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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/13/21 in tutte le aree
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Grazie Dracma, In quasi 5 anni, numerose sono state le monete condivise dai collezionisti, grazie a loro oggi si conoscono e si possono ammirare in foto varianti rarissime che altrimenti sarebbero rimaste ancora sconosciute e mancanti nei testi del settore. Grazie a tutte le condivisioni in questa discussione, molti utenti hanno ripreso o hanno iniziato a collezionare e studiare le monete Napoletane. Ringrazio TUTTI quelli che hanno contribuito con la loro passione, le loro monete e anche con un singolo apprezzamento a rendere unica questa discussione. Continuate a condividere le vostre più belle, e non preoccupatevi se è in conservazione bassa.... A me piacciono tutte.... E c'è sempre qualcosa da scoprire. Un caro saluto a tutti e soprattutto agli Amici che mi hanno sempre sostenuto ad andare avanti in tutti questi anni. Rocco.6 punti
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Buongiorno a tutti, condivido una piastra entrata recentemente. Presa al volo per la presenza di uno dei ritratti che più preferisco del Regno, oltre per l’appeal generale che mi ha trasmesso appena vista. Ho effettuato - e sto effettuando - alcune ricerche per catalogarla e studiarla al meglio. Noto che, generalmente, viene indicata NC mentre, nel Magliocca, C. L’anno sembra sia un po’ ostico da trovare in conservazioni di rilievo, quindi, tutto sommato, posso ritenermi fortunato dell’esemplare entrato in collezione.5 punti
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Buongiorno, Concordo con l'identificazione di @kadesh, è un oggetto di fantasia che riproduce una moneta d'oro ottomana di Mehmet V. In questo caso il diametro corrisponde ai 50 kuruş (18mm) e il peso si avvicina di più ai 25 kuruş (1.8g). Tuttavia non possiamo essere certi del nominale imitato, dato che le monete d'oro dai 25 ai 500 kuruş hanno gli stessi disegni e leggende. Ecco ad esempio un 100 kuruş: https://en.numista.com/catalogue/pieces34989.html Possiamo invece specificare che la moneta a cui l'oggetto si ispira è della zecca di Costantinopoli grazie a parte della leggenda al R/. Inoltre al D/ l'epiteto a destra della tughra sembra "el-Ghazi" e non "Reshat", quindi siamo negli ultimi anni del regno di Mehmet V. Infatti sotto la tughra vedo l'anno di regno 9, quindi il 1917. Si parlava di un oggetto molto simile in questa discussione di qualche mese fa, da cui ho ripreso parte del mio commento: saluti Magus4 punti
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Carissimi amici ed appassionati delle medaglie partenopee, quest'oggi sono lieto di mostrarvi l'ultimo pezzo entrato in collezione. Come da titolo, si tratta della medaglia in argento per la distribuzione delle bandiere alle Legioni Provinciali, probabilmente una delle medaglie in argento di Murat più abbordabili per rarità (i cataloghi la danno come R2) e prezzo. Ciononostante, devo dire che si tratta di un esemplare che ho sempre apprezzato molto per gusto estetico e storia. Note storiche: L'istituzione delle Legioni Provinciali, avvenuta nel maggio del 1806, fece seguito ad un'importante riforma di carattere amministrativo che coinvolse l'intero regno. Sotto Giuseppe Napoleone, infatti, il Regno di Napoli venne suddiviso in 14 province: Abruzzo Ultra I, Abruzzo Ultra II, Abruzzo Citra, Principato Ultra, Principato Citra, Terra di Bari, Terra d'Otranto, Calabria Ultra, Calabria Citra, Molise, Foggia, Terra di Lavoro (con capoluogo Capua), Napoli e Basilicata. A protezione e controllo di ciascuna di queste province venne assegnata una Legione Provinciale, una sorta di milizia civile i cui compiti ricordano per molti aspetti quelli di un attuale corpo di polizia. Il loro scopo era, infatti, quello di "proteggere le persone e le proprietà e di mantenere il buon ordine interno nelle singole province del Regno" (cit. Salvatore D'Auria). Veniamo ora al motivo per il quale venne coniata questa medaglia. Il 26 marzo 1809 ebbe luogo a Napoli, nei pressi della Villa Reale, la benedizione e distribuzione delle bandiere ai Corpi dell'esercito ed alle Legioni Provinciali. Per tramandare ai posteri la cerimonia, con Decreto del 29 marzo 1809, Murat ordinò la coniazione di una medaglia da distribuirsi a ciascuno dei Legionari che presenziarono alla festa. Secondo i dati ufficiali, vennero coniati un totale di 1000 esemplari in argento e 2000 in bronzo. Descrizione: Al dritto troviamo il ritratto riccioluto del buon Gioacchino, chiaramente ispirato a quello del 12 carlini del 1809. Al rovescio, invece, abbiamo un fascio di 14 bandiere (una per ciascuna Legione) sormontate da aquile e tenute strette da un sottile nastro. Sulla prima bandiera a sinistra è riportata la parola SICUREZZA, mentre sull'ultima a destra INTERNA. Al centro, una corona in rilievo. Detto ciò, senza ulteriori indugi, vi lascio alle foto. Come sempre, ogni commento o integrazione a quanto detto, è ben gradito. Buona visione.3 punti
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E anche oggi non siamo rimasti con le mani in tasca ...consegnati 3 Gazzettini 7 e i cataloghi dell’Ambrosiana a 3 giovani e questo conta e vale di più ...seminiamo e divulghiamo....3 punti
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Per condividere con gli appassionati anche di storia. Venezia - Pasquale Cicogna (1585-1595) Medaglia 1593 realizzata per la costruzione del forte di Palmanova - Voltolina 691 - AE - gr. 20,87 - Ø mm 45 Grading/Status: BB https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME35D/1212 punti
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Riprendo questa vecchia discussione di @Asclepia poichè ho appena aggiunto finalmente in collezione il primo 3 grana di Murat. La conservazione non è granchè ma l'ho presa poichè nell'insieme la ritengo collezionabile, e soprattutto perchè al dritto il metallo presenta un usura omogenea, mantenendo pertanto un colore uniforme anche nei punti piu "delicati" (guancia e capelli) Non so se è possibile classificarla come variante 5 petali disposti a 2-2-1 come opportunamente chiarito da @gennydbmoney Rif. Magliocca 409b Spero di ricevere giudizi sulla moneta e il vostro supporto nel classificarla. Grazie2 punti
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Penso che il calcolo di fondo sia questo. L'espressione può essere semplificata ulteriormente usando degli esponenti: 8192 x (1,5)8 x (0,5)5 = 65612 punti
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Ecchecà ... (volo) ... Troppo difficile per me, ignorante di Matematica ... due terzi di sedicina ... ? ... mi fuma il cevello ....2 punti
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Si tratta di un volume fuori commercio, edito nel 1985 per conto del Credito Italiano nell'ambito della collana di studi sull'Italia Antica "Antica Madre" a cura di Giovanni Pugliese Carratelli. Tratta della storia antica della Sicilia, in 660 pagine dedicate in buona parte all'arte, ma anche ad urbanistica, scienza, letteratura, topografia. Di tema prettamente numismatico due saggi, entrambi con ampia bibliografia: - "Monetazione ed economia monetaria" di Attilio Stazio (pp. 79-122) - "Il Rilievo monetale tra il VI e il IV secolo a.C." di Salvatore Garraffo (pp. 261-276). E' illustrato un centinaio di monete, appartenenti quasi esclusivamente al Museo Archeologico di Siracusa. Per alcune è indicata anche la provenienza (collezione Gagliardi, ripostigli di Caltagirone e Ognina). Recensito nel numero 117 di Numismatic Literature e menzionato da R. R. Holloway in A Survey of Numismatic Research 1985-1990. Il contributo di Garraffo, sugli aspetti storico-artistici della monetazione siceliota, viene segnalato, fra l'altro, da Renata Cantilena nel capitolo " Moneta e Arte" del suo "La moneta in Grecia e a Roma". Tipograficamente e graficamente è un volume molto curato e di indubbio..."spessore" ?:2 punti
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Ho riflettuto sulle 2 "varianti" del 2 Centesimi 1907 e, dopo essermi consultato col mio Nip di fiducia (col quale ho anche vagliato qualche decina d'immagini tratte da aste di diversi esemplari), sono giunto alla conclusione che - molto probabilmente - siamo in presenza di un'otturazione di conio emersa verso la fine della coniazione. La maggior parte degli esemplari visionati si presenta con gli "uncini" sia sul "2" del valore che sul "7" della data, mentre pochissimi (ho notato un rapporto di 20 a 1) ne sono privi e questo depone per un conio (o più) che verso la fine del suo ciclo d'utilizzo si è riempito proprio nei due punti più sottili dell'incisione. Ma quello che m'ha fatto definitivamente pensare ad un'otturazione è stato trovare l'immagine di un esemplare che riportava la presenza parziale degli uncini. In conclusione: siamo di fronte ad un'evoluzione (per usura) del conio, quindi involontaria, anziché ad un secondo conio e, cioè, ad una variante volontaria vera e propria.2 punti
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Oggi sono andato a fare un'escursione sulle tracce dell'arte medievale nell'Ungheria del Nord. Sono andato nel piccolissimo paesino di Nagybörzsöny a circa 100 km a nord di Budapest, fra le "montagnole". Il monumento che mi ha attirato è la stupenda chiesetta di Santo Stefano del Duecento in stile romanico. Le dimensioni sono quelle di una pieve di campagna, ma ha alcune caratteristiche particolari: 1- la chiesa è circondata da mura; 2- ha 19 teste di "tatari" sull'esterno dell'abside 3- all'interno ci sono tracce di croci rosse, di forma "templare" Ho fatto naturalmente delle foto ma purtroppo non riesco a ridurne il peso (sono arrivato a 4/5 MB), quindi sono costretto ad usare anche materiale in rete. Se qualcuno @CdC @Illyricum65mi contattasse in PM potrei inviarle tramite email e poi gentilmente verrebbero aggiunte. Intanto incominciamo a vedere qualcosa:1 punto
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Sempre affascinato Sant'Ubaldo... Con l'occasione, una rara moneta: PESARO. Francesco Maria II Della Rovere (1574-1624) Due terzi di sedicina (g. 1,17). F MARIA II VRB D VI ET Stemma semiovale sormontato da corona a fioroni e circondato da collare del Toson d'oro. R/ M D DOI TER - D SEDECIN’, il Duca inginocchiato davanti a S. Ubaldo (?) stante con pastorale nella sn. CNI -; Cavicchi PS 213. AR Di esimia rarità. Uno dei pochi esemplari conosciuti. Questa importante moneta pesarese fu emessa su imitazione delle monete veneziane per favorire i traffici mercantili con il Levante. Lo zecchiere di Francesco Maria II per Pesaro, Marcello Baldassino di Senigallia, aveva facoltà di emettere moneta imitativa dei tipi veneziani e lo dimostrano i capitoli di zecca del 1603, con i quali si prevedeva la battitura di monete ”… al fine di contrattarle nel porto di Pesaro, Venezia e Ancona per smaltirle per Levante...” . Tali esemplari, emessi in mistura e a basso titolo di argento, non potevano ritornare nel ducato e, nel caso contrario, erano obbligatori il ritiro e la fusione. Sempre in base ai suddetti capitoli l'obbligo d'impronta previsto era, da un lato, l'arma del Duca e, dall'altro, uno o più santi togati, la testa di Sua Altezza, ovvero la statua del Duca armato, o un leone, nonché l'indicazione del valore della moneta, con la più ampia discrezionalità per il Baldassino. – SPL Una caratteristica di tale moneta è l’assenza della S all’esergo del verso, come invece è riportata in alcune aste (vedi NAC 2015 https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1303&lot=450) Condivido Da: Rahmi Hüseyin ÜNAL - Friedrich KRINZINGER - Michael ALRAM - Sule PFEIFFER-TAS (Hg.) Der Münzschatz von Beçin1 punto
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Aspetta qualche anno e vedrai che mettere la moneta sopra al cartellino diventerà una necessità1 punto
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E' la sola frazione del comune di Caporciano, in provincia di L'Aquila . Bominaco è un piccolissimo borgo medievale, in antico sede di un monastero dei benedettini di Farfa di prima origine verso il VII - VIII sec. e del quale sono conservati la chiesa di Santa Maria Assunta e l'importante, prezioso oratorio di San Pellegrino : in posizione elevata ai margini del borgo, sono notevoli i resti del castello, costruzione di origine del XII sec. . Dedicato a San Pellegrino, martirizzato in zona, l'oratorio è in unico piccolo ambiente ( 19 x 6 m. circa ) costruito verso metà del XIII sec. con aggiunta settecentesca di un pronao : l'interno, partito da 2 interessanti plutei scolpiti, ha copertura a botte ogivale e tutte le superfici interne sono ricoperte da un importante ciclo di affreschi, ragionevolmente coevi all'edificio . I ruderi del castello sono conservati in notevole parte, cinta muraria con torri, ambienti, mastio : l'attuale aspetto è quello che deriva dalla prima costruzione del XII sec. e dalla ricostruzione operata da Cipriano da Forfona, dopo la distruzione subita nel 1423 . Braccio da Montone ( 1368 - 1424 ) per tutta la sua vita soldato poi capitano di ventura, principe di Capua, conte di Montone e Foggia, signore di decine di borghi e città nell'Italia centro-meridionale, nelle sue innumerevoli guerre, nell'Agosto del 1423, assedia, prende e distrugge il castello di Bominaco uccidendone anche il signore feudatario : il castello sarà poi a breve ricostruito . Vale un ricordo numismatico, che nel 1410, l'antipapa Giovanni XXIII lasciasse in potere di Braccio da Montone la città di Bologna : Braccio libererà Bologna nel 1414 portandosene in "buonuscita" 180.000 di quei ducati di oro, oggi piuttosto rari . nota : di " L'Oratorio di San Pellegrino a Bominaco " si è anche detto in discussione nel 25-Febbraio-2018 .1 punto
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Ci mancherebbe! Mi sentivo chiamato in causa in quanto responsabile e coordinatore dei cataloghi delle zecche delle Marche. Speriamo di aver risolto il problema, visto che di tali monete si hanno pochissime tracce.1 punto
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Molto probabilmente non collezionando questa monetazione o solo per tipologia, quello che abbiamo visto più spesso è l'anno XXII. Ventanni fà ricordo che le monete di Pio IX si trovavano facilmente,non avevano un gran seguito. Il più ricercato era il Due Lire e Mezzo e le 5 Lire Ag per i piccoli moduli il centesimo,poi hanno iniziato con le varie Testa piccola Media e Grande nelle Lire poi il segno di zecca Piccolo o Grande nei 10 Soldi ed oggi scopriamo che il 2 Lire 1868 anno XXIII è molto rara. Forse tra un pò passeremo alle varianti o anni rari per quelle in Oro che è sempre quello con meno pretendenti in tutte le monetazioni ma che quando manca "in alto" spunta cifre a 5/6 zeri1 punto
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Taglio: 1 euro Nazione: Austria Anno: 2003 Tiratura: solo in divisionale Condizioni: BB Città: Milano1 punto
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Di solito mi stupisco per il contrario: ci sono plateau in legno e velluto di cotone da 40 / 80 monete, che anche se immaginiamo di riempire con denarini comuni da 100 eur cadauno, si arriva a una spesa complessiva di 4000 / 8000 euro in monete (la metà se per ciascuna moneta uno spazio è dedicato al cartellino, anche perché che senso ha prendere il vassoio in velluto e poi poggiare la moneta sul cartellino?). Un ottimo plateau in legno e velluto di cotone, artigianale, non costa 100 eur... Perché quindi lesinare sul monetiere / vassoio? Certo, se si tratta di monete da 5 eur / cad è un altro discorso...1 punto
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Ciao @kadesh, è proprio l’imitazione di una moneta d’oro dell'Impero Ottomano, penso da 25 Kuruş per peso e diametro. Grazie mille e buona domenica. apollonia1 punto
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Ciao @apollonia, potrebbe essere un'imitazione di questa? https://www.sikke.net/Osmanli-imparatorlugu-1327-7-50-Kurus-Meskuk-Detay-15341 punto
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Infatti non capisco proprio che senso abbia @Cristian01 postare monete non proprie, spacciandole come proprie. È evidente che nella prima moneta postata la gambetta non c’è proprio e non è appena accennata, ma se non è una tua moneta, di cosa stiamo parlando...1 punto
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Ci sta già pensando la direzione dell'Associazione / Circolo. Usciranno notizie sulla stampa locale. Grazie!1 punto
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L'unica semplificazione che mi viene in mente è questa: (((((((((((((8.192×1,5)×1,5) ×1,5)×1,5)×1,5)×1,5)×1,5)×1,5) ×0,5)×0,5)×0,5)×0,5)×0,5)=6561 Ma non penso che sia l'espressione che chiedevi.1 punto
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La risposta è giusta. Sapresti concentrare tutti i calcoli in una espressione matematica che permetta di trovare rapidamente questo numero? apollonia1 punto
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Buonasera, bellissima discussione, ricca di monete e di storia, complimenti a @odjob e a tutti i partecipanti, sono d'accordo che è patrimonio del nostro Forum. Mi sono ripromessa di leggerla tutta.1 punto
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Questo post risponde anche all'altro che chiedeva se i cataloghi aggiornati servono o se mettono quotazioni molto maggiorate......il Gigante questa moneta la da R2 40-100-300-700 (MB-BB-SPL-FDC) Possibile che le monete di Pio IX abbiano ripreso piede e visto che le alte conservazioni scarseggiano.......ma una cifra del genere mi sembra un po esagerata per un SPL. UN FDC allora potrebbe spuntare sui 3000 euro?! ?1 punto
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Quando si posta una moneta è buona norma presentare sempre entrambe le facce... Comunque, se come penso, si tratta del 1995 è il difetto di conio censito anche dall'Attardi nel suo "Varianti ed errori nelle monete della Repubblica Italiana" a pag. 552 con codice P50d e catalogato NC con dicitura "1/4 di luna in rilievo sotto il collo". Dalla foto (ed essendo presente solo un lato della moneta) mi terrei sotto il BB. Il valore, quindi, secondo lo stesso catalogo non arriva a 10 €, ma è un prezzo che va preso con cautela. La moneta è ricercata da un collezionismo di nicchia e bisogna vedere quanto è disposto a pagare l'eventuale interessato. Data la conservazione, ritengo che un improbabile acquirente non andrebbe oltre i 2 €. Bisogna tenere presente che, attualmente, con le Lire della Repubblica Italiana in ribasso e l'interesse residuo per il FDC, una moneta del genere non ha - a mio avviso - sufficiente appeal.1 punto
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Ah, quanta voglia di tornare sul golfo... quanta voglia di chiacchierare di persona e guardare dal vivo monete, mappe geografiche, lettere e quant'altro! Vediamo se l'anno prossimo sarà possibile.1 punto
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La mia prima moneta repubblicana Presa oggi- TIPO DI MONETA Denario METALLO Argento TECNICA Coniazione AUTORITA’ / PERSONAGGIO / FAMIGLIA Gens Veturia EPOCA Roma Repubblicana ANNO 137 a.C. ZECCA Roma DIAMETRO 19,93 mm PESO 3,92 gr RIFERIMENTI BIBL. CRAW. 234/1 ; Bab. 1 ; Syd 527 DRITTO Busto galeato del dio Marte a destra VERSO Due guerrieri stanti giurano sopra ad un maialino tenuto in braccio da un terzo guerriero CONSERVAZIONE E GRADO DI RARITA’ qSPL / rarità: 20/100 PROVENIENZA (Collezioni / aste) Ex Gadoury G E N S V E T U R I A La Gens Veturia viene citata da Tito Livio come appartenente ad una delle cento antiche famiglie patrizie romane; por avendo alcuni rami plebei. Tuttavia il cognome più antico sembra essere stato Cicurinus (secondo Varrone). Anche Theodor Mommsen cita questa famiglia come una delle famiglie romane più antiche, che diede il proprio nome ad una delle Tribù Rustiche: la Veturia. Questa Tribù era proprietaria di quattro territori: Cere, Ostia, Bergomum e Piacenza. Lo stesso aggettivo “vetus” indica “antico”. Forse questa gens era di origine non romana ma sabina, visto che tradizionalmente la si fa risalire all’area dell’Aniene. Inoltre una coppa in argento rinvenuta nella Tomba Bernardini, del VII secolo a.C., in Palestrina (Praeneste) , reca l’iscrizione etrusca “Votusia”, arcaica forma di Voturia. Nota è la leggenda del fabbro Mamurio Veturio, che da re Numa Pompilio, secondo re di Roma, venne incaricato di realizzare undici copie dello scudo sacro che gli era provenuto dal cielo (il sacro ancile), affinché fosse reso difficile un eventuale furto dello stesso. Questo scudo era importante, giacché la ninfa Egeria disse a Numa che sino a che lo scudo fosse rimasto in Roma , la stessa avrebbe avuto la meglio sui suoi nemici. Dodici scudi, fra i quali vi era quello vero, vennero affidati ad un sacro collegio istituito dal re in persona, i Salii, affinché potessero custodirlo. Mamurio non volle alcuna ricompensa per il lavoro svolto, ma si “accontentò” ti chiedere a Numa Pompilio di essere ricordato nel canto dei Salii, il Carmen Saliare. Così il 14 marzo, la festa che era chiamata Equirria prese il nome di Mamuralia (di origine sabina, sanciva il passaggio dal vecchio al nuovo anno). Questa gens era divisa nei seguenti rami: VETURI GEMINI VETURI CRASSI VETURI CICURINI VETURI CALVINI VETURI FILONI Alcuni dei personaggi più illustri di questa famiglia furono: Mamurio Veturio ( 754 – 673 a.C. - personaggio semi -mitico ) Gaio Veturio Gemino Cicurino ( console nel 499 a.C. ) Tito Veturio Gemino Cicurino ( console nel 494 a.C. ) Veturia ( madre di Coriolano, V sec. a.C. ) Gaio Veturio Crasso Cicurino ( tribuno consolare nel 377 a.C. )1 punto
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Haiti, 50 centimes 1991 al dritto: busto di Charlemagne Masséna Péralte (1886 – 1919) leader nazionalista haitiano, capo della guerriglia durante l'occupazione statunitense di Haiti.1 punto
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Taglio: 2 euro CC BNDR Paese: Paesi Bassi Anno: 2015 Tiratura: 988.000 Condizioni: MB+ Città: Biella Taglio: 2 euro CC Paese: Lussemburgo Anno: 2007 Tiratura: 1.026.000 Condizioni: MB Città: Biella1 punto
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Le euromonete croate che ho visionato grazie ai link qui presenti non mi sono del tutto indifferenti. Anch'io come voi non le apprezzo, tuttavia devo dire che quell'astrattismo geometrico che campeggia su di esse mi sembra un buon rimando al concettualismo artistico jugoslavo dei decenni anteriori alle guerre dei '90. Viva l'astrattismo! Viva la riconciliazione! Certo, la martora (kuna in serbo-croato) sarebbe la soluzione più ovvia. Non capisco invece la scritta una tantum Dubrovnik e aborro la scelta dell'inglese: Republic of Croatia. ?1 punto
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Buongiorno, essendo appassionato di metaldetecting che è tra i miei hobby ( relax antistress in mezzo alla natura ) te lo dico subito....le monete che trovi vecchie di 50 anni e più devono essere consegnate ( successo una volta per monete d'epoca romana ho chiamato i cc e la sovrintendenza....trattato peggio di un tombarolo da parte di 2 streghe " in triestino le chiamiamo crodighe "....non vanno a pensare " cavolo è una persona che fa metaldetecting in modo regolare e ci ha chiamato " manco un grazie...solo male parole.... e siccome sono molto fastidioso qnd qualcuno mi manca di rispetto il mio lessico è andato oltre il vaffa....la volta dopo ho trovato delle 10 lire del 1954 e li ho chiamati ...eh ma queste non sono di valore storico... eh no...la legge parla chiaro per monete vecchie di 50 anni ) . Se fai metaldetecting troverai chi ti ringrazia e chi invece da perfetto ignorante ti prende per tombarolo ( calcolando che io cerco militaria austroungarica e non monete ma capita di trovarle ) detto ciò , almeno nella mia zona puoi scavare liberamente l'importante è che che se trovi o meno poi ricopri....non tanto per gli umani che sanno in teoria dove mettono i piedi quando camminano ma per gli animali....un capriolo che si spezza una gamba per la tua buca è spacciato.... Nella vicina slovenia invece se ti beccano te lo sequestrano e vai davanti al giudice con multe intorno i 1000 euro...devi far parte ad una ssociazione locale ( slovena ) e tutto ciò che trovi va consegnato alle autorità che esso sia moderno o antico in quanto tutto ciò che si trova nel terreno è di proprietà del Stato sloveno...differente la cosa se il terreno è privato, in questo caso te lo puoi tenere in inghinlterra , almeno fino a qualche anno fa, i musei organizzavano battute di metaldetecting in zone prestabilite per la ricerca di oggetti di interesse . Se di interesse veniva esposto nei musei dedicati con la targhetta che l'hai donato tu, se non di interesse te lo potevi tenere con relativa documentazione di lecita provenienza... in inghilterra utilizzano gli hobbysti del metaldetector per tirar fuori antichità... Nel 2020 avevo ricevuto l'invito pure io tramite amici scozzesi per una battuta di MD ma poi c0è stata sta boiata di lockdown e quindi non se ne è fatto nulla...peccato perchè sarebbe stata una bella novità.....che poi io le consegno ma me le salvo in foto....ah in inghilterra ti pagano pure..... Qui da me a Trieste c'è una zona attaccata ad una serie di trincee della prima e seconda che era un campo romano...hanno trovato parecchie cose ma non è classificato come sito archeologico ( burocrazia lunga ) ...potrei andar a scavare ma per rispetto e sapendo che attendono la classificazione a sito archeologico lascio stare e poi non sono cose che rientrano nelle mie ricerche però conosco uno dei responsabili e gli ho dato la mia disponibilità nella ricerca coì miei md a GRATIS il fascino della ricerca e del ritrovamento poi me li salvo in foto1 punto
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Buongiorno, simpatico ritratto di Ferdinando di Borbone, mi piace questa discussione per la ricchezza e varietà di esemplari postati.1 punto
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Il numero 8 e’ effettivamente in avanzato stato di preparazione, sarà un altro super numero come il 7 che tra non molto andrà per tutti on line. Al momento 16 autori che ringrazio già ora di aver voluto collaborare più rubriche varie, editoriale, ancora più pagine in cartonato a colori come l’ultimo 7, direi una rivista di numismatica a tutti gli effetti che cresce sempre più per forma, numero di collaboratori, pagine e argomenti trattati, bello vedere nascere, svilupparsi e realizzarsi un prodotto così autogestito totalmente e per tutti e di tutti...1 punto
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