione questa rara tipologia : Amedeo d'Acaja Mezzo Grosso I Tipo - Mir rami collaterali di Casa Savoia 26b1 punto
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Ciao @giuseppe ballauri. Innanzitutto, ti ringrazio per i complimenti. Riguardo la riga al rovescio, devo dirti che la mia non presenta questo specifico elemento. Ciononostante, "sovrapponendo" fotograficamente le nostre due monete, noto numerose affinità (forse un po' troppe per pensare a delle coincidenze). Oltre a quelle da me già citate, di cui l'esubero di metallo al dritto è certamente la più lampante, potrei aggiungere anche l'assenza di punteggiatura a livello della legenda e a lato della data. Alla luce di ciò, ipotizzo che il tuo esemplare possa essere stato coniato in seguito al mio, in un momento in cui nel conio al rovescio si era creata quella sottile fessura a livello del valore nominale. Riporto le foto sia del dritto che del rovescio del mio esemplare, dato che vedo che quella che ho postato ieri è venuta di dimensioni insolitamente ridotte...1 punto
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Ciao Amici, condivido con voi il 2 Lire 1813 di Gioacchino Murat, monetazione che ultimamente mi ha "preso" molto, sia per la bellezza dei conii, sia per il periodo storico neoclassico che si stava trasformando in Romantico. Penso che "Giacchiniello" sia una delle figure che meglio abbiano interpretato l' eroe romantico. Buona Serata, Beppe1 punto
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@dabbene, grazie Mario per la domanda, metto qualche notizia in più: Nel 1430, stanchi delle continue lotte e dell’incerto avvenire, molti centri della garfagnana, con Castelnuovo in primis si liberano dal controllo lucchese, sottomettendosi spontaneamente agli Estensi, ottenendo in questo modo notevoli privilegi. Castelnuovo divenne il capoluogo della zona, ospitando nella Rocca, il complesso fortificato che domina il centro storico, i governatori di Casa d’Este, i più famosi dei quali restano Ludovico Ariosto (1522-1525) e Fulvio Testi (1640-1642). Nel 1613 per il controllo del territorio del Monferrato scesero in campo il duca di savoia Carlo Emanuele I e il cardinale Ferdinando Gonzaga, il Duca di Firenze Cosimo II deciso di appoggiare il Gonzaga, chiese un libero passaggio nel Mantovano, ma il Duca Cesare lo negò, provò a schierare l'esercito ai confini della garfagnana ma Cosimo molto astuto li aggirò ed arrivò immediatamente con fanti e cavalieri a difesa di Ferdinando. Nel frattempo che l'esercito di Cesare girava i lucchesi ne approfittarono invadendo la garfagnana, una prima invasione era già avvenuta nel 1603, ricordando anche le barbarie commesse dai lucchesi, tutto il popolo della garfagnana aiutò le truppe di Cesare e anche questa invasione fù respinta. Ecco anche perchè le due monete non erano per porre solo in evidenza la supremazia della casa d’Este, sulla provincia, ma anche per ringraziare il popolo della Garfagnana della fedeltà allora dimostrata. Nella moneta in mio possesso possiamo vedere: D/ Testa nuda del duca a sinistra. In legenda: CESAR.DVX.MVT.REG R/ Bomba accesa con tre fiamme. In legenda: PRIN.GARFIGNANA CNI 6/11. Per la rarità la vedo riportata in R3 o R4, però tolto questa dal giro delle aste non ne ho mai viste altre. L'altra moneta la stò ancora cercando, spero di trovarla un giorno in vendita e di potermela permettere. Spero di non avervi annoiato, con questa storia e questa piccola regione andiamo ad intrecciare molte altre storie (savoia, firenze, lucca, pisa, genova, gonzaga, stato pontificio, spagna, mantova.........1 punto
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24 DICEMBRE 1800 Medaglia Francese del FALLITO ATTENTATO A NAPOLEONE BONAPARTE mentre si recava in carrozza al teatro dell'Opera, trovò la strada sbarrata da un carretto con una grossa botte, il cocchiere presagendo il pericolo e trovando un passaggio accellerò l'andatura e appena superato il carretto ci fù una grande esplosione, la botte era piena di polvere di cannone e chiodi, quella sera morirono 22 persone e ne ferì un centinaio. L'attentato passò alla storia come ATTENTATO DELLA MACCHINA INFERNALE. Bronzo ramato, mm. 50 -Aut. H. AUGUSTE1 punto
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1800 BATTAGLIA DI MARENGO E RICOSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA CISALPINA D/ BONAPARTE PRIMVS CONSVL / ANNO VIII - Testa a sinistra del Primo Console R/ XII MVNITISSIMIS OPPIDIS VNA DIE AD DEDITIONEM COACTIS - Ercole nudo in atto di risollevare la Repubblica Cisalpina, dietro la Vittoria incide su uno scudo HOSTIBVS / PROPE / MAGNVM / FVSIS - sullo sfondo a destra sole raggiante che sorge dietro un monte. In esergo RESPUBLICA CISALPINA RESTITVTA Coniata nella ZECCA di MILANO, Bronzo, mm. 53 - Autori: ANDREA APPIANI INVENTO', LAVY INCISE. Rif. TURRICCHIA n. 194 ADANI n. 20 CONIGLIO n. 421 punto
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Una delle più belle medaglie NAPOLEONICHE 1797 PRESA DEL BROLETTO DI BRESCIA E FINE DELLA REPUBBLICA VENETA Medaglia coniata nella Zecca di MILANO per iniziativa del Governo Provvisorio Bresciano. Per la storia vedi: https://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_Bresciana D/. PRESA DEL PALAZZO DI BROLETTO, scena della presa del palazzo con in primo piano soldati e cittadini a piedi e a cavallo, in basso al centro, due persone stanno posizionando il cannone. Opera del grande incisore della zecca di Milano Franz Joseph Salwirck - mm. 631 punto
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1797 CELEBRAZIONE DELLA REPUBBLICA CISALPINA e festeggiamenti in Milano D/ ALL'ITALICO Busto di Napoleone in uniforme R/ L'INSUBRIA LIBERA - in esergo IX LUGLIO MDCCLXXXXVII - La Repubblica Francese accompagnata dalla pace con ramo d'ulivo, in atto di porre un berretto frigio sulla testa dell'Insubria Bronzo mm. 47,8 - Autori: GEROLAMO VASSALLO e JOSEPH SALWIRCK Rif. TURRICCHIA IL VENTENNIO NAPOLEONICO IN ITALIA ATTRAVERSO LE MEDAGLIE n.73 ADANI LE MEDAGLIE NAPOLEONICHE RIGUARDANTI L'ITALIA n. 111 punto
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Ciao Numa, non ho notizie "certe" e "documentate" al riguardo, se venne venduta al Re non mi è noto, certamente credo che Auction 52 " Parte 2^ " del 26 e 27 Ottobre - Zurigo 1994, della SPINK TAISEI abbia contenuto la collezione "Catemario" ma credo non tutta........che sia stata venduta in più tappe è la notizia che ho !! forse anche la NAC 35 del 2-3 dicembre 2006 ? chissà ;) Comunque la SpinK Taisei (di cui possiedo anche il catologo, ma con foto all'epoca b/n) mi sembra la più accreditata, lì c'erano delle monete di altissima conservazione con la presenza di pezzi Rarissimi. Questo è quello che conosco !! Ciao1 punto
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Saluto d’argento, Asta Nac 35 del 2/3 dicembre 2006 lotto 152 - P.R. 21 punto
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