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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/24/21 in tutte le aree
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Oggi è San Giovanni, patrono della mia città di nascita Firenze, vi posto uno dei miei fiorini, con al dritto il Santo ed al rovescio il giglio di Firenze. Questo in particolare è un Fiorino Nuovo III serie coniato nella seconda metà del XIII secolo, 20mm di diametro e 1,77g di peso. Saluti Marfir4 punti
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Avendo tempo a disposizione, mi son dedicato a schedare i Tarì S rovesciate condivisi in discussione, spero che il risultato sia di vostro gradimento. Inizio con il precisare che gli esemplari sono in numero di 6, che ad ogni dritto ( A ) corrisponde il suo rovescio (A) e ad ogni dritto (B) il suo rovescio (B), non ho riscontrato fra gli esemplari abbinamenti di conii A/B. Dritto A : le lettere S si intendono capovolte. FERDINAN. I (A). SICILIAR. ET. HIE. REX Dritto B : le lettere S si intendono capovolte FERDINAN. I (A) SICILIAR. ET HIE REX la differenza fra i due conii di dritto sta nella punteggiatura e nelle ciocche di capelli dietro il Busto. I rovesci presentano diverse posizioni della lettera M (sigla del Mannara), del punto e della lettera finale di HI(S) PANIAR La rarità fra i due conii si equivale in quanto risultano 3 esemplari di conio A/A e 3 esemplari di conio B/B Un caro saluto a tutti, Rocco Citraro.4 punti
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Salve a tutti,ieri per motivi di lavoro mi sono recato in una zona a circa 200km da dove abito ed ho avuto il piacere di trovare un negozio di numismatica il cui proprietario oltre ad essere una persona molto a modo mi è sembrato anche molto competente. Abbiamo fatto conoscenza e gli ho detto della mia passione per i denari imperiali e che avevo iniziato a collezionarli, nella speranza che lui trattasse queste monete ma aveva solo monete del Regno d'Italia e monete del 600/700. Abbiamo parlato di passione per la numismatica e lui mi ha detto che erano ormai piu di 30 anni che si dedicava a questo facendolo quindi per professione. Abbiamo snocciolato nei circa tre quarti d'ora di dialogo vari argomenti tra cui il riconoscimento di monete false(e aimè ed ai noi collezionisti di denari)quello che mi ha detto non e stato certamente incoraggiante. Mentre per le monete da lui trattate,a suo dire e molto più facile individuare dei falsi, per le romane la cosa è molto più complicata perché negli ultimi anni vengono praticamente coniate e quindi è molto più arduo riconoscerle. Questo però già lo sapevo perché da quando ho iniziato a comprare monete ho cercato sempre di fare i miei acquisti da venditori affidabili che rilasciano la documentazione sulla moneta e quando non sono negozi,che accettano la restituzione.La perizia sinceramente non mi interessa perché ho deciso di prendere monete (un paio al mese) senza pretese ma che siano piacevoli per quelli che sono i miei parametri e cioè tondello quanto più regolare possibile,quindi con poche fratture,dritto e rovescio possibilmente centrati ed infine le legende quando più possibile leggibili. Se ci siete ancora,io spero di si?,veniamo al motivo del mio post di oggi e cioè lo stato di conservazione di un denario romano(ma anche di altre monete imperiali) Devo confessarvi che io proprio non riesco a decifrarlo quando guardo una moneta. Bello, bellissimo, splendido secondo me valgono per monete coniate da fine ottocento ad oggi ma per monete che hanno circa 2000 anni e che hanno decine di coni diversi,come si fa.? A tal proposito volevo chiedere a tutti voi esperti, sempre se vi va di condividerlo nel forum, che cosa guardate quando acquistate o studiate (perché non tutti hanno monete) una moneta e che vi fa dire questa è bella,bellissima o splendida. A tutti quelli che vorranno intervenire chiedo(se vi fa piacere)oltre ad un vostro commento anche una foto di una vostra moneta romana ed il grado di conservazione che voi gli attribuite (indipendentemente da quanto scritto sui documenti d'acquisto). Grazie a tutti Antonio Questa è la mia (sperando che sia autentica ?) a mio parere molto bella denario di AlessandroSevero3 punti
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Gentile @prokyrator_83 è sempre un piacere seguire i suoi post e le immagini delle Monete PROVA che inserisce, che noi comuni mortali, abbiamo soltanto visto in libri specializzati e/o in rare Aste battute in passato. Per questo le esterno i miei sinceri Complimenti. Però le chiederei ( come rilevato da @TIBERIVS ) di non limitarsi a postare delle foto senza alcun commento e con una finalità che non riesco a capire. Vuole vendere le suddette monete? Non mi sembra che il Forum sia il luogo adatto. Io mi affiderei ad una Casa d'Aste seria e magari storica, sarebbe la soluzione migliore ed anche la più corretta nei confronti della nostra Comunità. Vuole semplicemente postare delle monete della sua collezione, particolarmente rare e/o chiedere un parere sulla conservazione/valutazione delle stesse? Ci sono delle Discussioni e Sezioni apposite... ma lo dica ad inizio Discussione! Poi mi scusi una domanda indiscreta ( e mi permetta di dirle che non sono uno xenofobo ? ma come hanno fatto a finire in Ucraina tutte queste monete “PROVA” ? Mah... Diamo per buono che, per un caso strano della storia, ciò sia avvenuto, non le converrebbe venire in Italia e fare un giro dai principali Numismatici Professionisti e venderle al miglior offerente? Mi dirà che è difficile x lei “esportare” le monete. Questo non è vero, è sufficiente spedire un Pacco Assicurato ( costoso ma neanche troppo ) ad una persona fidata e poi fare una bella vacanza in Italia che è il più bel Paese del mondo ( su questo non ci sono dubbi ). Cordiali Saluti e ancora Complimenti per le monete.3 punti
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Buongiorno, considerando la forma del tondello e l'assenza di simboli davanti al busto del Re si può restringere il periodo di coniazione tra il 1680 e il 1683,anni in cui la moneta fu battuta al bilanciare (da qui la forma perfettamente tonda) e non più al martello...3 punti
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Articolo interessante, però da prendere con le pinze per le deduzioni che si traggono. Il fatto d'aver trovato in G.B. una monetina cinese più antica dei tempi di Marco Polo, non vuol dire certamente che gli Angli ( o chi per loro) avessero avuto rapporti commerciali con la Cina, ( tenuto conto che all'epoca ( X secolo ) gli abitanti d' Albione, avevano ben poco da commerciare e di prezioso da poter interessare ad una civiltà raffinata ed al massimo del suo splendore come quella cinese). https://www.we-wealth.com/news/pleasure-assets/monete-francobolli/moneta-cinese-in-suolo-britannico-tracciata-una-nuova-rotta saluti TIBERIVS2 punti
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Ciao @Pxacaesar, complimenti, un denario molto bello e, a mio parere, autentico. Non è mia abitudine dare un grado di conservazione preciso alle monete antiche (sui miei cartellini scrivo di tutto ma non la conservazione...), tuttavia la tua moneta presenta un condizione molto molto buona, nonostante l'aspetto un po'granuloso tipico delle emissioni in argento del periodo dei Severi. Se proprio mi devo sbilanciare direi SPL. Per una determinazione della conservazione è necessario a mio parere, un panoramica generale della moneta con un buon ingrandimento (fotografia ben scattata come in questo caso oppure osservazione de visu con ingrandimento 10x). Va posta particolare attenzione alle parti più in rilievo e quindi più soggette ad usura (ad esempio nei ritratti di Faustina II si tratta della base dei capelli lungo la linea che unisce fronte e nuca). Alessio2 punti
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Vediamo se ho capito: siccome tra gli scavi documentati non vi sono molti Sesterzi tu ne deduci che non erano moneta circolante in certe zone e che quelle dichiarate” patina di deserto” sono artificiosamente così colorate…. conclusione logica, ma sul totale dei ritrovamenti, quanti sono registrati e di questi quanti sono dotati di report affidabili ? considerato il traffico in uscita da quelle zone , di monete romane, ( facilmente verificabile seguendo le vendite di nomi legati a quelle zone) credo che i ritrovamenti registrati siano una sparuta minoranza rispetto al reale ritrovato, quindi l affidabilità dei dati dedotti ne viene decurtata della medesima differenza che c’è tra conosciuto e sconosciuto…se in tre ritrovamenti ufficiali non c’è un sesterzio ma c’è nei 97 ufficiosi( venduti magari sottobanco) , cosa se ne deduce ? Che non c’erano o che non sono stati trovati?2 punti
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Buonasera Alain, da miei studi precedenti ho maturato la convinzione che nell'impero romano circolasse di tutto, all'occorrenza quindi venisse accettato qualsiasi cosa che fosse valorizzabile. Questa mia convinzione deriva sia dai singoli ritrovamenti, che da depositi documentati. Bada bene, dico depositi non rispostigli. per quanto riguarda il I sec. si possono prendere a titolo di esempio (ma l'elenco sarebbe lungo) il ripostiglio dell'abbondanza a Pompei, dove all'interno di uno dei dolia tra i 1400 bronzi sono state identificati diversi bronzi provinciali. Anche a Ostia per esempio, nella così chiamata teberna del muro del Castrum, piccoli bronzi di Massalia sono stati trovati insieme a quadranti imperiali del I sec. denotando come questi venissero spesi e mischiati insieme alla moneta ufficiale. Sui sesterzi, dobbiamo innanzitutto precisare che non essendo una moneta tesaurizzata è alquanto difficile trovarla in determinati contesti, ma raramente capita di trovarla appunto in depositi (come quello di pompei). Ritrovamenti ce ne sono di sesterzi in nord africa, in libia per esempio nel 1964 a GHARYAN è stato trovato un hoard comprendente 281 sesterzi imperiali databili 197-211 d.C., questo gruzzolo è stato trovato tra i resti di una statio sulla strada romana tra Oea e Mizda. In tunisia, il GAFSA-GABÈS hoard del 1940 consisteva in un deposito di 300 sesterzi, dal periodo di Traiano a Gallieno. Ovviamente si conoscono anche singoli ritrovamenti, sia in europa di moneta provinciale, che in tutto il bacino del mediterraneo di moneta senatoriale. Per quanto riguarda i liberi spostamenti all'interno dell'impero sicuramente avvenivano visto che risultano anche documentati su papiri o tavolette di cera (vindolanda per esempio), con quali modalità e rischi è difficile dirlo ma immagino che quest'ultimi potessero essere elevati.2 punti
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Per condivisione, dal Catalogo della Raccolta Numismatica Papadopoli - Aldobrandini compilato da Giuseppe Castellani. Edito dal Civico Museo Correr di Venezia 1925 - Volume 2°.2 punti
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Conio A -Ex Acm 10, lotto 313 collezione @Releo -Ex InAsta 72, lotto 2684 Collezione Rocco68 -Ex Artemide Aste, gennaio 2013 Conio B -esemplare condiviso da Pietro. -esemplare condiviso e in collezione @Francesco1984 -esemplare in mia Collezione Rocco68 Peso variabile da 2,96 a 3,20 grammi Taglio liscio per tutti Assi non allineati.2 punti
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Intanto ringrazio @Poemenius di aver raccolto la patata bollente che ho iniziato e lasciato cadere. Vorrei fare alcune considerazioni sul discorso di @Agricola e soprattutto sulla frase ''non si può fare un'autopsia scientifica come fa molto professionalmente Poemenius, evidentemente è un accademico''. Primo, perchè non si può fare un'autopsia scientifica? Anzi, vista la materia, si dovrebbe fare proprio così. Altrimenti si falsa il passato. Secondo, chi ha un tipo di approccio di questo tipo, viene classificato come ''accademico''. Non necessariamente e giustamente Poemenius, che conosco e stimo da molto tempo, dice di non essere un'accademico, ma di avere un approccio scientifico. Lo ritengo giustissimo. Per la ragione di cui sopra. E, per quanto posso, lo faccio anch'io. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Buongiorno @Salvatore Esposito, Dovrebbe trattarsi di un quattrino/viertel tirolese in mistura, coniato ad Hall. I viertel di questo tipo non sono datati, ma sono considerati successivi al 1618, quindi attribuibili ai conti Leopoldo V (1619 – 1632), Ferdinando Carlo (1632 – 1662) e Sigismondo Francesco (1663 – 1665). Ci sono molte varianti nei dettagli e nelle legende. Trascrivo sotto quella che mi sembra appaia sulla moneta in discussione: D/ + QVADRANS : NOVVS • TYR Aquila tirolese ad ali spiegate R/ + PIETAS • AD • OM • VTILIS Stemma asburgico entro ornato Allego un'interessante discussione a riguardo, che mostra anche immagini di altre varianti: saluti Magus2 punti
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Buongiorno @Salvatore Esposito, È un grano del Regno di Napoli coniato sotto Carlo II (1674 - 1700): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-C2/4 Non riesco a leggere il millesimo sotto il busto. Dovrebbe essere comunque databile tra il 1678 e il 1683. D/ CAROLVS • II • D • G • REX • Busto del Re volto a dx, dietro e davanti il busto sigle, sotto la data R/ SICILIAE • ET • HIERVSA • Stemma partito e coronato saluti Magus2 punti
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Ciao Aristarco, ti consiglio di leggere la discussione sui "falsi nelle monete e medaglie Napoletane" nella nostra sezione del Sud, troverai interessanti post di Francesco 77 e di altri utenti riguardo a medaglie Napoleoniche, utili a riconoscere le autentiche dai riconii francesi. Grazie @sandokan per avermi citato. Un caro saluto a tutti, Rocco2 punti
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Buonasera. Mi ero perso questa discussione di @Aristarco. Premetto che l’universo delle medaglie napoleoniche è enorme e credo non si smetta mai d’imparare nuove cose. Come primo assaggio, consiglio la visione di questo video del canale “Quelli del Cordusio” in cui si accenna anche alla questione riconi postumi. Buona visione2 punti
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Pur restando moneta NC o R sia in bassa che in alta conservazione, quello che cambia (e a volte di tanto) è il valore pecuniario. Nel caso del 50 Lire 1958, il valore è dato di base dal fatto che ne sono stati coniati relativamente pochi pezzi (825.000) contro i milioni di esemplari degli altri millesimi, ma anche - e soprattutto - perché è una moneta che è stata poco collezionata all'epoca dell'emissione (come altre Lire del periodo) e si dovette arrivare al 1968 perché la zecca proponesse le proprie monete in divisionali. Le 50 Lire del 1958 hanno perciò circolato (e tanto) prima di essere prese in considerazione dal collezionismo di massa. I pochi esemplari in alta conservazione sono dovuti a quei pochi collezionisti che le misero da parte allora e nei primi anni seguenti l'emissione, mentre è - sempre "relativamente" - facile trovare gli esemplari in bassa conservazione poiché non destano particolare interesse... Qui sotto, partecipo alla carrellata col mio esemplare in buona conservazione (a dimostrazione della "facile" reperibilità, ne ho altri 4 in conservazione minore di cui 3 presi direttamente dalla circolazione):2 punti
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In effetti a volte si sovrappongono le conclusioni…. Concordo che molte monete con la cosiddetta patina desertica siano in effetti artificialmente realizzate, ma lo sono altrettanto le monete con la cosiddetta patina spagnola, non per questo se ne mette in dubbio la provenienza o l’esistenza… ripeto: una bassa incidenza in un basso numero di report non può essere presa ad indicatore di una realtà di diffusione in quanto parla solo di una realtà particolare e ristretta……..analizzando , se fossero disponibili, un grande numero di report su accumulazioni e ritrovamenti, per la legge dei grandi numeri, allora avremmo una risposta veritiera…. Come ti ho detto, la disponibilità sul Mercato di monete con patina desertica in grosse quantità , dichiarate di provenienza Siriaca e limitrofi , va in controtendenza effettiva con i risultati dei report che hai citato…. Puoi verificare tu stesso anche dagli annunci sui vari mercati web la presenza di questo materiale che comprende anche molti Sesterzi …..quindi “ certezze” non ne vedo da nessuna parte….1 punto
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Ho detto che diverse potrebbero... Perché è una patina molto semplice da falsificare e molto falsificata proprio perché favorisce un risultato piacevole all'occhio. Fa risaltare alcuni dettagli etc. Proprio sulla patina deserto, per le monete di differenti secoli non solo sesterzi, ci sono numerosi siti che raccontano come falsificare al meglio. Le due cose, provenienza e possibili falsificazioni di patina, erano concetti disgiunti. Purtroppo in questo tipo di discussioni concitate si fa fatica perché i concetti e le repliche si sovrappongono e diventa un bel mappazzone la cui rilettura è oggettivamente complessa....1 punto
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Per condivisione, dal Catalogo della Raccolta Numismatica Papadopoli - Aldobrandini compilato da Giuseppe Castellani. Edito dal Civico Museo Correr di Venezia 1925 - Volume 2°.1 punto
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Domani ci do una guardata .... ricordo che si parla dei bagattini, ma non ricordo dei torneselli.1 punto
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IE bravo il nostro Fabry! Interessantissimo, è un argomento di cui ammetto di essere totalmente ignorante. Ma la moneta c'è e non fa pensare ad un falso per collezionisti. Assolutamente da approfondire!1 punto
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Ciao @Poemeniusscusa ma se fosse come dici tu gli scambi commerciali tra provincie come avvenivano? come reperivano il numerale per le transizioni? Io rimango di questa idea, sinceramente non ho letto di altri sistemi, e da quel poco che so e che ho potuto constatare girando vari musei numerali imperiali ne ho visto parecchi, se stiamo discutendo su questo vuol dire che nella bibliografia di accertato non c'è molto. Ultima domanda perche' non sei d'accordo sui sesterzi in Siria e dalle altri parti si? Per il resto della discussione rimando a quando ci vedremo a qualche convegno, o se passi da queste parti. Silvio1 punto
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Buonasera, esprimo il mio parere, per quel che potrà valere, solo suffragato dall'osservazione delle foto, non vedo marchi o punzonature, quindi non dovrebbe essere d'argento ma in altro metallo, non è una medaglia della Città del Vaticano, avendola in mano sarebbe stato utile inserire i dati ponderali, comunque penso sia un'emissione privata per l'anno 2000, a livello di gadget turistico. saluti TIBERIVS1 punto
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Anche a me sinceramente! E no, assolutamente, non vi e' nulla di male.......io stesso gli ho detto come fare, che ero interessato e che le avrei comprate tutte se voleva! Ovviamente deve essere una cosa fattibile, non certo recarsi in Ucraina con i soldi per andare a ritirarle?.....oltretutto a cifre che non realizzerebbero nemmeno nel mercato italiano!!!!!! L'avevo invitato molto volentieri in negozio da noi per consentirgli di venderle, qualora nessuno si fosse diretto in Ucraina a comprarle direttamente........... quando decidera' di venire in Italia con le monete, sara' molto piu' probabile venderle.....1 punto
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Non so se è quello che cerchi però posso segnalarti questo GIANNI OLIVA "SI AMMAZZA TROPPO POCO" I CRIMINI DI GUERRA ITALIANI 1940-43 LE SCIE MONDADORI1 punto
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Ciao Francscodb : qui nel Sito ci sono i Cataloghi, prima puoi verificare se almeno in parte contengono il materiale che tu hai, poi su quelle sulle quali hai maggiori dubbi o richieste puoi mostrarle una alla volta, chi la conosce ti risponderà. Per il materiale inviato a malloppi di fatto è difficile, per ovvii motivi, avere delle risposte. Un saluto cordiale.1 punto
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l'asta e la vendita online non sono una fonte documentale propriamente detta... e nemmeno l'idea del "chissà quanti ce ne sono in giro"... mi spiego meglio.... "mi documenti" significa: mi dimostri da scavi pubblicati che queste monete si trovano in quella zona? altrimenti io posso dire che secondo me gli asini hanno le ali, quindi certamente volano... e Plinio non ha mai detto specificamente il contrario! quindi è CERTO! Esempio del documentare: 1 - Sardis – Turchia – scavi dal 1970 ala 2015 circa – DeRose Evans 2018 - +8000 monete – 0 sesterzi (1 fortemente dubbio per l’autrice) 2 - Horvat ‘Eleq – Israele - BARKAY 2000 – 223 monete – 0 sesterzi 3 – Cartagine – scavi 1975-78 - BETLYON 2008 – 435 monete – 1 sesterzio Alessandro Severo 4 - Cartagine – scavi – Metcalf 1981 – 2306 monete - 1 sesterzio Adriano 5 – Apamea Siria scavi 2005-2010 – LAUWERS 2013 – 401 monete – 0 sesterzi questo è quello che intendo per documentare... ORA certamente sono stato molto sfortunato e ho trovato solo pubblicazioni di strati più recenti...QUINDI ripeto... mi documentate la presenza per favore? non in aste online grazie...1 punto
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Io penso che con molta probabilità la patina desertica sia stata ricreata ad hoc per dare più appeal ad una moneta che comunque era gia bella di suo..1 punto
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Buona Sera, Ringrazio per le risposte, la valutazione positiva della mia ipotesi mi conforta riguardo al fatto che è stata allegata la stessa moneta due volte, come puntualizzato da Arka, mi scuso, errore mio avrei dovuto allegare un diverso esemplare ma ho fatto confusione, non dovrebbe aver pregiudicato il confronto. la Zecca, per rispondere a mero mixtoque imperio, è quella di Firenze (Repubblica Fiorentina, Comune di Firenze) lo stile di tutte le monete postate è un marchio di fabbrica che non si presta a dubbi. Esistono invero Fiorini di questo periodo che non sono stati coniati nella Zecca di Firenze, non è questo il caso. Ringrazio Marfir per il cortese apprezzamento. Sto cercando di classificare i coni di diritti e rovesci dei Fiorini fino al periodo della Peste, dovrebbe essere possibile, a parte gli anni a cavallo del 1300 e pochi casi particolari i coni di rovescio difficilmente superano la decina, i diritti tranne pochi casi non sono impiegati con rovesci con segni di zecca diverso. Presumo che potrò solo imbastire il lavoro non ho un numero adeguato di immagini a disposizione per un lavoro soddisfacente. Ringrazio di nuovo. Cordialità1 punto
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@Rocco68 Buonasera Rocco, Aristarco mi ha rivoltouna domanda sulle Medaglie napoleoniche, di cui non so nulla, non è il periodo di cui mi occupo. Sai se qualcuno nel Sito sia in grado di fornirgli una risposta in merito ? Ti ringrazio, buona serata.1 punto
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Ritenere pagassero 50 milioni di sesterzi in monete... Cioè proprio in sesterzi? Allora mi taccio.... Il sesterzi o è una unità di valore.... Lo stipendio mica te lo danno in monete da un euro... Detto questo, sulla Cina posso documentari sia i ritrovamenti, sia l'uso non monetale. Mi documentate i sesterzi trovati in Africa con patina deserto e in Siria per cortesia?1 punto
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Fa sorridere quel "oggi molto difficili da reperire", intuendo chi ha emesso questa serietta celebrativa, domani mattina carico il camion e gliene porto un po'1 punto
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Si gennydbmoney mi riferisco a quello che ha scritto Dracma_97 in riferimento alla piastra postata da pietromoney.1 punto
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Grazie, avevo chiesto anche in altro gruppo, e da come ho capito non era censita da nessuna parte, hanno gia inserito nel RPC online, ora capisco perchè non riuscivo a trovarla ne su wildwinds ne su acsearch1 punto
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DE GREGE EPICURI A me sembrano autentiche sia la prima che la seconda. Sono monete oggi straordinariamente care, ma non particolarmente rare.1 punto
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Sono Stilicho, vengo da Frittole, colleziono monete romane imperiali.....mo' me lo segno, non si sa mai? Ciao!1 punto
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anche il denario della Gens Claudia (Crawford 383/1) è dentellato. 79 a.C. , ed il dritto riporta S.C. - zecca di Roma1 punto
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Un dollaro per un centesimo Il 10 giugno 1909 la Zecca di Philadelphia iniziò la produzione dei nuovi centesimi, coniandone circa 25 milioni, così da averne una buona scorta in previsione della chiusura per le ferie estive, fissata al 1° luglio. E a luglio anche la Zecca di San Francisco iniziò la produzione. Qui i centesimi erano stati coniati per la prima volta soltanto l'anno prima, e in quantità ridotta, poco più di un milione di esemplari. Questo nonostante fossero ampiamente usati da tempo sulla costa occidentale, anche se non tanto quanto le monete d'oro e d'argento, che fino ad allora erano state le uniche coniate dalla zecca californiana. Le caratteristiche rimanevano invariate rispetto alla precedente tipologia "testa d'indiano". La nuova moneta, con un diametro di 19 mm. e un peso di 3,11 grammi, per uno spessore di 0,16 mm., era fatta di una lega bronzea composta per il 95% di rame, il 3% di stagno e il 2% di zinco. Il centesimo raffigurante Lincoln venne messo in distribuzione il 2 agosto, tramite le banche che ne avevano fatto richiesta, la sede centrale del Tesoro e diverse sue succursali quali Boston, Chicago, New York, St. Louis. Entrambe le zecche avevano prodotto una quantità che consideravano adeguata a soddisfare la prima domanda. Ma l'interesse per la nuova moneta era alto, sia tra i collezionisti che tra la gente comune, e la mattina del 2 agosto lunghe file di acquirenti si formarono presso la sede centrale del Tesoro a Washington, e altrove. Quelli che vediamo in foto, aspettano pazientemente di entrare nella succursale del Tesoro di New York. All'inizio si potevano avere tutte le monete che si volevano, ma ben presto iniziò il razionamento. La Zecca di Philadelphia limitò la vendita a 2 sole monete per persona, più fortunati gli acquirenti della foto, a New York furono distribuite 100 monete a testa, fino ad esaurimento. A San Francisco le scorte finirono in breve tempo, e i fortunati che erano riusciti ad aggiudicarsi le monete le rivendettero a chi ancora era in fila senza speranza a 3 centesimi l'una, oppure due per 5 centesimi Ma si poteva fare di meglio, come riportava il Boston Daily Globe del 13 agosto 1909: "Nel piccolo borgo di South Egremont, il nuovo centesimo ha battutto il record dei prezzi per la Contea di Berkshire. Il ben noto agricoltore Ephraim Baldwin, era semplicemente deliziato dei centesimi Lincoln, perché assomigliavano così tanto all'oro, così ha detto ai ragazzi del paese che avrebbe pagato un dollaro per ognuno che gliene avessero portato. Il piccolo villaggio venne perquisito, e a ogni contadino che era stato di recente in città fu ordinato di controllare tra i suoi spiccioli, se per caso avesse una di queste monete. Alla fine ne furono trovate 28, per le quali Baldwin, come promesso, pagò 28 dollari." petronius1 punto
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Contribuisco alla discussione con il mio esemplare con S speculari del 20 grana 1798... contorno liscio, asse ruotato come gli altri esemplari conosciuti..!1 punto
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