Vai al contenuto

Classifica

  1. Asclepia

    Asclepia

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      3958


  2. Giov60

    Giov60

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      4252


  3. El Chupacabra

    El Chupacabra

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      3763


  4. Rocco68

    Rocco68

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      10765


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/19/21 in tutte le aree

  1. Il peso è sostanzialmente nei limiti pertanto non si tratta di tosatura o altro. La forma del taglio e le caratteristiche depongono per un tondello fustellato sul bordo della lastra d'argento, e come tale troncato in quel punto, poi coniato. Nel Seicento era la regola, più raro trovare questi difetti nel secolo successivo. Comunque non c'è altra spiegazione alternativa: uno sfregio o qualsiasi altra cosa post-coniazione avrebbe alleggerito la moneta e slabbrato il bordo.
    5 punti
  2. Buongiorno e buone ferie condivido l'ultimo acquisto di una moneta che cercavo, ma non credevo di riuscire a prenderla in queste condizioni. Nel vedere i vari tipi illustrati nel BdN 29, questa non corrisponde a nessuna. Vero è che le varianti sono molte come indicato nel Catalogo delle monete medievali del Triveneto di Andrea Keber Grosso da 20 denari - Ø 20 mm - 1,66 gr. D/ ¤ CI ¤ VI ¤ CI ¤ V:I pseudo legenda alternate con croci patenti. Croce patente a braccia lunghe entro cerchio che interseca un cerchio più piccolo e la legenda VE RO N A R/ ¤ * VE * RO * NA * alternato a rosette - Croce patente e la tra le braccia CI VI CI V:I
    3 punti
  3. Allora proseguiamo con un tipo abbastanza comune. 3 grana I8I0 (lettere "i" in data) con stellina a 5 punte come simbolo (qui non si vede ma dovrebbe esserci) niente punto dopo la data, quindi variante più comune. Anche questa dalla mia collezione e pure questa from USA. Ho eseguito diversi rimpatri . La moneta per il tipo è in buona conservazione come piace a me. Aggiungo un'osservazione generale riguardante la differenza tra gli assi nel primo e nel secondo tipo: nei 3 grana del 1° tipo gli assi sono di norma a medaglia o alla tedesca che dir si voglia, mentre nei 3 grana del 2° tipo sono alla francese. Controllate le vostre monete. Poi anche qui qualche eccezione, in collezione ho un primo tipo che presenta gli assi alla francese.
    3 punti
  4. Sono stato per più di 20 anni nel commercio anch'io. Una cosa che alcuni negozianti-venditori-rappresentanti faticano a capire è che, se vuoi guadagnarti una clientela affidabile e assidua devi essere sempre corretto. Cinicamente aggiungo che è una questione d'intelligenza e non di onestà (che comunque non guasta). Se operi approfittando dell'ingenuità del compratore, col tempo la voce si sparge e gli acquirenti diminuiscono: quelli che se ne vanno non tornano più perché s'è rotto il rapporto di fiducia e non è possibile porvi rimedio. Fare il furbo può convenire (entro i limiti di legge, naturalmente) solo se intendi chiudere l'attività o se è un problema di pensionamento imminente, se no lo fai su grandi cifre e poi scappi in un paese che non abbia estradizione con l'Italia. Ma può non valere - anche in questo caso - la pena.
    3 punti
  5. 2001 Macedonia del nord - 10 denari Al rovescio porzione di un mosaico macedone nel parco archeologico di Stobi.
    3 punti
  6. Ferdinando IV, Piastra 1798 SICILIAR ET HIE REX senza punteggiatura, e al rovescio tre soli punti fra i rombi nella fascia della Corona Reale. Sapete se esiste uno studio che classifichi tutte le variazioni di conio di questo millesimo?
    2 punti
  7. 2 punti
  8. Ciao,pienamente d'accordo su quanto scritto nel tuo intervento. Alla prossima ANTONIO
    2 punti
  9. Agli utenti meno esperti che sono in dubbio tra cartaceo e digitale, consiglierei di leggere questa discussione..
    2 punti
  10. Ciao @apollonia Queste monete di Apollonia-Pontika , sicuramente sono state riprodotte. Per via dei valori bassi, molte volte ci si soprassiede. Ma i principi di avere una moneta autentica, sono al di sopra di qualsiasi valore. O cercato di capire perché la tua moneta di questo ultimo post, a pelle da dei dubbi. Ma dopo un attenta osservazione, ( con queste foto ) probabilmente è genuina. Al confronto con le altre due dello stesso conio di rovescio, non evidenzio elementi che possano bocciarla totalmente, ma un approfondimento può essere di grande utilità. Una foto con migliore risoluzione, può essere utile, poiché i fondi specie sul rovescio, sono lavorati. Saluti Giovanni.
    2 punti
  11. Caro @lanzichenecco. mi sono permesso di scartabellare un po’ ed ho trovato un esemplare della tessera in oggetto riportato in uno studio del Rostovtzev: tesserarum urbis Romae et suburbi plumbearum sylloge del 1903 n. 186 p. 27 Ti allego pagina del catalogo e della tavola. l’autore inserisce questo esemplare nella categoria A (tessere pubbliche) tipo II (tessere con raffigurazioni di tipo militare) con chiaro riferimento alla figura di guerriero o Marte del D. Nella scheda trovi anche i riferimenti bibliografici. Ti aggiungo anche l’immagine con quelli. Spero di esserti stato utile
    2 punti
  12. Potremmo dirlo anche delle monete, a che serve possederle quando si possono guardare le fotografie che si vedono pure meglio? Il RIC non è un libro qualsiasi per un collezionista di romane imperiali, è IL libro, quindi a mio parere possedere l'originale cartaceo è assolutamente fondamentale. Personalmente non amo leggere nulla in digitale: avevo comprato il kindle anni fa ma alla fine l'ho regalato alla mia compagna perché lo trovavo semplicemente brutto. Leggo in digitale PER DOVERE - quando mi capita di dover lavorare su articoli o su testi online - ma per piacere non lo farei mai. Possiedo il RIC in digitale che porto con me quando non sono a casa, ma quando mi trovo a casa e mi serve il RIC non mi passerebbe mai nemmeno per l'anticamera del cervello di usare la copia digitale quando ho il cartaceo a disposizione.
    2 punti
  13. Ecco l'ultimo della serie: 1735. Peccato per le piccole mancanze di patina, ma la perfezione è rara nel nostro campo...
    1 punto
  14. E' un aquila, forse femmina ?
    1 punto
  15. Pure a me pare buona, ma riesci a far vedere meglio la presunta limatura? Dalla pessima foto e con la mia pessima vista non mi pare di vedere i segni della lima. Ave! Quintus
    1 punto
  16. La frattura di conio in generale non toglie e non aggiunge nulla alla moneta: è semplicemente un difetto di conio. In alcuni casi può creare una "variante" ricercata, penso ad es. al 5 Lire "delfino" del 1969 "1 rovesciato" dove la frattura s'è principalmente palesata vicino alla barretta dell'1 della data creando una curiosità che i collezionisti della Repubblica Italiana sovente cercano. In altri casi, per chi cerca il FDC "assoluto", può essere un qualcosa da evitare. Insomma, dipende da come si presenta e dall'importanza che gli attribuisce il singolo collezionista.
    1 punto
  17. Grande design! D'altronde sei pur sempre arbiter elegantiae... (e anche algebrae, visto l'arrotondamento)
    1 punto
  18. La medaglia è censita dal Bartolotti tra le Senza data al N° 80 / A L'iscrizione si riferisce probabilmente al Giubileo Episcopale del 1877 la trovi sul nostro catalogo on-line sempre tra le senza data a questo link: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE9A/82
    1 punto
  19. Ciao, si, tutte le mazzette genuine e non manipolate in £ire da 100 esemplari seguono la numerazione standard ***001 ***100 (101-200 >> ecc >> 901-000 ), la banconota con il numero da due o più zeri finali della combinazione alfanumerica è posta in testa alla mazzetta.
    1 punto
  20. Da biblionummofilo comprendo questa impostazione, eppure per me accade esattamente il contrario, preferisco sempre leggere in digitale su portatile o tablet e solo quando non posso farne a meno su libro cartaceo... Questo perchè mi piace molto leggere fuori casa, nei locali, in treno e nelle stazioni, ed è impagabile avere la possibilità di portarsi in giro un'intera biblioteca digitale in un comodo tablet, scegliere tra qualche migliaio di testi e usufruire di un testo totalmente cercabile a piacimento, tutte cose impossibili da fare con i formati tradizionali, quelli li consulto solo quando non esistono in digitale e li acquisto per collezione.... Diciamo che entrambe le possibilità hanno le loro ragioni e fruizioni differenti, il digitale è ottimo ed indispensabile nello studio e nella consultazione pratica, soprattutto quando si è fuori casa o in movimento, grazie anche alle funzioni di ricerca testuale implementate che donano un'efficacia incredibile a qualunque indagine... il libro tradizionale d'altra parte è un piacere raffinato ed un oggetto da collezione per il bibliofilo o l'appassionato, quelli di numismatica poi sono particolarmente preziosi e belli da possedere fisicamente, in molti casi sono anche gli unici formati disponibili per molte opere, quindi gli unici consultabili, in digitale si trova molto ma non tutto... Paradossalmente era molto più diffusa (e tollerata) l'illegalità delle fotocopie a tutto spiano dei libri tradizionali molto prima dell'avvento del web che nei tempi digitali attuali, in questa ultima fase inoltre il processo di digitalizzazione si è espanso in maniera esponenziale grazie al movimento open access a cui sempre più autori, studiosi ed editori stanno aderendo, tanti pdf che si trovano in rete gratuitamente sono legalissimi e autorizzati da autori ed editori... poi c'è da distinguere tra riproduzione a semplice uso privato, cioè di consultazione e studio personale, e riproduzione per fini di lucro con commercializzazione, la prima è permessa quasi sempre con alcune limitazioni quantitative, la seconda proibita...
    1 punto
  21. per sonare l' I GI osa PERSONA RELIGIOSA Ciao da Stilicho
    1 punto
  22. Ora tocca a Verona. Zecca difficile soprattutto per gli enriciani... Spero che possa essere utile. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  23. 1 punto
  24. Ciao @gennydbmoney e grazie del contributo. Sembrerebbe proprio una A senza traversa o una V capovolta appunto...per togliersi ogni dubbio servirebbe un esemplare in conservazione migliore (con queste monete è spesso quella la difficoltà) ma a vederlo così sono quasi convinto si tratti proprio di una V. Conoscevo l'esemplare, che si trova sulla Baia, ma non mi ero mai accorto del particolare. Un 3 grana in più da studiare. Grazie ancora.
    1 punto
  25. Stati Uniti d'America - Quarter "State" Dollar 2001 - Vermont In questa cartolina risalente agli anni '40 viene illustrata la raccolta, effettuata secondo il metodo tradizionale, della linfa dagli alberi necessaria alla produzione dello sciroppo d'acero, tema di questa emissione in quanto il Vermont è uno dei maggiori produttori del continente nord americano.
    1 punto
  26. Avrei questa lira 1863, che avrà visto una moltitudine di tasche e di mani. Quante persone l'avranno spesa per comprare chissà cosa....
    1 punto
  27. Questo tipo di problemi, potevano accadere in varie zecche d'Italia, come Pisa, Livorno, Parma e Piacenza, Stato Pontificio e anche straniere come Germania, Spagna, Tirol, le quali utilizzavano a tratti la coniazione a Rullo. Ovviamente avvenendo l'operazione del taglio del tondello già coniato, cioè post, alcune monete, quando quelle poche volte capitava, venivano comunque messe in circolazione e non rifuse. Forse a Napoli vedendone qualcuna in giro, di quella forma, sono stati invidiosi.?
    1 punto
  28. Come si fa a darti torto .... i fatti parlano chiaro. Ma gli ho voluto dare il beneficio del dubbio perché in passato mi è capitato un qualcosa di simile con una banconota dichiarata fds e non trattata ma una volta arrivata a casa ahimé era trattata e con alcuni difetti evidenti in controluce. Mi sono lamentato con il venditore che si è scusato e mi ha rimborsato l'importo totale comprese le spese di spedizione ed inoltre mi ha inviato la stessa banconota in fds per farmela visionare e se fosse stata di mio gradimento gliela avrei pagata altrimenti gliela rispedivo sempre a sue spese. Non sempre capita questo ma spero che ci possa essere un po' di correttezza o almeno le scuse verso l'acquirente.
    1 punto
  29. Concordo. Alcuni venditori, o traffichini di monete e banconote che dir si voglia, basano il proprio commercio sulla speranza di beccare il classico collezionista sociopatico, che si informa poco e parla della propria collezione ancora meno. Questa categoria di collezionisti a dire il vero esiste (ne ho anche conosciuto qualcuno) e fomenta tutta una pletore di venditori e rivenditori di bassa lega. Un bravo collezionista e numismatico, generalmente, all'inizio della propria carriera (specie se questi vive lontano da sedi di convegni o di importanti negozi), compra le sue prime monete dai primi che gli capitano, spesso traffichini (si beccano quasi sempre prima questi). Se il nostro collezionista non si deprime dopo le prime disavventure numismatiche, evolve rapidamente allo stadio successivo, cominciando a conoscere, sia di persona che soprattutto in rete, buoni e affidabili commercianti, e cominciando gradualmente a fare acquisti con totale cognizione di causa. Credo che questa esperienza abbia rapidamente fatto evolvere @numys e questo dopotutto è un bene.
    1 punto
  30. Ho modificato la foto Così posso vedere 5 lettere sotto l'immagine nel cerchio con l'immaginazione ACOMO Il bastone da pellegrino e il mantello sono tipici di San Giacomo. Il nimbo indica un santo, con il Salvatore ci si aspetta piuttosto un nimbo della croce. Spicier scrive quanto segue in #430 : Lì abbiamo una farmacia che si chiama S. Giacomo
    1 punto
  31. A mio parere no... chi ha esperienza sa giudicare le monete che acquista e sa distinguere tra una moneta genuina e una "taroccata". Chi ha esperienza ha anche buon gusto che non significa acquistare solo monete FDC, ma discernere tra una moneta che conserva il suo senso storico-numismatico e una moneta che ha perso qualsiasi significato di essere documento proprio a causa della manipolazione che non solo la rovina irreparabilmente da un punto di vista estetico, ma la snatura nella sua essenza. Chi ha esperienza, in collezione ha monete in MB o con appiccagnolo, non ha monete bulinate... ma questo è ovviamente solo il mio parere! Michele
    1 punto
  32. È possibile che i tondelli fossero stati prelevati da lastre, e questi stavano sul margine dritto prendendone un pezzetto? Io ho un 8 tornesi con questa caratteristica,sulla quale si vede il deoro.
    1 punto
  33. Lo stesso difetto nella mia 1786
    1 punto
  34. Grazie. Probabilmente è come abbiamo ipotizzato. D'altra parte Cartagine e Roma erano alleate in quei secoli avendo interessi fondamentalmente opposti che non si intersecavano. Ho cercato un po' questo capo Bello. Sembrerebbe essere il capo a nord-est di Cartagine, abbastanza vicino alla città, denominato capo Bon. O al massimo un'altra estremità, denominata anche capo Farina, stavolta ad est di Cartagine. Ad ogni modo i cartaginesi non volevano che i romani e socii navigassero nel golfo al cui centro sorge la città, per mantenerlo il più possibile segreto e non esplorato.. Anche se ci sono varie interpretazioni, dovute appunto alla non certezza di identificazione del luogo.
    1 punto
  35. Ciao @El Chupacabra, sono d'accordo con te e dopo aver visto la foto che hai postato mi sono reso conto di aver commesso un un'errore. Devo dire che ho fatto un un'acquisto d'impulso senza capire che con una spesa non eccessiva potevo ottenere una moneta di qualità superiore e sicuramente, come hai evidenziato, che merita di essere collezionata con determinato grado di conservazione. Posso rimediare sostituendolo, non appena trovo l'opportunità, con un pezzo fdc o quasi perché la bellezza e il fascino di questa moneta è valorizzata solo con gradi di conservazione alti. Meglio tardi che mai, grazie!!!
    1 punto
  36. Anche per me buona e BB. Lo spl+ lo aveva visto anni fa.......
    1 punto
  37. Stati Uniti d'America - Quarter "State" Dollar 2001 - New York Frédéric Auguste Bartholdi - Gustave Eiffel ( 1886 ) Statue of Liberty New York - Liberty Island
    1 punto
  38. No infatti, mi sono spiegato male. Intendevo che ne prenderò uno che mi piace senza considerare troppo il fatto che sia con o senza simboli.
    1 punto
  39. Ciao a tutti, oggi Vi volevo presentare questo testone che da poco ho aggiunto alla mia raccolta. INNOCENZO X (1644-1655), Roma, TESTONE (Munt 31) D/: Busto a testa nuda a destra, con piviale ornato di mezza figura di S. Pietro e due croci, fibbia gemmata. INNOCENTIVS . X . PON . MAX . A . II R/: S. Pietro seduto su sgabello a sinistra, tiene la destra alzata in atto di benedire e con la sinistra le chiavi oblique e infuori appoggiate alla spalla. S . PETRVS . ALMA . ROMA Es.: 16-45 ai lati dell'armetta del cardinale Gil de Albornoz y Carrillo, presidente della camera apostolica. T/: Liscio Peso: 9.33 g Prima di effettuare l'acquisto, come sempre e soprattutto quando di tratta di monete "particolari", avevo studiato un po': questo testone è mancante in tutte le principali collezioni di monete papali; non ho rilevato dalle mie ricerche nessun passaggio sul mercato registrato. Nel MIR viene illustrato accoppiando il D/ del Munt 29 con il R/ del Munt 31. Dichiarato "Inedito" dal Muntoni con riferimento al Museo Civico di Bologna. Mancante nel CNI e nel Serafini, il Martinori nei suoi "Annali" lo riporta facendo riferimento allo Scilla, pag 87. Riportato anche dal Cinagli, pag 229 n. 52. E' indubbio pertanto che stiamo parlando di una moneta della più esimia rarità! Con le informazioni in mio possesso ho provato ad approfondire, pertanto ho contattato il Museo Civico-Archeologico di Bologna che possiede una importantissima collezione numismatica, ed in particolare la sezione di monete di zecche italiane conta circa 20.000 esemplari di cui 13.000 provenienti dalla collezione Palagi, indirizzando la mia mail alle due curatrici della sezione numismatica, con la richiesta di confermare la presenza di questo esemplare come presente nelle raccolte del museo e se possibile averne una foto a puro scopo documentale. In capo a tre settimane, la gentilissima e disponibilissima curatrice del museo, Dott.ssa Giovetti, mi ha risposto come segue: "...Le confermo che l'esemplare indicato dal Muntoni (anche se erroneamente con legenda PAVLVS) è conservato presso le collezioni numismatiche del Museo Civico Archeologico di Bologna. Le invio in allegato le immagini dell'esemplare (inv. n. 67708 Collezione Palagi) che sono ad esclusivo uso personale..." Sono stato davvero contento di aver ricevuto questa risposta che conferma che la moneta in oggetto può essere definita pezzo da museo, essendo questo l'unico esemplare di cui si abbia notizia. Come avete letto, le foto non le posso pubblicare, ma il rovescio lo potete vedere sulle tavole del Muntoni che riporto, foto che viene ripresa anche dal MIR e che vi allego: l'esemplare è infatti riconoscibile per le macchie scure sui campi. Tra le altre cose, come giustamente rileva la curatrice, Muntoni errò nella classificazione, riportando al R/ la legenda S . PAVLVS, al posto di S . PETRVS. Forse c'era poca luce quando Muntoni lo andò a vedere al museo a Bologna!! Un altro elemento lasciato in sospeso da Muntoni è l'attribuzione dell'armetta al R/ che riporta come "non identificata". Recentemente invece, è stata fatta luce anche su questo aspetto, grazie alla pubblicazione avvenuta su PN nel gennaio 2018, in un articolo che mi è stato gentilmente fornito da @Giov60 che ringrazio e a cui rimando per chi volesse approfondire. Buona domenica! Michele
    1 punto
  40. In attesa di poter ammirare da sola la tua Piastra 1785, faccio un salto temporale di 17 anni, condividendo una delle Piastre più rare di Ferdinando IV : La 1802 La conservazione non è delle migliori, ma a me piace molto.
    1 punto
  41. Pervenuto messaggio di avvenuta spedizione (13/8) delle monete emesse nel mese di giugno. Pensavo che per Ferragosto non lavorassero, invece no.
    1 punto
  42. Buonasera a tutti, il bello della Numismatica è anche questo, prendere spunto da quello che sembra essere solo un dettaglio e allargare i nostri orizzonti. In effetti soprattutto al sud sono presenti nomi di famiglie dal suono spagnoleggiante. ? Riguardo alla parola Navarra, con l'aiuto del Web, soprattutto Wikipedia, ho trovato delle note interessanti che ben si collocano a mio avviso nella discussione. Eccole.. Navarra Comunità autonoma spagnola La Navarra è una regione del nord della Spagna caratterizzata da una grande diversità geografica. Regno basco in epoca medievale, fu annesso alla Castiglia nel XVI secolo. Il territorio della regione è costellato da tanti paesini remoti, mentre la città più grande, nonché sua capitale, è Pamplona, famosa per l'annuale corsa dei tori. Qui si trovano fortificazioni del XVI secolo, la cattedrale gotica di Santa María la Real e il Museo della Navarra, dove sono esposte collezioni di arte e archeologia. La parte meridionale del regno, l'Alta Navarra, fu occupata (1512) dalle truppe castigliano-aragonesi e annessa alla corona d'Aragona, nel 1513, ed infine, nel 1515, divenne parte della Corona di Castiglia e quindi del Regno di Spagna unificato. La parte settentrionale del regno, la Bassa Navarra, rimase indipendente, ma fu annessa alla Francia con un'unione personale nel 1589, quando re Enrico III di Navarra ereditò il trono francese come Enrico IV di Francia e nel 1620 fu annessa al Regno di Francia. Saluti Alberto
    1 punto
  43. Eccolo il Gazzettino di Quelli del Cordusio n.7 - settembre 2020 in versione integrale a disposizione di tutti, buona lettura estiva e buone vacanze ! https://drive.google.com/file/d/1MTT3M3XUUuAGlool5RFenqcKYJkPZ7bH/view?usp=drivesdk
    1 punto
  44. http://numismaticamente.it/numismatica-antica/aes-rude "Uno studio analitico su alcuni esemplari di Aes Rude provenienti dall'abitato etrusco di Ghiaccio Forte (Scansano, GR)". Analisi chiara e ben circoscritta sul tema. Personale pensiero: Io lascerei la raccolta di questi pezzi agli esperti, altrimenti si rischia davvero di pagare a caro prezzo una massa di qualsiasi metallo di qualsiasi origine, che diversamente dovrebbe fare bella mostra di sé in un contesto museale assieme ai "pezzi fratelli" (riferendomi a ritrovamenti) con adeguata descrizione di origine, pesi e caratteristiche fisico/chimiche (che per altro non sono uniformi tra un pezzo e l'altro nemmeno nello stesso tesoretto)
    1 punto
  45. Infectum, …. E in ogni caso a parte la possibilità che ci sia una corrispondenza ponderale casuale , sono sempre pezzi di bronzo…. Sicuramente le “ panelle “ con pesi multipli o sottomultipli di forma definita , sono stati un oggetto premonetale( ma direi proprio “monetale “ a tutti gli effetti) ma la pletora di pezzi e pezzetti di bronzo che qualche classificatore disinvolto continua a spacciare per “ frammenti premonetali”, francamente, avrebbero anche stancato ….quando sono “ premonetali” sul serio, si riconoscono abbastanza agevolmente…. Se non sono riconoscibili, allora chiamiamoli “ frammenti di bronzo” e basta… con o senza lavorazioni presenti…. Un po’ di tempo fa c’era un bordo decorato di vaso in bronzo , spacciato per premoneta, che faceva accapponare la pelle… sarebbe iL caso che chi lo ha classificato così , smettesse di offendere la numismatica.
    1 punto
  46. Napoli dal mare di ignoto della prima metà del XVIII secolo, Certosa e Museo Nazionale di San Martino, Napoli. Foto: Carlo Raso. Particolare dell'arsenale
    1 punto
  47. Salve e grazie del vostro input. Sinceramente ogni volta trovo una mazzetta intera ad un prezzo "allettante" cerco di prenderla, semplicemente perché come oggetto in se è più raro di lotti di banconote anche con seriali consecutive. E sicuramente non le colleziono per rivenderle singolarmente. Trovo semplicemente soddisfacente avere un oggetto "raro". Una mazzetta di Tiziano 20.000 probabilmente neanche esiste più e col passare del tempo, dato che i collezionisti le vendono singolarmente o a piccoli lotti, anche una mazzetta di 5.000 lire Bellini diventerà di difficile reperibilità. Grazie del vostro tempo e gentilezza. M
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.