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  1. Rex Neap

    Rex Neap

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/01/21 in tutte le aree

  1. Sono molto onorato di vincere questa bella Piastra. Prima di questo, ero dipendente da Piastra 1669. E rispetto al mio altro Sede Vacante Scudo 1758, questa Piastra 1655 è più spirituale. Spirito Santo
    7 punti
  2. Ecco, dopo questa chiamata alle “armi” di un certo spessore non posso esimermi di scrivere, invitandovi però a leggere attentamente e integralmente anche quanto riportato nel mio saggio sulla Repubblica Napoletana e non a volo d’uccello; molto, al contrario di quel che si vuol far credere è documentato. Vi prego di non farmi trascrivere tutto ciò che ho già scritto, sarebbero solo dei doppioni. Faccio una breve premessa: Se il Beltrani (dopo aver trovato documenti validi e probatori che monete di Ferdinando IV vennero coniate nei primi mesi della nascente Repubblica), e fa congetture; Se il Cagiati fece congetture; e Se il Sambon fece congetture; Se il Prota fece congetture; Se il D’Incerti fece congetture……. Tutti questi grandi studiosi andarono alla ricerca di un segno/segni che identificassero le monete coniate durante la Repubblica, prima dell’appronto dei nuovi/nascenti coni, e non le hanno mai identificate (addirittura per alcuni di loro sarebbero stati i punti, quelli singoli di abbreviatura in legenda posizionati più alti o più bassi rispetto alla linea di altri coni, il che mi sembrò un’assurdità). Non trovo invece corretto, meno giusto, o addirittura sminuire un’ipotesi molto più vicina, se non corretta, alla realtà degli accadimenti, e seppur non elevandomi al livello dei suddetti studiosi, perché un umile appassionato/studioso, il sottoscritto non possa aver espresso e messo su carta, anche la sua congettura o come volete chiamarla voi, ma che con sacrificio e abnegazione sono riuscito a rendere molto, ma molto plausibile al contrario dei precedenti che le monete le hanno solo ricercate e mai trovate. Magari in un futuro ci sarà un altro studioso che farà la sua, apportando modifiche e qualche prova in più di quanto affermato, almeno me lo auguro, e ben venga. Per adesso accontentatevi e buon proseguimento di chiacchierate.
    6 punti
  3. In alcune discussioni recenti o meno, relative alla circolazione monetaria del Regno d’Italia ante I guerra mondiale, e specificatamente nelle tipologie auree ( marenghi 20 lire) ed in argento ( scudo da 5 lire), ho sempre letto tesi e pareri molto divergenti, non so suffragate o meno da dati certi e verificati. Più volte ho riscontrato ipotesi, dove si avvalorava che la monetazione aurea ( parlo sempre e solo della tipologia marengo) era di appannaggio delle classi “superiori”, che la circolazione fosse limitata solo per transazioni di elevato o elevatissimo importo, e questa tipologia non rientrava nell’ uso comune della circolazione, soprattutto se si considerano le classi più basse della società di quegli anni. Ugualmente in altre discussioni, facendo riferimento alla circolazione dello scudo da 5 lire, si evidenziava, che dopo Vittorio Emanuele II, con le sue corpose emissioni, e i due millesimi residuali di Umberto I, la circolazione di detta tipologia era tra fine XIX agli inizio XX secolo oramai scomparsa o quasi. Ho avuto occasione di leggere un saggio: Nuto Revelli - L'anello forte: La donna: storie di vita contadina (Einaudi tascabili. Scrittori) dove l’autore riporta testimonianze dirette della vita tra gli inizi del XX secolo, e gli anni del boom economico ( anni ’60) focalizzate sulla vita delle donne, intervistando e riportando fatti di vita quotidiana, di generazioni che fecero sacrifici enormi, tra spopolamento della montagna e guerre. Tra le testimonianze riportate, mi sono balzate all’ occhio, quelle a cui si fa riferimento al denaro contante, ne riporto alcune: MARGHERITA LEMASSON vedova VILLAVECCHIA, nata a Savigliano, classe 1893. A dieci anni – avevo appena finito la quarta elementare – ero già al filatoio a lavorare. Ci pagavano ogni quindici giorni. C’era un segretario, il signor Fré, che metteva il tavolino, tutte noi in fila indiana passavamo a ritirare la nostra paga. Mi ricordo che avevo poi già la paga grossa e che mi pagavano con gli scudi. Mi piaceva portare a casa uno scudo d’argento, pareva che valesse di piú, luccicava….. MARIA ABELLO in LAUGERO, nata a Cucchiales di Stroppo, classe 1897.Sono andata in Francia a quattordici anni. Guadagnavamo cinquanta soldi il giorno, due lire e dieci soldi, e risparmiavamo. Un anno ho portato a casa duecento lire. Pagavano tutto a marenghini d’oro. Io mi ero fatto un piccolo sacchetto che tenevo legato al seno. Facevamo una miseria per portare quei pochi soldi a casa…, sembrava che portassimo l’America! […]. Sei anni a Hyères, poi un anno mi sono affittata a Nizza da serva, venticinque lire al mese… ELISABETTA CENTENERO vedova GIORDANA, detta Blot da chi ’d Vitorio, nata a Centenera di Stroppo, classe 1898. A nove anni mi hanno affittata a San Michele di Prazzo. Mi davano trentacinque lire di paga da Pasqua ai Santi. […].Guardi che mi ricordo ancora la paga dei due anni che mi hanno affittata in Francia. Il primo anno novantacinque lire, il secondo centoquindici. Il guadagno era trenta soldi al giorno, a raccogliere le viole per Parigi, Lione, Londra, tutto il giorno piegate che piovesse o no a fare i mazzetti di viole, sessanta viole e trenta foglie attorno per mazzetto, da Natale a Pasqua. Trenta soldi di paga, ma ci pagavano in oro. Là pagavano tutti in oro. C’erano i muratori che non volevano essere pagati in oro, avevano paura che l’oro non valesse, preferivano la carta. ROSA RUGHETTI in GARBARINO, nata a Cossano Belbo, classe 1905. Mi dava – avevamo negoziato – novanta lire per tutto l’anno. Poi del 1913 mio papà mi ha messo da un altro padrone, proprio qui vicino, qui sopra. […]. Al lavoro, andando giú per la collina, portavo ’l curbun del liam ’nle vi, e tornando su portavo le pietre per fare la casa. Mi dava duecento lire all’anno, e mantenuto Saluti TIBERIVS
    4 punti
  4. Sfogliando l'ottimo catalogo on-line del Munzkabinett del Museo di Berlino, vale ammirare il tetradrammo con ritratto frontale di Apollo, inciso per Katane a fine V sec. a.C. da Choirion, tra i valenti incisori di quella stagione di grandi artisti, ricordato anche da C. Seltman nel suo Masterpieces of Greek Coinage .
    3 punti
  5. Penso possa bastare. Ennesima discussione inutile in un forum di numismatica, buona solo per alimentare polemiche.
    3 punti
  6. Salve Avrelivs, Forse un bronzo di Sardes, ogni tanto si legge il nome del magistrato nel campo sinistro. https://www.acsearch.info/search.html?id=5292489
    3 punti
  7. Buongiorno, conosco gli studi del Magliocca ben prima che vengano pubblicati avendo con lui un profondo rapporto di amicizia e di stima, la mia proposta non era per mettere in dubbio la paternità che il Magliocca attribuisce a questa variante (che tra l'altro condivido assolutamente) ma era per trovare nuovi spunti e apportare aggiornamenti a ciò che è già stato scritto, ad esempio mi chiedo come mai le varianti sono due(SICILIAR··/SICILIA) se comunque hanno la stessa origine? Ecco, questo potrebbe essere uno degli spunti su cui poter discutere...
    3 punti
  8. Potrebbe essere un soldo veneziano da 12, il RO sembra piuttosto il NO di noster. ER invece FR di un Francesco doge. Temo di più non si possa, ma prova a fare una foto migliore di quel ROL, magari aiuta.
    3 punti
  9. Scusami ma non mi sembra che Blondet sia la fonte più attendibile da citare... antisemita, razzista, omofobo, filoPutin... anche fosse fondato quanto afferma nell'articolo che citi, sarebbe comunque totalmente privato di credibilità da tutte le sue pregresse elucubrazioni... Papa Wojtyla con ascendenze ebraiche... e quindi; Macron omosessuale... e quindi? La cospirazione ebraica alla base dei mali del mondo... ma per favore!!!! https://it.wikipedia.org/wiki/Maurizio_Blondet
    3 punti
  10. Sono 2 (due) 8 e non 2 (due) S .... queste sono S
    2 punti
  11. Ringrazio @gennydbmoney e @Reale Presidio, che hanno fatto in modo di risvegliare, per un attimo, in me la voglia di riscvrivere in Sezione. Ma andando al nocciolo dell'argomento, sarei molto curioso, se non felicissimo di leggere proprio perchè l'argomento è stato stuzzicato e ritornato per caso (?) in auge, l'opinione di chi dietro le quinte e da qualche tempo addietro, anche in sede di incontri conviviali, lancia il sasso e nasconde la manina. Sono aperto a confronti, altrimenti sono chiacchiere al vento.
    2 punti
  12. Mi permetto di citare un post di Piero Grasso, con cui sotto il profilo giuridico concordo pienamente (da: https://www.facebook.com/PietroGrasso/ ) "Non c’è nessuna forma di buonismo o perdono da parte mia nei confronti di Giovanni Brusca: oltre a tutto ciò che sapete, agli omicidi e alle stragi in cui ho perso colleghi e amici, avrei anche motivi strettamente personali per serbare rancore. Lui e altri collaboratori hanno raccontato, tra gli altri, due episodi che mi riguardarono direttamente: l’organizzazione di un attentato nell’autunno del 1993 che doveva farmi saltare in aria mentre andavo a trovare mia suocera a Monreale e la pianificazione del rapimento di mio figlio. Il dolore e la rabbia delle vittime e dei loro familiari lo comprendo e lo rispetto nel profondo. Eppure non vedo scandalo nella notizia di ieri, peraltro nota e attesa da molti anni. Con Brusca, infatti, lo Stato ha vinto non una ma tre volte. La prima quando lo ha arrestato, perchè era e resta uno dei peggiori criminali della nostra storia per numero di reati e ferocia. La seconda quando lo ha convinto a collaborare: le sue dichiarazioni hanno reso possibili processi e condanne e hanno fatto emergere pezzi di verità fondamentali sugli anni in cui Cosa nostra ha attaccato frontalmente lo Stato. La terza ieri, quando ne ha disposto la liberazione dopo 25 anni di carcere, rispettando l’impegno preso con lui e mandando un segnale potentissimo a tutti i mafiosi che sono rinchiusi in cella e la libertà, se non collaborano, non la vedranno mai. Ora lo Stato dovrà proteggere Brusca: è un dovere perché è importante che Brusca resti vivo e possa andare a testimoniare nei processi. Oltre al punto morale c’è un interesse specifico, quasi egoistico, affinché le sue parole possano essere ripetute nelle aule di giustizia dove servono per condannare mandanti ed esecutori di omicidi e stragi. L’indignazione di molti politici che di codice penale e di lotta alla mafia capiscono ben poco mi spaventa. Se davvero facessero quello che dicono, ovvero ridurre gli sconti per chi collabora con la giustizia, diminuirebbe l’incentivo a pentirsi. Se a questo aggiungiamo che si sta cercando di limitare l’ergastolo ostativo, e lavorerò affinché questo non avvenga, potremo anche dichiarare chiuso il capitolo del contrasto a Cosa nostra. Al contrario, servono sconti di pena forti per chi aiuta lo Stato e prospettiva di ergastolo senza sconti per chi non collabora."
    2 punti
  13. Webb evidenzia la stranezza dell'assenza di gallici e di moneta imitativa, ma non esprime una motivazione. A mio avviso potrebbe trattarsi di una scelta consapevole dell'accumulatore di mettere da parte unicamente monete di buon peso, bell'aspetto e di modulo pressoché simile (si tratta di emissioni che condividono abbastanza i medesimi dati metrici sia dimensionali che ponderali) e inoltre si trattava di pezzi che son stati tesaurizzati quand'erano ancora tutti argentati. La somma di per sé non doveva essere elevatissima seppur costituiva un gruzzoletto di tutto rispetto. Molto probabilmente doveva trattarsi di un accantonamento accuratamente scelto tra il circolante e composto da monete che dalla loro uscita dalla zecca avevano girato gran poco (specialmente le emissioni di Carausio che, a differenza delle altre, non avevano nemmeno lo scoglio della distanza "zecca di emissione-isola" da coprire per penetrare nel flusso circolante). Ma mi riservo di verificare se trovo altri dettagli nelle pubblicazioni successive che ho sui ripostigli UK.
    2 punti
  14. La so a memoria , e' una delle mie preferite ,non per amore di rissa altrui ma per quello che da questi " scontri" ho imparato. l'Italia con le sue signorie e comuni sempre in guerra ci ha dato il rinascimento ,la Svizzera da secoli in pace... Gli orologi a cucù,che poi anche lì ci sarebbe da sindacare..
    2 punti
  15. 2 punti
  16. Se uno è un mistificatore e divulgatore di false notizie perde di credibilità anche se e quando le mescola a delle verità... è proprio nel meccanismo della divulgazione di false notizie mescolarle a mezze verità e renderle un poco più credibili facendo la vera disinformazione... Putin grande statista? per fortuna non hai scritto grande democratico... con la scia di oppositori e giornalisti morti ammazzati che si porta dietro... spero che tu (e anche il sottoscritto) non ti debba mai trovare dall'altra parte della barricata di uno statista di questo genere (che l'Italia ha già conosciuto... la storia dovrebbe insegnare). Ma cogliendo l'invito di @ARES III, trovo veramente agghiacciante la possibilità che un personaggio come Brusca possa tornare ad una vita normale, magari tutelato e protetto dallo stato. Qualcuno di noi potrebbe trovarselo come vicino di casa, dirimpettaio o compagno di circolo... E' veramente inquietante!
    2 punti
  17. GIACINTI COLTIVATI Buona giornata da Stilicho
    2 punti
  18. Forse molti insegnanti di storia sono seguaci di Fomenko... Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  19. Repubblica Democratica tedesca, 10 mark 1990 Celebrativa del Centenario del 1° maggio La leggenda dice : " Lavoro, pane e pace dei popoli / questo è il nostro mondo"
    2 punti
  20. Vi presento la mia prima moneta medievale non italica. Provenienza CGB di Parigi. NOMINALE Denaro ZECCA Laon (Francia) ANNO DI EMISSIONE Ca 850 – 860 . (il tipo di leggenda cristiana è precedente all’anno 864 e alla riforma dell’Editto di Pitres; però successivo all’anno 843) AUTORITA’ Carlo II “il calvo” (823 – 877). Re d’Aquitania, Re dei Franchi occidentali, Re di Lotaringia, Imperatore dell’Impero Carolingio, Re d’Italia, Re di Provenza. EPOCA Alto Medioevo METALLO Argento PESO 1,85 gr DIAMETRO 21 mm DRITTO GRATIA DI REX, con monogramma KAROLVS (Carlo, re per grazia di Dio) ROVESCIO LVGDVNI C. LAVATI , con croce RIFERIMENTI G. (12/30) – Prou.270 (6/270) – MG.794 – MEC. 1/869 – N. 139 a Depeyrot, 501A GRADO RARITA’ NC / R1 STATO CONSERVAZIONE 55 / 70 PROVENIENZA Ex Cgb
    1 punto
  21. Ahem, non per fare il guastafeste ma non mi pare che nei contributi, sicuramente interessanti, postati da @TIBERIVS si parli della circolazione aurea IN ITALIA. Le due donne che affermavano di essere pagate in oro, lavoravano in Francia: Là, cioè in Francia, pagavano tutti in oro, il che forse stava a significare che qua, cioè in Italia, non era così. Detto questo, sono anch'io propenso a credere che le monete d'oro circolassero anche tra le classi più umili, per transazioni di relativamente basso valore. Per le transazioni più importanti c'erano le banconote, chi doveva pagare 10.000 lire non credo si presentasse con un sacchetto di 500 marenghi, ma piuttosto con 10 biglietti da 1000. petronius
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  22. Si, la presenza dei collaboratori di giustizia nelle aule di giustizia è la base per la demolizione del fenomeno mafioso. Se il fenomeno mafioso si è parzialmente ridotto lo dobbiamo anche e soprattutto a leggi come queste. E' fondamentale sottolineare che soffocare il fenomeno mafioso nel suo complesso è molto più importante che chiudere a vita in carcere il singolo mafioso, per quanto terrificante questi sia. La mafia non è un insieme di criminali che si mettono d'accordo per fare i fuorilegge, è un fenomeno sistemico di ampia portata che si sviluppa a vari livelli. L'ergastolo a vita del singolo mafioso è irrilevante per il sistema mafioso. E' molto più importante conoscere i rapporti tra criminalità politica e sistema produttivo. E' per far questo ci vuole il collaboratore che riveli le connessioni Se perdiamo i collaboratori di giustizia diventa tutto molto più difficile.
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  23. Super bufalissima! Secondo te, secondo logica non secondo Blondetti, i russi quanto materiale probatorio avrebbero concesso ai giudici italiani sul loro partito comunista, e sul nostro ? E' come andare alla CIA a chiedere dettagli su Pinochet o sulla baia dei Porci. Mi sembra un po' improbabile che forniscano informazioni. Che dite ?
    1 punto
  24. Recentemente è passata in un'asta inglese una piccola porzione di monete provenienti dal Linchmere Hoard: poco meno di una quarantina di monete (39 più una copia in resina) che erano rimaste in possesso di miss F. E. Abbott (proprietaria dei terreni in cui venne scoperto il ripostiglio) dal 1924. Le monete in questione, battute nell'asta "Militaria, Coins & Medals" del 27 maggio 2021 della casa d'aste Lawrences Auctioneers, erano montate in un quadro-pannello espositivo: Il gruppo è stato suddiviso e le monete vendute singolarmente. The Linchmere Hoard. Contesto e storia del ritrovamento. Nel mese di dicembre del 1924, a seguito di alcuni lavori in un campo che si trova a nord della strada che porta da Haslemere e Shotter Milll a Liphook vicino al punto in cui all'epoca si incontravano le tre contee di Hants, Surrey e Sussex, venne alla luce un vaso in terracotta contenente 812 antoniniani. Miss F. E. Abbott e Mrs Hoyle, proprietarie del terreno e conseguentemente anche del piccolo tesoretto, decisero di consegnare il tutto al dipartimento di numismatica del British Museum consentendo così la catalogazione e lo studio di uno dei ripostigli considerati fondamentali e di riferimento per la storia della monetazione dell'usurpatore britannico Carausio. Il ripostiglio infatti presenta una composizione alquanto singolare: degli 812 antoniniani presenti, solamente 278 sono riferibili a zecche continentali e ad autorità dell'impero centrale, mentre la restante porzione di 534 monete è composta unicamente di antoniniani di Carausio! Il primo gruppo si presenta così suddiviso: Della rimanente porzione di 534 monete di Carausio, la maggior parte presenta mint marks e dalla loro analisi possono essere suddivise in 488 esemplari provenienti da Londinium e 46 dalla cosiddetta C-Mint (Colchester) secondo questo schema: Il contenitore che ospitava le monete è un vaso di produzione locale identificato come proveniente dal centro produttivo romano di Alice Holt Forest dello Hampshire. Il sito di produzione emerse durante alcuni scavi eseguiti per dei ripristini stradali nella foresta che rivelarono, oltre a discariche di manufatti e frammenti vari, anche importanti resti industriali tra cui quelli di un forno con doppia canna fumaria con base in malta, pareti in pietra e rivestimento in argilla. Grazie ad alcune indagini archeo-magnetiche è stato possibile scoprire che nella sua ultima cottura, datata tra il 220 e il 280, questo forno era alimentato da ceppi di rovere, prevalentemente ceduo, nel camino principale e con una combinazione di legni vari nell'altro, probabilmente per favorire il controllo della temperatura. Il ripostiglio è importante ovviamente per il suo contenuto, ma anche (e probabilmente soprattutto) per ciò che non contiene: sono pressoché assenti gli antoniniani degli usurpatori gallici di Postumo e successori, che invece sono attestati frequentemente nei ripostigli che contengono emissioni di Carausio e Alletto e che conseguentemente circolavano ancora massicciamente durante il regno degli usurpatori britannici; oltre alle emissioni ufficiali gallici, sono anche assenti i radiati imitativi e se questo può sembrare una logica conseguenza dell'osservazione precedente, lo è meno la completa assenza di moneta di produzione locale battuta a nome di Carausio (e che probabilmente va collocata in una fase iniziale della produzione di monete di questo imperatore in continuità produttiva con le emissioni imitative galliche probabilmente a opera dei medesimi atelier locali più importanti come volume di coniazione); mancano completamente le emissioni continentali di Carausio della zecca di Rouen mancano le emissioni con marca RSR di Carausio (Redeunt Saturnia Regna) mancano le emissioni della cosiddetta serie Carausius et Fratres Svi con la legenda terminante con la triplice G: AVGGG mancano altri nominali quali aurei (aspetto questo comune) e denari nessuna delle monete di Aureliano è precedente al 270 Il gruppo delle emissioni continentali, epurato della presenza gallica che non risulta significativa, si estende in un lasso temporale assai breve di 18 anni (270-288). Il ripostiglio, che può essere considerato coevo a quello di Little Orme, può essere datato, come chiusura e interramento, al 290 d.C. circa. Le monete si presentano quasi tutte in ottimo stato, specialmente le emissioni di Carausio che per buona parte risultano in condizioni di zecca tuttavia erano state consegnati al British Museum intonse, così come rinvenute, presentandosi coperti da una spessa e ruvida patina verdastra che li rendeva pressoché illeggibili. Nel laboratorio di restauro del British Museum, la pulitura è stata condotta per step progressivi. Inizialmente due monete sono state trattate con acido formico riscontrando ottimi e rapidi risultati di pulitura, ma a scapito dell'argentatura superficiale dei pezzi: le monete trattate con l'acido infatti si presentavano alla fine dell'intervento in ottimo stato di conservazione e perfettamente leggibili, ma completamente imbrunite. Si è deciso quindi di procedere diversamente per gli altri pezzi provando degli ammolli in una soluzione alcalina molto debole a base di bicarbonato di sodio. Inizialmente le monete vennero immerse a freddo, ma i risultati non furono incoraggianti. Portando a ebollizione la soluzione invece si notarono dei miglioramenti notevoli: la patina verdastra si scioglieva e la moneta alla fine del trattamento, una volta asciugata, si presentava perfettamente leggibile ma completamente annerita. Tuttavia la patina nera che si sviluppava con questo procedimento risultava facilmente rimovibile mediante una spazzolatura energica con spazzole con setole in fili d'ottone molto morbidi rivelando alla fine del trattamento l'argentatura superficiale perfettamente conservata. Le monete furono quindi tutte trattate con questo procedimento provvedendo, in alcuni casi, a ripetere il ciclo fino a 5-6 volte per ottenere un risultato ottimale. L'intero studio del ripostiglio con la sua catalogazione venne pubblicato da P. H. Webb nel 1925 su Numismatic Chronicle, a questo link potete leggere l'intero lavoro: https://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp?key=Linchmere Hoard
    1 punto
  25. Ecco qui l'immagine della spettacolare medaglia straordinaria di Paolo VI del 1973 con la folgorazione di San Paolo sulla Via di Damasco
    1 punto
  26. Buon pomeriggio In questa discussione "dedicata" ai Soldi da 12 Bagattini, troverai vari spunti su cosa si poteva acquistare con queste monete in avrie epoche. saluti luciano
    1 punto
  27. Nessun problema. Io ho avuto modo di applicare la tecnica SEM/EDS con i colleghi di Chimica fisica dell’Università di Pavia sia nelle mie ricerche nel settore della Physical Pharmacy sia, dopo il ritiro, in qualche studio numismatico i cui risultati sono pubblicati su Panorama Numismatico. Con i neutroni non abbiamo la stessa esperienza a confronto con gli elettroni, ma non siamo a conoscenza di particolari problemi. Riguardo al quiz, non ha importanza il materiale ma solo il fatto che una biglia è piena e l’altra è cava, cosa che comporta una differenza nel momento d’inerzia, una grandezza fisica usata nella descrizione dei corpi in rotazione attorno a un asse. Formule per il calcolo del momento d’inerzia di un corpo rigido Di due sfere con stessa massa e stesso raggio, ma una piena e l’altra cava, quella piena ha un momento d’inerzia più piccolo (5 al denominatore) e vince la gara di velocità contro una sfera cava se partono assieme dalla sommità di un piano inclinato. Avere un momento d’inerzia più piccolo significa essere più rapidi nel moto rotatorio. ?️ da apollonia
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  28. 1890 Argentina - 50 centavos L'immagine presente al verso presa da una banconota in ottime condizioni.
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  29. 1990 Scozia - 1 pound Vista del castello di Edimburgo
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  30. Ciao Rocco, nessuno sbaglio, anzi, ribadisco quanto ho scritto sopra: sono solo TEORIE, IPOTESI, CONGETTURE di Magliocca e come tali vanno prese, sia per chi concorda sia per chi non è d'accordo. Documenti in merito, purtroppo, non ce ne possono essere, se davvero gli zecchieri "segnavano" queste liberate di nascosto ai Francesi. Io stesso ho più volte manifestato a Pietro i miei dubbi sull'attribuzione alla repubblica dei quattrini 1798 con le varianti senza sigle (i 4), il doppio punto verticale (nei 2) e del doppio punto dopo la C : (nell'1). Troppo ardito, a mio modestissimo parere, l'ipotesi di utilizzare queste monete destinate alla circolazione in Toscana per sopperire alla mancanza di grani, tornesi e 3 cavalli. Ma il bello della numismatica è che ogni ipotesi finché non viene smentita, potrebbe essere valida...
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  31. Buongiorno a tutti, @Rocco68, @Litra68 e @gennydbmoney Scusate l'intrusione, ma se non ricordo male, le varianti del 10 tornesi 1798 doppio punto, SICILIAR 10: C: e SICILIA sono già state studiate da Magliocca e le sue teorie sono state pubblicate nel suo manuale di Napoli 1674-1860 del 2018. L'autore ipotizza che siano monete coniate durante la repubblica napoletana e queste varianti siano dovute a "segni di riconoscimento" che gli zecchieri fedeli al re avrebbero appositamente lasciato sia per dimostrare la fedeltà alla monarchia, sia per rendere riconoscibili le monete nel caso che un giorno si dovesse procedere al loro ritiro e quindi al riconoscimento. Oppure mi sono perso e l'argomento era un altro? un saluto a tutti
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  32. Io ci ho provato anche come allenamento personale, che sia autentica o meno questo però non posso saperlo. cmq noto che io e te rispondiamo a pochi minuti l'uno dall'altro a volte secondi..... questo tipo di monetazione mi affascina (ppenso sempre ad una che ho del 141 d,. chissà che giri ha fatto a cosa è servita fino ad arrivare nella mia mano ) ma ora c'è da attendere gli esperti di tale monetazione per sapere se è autentica o meno
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  33. E' un pezzo che ho già postato, ma credo che sia interessante e quindi lo ripropongo. E' un ducato di Agostino Barbarigo proveniente dalla collezione Zoppola, che l'ha acquistato da G.Morchio agli inizi del '900 per lire 50. La cosa interessante è che è stato ribattuto su un altro ducato. Purtroppo non ho ancora trovato il tipo sottostante. Sembrava che potesse essere un ducato di Milano, ma non è... La traccia di ribattitura più evidente si trova dietro il doge e sembra la fine di un ala. Arka Diligite iustitiam
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  34. Ottima conservazione per la tipologia e....raretta!
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  35. Grazie per avermi citato molte volte. Un saluto a tutti. In effetti il bianco 1579 è una data inedita. Fino ad Aprile 2021 ho avuto modo di fotografare da un collezionista solo un esemplare proveniente da Asta Nomisma n. 27 del 30/05/2004 Lotto 681, gr. 4.67, diam. mm 27, disassamento 320°. Un secondo esemplare è stato messo in vendita Asta Ranieri n. 8 del 11/04/2021, Lotto n. 55, gr. 4.50. Entrambi le monete portano le seguenti legende: D/ BESSVS • F • FL • MAR • MES • ET • CREPACO – Stemma coronato. R/ ☩ IN ✿ DEO ✿ SPES ✿ MEA ✿ 1579 ✿ S – Croce ornata. L'esemplare presentato da CC000 è una variante unica al momento rispetto a quelli sopra descritti in quanto presenta al D/ la legenda D/ BESSVS • F • FL • MAR • MES • ET • CREPACOR e al rovescio R/ ☩ IN ✿ DEO ✿ SPES ✿ MEA ✿ 1579 • S. Da notare il punto prima della S anzichè la rosetta come nei due precedenti. Bella moneta. Complimenti. Chiedo una cortesia se fosse possibile ricevere le foto F/R con buona definizione, relativo peso, diametro. Grazie. Un saluto ancora a tutti. Franco Fornacca
    1 punto
  36. Grecia - 20 Dracme 1990 Dionysios Solomos ( 1798 - 1857 ) Autore dell'Inno Nazionale Greco
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  37. Cercando in letteratura non ho trovato esempi di contromarca con sola P. L'impressione è che sia antica e non posticcia/postuma. Chiedo ad @Agricola se per caso ha una fonte o qualche esempio per capire meglio la sua identificazione. È una marca che mi incuriosisce molto! Grazie mille!
    1 punto
  38. Perché vi ho parlato di questo ripostiglio? Be', innanzitutto perché non mi pareva fosse mai stato discusso in maniera dettagliata nel forum e poi perché son riuscito ad accaparrarmi una monetina che ora vi presento: Zecca di Mediolanum D\ IMP C AVRELIANVS AVG, busto a destra radiato e corazzato; R\ ORIENS AVG, /TM, il Sole stante a sinistra con mano destra alzata e globo nella sinistra. Un prigioniero legato in abito orientale sotto al piede destro dell'Imperatore mentre un secondo prigioniero in analoga posizione è appoggiato alla gamba sinistra. RIC 150 - Webb segnala due esemplari nel ripostiglio, ma in realtà si tratta di un solo esemplare in quanto il secondo ha una differente mint mark all'esergo (/QM). Non si tratta di un esemplare di Carausio, che è il sovrano caratterizzante l'intero ripostiglio (e che in collezione ancora mi manca con provenienza da hoard), ma si tratta pur sempre di un pezzo proveniente dal Linchmere hoard con un pedigree di tutto rispetto e che non si vede capitare nel mercato così di frequente! Un nucleo cospicuo del ripostiglio risulta ora conservato al British Museum assieme ai frammenti del contenitore mentre una decina di altri pezzi sono custoditi presso l'Haslemere Educational Museum nel Surrey.
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  39. Sono marche da bollo a 'tassa fissa' del 1946. Filigrana ruota alata. Dentellatura 14 Stampa tipografica, colore violarosso. Al momento non ho il mio più recente catalogo con me, sto controllando su un catalogo vecchio del 2006 che le quota 1 euro l'una. Un catalogo piu recente credo le quoti sui 3euro l'una, se le marche sono fresche nel colore, non hanno pieghe e tutti i dentelli è sicuramente un bel piccolo lotto. Consiglio di non smembrare la striscia e di conservare aperta non piegata. Per correttezza bisogna dire che non è rarissima, ma se in buono stato di conservazione come sembra allo stato di nuovo ..diciamo che non si trova dietro l'angolo. Potresti gentilmente ..se puoi e ovviamente se vuoi, ..postare anche l'altro materiale che hai ritrovato, grazie ciao.
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  40. @Sirlad Non posso fornire la foto del bordo di questa moneta papale come ora è nel consiglio della NGC. La moneta proviene da un'asta di beni culturali in 2012, e l'ho comprata da qualcuno qualche anno dopo.Quando ho preso la moneta, l'ho tirata fuori dal portamonete per una foto.Un anno dopo, l'ho rimesso in discussione nel detentore della NGC e ho ottenuto un punteggio piu'alto. Ne ho un altro qui per il confronto. @Giov60 Sì, non sono italiano.E'davvero una cosa fastidiosa da tradurre attraverso il software di traduzione, ma almeno può rendere la nostra comunicazione praticamente barrier a libera.
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  41. Nell'articolo si parla addirittura di "ricettazione", ma sappiamo come sono i giornali, spesso scrivono per scrivere, come giustamente osservato bisognerebbe saperne di più, le notizie fornite sono troppo scarne per poter esprimere giudizi. petronius
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  42. Scopro solo ora questo topic e devo dire che le monete qui riportate sono semplicemente spettacolari, complimenti a tutti. Spero di arrivarci presto anch'io a queste monetazioni; per ora sono ancora alle contemporanee, ma comunque orgoglioso di quello che sto mettendo insieme.
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  43. video interessante per la monetazione del regno d'Italia
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